INGE (SUP Berna) offre l’opportunità di inserirsi in un network di ricerca AAA cercasi persone e Comuni innovativi I Comuni ticinesi sanno essere innovativi. La conferma è giunta anche dalle candidature presentate per il premio “Comune innovativo 2011”: 18 Comuni hanno presentato progetti di innovazione nell’organizzazione comunale (7) e nell’ambito dei servizi ai cittadini (11). Alla prima edizione del concorso “Comune innovativo” hanno partecipato 35 progetti tra i quali la giuria ha scelto la “Vedeggio Servizi SA” promossa da Manno, Bioggio e Agno e lo “Sportello lavoro giovani” del Comune di Chiasso. I vincitori si sono divisi il premio di 30’000 franchi messo a disposizione dal Cantone e potranno fregiarsi del titolo e del logo di “Comune innovativo”. competenze e le attività di ricerca delle SUP svizzere tra le quali anche la Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana (SUPSI). Quale obiettivo finale, INGE si propone di dare avvio ad almeno 3 nuovi progetti innovativi (con la partecipazione anche di privati). La “road map” per giungere a questo risultato prevede un’analisi dei bisogni dei Comuni ai quali è possibile rispondere con soluzioni innovative, la conoscenza delle competenze esistenti nelle SUP e l’incontro fra queste due realtà. Cos’è l’innovazione? INGE, un progetto anche per il Ticino Il progetto si articola su tre pilastri. Anzitutto la costruzione di una rete di scambio e collaborazione (Network) tra i diversi gruppi di ricerca che all’interno delle SUP si occupano di ambiti di interesse anche per i Comuni: nuove tecnologie (con la nuova frontiera dell’E-Government o governo elettronico), public management, energie rinnovabili, socialità, pianificazione del territorio, mobilità, nuove forme di finanziamento, ecc. Il secondo pilastro di INGE sono le attività di informazione, sensibilizzazione e ascolto dalle SUP verso i Comuni e viceversa. Per questo ci saranno incontri, pubblicazioni, una banca dati con le migliori esperienze, una piattaforma di scambio (è in preparazione un sito internet www.gemeindezukunft.ch che sarà disponibile anche in italiano). Infine, ma non per importanza, INGE cerca persone e Comuni innovativi, cioè pronti a mettersi in gioco, a scommettere sulla ricerca, l’innovazione e il futuro, pronti ad imparare dalle esperienze di altri ed a condividere le proprie. A questi Comuni, INGE offre un grosso bagaglio di conoscenze interdisciplinari, una banca dati di esempi e buone pratiche per imparare dalle esperienze di altri nonché il sostegno nella fase di analisi e “messa a fuoco” del problema o della sfida. L’ultimo tassello del “pacchetto INGE” è l’accompagnamento nel passaggio “dall’idea al progetto” e nella ricerca dei finanziamenti (pubblici e privati). L’incontro fra Alessia C. Neuroni, il Centro di formazione per gli Enti Locali (CFEL) con il premio “Comune innovativo” e la Co.Re.Ti. (associazione dei Comuni e delle Regioni ticinesi) offre anche ai Comuni ticinesi la possibilità di partecipare attivamente a questo progetto nazionale. In questo contesto la Scuola universitaria professionale (SUP) di Berna ha lanciato il progetto “Soluzioni innovative per i Comuni svizzeri” (INGE) sostenuto dall’Associazione dei Comuni svizzeri e finanziato dalla fondazione Geberit Rüf. Il progetto - condotto tra gli altri da Alessia C. Neuroni capo unità di ricerca e docente alla SUP di Berna - vuole aiutare e sostenere i Comuni a vincere le nuove sfide per il 2030 favorendo l’incontro tra le attese e le esigenze dei Comuni con le Fino ad oggi sono state messe a punto le modalità operative per i tre pilastri di INGE. La SUPSI si mette in rete con le altre SUP della Svizzera; il CFEL assicura il “patronato operativo” per le attività d’informazione, sensibilizzazione e formazione nel corso di eventi e dei suoi corsi di formazione. La Co.Re.Ti. assicura - per tutti i Comuni e non solo per gli associati - i contatti con il progetto nazionale e si propone quale interfaccia fra i Comuni, la SUPSI e le altre SUP. “Fare innovazione” nei Comuni significa cercare ed introdurre modalità nuove nell’organizzazione dell’attività del Municipio e/o dell’Amministrazione (come si fa) oppure introdurre nuovi servizi per i cittadini e per le aziende (cosa si fa). Qualche volta si tratta di cercare, sperimentare e applicare metodi assolutamente nuovi, in altri casi (e sono la maggioranza) si tratta di trasferire nella propria realtà comunale le conoscenze e le esperienze maturate in altre realtà. Insomma, fare innovazione non significa soltanto cercare l’ultima novità (o inventare l’acqua calda). Le nuove esigenze dei cittadini, le attese delle aziende, la necessità per il Comune di essere attore del proprio destino (e non solo esecutore delle decisioni del Cantone) sono alcuni degli ambiti dai quali nascono nuovi e più complessi problemi e l’esigenza di nuove conoscenze e di soluzioni innovative. Così, ad esempio, le aggregazioni comunali permettono di unire le forze, di meglio organizzare l’Amministrazione ma poi la gestione di una realtà più vasta richiede nuove competenze e metodi di lavoro. In ogni caso, la spinta per un progetto innovativo nasce dal confronto tra la situazione attuale e una visione (o un sogno) di una realtà a medio e lungo termine: più forte sarà la volontà di raggiungere un traguardo anche lontano e maggiore sarà la disponibilità a mettersi in gioco, a cercare e sperimentare soluzioni nuove che sappiano andare oltre un comodo “si è sempre fatto così”. gestione e servizi pubblici - Maggio 2011 1 Infine i contatti personali permetteranno di individuare i Comuni pronti a lanciarsi in progetti innovativi. Il progetto INGE parteciperà anche alla 20a edizione di SUISSE PUBLIC, la fiera professionale svizzera per le collettività pubbliche e l’amministrazione (www.suissepublic.ch) in programma a Berna del 21 al 24 giugno 2011. In questo ambito il premio “Comune innovativo” sarà presentato a livello nazionale e proposto quale modello per la raccolta e la condivisione dei diversi progetti innovativi dei Comuni svizzeri. Un cockpit per i Comuni INGE - racconta Alessia C. Neuroni - è maturato nel corso di un progetto con il quale un gruppo interdisciplinare della SUP di Berna ha messo a disposizione di sette Comuni del Vallese (Briga, Naters, Visp) e del Canton Berna (Brugg, Roggwil, Stettlen e Wohlen) un “pannello di controllo” (www.gemeindecockpit.ch) per facilitare la definizione delle strategie, la presa di decisioni e il controllo dei risultati. Lavorare a stretto contatto con sindaci, segretari e consiglieri comunali ha permesso ai ricercatori di capire che la collaborazione fra gruppi di ricerca e Comuni può essere utile ad entrambi. La ricerca non è (solo) consulenza Come già indicato, il progetto “Soluzioni innovative per i Comuni svizzeri” (INGE) vuole dare avvio ad almeno 3 progetti di ricerca che sfocino in soluzioni innovative applicabili a livello comunale. La scelta di questi progetti dipenderà da molti fattori ma, al momento, non vi è alcuna limitazione in merito agli ambiti di studio o regionali. L’ambizione è quella di riuscire ad avviare un progetto che coinvolga più di una SUP ed anche Comuni di diverse regioni svizzere. È però opportuno sgombrare il campo da possibili illusioni. La collaborazione con le SUP e la ricerca di finanziamenti pubblici e privati hanno lo scopo di realizzare uno o più progetti di ricerca che sono però qualcosa di ben diverso da una consulenza a costi ridotti. Se l’attività del consulenze è finalizzata alla ricerca di una soluzione puntuale, di solito per un problema urgente e che si esaurisce con la sua implementazione, la ricerca guarda più lontano (visione 2030), cerca soluzioni aperte ed esportabili in altri ambiti, mette un forte accento sul cambiamento e richiede una forte disponibilità ad imparare ed a condividere le competenze e le esperienze acquisite. In altre parole, la differenza tra la consulenza e la ricerca è simile a quella che, in caso di incendio, c’è tra l’intervento dei pompieri per spegnere il fuoco e l’analisi del rischio, la prevenzione e l’elaborazione di un piano di evacuazione. Quo vadis Comune ticinese? Quanti, quali e come saranno i Comuni ticinesi nel 2030? La domanda resta aperta e la risposta dovrà essere elaborata nei prossimi anni. Nuovi impulsi dovrebbero giungere anche dall’arrivo di Normann Gobbi alla guida del Dipartimento delle Istituzioni al quale giungano gli auguri di buon lavoro. Certamente, però, “innovazione”, “creatività” e “processi per la soluzione dei problemi” sono termini che entreranno più spesso nel lessico e nelle discussioni dei Municipi e dei Comuni ticinesi. Anche per questo INGE può essere una grossa opportunità per tutti. Scrive Alessia C. Neuroni: “INGE vive di progetti concreti. Come ricercatrice ticinese m’impegnerò con i colleghi della SUPSI, il CFEL e la Co.Re.Ti. per trovare Comuni disposti a “mettersi in gioco” e poter così integrare la nostra realtà nei consorzi di ricerca applicata in modo da sviluppare e implementare idee innovative per i Comuni ticinesi”. La sfida è lanciata. Non lasciamola cadere. n Matteo Oleggini Altri progetti sono in corso. Così ad esempio, nell’ambito del progetto Interreg COOP SUSSI (che ha quale capofila svizzero l’Università della Svizzera italiana e tra i partner la città di Lugano) si stanno elaborando nuovi strumenti per la comunicazione (e in una fase successiva di interazione) tra il Comune e il cittadino utilizzando le possibilità offerte dai nuovi telefonini (smartphone). Tra questi anche un progetto di E-Government mobile denominato “Il Comune in tasca”. Questo progetto ha trovato nuovi slanci nella recente esperienza promossa dai Servizi amministrativi e gestione del web del Cantone in occasione delle recenti elezioni cantonali: più di 4’700 utenti hanno scaricato dall’App Store l’applicazione per iPhone “RisultaTi-Elezioni cantonali 2011”, più di 28’000 visitatori hanno consultatoi risultati da apparecchi mobili e generato 2 milioni di richieste di informazioni. 2 gestione e servizi pubblici - Maggio 2011 Ulteriori informazioni: CFEL Bellinzona Paolo Crugnola [email protected] Tel. 091 814 02 81 SUP Berna, Centro E-Government & Public Management Alessia C. Neuroni [email protected] Tel. 031 848 34 49 Co.Re.Ti. Bellinzona Matteo Oleggini [email protected] Tel. 091 826 19 38