Esempi di applicazione del primo principio della termodinamica in forma sostanziale Calcolo temperatura di scarico Determinare la temperatura media Tsf dei gas scaricati da un motore alternativo a 4T (avente spazio morto trascurabile), note le condizioni di pressione e temperatura all'interno della camera di combustione al termine della fase/corsa di espansione, p4 = 400 kPa, T4 = 1500 K. Supporre trascurabili gli scambi termici con le pareti e con l'ambiente esterno ed ipotizzare che la pressione pr all'interno del cilindro si mantenga costante e pari a 110 kPa per tutta la durata della fase/corsa di espulsione. Ipotizzare per semplicità che l'apertura e la chiusura della valvola di scarico avvengano istantaneamente in corrispondenza dei punti morti, e che i gas combusti si comportino come un gas perfetto ideale con k' = c'p c'v = 1.4 . Soluzione Per determinare la temperatura Tsf si può applicare il primo principio della termodinamica, scritto in forma sostanziale, al sistema costituito dalla massa di fluido m4 inizialmente contenuta all'interno del cilindro, seguendone l'evoluzione tra gli istanti iniziale tin e finale tfin della fase di scarico: Q = Le + ∆U* +∆Ec + ∆Eg + ∆Ecf Si ha inoltre: Q≅0 (scambi di calore con l'esterno trascurabili) ∆Uch = 0 ⇒ ∆U*=∆U (assenza di trasformazioni chimiche) ∆Ec ≅ 0 (fluido in quiete sia all'interno del cilindro all'istante iniziale tin, sia all'esterno del cilindro all'istante finale tfin, istante in cui si suppone che il fluido abbia ormai dissipato l'energia cinetica acquisita nel corso dell'efflusso) ∆Eg ≅ 0 (variazioni di energia potenziale gravitazionale trascurabili trattandosi di un aeriforme) ∆Ecf = 0 (sistema di riferimento inerziale) Pertanto l'equazione precedente si riduce a: Le + ∆U = 0 Si possono a questo punto analizzare, uno alla volta, i termini residui. ∆U = U fin − U in • Supponendo che i gas scaricati dal motore si comportino come un gas perfetto ideale, si avrà: ∆U = U fin − U in = m 4c'v ( Tf − T4 ) Le = ∫ ∫ ΠdA ⋅ dS • S A E' opportuno scindere il lavoro esterno Le nei due termini seguenti: - Le1: lavoro compiuto dal sistema all'esterno del cilindro. - Le2: lavoro compiuto dal sistema all'interno del cilindro. - Le1: supposto trascurabile il lavoro compiuto dagli sforzi viscosi sulla superficie Ae di contorno del sistema all'esterno del cilindro, ed essendo inoltre su tale superficie la pressione costante e pari a pest, si ottiene: Le1 = ∫ ∫ ΠdA ⋅ dS Se A e = pest ∫ dV = pest [V fin − Vin ] = pest [V fin − 0] = pestV fin Il volume Vfin (volume occupato nell'ambiente esterno, all'istante finale tfin, dalla massa m4) può essere espresso grazie all'equazione di stato dei gas perfetti come: pest Vfin = m 4R ' Tsf - Le2: l'unica porzione mobile della superficie Ai di contorno del sistema all'interno del cilindro è rappresentata dall'area Ac del cielo dello stantuffo. Dal momento che gli spostamenti di tale superficie avvengono lungo una direzione coincidente con la normale alla superficie medesima, nel computo di Le2 si dovranno considerare unicamente le componenti normali delle forze di superficie, in quanto le componenti tangenziali non compiono lavoro. Essendo inoltre su Ac la pressione costante e pari a pr, si ottiene: 0 0 c c Le2 = ∫ ∫ ΠdA ⋅ dS = ∫ p r A c dx = pr Ac ∫ dx = − prV Si Ai dove la coordinata x rappresenta lo spostamento dello stantuffo dal PMS, e V è la cilindrata del motore, coincidente, data l'ipotesi di spazio morto trascurabile, con il volume V4 occupato all'interno del cilindro dalla massa m4 all'istante iniziale tin, ed esprimibile pertanto come: V = V4 = m 4 R ' T4 p4 Sostituendo nell'equazione dell'energia si ha quindi: Le + ∆U = 0 p m4 R ' T − r T + m4 c' (T − T4 ) = 0 sf 4 v sf p4 Tsf = T4 k' pr 1 + (k '−1) p = 1189 K 4 Calcolo semplificato coefficiente di riempimento Calcolare il coefficiente di riempimento di un motore ad accensione per compressione, a 4 tempi, nelle ipotesi semplificative che la chiusura della valvola di scarico e l'apertura e la chiusura di quella d'aspirazione avvengano ai punti morti, che non vi siano fughe di gas nè scambi di calore con le pareti e che durante la corsa di aspirazione la pressione all'interno del cilindro si mantenga costante e pari a pi = 0.9 pa . Si assumano: condizioni ambiente standard, pressione dei gas residui p r = 1.1 pa , rapporto di compressione ε = 20, cp' = cp = 1004 J/kgK, k ′ = k = 1. 4 . Soluzione Applicando il primo principio della termodinamica, scritto in forma sostanziale, al sistema costituito dalla massa m1 di fluido contenuta all'interno del cilindro al termine della fase di aspirazione e seguendo l'evoluzione di tale massa tra gli istanti iniziale tin e finale tfin della fase di aspirazione, si ha: Q = Le + ∆U* +∆Ec + ∆Eg + ∆Ecf Si ha inoltre: Q≅0 (scambi di calore con le pareti trascurabili) ∆Uch = 0 ⇒ ∆U* = ∆U (assenza di trasformazioni chimiche) ∆Ec ≅ 0 (fluido in quiete sia nell'ambiente di aspirazione all'istante tin, sia all'interno del cilindro all'istante finale tfin) ∆Eg ≅ 0 (variazioni di energia potenziale gravitazionale trascurabili rispetto agli altri termini dell'equazione, trattandosi di un aeriforme) ∆Ecf = 0 (sistema di riferimento inerziale) Pertanto l'equazione precedente si riduce a: Le + ∆U = 0 Si possono a questo punto analizzare, uno alla volta, i termini residui. ∆U = U fin − U in • Supponendo che tanto l'aria quanto i gas residui si comportino come gas perfetti ideali, con cv = cv', si avrà: ∆U = U fin − U in = m acv ( T1 − Ta ) + m r cv ( T1 − Tr ) avendo indicato con T1 la temperatura della massa di fluido contenuta all'interno del cilindro al termine della fase di apirazione, con Ta al temperatura dell'aria nell'ambiente di aspirazione, con Tr la temperatura iniziale dei gas residui. Le = ∫ ∫ ΠdA ⋅ dS • S A E' opportuno scindere il lavoro esterno Le nei due termini seguenti: - Le1: lavoro compiuto dal sistema all'esterno del cilindro. - Le2: lavoro compiuto dal sistema all'interno del cilindro. - Le1: supposto trascurabile il lavoro compiuto dagli sforzi viscosi sulla sulla superficie Ae di contorno del sistema all'esterno del cilindro, ed essendo inoltre su tale superficie la pressione costante e pari a pa, si ottiene: Le1 = ∫ ∫ ΠdA ⋅ dS Se A e = pa ∫ dV = p a [Vefin − Vein ] = − paVein Ve avendo indicato con Vein il volume occupato nell'ambiente di aspirazione dalla massa ma all'istante iniziale tin. - Le2: l'unica porzione mobile della superficie Ai di contorno del sistema all'interno del cilindro è rappresentata dall'area Ac del cielo dello stantuffo, sulla quale la pressione pi si mantiene per ipotesi costante e pari a 0.9 pa. Si ha pertanto: c c 0 0 Le2 = ∫ ∫ ΠdA ⋅ dS = ∫ p i A c dx = pi Ac ∫ dx = piV Si Ai dove V è la cilindrata del motore. Si ottiene così: Le = Le1 + Le2 = − paVein + piV Sostituendo nell'equazione dell'energia si ha quindi: Le + ∆U = 0 − paVein + piV +m acv ( T1 − Ta ) + m r cv ( T1 − Tr ) = 0 ( m a + m r )cv T1 − m acv Ta − m r cv Tr − paVein + piV = 0 m1cv T1 − m acv Ta − m r cv Tr − paVein + piV = 0 Applicando l'equazione di stato dei gas perfetti si ha inoltre: ε V) ε −1 pV m1 = 1 1 RT1 (dove p1 = pi e V1 = pV mr = r r RTr (dove p r = 11 . pa e Vr = 1 V) ε −1 Introducendo quindi il coefficiente di riempimento λv, si ha ancora: λv = ma p V ⇒ ma = λ v a paV RTa RTa p V p V Essendo infine m a = a ein = λ v a , risulta: paVein = λ v paV RTa RTa Sostituendo nell'equazione dell'energia si ha quindi: prV 1 p V ε cv Tr − λ v paV + piV = 0 cv T1 − λ v a cv Ta − RTr ε − 1 RT1 ε − 1 RTa piV λv = pi pa ( p r pi ) − 1 1 − k (ε − 1) = 0.892