Prof: Branca
MEDICINA DI LABORATORIO: Microbiologia Clinica
06/04/06
ore:12.00-13.30
ESAME MICROBIOLOGICO PER I BATTERI, PER I VIRUS, PER I PARASSITI E PER I
MICETI
Per prima cosa la richiesta parte dal clinico che ha un preciso sospetto di una malattia e,
conseguentemente, richiede al laboratorio un determinato esame; laddove possibile,si può cercare o
l’agente infettivo o i suoi prodotti, oppure seguire la risposta anticorpale. L’ideale sarebbe avere
tutte e due e cioè un riscontro dell’agente infettivo( batteri, parassiti, virus o miceti) e un riscontro
del movimento anticorpale.
Talvolta questo non è possibile; spesso perché l’agente infettivo, per poter essere isolato, permane
poco:
es:
 VIRUS EPATITE A: è un virus che da epatite alimentare, si elimina con le feci,
dove però non permane a lungo, quindi è infruttuoso andarlo a ricercare in questa sede e si
cercano di conseguenza gli anticorpi.
 GASTROENTERITE DA SALMONELLA: La salmonella permane nelle feci per un
periodo breve,è più difficile isolarla.
Quindi è difficile isolare alcuni microrganismi perché o non sono in grande numero o sono
biofragili o non sono coltivabili; a questo punto ci aiuta la risposta anticorpale, cioè vedere se sono
presenti nel sangue IGM,IGG; oppure ci possono essere dei microrganismi reperibili facilmente in
un distretto ma che non danno una risposta anticorpale significativa perché hanno antigeni comuni
ad altri microrganismi oppure perché danno un’infezione localizzata. Di conseguenza è difficile
ricercare gli anticorpi.
Tutto questo vale per i BATTERI, perché i virus, nella maggior parte dei casi, danno una viremia e
quindi una risposta anticorpale più significativa.Per i batteri non c’è sempre una batteriemia seguita
poi dalla scelta dell’organo da colonizzare, ma, in genere, esso arriva subito in quel distretto dove
da infezione.




Il medico sospetta una malattia infettiva
Tessuti e campioni clinici devono essere prelevati
I campioni devono essere successivamente inviati in laboratorio
Il laboratorio, in base ai risultati, fa diagnosi di infezione
MALATTIA SOSPETTA
CAMPIONE CLINICO
Faringite
tampone
Polmonite
escreato,lavaggio bronco-alveolare,
liquido pleurico o sangue (in caso
di batteriemia o se si vogliono
cercare anticorpi)
Endocardite
sangue:nelle infezioni a livello
cardiaco si possono avere
microrganismi nelle vv cardiache
che vanno in circolo
periodicamente.
Infezioni delle vie urinarie alte
urina, sangue( perché, nel caso di
infezioni renali, i germi raggiungono
il sangue attraverso la via linfatica).
Infezioni basse vie urinarie ( cistiti )
urine
Gastroenteriti, Enterocoliti
feci
Febbre enterica ( febbre tifoide )
feci, sangue, midollo
( qto è uno dei pochi casi in cui la
diagnosi da infezione corrisponde
alla diagnosi da malattia ).
Febbre di origine sconosciuta
feci, urine, liquor, sangue.
Osteomielite
midollo, sangue
Meningite
liquor, sangue
Artrite settica
liquido sinoviale
In conclusione, se si ha un sospetto clinico, ci sono dei materiali che devono essere prelevati per
vedere se è possibile ricercare l’agente eziologico.E questo vale per tutti i microrganismi, non solo
per i batteri.
VARI SITI DEI PROCESSI INFETTIVI
-infezioni orofaringee
-sepsi, endocarditi, partono dal cuore
-gastroenteriti
-peritoniti
-polmoniti
-inf.genitali e urogenitali
-inf. Oculari
-ascessi cerebrali ecc.
Alla fine spetta al microbiologo ricercare i microrganismi che hanno dato infezione in quel distretto.
La maggior parte dei microrganismi ha un tropismo particolare per un determinato organo.
Es:
-salmonella: intestino, quindi gastroenterite
-Neisseria Meningitis: meningite
Quindi, ci sono dei siti dove i microrganismi danno infezione e li noi possiamo ricercarli
orientandoci solo su essi.
Oppure ricerchiamo tutti i microrganismi che possono aver dato infezione in quel distretto.
Il laboratorio di microbiologia, in base ai risultati ottenuti, da diagnosi da infezione.
Deve anche fornire la prova di sensibilità agli antibiotici.
Da quello detto fino ad ora si evince che il prelievo del campione è importante perché da esso parte
poi tutta la nostra analisi; esso deve essere fatto con i criteri descritti precedentemente.
I test di laboratorio sono effettuati per evidenziare un microrganismo e i suoi prodotti o per mettere
in evidenza la risposta immune del paziente all’infezione ( produzione di anticorpi ).
DIAGNOSI DIRETTA
Esistono vari modi per identificare i microrganismi:
1. approccio al microscopio: è importante nei distretti sterili,altrimenti avremmo una
moltitudine di microrganismi inutili da analizzare.
È utile per lo studio di batteri e miceti.
Es: esame di un liquor : è un ambiente sterile, per cui se in esso troviamo ad
esempio un gram negativo abbiamo il sospetto che sia una “Neisseria
Meningitis”.
È possibile effettuare l’esame al microscopio:
 con colorazione semplice: evidenziano la morfologia dei batteri
 con colorazioni specifiche x determinati microrganismi:
-colorazione GRAM +
-colorazione GRAMEntrambe ci danno informazioni sulla struttura della parete cellulare e ci
dicono quali sono gli antibiotici a cui sono positivi i gram+ e i gram-.
-colorazione
specifica
x
specifici
microrganismi:
es:DIFTERITE: è una malattia endemica in russia.La colorazione di “
Lefler” mette in evidenza il “ corinae bacterium difteriae “
TUBERCOLOSI: colorazione di “ Zihel-Neelson” .
 sistemi a fluorescenza: dal materiale clinico usiamo anticorpi fluorescenti, che
legandosi ad un determinato batterio lo rendono fluorescente e visibile al microscopio a
fluorescenza. È utile anche per saggiare la bontà del campione:
es: FLOGOSI: ci sarà la presenza dei polimorfonucleati, altrimenti troveremo saliva.
2. microscopia al fresco: è utile per i parassiti.
La differenza tra i parassiti e i batteri è che il parassita è strutturato all’interno ed
è più grande del batterio.Al microscopio morfologicamente sono distinguibili.
3. microscopia elettronica: utile per i virus.
IDENTIFICAZIONE DI UN MICRORGANISMO:
a) Osservazione a occhio nudo: osservazione del microrganismo x i batteri e i miceti.
b) Microscopia.
c) Test di sensibilità agli antibiotici: x i batteri e i miceti ( l’antibiogramma o l’
antimicogramma).
L’identificazione si può fare o identificando il microrganismo e classificandolo ( batterio,
micete o virus) oppure identificando uno specifico prodotto microbico.
IDENTIFICAZIONE DI UNO SPECIFICO PRODOTTO:
a) Antigeni di parete
b) Antigeni extracellulari ( tossine )
c) Sequenze geniche specifiche
METODI:
a) Agglutinazione: reazione antigene-anticorpo
b) Immunoflorescenza
c) Cromatografia
d) Probes
e) Amplificazione genica
ESAME COLTURALE: identificazione e test di sensibilità agli antibiotici.
L’esame colturale si può fare anche per i virus però i tempi di crescita per
un virus sono molto lunghi ( 2-3 settimane) e poi vanno fatti in colture
cellulari. Ci sono anche virus che non danno un effetto citopatico
particolarmente evidente, con una difficoltà notevole ad identificarli.
L’esame colturale è sempre il più importante della microbiologia clinica
ma, laddove non possiamo fare questo andiamo a cercare gli anticorpi.
L’identificazione batterica si basa, sia per i batteri che per i miceti, sull’utilizzazione di determinate
sostanze da parte di questi microrganismi, sostanze che noi immettiamo nei terreni di coltura dove
facciamo crescere il batterio; la risultante dell’utilizzo o meno viene vista con una variazione
cromatica, avendo messo degli indicatori nel terreno di coltura che, al variare del ph ,che varia con
l’utilizzazione o meno di una sostanza, faranno variare il colore.
Es: zuccheri: sono una fonte di carbonio che i batteri li utilizzano.A seconda del pattern enzimatico
che ogni batterio possiede, verranno consumati particolari zuccheri.
PRINCIPALI PROVE BIOCHIMICHE X L’IDENTIFICAZIONE BATTERICA:
a)
b)
c)
d)
e)
f)
g)
h)
i)
Idrolisi zuccheri ( glucosio, saccarosio, lattosio ecc)
Produzione della CATALASI ( es.streptococchi-, stafilococchi+ )
Utilizzazione del citrato come fonte energetica
Produzione della coagulasi
Produzione della decarbossilasi e deaminasi x la digestione di aa ( lisina, arginina)
Produzione di H2S
Produzione di nitrasi
Produzione di ossidasi
Produzione di ureasi
SCHEMA
Storia ed esaminazione
↓
Diagnosi differenziale
↓
Materiali clinici  microscopio  diagnosi  trattamento
 coltura  suscettibilità  diagnosi  trattamento
↓
Identific.microrganismo(con prove biochimiche,sierologiche) diagnositrattam.
-fagi
- batteriocine ( sostanze che producono e distruggono i batteri)
-diagnostica molecolare ( nei casi in cui nn è poss. Identificare il microrganismo).
 sierologia.
L’ultimo punto è la diagnosi di infezione, con cui viene preparata la risposta dell’esame.
Serena Monaco