G. Grasso Per uno studio costruttivo e remunerativo Classe 3^ B L S U - A. S. 2014 / 15 - SINTESI RAGIONATA DEL MODULO “ L’ETÀ ANZIANA “ incluso nel testo di BERNARDI- CONDOLF ‘Psicologia per il Tecnico dei Servizi Sociali ‘ A cura di G. Grasso “ Per uno studio costruttivo e remunerativo” L’INVECCHIAMENTO. Il processo di invecchiamento è graduale; ha velocità diversa in relazione a una molteplicità di fattori personali e culturali. • Non è un processo Tutto/Nulla e non è un processo uguale per tutti. • L’essere anziano non è un fatto anagrafico, ma coincide con l’imbattersi in certe situazioni. • Importante l’auto percezione che ha della sua vita l’anziano. L’età anziana è una fase di passaggio che richiede aggiustamenti, modificazioni, revisioni che possono essere faticose e difficili. • I CAMBIAMENTI FISICI • • • • • Il Corpo cambia , ma ci possono essere aggiustamenti e miglioramenti. ( occorre prestare attenzione ai cambiamenti che a lungo possono portare a disabilità) L’apparato sensoriale cala nelle sue prestazioni L’apparato cardiovascolare e respiratorio è meno efficiente. Le articolazioni si irrigidiscono; le masse muscolari diminuiscono. L’insieme dei fattori dell’apparato cardio respiratorio e muscolo scheletrico possono agire sinergicamente. IL SISTEMA NERVOSO • • Perdita di densità dendritica e diminuiscono le connessioni sinaptiche. -- la capacità di stabilire nuove connessioni sinaptiche è in diretta relazione con la capacità del sistema nervoso di lasciarsi influenzare dagli stimoli esterni L’ambiente ha una certa influenza, allora si può apprendere a invecchiare bene. CAMBIAMENTI COGNITIVI • Progressivo decadimento, ma occorre esercizio. • Per quanto riguarda l’ATTENZIONE--- difficoltà nei compiti di attenzione distribuita -le ridotte capacità attentive influenzano certe prestazioni cognitive. • Un problema in fase di codifica si ripercuote negativamente sulla elaborazione e sul recupero. • Per quanto riguarda la Memoria: Più difficile è recuperare le informazioni recenti Le conoscenze dichiarative vengono perse prima di quelle procedurali. -Ci sono due teorie : a) C’è chi afferma che le difficoltà sono soprattutto di tipo di codifica semantica. b) C’è che afferma che le difficoltà stanno soprattutto nell’organizzare e recuperare il materiale. 1 G. Grasso Per uno studio costruttivo e remunerativo Classe 3^ B L S U - A. S. 2014 / 15 - ASPETTI DEMOGRAFICI • • • C’è crescita della popolazione anziana e decremento della popolazione giovanile. - C’è tendenza alla diminuzione della popolazione attiva Nel futuro quindi si prevedono problemi: - Le famiglie inadeguate Occorrono interventi a carattere legislativo sanitario - C’è la necessità di diversificare le risposte assistenziali Occorre un ripensamento culturale; le differenze intergenerazionali debbono costituire risorse. IL PENSIERO E L’INTELLIGENZA • • • • C’è un calo di certe prestazioni, ma riescono a padroneggiare meglio certe situazioni Mettono in atto blocchi di informazione più ampi e globali Ottima è l’intelligenza cristallizzata; invece è presente più difficoltà per quanto riguarda l’intelligenza fluida. Intorno ai 75 anni il declino delle capacità intellettive si manifesta con più evidenza. Utile mantenere in vita una attività intellettuale Col progredire dell’età le differenze individuali aumentano. L’AFFETTIVITÀ E LA PERSONALITÀ • • • Diminuisce la capacità di esprimere emozioni; aumentano le difficoltà di adattamento. C’è Ridefinizione di SéErikson sostiene che la capacità di affrontare questa età è data dalla qualità della vita psichica precedente. Utile una ricostruzione autobiografica ( della singolarità della propria storia personale ) LE TEORIE DEL DISIMPEGNO E DELL’IMPEGNO • • • • Per Cumming e Henri vale la teoria del disimpegnola felicità dell’anziano coincide con un graduale ritirarsi dalla vita attiva e dagli impegni e in un ritirarsi nell’intimità e nella riflessione interiore. -Ciò comporta però un insieme di distorsioni sul piano dell’intervento e della gestione dei servizi. Per Havighurst, invece, è importante l’attività, è importante sostituire ruoli che non possono essere più agiti. Nella vecchiaia, tuttavia, come elemento dominante si verifica una generale tendenza centripeta che induce l’anziano a disunire progressivamente le energie impegnate nelle relazioni sociali. ---- > C’è sì un disinvestimento, ma la questione è sempre quella del chiedersi : “Questa tendenza è un fatto interno personologico o è dovuto all’interiorizzazione di modelli? “ Nei nuovi anziani c’è dinamismo e voglia di realizzazione PROBLEMI LEGATI ALLA AFFETTIVITÀ • • • • Ci sono attaccamenti esclusivi e routine. Può esserci eccessiva dipendenza da qualcun altro. Spesso si cerca di allontanarsi dalla solitudine con nuovo matrimonio o convivenza e ciò si scontra con l’opinione dei figli e con l’esistenza di stereotipi. La solitudine ( può essere anche ricercata ) è diversa dall’isolamento. 2 G. Grasso • • Per uno studio costruttivo e remunerativo Classe 3^ B L S U - A. S. 2014 / 15 - Sul piano affettivo, emotivo e sessuale contano molto i fattori legati all’ambiente culturale, agli stereotipi. Emerge il confronto con la malattia che spesso diventa il polo della loro vita. CAMBIAMENTI SOCIALI Ci sono stereotipi che purtroppo incidono negativamente sull’anziano-che poi si “adegua” all’immagine di malato, di incapace.. Adattarsi alla situazione di pensionato può risultare difficoltoso Nella famiglie con membri di più generazioni si può instaurare una lotta per il potere. C’è difficoltà spesso nelle coppie anziane di ricostruire un nuovo modo di stare assieme. LA VECCHIAIA OGGI Né modelli produttivistici, né attesa della morte E’ un fenomeno soggettivo e fenomeno sociale. occorre imparare a invecchiare bene, garantendosi le opportunità che la vita offre. Ci vuole una progettualità per gli anziani e con gli anziani - utili le dimensioni del “viaggio” , utili gli aspetti ludici dell’esistenza e anche l’essere utili socialmente. LA MALATTIA Atteggiamento di rinuncia rispetto alla possibilità di guarigione -.. A sintomi fisici si accompagnano segni di disagio psico affettivo.. -Presente talvolta depressione mascherata. -..Presenti spesso più patologie. -Il problema principale è l’auto sufficienza. -.. Facilità delle complicazioni a cascata e dei circoli viziosi. I problemi fisici intrecciati in modo inestricabile con quelli psicologici L’ANZIANO FRAGILE Tendenza a procedere a una valutazione multidimensionale. Valutazione -: analisi accurata delle capacità funzionali e dei bisogni che la persona anziana presenta a vari livelli -Programma di intervento personalizzato [ .. la valutazione effettiva si effettua tramite una batteria di test o attraverso l’esame di indagini cliniche. ] Si decidono poi quali provvedimenti bisogna prendere MALATTIA E DISABILITÀ Lo stato di salute funzionale viene definito sui parametri 1) B. A. D. L. 2) I.A.D.L. 3) A.A.D.L. Se si riscontrano malattie cardio vascolari e dell’apparato locomotore, troviamo riduzione delle BADL e IADL qui sono presenti malattie croniche che hanno bisogno di elevata assistenza e di interventi medici e infermieristici. La non autosufficienza totale [ dopo demenza , ictus ] implica una compromissione quantificabile in oltre il 60% delle BADL e IADL [ Poche in questo caso le necessitò sanitarie, elevato invece il carico assistenziale richiesto ] Difficile recuperare funzioni e attività perdute, meglio la prevenzione.. 3 G. Grasso Per uno studio costruttivo e remunerativo Classe 3^ B L S U - A. S. 2014 / 15 - GLI ASPETTI SOCIALI DELLA AUTOSUFFICIENZA La Non Autosufficienza è legata a: --- a) il grado di povertà b) la riduzione numerica del nucleo familiare ---avviene l’esclusione dai consumi voluttuari, quelli legati al tempo libero, beni riferiti a quelle attività che forniscono stimolazioni. -Gli anziani che hanno una rete allargata di relazioni sociali hanno una maggiore capacità di recupero funzionale rispetto a quelli che vivono da soli. --> C’è il rischio di istituzionalizazione. -La maggior parte degli anziani risiede ancora a domicilio Anche le famiglie hanno bisogno di Informazioni, Tutela e Supporto in modo che possano svolgere un ruolo terapeutico. LE DEMENZE Esordiscono in età adulta o senile in soggetti che precedentemente non manifestavano disturbi [ a) ci può essere un episodio sudbolo, progressivio b ) ci può essere un episodio acuto ] -Come dato comune c’è un danno organico cerebrale [ a) persente perdita delle facoltà intellettive e progressivo deterioramento delle facoltà mentali; b) cospicua è anche la disintegazione della personalità Demenze Primarie Esempio il Morbo di Alzheimer [ e qui il rischio di ammalarsi aumenta con l’età ] Demenze Vascolari [ qui ci sono lesioni ischemiche che hanno distrutto una parte del tessuto cerebrale ] I Sintomi in generale si configurano come : [ decadimento più o meno rapido della memoria e delle funzioni cognitive; alterazione del comportamento nelle normali attività quotidiane; modificazioni a livello della personalità ] Dal punto di vista pratico è bene con un demente scomporre l’azione richiesta in una sequenza più semplice di azioni parziali, considerando che possono emergere difficoltà nelle BADL All’insorgenza della malattia è d’uopo spingere l’anziano a una vita la più normale possibile; con l’evolversi della malattia utili alcuni accorgimenti; è bene dare compiti che la persona può svolgere; servono rinforzi Nella fase terminale si richiede un intervento più massiccio di familiari e operatori. DEADIMENTO DELLA MEMORIA E DELLE FUNZIONI COGNITIVE Compromesso particolarmente il funzionamento della memoria a Breve Termine ( così manca il propellente per convogliare verso la memoria a lungo termine ) C’è prevalenza della memoria remota Col progredire della malattia si dimenticano cose o eventi sempre più pregnanti e importanti - Nelle forme più gravi avviene anche perdita della memoria remota [ si può arrivare a dimenticare pure il nome dei familiari !] -Avviene perdita di contenuti mnesici che riguarda sia la memoria semantica sia la memoria episodica; perdita che riguarda anche le procedure che sottostanno all’azione La perdita di memoria incide anche nella capacità di orientamento spazio temporale Compare anche difficoltà nell’affrontare compiti nuovi [ Insorgono deficit di pensiero ] Subentra Agnosia. [ L’incapacità di identificare un oggetto offerto alla percezione, nonostante le funzioni sensoriali periferiche siano 4 G. Grasso Per uno studio costruttivo e remunerativo Classe 3^ B L S U - A. S. 2014 / 15 - integre e non intervengano disturbi dell’attenzione e della coscienza. ] Subentra anche incapacità di giudizio e di autocontrollo Il Linguaggio Problemi di comprensione [ Afasia, ossia un disturbo nella comprensione e formulazione dei messaggi ] Motricità -L’aprassia [ che è l’incapacità di coordinare movimenti finalizzati a uno scopo- ] -Ci sono conseguenze importanti per la vita quotidiana di cui occorre tenere conto sul piano assistenziale.. [ anche il demente ha bisogno di sollecitazioni; occorre fornire supporti ai processi di riconoscimento , di rievocazione.. ] ---Meglio lasciare il più possibile inalterato l’ambiente e i consueti punti di riferimento. C’è la Terapia del R.O.T. e c’è la Terapia occupazionale T.O. [ queste stimolazioni intensive aiutano a migliorare le prestazioni intellettive; per le competenze relazionali, però, non si può ancora dire nulla. ] Occorre dire un reciso no ad una concezione di “custodia “ della malattia; occorre dire no al pessimismo ALTERAZIONE DEL COMPORTAMENTO NELLE NORMALI ATTIVITà QUOTIDIANE Inizialmente i deficit nelle attività che richiedono competenze più specializzate ( Attività I.A.D.L) [ queste attività comprendono capacità cognitive che nei dementi sono in via di deterioramento ] In seguito emergono difficoltà nelle B.A.D.L All’insorgenza della malattia è d’uopo spingere l’anziano a una vita la più normale possibile; è con l’evolversi della malattia che sono utili alcuni accorgimenti ; occorre dare compiti che la persona può svolgere; servono Rinforzi -Nella fase terminale serve un intervento più massiccio di familiari e operatori MODIFICAZIONI A LIVELLO DELLA PERSONALITÀ C’è un cambiamento delle caratteristiche tipiche [ revisione od esplosione di certe caratteristiche tipiche ] Deficit dell’autocontrollo I dementi vulnerabili allo stress Importante imporre routine , favorire l’orientamento, rassicurare [ .. con un demente è meglio scomporre l’azione richiesta in una sequenza più semplice di azioni parziali ; gli si deve dare il più possibile sicurezza, considerando che risente molto delle tonalità emotive dell’ambiente. ] -- Se ci sono episodi, è meglio dimenticarlo e distrarlo [ ci vuole comprensione e contatto fisico] L’OPERATORE Le tecniche riabilitative-Importante il Coinvolgimento della persona curata Occorre intervenire sulle capacità residue - Obiettivo è migliorare le qualità di vita e potenziare le risorse residue del paziente e, in via secondaria, migliorare le prestazioni cognitive. Interventi finalizzati al miglioramento delle prestazioni mnesiche e al controllo dei sintomi Ci sono tecniche specifiche e procedure per l’ottimizzazione delle caratteristiche ambientali -La ROT [ La terapia di riorientamento alla Realtà ] [ con ripetute stimolazioni si rafforzano le informazioni di base del paziente rispetto alle sue coordinate spazio temporali e alla sua storia ] , Terapia della Reminescenza -[ favorire , irrobustire il processo di rievocazione nostalgica dell’anziano ] ; Terapia di Validazione-- . [ conoscere il mondo del 5 G. Grasso Per uno studio costruttivo e remunerativo Classe 3^ B L S U - A. S. 2014 / 15 - paziente e viverlo assieme a lui; riconoscere e apprezzare la sua realtà, capirne sentimenti ed emozioni. ] Sedute di 45 minuti a gruppi di quattro o sei persone e tenute da un operatore [ questa è una sorta di training cognitivo ] Stimolazione della memoria procedurale [ nell’Alzheimer; qui il paziente è in grado di acquisire nuove informazioni ] - Mnemotecniche - Terapia della Reminescenza [ consiste nello sfruttare le potenzialità che vengono dalla nostalgia, dalla idealizzazione; si mantiene un ruolo sociale e si favorisce l’autostima; si ingenera la possibilità di risolvere i propri conflitti e apprezzare le proprie risorse. ] L’AMBIENTE CON FUNZIONE PROTESICA L’ambiente e il modo di agire degli operatori hanno un valore terapeutico contenitivo La PERSONA DEMENTE è in uno stato di difficoltà e confusione mentale sia in un ambiente eccessivamente ricco di stimoli sia in un ambiente con povertà di stimoli. --Serve un elevato grado di flessibilità degli operatori per rispondere in modo specifico al singolo “ospite”, per personalizzare spazi e tempi. LA FAMIGLIA DEL DEMENTE E’ opportuno capire le dinamiche che si instaurano all’interno della famiglia [ che è il supporto principale per favorire un benessere dell’anziano, per determinare un suo sgravio di angosce, per essere una fonte di nutrimento affettivo .. ] Importante che la famiglia abbia una percezione oggettiva delle condizioni e dei bisogni del malato. [ la famiglia deve essere informata su caratteristiche, andamenti, ecc. , che la malattia impone. ; le persone che assumono questo carico assistenziale vivono depressione, rabbia, senso di colpa, solitudine.. imbarazzo.. ] LA CONFUSIONE MENTALE Sindrome frequente negli anziani. Espressione di rottura di delicati fenomeni di adattamento omeostatici. Sintomi simili a quelli della demenza [ non va confusa però né con la demenza né con il normale processo di invecchiamento ] la cura dell’ambiente, delle relazioni tra personale assistenziale, paziente e familiari può rivelarsi particolarmente utile L’ambiente dovrebbe essere ricco di stimoli; è bene evitare qualsiasi costrizione verbale o fisica.. Occorre spingere i familiari ad una attiva collaborazione sia per quanto riguarda la segnalazione dei sintomi, sia per quanto riguarda il comportamento esistenziale più idoneo. Il Morbo di Parkinson [ la prima malattia neurologica a patogenesi neurotramettitoriale; è una malattia da imputare a squilibri dei neurotrasmettitori , a causa di una riduzione della dopamina] - Rigidità muscolare e bradicinesia Tremori a Riposo Importante ASSOCIARE alla terapia farmacologica un piano assistenziale globale [ i sintomi fanno spesso perdere al paziente una immagine positiva di sé, con conseguente calo di interessi, riduzione delle attività e del ruolo sociale e chiusura verso il mondo esterno 6 G. Grasso Per uno studio costruttivo e remunerativo Classe 3^ B L S U - A. S. 2014 / 15 - La terapia farmacologica svolge solo un ruolo sintomatico. Occorre aiutare il paziente a sviluppare la motricità volontaria [ meglio contrastare la motricità centripeta, stimolando l’attività motoria centrifuga, rivolta verso l’ambiente ] La Disabilità evolve in modo lento e il paziente oltre a prendere farmaci non emette alcuna altra risposta; la vita relazionale si riduce drasticamente. depressione frequente Ci sono i Bisogni psicologici; ossia il paziente deve potere elaborare cognitivamente e affettivamente la malattia - Il paziente non ha deficit cognitivi, è consapevole della malattia e dei suoi futuri sviluppi - C’è la necessità di affrontare una sorta di lutto, una elaborazione che avviene a poco a poco, dando la possibilità di adattarsi progressivamente.. Ci sono i Bisogni di Ruolo e di Supporto Sociale La persona malata deve potere lo stesso avere dei compiti, nonostante la diminuzione della forza fisica. -Importanti nelle relazioni con gli anziani le espressioni di sentimenti; negli scambi comunicativi gli anziani accettano con particolare calore le manifestazioni di accettazione e di stima a livello familiare e sociale --I malati devono potere elaborare la malattia e avere un supporto all’interno del piccolo gruppo. ( ciò grazie all’associazionismo ) IL MALATO TERMINALE Occorre una ridefinizione dei concetti di curare e di sanare. Occorre avere un approccio complessivo alla persona Riflettere sul significato della morte Ci si dibatte tra opposte tendenze - L’anziano, in effetti, vuole un aiuto che lo porta alla accettazione della propria esperienza e ad una rassicurazione sul significato che la sua vita ha avuto. Atteggiamenti Importanti Far sentire la propria presenza Ascoltare evitando di interferire Stimoli alla autoriflessione -Utili il counseling che deriva da un approccio umanistico.. LE FASI --- > Rifiuto ----Collera occorre decentrarsi e avere autocontrollo per dare aiuto - Contrattazione Depressione [ e in questo caso è importante che l’anziano possa esprimere il dolore; la depressione, se superata, può portare ad una elaborazione, ad una sintesi ] - Accettazione [ il malato restringe gli interessi, vuole solo alcuni accanto a sé.. ] DISTURBI PSICHIATRICI IN ETÀ ANZIANA Con l’età diminuisce la capacità di far fronte ai problemi e di adattarsi alle situazioni. Presenza di Ansia legata alle preoccupazioni [ l’ansia è patologia quando è fonte di notevole sofferenza, quando è sproporzionata e persistente nel tempo ] l’Ansia rimane negli anziani al di sotto di una certa soglia di gravità, ma è molto diffusa. L’ansia può manifestarsi in modo atipico - Può subentrare ipocondria Ansia e depressione spesso coesistono e si sovrappongono [ Nell’ansia prevalgono le richieste; nella depressione prevale la passività.. ] La Depressione E’ ricondotta a cause definite o non ha un perché Se il tono dell’umore è marcatamente rivolto verso il basso siamo nell’ambito della patologia Ci sono sintomi inerenti la dimensione fisica e quelli la dimensione psichica. spesso episodi precedenti nella vita.. [ nella vita di certi anziani spesso ci sono stati fenomeni o situazioni che hanno ridotto la stima di Sé e indotto autosvalutazione ] 7 G. Grasso Per uno studio costruttivo e remunerativo Classe 3^ B L S U - A. S. 2014 / 15 - Frequenti le situazioni di carenza di stimoli e di ridotta comunicazione interpersonale Anche i farmaci assunti indicano eventuali effetti che creano un sottofondo depressivo nell’anziano. I DISTURBI DEL TONO DELL’UMORE Depressione maggiore -Sentimento di vuoto interiore.. Verso l’indifferenza, l’abulia, la apatia.. [ generalmente è una sindrome episodica ] Distimia [ Disturbi simili in termini di durata, insorgenza e frequenza a quelli della Depressione Maggiore; è una sintomatologia minore ma costante e persistente Depressione reattiva – [ .. uno stato depressivo legato ad un avvenimento doloroso, ma con un’intensità sproporzionata ] Disturbo Bipolare [ Periodo di deptressione maggiore alternati a periodi di asltazione ed euforia; uno stato di maniacalità subentra ad uno depressivo .. ] -Ciclotimia [ è come nel Disturbo bipolare , i sintomi sono però di minore intensità, costanti e persistenti. ] INDICAZIONI DI LAVORO La domanda cruciale é. “ Come conciliare il diritto alla salute con gli inevitabili deficit e malattie? Concetto di Prevenzione Primaria ( “la prevenzione “ ) , Secondaria (atti, interventi affinché un evento morboso non dia esiti invalidanti ) , Terziaria ( .. “ la correzione “ ) --Un assetto di interventi che sia una risposta a bisogni diversi dell’Anziano [ l’intervento è rivolto al benessere globale della persona e non può essere settoriale; l’ottica è quella della integrazione dei Servizi ( ASL, Comune, Cooperative Sociali .. ) ; si deve privilegiare l’intervento a domicilio ] Contano i Bisogni del Singolo e del Territorio ( ci sono obiettivi, non compiti ) --Una valutazione di snodo diviene il Distretto al cui interno lavora la unità operativa geriatrica con competenze multiprofessionali e possibilità di valutazione nultidimensionali. -Servizi di Prevenzione Primaria, Secondaria, Terziaria Iniziative riguardanti il Tempo Libero [ vacanze, attività culturali, esercizio di una attività fisica ( serve da prevenzione di malattie, ha effetti benefici ecc….. ) -Quando esiste già una condizione di patologia implemetabili : Interventi a Domicilio o Interventi in Strutture Semi Residenziali o Strutture Residenziali ] E vediamo i vari tipi di intervento ASSISTENZA DOMICILIARE Un Insieme di prestazioni erogate dal Comune al domicilio dell’Utente. -L’anziano resta all’interno del nucleo familiare, ci sono interventi volti a migliorare l’ambiente in cui vive l’anziano e interventi volti alle persone per migliorare l’igiene, l’atuonomia, ecc.. ed evitare l’isolamento sociale. Il Servizio Socio Assistenziale può essere una forma di monitoraggio della evoluzione dei bisogni dei familiari -Altro obiettivo dell’Assistenza Domicliare è ridurre i costi sociali dati dalla istituzionalizzazione e ospedalizzazione. 8 G. Grasso Per uno studio costruttivo e remunerativo Classe 3^ B L S U - A. S. 2014 / 15 - ASSISTENZA DOMICILIARE INTEGRATA I bisogni assistenziali e di cura si intrecciano -Indispensabili quindi un intervento integrato L’obiettivo è sempre quello dell’inserimento del paziente nel contesto sociale di appartenenza. Servono obiettivi minimi ed evidenti, serve un clima operativo che stimoli la collaborazione --Se la patologia è improvvisa, c’è un intervento iniziale in strutture specializzate e poi si innescano attività riabilitative ( che se sono a domicilio è meglio ) OSPEDALIZZAZIONE A DOMICILIO Servizio di competenza delle ASL, tale da mantenere al domicilio il paziente -C’è una riduzione del disagio di ordine economico, sociale e psicologico. Day Hospital Geriatrico Ricovero limitato al giorno e a porzioni di giornata. - l’anziano può usufruire di interventi di diagnosi e cura. Nel contempo, con questa soluzione si evita l’allontanamento per un lungo periodo dall’abitazione ---Si può intervenire sulle determinanti cognitive, somatiche e psicologiche che sono la causa di ridotta autosufficienza CENTRO DIURNO GERIATRICO PER ANZIANI Utenza sufficientemente autonoma e con limitate compromissioni; e talvolta anche anziani non completamente autosufficienti -Luogo di incontro, di svago, ma anche con finalità assistenziali [ obiettivi di riorientamento, riattivazione ] -Obiettivi [ L’anziano rimane al proprio domicilio; si evita l’isolamento sociale; si mantengono a livelli alti la capacità di autonomia ] Possibili forme di attività condotte anche al di fuori dell’edificio [ associazioni, volontariato e singoli cittadini possono fornire i loro contributi ] Ci può essere forte osmosi col Territorio ……….. STRUTTURE RESIDENZIALI Vi sono anziani con patologie gravemente invalidanti o scarso supporto familiare ---C’è cambiamento di ambiente [ il fatto nocivo per l’anziano è che lì trova un ambiente impersonale e privo di riferimenti. -- Avviene un imponente cambiamento di relazioni -- C’è mancanza di punti di riferimento [ e non vi è riconoscimento da parte di altri; si sente privo di identità e dubita del senso della propria esistenza -Difficoltà di adattamento [ limitazioni della privacy; limitazioni della autonomia; gli anziani debbono rispettare regole, spazi, orari; certo, in queste strutture bisogna considerare le esigenze di tutti, e talvolta garantire la incolumità fisica di tutti; sarebbe però importante lasciare degli spazi di gestione personale del tempo e di libera iniziativa sempre più ampi in relazione alla autosufficienza della persona ] --- Limitazioni della comunicazione [ Gli ospiti che riescono a superare le difficoltà di adattamento sono quelli che riescono a instaurare relazioni autentiche] -Utile la formazione del personale, volta a stabilire la relazione tra i reparti; Importante il ruolo dei parenti, la loro presenza diventa un ponte tra l’esperienza della famiglia e quella del ricovero. Limitazioni della mobilizzazione [ gli spostamenti all'interno della struttura sono limitati; e ciò ha ripercussioni sul piano fisico e psicologico. ] 9 G. Grasso Per uno studio costruttivo e remunerativo Classe 3^ B L S U - A. S. 2014 / 15 - Le possibilità di adattamento dipendono dalle caratteristiche del soggetto e dalle caratteristiche della struttura CASE ALBERGO Per una utenza anziana autosufficiente --- In alternativa gli appartamenti protetti CASA DI RIPOSO Le persone qui sono non totalmente autosufficienti e non è possibile fare affidamento sui familiari o su altre forme di intervento domiciliari o semiresidenziali. Gli obiettivi: [ a) Conservare le residue capacità autonome b) Contrastare il decadimento fisico. -Gli ospiti sono ricoverati per periodi più o meno lunghi .. RESIDENZE SANITARIE ASSISTENZIALI Ivi si svolgono interventi terapeutici e di mantenimento di tipo prevalentemente sanitario, non erogabili a domicilio ( dai Centri Diurni e non propri dell’ospedale ) RESIDENZE PROTETTE PER NON AUTOSUFFICIENTI Ci sono soggetti che necessitano di un elevato carico assistenziale e di un ambiente protetto -- Per quello che si può, l’obiettivo è mantenere le capacità residue. 10