Brochure Stagione 15-16 - Società del Quartetto di Milano

Inventiamo il futuro dalle nostre radici
Antonio Magnocavallo, presidente
Trent’anni fa, nel maggio 1985, fu gettato il primo seme per
la riapertura alla città della Società del Quartetto, nata nel
1864 con lo scopo di diffondere la conoscenza e la pratica
della buona musica con pubblici e privati concerti, ma presto
serratasi nell’hortus conclusus aperto solo ai suoi Soci.
L’occasione fu colta con l’indimenticabile “Passione
secondo Matteo” nella Chiesa di Santa Maria della
Passione, che in due serate mescolò il pubblico milanese
ai Soci del Quartetto.
Da lì iniziò il percorso di riapertura: dapprima con
i Concerti del Quartetto, associazione affiliata aperta a
tutti, quindi la Società del Quartetto sperimentò la vendita
di biglietti per singoli concerti a chiunque, infine le due
associazioni si fusero e la Società del Quartetto poté
accedere al contributo degli enti pubblici e agli sponsor.
Le manifestazioni per i 150 anni del Quartetto hanno dato
l’occasione di stabilire rapporti e creare collegamenti
anche con le analoghe società concertistiche italiane
e gli enti associativi di categoria, per un proficuo scambio
di informazioni ed esperienze e con l’intento di promuovere
in comune anche attività produttive di concerti.
Il Quartetto si è associato ad AIAM, l’Associazione
Italiana Attività Musicali alla quale aderisce la maggior
parte delle maggiori società cameristiche italiane;
un segno importante, tant’è che il nostro Consigliere
Salvatore Carrubba ne è stato prontamente,
e all’unanimità, eletto vicepresidente.
Dall’altro lato, il Quartetto ha preso l’iniziativa per costituire
una rete di società concertistiche con prevalente attività
di musica da camera denominata AMÚR – Associazioni
Musicali in Rete – con l’obiettivo di creare occasioni
di ideazione, coproduzione e circuitazione virtuosa di
progetti artistici. Il collegamento dei siti internet faciliterà
ed estenderà la conoscenza delle attività dei singoli
partecipanti anche ai rispettivi Soci che avranno
agevolazioni reciproche.
Partecipano ad AMÚR, con la Società del Quartetto
di Milano, l’Accademia Filarmonica Romana, l’Associazione
Alessandro Scarlatti – Ente Morale dal 1948 di Napoli,
l’Associazione Amici della Musica di Padova, la
Fondazione Musica Insieme di Bologna, la Fondazione
Perugia Musica Classica ONLUS di Perugia, la Società
dei Concerti Trieste, la Società del Quartetto di Vicenza
e la Società Veneziana di Concerti.
Concerti ed incontri con i musicisti si arricchiscono nel
corso della stagione di iniziative collaterali, fra le quali
la mostra di splendide fotografie dell’Armenia di Graziella
Vigo, in occasione del concerto di Jordi Savall e del suo
ensemble per i 100 anni del genocidio armeno, e le
pubblicazioni dei saggi di Ian Bostridge sulla Winterreise,
di Sandro Cappelletto sui Quartetti di Mozart e di Enzo
Beacco sull’evoluzione del repertorio pianistico negli ultimi
150 anni, muovendo dalla consultazione dei programmi
dei concerti del Quartetto, tutte a cura del Saggiatore,
col quale prosegue la splendida collaborazione aperta
col saggio di Sir András Schiff sulle Sonate di Beethoven.
Una nuova offerta di musica
Paolo Arcà, consulente artistico
La stagione che si apre offre anche quest’anno una
proposta musicale ricca, con due grandissimi
compositori, Wolfgang Amadeus Mozart e Ludwig
van Beethoven, che sono punti di riferimento, quasi
pilastri, di questa proposta.
Di Mozart presentiamo il ciclo integrale dei Quartetti per
archi, ventitré meravigliose composizioni che si snodano
lungo tutto l’arco creativo mozartiano, dall’infanzia alla
maturità. Protagonista è il “nostro” Quartetto di
Cremona, con tre concerti in primavera e due
nell’autunno 2016.
Di Beethoven si propone il ciclo integrale delle Sonate
e Variazioni per violoncello e pianoforte, che Mario
Brunello e Andrea Lucchesini eseguono all’inizio della
stagione in due concerti.
Anche altri programmi contengono un’offerta musicale
importante: Le ultime sette parole di Cristo sulla Croce
di Haydn, con coro e orchestra diretti da Philippe
Herreweghe, prima di Pasqua, le Cantate di Mühlhausen
di Bach, con il complesso Gli Angeli Genève, un
concerto di musica armena con Jordi Savall, dedicato al
ricordo dei 100 anni del genocidio del popolo armeno,
e l’emozionante Viaggio d’inverno schubertiano con
il tenore Ian Bostridge. Un’altra proposta assai rilevante,
nella stagione di quest’anno, è la presenza di un ideale
festival pianistico, con sette concerti tra gennaio e
maggio affidati a molti grandi della tastiera, da tutto
il mondo. Mikhail Pletnev, russo, Maria João Pires,
portoghese, con la sua allieva Lilit Grigoryan, armena,
Murray Perahia, statunitense, Krystian Zimerman,
polacco, Sir András Schiff, ungherese, Mitsuko Uchida,
giapponese, cui si affianca il giovane e affermato
italiano Davide Cabassi, formano lo stuolo di pianisti
che offrono in esclusiva per la Società del Quartetto
importanti capolavori scritti per uno degli strumenti
più amati e versatili di tutti i tempi.
Il resto della programmazione presenta opere del
periodo barocco e settecentesco con L’Orfeo
Barockorchester e con Ton Koopman (in trio), mentre,
per quello che riguarda la musica da camera, di grande
rilievo sono i concerti con i Quartetti Haas e Apollon
Musagète, e con la violinista Shiokawa assieme
a Sir András Schiff.
Infine una serata del complesso milanese mdi ensemble
propone l’ascolto di importanti compositori del
Novecento storico (Dallapiccola, Castiglioni, Messiaen,
Kurtág) accanto ai più giovani Gervasoni, Pesson
e Mosca.
Un’offerta di musica per tutti, con il tramite di grandi
interpreti: per ampliare la conoscenza, stimolare
la curiosità, suscitare quell’arricchimento spirituale unico
che solo la musica sa dare.
20 OTTOBRE 2015
Mario Brunello
violoncello
Andrea Lucchesini
pianoforte
Ciclo integrale delle Sonate
e Variazioni per violoncello
e pianoforte di Beethoven - I
– Sonata n. 1 in fa maggiore
op. 5 n. 1
– Dodici variazioni in fa maggiore
su “Ein Mädchen oder Weibchen”
dal “Flauto Magico” op. 66
– Dodici variazioni in sol maggiore
su un tema dal “Giuda Maccabeo”
di Händel WoO 45
– Sonata n. 2 in sol minore
op. 5 n. 2
MUSICA DA CAMERA
1
Il sodalizio tra Mario Brunello
e Andrea Lucchesini è di lunga data
e si fonda su un’intesa artistica e su
un’affinità di idee come raramente si
trova in artisti del loro calibro.
I due musicisti si presentano per la
prima volta al Quartetto nella
classica formazione violoncello e
pianoforte con un progetto attorno
alla musica di Beethoven, che è stato
il primo compositore a trattare
questo genere in forma ampia
e moderna.
Le Sonate, anche le prime due
dell’op. 5, ancora settecentesche,
trattano infatti il violoncello come uno
strumento ormai del tutto svincolato
dal suo antico servizio di basso
continuo. Completano il repertorio
di questa formazione le varie serie
di Variazioni, che rappresentano
un momento di studio importante per
le possibilità del violoncello come
strumento solistico.
27 OTTOBRE
L’Orfeo
Barockorchester
Michi Gaigg
direttore
Fischer – Suite n. 1 in do maggiore
da “Le Journal du Printemps” op. 1
Haydn – Sinfonia n. 49 in fa
minore “La Passione” Hob.I.9
Mozart – Sinfonia n. 29 in la
maggiore K 201
Bach – Suite (Ouverture) n. 4 in re
maggiore BWV 1069
In occasione della partecipazione
dell’Austria a Expo 2015
BAROCCO E OLTRE
2
L’Orfeo Barokorchester, dopo quasi
vent’anni di vita, si è affermata a livello
internazionale come una delle
formazioni più autorevoli e apprezzate
nell’esecuzione della musica del
Seicento e Settecento, in particolare
per le produzioni delle opere
di Händel, di Rameau e di Mozart,
raccogliendo sempre unanimi
consensi. Lo spirito, la determinazione
e l’alto livello artistico sono il frutto
in primo luogo del costante lavoro
di rifinitura portato avanti dalla
fondatrice e tuttora anima del gruppo,
Michi Gaigg. Allieva di Nikolaus
Harnoncourt, Michi Gaigg ha fatto
tesoro della lunga esperienza come
violinista nei principali ensemble
di musica antica e della collaborazione
con figure preminenti del movimento
di recupero della
prassi musicale
storicamente informata
come Frans Brüggen,
Christopher
Hogwood, Alan Curtis
e Ton Koopman. Nel
programma del
concerto per
il Quartetto spicca il
nome di Johann
Caspar Ferdinand
Fischer, uno dei
maggiori compositori
tedeschi
a cavallo del
Settecento, di cui è
sopravvissuto un
numero molto limitato
di lavori, tra cui la raccolta
di Suites per orchestra d’archi, che
ricalca la moda francese dei titoli
a programma.
3
10 NOVEMBRE
Mario Brunello
violoncello
Andrea Lucchesini
pianoforte
Ciclo integrale delle Sonate
e Variazioni per violoncello
e pianoforte di Beethoven - II
– Sette Variazioni in mi bemolle
maggiore su “Bei Männern, welche
Liebe fühlen” dal “Flauto magico”
di Mozart WoO 46
– Sonata n. 3 in la maggiore op. 69
– Sonata n. 4 in do maggiore
op. 102 n. 1
– Sonata n. 5 in re maggiore
op. 102 n. 2
MUSICA DA CAMERA
Il secondo concerto del progetto
di Brunello e Lucchesini attorno
a Beethoven verte sulla imponente
Sonata in la maggiore op. 69, scritta
al culmine del periodo “eroico”, e sulla
coppia dell’op. 102, più enigmatica
e sperimentale. Questi importanti lavori
si collocano nel punto di congiunzione
delle diverse fasi della produzione
di Beethoven, segnando allo stesso
tempo dei passi avanti giganteschi nello
sviluppo artistico del violoncello.
È interessante notare inoltre la presenza
delle Variazioni sull’aria Bei Männern,
welche Liebe fühlen del Flauto magico,
che si aggiungono a quelle basate
sull’aria Ein Mädchen oder Weibchen
sempre dalla stessa opera. Beethoven
per qualche ragione dimostrava la sua
ammirazione per l’opera e per il suo
autore tramite il violoncello,
che viene sfruttato in
maniera molto flessibile
e con una grande varietà
di colori strumentali.
4
17 NOVEMBRE
Ton Koopman
clavicembalo e organo
Tini Mathot
clavicembalo e fortepiano
Klaus Mertens
baritono
Da Händel a Haydn
Händel – Suite in do minore
per 2 cembali
– “Dalla guerra amorosa”
HWV 102, cantata per basso
C.P.E. Bach – Allegro di molto
in re maggiore per organo
– “Freude, du Lust der Götter und
Menschen” per voce e fortepiano
J.S. Bach – Aria dalle Variazioni
Goldberg BWV 988
– 3 Lieder: Willst du dein Herz mir
schenken BWV 518, Die
Tobackspfeife BWV 515, Bist
du bei mir BWV 508
– Preludio e fuga in do maggiore
per 2 cembali BWV 547
Mozart – Andante con variazioni
in sol maggiore K 501
– 3 Lieder: Die Verschweigung
K 518, Das Veilchen K 476,
Abendempfindung K 523
Haydn – Flötenuhrstück
Hob.XIX.18 per organo
– 2 Canzonette inglesi:
The Spirit’s Song Hob.XXVIa.4,
Fidelity Hob.XXVIa.30
– Flötenuhrstück Hob.XIX.14
per organo
– 3 Lieder scozzesi: Bannocks
o’ barley meal Hob.XXXIa.171,
Killiecrankie Hob.XXIa.169,
My love she’s but a lassie yet
Hob.XXXIa.194
BAROCCO E OLTRE
Ton Koopman, uno dei musicisti
più amati dal Quartetto, torna nella
prossima stagione con un progetto
molto particolare e raffinato, che
coinvolge anche la moglie
Tini Mathot, affermata cembalista
e fortepianista, e uno dei più longevi
e fedeli partner musicali di
Koopman, Klaus Mertens. Il baritono
olandese infatti è stato un pilastro
della monumentale registrazione
delle Cantate di Bach, che
Koopman è riuscito a completare
nell’arco di oltre 10 anni, in parallelo
con l’Integrale milanese del
Quartetto. I tre musicisti hanno
inventato per il pubblico del
Quartetto un variegato percorso
nella musica vocale e strumentale
del Settecento, partendo da una
cantata del periodo italiano
di Händel
per arrivare
alle melodie
scozzesi
trascritte e
arrangiate
da Haydn
alla fine del
secolo.
5
1 DICEMBRE
Hespèrion XXI
con musicisti armeni
Jordi Savall
ribeca, viella, viola ad arco e direttore
Spirito d’Armenia - Musica della
memoria viva dell’oriente
cristiano più antico
Con il patrocinio di
HAY DUN
CASA ARMENA
BAROCCO E OLTRE
Nel 2015 cade l’anniversario della
deportazione e dello sterminio del
popolo armeno per mano dell’esercito
dell’Impero ottomano, considerato
il primo genocidio del XX secolo.
Jordi Savall, da sempre attento
ascoltatore del dialogo musicale tra
Oriente e Occidente, ha sempre
privilegiato i progetti volti a riscoprire
le tracce del mondo sonoro del
passato, specie quando le tragedie
della Storia e le sopraffazioni dei
potenti hanno cercato di cancellare
i segni delle grandi civiltà, stendendo
un velo di oblio sulle espressioni
artistiche di popoli legati con vincoli
antichissimi al nostro stesso destino.
L’Armenia e le molteplici voci
di questa antica terra cristiana sono
il tema dell’ultima ricerca di Savall
e del suo gruppo Hespèrion XXI,
impegnati a dialogare con strumenti
dal nome esotico come duduk, llaudi
e kamancha e a raccontare le storie
musicali affascinanti di un mondo
immerso in un misticismo arcano
e suggestivo.
Il concerto sarà preceduto, alle ore 18,
dall'inaugurazione della mostra delle
splendide
fotografie
di paesaggi
e monumenti
armeni di
Graziella Vigo,
pubblicate
nel suo libro
fotografico
“Armenia”,
pubblicato
da Skira.
6
15 DICEMBRE
Ian Bostridge
tenore
Julius Drake
pianoforte
Schubert – “Winterreise”
op. 89 D 911
MUSICA DA CAMERA
La Winterreise, l’ultimo grande ciclo
liederistico di Franz Schubert, segna
sempre un punto di riferimento
artistico all’interno di qualsiasi
stagione concertistica. Per affrontare
un capolavoro di così alto significato
musicale e spirituale è necessario
avere a disposizione artisti in grado
di rappresentare un’idea
interpretativa profonda, perché
un’esecuzione superficiale non
sarebbe semplicemente tollerabile.
Il Quartetto ha la fortuna di ospitare
il duo formato dal tenore inglese
Ian Bostridge e dal pianista Julius
Drake, che interpretano la
Winterreise a distanza di 15 anni
dall’ultima volta che la Società ha
messo in programma il ciclo.
Bostridge inoltre ha pubblicato
di recente un libro, Winter Journey:
Anatomy of an Obsession, che
raccoglie le sue riflessioni maturate
durante la fase di preparazione del
lavoro. Il libro, tradotto in italiano
e pubblicato da Il Saggiatore,
sarà presentato in occasione
del concerto.
12 GENNAIO 2016
Mikhail Pletnev
pianoforte
Bach – Preludio e fuga
in la minore BWW 543
Grieg – Sonata in mi minore op. 7
– Ballata in sol minore op. 24
Mozart – Sonata in re maggiore
K 311
– Sonata in do minore K 457
– Sonata in fa maggiore
K 533/494
PIANISTI AL QUARTETTO
7
Con questo concerto, Mikhail
Pletnev festeggia i venti anni
di presenza nelle stagioni del
Quartetto, dove è arrivato la prima
volta nel gennaio del 1996,
già all’apice della carriera.
Allora il programma comprendeva
musiche di Skrjabin e di Chopin;
vent’anni dopo, Pletnev intesse un
altro dialogo interessante e insolito.
Il rigore razionale della musica
di Bach e l’eleganza dello stile
di Mozart vengono infatti messi
a confronto con il mondo di Edvard
Grieg, un autore così ricco di umori
e di sensibilità da sfiorare talvolta,
sull’onda dell’emozione spontanea,
i limiti del buon gusto. In compenso,
la sua vena lirica è una delle
espressioni più pure
e limpide della
musica del secondo
Ottocento,
un periodo
particolarmente
congeniale al
pianista russo.
8
19 GENNAIO
Quartetto
di Cremona
MUSICA DA CAMERA
Dopo la trionfale cavalcata
nell’Integrale dei Quartetti
di Beethoven, il Quartetto di
Esecuzione integrale
Cremona affronta l’intera produzione
dei Quartetti di Mozart - I
di Mozart, in un ciclo pensato con
un criterio rigorosamente
– Quartetto in sol maggiore K 80
cronologico. Si comincia dunque con
I Quartetti milanesi
la serie dei Quartetti giovanili, che
– Quartetto in re maggiore K 155
conservano l’impronta della musica
– Quartetto in sol maggiore K 156 strumentale lombarda. Il primo in
– Quartetto in do maggiore K 157
assoluto, il Quartetto in sol maggiore
– Quartetto in fa maggiore K 158
K 80, si dice che sia stato scritto da
– Quartetto in si bemolle maggiore un Mozart tredicenne in una locanda
K 159
di Lodi, durante il viaggio da Milano
– Quartetto in mi bemolle maggiore a Bologna, nel 1770. Due anni dopo,
K 160
tra il 1772 e il 1773, Mozart era
ancora a Milano per allestire il Lucio
Silla e nei tempi morti, per esercitare
la mano nella scrittura strumentale,
si è divertito a comporre una serie
di Quartetti in tre movimenti, imitando
lo stile della musica strumentale
lombarda del secondo Settecento.
9
26 GENNAIO
mdi ensemble
Gervasoni – An, quasi una serenata
con la complicità di Schubert
(1989)
Castiglioni – Intonazione (1992)
Pesson – Nebenstück (1998)
Dallapiccola – Piccola musica
notturna (1961)
Messiaen – Le merle noir (1952)
Kurtág – Hommage à R. Sch.
(1990)
Mosca – Quintetto (1998)
MUSICA DA CAMERA
La musica del nostro tempo si
affaccia nella stagione del Quartetto
con un concerto di un giovane
gruppo di musicisti milanesi,
mdi ensemble, che si è affermato
negli ultimi anni come uno dei più
preparati e affidabili interpreti
dei lavori dei compositori d’oggi.
Il programma rappresenta una sorta
di dialogo tra i maestri di ieri e
di oggi, che si confrontano in vari
modi con la musica del passato.
Alcuni, come il raffinato Stefano
Gervasoni e un grande vecchio della
musica contemporanea qual è
György Kurtág, rendono omaggio
a Schubert e Schumann in maniera
diretta, altri invece, come Luca
Mosca e il francese Gérard Pesson,
in forma più nascosta nella scrittura.
Vegliano su questo dialogo due
grandi padri della
musica del
Novecento come
Dallapiccola
e Messiaen, con
l’ausilio sempre
imprevedibile di un
geniale outsider della
generazione ribelle
dell’avanguardia e
della Nuova musica
come Niccolò
Castiglioni.
2 FEBBRAIO
Quartetto Haas
Prokof’ev – Quartetto n. 1
in si minore op. 50
Šostakovič – Quartetto n. 10
in la bemolle maggiore op. 118
Smetana – Quartetto n. 1
in mi minore “Dalla mia vita”
MUSICA DA CAMERA
10
Da quando il Quartetto Pavel Haas
si è aggiudicato il Premio Paolo
Borciani di Reggio Emilia nel 2005,
i quattro musicisti di Praga hanno
cominciato una carriera
internazionale brillantissima e ricca
di riconoscimenti. Il Quartetto li ha
ospitati subito dopo la vittoria
al Concorso, com’è tradizione,
invitandoli ancora a partecipare
all’Integrale beethoveniana
in collaborazione con la Musik
Akademie di Basilea nel 2006 e in
altre stagioni. Il programma scelto
dal Quartetto Haas è tutto rivolto
a Est, a cominciare da uno dei
grandi capolavori della musica
da camera ceca, l’autobiografico
Quartetto “Dalla mia vita” di Bedrich
Smetana. L’asse del concerto è
rappresentato tuttavia dal confronto
tra i due giganti della musica
russa del Novecento,
Prokof’ev e Šostakovič,
che si sono dedicati
a questo genere di lavori
con spirito differente, il
primo come una pausa di
rilassamento nella scrittura
delle grandi partiture teatrali,
il secondo come un rifugio
artistico dai pesanti
condizionamenti estetici del
regime sovietico.
16 FEBBRAIO
Maria João Pires
pianoforte
Lilit Grigoryan
pianoforte
Schubert – Allegro in la minore
per pf. a 4 mani op. 144 D 947
Beethoven – Sonata n. 28
in la maggiore op. 101 (Grigoryan)
– Sonata n. 32 in do minore
op. 111 (Pires)
Schubert – Fantasia in fa minore
per pf. a 4 mani op. 103 D 940
PIANISTI AL QUARTETTO
11
Maria João Pires mancava al
Quartetto da oltre vent’anni. Il ritorno
della grande artista portoghese è
una grande gioia per tutti coloro che
hanno sempre ammirato il suo stile
sobrio, ma pieno di fuoco interiore,
e le sue perfette esecuzioni degli
autori classici come di quelli
romantici. Oggi Maria João Pires non
ama molto la forma del recital
solistico, ma preferisce condividere
l’esperienza del concerto con artisti
più giovani, come la pianista armena
Lilit Grigoryan, che ha studiato con
lei nella prestigiosa accademia di
perfezionamento Chapelle Musicale
Reine Elisabeth in Belgio.
Il concerto fa parte di “Partitura
Project” della Queen Elisabeth
Music Chapel
Il Progetto Partitura prevede che nel
corso delle prossime stagioni Maria
João Pires si esibisca in concerto
insieme a giovani pianisti di talento,
con lo scopo di favorire l’ascolto
reciproco tra musicisti affermati
e giovani promettenti per instaurare
una condivisione umana e artistica
che va ben oltre le usuali modalità
di insegnamento. Presentato
al pubblico nell’agosto 2014,
il Partitura Project è in effetti una
creatura di Maria João Pires creata
all’interno della Queen Elizabeth
Music Chapel di Waterloo,
istituzione belga per l’alta
formazione musicale internazionale,
dove l’artista portoghese è docente
di pianoforte.
12
23 FEBBRAIO
Gli Angeli Genève
Stephan MacLeod
basso e direttore
Aleksandra Lewandowska soprano
Damien Guillon alto
Thomas Hobbs tenore
Bach - Le Cantate
di Mühlhausen
– Cantata BWV 106
“Gottes Zeit ist die allerbeste Zeit”
(Actus Tragicus)
– Cantata BWV 71 “Gott ist mein
König”
– Cantata BWV 4 “Christ lag
in Todesbanden”
– Cantata BWV 131 “Aus
der Tiefen rufe ich, Herr, zu dir”
BAROCCO E OLTRE
Gli Angeli Genève è un ensemble
vocale da camera a geometria
variabile fondato nel 2005 dal
basso-baritono Stephan MacLeod,
musicista ginevrino malgrado
il nome d’origine scozzese.
L’ensemble si è prefisso fin
dall’origine l’obiettivo di eseguire
l’intero ciclo delle Cantate di Bach,
attraverso una serie di programmi
che di anno in anno venivano
eseguiti sia a Ginevra che
in tournée, con la caratteristica di
presentarle sullo sfondo dello stile
dell’epoca attraverso il confronto
con i lavori dei maggiori maestri
della cantata tedesca. Per il loro
esordio al Quartetto, Gli Angeli
Genève hanno deciso di eseguire
quattro Cantate del breve periodo
di Mühlhausen, all’inizio della
carriera di Bach, tra cui figura anche
Gott ist mein König BWV 71,
la prima cantata scritta dal maestro
luterano e l’unica a essere
pubblicata nel corso della sua vita.
13
1 MARZO
Quartetto
di Cremona
Esecuzione integrale
dei Quartetti di Mozart - II
I Quartetti viennesi
– Quartetto in fa maggiore K 168
– Quartetto in la maggiore K 169
– Quartetto in do maggiore K 170
– Quartetto in mi bemolle
maggiore K 171
– Quartetto in si bemolle
maggiore K 172
– Quartetto in re minore K 173
MUSICA DA CAMERA
Il secondo concerto dell’Integrale
dei Quartetti di Mozart, eseguiti
in ordine cronologico, ci porta a
Vienna, dove il giovane prodigio
salisburghese nell’estate del 1773
compone una seconda serie
di quartetti, replicando a distanza
di pochi mesi quello che aveva fatto
a Milano durante l’allestimento del
Lucio Silla. Questi sei Quartetti
viennesi, rispetto ai precedenti,
risentono l’influsso dei lavori
di Haydn, a partire dalla forma in
quattro movimenti e non più in tre,
con l’aggiunta del Minuetto, che
ormai stava diventando un elemento
strutturale di questo nuovo genere
di musica strumentale. Il confronto
con i lavori del più anziano maestro
tuttavia andava oltre il mero disegno
della forma, ma rappresentava uno
stimolo essenziale allo sviluppo
dell’intero linguaggio musicale
di Mozart.
14
8 MARZO
Murray Perahia
pianoforte
Programma da definire
PIANISTI AL QUARTETTO
La presenza di Murray Perahia nelle
stagioni del Quartetto è ormai una
caratteristica quasi esclusiva della
nostra Società, di cui andare
particolarmente fieri. Il grande artista
statunitense festeggia 50 anni
di carriera, cominciata con
l’affermazione nel 1965 al Concorso
indetto a New York dall’associazione
Young Concert Artists, che a partire
dagli anni Sessanta ha premiato
e aiutato nei primi passi dell’attività
moltissimi musicisti, tra i più noti della
scena internazionale. 50 anni
di carriera, che ha toccato tutti i più
grandi autori per la tastiera, da Bach
a Bartók, con un elenco di
registrazioni discografiche
impressionante,
riassunto dalla
Sony in un
cofanetto
celebrativo che
rappresenta un
ritratto completo
del grande artista
americano.
15
22 MARZO
Orchestre des
Champs-Élysées
Collegium Vocale
Gent
Philippe
Herreweghe
direttore
Sara Wegener soprano
Maria-Henriette Reinhold contralto
Robin Tritschler tenore
David Soar basso
Haydn – “Le ultime sette parole
di Cristo sulla Croce” in forma
di Oratorio per solisti, coro e
orchestra op. 52 Hob.XX.4 (1796)
BAROCCO E OLTRE
Le ultime sette parole di Cristo sulla
Croce sono un antico rito legato alla
liturgia di Pasqua, diffuso in molti
paesi cristiani secondo modalità
diverse. Uno dei riti più suggestivi
si svolgeva a Cadice, il giorno del
Venerdì Santo a mezzogiorno,
quando la Cattedrale veniva chiusa
e totalmente oscurata con delle
grandi tende e il Vescovo saliva sul
pulpito per commentare ciascuna
delle sette parole pronunciate da
Gesù prima di spirare. Nel 1786 la
Cattedrale di Cadice commissionò
a Haydn delle musiche per
accompagnare la funzione, sette
Adagio per orchestra da suonare alla
fine di ciascuna meditazione. Haydn
considerava questo lavoro come uno
dei suoi migliori, tanto da preparare
in seguito varie versioni, l’ultima delle
quali fu una rielaborazione in forma
di oratorio, con l’aggiunta di un testo
di un canonico di Passau.
Per l’occasione torna al Quartetto
un grande interprete della musica
vocale come Philippe Herreweghe,
che con i suoi gruppi vocali
e strumentali ha forgiato uno stile
inimitabile e un suono unico
per eseguire i capolavori del periodo
classico.
16
SABATO 9 APRILE
Krystian
Zimerman
pianoforte
Programma da definire
PIANISTI AL QUARTETTO
Nel novero degli artisti più legati
al Quartetto figura senz’altro il nome
di Krystian Zimerman, che compare
nelle nostre stagioni fin dal 1977,
al suo esordio sulla scena musicale
milanese dopo la strepitosa vittoria
del 1975 al Concorso Chopin
di Varsavia. Zimerman è un artista
estremamente sensibile e le sue
interpretazioni rispecchiano il suo
approccio immediato ed emozionale
alla musica. Tra i tanti aspetti degni
di ammirazione della sua arte
pianistica, la cura del suono è quella
che forse mette in luce meglio di ogni
altra la straordinaria sensibilità
del pianista polacco per il dosaggio
delle dinamiche e le più sottili
sfumature del tocco. I grandi maestri
del colore, da Mozart a Ravel
passando per Chopin,
rappresentano gli autori essenziali
del suo repertorio, che esprime
il meglio della sua arte proprio per
queste ragioni nel concerto dal vivo,
a diretto contatto con l’inebriante
bellezza del suono del suo
pianoforte. In quaranta anni di attività,
Zimerman si è assicurato un posto
di primo piano nella storia di questo
strumento, grazie all’intensa poesia
delle sue interpretazioni e alla
perfezione classica con cui egli
padroneggia la tastiera.
17
12 APRILE
Sir András Schiff
pianoforte
Bach - Sei Partite
BWV 825-830
PIANISTI AL QUARTETTO
In una stagione così ricca di astri
del firmamento pianistico certo non
poteva mancare la presenza di Sir
András Schiff, che per il Quartetto
rappresenta un punto di riferimento
artistico già da molti anni. Questa
volta il programma monografico
di Schiff, ungherese di origine ma da
molti anni cittadino britannico, torna
al nome di Bach. Lo stesso artista
ha ripetuto molte volte di suonare
la musica di Bach alla mattina come
una sorta di rito di purificazione,
e questo è sufficiente a mettere in
luce l’intenso e profondo rapporto
con questo autore. Le Partite sono
l’ultimo e più impegnativo ciclo di
lavori destinati alla tastiera da Bach,
che le considerava una delle sue
opere migliori, tanto da pubblicarle
nella sua Clavier-Übung.
Per la varietà stilistica, l’invenzione
musicale e le
difficoltà tecniche,
le Partite
rappresentano
l’esempio più alto
di scrittura
cembalistica
nella forma della
Suite.
18
19 APRILE
Yuuko Shiokawa
violino
Sir András Schiff
pianoforte
Brahms – Sonata n. 1
sol maggiore op. 78
Busoni – Seconda Sonata
in mi minore op. 36a
Beethoven – Sonata n. 10
sol maggiore op. 96
MUSICA DA CAMERA
Il pubblico del Quartetto conosce
molto bene, fin dagli inizi, l’amore
di Schiff per la musica da camera, che
suona regolarmente in varie formazioni
e che privilegia spesso nella
compilazione dei suoi programmi. In
questo caso il pianista ungherese
forma un duo con la moglie Yuuko
Shiokawa, affermata violinista che è
stata ospite già in varie stagioni del
Quartetto. Il programma offre tre
capolavori di diverse epoche, a
cominciare dalla enigmatica Sonata in
sol maggiore op. 96 di Beethoven,
l’ultimo frutto di questo genere nella
sua produzione. A distanza di oltre 60
anni anche Brahms scrive una Sonata
per violino e pianoforte in sol
maggiore, la prima delle sue tre e la
più fresca e primaverile. La grandezza
dell’interprete spesso fa dimenticare
che Ferruccio Busoni è stato uno dei
principali compositori
del suo tempo. La
seconda e ultima
Sonata per violino,
scritta nel 1900 e
dedicata alla memoria
dell’amico violinista
Ottokar Nováček,
chiude la stagione di
apprendistato, in cui
Busoni aveva coltivato
la musica da camera
con passione. La Sonata è un lavoro
non solo di forte impatto espressivo,
ma anche di un certo carattere
sperimentale, con lo spostamento del
movimento lento all’inizio e la parte
finale concepita nella forma di
variazioni sul tema
di un corale di Bach, Wie wohl ist mir,
o Freund der Seelen!
19
3 MAGGIO
Quartetto
Apollon Musagète
Beethoven – Quartetto in re
maggiore op. 18 n. 3
Webern – Langsamer Satz
Schubert – Quartetto n. 15 in sol
maggiore op. 161 D 887
MUSICA DA CAMERA
Il Quartetto Apollon Musagète,
già vincitore del Concorso ARD e
nel 2014 del Borletti-Buitoni Trust,
è una delle più promettenti presenze
artistiche della nuova generazione.
Il gruppo, formato da quattro
musicisti polacchi, prende il nome
da una delle principali partiture
di Igor Stravinskij, testimoniando
l’inclinazione del quartetto per
la musica del Novecento
e contemporanea, che hanno spesso
studiato a contatto con gli autori
stessi. Allo stesso tempo il quartetto
ha sempre scavato con passione nel
repertorio classico e romantico per
cercare nuove sfumature espressive
nell’interpretazione dei grandi maestri
del passato. Il concerto d’esordio
al Quartetto mostra questo dialogo
tra l’antico e il moderno, con
l’inserzione di una pagina giovanile
ma di bruciante intensità di Anton
Webern tra due lavori di Beethoven
e Schubert. In particolare è attesa
l’interpretazione del monumentale
e tragico Quartetto in sol
maggiore di Schubert,
pagina visionaria
e incomprensibile per
i suoi contemporanei,
tanto da rimanere inedita
fino al 1851, ben 23 anni
dopo la scomparsa
dell’autore.
10 MAGGIO
Mitsuko Uchida
pianoforte
Schubert – Quattro Improvvisi
op. 90 D 899
Beethoven – 33 Variazioni
in do maggiore sopra un valzer
di Diabelli op. 120
PIANISTI AL QUARTETTO
20
Il Quartetto è orgoglioso di ritrovare
una grande artista come Mitsuko
Uchida, a distanza di dieci anni dalla
sua ultima apparizione nelle nostre
stagioni. Il ritorno della pianista
giapponese non poteva essere più
impegnativo con l’esecuzione delle
monumentali Variazioni Diabelli
di Beethoven, accostate a un altro
capolavoro molto popolare, ma
di natura totalmente diversa, di
Schubert, i Quattro Improvvisi op. 90.
Il ciclo di variazioni rappresenta
la summa di 50 anni di esperienza
di Beethoven sulla tastiera, una sorta
di montagna rocciosa in cui si annidano
tutti i fantasmi di uno spirito inquieto
e dove si esaltano in maniera sublime
le più sottili sfumature di una natura
sensibile come quella dell’autore.
Ascoltare questo monumentale
testamento spirituale da un’artista con
una ricca esperienza e una profonda
consapevolezza del linguaggio
di Beethoven come Mitsuko Uchida
rappresenta senza dubbio un evento
musicale da non perdere.
21
17 MAGGIO
Quartetto
di Cremona
Esecuzione integrale
dei Quartetti di Mozart - III
I Quartetti dedicati a Haydn
(prima parte)
– Quartetto in sol maggiore K 387
– Quartetto in re minore K 421
– Quartetto in si bemolle maggiore
K 458 “La caccia”
MUSICA DA CAMERA
«Un padre, avendo risolto di mandare
i suoi figli nel gran mondo, stimò doverli
affidare alla protezione, e condotta d'un
uomo molto celebre in allora, il quale,
per buona sorte, era di più il suo miglior
amico». Con queste parole inizia la
dedica ad Haydn, in italiano, sulla
partitura dei sei Quartetti di Mozart
stampati nel 1785 da Artaria a Vienna.
Essi rappresentano uno dei cicli più
famosi della letteratura per quartetto
d’archi e sono allo stesso tempo uno
dei vertici dell’arte di Mozart.
Il salto di qualità rispetto alla precedente
serie di quartetti in effetti è
impressionante e ha origine
nell’altrettanto impetuoso sviluppo
del linguaggio quartettistico nei
contemporanei lavori di Haydn,
che Mozart conosceva e studiava con
un’insolita soggezione. Il Quartetto
in si bemolle maggiore K 458 in realtà
è posteriore di un anno circa al
successivo quartetto, ma Mozart l’ha
pubblicato come n. 3 forse per ragioni
espressive, dal momento che la sua
natura più leggera e fantastica forma
probabilmente un contrasto più marcato
con il carattere drammatico
del precedente Quartetto in re
minore K 421.
22
24 MAGGIO
Davide Cabassi
pianoforte
Schumann – Kinderszenen op. 15
– Carnaval op. 9
Castiglioni – Dulce Refrigerium
Musorgskij – Quadri di
un’esposizione
PIANISTI AL QUARTETTO
Uno dei temi da sempre tenuti
in considerazione dalle stagioni del
Quartetto è quello del rinnovamento
del panorama artistico. Ogni anno
il cartellone lascia uno spazio per
presentare al pubblico un nuovo
interprete che si sia segnalato per la
personalità e i risultati artistici raggiunti.
In chiusura di stagione dunque
il Quartetto ha invitato uno dei pianisti
più versatili e vivaci della giovane
generazione, Davide Cabassi, che
ha ottenuto nel corso della carriera
numerosi riconoscimenti in Italia
e all’estero, tra cui l’ingresso alla fase
finale del Concorso Van Cliburn, che
gli ha spalancato le porte delle sale
da concerto americane. Il debutto
al Quartetto avviene sotto il segno
di tre autori dalla scrittura pianistica
assolutamente originale come
Schumann, Musorgskij
e Niccolò Castiglioni, un
musicista che ha compiuto
uno dei più imprevedibili
viaggi artistici dalle
avanguardie del secondo
Novecento fino ai remoti
territori di una mistica della
natura nutrita di profonda
e vasta cultura.
Tutti i concerti si terranno nella
Quote associative
Sala Verdi del Conservatorio
via Conservatorio, 12
Socio protettore
€ 300
€1.500
Le associazioni si ricevono
sia in occasione dell’abbonamento,
sia in qualsiasi altro momento
dell’anno.
ad eccezione del concerto del
9 aprile che si terrà di sabato
Saper ascoltare
Incontri con gli artisti
6 percorsi per esplorare temi
e concerti della stagione
del Quartetto con la guida
di Giorgio Pestelli, Cesare Fertonani,
Giovanni Gavazzeni, Nicoletta Sguben,
Raffaele Mellace, Emilio Sala.
Condotti da Oreste Bossini,
riservati agli studenti e ai Soci
Dal 15 ottobre 2015
a marzo 2016,
Chiostro Nina Vinchi
del Piccolo Teatro,
via Rovello 2, ore 17.00
Ingresso libero
Martedì 20 ottobre, ore 11.30
Mario Brunello violoncello
Andrea Lucchesini pianoforte
Associazioni e Abbonamenti
da martedì 1o settembre a martedì 20 ottobre: ore 10 - 17.30
(orario continuato)
e da mercoledì 21 ottobre: ore 13.30 - 17.30
Biglietti
Sala Verdi del Conservatorio
Martedì 1 dicembre, ore 15
Hespèrion XXI, Musicisti armeni
Jordi Savall direttore
Martedì 19 gennaio, ore 11.30
Quartetto di Cremona
Martedì 26 gennaio, ore 11.30
mdi ensemble
La Società del Quartetto
si riserva ogni modifica in caso di necessità.
€100
Socio vitalizio
di martedì alle ore 20.30
In collaborazione con il mensile
Socio ordinario
€ 5 - 40
in vendita a partire da 30 giorni prima di ogni concerto presso:
– Società del Quartetto, via Durini 24, da lunedì a venerdì ore 13.30 - 17.30
– Call center 892.234 (a pagamento, maggiori dettagli su www.vivaticket.it)
– Punti vendita Vivaticket
– Siti internet: www.quartettomilano.it e www.vivaticket.it
e in Conservatorio da un’ora prima di ogni concerto, secondo disponibilità.
Modalità di pagamento
In sede:
Contanti, assegno bancario non trasferibile, bancomat,
carte di credito (VISA e CartaSì)
A distanza:
Bonifico bancario su uno dei seguenti conti correnti intestati
alla Società del Quartetto,
indicando chiaramente nome, indirizzo, recapito telefonico
e abbonamento prescelto,
e inviandone copia alla segreteria:
Martedì 24 maggio, ore 11.30
Davide Cabassi pianoforte
– Credito Valtellinese
IBAN: IT85K 05216 01631 000000001450
Si ringrazia il Fondo Morosini
– Banca Prossima
IBAN: IT87T 03359 01600 100000119569
Abbonamenti
2015-2016
PIANISTI AL QUARTETTO
dedicato a Sviatoslav Richter
7 concerti
Inclusivi della quota
di socio ordinario (€ 100)
Chiusura abbonamenti
12 gennaio 2016
Posto numerato (I settore): € 300
Posto numerato (II settore): € 250
Posto libero: € 220
INTERA STAGIONE
22 concerti
Chiusura abbonamenti
20 ottobre 2015
Posto numerato (I settore):
Intero € 600
Ridotto oltre 70 anni € 550
Giovani fino a 26 anni € 200
Posto numerato (II settore):
Intero € 550
Ridotto oltre 70 anni € 500
Giovani fino a 26 anni € 150
Posto libero:
Intero € 490
Ridotto oltre 70 anni € 450
Giovani fino a 26 anni € 100
12 gennaio 2016
Michail Pletnev
16 febbraio
Maria João Pires
Lilit Grigoryan
8 marzo
Murray Perahia
9 aprile
Krystian Zimerman
12 aprile
Sir András Schiff
10 maggio
Mitsuko Uchida
24 maggio
Davide Cabassi
BAROCCO E OLTRE
5 concerti
MUSICA DA CAMERA
10 concerti
Chiusura abbonamenti
27 ottobre 2015
Chiusura abbonamenti
20 ottobre 2015
Posto numerato (I settore): € 200
Posto numerato (II settore): € 180
Posto libero: € 160
Posto numerato (I settore): € 300
Posto numerato (II settore): € 280
Posto libero: € 250
27 ottobre 2015
L’Orfeo Barockorchester
Michi Gaigg direttore
20 ottobre 2015
Mario Brunello violoncello
Andrea Lucchesini pianoforte
17 novembre
Ton Koopman clavicembalo e organo
Tini Mathot clavicembalo e fortepiano
Klaus Mertens baritono
10 novembre
Mario Brunello violoncello
Andrea Lucchesini pianoforte
1 dicembre
Hespèrion XXI con musicisti armeni
Jordi Savall direttore
23 febbraio 2016
Gli Angeli Genève
Stephan MacLeod direttore
22 marzo
Orchestre des Champs-Élysées
Collegium Vocale Gent
Philippe Herreweghe direttore
15 dicembre
Ian Bostridge tenore
Julius Drake pianoforte
19 gennaio 2016
Quartetto di Cremona
26 gennaio
mdi ensemble
2 febbraio
Quartetto Haas
1 marzo
Quartetto di Cremona
19 aprile
Yuuko Shiokawa violino
Sir András Schiff pianoforte
3 maggio
Quartetto Apollon Musagète
17 maggio
Quartetto di Cremona
GALLERIE D’ITALIA.
TU AL CENTRO
DELL’ARTE.
photo: Matteo Cirenei
SCOPRI I TRE MUSEI DI INTESA SANPAOLO.
GALLERIE D’ITALIA - PIAZZA SCALA - Milano, Piazza Scala 6
GALLERIE D’ITALIA - PALAZZO ZEVALLOS STIGLIANO - Napoli, Via Toledo 185
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Contribuiamo a diffondere la cultura con esposizioni
permanenti, mostre temporanee e iniziative dedicate.
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Con il contributo di
Con il patrocinio di
Soggetto riconosciuto di rilevanza regionale
La Società del Quartetto partecipa a
Media partner
In collaborazione con
G&R Associati - REV. 0 - 09/15
Foto: Joanna Bergin, Marco Borggreve, Rebecca Bowring, Felix Broede, Vico Chamla,
Ulli Engleder, Garnier, Michele Maccarone, Justin Pumfrey, Mario Tedeschi,
Reinhard Winkler, Hiromichi Yamamoto, Emilio Zangiacomi Pompanin
Società del Quartetto di Milano
via Durini 24 – 20122 Milano
tel. 02.795.393
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