ECOBONUS DOMOTICA 2016
INTRODUZIONE
L’ Ecobonus 2016 è una detrazione fiscale dall’IRPEF o dall’IRES ripartita in dieci anni (vale a dire in
10 rate annuali) su una spesa massima di 100mila euro. Tale bonus nel 2015 era del 50% su tutti i
lavori che riguardavano l’efficientamento energetico, con la nuova Legge di Stabilità la percentuale
è aumentata al 65% per tutti i lavori realizzati entro il 31 dicembre 2016 (per poi tornare al 35%
nel 2017).
Gli interventi ammessi riguardano nel dettaglio:
•
la riduzione del fabbisogno energetico per il riscaldamento;
•
il miglioramento termico dell’edificio (coibentazioni – pavimenti – finestre, porte);
•
l’installazione di pannelli solari per la produzione di acqua calda;
•
la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale;
•
il miglioramento energetico delle case popolari.
Gli interventi potranno riguardare il singolo appartamento, ma anche le parti comuni degli
immobili condominiali. Si potranno detrarre le spese riguardanti i lavori edili relativi all’intervento
di risparmio energetico, le prestazioni professionali necessarie, le forniture e la posa in opera di
materiali di coibentazione e di impianti di climatizzazione, nonché i costi della realizzazione delle
opere murarie ad essi collegate.
LA DOMOTICA
La domotica è una scienza multidisciplinare in grado di rendere automatizzate, le funzioni degli
impianti di una casa, di un condominio, di un hotel ecc, ottimizzandone le prestazioni, al fine di
aumentare i livelli di confortevolezza, vivibilità e sicurezza negli ambienti.
In altre parole, la domotica è un sistema di controllo integrato per il controllo a distanza che
sfrutta le nuove tecnologie con ad esempio la rete wireless o il remoto, per ottimizzare e
migliorare il risparmio energetico, l’efficienza energetica, il comfort anche e soprattutto delle
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persone disabili, la sicurezza e la velocità di programmazione per l’accensione e spegnimento dei
dispositivi collegati e calcolo dei consumi in tempo reale.
ECOBONUS DOMOTICA
L’Ecobonus spese domotica 2016 è la nuova possibilità, prevista dalla nuova Legge di Stabilità, che
consente ai contribuenti di fruire nel 2016 delle agevolazioni Ecobonus, ovvero della detrazione
del 65% IRPEF anche sulle spese effettuate per la domotica o casa intelligente.
Fino a fine anno le spese demotica sono detraibili al 50% poiché rientrano nel bonus
ristrutturazioni della vecchia Legge Finanziaria, mentre dal 1° gennaio al 31 dicembre 2016 sono
detraibili al 65% in quanto sono spese che rientrano nell’Ecobonus.
Il bonus funziona nello stesso modo di quello previsto per l’efficientamento energetico, per cui il
contribuente che intende installare impianti digitali per il controllo a distanza del riscaldamento,
climatizzazione, produzione dell’acqua nella propria casa, deve farsi rilasciare dalla ditta
installatrice, la documentazione attestante l’intervento, effettuare il pagamento dei suddetti costi
mediante bonifico bancario o postale da cui risulti la causale del versamento, codice fiscale del
contribuente che usufruisce della detrazione, codice fiscale o numero di partita Iva della ditta.
Fatto ciò, il contribuente beneficiario, ai fini di ufficializzare l’agevolazione, deve dichiarare le
spese domotica nella prossima dichiarazione dei redditi, ossia, a partire dal modello Unico1 2017,
suddividendo l’importo da detrarre in 10 quote annuali di pari importo.
Le spese detraibili al 65% con l’Ecobonus spese domotica 2016 sono: acquisto, installazione e
messa in opera di dispositivi multimediali per il controllo da remoto degli impianti di
riscaldamento, produzione di acqua calda e climatizzazione nella propria casa.
Ossia, di sistemi e impianti che automatizzano le funzioni di tutti gli impianti presenti in una casa
ottimizzandone le prestazioni per aumentare i livelli di vivibilità, di comfort e di sicurezza
all’interno degli ambienti2.
CHI PUÒ RICHIEDERE L’ECOBONUS DOMOTICA 2016
La detrazione per le spese domotica 2016 spetta a tutti i contribuenti privati residenti e non
residenti e contribuenti titolari di impresa quindi con Partita IVA, che possiedono a qualsiasi titolo,
l’immobile oggetto dell’agevolazione.
L’ecobonus Domotica spetta in particolare a:
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Persone fisiche: titolari di un diritto reale sull’immobile, condomini in merito agli interventi
sulle parti comuni condominiali, gli inquilini che hanno in comodato d’uso l’immobile.
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Il modello di dichiarazione unificato compensativo (abbreviato in Modello Uni.Co.) è uno dei modelli utilizzati in per
dichiarare il reddito delle persone fisiche.
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cd. smart home
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-
Titolari di partita IVA esercenti arti e professioni.
Contribuenti con redditi d’impresa: quindi persone fisiche, società di persone, società di
capitali spetta detrazione Ecobonus sull’IRES.
Associazioni tra professionisti;
Enti pubblici e privati che non svolgono attività commerciale.
Si ricorda inoltre che, la detrazione interessa anche ai familiari che convivono con la persona che
detiene o possiede l’immobile oggetto dell’agevolazione, fatta eccezione per gli immobili
strumentali all’attività d’impresa, arte o professione.
Pertanto, sia il coniuge e i figli sia i parenti entro il III° grado e affini entro il II° grado, possono
effettuare e pagare le spese per la realizzazione degli interventi di domotica e fruire
dell’agevolazione fiscale.
COME SI EFFETTUA LA DETRAZIONE
La detrazione per gli interventi effettuati va divisa in quota di pari importo da scaricare con la
dichiarazione dei redditi quindi tramite modello 730 o Unico. Il numero delle quote da scaricare
sono al massimo 10 quindi da dividere in 10 dichiarazione dei redditi.
La suddivisione delle quote va effettuata in base alla spesa rispettando sempre i limiti di spesa per
ogni tipologia di intervento. Attenzione però a verificare se la quota da scaricare per le spese di
riqualificazione sia superiore a quella dovuta dal contribuente su IRPEF o IRES, perché in tal caso,
se la detrazione 3inori pe è più alto di quanto dovuto, l’eccedenza non può essere riportata
all’anno successivo né tantomeno essere richiesta a rimborso.
DOCUMENTI NECESSARI PER USUFRUIRE DELL’ECOBONUS.
Una volta completati i lavori per la riqualificazione energetica il contribuente per fruire
dell’agevolazione fiscale e quindi ufficializzare la detrazione IRPEF o IRES deve presentare una
specifica documentazione, ovvero:
1) Certificazione energetica dell’edificio che non va richiesta se l’intervento di riqualificazione è
consistito in infissi sul singolo alloggio, installazione pannelli solari o caldaie, pompe di calore o in
impianti geotermici.
2) Scheda informativa degli interventi realizzati, il contribuente in questo caso può utilizzare la
scheda semplificata, compilabile.
3) Attestazione di corrispondenza dell’intervento ai requisiti indicati dalla legge. Tale
certificazione, va redatta solo in caso di installazione finestre e infissi, sostituzione impianto
climatizzazione invernale che se inferiore a 100 kw può essere sostituita dalla dichiarazione del
produttore, mentre per la sostituzione dello scaldacqua serve quella del tecnico abilitato.
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Riguardo la Certificazione energetica e la scheda informativa devono essere spedite entrambe
all’ENEA3 entro 90 giorni dalla fine dei lavori esclusivamente per via telematica.
Documenti Ecobonus 2016 pagamenti ammessi per fruire della detrazione: Ai fini di
riconoscimento dell’agevolazione fiscale, occorre che i pagamenti delle spese di intervento di
riqualificazione energetica da portare in detrazione, siano effettuati obbligatoriamente nelle
seguenti modalità:
Pagamenti per i privati: bonifico bancario o postale4. Per le imprese non sussiste obbligo di
pagamento con specifici sistemi, in tal caso, la prova delle spese può essere costituita da altra
idonea documentazione.
Si ricorda che per accedere all’ecobonus è necessario possedere tali documenti:
-
Asseverazione del tecnico abilitato.
Dimostrazione dell’avvenuta trasmissione della documentazione all’ENEA5 + copia inviata
(la documentazione deve essere inoltrata per via telematica).
Fatture, ricevute fiscali delle spese effettuate relative all’Ecobonus.
Ricevuta dei bonifici effettuati, fatta eccezione per le imprese.
Per interventi sulle parti comuni condominiali:
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copia delibera assembleare e tabella millesimale di ripartizione delle spese
Per gli interventi effettuati dall’affittuario-usufruttuario:
-
dichiarazione di consenso all’intervento da parte del proprietario.
Documentazione che attesti l’esistenza dell’edificio oggetto della detrazione Ecobonus quindi
vanno bene iscrizione al catasto dell’immobile o richiesta di accatastamento, oppure, copia F24
IMU eventualmente dovuta.
RIFLESSIONI FINALI
Potranno usufruire di questa detrazione anche gli istituti autonomi case popolari IACP che nel
2016 sosterranno spese per interventi sugli immobili di loro proprietà adibiti ad edilizia
residenziale pubblica.
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Il soggetto, incaricato dalla legge, cui inviare la documentazione obbligatoria per fruire delle detrazioni, che svolge
anche un ruolo di assistenza tecnica agli utenti.
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Nel modello di versamento con bonifico bancario o postale il contribuente deve indicare:la causale del versamento,il
codice fiscale del beneficiario della detrazione, il numero di partita Iva o il codice fiscale del soggetto a favore del
quale è effettuato il bonifico (ditta o professionista che ha effettuato i lavori).
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Il soggetto, incaricato dalla legge, cui inviare la documentazione obbligatoria per fruire delle detrazioni che svolge
anche un ruolo di assistenza tecnica agli utenti.
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Trasformare i vecchi edifici in case smart, efficienti e confortevoli è l’obiettivo del Governo che ha
deciso di estendere alla domotica l’ecobonus del 65% riservato agli interventi per
l’efficientamento energetico degli edifici.
Le detrazioni fiscali del 65% si applicheranno ai sistemi domotici installati per migliorare la
vivibilità degli ambienti domestici; monitorare i consumi; gestire impianti di riscaldamento,
climatizzatori e produzione di acqua calda da remoto. Grazie al monitoraggio dell’efficienza degli
impianti, della temperatura interna e della qualità dell’aria l’utente è in grado di pianificare
interventi più incisivi per tagliare gli sprechi e aumentare il comfort abitativo.
I soggetti che installeranno dispositivi multimediali volti a rendere la casa più smart ed efficiente
potranno detrarre le spese sostenute per l’acquisto, l’installazione e la messa in opera. Finora
le detrazioni fiscali riservate all’installazione di sistemi domotici in vecchi edifici da riqualificare
non superavano il 50%. L’ecobonus per la domotica del 65% permetterà di ottenere ulteriori
vantaggi fiscali sugli interventi realizzati entro il 31 dicembre 2016.
La detrazione verrà restituita ai soggetti responsabili dell’investimento in 10 anni. Una novità
molto importante introdotta dalla nuova Legge di Stabilità è la possibilità di cedere l’ecobonus alle
imprese che effettuano i lavori. Una misura che darà nuova linfa alla filiera e stimolerà anche i
condomini a effettuare interventi.
Infatti, se a beneficiare del bonus fosse il condominio, i vantaggi sarebbero 5inori perché l’importo
della detrazione dovrebbe essere suddiviso tra tutti i condomini, che si troverebbero poi ad
aspettare dieci anni per ottenere il rimborso totale della loro quota.
Cedendo la detrazione fiscale all’impresa, questa può applicare subito uno sconto al condominio
cliente. Il vantaggio per i condomini, tra cui vanno suddivise le spese per i lavori, sarebbe quindi
immediato.
Investire nello smart building (edifici intelligenti) è conveniente soprattutto per la grande
distribuzione, gli ospedali e gli alberghi. Questi edifici avendo consumi energetici elevati e costanti
rientrano facilmente nell’investimento quando acquistano sistemi domotici complessi.
Le soluzioni residenziali più convenienti sono invece i sistemi domotici semplici ed economici che
consentono di rientrare in tempi minori nell’investimento anche con consumi bassi.
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Per Contatti tel. 081/19939661
Avv. Irene Tuccillo
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