EDITORIALE di Angelo Angelini a cura della Redazione Parallelo tra Alchimia e Yoga (3a e Ultima Parte) Prosegue l’estratto di una conferenza tenuta da Angelo Angelini presso il Centro Yoga di Patrian a Milano, attorno al 1980. La forma di esposizione è stata mantenuta discorsiva per non alterare il pensiero originale del nostro fondatore. La prima parte si trova sul n.114 la seconda sul n. 115 Il pellegrinaggio passava per la Provenza, e giunto ai Pirenei, attraverso il Passo di Roncisvalle, scendeva in Navarra, per poi raggiungere la Galizia. É un itinerario che ogni miste sincero dovrebbe ripercorrere, almeno una volta nella sua vita, fermandosi lungo la strada, negli innumerevoli Monasteri che vi sono lungo il cammino, e sostando dinanzi alle innumere chiesette che ne costellano il cammino. È un’esperienza che, se viene vissuta internamente, non si dimenticherà mai più. Nell’Arte Gotica, sono le innumerevoli Chiese, oserei dire la totalità delle Chiese, dedicate a MARIAE NASCENTI, come lo è per esempio il Duomo di Milano, perché l’insorgenza della Stella del Mattino è analoga al grande avvenimento cosmico celeste, il sorgere eliaco di KEMI-HATHOR Pag. 4 n. 116 - Settembre 2004 Sirio, la Iside Celeste, la Maria Celeste, che nasce “come un diadema sul capo di suo Padre Ra” come dicevano gli Egizi. – La Stella del Mattino ebbe, nel medioevo, una rappresentazione tangibile nelle Chiese. Infatti essa fu materializzata nei Rosoni delle Chiese Romaniche e Gotiche, per cui la Chiesa, in aggiunta a quanto abbiamo detto in precedenza, viene ad assumere il significato dell’Iniziato, di colui che ha compiuto il lavoro preparatorio per la sua ascesi. Poiché la Samadhi, occorre subito dirlo, non è un punto di arrivo ma di partenza. In ermetismo, questo processo viene chiamato: IL LAVORO DELLA NATURA. La definizione è già per se stessa indicativa. Infatti, per processo naturale, se vengono seguiti i dettami della Natura, l’uomo può arrivare, per sviluppo bio–psicologico normale, all’insorgenza della Stella. Fino a questo punto la Natura aiuta, poiché questa è l’ultima tappa, la meta a cui può far giungere l’uomo per sviluppo naturale. Oltre a questo punto, la Natura, e con essa tutto quanto è ad essa collegata, va trascesa. Come dire, in altre parole, si cambia Universo. Il Raja Yoga si presenta, quindi, come il complesso lavoro preparatorio per uno stadio superiore, che si svolgerà, d’ora in poi, al di là dei limiti naturali, per cui è giusto che dagli stessi Yoghi il Raja venga chiamato lo Yoga Mentale, quello attinente alla Mens latina, che vuol dire Meus Ens, Mio Ente. Una volta che l’Ente si è stato svegliato dal suo sonno millenario, va educato, condotto per mano nel mondo in cui è nato. Esso è ora un bambino, che nasce in una stalla, in una MANDRA, secondo il termine greco, da cui l’Alchemico SALAMANDRA, simbolica, che deriva dal greco SALA, che vuol dire SALE, quindi Sale di stalla, sale di roccia. Vi rendete conto perché il Cristo nel Vangelo si dichiara il Sale del Mondo. Esso nasce annunciato da una Stella, che compare in cielo e che sap- n. 116 - Settembre 2004 Pag. 5 KEMI-HATHOR