COMUNE DI GALLESE
Assessorato alla Cultura
Col patrocinio di:
XIV Festival Marco Scacchi
dedicato a Giuseppe Chiarella
MUSEO-CENTRO CULTURALE “MARCO SCACCHI”
- Programma Sabato 4 ottobre 2014, h. 18:00
Saluto e presentazione dei risultati del
Convegno Scientifico Internazionale di Vilnius,
Consigliere delegato alla Cultura,
dott.ssa Donatella Manno
“Sublime
Sublime affetto”
affetto
di
BAROQUE ENSEMBLE - “RÉUNION DE MUSICIENS”
Musiche di Mazzocchi, Frescobaldi, Haendel, Corelli
Domenica 5 ottobre 2014, h. 18:00
“Passion of Musicke”
di
CRISTIANO CONTADIN, viola da gamba basso
Musiche di Ganassi, Kapsberger, Hume, Marais
Direzione artistica Cristina Miatello
In collaborazione con:
Marco Scacchi: l’Italia e Gallese alla corte polacca del Seicento
L’illustre compositore nacque a Gallese tra il 1602 e il 1604 da
una prestigiosa famiglia locale. Ebbe due fratelli, Pietro e Pellegrino, anche quest’ultimo musicista. Dopo aver studiato
violino a Roma con Anerio, Marco Scacchi nel 1621 si trasferì
in Polonia, presso la cappella reale, dove lavorò a servizio di
Sigismondo III e del suo successore, Ladislao IV, dapprima
come violinista e poi come compositore. Sotto Sigismondo III
divenne maestro di cappella, ruolo che gli procurerà importanti successi e riconoscimenti. La sua attività di compositore lo
portò a creare quattro Messe (Ascendit in Coelum, Sancta Maria,
Sine nomine, Quando Sperai), un Madrigale a cinque voci, due
opere teatrali (Le nozze di Amore e Psiche, Il ratto di Elena), un
oratorio (Santa Cecilia), mottetti e presumibilmente altre composizioni che completano il prestigioso catalogo dell’autore.
Anche come teorico Scacchi fu particolarmente attivo, pubblicando il Cribrum musicum (1643), testo con cui si inserì nella
polemica sulla pratica musicale tra Syfert e Förster, sostenendo le tesi di quest’ultimo, e il Breve discorso sopra la musica moderna (1649). La morte di Ladislao IV (1648) e le precarie condizioni fisiche indussero il compositore a rientrare, insieme ai
familiari, a Gallese, patria dei suoi antenati, dove sarebbe rimasto sino alla morte, avvenuta l’11 settembre 1662. Esercitò
sino alla fine la sua attività di maestro, avendo come ultimo
allievo un altro noto musicista, Angelo Berardi. Nel panorama
della musica barocca, Scacchi ebbe il merito di divulgare in
Polonia, rinnovandolo, lo stile della Scuola Romana, fondata
da Giovanni Pierluigi da Palestrina, inserendosi nella schiera
di autori che tanto caratterizzarono la musica seicentesca. Se
lo stile di Palestrina veniva additato come esempio da seguire
e da contrapporre al filone “moderno” della musica che Scacchi si preoccupava tanto di difendere, la posizione del compositore gallesino doveva essere alquanto innovativa rispetto alla
scuola romana a cui si ispirava, denotando quindi un suo ruolo
assolutamente attivo nei confronti della tradizione.
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