Sociologia dei processi culturali

Corso di
Sociologia dei processi culturali
a.a. 2013-2014 - prof. Marco BRUNO
Sapienza Università di Roma
Dipartimento di Comunicazione e ricerca sociale
Corso di laurea in Comunicazione, tecnologie e culture digitali
Produzione, distribuzione e ricezione culturale
Definire la cultura un prodotto collettivo è solo la
premessa per approfondire il problema del complesso
apparato interposto tra i creatori di cultura e i
consumatori, che comporta meccanismi di produzione e
di distribuzione, tecniche di commercializzazione, la
creazione di situazioni che mettono a contatto potenziali
consumatori di cultura e oggetti culturali.
Questo apparato è l’industria culturale
Concezione “negativa” (Teoria critica)
Concezione neutra (Hirsch)
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L’industria culturale
“Insieme di organizzazioni che producono
articoli culturali di massa come dischi, libri di
facile lettura e film a basso costo” (Griswold
2005, p. 108).
Paul M. Hirsch (1972)
Una modernizzazione del concetto di industria
culturale in direzione della interattività e
dell’incertezza.
Un modello di “sistema dell’industria culturale”
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L’industria culturale
Alcuni fattori chiave degli oggetti culturali (quando li
si considera nei termini della produzione di massa).
-  Incertezza della domanda
-  Tecnologia relativamente economica
-  Eccedenza di aspiranti creatori culturali
Il sistema dell’industria culturale “opera per regolare e
confezionare l’innovazione e dunque per trasformare
la creatività in prodotti commerciabili e
prevedibili” (Griswold 2005, p. 108).
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L’industria culturale
IlIlsistema
parte dai
creatori i cui input,
posto che
sistema
dell’industria
culturale
superino un filtro, vengono recepiti dal sottosistema
Hirsch
manageriale secondo
che lo trasformano
in prodotto.
Attraverso i media questo arriva ai consumatori, la cui
“Il sistema dell’industria culturale opera per regolare l’innovazione e, dunque, per
fruizione retroagisce sul sistema manageriale
trasformare la creatività in prodotti commerciabili e prevedibili” (Griswold, p. 103)
orientandone le scelte ulteriori.
innovazione
Sottosistema tecnico – Filtro # 1
trattamento
rappresentazione
fruizione
Sottosistema – Filtro # 2
manageriale
(organizzazioni)
Sottosistema – Filtro # 3
istituzionale
(media)
Consumatori
Area
di input
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Area di output
Feedback
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L’industria culturale
L’industria culturale come meccanismo di regolazione
dell’innovazione tramite selezione
Sono presenti due tipi di feedback
1.  Proviene dai media e consiste di recensioni e dell’attenzione che i
media riservano a un prodotto.
2.  È prodotto dai consumatori ed è misurabile attraverso le vendite dei
biglietti (dei dischi, dei libri, il numero dei contatti, etc.).
Il modello di Hirsch concerne i prodotti culturali di
massa tangibili, ma esso “con poche modifiche può
essere applicato alla cultura elevata, alle idee e ad ogni
altro oggetto culturale” (Griswold 2005, p. 112). Esso,
per esempio, può essere applicato addirittura ad una
religione istituzionalizzata.
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L’industria culturale
Sottosistema dei creatori, dei produttori, dei
gatekeeper, dei ricevitori.
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L’industria culturale
Problema dei ricevitori (e della libertà di interpretazione
culturale).
Individuo e società / particolare universale
Tra questi due punti estremi, Zerubavel (1997) colloca la
mente sociale.
Una ricezione mediata dalle appartenenze di gruppo.
Per concepire la ricezione degli oggetti culturali
dobbiamo considerare che il significato tratto da essi non
è fermamente e indiscutibilmente inserito nell’oggetto
stesso.
Esempio degli stereotipi o del linguaggio razzista
(Intermezzo: il problema del politicamente corretto)
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L’industria culturale
Il tramite tra il sottosistema manageriale e i
consumatori è il mercato culturale, laddove gli oggetti
culturali competono per ritagliarsi fasce più ampie di
consumo.
Particolare importanza, nell’ottica della sociologia
della cultura, ha il problema dei consumatori, che
rappresentano una massa stratificata: “diversi tipi di
persone guardano, comprano, amano, usano, leggono
e credono in diversi oggetti culturali” (p. 123).
La stratificazione culturale
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L’industria culturale
La stratificazione culturale e le culture di gusto
(Gans 1974)
Culture di gusto, classi alte e medie. Partecipazione
più “intensa”, varietà di gusto.
Bourdieu e il capitale culturale
I rapporti tra capitale economico e capitale culturale
Capitale culturale e mantenimento dello status
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Cultura, gusto e orizzonti di aspettative
Teoria estetica della ricezione letteraria (Jauss 1987)
Il ricevitore culturale non è un recipiente vuoto. Il
contenuto viene collocato all’interno di un orizzonte
di aspettative.
Griswold (1987), studio sulla ricezione letteraria del
romanzo In the castle of my skin
-  Un libro sull’ambiguità dell’identità
-  Un libro su come un giovane giunge alla maturità
-  Un libro sul razzismo
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Cultura, gusto e orizzonti di aspettative
Liebes, Katz (1990), Cross-cultural readings of Dallas
-  Israeliani di origine marocchina: una soap sui
legami e le difficoltà familiari
-  Israeliani di origine russa: una soap di “denuncia”
contro il capitalismo
-  Nati in Israele (e gruppo di controllo a Los
Angeles): semplice intrattenimento
Orizzonti di aspettative e framing. La comunicazione
politica e l’intervento in guerra.
Ancoraggio, risonanze culturali (Gamson 1992)
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Libertà di interpretazione culturale
Seduzione, imbarbarimento e cultura di massa
Resistenza attraverso la cultura popolare
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Libertà di interpretazione culturale
Due concezioni
Secondo la prima, la teoria della cultura di massa, “la
gente deve sottostare ai significati che sono intrinseci
agli oggetti culturali (gli oggetti culturali sono forti/i
ricevitori sono deboli)”.
“I significati culturali sono strettamente controllati e i
ricevitori non hanno alcuna libertà
d’interpretazione” (Griswold 2005, pp. 130-131). In
quest’ottica, l’industria culturale serve “per produrre
intrattenimento di massa su una scala sino allora
impensabile”.
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Libertà di interpretazione culturale
Due concezioni
Secondo la prima, la teoria della cultura di massa,
un simile intrattenimento si basa su un minimo comune
denominatore di gusto, che enfatizza l’aspetto di spettacolo
su quello morale o intellettuale, allo scopo di catturare una
porzione di mercato che sia la più ampia possibile. I
prodotti della cultura di massa rendono i ricevitori apatici e
intorpiditi. Questa apatia a sua volta predispone questi
ricevitori passivi alla tirannia politica, mentre il loro
semplice numero spinge i produttori culturali alla
preparazione di materiali sempre più violenti, sensazionali,
scioccanti, capaci di far reagire un pubblico incline a
stancarsi” (Ibid., p. 132).
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Libertà di interpretazione culturale
Due concezioni
Secondo la seconda, la teoria della cultura popolare,
“la gente può costruire qualunque significato (i
ricevitori sono forti/gli oggetti culturali sono
deboli)” (Ibid., p. 130); “essa assume che non vi siano
distinzioni, che non vi siano rappresentazioni culturali
migliori o peggiori, più ricche o più povere, ispirate o
deprimenti, elevate o pornografiche, ma che vi siano
solo tipi di persone diverse che fanno esperienza di
oggetti culturali attribuendo ad essi significati
differenti. Il significato diventa così in assoluto una
funzione della mente del ricevente” (Ibid., p. 131).
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Seduzione, imbarbarimento e cultura di massa
Resistenza attraverso la cultura popolare
Mondo sociale
(CM) Industria
culturale
(CM) Passivi
Creatori
Ricevitori
(CP) La gente e
l’industria culturale
(CP) Attivi
Oggetto culturale
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Griswold
•  (Cultura e organizzazioni)
•  Costruzione culturale dei problemi sociali
•  Dimensione globale e della seconda modernità
Finestre sul frame (testo Bruno) e su mezzi di
comunicazione e modernità (testo Thompson)
M. Bruno -