Crisi e cambiamen, nei sistemi di welfare Giovanni Bertin Università Ca’ Foscari, Venezia ll futuro del modello sociale Ue Il sole 24 ore, 01 maggio 2012 Brazil unveils social programme for low-­‐income families, BBC, 14 may 2012 In farmacia con la franchigia Welfare, giro di vite per i reddi0 più al0 Il sole 24 ore, 13 maggio 2012 Repubblica, 15 maggio, 2012 Are aid agencies crea0ng a global welfare state? BBC, 11 may 2012 China 'to give Tibetan monks welfare benefits’ BBC, 14 november 2011 La crisi ha distru7o il welfare e i diri9 Repubblica, 07 giugno 2011 Processi di trasformazione in a5o Crisi economica Riduzione risorse Riduzione protezione sociale e welfare ? Fa5ori che determinano le poli,che di welfare Contesto socio-economico Contesto politico-cultuale Cotesto scientificoprofessionale Politiche di welfare (regimi locali di welfare) Ipotesi: Sistemi di welfare • na, in risposta alla nascita delle società moderne (protezione ai rischi prodoC dalla modernità) • Consolida, nel periodo di massima espansione della modernità Oggi: Le società occidentali in transizione verso la “post modernità” 1. Trasformazioni sociali 2. Squilibri nei sistemi attuali Crisi economica: non causa ma “moltiplicatore” delle tendenze di cambiamento 3. Ripensare e non difendere i sistemi di welfare 1. trasformazioni sociali e mercato del lavoro post-modernità • Obsolescenza dei saperi e • • • • delle professioni Instabilità e precarietà occupazionale Globalizzazione e mobilità territoriale Flussi immigratori e confronti fra culture Aumento delle donne che hanno accesso al mercato del lavoro (difficoltà doppio ruolo) 1. le trasformazioni sociali: le città Post modernità le trasformazioni delle città, la conseguente difficoltà di costruzione d’identità e la rarefazione delle relazioni sociali Baumann (Baumann, 2007), “in quasi tuHe le ciHà del mondo si stanno creando spazi e zone che si collegano esclusivamente ad altre zone privilegiate sia all’interno della ciHà sia a livello internazionale e globale. Nello stesso tempo, aumenta l’isolamento di queste zone dalle aree fisicamente vicine ma economicamente distanM e separate” La crescita dei sistemi sanitari regionali (da: Pammolli F., Papa G., Salerno NC, 2009, 2012) Veneto Friuli VG Trentino Alto Adige Italia Tasso di crescita medio anno (1997-2006 ) 2,6 2,5 3,1 3,7 Var 20092008 3,40 3,81 6,16 -0,12 2,58 Incidenza Incidenza prevista prevista sul sul PIL PIL (2020) (2015) 6,53 6,86 7,27 7,50 7,48 7,94 7,09 7,54 7,60 7,88 - aumento della domanda - riduzione delle risorse fa7ori di cri0cità CRISI -­‐> -­‐ aumento precarietà lavoro -­‐ aumento povertà -­‐ aumento disuguaglianze -­‐ aumento disagio sociale T0: il baseline della crisi ? 2012 2014 Azione regioni 1. le trasformazioni sociali: la ricorsività delle fratture esistenziali Post modernità minori adul, anziani Uscita dal mercato del lavoro Entrata nel mercato del lavoro Uscita dalla famiglia Nuova famiglia I cicli: le tre età della vita (Giorgione) Even, “cri,ci” aQvano cambiamento Nascita figli Modernità/ even, sequenziali e tendenzialmente non ricorsivi Uscita figli dalla famiglia Post modernità Even, non sequenziali e ricorsivi 1. Le trasformazioni sociali: instabilità famiglia Post modernità la QdV caregivers (BerMn, 2008) ra u c i d e reti ll e d à fragilit -­‐ Il 45% dei caregivers di anziani con persisten, disturbi psichiatrici sono a rischio di depressione -­‐ L’ansia per il futuro interessa l’84% degli stessi (Behavioral and social sciences, 2007) fa7ori di cri0cità scarsa efficacia in termini di de-stratificazione Prevenzione Effe5o alto dei sistemi di welfare Riduzione disuguaglianze rela,vamente basso Donne basso reddito nei sistemi di welfare generoso fanno più prevenzione delle donne ad alto reddito nei sistemi di welfare minimale Basso reddito Alto differenza reddito Welfare 73,3% generoso 82,8% 13% Welfare 51,1% minimale 60% 17,4% E a. . .. p o r u in E … 2. squilibri: Disuguaglianze/reddito e protezione sociale disuguaglianze$e$regimi$di$welfare$ 50,0%& 40,0%& indice&di&Gini& 2 Regimi social-­‐democraMci 3 Regimi est Europa 3 Regimi corporaMvi 1 Regimi mediterranei 2 Regimi liberali Bulgaria 30,0%& d i f 20,0%& f e r e n ez( 10,0%& 2 0 o 52 0 0,0%& 1 1( 20& basse aumentate alte, aumentate UE 22& 24& 26& 28& 30& 32& 34& Italia !10,0%& !20,0%& Norvegia basse, calano !30,0%& Sta, distribui, lungo l’asse orizzontale alte, calano anno$2011$ (solo Francia, Polonia e Norvegia in 7 anni riducono le disuguaglianze più del 10%) 36& 38& distorsione uso dei servizi Condizione sociale Classe bassa usa medico di base Classe alta usa prevenzione e medicina specialis,ca DISAGIO DiriQ universalis,ci Fruizione servizi Filtro cogni,vo Conoscenze competenze Nidi: maggiori fruitori Classe occupazionale dei servizi Tipo di welfare Regioni appartenenti Liguria Mix strutturato Marche Umbria Friuli-V. G. Toscana Generalizzato e generoso Veneto Emilia-R. Molise Residuale con propensione al societario Basilicata Sardegna Minimale a elevata criticità sociale ! BerMn, 2012 Puglia Campania Costruzione senso Condivisione multi attore e multilivello Condivisione multi attore e multilivello Condivisione multi attore e multilivello Condivisione multi attore e multilivello Condivisione multi attore e multilivello Condivisione multi attore e multilivello (particolarmente locale) Condivisione multi attore e multilivello Condivisione multi attore (livello regionale) Condivisione multi attore (livello regionale) Condivisione multi attore (livello regionale) Condivisione multi attore e multilivello Condivisione multi attore (livello regionale) Influenzamento Incentivazione Incentivazione Incentivazione e sanzione Sanzioni per comportamenti opportunistici Incentivazione Incentivazione Verifiche e controlli Verifiche negoziate Più modalità. Non integrate Verifiche negoziate Verifiche negoziate Verifiche negoziate Più modalità. Non integrate Assenza strategie specifiche Incentivazione e sanzione Verifiche negoziate Assenza strategie specifiche Incentivazione Nessuna modalità Incentivazione e sanzione Incentivazione e sanzione Verifiche negoziate Più modalità. Non integrate Più modalità. Non integrate Più modalità. Non integrate fattori di criticità disallineamento fra complessità del sistema e cultura gerarchica Governance: • Formalmente di rete • Pra,che compresen, in modo non coerente di gerarchia e rete Welfare state Welfare mix Quale Impa7o? 2. squilibri: Welfare mix e governo gerarchico GERARCHIA PROGRAMMAZIONE PUBBLICA LINGUAGGIO E CULTURA DELLA RETE SCARSA DELEGA E CENTRALISMO LOGICA NEGOZIAZIONE ASSENZA LOGICHE MERCATO Tecnologie della governance: manca rivisitazione, presen, frammen, non coeren, di modelli diversi Supervisione debole e resistenza alla delega 1. Le trasformazioni sociali: i fa7ori della vulnerabilità Post modernità VULNERABILITA’ Economia -­‐ -­‐ -­‐ -­‐ -­‐ -­‐ Mercato del lavoro Ricchezza prodo5a Cambiamen, produQvi Globalizzazione Innovazioni tecnologiche ecc.. . . Società -­‐ -­‐ -­‐ -­‐ -­‐ -­‐ -­‐ Ambiente -­‐ -­‐ -­‐ -­‐ Even, catastrofici Inquinamento Riduzione risorse naturali ecc. . . StruHura famiglie Immigrazioni ConfliC generazionali Cultura solidarietà Cambiamento ruolo della donna nel mercato del lavoro Cambiamento nei sistemi di welfare ecc.. Quali processi di cambiamento ü Ri-mercificazione: ticket, limiti all’accesso, ecc.. ü Ricalibratura: vecchi e nuovi bisogni ü Rescaling fra localizzazione e globalizzazione ü De-mercificazione e riflessività personale, sociale e sistemica Ri-mercificazione e stratificazione sociale: fra universalismo e redistribuzione • l’introduzione di meccanismi di compartecipazione alla spesa da parte dei cittadini • aumento delle barriere di accesso ai servizi (tempi di attesa per l’ottenimento dei servizi) creano riduzione della domanda nelle fasce povere e orientamento al mercato delle fasce più agiate • aumento (o meglio al ritorno) della presenza delle imprese come attori che finanziano politiche di welfare Ri-­‐mercificazione: primi segni del cambiamento (differenze Veneto, 2009-­‐2010, Anziani, Fonte: monitoraggio PdZ) 8,00%& 6,00%& 4,00%& 2,00%& 0,00%& Asl&B& Asl&C& ASL&D& !2,00%& !4,00%& var&risorse& var&contributo&uten=& !6,00%& Risorse pubbliche (2010): B: 47%; C: 52%; D: 56% Quanto è espandibile la spesa degli uten,? Quanto la riduzione delle risorse pubbliche riduce il “fa5urato del se5ore”? Quali effeQ sull’economia di una riduzione delle poli,che? Ri-­‐mercificazione I cambiamen, nei sistemi economici e gli effeQ sulle poli,che di welfare: due casi aziendali mul,nazionali a confronto Anni 80 2010 ZONIN Produzione interamente nel territorio d’origine dell’impresa Inves,men, sulla comunità (casa per anziani, un nido) LUXOTTICA Forte insediamento nel territorio Inizia a dedicare risorse alle poli,che socio-­‐sanitarie dei lavoratori Nel territorio di origine rimane il 4% delle produzione Nessun inves,mento nella comunità Permane forte insediamento nel territorio impiego di risorse da dedicare alle poli,che socio-­‐sanitarie dei lavoratori Riduzione Universalis,co? Capitale sociale? Quale ruolo EELL? Ri-mercificazione Territori “compe,,vi” Globalizzazione Crisi sistemi di welfare Riduzione protezione rischi sociali Imprese investono su iden,tà territoriale Responsabilità sociale impresa Imprese che delocalizzano Riduzione rapporto con comunità Welfare aziendale Stakeholder interni/ maestranze Maggiori disuguaglianze interne alla comunità? Stakeholder esterni/comunità Maggiori disuguaglianze fra territori? Ricalibratura: de-­‐standardizzazione del ciclo di vita Riequilibrio generazionale (Combrinck-­‐Graham) I cambiamen, sono riconducibili alla interdipendenza fra le occasioni della vita (accadimen0 personali ricorsivi) e gli even0 del contesto Es: Sempre più frequenti: - ritorno in famiglia dei figli per perdita del lavoro o per fallimento del matrimonio - Presenza di famiglie “sandwich generation” fa7ori di cri0cità cambiamento dei rischi sociali e la rigidità dell’offerta *!!" )!!" (!!" '!!" &!!" ,-./-"0123-.451".-." 467-869:13.;4" %!!" <-53=:>1"<10"54" ,4?32534" $!!" #!!" !" $!!)" $!!*" $!!+" $!#!" $!##" 100% FinanziamenM Regione Veneto attività di informazione e socializzazione 90% sostegno economico 80% 70% 60% interventi residenziali 50% Italia: post modernità quando sistemi di welfare già consolida, Rigidità del sistema “is,tuzionalizzato” 40% 30% interventi semiresidenziali o a ciclo diurno 20% 10% interventi domiciliari 0% Aulss 1 Aulss 2 Aulss 3 Aulss 7 Aulss 9 Aulss 13 Aulss 22 (42.880.965 (37.518.983 (52.206.662 (61.776.112 (92.405.428 (36.983.903 (60.762.590 euro) euro) euro) euro) euro) euro) euro) accesso, consulenza, presa in carico Rescaling fra localizzazione e globalizzazione • Beckfield e Seeleib-Keiser, (2005) Globalizzazione uno dei fattori, ma non il principale, che contribuisce a modificare i sistemi nazionali di welfare - un aumento delle spese di welfare nei paesi con sistemi più consolidati (Svezia, Danimarca), società aperta risponde all’aumento dei flussi immigratori con l’estensione delle garanzie di protezione sociale ai cittadini di nuova acquisizione; - una riduzione delle spese per le politiche sociali in altri paesi (per esempio l’Irlanda) con sistemi di welfare meno diffusi e consolidati Rescaling fra localizzazione e globalizzazione • Beckfield e Seeleib-Keiser, (2005) Globalizzazione uno dei fattori, ma non il principale, che contribuisce a modificare i sistemi nazionali di welfare - un aumento delle spese di welfare nei paesi con sistemi più consolidati (Svezia, Danimarca), società aperta risponde all’aumento dei flussi immigratori con l’estensione delle garanzie di protezione sociale ai cittadini di nuova acquisizione; - una riduzione delle spese per le politiche sociali in altri paesi (per esempio l’Irlanda) con sistemi di welfare meno diffusi e consolidati Le diverse ipotesi • COMPENSATION, “maggior numero di esclusi dal mercato che hanno bisogno di essere compensati (assistiti) attraverso politiche sociali redistributive” (Genschel, 2004) aumento della domanda di welfare correlati all’internazionalizzazione evidenziati da numerosi lavori di ricerca (Walter, 2010) - GLOBALIST CONVERGENCE I capitali si sposteranno in funzione della convenienza, la ricchezza convergerà nei paesi con minor tassazione, riducendo, la capacità impositiva. I governi riducono la pressione, ma anche le risorse dedicate alle politiche di welfare. lavori di ricerca (di tipo econometrico) che stimano positivo il legame fra le economie aperte e le loro capacità di tassare il capitale (Swank, 2002). Sassen (2008) • la competizione fra le città ed i sistemi economici locali è fatta anche alla luce dei servizi di welfare e degli stili di vita proposti. • la competizione delle città globali è le altre città che appartengono alla rete dell’economia globalizzata • Ci5à vicine (ma globalizzate e non globalizzate) saranno molto differen, (Walter, 2010) i processi di globalizzazione costituiscono - un’occasione di miglioramento sociale per gli individui che hanno maggiori competenze spendibili in questo scenario, ma - peggiorano le condizioni di vita dei soggetti più deboli e vulnerabili (non hanno le risorse e le capacità per far fronte ai cambiamenti) De-­‐mercificazione Lavoro di cura come “merce” Logiche di mercato (prezzo, concorrenza, prestazione) Lavoro di cura come relazione sociale Logiche di consolidamento delle relazioni sociali In sintesi: • • • • Gli squilibri nei sistemi di welfare Generazionali (vecchi bisogni, società moderna) Di genere (le donne come erogatrici del lavoro di cura, poco prote5e) Territoriali (fra sta, e dentro gli sta,), i diriQ reali dipendono da dove si nasce Regola,vi (re, di servizi con governo burocra,co) Quali effe9 produce la tendenza all’austerità? 3. Ripensare al welfare a partire dai cambiamenti sociali Il benessere sociale -­‐ Riequilibrio: generazionale, territoriale di genere -­‐ riduzione delle disuguaglianze come obieQvo strategico delle poli,che locali -­‐ Sviluppare capability: condizioni sociali e competenze -­‐ Responsabilizzazione: ripar,re le responsabilità del lavoro di cura -­‐ Integrazione delle poli,che: non dipende da una singola poli,ca (health in all policy), -­‐ Social innova,on: valorizzazione comunità -­‐ Coesione sociale: Capitale sociale è l’elemento che conne5e poli,che sociali e sviluppo locale Universalismo dei diritti o delle opportunità di costruzione del benessere? Riduzione della protezione sociale per tutti o riequilibrio delle opportunità? Ente locale come distributore di servizi a tutti o come coordinatore di un sistema complesso e riequilibratore? 3. Ripensare al welfare a partire dai cambiamenti sociali Per concludere. . . . • Difficile fare previsioni di lungo periodo • I processi di cambiamento in a5o sono complessi (economia e società) • Il sistema di welfare è il risultato delle dinamiche fra gli a5ori (mol,) in gioco • La globalizzazione può favorire lo sviluppo dei sistemi meno ricchi ma richiede cambiamen, in quelli più ricchi Difendere i sistemi di welfare o pensare la crisi come occasione per riprogettarli? Grazie per l’attenzione Estensione Estensione dei servizi dei servizi tradizionali innovativi Estensione dei servizi tradizionali Pearson Correlation Sig. (2-tailed) Coesione sociale ,000 ,581 20 20 20 20 ,000 1 ,002 -,776** ,502* Sig. (2-tailed) N 1,000 20 20 ,994 20 ,000 20 ,024 20 Pearson Correlation ,819** ,002 1 ,000 ,603** ,000 20 ,994 20 20 1,000 20 ,005 20 -,131 -,776** ,000 1 -,578** ,581 20 ,000 20 1,000 20 20 ,008 20 ,793** ,502* ,603** -,578** 1 ,000 ,024 ,005 ,008 20 20 20 20 Pearson Correlation Pearson Correlation Sig. (2-tailed) N Media Pil procapite per regione 2003/2009 valori concatenati anno di riferimento 2000, euro ,819** 1,000 Sig. (2-tailed) N Rischi sociali ,000 20 N Estensione dei servizi innovativi 1 Coesione sociale Media Pil procapite per regione 2003/2009 valori Rischi concatenati anno di sociali riferimento 2000, euro -,131 ,793** Pearson Correlation Sig. (2-tailed) N ,000 20 ! Variabili correlate allo sviluppo dei sistemi regionali di welfare Il circolo virtuoso o vizioso del cambiamento