La giacitura e la deformazione delle rocce Lezioni d'Autore di Simona Mazziotti Tagliani Introduzione La stratigrafia è una disciplina delle Scienze della Terra attraverso la quale è possibile studiare la natura delle rocce, la loro successione temporale e i rapporti reciproci. Introduzione La stratigrafia è entrata di prepotenza nelle nostre vite e ha contribuito in maniera sostanziale, nel bene e nel male, allo sviluppo della modernità. (Vedi le ricerche stratigrafiche dell’industria petrolifera ). Leggere le rocce in senso verticale (temporale) (I) Attraverso la stratigrafia è possibile ricostruire la sequenza di eventi geologici che hanno portato, ad esempio, alla scomparsa di una specie. Nicola Stenone, uno studioso danese, è considerato il fondatore di questa disciplina. Leggere le rocce in senso verticale (temporale) (II) Attraverso lo studio della successione e dei rapporti esistenti fra i diversi corpi rocciosi sono stati formulati i seguenti principi: ∎ principio di sovrapposizione stratigrafica ∎ principio di orizzontalità originaria ∎ principio di intersezione Principio di sovrapposizione stratigrafica Il principio di sovrapposizione stratigrafica afferma che ogni strato è più vecchio delle rocce sovrastanti e più giovane di quelle sottostanti. Principio di orizzontalità originaria Il principio di orizzontalità originaria afferma che le rocce sedimentarie si depongono in condizione di orizzontalità. Nel caso in cui le rocce sedimentarie risultino inclinate sta a significare che sono intervenuti movimenti tettonici, successivi alla loro deposizione, che ne hanno alterato l’orizzontalità originaria. Principio di intersezione Il principio di intersezione afferma che lo strato che interseca gli altri è sicuramente più giovane della serie di strati attraversati. Un esempio frequente è la presenza di un dicco (vena di origine magmatica) all’interno di strati di rocce sedimentarie Leggere le rocce in senso orizzontale (spaziale) Questo tipo di osservazione rende possibile la ricostruzione laterale (in terra o in mare) dell’evoluzione terrestre. Il concetto di eteropia di facies indica il passaggio laterale fra due facies che vengono appunto chiamate eteropiche. Il sollevamento e l'innalzamento del livello marino è messo in luce attraverso lo studio delle successione di facies. Come si comportano le rocce sottoposte ad una azione esterna? Le rocce durante una deformazione possono comportarsi in maniera plastica o rigida. Nel primo caso le rocce appaiono piegate, nel secondo caso fratturate. Cosa sono le pieghe? (I) Il piegamento di uno strato roccioso è un effetto che si può vedere quando la stratificazione cambia giacitura senza che si verifichi una interruzione nella continuità della stratificazione Cosa sono le pieghe? (II) Le pieghe sono definite anticlinali se sono costituite al nucleo da rocce più antiche, e hanno fianchi che immergono in direzioni opposte Cosa sono le pieghe? (III) Le pieghe sono definite sinclinali se presentano al nucleo rocce più giovani, e hanno fianchi che immergono l’uno verso l’altro Cosa sono le faglie? (I) La faglia è una frattura in cui due porzioni di roccia risultano reciprocamente spostate. Lo spostamento può essere minimo, pochi centimetri, fino a interessare diversi kilometri di rocce. Cosa sono le faglie? (II) Le faglie sono divise in due grandi categorie: ∎ faglie trascorrenti ∎ faglie a rigetto verticale, dirette o inverse Cosa sono le faglie? (III) In una faglia diretta il tetto si è spostato verso il basso rispetto al letto Cosa sono le faglie? (IV) In una faglia inversa il tetto si sposta verso l’alto rispetto al letto Cosa sono le faglie? (V) Le faglie trascorrenti sono caratterizzate da movimenti orizzontali piuttosto che verticali. I movimenti lungo tali faglie si dividono in destrorsi o sinistrorsi. FINE Lezioni d'Autore