INCLUSIONE e PERSONALIZZAZIONE del percorso didattico degli

INCLUSIONE
e PERSONALIZZAZIONE
del percorso didattico
degli ALUNNI con
DISTURBI SPECIFICI di
APPRENDIMENTO
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le metodologie didattiche adatte
per i bambini con DSA
sono valide per ogni bambino,
e non viceversa (Linee guida DM 12/07/2011)
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Rifletteremo su:
●
1 - Alcune premesse
●
2 - Gli alunni con DSA nella scuola italiana
●
3 - DSA: disturbi, disabilità o caratteristiche?
●
●
4 - Caratteristiche cognitive e stili di apprendimento
nei DSA
5 - Il PDP strumento della personalizzazione
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3 - DSA: disturbi, disabilità o caratteristiche?
Nel caso dei disturbi di apprendimento possiamo trovare utilizzate di volta
in volta definizioni diverse
ognuna di queste corrisponderà a un punto di vista e a un modo diverso di
intendere eventuali interventi operativi.
Ad ogni termine corrisponde un tipo di approccio.
Dal documento di intesa elaborato dalle organizzazioni e dai servizi
partecipanti al PARCC (Panel di Aggiornamento e Revisione della
Consensus Conference DSA -2011) possiamo ricavare un interessante
approfondimento che riportiamo in sintesi:
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3 - DSA: disturbi, disabilità o caratteristiche?
●
Disturbo  si utilizza in ambito clinico, compare nei sistemi di
classificazione dei disturbi mentali DSM e ICD
serve soprattutto per

●
facilitare la comunicazione scientifica
●
rendere i risultati della ricerca confrontabili
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3 - DSA: disturbi, disabilità o caratteristiche?
●
Disabilità  riferito alle difficoltà di apprendimento ha uno scopo etico di
protezione sociale
è utile per

●
rivendicare un diritto a pari opportunità nell'istruzione, quella della
disabilità è infatti, una relazione sociale, non una condizione soggettiva
della persona.
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3 - DSA: disturbi, disabilità o caratteristiche?
Nell'ambito della scuola la definizione più interessante e fruttuosa di
sviluppi è la terza:
“Dislessia, Disortografia e Discalculia possono essere definite
caratteristiche dell’individuo, fondate su una base neurobiologica;
●
il termine caratteristica dovrebbe essere utilizzato dal clinico e
dall’insegnante in ognuna delle possibili azioni (descrizione del
funzionamento nelle diverse aree e organizzazione delpiano di Aiuti )
che favoriscono lo sviluppo delle potenzialità individuali e, connesso, la
Qualità della Vita.” PARCC
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3 - DSA: disturbi, disabilità o caratteristiche?
●
“L’uso del termine caratteristica può favorire nell’individuo, nella sua
famiglia e nella Comunità una rappresentazione non stigmatizzante del
funzionamento delle persone con difficoltà di apprendimento; il termine
caratteristica indirizza, inoltre,verso un approccio pedagogico che
valorizza le differenze individuali”
[PARCC 2011]
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3 - DSA: disturbi, disabilità o caratteristiche?
●
I ricercatori utilizzano oggi spesso il termine
“neurodoversità poiché questa esprime una condizione di variabilità
interindividuale biologicamente determinata e questo concetto si
considera pertinente al campo dei DSA.(Fenton e Krahn, 2007). Secondo
questo concetto lo sviluppo neurobiologico atipico che provoca la
dislessia o gli altri DSA deve essere riconosciuto e rispettato al pari delle
altre condizioni umane (Griffin e Pollak, 2009).”
[G. Stella 2010]
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3 - DSA: disturbi, disabilità o caratteristiche?
●
●
Considerare la dislessia e gli altri DSA come caratteristiche dell'individuo
aiuta a disinnescare il potenziale di “malattia” che parole come
disturbo / deficit / disfunzione / disordine
inevitabilmente portano con sé e
“in ambito scolastico, l'obiettivo non sarà più quello di modificare il
disturbo, ma piuttosto quello di favorire e sviluppare l'apprendimento del
discente tramite metodi differenti che siano adatti al suo stile cognitivo”
[L. Grandi 2013]
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