EBOLA: tutto quello che è utile sapere, anche se in Italia i rischi

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EBOLA: tutto quello che è utile sapere, anche se in
Italia i rischi sono molto bassi
Ippolito: “In Italia esiste la migliore rete capillare per le malattie infettive nata grazie all’AIDS, e
l’Istituto Spallanzani è la struttura di riferimento”
Roma, 31 luglio 2014 - Attraverso la voce degli specialisti dell’Istituto per le Malattie Infettive “L.
Spallanzani”- INMI, un dossier realizzato dall’ANSA racconta l’”emergenza ebola” scattata negli ultimi giorni.
Coinvolti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e da subito in prima linea per l’allerta, nel giro di
due giorni gli esperti sono volati dal centro di Roma alla foresta di Gueckedou.
IN ITALIA IL RISCHIO E' MOLTO BASSO.
Il Prof. Ippolito, direttore scientifico dell’Istituto Spallanzani ha sottolineato: “L’Istituto Nazionale Malattie
Infettive è la struttura di riferimento del paese in termini di preparazione e risposta alle malattie infettive.
Assiste i pazienti, effettua diagnostiche complicate, ha l’unico laboratorio di massimo livello di protezione
certificato e approvato dal Ministero della Salute sul territorio nazionale.
Quindi è pronto a rispondere a qualsiasi emergenza, ad accogliere qualsiasi paziente, a effettuare qualsiasi
diagnosi.” Insomma le infezioni girano, esistono le malattie tropicali così come le malattie da importazione, le
può portare un turista che torna da un paese estero esattamente come le possono portare gli immigrati. Il
sistema nazionale è allenato per rispondere alle emergenze e può funzionare per ogni evenienza, l’importante è
non sottovalutare i sintomi e non arrivare ad una diagnosi tardiva.
Elenchiamo di seguito alcune informazioni basilari per prevenire ed intervenire nel caso del virus Ebola, che
non è presente in Italia e non desta reali preoccupazioni per il nostro Paese, ma anche di altre infezioni:
1. Il periodo di incubazione di Ebola va da 2 a 21 giorni;
2. I sintomi sono: febbre alta, nausea, vomito e diarrea, fino ad arrivare ad emorragie diffuse;
3. Il rischio di esposizione al virus Ebola è estremamente basso.
Le seguenti misure preventive dovrebbero eliminare il rischio di contagio: • evitate il contatto diretto con il
sangue o con liquidi corporei di un paziente o di un cadavere e con oggetti che potrebbero essere stati
contaminati;
• evitate la vicinanza di animali selvatici e non consumate selvaggina;
• evitate i rapporti sessuali non protetti;
4. I medici dello Spallanzani sono preparati a valutare qualsiasi situazione e l’Accettazione è aperta h24 (Tel.
06-551701);
5. Il servizio di virologia dello Spallanzani è operativo h24 Tel. 06.55170666, un virologo risponde a medici
per eventuali accertamenti diagnostici.
6. Presso lo Spallanzani è attivo un Ambulatorio Malattie Infettive e Tropicali
7. Chiedere ai primi sintomi subito assistenza medica, sia che siate all’estero che in Italia e riferite di contatti e
posti in cui siete stati;
8. lavare spesso le mani e gli indumenti indossati: sapone, candeggina, luce solare o asciugatura uccidono
facilmente il virus Ebola come altri virus;
9. cucinare bene i cibi in particolare quelli di origine animale e mangiare frutta perfettamente integra, cioè non
contaminata dai morsi dei pipistrelli della frutta (Pteropodidae).
10. Sul portale del Ministero della Salute, una scheda con 15 domande e risposte a cura della direzione generale
della prevenzione, l’OMS e l’ECDM (Centro Europeo per la Prevenzione delle Malattie) offre consigli ancor
più dettagliati per chi deve viaggiare o è di rientro dall’estero.
11. Non esiste né vaccino preventivo, né una terapia specifica per il virus Ebola.
12. E’ fondamentale un intervento precoce appena si manifestano i sintomi, è questa la sola possibilità per
abbassare la mortalità che è del 90%.
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