PROPRIETA` ANTIMICROBICHE DELL`AGLIO Da secoli la medicina

PROPRIETA' ANTIMICROBICHE DELL'AGLIO
Da secoli la medicina naturale considera l’aglio non soltanto come un alimento, ma come un vero e proprio
farmaco utile per la prevenzione delle malattie e per favorire il mantenimento di una buona salute.
Il
bulbo dell’aglio
della cisteina.
contiene
composti
solforati
come i
solfossidi
L’allicina viene considerata la più importante tra le componenti attive, tale sostanza é un tiosolfinato che
non é presente nell'aglio integro ma viene prodotta per idrolisi del precursore alliina quando questa entra
in contatto con l'enzima alliinasi che si libera dal tessuti danneggiati del bulbo schiacciato. In queste
condizioni l’alliina si rompe per dare un acido solfenico, acido piruvico e ammoniaca. Due molecole di acido
solfenico vanno a formare l’allicina.
Questo composto é noto avere proprietà antibatteriche, antimicotiche e di difesa anche contro parassiti. Al
fine di verificare sperimentalmente l'attività antibatterica dell'aglio allestiremo il seguente esperimento:
PREPARAZIONE DI CAPSULE PETRI CONTENENTI TERRENO DI COLTURA CON E SENZA AGLIO
• Pesare 3.5 grammi di LB agar (terreno di coltura per batteri) e metterlo in una beuta
• Aggiungere 100 ml di H20 deionizzata
• Portare ad ebollizione in un microonde
• Fare raffreddare leggermente la soluzione
• Colare il contenuto in 4 capsule Petri. La presenza di agar farà solidificare la soluzione quando la
temperatura si abbasserà.
• Siglare le 4 piastre "LB"
• Ripetere la stessa procedura ma prima di colare la soluzione nelle piastre aggiungere il contenuto di 4
spicchi d'aglio schiacciati e filtrati con un colino
• Siglare le 4 piastre LB+aglio
RACCOLTA DI BATTERI DALL'AMBIENTE e SEMINA DEI BATTERI SULLE PIASTRE
• Utilizzando un cotton fioc strisciare la superficie di alcuni oggetti che riteniamo essere particolarmente
ricchi di batteri, come ad esempio la maniglia di una porta, una moneta, la tastiera del PC ecc.
• Strisciare il cotton fioc delicatamente sulla superficie di una piastra senza aglio e poi di una piastra con
aglio.
• Capovolgere la piastra e mantenerla a temperatura ambiente per diversi giorni, oppure una notte a 37 °C.
• Al termine dell'incubazione (tempo necessario al batteri per replicarsi ed accrescere la colonia batterica)
si proceder all'osservazione delle piastre e alla conta delle colonie batteriche cresciute su ogni piastra
•
Ripetere l'esperimento in triplo per avere dei risultati significativi
Catalasi
L’ossigeno é indispensabile alla vita di gran parte degli organismi viventi (ad eccezione di quelli anaerobi),
ma é anche pericoloso per gli stessi organismi che lo respirano: infatti molti sottoprodotti del suo
metabolismo (ad esempio l'acqua ossigenata) sono composti particolarmente reattivi, che se non vengono
controllati possono danneggiare le molecole di cui sono fatti gli organismi. Per questo, la maggior parte
degli organismi aerobi possiedono enzimi che Ii proteggono da questi effetti collaterali, dei quali uno dei
più importanti é la catalasi. La catalasi é un enzima, cioé una proteina che funziona da catalizzatore:
accelera la reazione di decomposizione dell’acqua ossigenata in ossigeno e acqua.
Data la sua importanza, la catalasi é presente in gran parte degli organismi, anche se in concentrazioni
diverse da organismo ad organismo e da tessuto a tessuto all’interno di uno stesso organismo. In questa
esperienza andremo a dimostrare la presenza e il funzionamento della catalasi nella patata e la sua
dipendenza dalla temperatura.
La reazione in esame é la decomposizione dell’acqua ossigenata in acqua e ossigeno:
H202  H20+02
Questa reazione avviene spontaneamente in condizioni standard, ma avverrebbe con tempi troppo lunghi
per essere osservata. Alcuni catalizzatori, però sono in grado di renderla più veloce.
REAGENTI NECESSARI
• Acqua ossigenata 10 volumi (3%)
• PATATA
PROCEDIMENTO
• Tagliare la patata in piccoli pezzettini e suddividere il materiale in tre parti di uguale peso: una parte verrà
mantenuta a temperatura ambiente, una parte congelata a -20°C e una parte bollita per 5 minuti
• Inserire la patata in 3 diversi bicchieri di vetro
• Aggiungere nel tre bicchierini un ugual volume di acqua ossigenata fino a coprire 1 pezzettini di patata e
osservare la formazione di bolle. Le bolle sono il risultato dell'azione metabolica della catalasi sull’acqua
ossigenata che porta alla scissione della molecola in H20 e 02.
• Confrontare la quantità di bolle che si sono formate nei tre campioni e trarre le dovute conclusioni