CENA - AINuC

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NUTRIZIONE & OBESITÀ
Prof. Dott. Carmelo Rizzo
Presidente A.I.Nu.C.
Università UNICUSANO Roma
Firenze – 29 febbraio 2012
L’uomo mangia troppo e male:
vive utilizzando ¼ di ciò che mangia;
gli altri ¾ danno da vivere a noi medici.
Medico del Faraone, 1500 a. C.
SALUTE
BENESSERE
ALIMENTAZIONE
Alimentazione e Ben-Essere
Avendo oggi a disposizione tutto il cibo che desideriamo ed
essendo sempre più consapevoli che esistono
profonde correlazioni tra nutrizione e salute-benessere.
ricerca di un regime alimentare sobrio,
qualitativamente migliore e soprattutto PERSONALIZZATO,
in modo che rispecchi, quanto più possibile,
l’unicità di ogni singola Persona.
ERRORI NEL MODO DI ALIMENTARSI
“IMPOSTI” DALLA CIVILIZZAZIONE
Troppo in fretta
Troppo abbondante
Troppo spesso
Troppo e tardi alla sera
AUTOINTOSSICAZIONE
INTESTINALE
AUTOINTOSSICAZIONE
INTESTINALE
AUTOINTOSSICAZIONE
INTESTINALE
AUTOINTOSSICAZIONE
INTESTINALE
AUTOINTOSSICAZIONE
INTESTINALE
DIETA
=
CORRETTA ALIMENTAZIONE
CREDO CHE CI SIA QUALCHE ALIMENTO CHE MI DA’
PROBLEMI PERCHE’…….
…spesso ho mal di
testa, a volte “macchie
cutanee”
…spesso ho
gonfiore e crampi
addominali
…spesso ho diarrea
12
CONFUSIONE TERMINOLOGICA
ALLERGIE
INTOLLERANZE
ALIMENTARI
REAZIONI AVVERSE AGLI ALIMENTI
TOSSICHE
NON TOSSICHE
REAZIONI AVVERSE AGLI ALIMENTI
TOSSICHE
Intossicazione da funghi
Tossine batteriche
REAZIONI AVVERSE AGLI ALIMENTI
NON TOSSICHE
REAZIONI AVVERSE AGLI ALIMENTI
IPERSENSIBILITA’
Alimenti che provocano il rilascio di istamina
ALLERGIE
INTOLLERANZE
NON DEFINITE
IgE mediate
• Non IgE mediate
• Immunomediate
INTOLLERANZE
DEFINITE
Non IgE mediate
IMMUNOMEDIATE
GLUTINE
NON-IMMUNOMEDIATE
LATTOSIO,FAVISMO
ALIMENTO
INTOLLERATO
Ag
CONTENITORE
EPITELIO INTESTINALE
SISTEMA
INTESTINALE
CONTENUTO
MICROBIOTA INTESTINALE
T8s, Th3, Tr1
TOLLERANZA ORALE
GALT
CITOCHINE PROINFIAMMATORIE
RISPOSTA IMMUNE ABNORME
ALIMENTO
INTOLLERATO
Ag
abnorme immunoflogosi intestinale
diarrea
stipsi
S.I.I.
meteorismo
APPARATO GASTROINTESTINALE
FUNZIONE
DIGESTIVA
FUNZIONE
IMMUNITARIA
FUNZIONE
NEUROENDOCRINA
L’apparato gastrointestinale
è un lungo “tubo” che dalla
bocca giunge all’ano con il
compito essenziale di
rifornire il nostro organismo
di acqua, minerali, vitamine
e nutrienti
FUNZIONE DIGESTIVA
Al tempo stesso
esso funziona da
barriera
fondamentale nei
confronti di agenti
esterni che,
ingeriti con il cibo,
potrebbero
nuocere alla salute
FUNZIONE
IMMUNITARIA
22
Infine è dotato di un
ricchissimo tessuto nervoso,
del tutto simile a quello che
abbiamo dentro la scatola
cranica, e di un apparato
ghiandolare, i quali
producono ormoni e
sostanze che tra l’altro
garantiscono la
comunicazione tra due
strutture cruciali per la
nostra salute
FUNZIONE
NEUROENDOCRINA
23
INTESTINO
Solo nell’ultimo ventennio, le più avanzate ricerche
di neuroanatomofisiologia hanno evidenziato come
esso non sia meramente deputato alle funzioni di
assimilazione dei nutrienti ed espulsione dei
rifiuti,ma possegga interazioni con il cervello, con il
sistema immunitario e con la produzione di
importanti neuromediatori
“SISTEMA INTESTINALE”
IL SISTEMA INTESTINALE
• Configura in modo esemplare il superamento
del punto di vista tradizionale che considerava
i sistemi biologici funzionalmente indipendenti
• Una grande quantità di dati è stata ormai
acquisita a dimostrazione del fatto che i
compartimenti intestinali nervoso,
endocrino ed immunitario costituiscono
un
“SISTEMA INTEGRATO”
IL SISTEMA INTESTINALE
Le molecole messaggere sono in comune
ed attive nei tre compartimenti che
possono pertanto essere considerati come
i momenti finali estremi
di un continuum
NEURO-ENDOCRINO-IMMUNITARIO
“SISTEMA INTESTINALE”
“SISTEMA INTEGRATO”
COMPARTIMENTO
NERVOSO
COMPARTIMENTO
ENDOCRINO
Serotonina
Melatonina
COMPARTIMENTO
IMMUNOLOGICO
Citochine IgAs
SISTEMA INTESTINALE
• Assolve a funzioni proprie
• Interagisce con il cervello
• Modula e condiziona la risposta
immunitaria
• Reagisce alle malattie
• Somatizza emozioni e stati d’animo
“COMPARTIMENTO NERVOSO”
• Contiene circa 100 milioni di neuroni e svolge un
ruolo in gran parte indipendente dal cervello
centrale a cui è collegato dal sistema nervoso
autonomo, ma dal quale non dipende per il suo
funzionamento
• Se si interrompono le connessioni tra il sistema
nervoso autonomo e la rete nervosa dell’intestino,
questa continua a svolgere indisturbata le sue
funzioni
Circonvoluzioni cerebrali ed intestinali
“PRIMO CERVELLO”
“CERVELLO SUPERIORE”
“SECONDO CERVELLO”
“CERVELLO ENTERICO”
“COMPARTIMENTO
ENDOCRINO”
• È costituito da cellule endocrine situate nella
mucosa gastrointestinale
• Esse, avendo la membrana plasmatica apicale
esposta al lume, possono agire come “sensori” e
interagire con le sottostanti cellule della
sottomucosa attraverso il rilascio di amine e/o
neuropeptidi che agiscono in modo paracrino
NEUROPEPTIDI INTESTINALI
PEPTIDE
LUOGO DI
PRODUZIONE
AZIONE PRINCIPALE
COLECISTOCHININA
Mucosa tenue, pancreas e
SNC
Stimola la contrazione della cistifellea e
la secrezione degli enzimi pancreatici.
Nel cervello induce sensazione di sazietà
SOMATOSTATINA
Intestino e SNC
Inibisce gli ormoni intestinali (insulina e
glucagone) ed il GH ipotalamico
SOSTANZA P
Intestino, pelle e SNC
Neurotrasmettitore del dolore
SNC E SISTEMA NERVOSO
ENTERICO
Nel SNC ha varie funzioni; nell’intestino
è liberata dal nervo vago per controllare
le contrazioni, la liberazione di succhi
gastrici, pancreatici, etc
ACETILCOLINA
Regolazione dell’umore
SEROTONINA
CELLULE CROMAFFINI
dell’intestino (90% di tutta la
serotonina dell’organismo)
e SNC
Regolazione dell’assunzione degli
alimenti
Attivazione del sonno
Regolazione liberazione ormoni
adenoipofisari
“COMPARTIMENTO
IMMUNITARIO”
È costituito dal sistema immune mucosale
afferente al tessuto linfoide organizzato
o intestino associato o
GALT
(Gut Associated Lymphoid Tissue)
GALT
È UNO DEI PIU’
IMPORTANTI
SETTORI
IMMUNITARI
DELL’ORGANISMO,
IN PARTICOLARE
IN VIRTU’ DELLA
SUA ESTENSIONE
400 mq
SUPERFICIE DEL GALT
400 mq
SISTEMA GALT
Gut Associated Lymphoid Tissue
Metà circa
SISTEMA MALT
Mucosal Associated Lymphoid Tissue
Costituisce l’85% dell’intero tessuto linfatico
Funzioni del GALT
Processazione e presentazione degli antigeni
(batterici e/o alimentari)

Immunosorveglianza
Infezioni
Strober, Bas Clin Imm
1991

Immunotolleranza
Intolleranze
Allergie
MICROBIOTA
INTESTINALE
GALT
IMMUNOSORVEGLIANZA
IMMUNOTOLLERANZA
MICROBIOTA
INTESTINALE
• Rappresenta un organo funzionalmente attivo
capace di svolgere importanti funzioni biologiche,
alcune delle quali direttamente deputate alla
difesa dell’ospite
• Esso, infatti, in condizioni fisiologiche (equilibrio)
costituisce una sostanziale “sfida” antigenica per
l’ospite, capace di generare un forte effetto
stimolante sulla maturazione del tessuto linfoide
associato alla mucosa intestinale (GALT).
Microbiota intestinale
• Se facciamo un raffronto dal punto di vista
cellulare tra l’Homo sapiens composto da
organi e tessuti e gli organismi unicellulari che
lo colonizzano, è evidente come questi ultimi
sono nettamente in maggioranza
• Il corpo umano infatti possiede in totale circa
10.000 miliardi di cellule, mentre nel solo
intestino tenue e nel colon sono presenti circa
100.000 miliardi di cellule microbiche.
• Le cellule umane sono in netta minoranza !
Microbiota intestinale
• La distribuzione e la composizione della
microflora batterica è diversa nei diversi tratti
del tubo gastroenterico.
• La carica microbica aumenta man mano che si
avanza dallo stomaco verso il retto,
parallelamente alla componente anaerobica,
mentre diminuisce quella aerobica.
MICROBIOTA INTESTINALE
MICROBIOTA INTESTINALE
PATOGENI
Putrefazione
intestinale
POTENZIALMENTE
PATOGENI
BENEFICI
Formazione di una
barriera microbica
Proteus
Stafilococchi
Inibizione della crescita
di batteri esogeni e/o
patogeni
Clostridi
Produzione di
carcinogeni
Pseudomonas
Diarrea, stipsi,
infezioni,
epatopatie,
cancro,
produzione di
sostanze tossiche
Enterococchi
Digestione ed
assorbimento di
nutrienti e
minerali
Lattobacilli
E. coli
Bifidobatteri
Batterioidi
Stimolazione e
modulazione del
sistema immune
Sintesi di
vitamine
MICROBIOTA INTESTINALE
POTENZIALMENTE
PATOGENI
PATOGENI
Rappresentano la componente
funzionale più numerosa della flora
fisiologica dell’intestino tenue.
Proteus
Stafilococchi
Clostridi
BENEFICI
Hanno un importante ruolo
difensivo contro i germi patogeni.
Pseudomonas
Enterococchi
Producono acido lattico ed altri
acidi che, acidificando l’ambiente
intestinale, neutralizzano i
cataboliti alcalini e determinano
resistenza alla colonizzazione di
batteri patogeni alcalogeni.
Lattobacilli
E. coli
Attivano le cellule NK e i
macrofagi, ma non i linfociti T e B
(attività immunitaria aspecifica).
Bifidobatteri
Batterioidi
44
MICROBIOTA INTESTINALE
POTENZIALMENTE
PATOGENI
PATOGENI
BENEFICI
Insieme ai Lattobacilli sono tra le specie
predominanti nelle microflore intestinali,
e sono inoltre tra i principali responsabili
dell’equilibrio e della stabilizzazione
dell’ecosistema microbico intestinale.
Proteus
Stafilococchi
Clostridi
Pseudomonas
Enterococchi
Come i Lattobacilli producono
acido lattico, che contribuisce a
regolare il pH dell’intestino, e
batteriocine che svolgono
un’azione antimicrobica contro i
potenziali patogeni intestinali.
Lattobacilli
E. coli
Bifidobatteri
Batterioidi
Come i Lattobacilli
attivano le cellule NK e
i macrofagi, ma non i
linfociti T e B
(attività immunitaria
aspecifica).
MICROBIOTA INTESTINALE
PATOGENI
POTENZIALMENTE
PATOGENI
BENEFICI
Fanno parte della flora intestinale
parietale dell’intestino tenue
Proteus
Stafilococchi
Ostacolano la crescita di germi patogeni
acidificando l’ambiente e producendo
sostanze batteriostatiche e battericide.
Clostridi
Pseudomonas
Enterococchi
Lattobacilli
gamma di immunociti
(NK, macrofagi,
linfociti T, linfociti B).
E. coli
Bifidobatteri
Batterioidi
Hanno una importante
attività immunitaria
poiché sono in grado
di stimolare l’intera
MICROBIOTA INTESTINALE
PATOGENI
POTENZIALMENTE
PATOGENI
Proteus
Stafilococchi
BENEFICI
Fa parte della flora intestinale
fisiologica ed è un germe importante per
mantenere la resistenza alla
colonizzazione di germi patogeni.
Ha un effetto immunomodulante sul
sistema immunitario della mucosa
intestinale, attiva la produzione di IgA
secretorie e produce vitamina K.
Clostridi
Pseudomonas
Enterococchi
Lattobacilli
E. coli
Bifidobatteri
Batterioidi
Un aumento di
questo germe può
essere causato da
un’alimentazione
troppo ricca di
proteine e grassi e
spesso può causare
infezioni croniche
recidivanti anche
nel tratto
urogenitale.
MICROBIOTA INTESTINALE
PATOGENI
POTENZIALMENTE
PATOGENI
BENEFICI
Rappresentano la componente più
numerosa della flora batterica
dell’intestino crasso
Proteus
Stafilococchi
Clostridi
Insieme ai Bifidobatteri sono
molto importanti per la
resistenza alla colonizzazione.
Pseudomonas
Enterococchi
Lattobacilli
E. coli
Bifidobatteri
Batterioidi
Metabolizzano
prevalentemente
proteine, ma rispetto
ad altri germi aerobici
sono poco attivi
MICROBIOTA
INTESTINALE
FUNZIONI
METABOLICHE
FUNZIONE
PROTETTIVA
FUNZIONE
IMMUNITARIA
FUNZIONI METABOLICHE
• Attivazione metabolismo dei glucidi e delle proteine
• Metabolismo degli zuccheri complessi con produzione di
acidi grassi a catena corta benefici per l’organismo (ac.
propionico → inibitore dei meccanismi di assorbimento del
colesterolo; ac. butirrico → principale substrato
energetico delle cellule epiteliali)
• Decomposizione della cellulosa
• Decomposizione di alcune sostanze cancerogene
(nitrosamine)
• Sintesi di vitamine (B1, B2, B6, B12 , K )
• Produzione di sostanze antibatteriche (ac. lattico, ac.
solfidrico, H2O2, batteriocine)
FUNZIONE PROTETTIVA
FORMAZIONE DI UNA BARRIERA MICROBICA
MECCANISMI DIRETTI
•Produzione di sostanze microbicide o
microstatiche
(batteriocine,
acidi
grassi a catena corta, acido solfidrico,
perossido di idrogeno)
•Produzione di metaboliti tossici
•Deplezione di nutrienti essenziali
• Adesione ai recettori delle mucose ed
ostacolo all’insediamento degli invasori
patogeni
MECCANISMI INDIRETTI
•Aumento della produzione anticorpale
•Stimolazione fagocitaria
•Stimolazione produzione citochine
(TNF, IFNs)
La Barriera Intestinale
Commensal flora
Commensal flora
Allergen
Enzymes
IgA
Mucin
Tight junctions
M cell
TGF- Th3
Tr1
IL-10
TLRs
CD4 DC
T
IL-10
IL-4
52
FUNZIONE IMMUNITARIA
MICROBIOTA
INTESTINALE
GALT
IMMUNOMODULAZIONE
IMMUNOSTIMOLAZIONE
IMMUNOSOPPRESSIONE
-“Maturazione funzionale” del sistema immunitario intestinale
- Stimolazione delle IgA secretorie
- Mantenimento della tolleranza immunologica
ALTERAZIONE
MICROBIOTA
MICRORGANISMI
BENEFICI
O EUBIOTICI
MICRORGANISMI
POTENZIALMENTE
PATOGENI
54
SINDROME
dell’INTESTINO
IRRITABILE
(SII)
STIPSI
DISMICROBISMO LIEVE
GONFIORE
ADDOMINALE
Coinvolgimento degli organi
dell’apparato gastroenterico
FLATULENZA
METEORISMO
DIARREA
MICOSI
INTESTINALE
CANDIDOSI
VAGINALE
DISMICROBISMO MEDIO
Coinvolgimento dell’apparato
gastroenterico e urogenitale
CISTITI
CRONICHE
ALITOSI
PROSTATITI
CRONICHE
ANSIA
DEPRESSIONE
ABBASSAMENTO
DIFESE IMMUNITARIE
DISMICROBISMO GRAVE
con disseminazione tossinica
a carico di quasi tutti gli
organi ed apparati
STANCHEZZA
CRONICA
AFFEZIONI CUTANEE
INVECCHIAMENTO
PELLE
CEFALEE FRONTALI
DOLORI ARTICOLARI
LE
“SENSAZIONI”
DELL’INTESTINO
…..…..
58
Quando il corpo
fu creato, tutte
le sue parti
inoltrarono
domanda onde
poter essere
poste a capo di
esso.
VISIONE UNITARIA DEL PAZIENTE
59
Disse il cervello
Io trasmetto disposizioni e
messaggi a tutte le parti del
corpo, le controllo, le dirigo.
E’ giusto che io venga eletto
CAPO
Disse lo stomaco
Io traduco in energia ,
insieme all’intestino, tutti gli
elementi di cui il corpo ha
bisogno, lo nutro e lo
preservo da morte causata
da inedia. E’ quindi giusto
che io venga eletto CAPO”.
Dissero le gambe
Noi trasmettiamo e
trasformiamo in moto
tutti gli impulsi del
cervello e l’energia
che ci fornisce lo
stomaco. E’ giusto che
noi siamo elette
CAPO”.
Una dopo l’altra tutte le varie parti del corpo umano proposero la
Votatemi!!!
Sono io il capo
loro candidatura adducendo motivi più o meno validi
Votatemi!!!
Noooo!!
Siamo noi
zzzzz….zzzzzz
ed infine l’INTESTINO propose la propria ……….
Penso che il
CAPO
dovrei
essere io
Scoppiò una risata generale,
tanto ridicola fu trovata l’idea
che l’Intestino fosse il
CAPO
Offeso, l’ Intestino si
gonfiò, si occluse e da
quel momento si rifiutò
di fare il proprio
dovere……
…….ovvero lo
STRONZO!!!!!
Il tempo passò e a causa dello sciopero indetto e attuato dall’Intestino,, tutte
le parti del corpo cominciarono a star male:
•
il cervello divenne febbricitante,
•
lo stomaco aveva i crampi,
•
le mani e le gambe pendevano inerti lungo il corpo e
•
tutto era in disordine.
Infine per non andare incontro a morte sicura, tutti gli organi si rivolsero al
Creatore, pregandolo di eleggere l ‘Intestino a CAPO del corpo umano.
Ecco a voi il
CAPO…..
Avvenuto ciò e rabbonitosi,
l’Intestino riprese a lavorare
regolarmente, e cioè a
fare… lo Stronzo.
Morale della favola
per diventare CAPO non c’è
bisogno di essere un genio,
ma basta essere qualcuno
capace di fare lo
STRONZO…..
68
DISMICROBISMO INTESTINALE
Condizione di ridotta funzionalità
intestinale con “screzi” immunologici,
infiammatori ed infettivi
INTESTINO
“MADRE” DI MOLTE PATOLOGIE
Il TRATTO GASTROINTESTINALE
come starter
ezio-patogenetico
per un notevole numero di malattie
Il suo RIEQUILIBRIO diviene
condizione necessaria e sufficiente
per rigenerare lo stato di
BEN-ESSERE
Alimentazione come “stile di vita”…..
DIETA
Mediterranea - Moderna
PRINCIPI FONDAMENTALI DELLA DIETA MEDITERRANEA
RIVISITATI ALLA LUCE DELLA
MODERNA CRONOENDOCRINOLOGIA DIETETICA
LASCIA CHE IL CIBO SIA LA TUA MEDICINA
E
CHE LA TUA MEDICINA SIA IL CIBO
Ippocrate, III sec. a.C.
Se il padre di un malanno spesso è sconosciuto,
la madre è sempre l’alimentazione
Detto popolare
OBESITA’ ≠ BELLEZZA
MAGREZZA ≠ BELLEZZA
MAGREZZA = BELLEZZA
L’obesità: un’epidemia
GLOBESITY
• Secondo l’OMS oltre 1 miliardo
di persone in tutto il mondo è in
sovrappeso, di cui almeno 300
milioni obese.
• Il problema è globale con un
aumento progressivo anche nei
paesi in via di sviluppo
Patologia multifattoriale
-stile di vita
-predisposizione genetica
e fattori ambientali
-fattori psicologici
Conseguenze del sovrappeso
L’obesità è un fattore di rischio per numerose
malattie:diabete, ipercolesterolemia,
ipertrigliceridemia, malattie
cardiovascolari, osteoartrite
Compromissione della qualità di vita
Riduzione dell’aspettativa di vita
DIETA MeMo
DIMAGRANTE
• Calcolo del BMI e quindi del peso ideale
(costituzione e attività fisica)
CALCOLO DEL PESO TEORICO (IDEALE)
IMC NORMALE
UOMINI
DONNE
Costituzione esile
20 -22
18 -20
Costituzione media
22 -24
20 – 22
Costituzione robusta
24 -25
22 -24
RIFLESSIONI CONCLUSIVE
BENESSERE
“Conviene far studi sui regimi
(alimentari) più opportuni per
gli uomini ancora in salute.”
Ippocrate
Il secondo millennio ci ha consegnato un mondo di OBESI
L’evoluzione della piramide alimentare
Prima versione:
La piramide
alimentare venne
ideata dal
dipartimento
dell’Agricoltura USA
nel 1992. Era
strutturata con una
classificazione
orizzontale dei
seguenti gruppi di
alimenti (dal basso
verso l’alto)
Zuccheri e
grassi
Latte e
latticini
Carne,
pesce,
uova,
legumi
Verdura
Frutta
fresca
Cereali
e
derivati
La modifica:
Nel 2005 la
piramide è stata
modificata,
divenendo “My
Pyamid”. La nuova
versione mantiene
sei gruppi di
alimenti, ma le
strisce orizzontali
sono diventate
verticali di colori
differenti (da
sinistra a destra)
Olio e
grassi
cereali
verdura
frutta
latticini
proteine
L’innovazione:
Addio alla piramide,
arrivano i piatti, con
l’obiettivo principale
della crociata
antiobesità: destinare
almeno metà della
dieta a frutta e
verdura (gli alimenti
dovrebbero essere
distinti non più in 6,
ma in 4 categorie)
Verdura
Frutta
A lato un piattino
più piccolo con
latte e yogurt
Cereali
Proteine
ENTRATE CALORICHE –
USCITE CALORICHE =
----------------------------------------------------------BILANCIO ENERGETICO POSITIVO
L’obesità rappresenta uno dei più importanti
problemi di salute in quanto riduce l’aspettativa
di vita, aumenta la disabilità, la mortalità.
Un individuo su tre è obeso
(ha un peso superiore del 20% rispetto al peso
corporeo ideale).
Il soggetto obeso presenta un aumento del 20% del rischio
di mortalità per complicanze, quali ipertensione, diabete ed
iperlipidemia
L’obesità ha un ruolo importante non solo nell’età adulta,
ma anche nell’età scolare.
Le complicanze
legate all’obesità gravano
sulla spesa sanitaria per
circa 10 miliardi di Euro
l'anno.
L'obesità è la seconda causa principale di morte
prevenibile nelle popolazioni occidentali.
SOVRAPPESO E OBESITÀ: DATI PERCENTUALI “ISTAT”
60
50
40
canada
30
usa
20
italia
10
0
sottopeso
normopeso
sovrappeso
obeso
50
45
40
35
30
25
20
15
10
5
0
obesità
sovrappeso
18-24
25-34
35-44
45-54
55-64
65-74
74
to
•
•
•
•
•
Malattie respiratorie
Steatosi epatica
Calcolosi colecisti
Iperuricemia e gotta
Cancro mammario ed
endometriale
•
•
•
•
•
•
Malattie cardiovascolari
Ictus
Diabete II – 85% obesi
Dislipidemia
Osteoartrite
Alterazioni endocrine
94
...CHIRURGIA BARIATRICA
• TECNICHE RESTRITTIVE
• TECNICHE DERIVATIVE
• TECNICHE IBRIDE
V. Mazzuca Mari
Palloncino intragastrico
BIB
MECCANISMO DELLA SAZIETA’ SENZA BENDAGGIO E CON BENDAGGIO
BY PASS GASTRICO
Piccola tasca gastrica
neopiloro stretto
La deviazione del normale
percorso alimentare
esclude una parte del
tratto intestinale dal
passaggio del cibo.
L’arrivo del cibo appena
masticato in un tratto di
intestino che non è
abituato a riceverlo
provoca un calo
dell’appetito
• Trattamento nutrizionale a scopo dimagrante, basato su
un’alimentazione essenzialmente proteica in forma liquida
• Questa, in assenza di zuccheri e grassi, determina la
formazione dei corpi chetonici, la cui presenza annulla il
senso di fame
• I corpi chetonici derivano dalla trasformazione del grasso di
deposito negli zuccheri necessari all’organismo per svolgere
la normale attività fisica
Il grasso in eccesso viene eliminato
risparmiando la parte magra (muscoli)
CORPI CHETONICI
 L’assunzione di un eccesso di proteine, in assenza o carenza di zuccheri,
non assicura all’organismo la quantità di energia necessaria al suo
funzionamento.
 Di conseguenza, esso attinge alle riserve di grasso per produrre energia
ma, mancando i carboidrati, la combustione dei grassi viene
cortocircuitata, è incompleta, e si arresta alla produzione dei corpi
chetonici che portano ad uno stato di chetosi, ossia di acidosi
metabolica
 Per ridurne la concentrazione nel sangue, l’organismo inizia allora a
eliminare con le urine gli acidi aceto-acetico e 3-idrossi-butirrico e,
attraverso i polmoni, l’acetone il quale, a contatto dell’aria, emana il
caratteristico odore di frutta matura (alitosi acetonemica).
CORPI CHETONICI
 Ovviamente, l’acidosi metabolica, se protratta a lungo nel
tempo, è estremamente dannosa per l’organismo e la
perdita di peso che si ottiene è essenzialmente dovuta
all’eliminazione di acqua espulsa con le abbondanti urine
per liberarsi dei corpi chetonici, nonché a perdita di massa
muscolare a cui l’organismo attinge nel disperato tentativo
di rifornire il cervello di glucosio (AA glucogenetici)
CORPI CHETONICI
 Con questo metodo , la formazione dei corpi chetonici non
assume alcun aspetto negativo per un duplice motivo:
- è limitato nel tempo (8-10 gg)
- è basato sull’apporto prevalente o esclusivo di un integratore
proteico, a base di AA, formulato in modo da stimolare
l’anabolismo proteico (→ massa magra) ed il catabolismo
lipidico
 la formazione dei corpi chetonici assume invece, un aspetto positivo
in quanto, rappresentando l’unica fonte di energia per il cervello, ne
consentono il normale funzionamento.
 Hanno, inoltre, un naturale effetto anoressizzante ed euforizzante.
Ecco perché non si ha fame e si è ottimisti
• Questo tipo di trattamento costituisce sicuramente la
scelta di elezione in caso di obesità laddove in genere
l’ultima spiaggia è costituita dalla chirurgia bariatrica
(scelta irreversibile!), ma può essere utilizzata anche in
presenza di sovrappeso medio-grave
• Essa, infatti, non presenta particolari controindicazioni
ad esclusione dei soggetti che soffrono di grave
insufficienza renale
 Perdere massa grassa senza perdere massa magra in
tempi brevi
Agire selettivamente sulle adiposità localizzate
Dimagrire senza soffrire la fame
Mantenere i risultati ottenuti nel tempo
Tre modalità di trattamento:


V. Mazzuca Mari
po –
sintossicazione
trizionale roteica
 Valutazione clinica/psicologica generale
 Valutazione antropometrica
 Bioimpedenziometria iniziale (BMI, F.M., F.F.M., T.B.W.)
 Valutazione esami ematochimici
• Emocromo completo
• Azotemia
• Creatininemia
• Glicemia
• Trigliceridi
• Colesterolo tot, LDL, HDL
• Uricemia
• QSP
• Potassiemia
• Calcemia
• GOT, GPT
• TSH, FT3, FT4
• HCV
• HBSAg
• Urine complete
TRATTAMENTO ENTERALE
 La soluzione proteica in forma liquida, contenuta in una piccola
sacca, viene introdotta direttamente nello stomaco del
paziente attraverso un piccolo sondino naso-gastrico di 2/3 mm
di spessore
 La somministrazione avviene in maniera lenta
(≈ 80 ml /h) e continua mediante una piccola pompa
computerizzata che spinge il contenuto della sacca attraverso il
sondino
 Il paziente non mangia ma deve bere abbondantemente liquidi
non zuccherati
TRATTAMENTO ENTERALE
È costituito da cicli di trattamento enterale alternati a cicli di
dieta alimentare, così distribuiti:
 8 - 10 gg di sondino, con perdita max di circa l’1% di peso
corporeo/giorno, ossia
6 -8%
 7 – 9%
20 gg di dieta alimentare controllata di mantenimento,
utili soprattutto come fase di “educazione alimentare”
TRATTAMENTO ENTERALE
 Le statistiche raccolte su circa 300 casi di pazienti trattati con il
sondino per 10 gg, hanno evidenziato che nei primi 8 gg il calo di
peso è del 5,8-7% nelle donne e del 6,8-8% negli uomini
 Considerando perciò lo stress metabolico ed emotivo del
paziente e la scarsa rilevanza della perdita di peso negli ultimi 2
gg di trattamento, il ciclo con il sondino può anche essere ridotto
ad 1 settimana
 Ciò, oltre ad ottimizzare gli effetti terapeutici, permette anche di
abbreviare l’intervallo tra due trattamenti consecutivi
TRATTAMENTO ORALE – 1° FASE
 Produce gli stessi risultati del sondino senza il fastidio di avere il
sondino nel naso
 1,2 gr proteine/Kg di peso ideale (1 gr se sedentario)
 1,4 gr proteine/Kg di peso ideale (1,2 gr se sedentario)
 Cicli di 7-10 gg (riduzione del peso iniziale del 6-9%)
PROFAST
Integratore proteico a base di proteine del latte arricchito di
Isoleucina, Triptofano e Aspartato di Potassio
IPERPROTEICO
IPERSOLUBILE
Preparazione proteica amino-acidica collocabile nella
realizzazione di programmi dietoterapici di dimagrimento
Una dieta proteinata eseguita mediante alimenti
naturali può presentare alcuni limiti per la
praticità, l’efficacia e il sovraccarico renale.
La stessa dieta può essere facilmente eseguita
grazie all’aiuto di ProFast che con la sua
formulazione di 18 aminoacidi e Potassio dà
risultati eccezionali.
Il ProFast permette una integrazione proteica
qualitativamente completa.
I 18 aminoacidi del ProFast
AMINOACIDI
ESSENZIALI
AMINOACIDI
SEMIESSENZIALI
AMINOACIDI
NON ESSENZIALI
AMINOACIDI ESSENZIALI
• Fenilananina
•
Isoleucina
•
Istidina
•
Leucina
•
Lisina
•
Metionina
•
Tronina
•
Triptofano
•
Valina
AMINOACIDI SEMIESSENZIALI
• Tirosina
• Arginina
• Cistina
AMINOACIDI NON ESSENZIALI
• Alanina
•
Ac. Aspartico
•
Ac. Glutammico
•
Glicina
•
Prolina
•
Serina
TRATTAMENTO ORALE – 1° FASE
SCHEMA NUTRIZIONALE CONSIGLIATO PER LA 1° SETTIMANA
•
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•
Colazione
Tè, Caffè o Tisana (senza zucchero) + 1 bustina di PROFAST sciolta in una delle
bevande
Metà mattino
Tè, Caffè o Tisana (senza zucchero)
Pranzo
Tè, Caffè o Tisana (senza zucchero) + 2 bustine di PROFAST sciolte in una delle
bevande
Pomeriggio
Tè, Caffè o Tisana (senza zucchero)
Cena
Tè, Caffè o Tisana (senza zucchero) + 2 bustine di PROFAST sciolte in una delle
bevande
TRATTAMENTO ORALE – 1° FASE
 Il paziente può suddividere l’assunzione a suo piacimento,
cercando di distribuire l’apporto in modo equilibrato
 Fondamentale l’assunzione di almeno 2 lt di acqua al giorno
 È possibile bere thè al limone, caffè (max 2/giorno), tisane
all’equiseto 40% e liquirizia 20% dolcificate con aspartame,
oppure spremute di limone senza zucchero
TRATTAMENTO ORALE – 2° FASE
 Dopo il primo ciclo di assunzione del solo integratore
proteico, si passa ad una dieta mista per 2/3 settimane
 Nella 1° settimana, l’apporto proteico sarà fornito per metà
da carne o pesce + verdura a basso carico glicemico e per
metà da un integratore proteico solubile
 Nelle successive 2/3 settimane si seguirà una dieta
ipocalorica (metabolica, etc) tarata sulla costituzione e
sull’attività svolta dal paziente
TRATTAMENTO MISTO
Dieta proteica (1,2 – 1,4 gr proteine / Kg di peso
ideale) costituita in pari misura (50%) da:
 un integratore proteico PROFAST
 alimenti proteici (carne e pesce) + 500 gr di
verdure a basso carico glicemico
TRATTAMENTO MISTO
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•
SCHEMA NUTRIZIONALE CONSIGLIATO PER LE 2 SETTIMANE SEGUENTI:
Colazione
Tè, Caffè o Tisana (senza zucchero) + 1 bustina di PROFAST sciolta in una
delle bevande
Metà mattino
Tè, Caffè o Tisana (senza zucchero)
Pranzo
Tè, Caffè o Tisana (senza zucchero) + 2 bustine di PROFAST sciolte in una
delle bevande
Pomeriggio
Tè, Caffè o Tisana (senza zucchero)
Cena
Pasto di carne ( 200gr ca.) o pesce ( 250gr ca.) o legumi
( 100/150gr crudi) + verdure a scelta dalla lista
Alternare i vari gruppi alimentari giornalmente.
Bere almeno 2 litri di acqua ( anche gassata) al giorno
Linea guida alimenti
Bevande Consentite:
Tè, Caffè o Tisana (senza zucchero).
Evitare:
•Carni Grasse: Oca, Maiale grasso, Gallina,
Castrato, Frattaglie, Interiora.
Verdure Concesse:
Broccoli, Cavolfiore, Cavolo bianco o verde,
Cetrioli, Finocchi, Insalata (tutte le verdure a •Carni Insaccate: Coppa, Cotechino, Mortadella,
Salsiccia, Salame, Wurstel, Zampone.
foglie) Peperoni verdi, Ravanelli, Sedano,
Germogli di soia, Spinaci, Zucchine, Asparagi,
•Pesci grassi: Anguilla, Capitone
Verza, Funghi.
Carni Permesse:
Pollo, Tacchino, Coniglio, Manzo, Vitellone,
Agnello, Maiale magro, Bresaola, Prosciutto,
Uova.
Pesce:
Tonno al naturale, Salmone, Alici, Merluzzo,
Luccio, Palombo, Rombo, Sarago, Spigola,
Sogliola, Orata, Scampi, Seppie, Calamari,
Polpo.
•Legumi:
Ceci, Fagioli, Lenticchie, Piselli, Soia.
•Tutti i Formaggi
•Salse grasse ed elaborate, Fritture in genere
•Frutta secca ed oleosa: Datteri, Fichi secchi,
Nocciole
•Zucchero (anche integrale), Miele, Marmellata,
Frutta candita e sciroppata
•Bevande zuccherate e gassate: Aperitivi,
Digestivi, Amari, Liquori, Superalcolici,
Aranciata, Sciroppi
•Condimenti:
Sale, Limone, Aromi, Aceto di mela o balsamico,
Olio (Oliva, Girasole, Sesamo, Vinacciolo,
meglio se spremuti a freddo).
 Naturalflora – Idroflora 1- idroflora 2 - Perossido di
Magnesio
 Idropsillium
 Idrocolon con Idroflora 3
 CanDiet
 Mini-Meal
Alimenti permessi
Le carni magre
• Il manzo: sono permesse tutte le parti magre
che possono essere cucinate arrosto o alla
griglia, la fesa,il filetto,il controfiletto,il girello.
Evitare la costata,e lombata entrambe troppo
grasse.
• Il vitello:le parti consigliate sono la fesa,il
fegato, la costata (da scartare lo strato di
grasso)
Alimenti permessi
Le carni magre
• Il cavallo:se ne possono consumare tutte le
parti, escluso il petto
• Il maiale e l’agnello non rientrano tra gli
alimenti permessi in una prima fase.
• Evitare di aggiungere grassi: niente
burro,panna anche se scremata. Pochissimo
olio.
Alimenti permessi
Le frattaglie
• il fegato di vitello,di manzo,di pollame.
• La lingua di vitello,e di agnello
• Il fegato grazie al suo elevato tenore
vitaminico,è utile nel corso di una dieta
dimagrante.
Alimenti permessi
Il pesce
• Pesci Grassi:sardine,sgombri,tonni,salmoni
• Pesci carni bianche
sogliola,merluzzo,nasello,orata,triglia
branzino,trota,rana pescatrice ecc.
• Pesce affumicato:salmone,trota
affumicata,anguilla,aringa
• Pesce in scatola:tonno,salmone sgombro (al
naturale)
Alimenti permessi
I frutti di mare
•
•
•
•
Crostacei,molluschi,gamberetti,gamberi,
granchio,astice,aragosta,scampi,ostriche,cozze
capesante
Possiedono un notevole potere saziante.
Alimenti permessi
Pollame e carni bianche
• Il pollame può essere consumato tutto va
eliminata la pelle.
• Pollo, eliminare la parte esterna dell’ala
• Tacchino,faraona,piccione,quaglia,fagiano,
• pernice,anatra selvatica,coniglio.
Alimenti permessi
Affettati a basso contenuto di grasso
• Prosciutto light di maiale
• Arrosti di tacchino
• Bresaola in busta affettati,puliti e privi di
scarti.
• Sono vietati gli altri salumi,gli zamponi,
prosciutti crudi,cotti e affumicati.
Alimenti permessi
Le uova
• Possono essere consumate sode,alla
coque,all’occhio di bue,come omelette o
strapazzate con pochissimo olio e senza burro.
• E’ opportuno limitare il consumo a 3-4 tuorli la
settimana,mentre l’albume,proteina pura per
eccellenza, può essere utilizzato senza alcuna
restrizione.
Alimenti permessi
Le proteine vegetali
• Il tofu e il seitan, hanno una percentuale di
proteine che possono essere consumati a
volontà
• Il tempeh (alimento derivato dalla soia)
• Bistecche di soia e burger vegetali
• Il latte di soia (privo di lattosio, ricco di
proteine vegetali,poco calorico,povero di
lipidi,calcio,vitamina D e privo di colesterolo
• Lo yogurt di soia
Alimenti permessi
Latticini magri
•
•
•
•
Yogurt magri allo 0,1%di grassi
Formaggi a ridotto contenuto di lipidi
Ricotta magra (4-5% di grassi)
Latticini magri
Alimenti permessi
Verdure
•Broccoli,
• Cavolfiore,
• Cavolo bianco o verde,
• Cetrioli
Finocchi,
Verza,
Funghi.
Insalata (tutte le verdure a foglie).
Alimenti permessi
•Peperoni verdi
•Ravanelli,
•Sedano,
•Germogli di soia,
•Spinaci,
•Zucchine,
•Asparagi,
•Verza,
•Funghi.
Verdure
Alimenti permessi
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Bevande
Caffè
Thè
Tisane
Aceto
Aromi
Erbe aromatiche (timo,aglio,prezzemolo,cipolla)
Spezie
Succo di limone
Sale
Senape
Dolcificante ASPARTAME
Pesatevi molto
spesso,soprattutto nei primi
giorni. Se la bilancia è la nemica
di chi ingrassa ,è anche l’amica e
la giusta ricompensa di chi
dimagrisce:ogni perdita di
peso,per quanto minima ,sarà il
vostro stimolo più grande
…mangia come sei nel
tuo Dna…
La prevenzione alimentare passa per la Genetica…
Individuare una dieta “ad personam” è
sempre stato uno degli obiettivi più
ambiziosi e ancora oggi disattesi, degli
specialisti alimentari delle varie branche
della medicina afferenti alla ricerca della
salute e più in generale, del benessere
inteso nel senso più completo della
parola
Medici, biologi nutrizionisti, personal
trainer e numerose altre professionalità
coinvolte in prescrizioni e suggerimenti
sulla corretta alimentazione, in chiave
sia qualitativa che quantitativa, sono a
tutt’oggi privi di una metodica
scientifica e rigorosa per l’impostazione
di schemi dietologici
Secondo i ricercatori americani, si tratterebbe
di ritagliare la dieta su misura per ogni
paziente, senza in alcun modo esasperare i
risultati di perdita di peso. Ma attualmente
resta irrisolta la questione riguardante quali
parametri adottare per individuare la corretta
tipologia alimentare per ogni specifico
individuo così da soddisfare la crescente
richiesta di diete personalizzate.
George Watson, ricercatore alla UCLA, notò
per primo una fondamentale differenza di
reazione metabolica tra soggetti sottoposti
agli stessi tipi di alimenti. Analizzando i motivi
di queste differenti reazioni, individuò due
distinti gruppi di individui in cui il tasso di CO2
e l’acidità ematica erano differenti.
Un gruppo, costituito dal 20% degli individui,
bruciava gli alimenti ad un tasso più elevato
del normale. L’altro, costituito dall’80% degli
individui, li bruciava ad un tasso più lento.
Watson chiamò i primi ossidatori veloci, i
secondi ossidatori lenti. L’individuazione del
tipo ossidativi di appartenenza, importante
per la scelta dell’alimentazione più idonea,
veniva condotto rilevando il tasso di CO2 nel
sangue venoso o capillare.
Recentemente, nella personalizzazione delle
diete, parallelamente e in combinazione con
gli appena ricordati schemi metabolici, si è
imposto il concetto di esclusione dei cibi più
frequentemente utilizzati o meglio, dei cibi a
cui si fosse allergici o intolleranti.
Un concetto innovativo consiste nell’utilizzare
per la prima volta la tipizzazione genetica della
varianti alleliche S, SL, L(G), L, L(A), del gene
5HTTLPR SLC6A4, in tutte le sue possibili
interazioni epistatiche, come indicatore di
adattamento lento, intermedio e rapido allo
stress alimentare. Stress causato da
un'alimentazione qualitativamente inadeguata
o da un'alimentazione mal distribuita e
sbilanciata.
Secondo questa innovativa tecnica gli individui
vengono raggruppati in tre ben distinte
tipologie: gli adattatori lenti al cibo (Food Slow
Stress Adapter = FSSA), gli adattatori
intermedi (Food Intermediate Stress Adapter =
FISA) ed adattatori rapidi (Food Fast Stress
Adapter = FFSA).
Dette tre tipologie di individui, selezionano ed
evidenziano la differente capacità dei singoli
soggetti a resistere allo stress di
un'alimentazione inadeguata, senza
beneficiare di una integrazione nutraceutica
geneticamente orientata.
L’utilizzo dei risultati ottenuti, indifferentemente
dal genere sessuale del paziente genotipizzato,
permette di determinare un corretto e
personalizzato regime alimentare, prevedendo la
completa equivalenza e consentendo la totale
interscambiabilità di cibi appartenenti alla stessa
categoria (lenti, intermedi o rapidi) definita in
base al contenuto glucidico, proteico o lipidico di
detti alimenti, così da determinarne precise
caratteristiche e tempistiche del metabolismo
ossidativo.
Il presente metodo di analisi alimentare,
permette di unificare infine i controversi ruoli
attribuiti alle allergie, incompatibilità o
citotossicità alimentari nella determinazione
dietetica, considerandoli comunque tutti
indistintamente come fattori scatenanti
nutrizionali (FSN) in chiave di stress ossidativo.
IL METABOLISMO
Per comprendere meglio i principi di
riferimento utilizzati nella presente indagine,
torna utile ricordare le caratteristiche dei due
metabolismi che caratterizzano l’essere
umano: il metabolismo basale ed il
metabolismo intermedio.
METABOLISMO BASALE
Si definisce metabolismo basale quello riferito alla
quantità di energia necessaria al fisiologico
funzionamento del corpo a riposo; esso serve a
mantenere attive e costanti le funzioni vitali
dell’organismo come la respirazione, il battito
cardiaco, la temperatura del corpo, la peristalsi
intestinale e altre importanti funzioni autonome.
METABOLISMO INTERMEDIO
Il metabolismo intermedio è invece quello correlato
alla ossidazione dei costituenti fondamentali degli
alimenti, ovvero, gli zuccheri, i grassi e le proteine.
Tutti gli alimenti assunti dal nostro organismo,
subiscono infatti una serie di trasformazioni chimiche
per essere successivamente convertiti in energia,
all'interno delle nostre cellule.
E' stato il biochimico George Watson a scoprire
e studiare il metabolismo intermedio (dal
1952 al 1972); egli per primo classificò tre tipi
diversi di ossidatori:
Il primo tipo, ipo-ossidatore, con metabolismo
intermedio lento caratterizzato da un pH
venoso alto (>7.38).
A tale soggetto, in difficoltà nel ricavare energia
da qualsiasi tipo di cibo, veniva consigliata
un'alimentazione preferibilmente ricca di cibi di
più facile ossidabilità come i carboidrati e le
proteine glucogeniche e pressoché priva di
grassi integrata da una formula di vitamine e
minerali pro-ossidanti. Gli ipo-ossidatori
tendono ad ingrassare facilmente e se riescono
a perdere i chili in eccesso, li riprendono con
estrema facilità.
Il secondo tipo, iper-ossidatore, con
metabolismo intermedio veloce caratterizzato
da un pH venoso basso (<7.36). Per
mantenere equilibrato tale soggetto, rapido
ossidatore di carboidrati, veniva consigliata
un'alimentazione prevalentemente a base di
proteine chetogeniche e di grassi, integrata da
una formula di vitamine e minerali antiossidanti.
Gli iper-ossidatori tendono ad ingrassare
in modo accentuato arrivando all'obesità.
La perdita di peso può però essere
ugualmente veloce e duratura.
Il terzo tipo, sotto-ossidatore, con metabolismo
intermedio normalmente attivo, caratterizzato da
un pH venoso 7.36-7.37. A questo soggetto,
dotato di processi metabolici efficienti, veniva
consigliato un regime alimentare equilibrato con
una leggera prevalenza proteica, supportato da
una formula completa di vitamine e sali minerali
per vivere in maniera ottimale. Il suo peso
corporeo tende generalmente a rimanere
costante.
Sfruttando la nuova identificazione genetica
delle tipologie di adattatore lento, intermedio
e rapido allo stress alimentare , possiamo
derivare ora indicazioni innovative riguardo il
regime dietetico più adatto a ciascun
individuo per qualità dei cibi e loro
distribuzione temporale nel corso della
giornata.
NUTRIGENE
GENE
5HTT (SLC6A4)
ACE
FUNZIONE
Adattatore allo stress
Sensibilità al sale
ADH1C
Sensibilità ad alcool
APOC3
Olio di oliva (utilizzo)
CYP1A2*1F
GSTM1
Sensibilità caffeina e carni grigliate
Crocifere (utilizzo)
IL6
Infiammazione generale
LPL
Sensibilità grassi saturi
MTHFR
Metabolismo Vitamine B
PPARG
Sensibilità agli zuccheri e carboidrati raffinati
SOD2
Stress ossidativo
TNF
Sensibilità Nichel
VDR
Metabolismo Vitamina D
LCT
Sensibilità lattosio
DQ2/8 (6 geni)
Sensibilità glutine (morbo celiaco)
In particolare, per il soggetto caratterizzato come
Food Slow Stress Adapter (FSSA),S/S il soggetto
cioè che presenta un adattamento lento allo
stress con accumulo degli stimoli strettanti e dei
loro effetti, sono più indicati i cibi di più facile e
rapido metabolismo come i carboidrati (cereali,
farine e zuccheri raffinati, frutta fresca ed
essiccata) oltre alle proteine ricche di aminoacidi
glucogenici tipici di latte e formaggi magri, della
carne bianca, del pesce bianco, dell’albume
d’uovo e di alcuni legumi come piselli e ceci.
ALIMENTI SUGGERITI PER IL METABOLISMO
LENTO
S/S
• CEREALI: pane, pasta, pizza, riso, polenta
(farina non integrali), avena, mais, orzo,
amaranto, camut, farro, quinoa, soia, tapioca.
• CARNI: vitello,vitellone,agnello, capretto,
coniglio, galletto, pollo, tacchino, faraona,
prosciutto crudo-cotto, magro, uova
ALIMENTI SUGGERITI PER IL METABOLISMO
LENTO
S/S
• PESCE: cefalo, cernia, coda di rospo, dentice,
merluzzo, nasello, orata, platessa, pesce
spada, rombo, sarago, sogliola, spigola.
• FORMAGGI: (freschi magri) mozzarella,
stacchino,crescenza, robiola, caciotta,ricotta di
mucca, yogurt magro, latte scremato
ALIMENTI SUGGERITI PER IL METABOLISMO
LENTO
S/S
• LEGUMI: (meglio non secchi) ceci, fagioli,
fagiolini, fave piselli, soia
• VERDURE: bieta, broccoletti, carciofi, carote,
cetrioli, cicoria, cipolle, funghi, finocchi,
insalate a foglie, melanzane, patate, peperoni,
pomodori, porri, ravanelli, zucca gialla,
zucchine.
ALIMENTI SUGGERITI PER IL METABOLISMO
LENTO
S/S
• FRUTTA: ogni tipo purchè fresca, (gelato di
frutta, granita)
• CONDIMENTO: olio di oliva, girasole, sesamo,
vinacciolo, sale, dadi e margarine vegetali,
aromi, spezie, limone, aceto di mele, salsa di
soia, dolcificante fruttosio.
CIBI DA EVITARE PER IL METABOLISMO
LENTO
S/S
• CARNI: cavallo, organi interni,selvaggina.
• VERDURE: asparagi, cavolfiori, cavoli di Bruxelles, cavolo,
broccolo, rape rosse, ravanelli, sedano, spinaci, verza
• LEGUMI: lenticchie,
• FRUTTA: quella secca in genere
• PESCE: anguille, aringhe,crostacei, molluschi, pesce azzurro,
(alici,sardine,) trota
DIETA PER IL METABOLISMO LENTO
S/S per 30g
• MATTINO: frutta fresca da variare
liberamente (anche due tipi diversi insieme,)
+ tisane (malva, ortica, finocchio, verbena)
dolcificante fruttosio
DIETA PER IL METABOLISMO LENTO
S/S per 30 g
• META’ MATTINO : spremute di agrumi,o
succhi di frutta, o bevanda del mattino
• PRANZO: pollo, faraona, tacchino,
(preferibilmente il petto) galletto, coniglio,
vitello, agnello, alternare con pesce + verdure
a scelta tra: insalata a foglie, bieta, cicoria,
broccoletti.
DIETA PER IL METABOLISMO LENTO
S/S per 30 g
• META’ POMERIGGIO:
facoltativo come a metà mattino
• CENA:
1° sera: pasta o riso o patate + verdure
2° sera: verdure miste o minestra di verdure
3° sera: legumi o soia o funghi, + verdure
DIETA PER IL METABOLISMO LENTO
S/S per 30 g
• CONDIMENTI: sale, limone,aromi,aceto di
mele, oli di girasole, sesamo, soia, vinacciolo.
• AVVERTENZE :tenere separati tutti gli
alimenti di almeno TRE giorni.
DIETA PER IL METABOLISMO LENTO S/S
• MATTINO: fette biscottate, pane tostato,
cereali, frutta fresca, yogurt magro, alla
frutta, (marmellata senza zucchero, miele, ) +
tisane, caffè, thè, caffè d’orzo, saltuariamente
latte scremato
DIETA PER IL METABOLISMO LENTO S/S
• META’ MATTINO: spremute di agrumi, succhi
di frutta, tisane, frutta fresca,
• PRANZO: minestre, passati di verdure + carne
o pesce o uova o formaggio + verdure
DIETA PER IL METABOLISMO LENTO S/S
• POMERIGGIO :
facoltativo, eventualmente ripetere come a metà
mattino.
• CENA:
pasta o pizza + verdure
Legumi o funghi + verdure
Riso o polenta o patate + verdure
Pesce o prosciutto + verdure
DIETA PER IL METABOLISMO LENTO S/S
AVVERTENZE
• Variare molto, non ripetere lo stesso alimento per più giorni
consecutivi.
• Far coincidere i giorni delle fette biscottate o cereali al mattino
con pasta o riso la sera, in questi giorni è possibile mangiare
anche il pane.
• Se a pranzo si assume pasta o riso, evitare il secondo piatto
abbinando solo verdure.
• Il vino si potrebbe bere a cena, con moderazione e non sempre.
• Ogni 10 giorni è consigliabile per un giorno assumere solo
frutta, verdura e legumi.
• Alternare gli oli consigliati e sospenderli saltuariamente.
CONSIGLI UTILI per il paziente
risultato L/L
Per il soggetto Food Fast Stress Adapter (FFSA), capace
di un rapido adattamento allo stress tanto da non
subirne gli effetti cumulativi, saranno indicati invece
cibi a lenta ossidazione, ricchi in grassi e proteine a
contenuto prevalentemente purinico o di aminoacidi
chetogenici (farine integrali, carni rosse, pesce
azzurro, lenticchie ecc.), oltre alla frutta secca ed
alcune verdure.
ALIMENTI SUGGERITI PER IL
METABOLISMO VELOCE
L/L
• CEREALI: pane, pasta, crackers, riso, (farine
non integrali), cereali non raffinati come
avena, grano saraceno, mais, orzo, segale,
sesamo.
ALIMENTI SUGGERITI PER IL
METABOLISMO VELOCE
L/L
• PESCI: sardine, aringhe, acciughe, tonno,
salmone, trota, molluschi, polpi, crostacei,
vongole, cozze, ostriche, anguille, alici
• FORMAGGI: (stagionati) Emmental,
parmigiano, grana, groviera, pecorino, asiago,
taleggio, gorgonzola, mozzarella di bufala.
ALIMENTI SUGGERITI PER IL
METABOLISMO VELOCE
L/L
• LEGUMI: (meglio secchi) piselli, lenticchie,
fagioli, fave.
• VERDURE: cavolfiori, spinaci, asparagi,
zucchine, zucca gialla, barbabietole bianche e
rosse, funghi, carote, sedani, carciofi, cavoli di
Bruxelles
ALIMENTI SUGGERITI PER IL
METABOLISMO VELOCE
L/L
• FRUTTA: ogni tipo di frutta secca: noci, nocciole,
arachidi, mandorle, pistacchi, anacardi,
• BEVANDE: acqua minerale, orzo, caffè decaffeinato,
thè deteinato, tisane, malto, camomilla.
• CONDIMENTI: burro, panna, margarine, oli d’oliva,
girasole, soia, mais, sale, salsa di soia, aromi, spezie,
aceto di mele, dolcificante fruttosio.
CIBI DA EVITARE PER IL METABOLISMO
VELOCE
L/L
• VERDURE: pomodori, peperoni, patate, rape,
cipolle, broccoli, insalate verdi di qualsiasi
tipo.
• FORMAGGI: tutti quelli freschi e magri, latte
scremato, yogurt, (uova)
CIBI DA EVITARE PER IL METABOLISMO
VELOCE
L/L
• BEVANDE: tutte le bevande alcoliche, (vino, birra)
quelle zuccherate (cole, aranciata ecc.) thè, caffè,
succhi di frutta.
• PESCE: tutti quelli considerati bianchi.
• CARBOIDRATI: tutta la pasta non integrale, gnocchi,
polenta, riso bianco, pane bianco, grissini, tutti i
dolci: torte, biscotti ecc.
DIETA PER IL METABOLISMO VELOCE
L/L 30 g
• MATTINO Tisane (malva, ortica, finocchio,
verbena) + dolcificante fruttosio, Caffè
decaffeinato, thè deteinato, caffè di cereali,
caffè d’orzo.
• META’ MATTINO: frutta secca arachidi,
pistacchi, anacardi, noci,
DIETA PER IL METABOLISMO VELOCE
L/L 30 g
• PRANZO: manzo, maiale, selvaggina, pollo,
tacchino (solo cosce), cavallo agnello,
prosciutto crudo, alternare con pesce +
verdure a scelta tra: spinaci, asparagi, carote,
zucchine.
• META’ POMERIGGIO: facoltativo come metà
mattino.
DIETA PER IL METABOLISMO VELOCE
L/L
30
g
CENA:
• 1° sera: pasta integrale, riso integrale +
verdure
• 2° sera: verdure miste o minestra di verdure
• 3° sera : legumi o funghi + verdure.
CONDIMENTI: sale, limone, aromi, aceto di
mele, olio di oliva, mais, soia, girasole,
margarina vegetale.
DIETA PER IL METABOLISMO VELOCE
L/L
• MATTINO: fette biscottate o pane o crackers
(tutti integrali, ) o yogurt ai cereali, (burro,
miele) + tisane (malva, ortica, finocchio,
verbena) caffè decaffeinato, thè deteinato,
caffè di cereali, caffè d’orzo, latte anche intero.
DIETA PER IL METABOLISMO VELOCE
L/L
• META’ MATTINO: frutta secca, (arachidi,
pistacchi, anacardi, noci,) + yogurt ai cereali,
gelati alla crema.
• PRANZO : pasta o riso integrale + carne o
pesce o salumi + verdure
• META’ POMERIGGIO: facoltativo come metà
mattino.
DIETA PER IL METABOLISMO VELOCE
L/L
• CENA:pasta o pizza + verdure
• legumi o funghi+verdure
• Riso o zuppa di farro o zuppa di orzo +
verdure
Per i soggetti infine caratterizzati come
Food Intermediate Stress Adapter
(FISA),S/L valgono considerazioni meno
drastiche e l’uso più equilibrato di quasi
tutti i cibi
DIETA PROTEICA
MINIMEAL
MINIMEAL è un sussidio dietetico brevettato (Patent N.
RM 94A000806) basato sulla somministrazione della
minima quantità di glucidi, protidi e lipidi capaci
di indurre, dopo l’assunzione per via orale, l’inizio
dei normali processi digestivi dell’organismo.
Razionale:
MINIMEAL
Il prodotto si configura come un pasto “fantasma”, dal bassissimo valore energetico
(<100 Kcal/per dose), capace di ottenere la secrezione e l’attivazione degli enzimi
digestivi bilio-pancreatici in un tempo inopportuno e pertanto inefficace, tale da
indurre una condizione di blanda e sempre reversibile insufficienza pancreatica.
La conseguente riduzione dell’apporto calorico alimentare, basato sulla temporanea
e reversibile maldigestione MINIMEAL indotta, diviene responsabile di un deficit
calorico che nel tempo è capace di una progressiva e continua perdita di peso.
Tale riduzione della capacità digestiva dell’organismo, MINIMEAL indotta,
produce cronicamente ma reversibilmente un conseguente deficit energetico
assorbitivo utilizzabile a fini terapeutici portando al potenziamento di qualsiasi
regime dietetico ipocalorico intrapreso.
La temporanea e reversibile mal-digestione, MINIMEAL indotta,
può essere inoltre efficacemente usata in tutti i trattamenti
dietetici ipocalorici giunti al così detto “blocco peso”.
MINIMEAL
Modalità assunzione:
Assumere 2 compresse di MINIMEAL, con un bicchiere
di acqua, prima di ogni pasto, quando lo stimolo della
fame è più evidente.
•Dopo l’assunzione di MINI MEAL, aspettare qualche
minuto (da 1 a 3) prima di iniziare a mangiare.
•Dopo l’assunzione di MINI MEAL assumere il pasto il
più velocemente possibile.
Assumere 2 capsule di MINIMEAL prima di ogni altro
pasto, con le stesse modalità.
Sankom CanDiet
Ingredienti
Zucchero/ sciroppo di glucosio
Fibre alimentari(oligo fruttosio e inulina)
Yogurt
Grassi e oli vegetali(cocco)
Burro
Latte evaporato
Gelatina
Succo di …….(fragola, pesca, ciliegia, thè verde e pompelmo)
Acido citrico
15 kcal a caramella
Vitamina A-C-E
0,17 gr. Proteine
Sale da cucina
2,7 gr. Carboidrati
0,3 gr. Grassi
1 gr fibre alimentari
Non contiene aromi conservanti o coloranti artificiali
10 mg. Vit C
1,7 mg. Vit E
questo prodotto è privo di glutine
0,8 mg. Vit A
COME FUNZIONA L'INTEGRATORE
SANKOM CANDIET?
1) 30-45 minuti prima di ogni pasto o al primo stimolo di fame,
masticarere due tavolette CANDIET e successivamente bere un bel
bicchiere di acqua ( 250ml).
Non superare le 4 tavolette al dì.
2) Le fibre dietetiche della tavoletta CANDIET assorbono l’acqua e
aumentano di volume. L’aumento di volume delle fibre dietetiche
comprime i recettori bariatrici presenti sulle pareti dello stomaco.
3) I recettori bariatrici così stimolati inviano un segnale di sazietà al
cervello che diminuirà temporaneamente la fame e quindi la
richiesta di cibo.
Le fibre dietetiche lasciano lo stomaco
in 1.5 - 2 ore senza nessun effetto collaterale
Il saziagramma seguente illustra la sensazione di fame/sazietà
durante la giornata di una alimentazione tipica normale.
Come interpretare il saziagramma: L’asse-x rappresenta le ore durante la giornata.
L’asse-y rappresenta il grado di fame/sazietà. La curva rappresenta la vostra tipica
curva di appetito durante un giorno di normale alimentazione.
Mal di stomaco
Gonfiore di stomaco
Forte sazietà
Media sazietà
Leggera sazietà
inizio sazietà
Cond. normale
Inizio fame
Leggera fame
Media fame
Forte fame
Eccessiva fame
Astenia e spossatezza
Applicare i principi della nutrizione intuitiva e l’integratore
Samkom- CanDiet per ridurre gli stimoli della fame ed
evitare situazioni di fame eccessiva.
Riducendo gli eccessi di fame sarete in grado di ridurre la
quantità di cibo introdotto e le calorie.
Mal di stomaco
Gonfiore di stomaco
Forte sazietà
Media sazietà
Leggera sazietà
Inizio sazietà
Condizione base
Inizio di fame
Fame leggera
Fame media
Fame forte
Fame eccessiva
Astenia spossatezza
Risultato: Consumo inferiore di quasi 1000Kcal al giorno!
“Conviene far studi sui regimi
(alimentari) più opportuni per
gli uomini ancora in salute.”
Ippocrate
Il secondo millennio ci ha consegnato un mondo di OBESI
“ la maggior arte degli obesi non rientra nei
programmi di dimagrimento, tra quelli che vi
rientrano molti non vi rimangono; quelli che vi
rimangono non perdono molto peso ed infine
tra questi ultimi molti riacquistano i chili
perduti”
A. Stunkard
• L’oscillazione del peso corporeo è un indice di rischio
cardiovascolare perché una progressiva
modificazione della composizione corporea
comporta una perdita non solo di massa adiposa ma
anche di massa muscolare, soprattutto in diete con
l’uso di farmaci o con gravi restrizioni caloriche, per
l’interessamento delle fibre muscolari cardiache.
4 milioni di italiani pari al 9,2 per cento degli uomini e all’ 8,8
per cento delle donne.
È alle prese con la pancetta il 13 % degli uomini tra i 45 e 74
anni, con un picco del 14,8% tra i 55 e i 64. Le donne
prevalentemente dopo il 55° compleanno.
Nel meridione e nell’ Italia insulare sono in sovrappeso il 37,9
ed in 34,5 % ed obesi l’11,3 ed il 9,6 %, nel settentrione il
31 % ha parecchi chili di troppo e l’8 per cento è affetto di
obesità.
• Poiché la SM è strettamente legata all’obesità e l’obesità è
sempre più presente nei paesi industrializzati, è verosimile
che la prevalenza sia anche superiore.
• I diversi criteri diagnostici dei vari studi rendono difficoltoso il
confronto nelle varie popolazioni.
• Globalmente gli studi dimostrano che almeno nella fascia di
età > 40 aa, cioè nella fascia in cui l’incidenza di fenomeni
aterotrombotici comincia ad essere significativa, la SM è
presente in un paziente su tre.
Nella fascia di età più avanzata la prevalenza arriva quasi ad un
paziente su due.
È un aggregazione, in uno stesso soggetto, di
più fattori di rischio cardiovascolare di tipo
metabolico e non metabolico
•
•
•
•
•
Rischio arteriosclerotico
Ipertensione
Obesità
Resistenza insulinica diabete
Steatoepatite non alcolica NASH
•
•
•
•
•
Malattie respiratorie
Steatosi epatica
Calcolosi colecisti
Iperuricemia e gotta
Cancro mammario ed
endometriale
•
•
•
•
•
•
Malattie cardiovascolari
Ictus
Diabete II – 85% obesi
Dislipidemia
Osteoartrite
Alterazioni endocrine
Keplan
1989
DEADLY QUARTET
(quartetto mortale)
-Obesità
-Intolleranza glicidica
-Ipertrigliceridemia
-Ipertensione
National Cholesterol
Educational Program
20010
SINDROME METABOLICA
-Obesità centrale
-Intolleranza glicidica
-Dislipidemia
-Ipertensione
Tale cluster di fattori di rischio
è spesso presente in pazienti
in sovrappeso o francamente
obesi.
CHE COSA E’ L’OBESITA’ ADDOMINALE ?
• Accumulo di tessuto adiposo viscerale
– Grasso mesenterico e a livello dell’ omento
• Definita da circonferenza addominale > 102 cm negli
uomini e > 88 e cm nelle donne
• Il grasso viscerale è più attivo da un punto di vista
metabolico rispetto al grasso sottocutaneo
– Maggior attività endocrina
– Maggiori effetti sfavorevoli sul metabolismo e sul rischio
cardiovascolare
- Cause acqusite 50%
Sovrappeso
Obesità viscerale
Inattività fisica
Errori alimentari
qualitativi e quantitativi
Stress
Fumo
- Cause genetiche 50%
X
INSULINO
RESISTENZA
SINDROME
METABOLICA
OBESITA’
IPERTENSIONE
DISLIPIDEMIA
INSULINO
RESISTENZA
STATO
PROINFIAMMATORIO
IPERGLICEMIA
STATO
PRO TROMBOICO
• Viene definita come una ridotta risposta biologica
all’insulina
• È un difetto primario nella maggioranza dei pazienti
con diabete di tipo 2
• Negli individui non-diabetici, l’ insulino resistenza, in
concomitanza con l’ iperinsulinemia, ha un forte
valore predittivo per lo sviluppo futuro del diabete di
tipo 2
(1)
(2)
(3)
1 American Diabetes Association. Diabetes Care 1998; 21(2): 310-314
2 Beck-Nielsen H, Groop LC. J Clin Invest 1994; 94: 1714-1721
3 Bloomgarden ZT. Clin Ther 1998; 20(2): 216-231
L’IPERINSULINISMO/INSULINORESISTENZA
CAUSA UNA SINDROME:
Nei muscoli e fegato si induce insulinoresistenza e alterata
secrezione insulinica
Se la SM, il diabete e il CVD sono più
frequenti dopo i 50 anni
… come possibile che il nostro genoma includa
geni che esordiscono in età avanzata?
Ed inoltre…
… come può un disturbo genetico così negativo
sopravvivere con un così alto tasso di
prevalenza?
L’insulino resistenza sarebbe una delle
espressioni del gene del risparmio in grado di
contrapporsi all’ipoglicemia da digiuno ed in
grado di consentire un vantaggio nella
sopravvivenza in popolazioni soggette a
ricorrenti periodi di privazioni alimentari.
PRIMO OBIETTIVO:
IL TRATTAMENTO DELL’ OBESITA’
• Cercare di ridurre il peso corporeo del 10% in un
anno
• Dieta ipocalorica (riduzione tra le 400 e le 100 Kcal al
giorno)
• Riduzione degli zuccheri (preferenza agli amidi)
• Riduzione dei grassi saturi (< 7% delle Kcal totali)
• Grassi totali < 30%
ENTRATE CALORICHE –
USCITE CALORICHE =
----------------------------------------------------------BILANCIO ENERGETICO POSITIVO
Proteine
15 - 20 %
Lipidi
15 - 20 %
Carboidrati
55 - 65 %
È UN ADATTAMENTO
QUALITATIVO
E QUANTITATIVO
CHE VARIA
UNA DIETA FISIOLOGICA CIOE’
CORRETTA ED EQUILIBRATA
PER PREVENIRE O
CORREGGERE UNO SQUILIBRIO
METABOLICO O ERRORI
NUTRIZIONALI
RAPPRESENTA UNA SPECIE
DI
ERRORE CALCOLATO
Variabilità di NUTRIENTI prestabiliti rispetto alla cultura scientifica
acquisita - necessità fisiologiche, osservazioni epidemiologiche e
prevenzione di patologie
U.S.A., U.K. ,
Altri Paesi
Livelli di Assunzione giornalieri
Raccomandati di Nutrienti
Italia
Attività giornaliera sedentaria
M.B. + 20 – 30%
LARN = 1,07 g / kg peso / die + 15%
I LARN propongono una fascia di sicurezza
superiore di 1,07 g / kg peso / die di proteine
comprese quelle vegetali per evitare eccessi
di grassi insaturi presenti nella carne
ovviamente il bisogno riguarda gli aminoacidi,
non le proteine
Il minimo livello di assunzione per l’equilibrio dell’ azoto
è 0,52 – 0,63 g / kg / die di proteine ad alto valore
biologico => corretto a …..
0,80 g / kg / die
1,07 g / kg / die
0,80 g / kg / die
U.S.A. U.K.
1,07 g / kg / die
italia
La completezza aminoacida ed energetica (equilibrio azotato) si potrebbero
calcolare in valori più bassi, il limite è per garanzia; nei L.A.R.N. apporti di
proteine vegetali ( legumi, cereali)
+ 30% della quota calorica (7-10% saturi,
AGE 2-6% , il resto meglio monoinsaturi –
acido oleico
+ 55% mai meno del 51% ,di cui
max 10-12% di zuccheri
semplici
accettato a bassa concentrazione o diluito
fino al 10% delle calorie totali
10-15 g /1000 kilocalorie (30/35 g)
vitamine, minerali, oligominerali. Normale
rotazione, da valutare in 7 gg., delle
scelte alimentari, cibi freschi e stagionali
•
•
•
•
•
•
•
Bilancia cibo e attività fisica
Limita grassi, grassi saturi e colesterolo
Scegli dieta con cereali, frutta e verdura
Varietà di alimenti
Modera sale e sodio
Modera gli zuccheri
Modera gli alcolici (meglio vino rosso)
RIFERIMENTO E’ IL PESO IDEALE DEL SOGGETTO
Se i L.A.R.N. = 1,07 g / kg peso / die 10/15% dell’energia totale di
un peso fisiologico: qualunque dieta ipocalorica risulta
IPERPROTEICA
dato che questa quota fisiologica sarà sempre mantenuta a
discapito degli altri nutrienti!
Alimentazione
Attività fisica
Contesto familiare
Contesto sociale
Contesto lavorativo
Ogni modificazione di questi fattori che nel loro
insieme rappresentano lo stile di VITA porta ad una
variazione delle funzioni omeostatiche e quindi del
PESO CORPOREO
*Calcolo del dispendio energetico giornaliero
* Calcolo del valore energetico da somministrare
PROTEINE 30%
LIPIDI
20%
GLUCIDI
50%
Il peso va ridotto eliminando l’introito calorico
giornaliero e/o incrementando l’attività fisica:
è fondamentale educare a scegliere
qualitativamente gli alimenti in relazione al
contenuto di grassi saturi nascosti, fibre e
antiossidanti in base al reale fabbisogno
calorico, a porzioni/quantità, in 3 pasti e 2
spuntini
COLAZIONE : latte p.s. 100gr. + fette
biscottate 20 gr
SPUNTINO : kiwi 170 gr
PRANZO : spaghetti (45gr) al pomodoro (50gr), insalata
con pomodori (140 gr), pane (60 gr)
SPUNTINO : mele (180 gr)
CENA : vitella ai ferri (150 gr), carote grattugiate (150 gr),
pane (60 gr)
DIETA
• Del minestrone
• Dei 3 giorni, dei 7 giorni
• Del fantino, astronauta
• Punti
• Metabolica
• Del pompelmo, uva, frutta …..
• Macrobiotica Ecc. ecc
Durante una riduzione calorica l’organismo attua un processo di
ADATTAMENTO o di ACCOMODAMENTO
ADATTAMENTO
: abbassamento del M.B. per
preservare le risorse
ACCOMODAMENTO : utilizzo delle risorse per
sostituire nutrienti non presenti
GLICOGENESI
: impiego di lipidi = accumulo di scorie
chetoniche e proteiche = sovraccarico
epatico
per mantenere il glucosio nei valori glicemici, esaurite le scorte di glicogeno
(24h)
ATTIVITA’ FISICA
CONSIGLIATA:
30 minuti :
per la prevenzione di
malattie
vascolari e cronicodegenerative
60 minuti:
per aiutare il controllo
del peso
Furono gli americani con Ancel Keys, quindi il senato
degli Stati Uniti d’America e poi l’ O.M.S. a stabilire
che l’alimentazione tradizionale dei paesi del
Mediterraneo a base di pasta, aglio, legumi, verdure,
frutta, molto pesce e poca carne rappresenta il modo
di mangiare più sano con l’aggiunta del vino che ricco
di proantocianidine, ha attività antiossidanti, come il
pomodoro, e vasoprotettrici
Sarebbe corretto parlare di indicazioni alimentari mediterranee
e non di dieta.
Una dieta dovrebbe fissare i fabbisogni calorici (se no che dieta
è?) e la ripartizione dei macronutrienti, non genericamente
spingere certi cibi (pane, pasta, olio ecc.). Il messaggio dei
media banalizza: la dieta mediterranea è sinonimo di mangiar
bene perché ricorre a cibi semplici, alimentarsi correttamente
vuol dire assumere cibi ricchi di carboidrati e poveri di grassi
DIETA MEDITERRANEA, VUOL DIRE ANCHE MADE IN ITALY E L’ISTITUTO
NAZIONALE DELLA NUTRIZIONE HA RECEPITO LA BONTA’ DI CIO’ CHE SI
STA PERDENDO, E LANCIO’ UNA CAMPAGNA PUBBLICITARIA, CHE DEFINI’
PER LA PRIMA VOLTA IL NOSTRO ANTICO MODELLO DI ALIMENTAZIONE,
COME DIETA MEDITERRANEA.
DA ALLORA SONO PASSATI 20 ANNI E SONO CAMBIATI I RITMI E LO STILE DI
VITA, NON SI PUO’ PENSARE DI TORNARE TOTALMENTE ALLE ABITUDINI
ALIMENTARI DEI NOSTRI AVI, OBERATI DAL LAVORO FISICO E DALLA FAME,
ESCLUSION FATTA PER POCHI PRIVILEGIATI, MA SI PUO’ RISCOPRIRE IL
MANGIAR SANO PROPRIO DELLE NOSTRE TRADIZIONI.
LA PIRAMIDE ALIMENTARE ELABORATA IN AMERICA,
PREVEDE ALLA BASE CARBOIDRATI COMPLESSI, QUALI
PASTA, PANE, AMIDI, PATATE, CHE POSSONO ESSERE
CONSUMATI TUTTI I GIORNI, COME LA FRUTTA, LE
VERDURE, IL LATTE, POI L’ OLIO D’ OLIVA, I FORMAGGI,
TUTTI ALIMENTI CHE SI POSSONO CONSUMARE
QUOTIDIANAMENTE.
ANDANDO VERSO IL VERTICE DELLA PIRAMIDE, TROVIAMO
IL PESCE, LA CARNE BIANCA, LE UOVA, I DOLCI CHE SI
POSSONO PRENDERE 1 O 2 VOLTE LA SETTIMANA ED
INFINE LA CARNE ROSSA NON PIU DI UNA VOLTA AL
MESE.
LA GIORNATA TIPO DELLA DIETA MEDITERRANEA
E’ BASATA SU UNA COLAZIONE CON CAFFE’,
DUE FETTE BISCOTTATE INTEGRALI
CON MARMELLATA.
A PRANZO PROTEINE SOTTO FORMA DI
CARNE O PESCE,
CON VERDURE E PANE INTEGRALE,
LA SERA A CENA, CARBOIDRATI PIU’ VERDURE
USANDO FRUTTA E YOGURT COME SNACK.
LUNEDI
PRANZO: RISO INTEGRALE, 70 GR, CON VERDURE
ORATA AI FERRI, 200 GR, CON INSALATA MISTA
CENA: DUE UOVA SODE, 200 GR DI CICORIA LESSATA,
PANE INTEGRALE 40 GR, UN FRUTTO
MARTEDI
PRANZO: PASTA INTEGRALE 70 GR CON POMODORI,
FESA DI TACCHINO 150 GR, AI FERRI, CON SPINACI,
UN FRUTTO
CENA: CECI LESSATI 60 GR, VERDURE 200 GR
PANE INTEGRALE 40 GR, UN FRUTTO
MERCOLEDI
PRANZO: LENTICCHIE 70 GR, CON VERDURE, UN FRUTTO
CENA: SOGLIOLA 200 GR, CON CAVOLFIORI 200 GR, PANE INTEGRALE40 GR
GIOVEDI
PRANZO: RISO INTEGRALE 70 GR, ZUCCHINE LESSE, UN FRUTTO
CENA: PETTO DI POLLO 150 GR, INSALATA MISTA, PANE INTEGRALE 40 GR, UN
FRUTTO
VENERDI
PRANZO: UNA PORZIONE DI PASTA 60 GR, CON FAGIOLI 50 GR, 200 GR DI
BIETOLE, UN FRUTTO
CENA: MERLUZZO LESSO 200 GR, INSALATA MISTA, PANE INTEGRALE 40 GR, UN
FRUTTO
SABATO
PRANZO: RISO INTEGRALE 70 GR, VITELLO 150 GR, CON CAROTE, UN FRUTTO
CENA: CERTOSINO 100 GR, CON INSALATA DI RUCOLA, PANE INTEGRALE 40 GR,
UN FRUTTO
DOMENICA
PRANZO: UNA PORZIONE DI PASTA 70 GR, CON POMODORO
AGNELLO O CARNE MAGRA 150 GR, VERDURE, UN FRUTTO
CENA: MINESTRONE 300 GR, UNA PORZIONE DI GRANA 60 GR
PANE INTEGRALE 40 GR, UN FRUTTO
CONDIMENTI: DUE CUCCHIAI DI OLIO D’OLIVA DURANTE LA GIORNATA, UN
CUCCHIAIO DI SALE, SPEZIE, AROMI, ACETO A PIACERE, BERE 1,5/2 LITRI
DI ACQUA AL GIORNO
E’ UN’ALIMENTAZIONE EQUILIBRATA E
COMPLETA, SENZA CONTROINDICAZIONI, PER
ETA’ O STILE DI VITA, IN ARMONIA CON LA
NOSTRA TRADIZIONE ALIMENTARE, MA BASTA
POCO PER NON RISPETTARE LE QUANTITA’ E
NON AVERE I RISULTATI VOLUTI.
DA RICORDARE CHE E’ APPROVATA DAL
MINISTERO DELLA SALUTE.
Problemi della Dieta Mediterranea
1.
Il fabbisogno calorico è sovrastimato
2.
3.
La diminuzione dei grassi non fa ……..
fallimento del progetto del governo statunitense contr….
4.
Non migliora né la gestione dell’obesità né i fattori di
rischio (ipertensione, colesterolo, diabete)
5.
È comunque difficile da seguire perché non controlla lo
stimolo della fame.
LA ATKINS NEW DIET REVOLUTION, IDEATA
DAL CARDIOLOGO DI NEW YORK ATKINS
PER CURARE PAZIENTI OBESI ALLO SCOPO
DI DIMINUIRE LA SOMMINISTRAZIONE DI
FARMACI.
DURATA: QUATTRO SETTIMANE
CALORIE: NON INDICATE
PERDITA DI PESO:POCHI CHILI (IN GENERE 5)
VANTAGGI: NON BISOGNA CALCOLARE CALORIE NON SI AVVERTE SENSO DI FAME
SVANTAGGI: FA SALIRE IL COLESTEROLO PER LE QUANTITA’
DI GRASSI DA ASSUMERE.
PUÒ CAUSARE MALATTIE RENALI, DISTURBI CARDIOVASCOLARI, IN QUANTO NON
RISPETTA I CLASSICI PRINCIPI NUTRITIVI.
PUÒ CAUSARE EFFETTO YO-YO
LA DIETA PREVEDE QUATTRO FASI:
PRIMA FASE
LA QUANTITA’ DI CARBOIDRATI AMMESSI E’ DI 20 GR.
DA ASSUMERE DA VERDURE QUALI INSALATA, FINOCCHI
CETRIOLO. PROIBITI PANE, PASTA RISO, LEGUMI, FRUTTA.
AMMESSI CARNE, PESCE,L GRASSI, BURRO,FORMAGGI,UOVA.
COME BEVANDE ACQUA, TE, CAFFE’ DECAFFEINATO, BRODO.
SECONDA FASE
SI MANGIANO GLI STESSI ALIMENTI, MA SONO CONCESSI
CARBOIDRATI FORNITI DELLE VERDURE, FINO A 40 GR.
TERZA FASE
SI PUO AGGIUNGERE LA FRUTTA E LO YOGURT
QUARTA FASE
SONO AMMESSI FINO A 60 GR DI CARBOIDRATI
SCHEMA TIPO PRIMA FASE
COLAZIONE
DUE UOVA STRAPAZZATE CON PANCETTA, CAFFE’ DECAFFEINATO O
TE’ SENZA ZUCCHERO
PRANZO
BISTECCA AI FERRI CON INSALATA, CONDITA CON OLIO ED
ACETO
CENA
PESCE LESSO CON SPINACI
SCHEMA TIPO SECONDA FASE
COLAZIONE
DUE UOVA ALLA COQUE, UNA CENTRIFUGA DI CAROTE
TE’ O CAFFE’ DECAFFEINATO
PRANZO
FORMAGGI, VERDURE (INSALATA, FAGIOLINI) CONDITI CON SPEZIE, OLIO, LIMONE, O
INSALATA MISTA CON PROSCIUTTO, FORMAGGIO, UOVA O POLLO
CENA
BRODO, PESCE LESSO CON VERDURE, UN FRUTTO E UNA PORZIONE DI FORMAGGIO
GRASSO (PERE E PARMIGIANO, FRAGOLE CON PANNA)
E’ UNA DIETA IDEATA DAL DR. TARNOWER, E SINCLAIR
BAKER NEGLI ANNI ‘70, PER FAR DIMAGRIRE I
PAZIENTI CARDIOPATICI OBESI, PRIMA DI INTERVENTI
CHIRURGICI, ABBINANDO UNA DIETA IPERCALORICA
DI CIRCA 1000 CALORIE AL CONCETTO DI DIETA
IPERPROTEICA
LA RIPARTIZIONE DEI NUTRIENTI E’:
- PROTEINE 43%
- GRASSI 22.5%
- CARBOIDRATI 34.5%
CI SONO SOLO TRE PASTI AL GIORNO.
LA DIETA E’ DISTINTA IN DUE FASI:
LA PRIMA DI DUE SETTIMANE,
LA SECONDA DI DURATA VARIABILE IN BASE ALLE ESIGENZE DEL
PAZIENTE, CARATTERIZZATA DALLO SCARSO APPORTO DI ZUCCHERI
(VIETATI DOLCI, AMIDI, LEGUMI, LATTICINI, CARNI, CONDIMENTI
GRASSI) CONSENTITI LA SOIA E IL PANE IPERPROTEICO
-
MANGIARE ESATTAMENTE QUELLO CHE E’ PRESCRITTO.
-
-
CI SONO SOLO TRE PASTI AL GIORNO.
BEVANDE CONSENTITE SONO CAFFE’, TE SENZA ZUCCHERO, ACQUA, ACQUA TONICA.
-
-
VIETATI OLIO, BURRO, MAIONESE, MARGARINA.
PERMESSI LIMONE, ACETO, SENAPE, VINAIGRETTE.
LA CARNE DEVE ESSERE MOLTO MAGRA, TOGLIERE GRASSO VISIBILE E PELLE DEL POLLO O
TACCHINO.
-
-
VIETATI ALCOLICI DI OGNI GENERE.
ATTENERSI ALLE COMBINAZIONI ALIMENTARI DELLA DIETA.
NON SOVRACCARICARE LO STOMACO. SMETTERE DI MANGIARE QUANDO CI SI SENTE SAZI.
-
NON PROLUNGARE LA DIETA OLTRE I 14 GIORNI.
SI CONSIGLIA DI USARE UNA TABELLA PER CONTROLLARE IL PESO
GIORNALIERO AL MATTINO.
NELLE DUE SETTIMANE
SCHEMA ALIMENTARE
PRIMA COLAZIONE :
POMPELMO O FRUTTA FRESCA DI STAGIONE. UNA FETTA DI PANE
INTEGRALE O ALLA SOIA
THE O CAFFE’ SENZA ZUCCHERO
LUNEDI
PRANZO:
CARNE MAGRA A SCELTA, (POLLO, TACCHINO,
MANZO MAGRO) FREDDE E SENZA CONDIMENTI
GRASSI CON VERDURE A VOLONTA’ O POMODORI.
CENA:
PESCE MAGRO O CROSTACEI SENZA
CONDIMENTI GRASSI, VERDURE.
UNA FETTA DI PANE INTEGRALE O DI SOIA.
UN FRUTTO DI STAGIONE.
MARTEDI
PRANZO:
FRUTTA FRESCA DI STAGIONE
CENA:
HAMBURGER MAGRO ALLA GRIGLIA,
CON VERDURE
MERCOLEDI
PRANZO:
INSALATA DI PESCE (TONNO O SALMONE) CONDITA CON LIMONE
E ACETO
CENA:
AGNELLO ARROSTO SENZA GRASSO, VERDURE
GIOVEDI
PRANZO:
FORMAGGIO MAGRO TIPO JOCCA, DUE UOVA CUCINATE A
PIACERE, VERDURA, UNA FETTA DI PANE INTEGRALE O ALLA
SOIA.
CENA:
POLLO ARROSTO O ALLA GRIGLIA SENZA PELLE O GRASSI,
VERDURE (SPINACI, POMODORI, PEPERONI, FAGIOLINI)
VENERDI
PRANZO:
FORMAGGI MAGRI ASSORTITI, VERDURE, UNA FETTA DI
PANE INTEGRALE O ALLA SOIA.
CENA:
PESCE MAGRO O CROSTACEI, VERDURE O INSALATE,
UNA FETTA DI PANE INTEGRALE.
SABATO
PRANZO:
FRUTTA FRESCA DI STAGIONE
CENA:
CARNE MAGRA (POLLO O TACCHINI ARROSTO)
INSALATA DI POMODORI E LATTUGA
DOMENICA
PRANZO:
CARNE MAGRA (TACCHINO, POLLO, MANZO), VERDURE, FRUTTA
FRESCA.
CENA:
VITELLO ARROSTO SENZA GRASSO,
INSALATA DI LATTUGA, CETRIOLI,
SEDANO, POMODORI.
NELLE DUE SETTIMANE SUCCESSIVE SI PASSA ALLA FASE DEL
MANTENIMENTO CHE NON VARIA MOLTO DALLO SCHEMA
BASE.
SI POSSONO PRENDERE DUE FETTE DI PANE INTEGRALE O ALLA
SOIA AL GIORNO. UNA DOSE DI ALCOOL GIORNALIERO PARI A
40 GR DI LIQUORE O 120 GR DI VISO SECCO O 200 GR DI
BIRRA A BASSO CONTENUTO DI CALORIE.
COME CARNI MAIALE E PROSCIUTTO CRUDO, COME FORMAGGI
RICOTTA, FONTINA, MOZZARELLA, SVIZZERO.
SUCCHI DI POMODORO, POMPELMO, MELA, ARANCIA, NOCI.
DOPO QUESTE 4 SETTIMANE SE SI DEVE PERDERE ANCORA PESO SI TORNA
ALLE DUE DELLO SCHEMA INIZIALE CON UN SISTEMA 2 SETTIMANE SI –
2 SETTIMANE NO PER MANTENERE IL PESO RAGGIUNTO.
L’APPORTO CALORICO FORNITO DALLA DIETA E’ MOLTO BASSO, MENO DI
1000 CALORIE AL GIORNO, TROPPE POCHE PER CHI SVOLGE UNA VITA
ATTIVA ED E’ SQUILIBRATA DAL PUNTO DI VISTA NUTRIZIONALE.
NON SODDISFA IL FABBISOGNO NATURALE DI CARBOIDRATI, SALI,
VITAMINE, FIBRE.
ALTRO PUNTO DEBOLE E’ LA SUA RIGIDITA’ PERCHE’ I MENU NON
POSSONO VARIARE O ALTERNARSI.
FUNZIONA SOLO L’APPORTO CALORICO BASSO.
FU IDEATA DAL DOTTOR HAY NEL 1911 QUANDO
AMMALATOSI DI MORBO DI BRIGHT, UNA FORMA
DEGENERATIVA DEL TESSUTO RENALE, DECISE DI CURARSI
DA SOLO, CON L’ALIMENTAZIONE, OTTENENDO DEI
MIGLIORAMENTI NOTEVOLI.
A SEGUITO DI QUESTO EPISODIO SVILUPPO’ LA SUA DIETA
BASATA SUL PRINCIPIO CHE NELL’ORGANISMO SI
POSSONO FORMARE DEGLI ACCUMULI NON BILANCIATI DI
PRODOTTI DELLA DIGESTIONE E DEL METABOLISMO CHE IL
CORPO NON E’ IN GRADO DI ELIMINARE E CHE POSSONO
CAUSARE PROBLEMI DI SALUTE.
PER IL DOTTOR HAY CIO’ ERA DOVUTO A QUATTRO
CAUSE PRINCIPALI:
1) CONSUMO ECCESSIVO DI CARBOIDRATI RAFFINATI
2) CONSUMO ECCESSIVO DI CARNI
3) NON CONOSCENZA DELLA CHIMICA DELLA DIGESTIONE
4) SOVRALIMENTAZIONE
REGOLE BASE DELLA DIETA DISSOCIATA
1)
NON MANGIARE CARBOIDRATI CON PROTEINE E FRUTTI ACIDI
DURANTE LO STESSO PASTO
2)
MANGIARE VERDURE, INSALATA E FRUTTA A PARTE DAL PASTO
PRINCIPALE DELLA DIETA
3)
MANGIARE PROTEINE, AMIDO E GRASSI IN QUANTITA’ LIMITATA
4)
MANGIARE PANE INTEGRALE, EVITANDO ALIMENTI RAFFINATI
5)
FAR INTERCORRERE TRA I PASTI ALMENO QUATTRO ORE
LA DIETA DISSOCIATA SI BASA SULL’ANALISI DEI MECCANISMI DI DIGESTIONE
DEGLI ALIMENTI.
1) LE PROTEINE HANNO BISOGNO DI UN AMIBIENTE ACIDO PER ESSERE
DIGERITE; QUANDO SONO INGERITE NELLO STOMACO SI SVILUPPA ACIDO
CLORIDRICO CHE ATTIVA LA PEPSINA CHE DIVIDE E DIGERISCE LE
PROTEINE. QUESTO PROCESSO AVVIENE IN AMBIENTE ACIDO IN PARTE
NEUTRALIZZATO DALLA PRESENZA DI AMIDI E ZUCCHERI. IN TAL CASO LE
PROTEINE NON SONO DIGERITE COMPLETAMENTE.
2) I CARBOIDRATI HANNO BISOGNO DI UN AMBIENTE ALCALINO
PER ESSERE DIGERITI, PROCESSO CHE INIZIA CON LA PTIALINA,
DURANTE LA MASTICAZIONE.
LA PRESENZA DI PROTEINE O FRUTTI ACIDI, DIMINUISCE
L’ALCALINITA’ E RIDUCE L’ASSORBIMENTO E LA DIGESTIONE
INTESTINALE DEI CARBOIDRATI E DEI GRASSI.
SE GRANDI QUANTITA’ DI CARBOIDRATI E PROTEINE SONO
ASSUNTE NELLO STESSO PASTO SI FORMA UN AMBIENTE
TROPPO ACIDO PER LA RIDUZIONE DEGLI AMIDI E TROPPO
POCO ACIDO PER UNA BUONA DIGESTIONE DELLE PROTEINE.
TANTE DIETE DIMAGRANTI PROPOSTE COME NOVITA’ SI BASANO
SU QUESTA TEORIA, MA LE BASI SCIENTIFICHE E QUINDI
L’EFFICACIA DI QUESTA SONO CONTROVERSE.
IL PROFESSOR SHELDON MARGEN
DELL’UNIVERSITA’ DELLA
CALIFORNIA SOSTIENE
CHE TUTTI GLI ALIMENTI
SONO DELLE COMBINAZIONI
ALIMENTARI
E CHE IL NOSTRO
ORGANISMO E’ IN GRADO
DI GESTIRE COMBINAZIONI
DI NUTRIENTI.
UNA RICERCA SPECIFICA CONDOTTA DA ALAIN GOLAY
ALL’UNIVERSITA’ DI GINEVRA SU 57 PERSONE OBESE,
DIVISE IN DUE GRUPPI, IN CUI UNO SEGUIVA UNA
DIETA BILANCIATA ED UN GRUPPO UNA DIETA
DISSOCIATA, CON QUANTITA’ ANALOGA DI CALORIE,
CON UN APPORTO ENERGENTICO DI 45% DI
CARBOIDRATI ED IL 30% DI GRASSI HA EVIDENZIATO
CHE LA DIETA BILANCIATA E’ STATA PIU’ EFFICACE
CON UNA PERDITA MEDIA DI 7,5 KG DI GRASSO
CONTRO I 6,2 PERSI DA CHI SEGUIVA LA DIETA DELLE
COMBINAZIONI.
CIO’ DIMOSTRA CHE IL PERDERE PESO
NON HA ALCUNA RELAZIONE CON IL
MODO IN CUI SONO DISTRIBUITI
ALIMENTI E TIPI DI NUTRIENTI NEI
PASTI.
COME ALTRE DIETE AMERICANE LA DIETA
ATKINS INVOCA IL CONSUMO LIBERO
DI GRASSI QUALI BURRO, CARNE,
UOVA, PESCE, LATTICINI E LA
RIDUZIONE RIGOROSA DEI
CARBOIDRATI CON UN APPORTO
LIMITATO DI VERDURA E FRUTTA.
NASCE NEGLI ANNI 60 A NEW YORK QUANDO
JEAN NIDETCH CON UN GRUPPO DI AMICHE
IN SOVRAPPESO, DECISERO DI INCONTRARSI
PERIODICAMENTE PER SCAMBIARSI OPINIONI,
RIMEDI E DARSI UN SUPPORTO PSICOLOGICO
NELLA LOTTA CONTRO IL PESO.
IL GRUPPO SI DETTE UN NOME :WEIGHT
WATCHERS, CIOE’ I CONTROLLORI DEL PESO E
SI INGRANDI’ NEGLI ANNI FINO AL
FENOMENO ATTUALE CON CIRCA 200 SEDI
SONO IN ITALIA E 16.000 RIUNIONI ALL’ANNO,
NEL MONDO SI PARLA DI OLTRE DI UN
MILIONE DI SOCI CHE PRENDONO PARTE A
RIUNIONI IN 30 PAESI DEL MONDO.
LA DIETA IPOCALORICA DA 1200-1300 CALORIE CHE VA SEGUITA PER
ALMENO TRE SETTIMANE E’ STATA ELABORATA DA MEDICI
AMERICANI CHE OLTRE ALL’ASPETTO SCIENTIFICO, HANNO
SEMPRE TENUTO IN GRANDE CONSIDERAZIONE, L’ASPETTO
PSICOLOGICO E IL CONCETTO DELL’AUTO AIUTO. INFATTI UNA
DELLE CARATTERISTICHE CHE GARANTISCE IL SUCCESSO DELLA
DIETA E’ IL SENSO DI SOLIDARIETA’ E DI EMULAZIONE DEL
GRUPPO.
DURANTE LE RIUNIONI, OLTRE A PESARSI, OGNUNO ESPONE
LE PROPRIE DIFFICOLTA’, LE SUE STRATEGIE, ASSISTITO DA
ESPERTI IN PSICOLOGIA E ALIMENTAZIONE.
VENGONO INSEGNATI UNA SERIE DI ACCORGIMENTI PER
CONTROLLARE LE CALORIE, QUALE DOLCIFICANTE USARE,
EVITARE IL BURRO, I GRASSI ANIMALI, TOGLIERE IL GRASSO
ALLA CARNE PRIMA DELLA COTTURA, NON PRENDERE PIU’
DI 120 GRAMMI DI FORMAGGIO NELLA SETTIMANA O PIU’
DI DUE UOVA. USARE PENTOLE SPECIALI PER LA COTTURA.
LA VERSIONE MODERNA DELLA DIETA WEIGHT WATCHERS
PREVEDE DI TRASFORMARE IL CIBO IN PUNTI. IN UNA
GIORNATA PER DIMAGRIRE BISOGNA MANGIARE MAI
MENO DI 19 PUNTI, NE’ PIU’ DI 26, DA NON CONFONDERE
CON LA DIETA A PUNTI IDEATA NEGLI ANNI ‘70 DAL
DOTTOR RAZZOLI.
ESEMPIO:
1 PORZIONE DI FRUTTA O VERDURA = 0 PUNTI
150 GR DI PESCE SPADA = 2 PUNTI
1 CUCCHIAIO DI OLIO = 1 PUNTO
2 CUCCHIAI DI PURE’ = 2 PUNTI
LA DIETA WEIGHT WATCHERS IN
TEORIA NON PRESENTA ASPETTI
NEGATIVI; IL SUO FALLIMENTO E’
DOVUTO SIA AL FATTO CHE NON
E’ PERSEGUIBILE PER LUNGHI
PERIODI, SIA PERCHE’ NON A
TUTTI PIACE FARE LA
CONFESSIONE PUBBLICA DEI
PROPRI PECCATI ALIMENTARI
LA FINALITA’ DELLA DIETA
SONO CORRETTE
(CONTROLLO DELLE CALORIE,
PROPOSTA DI UNA CUCINA SALUTARE)
MA IL MODELLO DI CUCINA E’ TROPPO
LEGATO AI CANONI CLASSICI
DELLA CUCINA LIGHT.
NON SI INSEGNA A BRUCIARE
PIU’ CALORIE CON LO SPORT
MA AD ASSUMERNE DI MENO
ED IL PAZIENTE E’ SEMPRE PIU’
VINCOLATO DA QUANTITA’ MASSIME
DA ASSUMERE DI OGNI ALIMENTO.
DA RICORDARE CHE E’ APPROVATA
DAL NOSTRO MINISTERO DELLA SUALUTE
LA DIETA COSIDDETTA A ZONA FU PROPOSTA AGLI INIZI
DEGLI ANNI 90 DA BARRY SEARS, BIOCHIMICO
AMERICANO.
NATA PER GLI SPORTIVI CHE VOLEVANO PERDERE PESO,
MANTENENDO PERO’ UNA PERFOMANCE ATLETICA.
PER ZONA SI INTENDE QUELLO STATO DI ARMONIA
PSICOFISICA CHE PERMETTE DI ESSERE SEMPRE AL
MASSIMO DELLA EFFICIENZA FISICA E MENTALE CHE
SI OTTIENE GRAZIE AD UN’ALIMENTAZIONE BASATA
SULLA DISTRIBUZIONE BILANCIATA DI PROTEINE,
CARBOIDRATI E GRASSI.
LA FORMULA CHE RIASSUME TALE DIETA E’ “40-30-30”
CIOE’ AD OGNI PASTO OCCORRE MANGIARE
CARBOIDRATI PER IL 40% ( FRUTTA, VERDURA, PANE,
PASTA, LEGUMI) PROTEINE PER IL 30% (CARNE,
PESCE, UOVA) GRASSI PER IL 30%.
IL CIBO NELLA DIETA A ZONA NON VIENE CONSIDERATO
UNA SEMPLICE FORMA DI CALORE MA UN MEZZO
PER IL CONTROLLO DEL RILASCIO DEGLI ORMONI,
MODULANDO L’ATTIVITA’ DELL’INSULINA.
CON L’ASSUNZIONE IN PROPORZIONI
OPPORTUNE E’ POSSIBILE:
DETERMINARE LE RISPOSTE ORMONALI
RAGGIUNGERE L’EQUILIBRIO ORMONALE
CONTROLLARE LE FUNZIONI VITALI DEL NOSTRO CORPO
SAPPIAMO CHE L’INSULINA ENTRA IN CIRCOLO
PER MANTENERE REGOLARI I LIVELLI DELLO
ZUCCHERO NEL SANGUE E CHE ALIMENTI CON
UN ALTO INDICE GLICEMICO STIMOLANO
MOLTO L’INSULINA MENTRE I CARBOIDRATI,
QUALI FRUTTA E VERDURE, CON INDICE
GLICEMICO BASSO, MANTENGONO COSTANTE
E BASSI I LIVELLI INSULINEMICI, IMPEDENDO I
PROCESSI DI IMMAGAZZINAMENTO SOTTO
FORMA DI GRASSO CORPOREO.
LE PROTEINE CON UN INDICE BASSO DI GRASSO
SATURO, VALE A DIRE POLLO, PESCE, ALBUME,
TACCHINO, TOFU, POLVERI PROTEICHE,
STIMOLANO IL GLUGAGONE CHE HA UN’AZIONE
OPPOSTA ALL’INSULINA, E’ UN ORMONE
GRASSO-MOBILIZZATORE, INDUCE IL FEGATO AD
INIZIARE IL RILASCIO DEL GLICOGENO.
QUINDI LA PRESENZA DI PROTEINE NEL PASTO
RITARDA LA PRODUZIONE DI INSULINA E
PERMETTERA’ DI INIZIARE UN’AZIONE LIPOLITICA
NEL TESSUTO ADIPOSO.
LE PROTEINE “SFAVOREVOLI” CON UN’ALTA
CONCENTRAZIONE DI GRASSI SATURI, QUALI
CARNE ROSSA, TUORLO D’UOVO, MAIALE,
TENDONO A RENDERE LE MEMBRANE
CELLULARI PIU’ RIGIDE, INDUCENDO LE
CELLULE A NON RISPONDERE AI LIVELLI
NORMALI DI INSULINA, CAUSANDO UNA
RESISTENZA INSULINEMICA CON UN
AUMENTO DEI LIVELLI DI INSULINA E DELLA
PRODUZIONE DI GRASSI.
REGOLA FONDAMENTALE DELLA DIETA A ZONA E’ QUELLA DI PREVEDERE CHE
OGNI PASTO O SPUNTINO SIA UN “BLOCCO” FORMATO DA TRE BLOCCHETTI:
UNO DI PROTEINE, UNO DI CARBOIDRATI, UNO DI GRASSI.
LA ZONA PREVEDE CHE PER OGNI CHILOGRAMMO DI MASSA MAGRA DEL CORPO
VANNO CONSUMATE TRA 1-2 GRAMMI DI PROTEINE AL GIORNO IN BASE AL
LIVELLO DI ATTIVITA’; PER OGNI 7 GRAMMI DI PROTEINE, 9 GRAMMI DI
CARBOIDRATI E 3 GRAMMI DI GRASSO. PER RENDERE PIU’ SEMPLICE QUESTO
CONTEGGIO E’ STATO SVILUPPATO IL SISTEMA DEI BLOCCHI:
UN BLOCCO DI PROTEINE E’ DI 7 GRAMMI
UN BLOCCO DI CARBOIDRATI E’ DI 9 GRAMMI
UN BLOCCO DI GRASSO E’ DI 3 GRAMMI
VA INDIVIDUATO IL NUMERO DI BLOCCHI
COMPLESSIVI E SUDDIVISI NEI VARI PASTI
DELLA GIORNATA, MANTENENDO SEMPRE LA
PROORZIONE 1: 1: 1 TRA I BLOCCHI.
VANNO EVITATI I GRASSI SATURI ED ASSUMERE
COME FONTE DI GRASSI GLI ARACHIDI, LE
NOCI, L’OLIO D’OLIVA, CON UNA
INTEGRAZIONE DI EICOSANOIDI (OMEGA-3)
EVITARE I CIBI CON UN ALTO CONTENUTO DI
ACIDO ARACHIDONICO, COME LE CARNI
ROSSE E I TUORLI D’UOVO.
Il sistema dei blocchi:
Il blocco è, nella dieta EnerZona, l’unità di misura del cibo. Ogni blocco è composto da
9 grammi di carboidrati, 7 grammi di proteine e 3 grammi di grasso. Il calcolo del
numero dei blocchi da assumere quotidianamente deve tenere conto della massa
magra e del tipo di attività fisica e lavorativa che si svolge, per esempio:
- Una casalinga o un’impiegata potrebbe assumere circa 11 – 12 blocchi suddivisi in:
3 blocchi a colazione, 3 a pranzo e 3 a cena, più 2 spuntini da un blocco ciascuno;
- Un impiegato di sesso maschile potrebbe invece assumere 14 – 15 blocchi suddivisi
in:
3 blocchi a colazione, 4 blocchi a pranzo e a cena, più 3 spuntini da un blocco
ciascuno;
- Uno sportivo maschio potrebbe assumere circa 18 – 20 blocchi suddivisi in:
4 blocchi a colazione, 5 blocchi a pranzo e a cena, più 3 spuntini da due blocchi
ciascuno.
Lista blocchetti proteici :
1 blocchetto = 7 grammi proteine circa
-
8 g proteine di EnerZone soia 90%
2 albumi
46 g di pesce bianco
35 g di tonno, salmone
23 g bresaola di vitello
30 g di coniglio
32 g petto di pollo
40 g coscia di pollo
32 g petto di tacchino
25 g prosciutto magro
35 g agnello
33 manzo magro
35 g mozzarella light
1 uovo intero
33 g vitello magro
35 g maiale magro
46 g stracchino
2 sottilette
22 g mozzarella
20 g parmigiano reggiano
26 g pecorino fresco
28 g bel paese
36 g gorgonzola
23 g caciocavallo
24 g provolone dolce o piccante
25 g emmenthal
35 g cotechino
Lista blocchetti misti:
-
225 ml di latte parzialmente scremato = 1 blocchetto proteine – 1 blocchetto carboidrati + 1
blocchetto di grassi
-
175 ml yogurt bianco = 1 blocchetto proteine – 1 blocchetto carboidrati + 1 blocchetto grassi
-
100 gr fagioli borlotti in scatola – 25g tonno = 1 blocchetto proteine – 1 blocchetto
carboidrati
-
100 gr ceci secchi + 100 gr carne o tonno o salmone o 140 gr pesce bianco = 3 blocchetti
proteine – 3 blocchetti carboidrati
100 gr lenticchie + 87 gr cotechino o carne = 3.5 blocchetti proteine – 3.5 blocchetti
carboidrati
-
100 gr tortellini + 40 gr parmigiano reggiano = 3 blocchetti proteine – 3 blocchetti
carboidrati
½ pizza margherita con 40 gr mozzarella e 40 gr prosciutto magro = 3 blocchetti proteine – 3
blocchetti carboidrati
IL SISTEMA DELLA MANO
PROTEINE MAGRE
PANE O PASTA O RISO
1 palmo
=
1 porzione
1 pugno
=
1 porzione
La verdure deve essere condita con olio extravergine d’oliva
Grammi proteine per un chilo di massa
magra
Sedentario puro (divano, sedia, televisione, pantofole)
1,1
Lavoro tranquillo senza alcuna attività fisica
1,3
Lavoro più attività fisica leggera; soggetti obesi (uomini con oltre il 30% di
massa grassa, donne con oltre il 40%)
1,5
Lavori stressanti; soggetti che si allenano regolarmente tre volte alla
settimana o che praticano costantemente sport
1,7
Lavoro più allenamento atletico quotidiano
1,9
Pesante allenamento quotidiano
2,1
Intenso allenamento a scopo agonistico, integrato da sedute giornaliere con i
pesi; doppio allenamento sportivo professionale quotidiano
2,3
La scelta dei nutrienti
bisogna prestare molta attenzione al fatto che la scelta dei macronutrienti è fondamentale per produrre la più corretta e
sana risposta insulinica. A questo proposito, si faccia riferimento alle seguenti tabelle :
Tabella alimenti a cura di Enerzona Barry Sears
miglior scelta
discreta scelta
pessima scelta
Proteine
Carni
Pesci e crostacei
Petto di pollo e tacchino, coniglio,
vitello, struzzo, bresaola
Maiale magro, manzo magro, pollo,
tacchino, prosciutto cotto e crudo
magro
Carni rosse grasse, insaccati,
pancetta, hamburger, fegato, patè,
salsiccia, zampone
Acciughe sott’olio, anguilla, aringa,
capitone, bastoncini di pesce
baccalà., gamberi, branzino,
calamari, dentice, merluzzo,
palombo, persico, spada, polpo,
rombo, salmone, sarde, sgombro,
seppia, sogliola, spigola tonno,
triglia, trota
Albume d’uovo, proteine in polvere
Uova intere, uova di quaglia
Fiocchi di latte magro, fior di latte,
formaggi freschi di capra, formaggi
light, grana,ricotta vaccina e di
pecora, feta
Caciotta fresca, crescenza,
mozzarella, ricotta di bufala
Uova
Latticini
A base di soia
Fonti miste
Hamburger, germogli, proteine in
polvere, EnerZone soia 90%, tofu
Farina e latte di soia, yogurt magro,
latte parzialmente scremato,
barrette (tipo snack EnerZone
40.30.30 Nutrition Bar 40.30.30)
pasto pronto (tipo EnerZone Istant
Meal 40.30.30)
Brie, caciocavallo, camembert,
fontina, formaggini cremosi,
gorgonzola, groviera, pecorino,
provolone, scamorza, stracchino,
taleggio
GRASSI
(ricchi in grassi saturi)
Olio d’oliva, olive, arachidi,
avocado, mandorle, nocciole, noci,
olio di sesamo
Olio di semi, olio di soia
Burro, margarina, lardo,
mascarpone, panna, panna acida
OMEGA 3 RX in capsule e liquido
CARBOIDRATI
VERDURE E LEGUMI
FAVOREVOLI
SFAVOREVOLI
Asparagi, broccoli, carciofi, cavoli, cipolle, fagiolini, finocchi,
insalata, melanzane, peperoni, pomodori, rape, ravanelli,
spinaci, ceci, cicoria, fagioli, funghi, indivia, lenticchie, porri,
sedano, zucchine
Barbabietola, carote, mais, patape, zucca
FRUTTA
Albicocche, arance, fragole, kiwi, lamponi, mirtilli, more,
pompelmo, prugne, ribes, amarene, ananas, castagne, ciliegie,
cocco, mandarini, mele, meloni, nespole, pere, pesche
Anguria, banana, cachi, datteri, fichi, mango,
prugne secche, uva passa, succhi di frutta
CEREALI
Avena decorativa, orzo, cereali integrali
Biscotti, cracker, fette biscottate, focacce,
grissini, pasta, pane, riso
ALCOLICI
Vino rosso, birra ( con moderaziono)
Aperitivi, superalcolici
Fruttosio
Zucchero, saccarosio, glucosio, miele,
marmellata
Sorbetto alla frutta
Cioccolato, gelato, panettone, torrone
ZUCCHERI SEMPLICI
DOLCI
PREFERIRE COME FONTI PROTEICHE IL PESCE (SALMONE, SARDINE,
TONNO, SGOMBRO)
LE CARNI BIANCHE, ALBUME, LEGUMI.
EVITARE CIBI AD ALTO INDICE GLICEMICO, PREFERENDO FRUTTA,
VERDURE, FIOCCHI DI AVENA COME FONTI DI CARBOIDRATI.
GLI ALIMENTI CONSIGLIATI SONO RICCHI DI VITAMINE.
VA’ INTEGRATA LA VITAMINA E, IN CASO DI ATTIVITA’ FISICA
INTENSA.
CON L’EQUILIBRIO ORMONALE OTTENUTO CON LA ZONA SI
DOVREBBE OTTENERE:
1)
2)
3)
4)
5)
UNA RIDUZIONE DELL’ECCESSO DI ADIPE
UN AUMENTO DELLA MASSA MUSCOLARE
UN MIGLIORAMENTO DELLE PRESTAZIONI ATLETICHE
BENEFICI SU MALATTIE QUALI DIABETE, IPERTENSIONE,
IPERCOLESTEROLEMIA, ATEROSCLEROSI
AUMENTO DIFESE IMMUNITARIE
GLI EFFETTI POSSONO ESSERE AMPLIFICATI ASSOCIANDO UNA
CORRETTA ATTIVITA’ SPORTIVA.
ESEMPIO DI UN PASTO SECONDO LA ZONA :
UN BLOCCO DI PROTEINE = 45 GR DI PESCE AZZURRO +
UN BLOCCO DI CARBOIDRATI = 120 GR DI SPINACI +
UN BLOCCO DI GRASSI = 2 CUCCHIAI DI OLIO
SE L’IDEA DEI BLOCCHI E’ COMPLICATA IN ALTERNATIVA SI PUO’
RICORRERE ALLE BARRETTE E ALLE BUSTE COME SOSTITUTIVI DEI
PASTI CHE HANNO DIFFUSIONE DA NOI COME ENERZONA
LA FORMULA 40 – 30 – 30 SUGGERITA DA SEARS
SI PRESTA A CONFUSIONE PERCHE’ E’
DIFFICILE CALCOLARE LA QUANTITA’ GIUSTA
DEI BLOCCHI.
IL RAPPORTO TRA PROTEINE E CARBOIDRATI
DOVREBBERO ESSERE COMPRESO TRA 0,6 –
0,8, OTTIMALE 0,75, MENTRE I GRASSI
DOVREBBERO ESSERE PARI AL 30% DELLE
CALORIE TOTALI. LA DIETA COMPRENDE I
MACRONUTRIENTI ED E’ FORTEMENTE
IPOCALORICA
ESEMPIO : SOGGETTO CON ATTIVITA’ SEDENTARIA
DEL PESO DI 70 KG, CON UNA PERCENTUALE DI GRASSI DEL
15%,SECONDO SEARS, LE PROTEINE NECESSARIE SONO DI 1,1 GR / KG
MASSA MAGRA PARI A 65,5 GR = 262 KCAL. I CARBOIDRATI SONO IN
RAPPORTO 40:30, QUINDI = 350 KCAL I GRASSI SONO NELLA STESSA
QUANTITA’ DELLE PROTEINE E FORNISCONO 589,5 KCAL, PER UN
TOTALE DI 1201,5 KCAL.
CONSIDERANDO IL FABBISOGNO CALORICO, CIOE’ LA
QUANTITA’ DI CALORIE NECESSARIE PER MANTENERE
LO STESSO PESO DEL NOSTRO PAZIENTE PARI A 1800
KCAL, INCOMINCERA’ A PERDERE PESO.
ANCHE SE IL RAPPORTO OTTIMALE
PROTEINE/CARBOIDRATI SI CORREGGE A 0,75 ED
AUMENTANO I CARBOIDRATI MENTRE PROTEINE E
GRASSI RESTANO INVARIATI, CON UN APPORTO DI
437 KCAL SI HA UN TOTALE DI 1288 KCAL.
CORREGGENDO IL RAPPORTO A 0,6 TRA PROTEINE E
CARBOIDRATI, MI TROVO AD AUMENTARE LA QUOTA
DEI GRASSI PER ARRIVARE ALLE 1800 CALORIE
NECESSARIE
LA GESTIONE DEGLI ACIDI GRASSI E’ UN PUNTO
CONTROVERSO: BISOGNA EVITARE DI
ADDUMERE TROPPO ACIDO ALFA-LINOLENICO
CHE BLOCCA LA PRODUZIONE DI EICOSANOIDI
COME GLI OMEGA-3 MA QUESTO E’
CONTENUTO NELLA FRUTTA SECCA
INDISPENSABILE PER AVERE UNA QUANTITA’
DI GRASSI NELLA DIETA SENZA RICORRERE AI
GRASSI ANIMALI. ALTRA COSA
FONDAMENTALE E’ L’ATTIVITA’ SPORTIVA
SENZA LA QUALE LA DIETA A ZONA NON
RAGGIUNGE RISULTATI NEL BREVE PERIODO
IN REALTA’ E’ DIFFICILE SEGUIRE UNA DIETA
BASATA SU BLOCCHI PER LA VARIABILITA’
INDIVIDUALE ALLA RISPOSTA INSULINEMICA E
ALLA RIPARTIZIONE ESATTA DEI
MACRONUTRIENTI CHE NEI CIBI CAMBIANO
SECONDO NAZIONI, QUALITA’,
CONSERVAZIONE, COTTURA.. INOLTRE SEARS
NON CONSIDERA LE REALI NECESSITA’ DEL
CORPO UMANO, DEI CARBOIDRATI E
PROTEINE SECONDO LE QUANTITA’ MINIME
GIORNALIERE
LA COMUNITA’ SCIENTIFICA METTE IN EVIDENZA CHE IL
PILASTRO DELLA ZONA CIOE’ CHE L’AUMENTO DELLA
GLICEMIA E QUINDI IL RILASCIO DI INSULINA DIPENDA DAL
RAPPORTO TRA CARBOIDRATI E PROTEINE E’ UN FALSO.
L’AUMENTO DELLA GLICEMIA DIPENDE DALL’EQUAZIONE
CARBOIDRATI x 0,9 +
PROTEINE x0,5 +
GRASSI x 0,1
CONSIDERIAMO DUE PASTI,
IL 1° IN ZONA IL 2 ° NO.
50 GR DI PANE + 100 GR DI PROSCIUTTO COTTO
SGRASSATO+ 8 GR DI OLIO = 350 KCAL =
C39%P30%G31%
50 GR DI PANE + 23 GR DI OLIO = 350 KCAL =
C58%P5%G37%
SI E’ VISTO CONTROLLANDO LA GLICEMIA POST
PRANDIALE CHE NON E’ IL SECONDO PASTO NON IN
ZONA A CAUSARE UN AUMENTO DELLA GLICEMIA.
A LIVELLO SPORTIVO CHI PRATICA SPORT DI RESISTENZA CONSUMA LE
SCORTE DI GLICOGENO MUSCOLARE E DEVE REINTEGRARLE IN BREVE
TEMPO PER GARANTIRE UN RECUPERO OTTIMALE.
NECESSITANO CARBOIDRATI AD ALTO INDICE GLICEMICO PERCHE’ E’
PROPRIO L’INSULINA A DARE L’ORDINE ALLE CELLULE DI RIPRISTINARE
LE SCORTE DI GLICOGENO. SE CIO’ NON AVVIENE I MUSCOLI NON
FUNZIONANO COME DOVREBBERO, CALANO LE PRESTAZIONI, C’E’ IL
RISCHIO DI INFORTUNI.
IN UNA DIETA IPOCALORICA, COME LA ZONA, E’
DIFFICILE GARANTIRE I LIVELLI DI ASSUNZIONE DI
GRASSI ESSENZIALI, MANTENERE IL RAPPORTO TRA
OMEGA6-OMEGA3 DI 4 : 1 CONSIDERANDO CHE E’
DIFFICILE PILOTARE LA PRODUZIONE DEI GRASSI IN
UN SOL SENSO E CHE GLI STUDI AL RIGUARDO SONO
ANCORA ALL’INIZIO.
FACENDO QUESTE CONSIDERAZIONI LA DIETA
ZONA SI LIMITA A CONSIGLI MOLTO POPOLARI
RIPRESI SUI GIORNALI, SIA PER QUANTO
RIGUARDA IL RAPPORTO TRA
MACRONUTRIENTI, SIA PER I RAPPORTI DEI
GRASSI ESSENZIALI.
SECONDO IL MODELLO SOFISTICATO DEI
BLOCCHI SI E’ IN REALTA’ LONTANO DAI
FABBISOGNI DELL’ORGANISMO E, SE SI SEGUE
IN MODO RIGOROSO, BISOGNA LIMITARE
INTERE CATEGORIE DI ALIMENTI ED
AUMENTARE I GRASSI
CON IL SISTEMA AD OCCHIO, CONSIGLIATO NELLE PUBBLICAZIONI, SI E’ QUASI SEMPRE
LONTANISSIMI DALLA ZONA MA DIVENTA PIU’ EQUILIBRATA, CON LA
RIPARTIZIONE
50%C – 30% GR – 20% PR
SE LO SCOPO DELLA DIETA E’ PERDERE PESO,
LA ZONA FUNZIONA PERCHE’:
1)
2)
3)
4)
LIMITA L’APPORTO DI CALORIE
E’ COMPOSTA DA ALIMENTI SAZIANTI
E’ ABBASTANZA EQUILIBRATA NEI MACRONUTRIENTI ED HA RIABILITATO L’USO
DEI CARBOIDRATI NELLA DIETA
HA POSTO L’ACCENTO SULL’IMPORTANZA DEGLI OMEGA3
ANCHE I GRASSI NELLA DIETA HANNO LA LORO IMPORTANZA
IN QUANTO A LIVELLO ORMONALE “ C’ E’ BISOGNO DEL
GRASSO PER ELIMINARE IL GRASSO”.
SECONDO LA TEORIA DELLA ZONA IL GRASSO E’ UN
COMBUSTIBILE A RILASCIO LENTO UTILIZZABILE A SCOPI
ENERGETICI NELLE CONDIZIONI FISIOLOGICHE CAUSATE
DALLA DIETA ZONA RALLENTANDO L’ENTRATA DEI
CARBOIDATI NEL CIRCOLO E DI CONSEGUENZA LA
PRODUZIONE DI INSULINA.
IL GRASSO STIMOLA LA PRODUZIONE DI CCK
(COLECISTOCHININA) CHE CONTRIBUISCE AL SENSO DI
SAZIETA’
METODO MONTIGNAC
IL METODO DI MONTIGNAC SI BASA SUL CONCETTO CHE LA
CAUSA DELL’ AUMENTO DI PESO E’ DOVUTA
ALL’IPERINSULINEMIA DA PARTE DEL PANCREAS, LEGATA
ALL’ASSUNZIONE DI CIBI CON INDICE GLICEMICO ALTO.
NON E’ QUINDI LA QUANTITA’ DEL CIBO CHE INGRASSA MA LA
LORO QUALITA’, SENZA UN LEGAME TRA OBESITA’ E CALORIE.
NON BISOGNA MANGARE MENO MA MEGLIO.
SU QUESTA BASE HA AVUTO UN GRANDE
SUCCESSO CON OLTRE 13. MILIONI DI
SEGUACI. IL BRITISH JOURNAL OF NUTRITION
HA RESO NOTO CHE QUESTO “METODO” E’
EFFICACE PER CHI SOFFRE DI PROBLEMI
CARDIOVASCOLARI E PUO’ EVITARE IL RISCHIO
DI DIABETE.
VA’ CONSIDERATO CHE NEI PAESI
INDUSTRIALIZZATI I CASI DI OBESITA’ SONO
QUADRUPLICATI NEGLI ULTIMI 40 ANNI
BENCHE’ IL CONSUMO MEDIO DI CALORIE
QUOTIDIANO SI SIA RIDOTTO
IL METODO PREVEDE DUE FASI : UNA DI
DIMAGRAMENTO E UNA DI MANTENIMENTO.
LA PRIMA FASE PUO’ DURARE ANCHE QUALCHE
MESE FINO A QUANDO NON SI E’ RAGGIUNTO
IL PESO IDEALE.
SI ASSUMONO SOLO TRE PASTI GIORNALIERI AD
ORE FISSE, CON CIBI CHE NON ABBIANO UN
INDICE GLICEMICO SUPERIORE A 35, NON
ASSOCIANDO GRASSI E CARBOIDRATI NELLO
STESSO PASTO, CON QUANTITA’ LIBERE.
ESEMPIO GIORNATA TIPO
COLAZIONE
PANE INTEGRALE CON MARMELLATA SENZA ZUCCHERO O UNO
YOGURT MAGRO.
PRANZO
PESCE AZZURRO, INSALATA DI CETRIOLI, YOGURT
CENA
ZUPPA DI VERDURE, FORMAGGIO MAGRO, SPINACI
NEL MANTENIMENTO, CHE PUO’
DURARE ANCHE TUTTA LA VITA,
SI POSSONO MANGIARE TUTTI I
CIBI CON INDICE GLICEMICO
FINO A 50. IN CASO DI STRAPPI
ALLA DIETA SI PUO’ RIPARARE
CON L’ASSUNZIONE DI CIBI A
BASSISSIMO INDICE GLICEMICO
CIBI CONSENTITI
LENTICCHIE, INSALATA, POMODORI, CAVOLI, BROCCOLI,
SPINACI, MELANZANE, FAGIOLINI, FRUTTA, PESCE,
FORMAGGI FRESCHI O STAGIONATI, UOVA,
CIOCCOLATO AMARO, OLIO D’ OLIVA O DI GIRASOLE
CIBI NON CONSENTITI
ZUCCHERO, FARINE BIANCHE, PATATE, MAIS, BURRO,
MARGARINA, RISO, PATATE FRITTE, CREPES, TOAST,
DOLCI FATTI CON FARINA
Alimenti a basso indice glicemico:
-
Pari a zero: uova; pesce; formaggi freschi e stagionati; carni; insaccati;
Inferiore di 10: melanzane ed ortaggi verdi;
Da 10 a 15: albicocche; agrumi; noci; mandorle; arachidi; yogurt magro;
Da 15 a 20: marmellata senza zucchero; cioccolato amaro; lenticchie;
Da 20 a 30: latticini;
Da 30 a 40: pane integrale e mele;
Da 40 a 50:pasta
Alimenti ad alto indice glicemico:
-
Pari a 60: gelato
Da 50 a 65: farine bianche e pizza margherita;
Da 65 a 70: riso bianco; peperoni; zucchero
Pari a 75: anguria;
Pari a 90: patatine fritte;
Da 90 a 100: birra; burro e margarine; glucosio
INDICE GLICEMICO
L’INDICE GLICEMICO DI UN ALIMENTO RAPPRESENTA LA
VELOCITA’ CON CUI AUMENTA NEL SANGUE LA
CONCENTRAZIONE DI GLUCOSIO, CIOE’ LA GLICEMIA, IN
SEGUITA ALL’ASSUNZIONE DI UN ALIMENTO, RISPETTO AD UN
ALIMENTO DI RIFERIMENTO (GLUCOSIO)
LA TABELLA AGGIORNATA DEGLI INDICI GLICEMICI PUBBLICATA
SU “AM.3 CLIN NUTR. 2003” MOSTA COME L’I.G. VARIA A
SECONDA DELLA PRESTAZIONE E DEGLI INGREDIENTI NEGLI
ALIMENTI CUCINATI, DEL GARDO DI MATURAZIONE, E CHE IL
CONFRONTO TRA ALIMENTI HA SENSO SOLO SE LA
DIFFERENZA E’ NETTA.
L’INDICE GLICEMICO, TENDE A DIMINUIRE SE SI
AGGIUNGONO GRASSI O PROTEINE AD UN
ALIMENTO PERCHE’ LA DIGESTIONE DELL’ ALIMENTO
E’ PIU’ LENTA E QUINDI I CARBOIDRATI VENGONO
ASSORBITI PIU’ LENTAMENTE.
UN ALIMENTO LIGHT NON SEMPRE SOTTO QUESTO
PUNTO DI VISTA E’ MIGLIORE DEL SUO ALIMENTO
NORMALE.
IL RISCHIO TOTALE DI INSULINA, NON DIPENDE
DALL’INDICE GLICEMICO MA DAL CARICO
GLICEMICO, CIOE’ DAL PRODOTTO TRA INDICE
GLICEMICO E LA QUANTITA’ DI CARBOIDRATI
INGERITI
VA’ QUINDI SEGUITA UN’ ALIMENTAZIONE
EQUILIBRATA IN CUI LA QUANTITA’ DI
CARBOIDRATI NON E’ SUPERIORE AL 55%,
CON PROTEINE E GRASSI DISTRIBUITE NELL’
ARCO DELLA GIORNATA ED ALIMENTI
SAZIANTI COME VERDURA E FRUTTA CHE
CONTRIBUISCONO AD ABBASSARE L’INDICE
GLICEMICO ANCHE DEGLI ALIMENTI A RISCHIO
E’ STATA MESSA A PUNTO AGLI INIZI DEGLI ANNI 90 DAL
DR. PETER
D’ ADAMO, UN NATUROPATA ITALO-AMERICANO,
SULLA BASE DI STUDI GIAPPONESI SULLE
INTOLLERANZE ALIMENTARI.
SCEGLIENDO I CIBI IN BASE ALLA RELAZIONE CON IL
PROPRIO GRUPPO SANGUIGNO SI PROPONE DI
RISOLVERE I PROBLEMI DEL PESO, DI INTOLLERANZE
E DI ALLERGIE RESPIRATORIE.
IL PRINCIPIO DI BASE E’ CHE CIASCUNO DEI
QUATTRO GRUPPI SANGUIGNI, RISPONDE IN
MODO DIVERSO AL CIBO, IN QUANTO SONO
COMPARSI IN EPOCHE DIVERSE, ADATTANDOSI
AL CIBO CHE IN QUEL MOMENTO
RAPPRESENTAVA LA LORO DIETA PRINCIPALE E
CHE SONO DIVENTATI QUELLI MEGLIO
TOLLERATI
ALIMENTI INCOMPATIBILI
CREANO PROBLEMI DI
DIGESTIONE, CON LA
FORMAZIONE DI TOSSINE
CHE DANNO RITENZIONE
IDRICA, RALLENTANO IL
METABOLISMO E QUINDI
PORTANO AD UN AUMENTO
DI PESO
SECONDO D’ ADAMO, AD ESEMPIO, IL GRUPPO
“0” MANIFESTA PROBLEMI DI GASTRITE ED
IPERACIDITA’, PERCHE’ ESSENDO CARNIVORO
PRODUCE MOLTO ACIDO CLORIDRICO,
DANNEGGIANDO LA MUCOSA DELLO
STOMACO. IL GRUPPO “A” PUO’ SOFFRIRE DI
DISTURBI CARDIACI O DIABETE.
CHI APPARTIENE A QUESTO GRUPPO SI SENTE BENE SEGUENDO UNA DIETA RICCA DI PROTEINE
ANIMALI, DERIVATE DA CARNE O PESCE, DA ASSOCIARE A FRUTTA E VERDURA.
DEVE EVITARE IL CONSUMO DI
PASTA, PANE, LEGUMI, LATTE, LATTICINI, TRANNE YOGURT.
CIBI DA PRIVILEGIARE:
CARNE OVINA E BOVINA, PESCE DI MARE, YOGURT, ANANAS, FICHI, NOCI, BROCCOLI, AGLIO,
CIPOLLA, PREZZEMOLO
DA EVITARE:
CARNE DI MAIALE, SALMONE AFFUMICATO, MELANZANE, PATATE, LATTE, LATTICINI,
FORMAGGIO E RICOTTA, MAIS, FRUMENTO
PER CHI APPARTIENE A QUESTO GRUPPO, LA DIETA PIU’ ADATTA E’ VEGETARIANA
PERCHE’ PRODUCE POCO ACIDO CLORIDRICO E QUINDI FATICA A DIGERIRE LE
PROTEINE ED I GRASSI ANIMALI, CONSUMANDO PASTI PIU’ LEGGERI E FREQUENTI.
ALIMENTI DA PRIVILIEGIARE:
POLLO, MERLUZZO, SGOMBRO, YOGURT, FORMAGGIO DI PECORA E CAPRA, SOIA,
PANE DI FARRO, BROCCOLI, VERZA, LATTUGA, CAROTE, SPINACI, FAGIOLINI,
ANANAS, FICHI, POMPELMO
ALIMENTI DA EVITARE
CARNI DI TUTTI I TIPI, ANGUILLA, CROSTACEI, BURRO, FORMAGGIO, GELATO,
MELANZANE, PATATE, POMODORI, CECI, FAGIOLI, FRUMENTO, ARANCE, BANANE
SONO PROVVISTI DI UN APPARATO DIGERENTE FLESSIBILE,
IN GRADO DI METABOLIZZARE SIA LE PROTEINE CHE I CARBOIDRATI. SI PUO’
CONSUMARE QUASI TUTTO, COMPRESO I LATTICINI E LE UOVA, CIBO
PREFERITO E’ IL PESCE TIPO MERLUZZO, SALMONE; VA EVITATO IL GRANO
SARACENO E LA CARNE DI POLLO.
ALIMENTI DA PRIVILEGIARE
AGNELLO, CONIGLIO, MERLUZZO, SALMONE, MELANZANE, BROCCOLI, CAROTE,
PEPERONE, FAGIOLI, MANDORLE, ANANAS, UVA, LIMONE, RISO, PANE DI
MIGLIO E FARRO, UOVA
ALIMENTI DA EVITARE
ANATRA, OCA, POLLO, MAIALE, OSTRICHE, CROSTACEI, CARCIOFI, POMODORI,
SUGO, MAIS, ORZO, FRUMENTO, NOCI, NOCCIOLE
POSSONO CONSUMARE QUASI TUTTE LE CATEGORIE DI CIBO A CONDIZIONE CHE SIA
FATTO A PICCOLE PORZIONI.
ALIMENTI DA PRIVILEGIARE
CONIGLIO, AGNELLO, TACCHINO, NASELLO, SALMONE, SOGLIOLA, MELANZANE,
PISELLI, SEDANO, YOGURT, FORMAGGIO DI PECORA, ANANAS, FICHI, POMPELMO,
UVA, RISO, PANE DI MIGLIO, SOIA
ALIMENTI DA EVITARE
ANATRA, OCA, POLLO, MANZO, SELVAGGINA, OSTRICHE, CROSTACEI, BURRO, LATTE
INTERO, GELATO, CARCIOFI, SEMI DI ZUCCA, GIRASOLE, ARANCIA, MAIS, BIBITE
ALLA COLA
QUESTA DIETA E’ ADATTA A CHI HA PROBLIEMI
DIGESTIVI O METABOLICI CHE NON E’
RIUSCITO A RISOLVERE CON LA MEDICINA
CONVENZIONALE, GLI ALIMENTI TOLLERATI
SONO MOLTISSIMI E QUINDI LA DIETA E’
VARIA, SEMPLICE.
NON SI TRATTA DI UNA DIETA A BREVE TERMINE
MA A VITA.
FA DIMAGRIRE MA MOLTO LENTAMENTE.
CURA DIMAGRANTE METODO SIMEONS MODIFICATO
MATTINA: un bicchiere di latte magro 150 gr, caffè a piacere, due fette biscottate. Usare come
dolcificante saccarina. Nell’ arco della giornata bere tè verde; si possono prendere fino a
quattro caffè.
PRANZO e CENA: carne magra di vitello gr. …….. cotta ai ferri o bollita, senza grasso, oppure in
alternativa pollo, senza pelle, ai ferri o bollito, gr ……., o petto di tacchino gr. ……. . Pesce,
bollito o ai ferri o al forno, magro ( sogliola, rombo, spigola, trota, merluzzo, gamberi) gr.
……., fresco o surgelato. In alternativa alla carne o al pesce si possono mangiare due uova.
CONTORNI: verdure, crude o cotte, nella quantità voluta, sono permesse: spinaci, zucchine,
broccoletti, bieta, cicoria, finocchi, sedano, pomodori, insalata, radicchio, cetrioli, carciofi,
cipolle, verza, ravanelli.
FRUTTA: mela, arancia, mandarini, pompelmo, kiwi.
CONDIMENTI PERMESSI: sale, pepe, spezie, basilico, aglio, cipolla, prezzemolo, pomodoro,
aceto (preferire aceto di mele), limone.
Usare il succo di un limone nell’arco della giornata.
BERE: almeno un litro e mezzo di acqua al giorno a basso residuo minerale,
tipo VITASNELLA, LEVISSIMA, PANNA.
CURA DIMAGRANTE ---- METODO SIMEONS DIETA DOPO IL TRATTAMENTO.
Nelle prime tre settimane sono permessi, senza limiti di quantità i seguenti alimenti: carni di
qualsiasi tipo, pesci di qualsiasi tipo, uova. Nella prima settimana si può incominciare ad
aggiungere nella dieta i formaggi, nella seconda gli insaccati. Come condimento è permesso
l’olio e il burro. Da evitare il fritto panato o con farina. Verdure di qualsiasi tipo. Frutta in
quantità moderata. È consentito un bicchiere di vino o di birra a pasto. Si può continuare con
il latte a colazione.
ALIMENTI VIETATI sono i FARINACEI, di qualsiasi tipo, cioè zucchero, pane, pasta, dolci, grissini,
biscotti, riso, patate, semolino, farina e tutti i legumi, cioè fagioli, ceci, lenticchie, piselli,
fave. Nella quarta settimana si può aggiungere un grissino a pranzo e uno a cena.
Nella quinta settimana sono permessi fino a due grissini a pranzo e a cena.
Nella sesta settimana e in quelle successive occorre distinguere tra coloro che sono arrivati al
peso ideale e quelli che non sono arrivati al peso normale. Per chi ha raggiunto il peso
normale, è permesso una rosetta oppure una porzione di pasta o riso o legumi una volta alla
settimana, controllando il peso il giorno dopo. In caso di aumento RIMANDARE di un mese la
nuova assunzione di farinacei. In caso contrario, continuare due volte alla settimana.
Per chi NON è arrivato al peso normale, in attesa dei quaranta giorni per ricominciare il ciclo,
devono limitare l’assunzione di farinacei a due grissini a pranzo e due a cena.
LA DIETA DEL MINESTRONE FU IDEATA DALL’HOSPITAL DI
ST. LUIS PER I PAZIENTI CARDIOPATICI IN ATTESA DI
ESSERE OPERATI. DOVEVA ESSERE SEGUITA AL
MASSIMO PER 10/14 GIORNI, CON L’OBBIETTIVO DI
FAR PERDERE IL MAGGIOR NUMERO DI CHILI IL PIU’
RAPIDAMENTE POSSIBILE.
E’ UNA DIETA A TEMA,
DOVE AD OGNI PASTO SI MANGIA
UN SOLO ALIMENTO,
SENZA CONSIDERARE L’EQUILIBRIO
DEI NUTRIENTI:
LA PERDITA DI PESO
E’ PRIORITARIA SU TUTTO.
LA DIETA PREVEDE SETTE GIORNI A BASE
DI MINESTRONE DI VERDURA, TE’,
SUCCHI DI FRUTTA NON ZUCCHERATI E
FRUTTA; AL QUARTO GIORNO SI
AGGIUNGE LATTE SCREMATO O
YOGURT, AL QUINTO CARNE DI
MANZO, AL SETTIMO GIORNO RISO
INTEGRALE
BISOGNA CONSIDERARE CHE A CAUSA DELLA FORTE
RESTRIZIONE CALORICA E DELLO SCARSO APPORTO
IN PROTEINE, SI PERDONO MUSCOLI ED ACQUA
PIUTTOSTO CHE GRASSO. PERMETTE DI FAR PERDERE
PESO NEL BREVE PERIODO, DI BRUCIARE I GRASSI,
INSTAURANDO UN REGIME ESTREMAMENTE
PUNITIVO, COMPLETAMENTE A FAVORE DEI
CARBOIDRATI, MONOTONO, POCO SAZIANTE.
ECCEZION FATTA PER LO YOGURT E PER DUE PORZIONI
DI CARNE AL VAPORE NELL’ARCO DELLA SETTIMANA
C’ E’ UN APPORTO NULLO DI PROTEINE.
LA DIETA NON PREVEDE ALCUN TIPO DI
EDUCAZIONE ALIMENTARE, ANZI E’
DISEDUCATIVA PER IL CONCETTO CHE E’
CORRETTA PERCHE’ USATA IN OSPEDALE, PER
MALATI GRAVI, E LA PROBABILITA’ DI
RECUPERARE IL PESO PERDUTO E’ DEL 100%
DIETA MINESTRA BRUCIA GRASSI
Ingredienti:porri o 6 cipolle, 1 o 2 barattoli di polpa di pomodori, i cavolo (verza) grande tritato, 2 peperoni
verdi, 1 sedano intero, un dado a piacere.
La minestra si può insaporire con sale, pepe, curry, prezzemolo peperoncino o tabasco. A piacere si possono
aggiungere spinaci o rape.
Tagliare le verdure in piccoli pezzi e coprire con acqua. Far bollire per 10 minuti, abbassare il fuoco per ultimare
la cottura. La minestra si può mangiare ogni volta che si ha fame. Se ne può mangiare a volontà in qualsiasi
momento. La minestra non aggiunge calorie. Più ne mangiate e più dimagrite. Riempire un thermos la
mattina, se siete fuori casa. La minestra, se mangiata da sola per un lungo periodo, causa denutrizione.
Prima giorno: mangiare la minestra e qualsiasi frutto a volontà (tranne le banane). Da bere:the non zuccherato,
acqua o caffè nero non zuccherato o succhi di frutta non zuccherati.
Secondo giorno: la minestra e qualsiasi verdura verde a volontà (tranne fagioli secchi, piselli, ceci e granoturco).
A cena potete ricompensarvi con una grande patata al forno condita con burro. Non mangiate frutta oggi.
Terzo giorno: la minestra più frutta e verdura a volontà (niente patate). Se hai rispettato la dieta, in questi tre
giorni dovresti aver perso almeno 2 o 3 chili.
Quarto giorno: minestra più tre banane e latte scremato ( il latte può essere sostituito con lo yogurt magro).
Quinto giorno: minestra, manzo e pomodori. Il manzo (dai 250 ai 500 gr) e 6 pomodori freschi. È obbligatorio
bere 6 / 8 bicchieri d’acqua per eliminare l’acido urico. Mangiare la minestra almeno una volta.
Sesto giorno: manzo (anche 2 o 3 bistecche) e verdure a volontà. Non mangiare patate. Almeno una volta
bisogna mangiare la minestra.
Settimo giorno : riso integrale, succo di frutta non zuccherato e verdura a volontà. Mangiare la minestra almeno
una volta.
LE PERSONE CHE DICONO DI SEGUIRE UNA
DIETA VEGETARIANA SONO TANTE, ANCHE SE
NON SONO MOLTE QUELLE CHE NON FANNO
MAI ECCEZIONI E CHE IN SOSTANZA SEGUONO
UNA DIETA ONNIVERA, E SOLO
TENDENZIALMENE VEGETARIANA.
SI DEVE DISTINGUERE TRA DIETA VEGETARIANA
E VEGETALIANA O VEGANA
LA DIETA VEGETALIANA ELIMINA
DALL’ALIMENTAZIONE OGNI TIPO DI CARNE
ANIMALE, COMPRESI PESCI E CROSTACEI, MA
NON I PRODOTTI DI DERIVAZIONE ANIMALE
COME LATTE, UOVA, FORMAGGI, MIELE.
LA DIETA VEGETARIANA O VEGANA ELIMINA
TUTTI I PRODOTTI DI ORIGINE ANIMALE,
COMPRESI I DERIVATI, NELLA CONVINZIONE
CHE IL CORPO UMANO SIA ADATTO AD
ASSUMERE E DIGERIRE SOLO PRODOTTI
VEGETALI, E CHE QUESTO SIA L’UNICO MODO
PER EVITARE DANNI.
MOLTI VEGETARIANI SI RITENGONO ANIMALISTI
CONVINTI CONTRARI ALL’UCCISIONE DI
ANIMALI MA E’ DIFFICILE NELLA NOSTRA VITA
NON VENIRE IN CONTATTO CON OGGETTI DI
ORIGINE ANIMALE.
I VEGANI INVECE HANNO LA CONVINZIONE CHE
IL CORPO UMANO SIA ADATTO SOLO A
PRODOTTI VEGETALI E CHE SIA L’UNICO
MODO PER EVITARE DANNI ALL’ORGANISMO.
E’ VERO CHE ALCUNE PUBBLICAZIONI
ATTESTANO LA MINORE INCIDENZA DI
MALATTIE CARDIOVASCOLARI, TUMORI,
DIABETE, IPERTENSIONE, OBESITA’ NEI
VEGETARIANI GRAZIE ALL’USO ABBONDANTE
DI FIBRE, MA E’ ANCHE VERO CHE QUESTI
SOGGETTI SONO MOLTO PIU’ ATTENTI ALLA
LORO SALUTE DEL RESTO DELLA
POPOLAZIONE.
QUELLO CHE E’ CERTO SONO I RISCHI DI POSSIBILI
CARENZE DI FERRO, PROTEINE, VITAMINA B12,
CALCIO E VITAMINA D, SOPRATTUTTO NELLE
DONNE E NEGLI SPORTIVI.
PER IL FERRO LA DIETA VEGETARIANA DEVE ESSERE BEN
BILANCIATA PERCHE’ I VEGETALI NE CONTENGONO
POCO ED E’ SCARSAMENTE BIODISPONIBILE LE
PROTEINE POSSONO ESSERE COMPENSATE CON
LATTICINI, UOVA, LEGUMI, MA I VEGANI POSSONO
CONTARE SOLO SU QUESTI ULTIMI.
LA CARENZA DI VITAMINA B12 E SOPRATTUTTO NEI
VEGANI, A RISCHIO DI ANEMIA PERNICIOSA, CON
SINTOMI CHE COMPAIONO DOPO DUE-TRE ANNI DI
DIETA DEL TUTTO PRIVATIVA.
ANCHE IL CALCIO E’ UN PROBLEMA
SOPRATTUTTO NEI VEGANI CON RISCHIO DI
OSTEOPOROSI NELLE DONNE DAL MOMENTO
CHE I VEGANI ASSUMONO ANCHE POCA
VITAMINA D, MENTRE I VEGETARIANI
L’ASSUMONO CON LE UOVA.
QUINDI E’ MOLTO DIFFICILE IMPROVVISARE
UNA DIETA VEGETARIANA SENZA INCORRERE
IN CARENZE NUTRIZIONALI, CHE NELLO
SPORTIVO SI FANNO SENTIRE PRIMA DEL
SEDENTARIO, A MENO DI NON PRENDERE
INTEGRATORI, MA QUESTO VUOL DIRE
ANDARE CONTRO AI PRINCIPI DELLA DIETA.
LO SCOPO DELLA DIETA DI MAURICE MESSEGUE,
FAMOSO ERBORISTA FRANCESE, E’ QUELLO DI
DIMAGRIRE MANTENENDO SEMPRE UNA
SENSAZIONE DI BENESSERE ABBINANDO AL
REGIME DIMAGRANTE UN TRATTAMENTO
DEPURATIVO A BASE DI INFUSI E DECOTTI.
LA FILOSOFIA DI MESSEGUE E’ STATA SEMPRE DI SERVIRSI DELLE
RISORSE DELLA NATURA, USANDO ERBE CURATIVE COLTIVATE
SENZA FARE USO DI FERTILIZZANTI O DI INSETTICIDI COLTIVATI
IN TERRENI SELEZIONATI.
DURANTE LA PERMANENZA NEI CENTRI VENGONO USATE
QUOTIDIANAMENTE, SOTTO FORMA DI TISANE, CHE SONO
PERSONALIZZATE, IN BASE ALLE CARATTERISTICHE DEI
PAZIENTI O DI BAGNI, IMPACCHI O MICRONIZZATE, SOTTO
FORMA DI “GELULES” ERBE MICRONIZZATE E CONSERVATE IN
CAPSULE PER MANTENERE LE LORO QUALITA’
IL TRATTAMENTO DURA DI SOLITO UN
MESE, BASATO SU UNA DIETA DI
CIRCA 1200 KCAL, SI PERDONO IN
MEDIA QUATTRO CHILI, ED E’
ADATTA PER CHI VUOL DIMAGRIRE
IN MODO NATURALE, SENZA
RINUNCIARE AI PASTI DELLO CHEF
DEL CENTRO.
LA DIETA
CHENOT
IL PRINCIPIO SU CUI SI BASA IL METODO DI
CHENOT E’ CHE PER DIMAGRIRE BISOGNA
DEPURARE PRIMA L’ORGANISMO DALLE
SCORIE ACCUMULATE DA UN’ALIMENTAZIONE
TROPPO RICCA DI GRASSI .
SECONDO LA MEDICINA NATURALE CI SONO
DUE TIPI DI SCORIE, I CRISTALLI E LE COLLE. I
CRISTALLI, DERIVANTI DALLE PROTEINE, SONO
SCORIE SOLUBILI NEI LIQUIDI CHE
DOVREBBERO ESSERE ELIMINATI CON LA
TRASPIRAZIONE E CON LE URINE. QUANDO
L’ORGANISMO NON RIESCE AD ELIMINARLI SI
GENERANO DELLE INFIAMMAZIONI.
GLI ALIMENTI DA ELIMINARE DALLA DIETA SONO LA
CARNE, LE UOVA, IL PESCE, I DERIVATI DEL LATTE,
CEREALI E ZUCCHERO RAFFINATO. BISOGNA
AUMENTARE L’INTRODUZIONE DEI LIQUIDI.
LE COLLE SONO PRODOTTI DI SCARTO NON SOLUBILI
NEI LIQUIDI. LA LORO PRESENZA SI RILEVA SOTTO
FORMA DI MUCO. DERIVANO DA
UN’ALIMENTAZIONE TROPPO RICCA DI GLUCIDI
(PANE, PASTA, CEREALI, AMIDI) VA LIMITATO QUINDI
IL LORO CONSUMO.
PER HENRI CHENOT, L’UOMO E’ UN’ENTITA’ DI CORPO E
MENTE CHE, PER RAGGIUNGERE UNO STATO DI BENESSERE,
DEVE MANTENERE L’EQUILIBRIO DI ENTRAMBI. IL CORPO
UMANO ATTRAVERSA CICLI VITALI, CHE MUTANO OGNI
SETTE ANNI, MODIFICANDO L’ORGANISMO E CIOE’ IL
MODO IN CUI SI ASSIMILANO E SI TRASFORMANO I
NUTRIENTI.
PER FUNZIONARE CORRETTAMENTE E PER RALLENTARE
IL PROCESSO DI INVECCHIAMENTO E’ IMPORTANTE
CHE IL CORPO SI LIBERI DALLE SOSTANZE NOCIVE
ACCUMULATE AL SUO INTERNO. L’ORGANISMO DI
OGNUNO E’ IN GRADO DI RINNOVARSI E DI
LIBERARSI DALLE TOSSINE. TALVOLTA PERO’ QUESTO
MECCANISMO NON E’ SUFFICIENTE E QUINDI
BISOGNA INTERVENIRE CON UN REGIME
ALIMENTARE MIRATO.
LA DIETA SI BASA SU UN REGIME ALIMENTARE
DEPURATIVO CHE FA PERDERE DA 2.5 A 5 KG
NELLA PRIMA SETTIMANA E CHE POI
PERMETTE DI PERDERE PESO IN MODO PIU’
LENTO E GRADUALE. LA PERDITA DI PESO
VARIA A SECONDA DEL SOVRAPPESO,
DELL’ETA’ E DEL TIPO DI ATTIVITA’ FISICA
SVOLTA DAL SOGGETTO.
LO SCHEMA E’ SETTIMANALE E VA’ RIPETUTO
PER UN MESE. IL PROGRAMMA NON SI BASA
SULL’APPORTO CALORICO DEGLI ALIMENTI MA
SULLA LORO PROPRIETA’ DISINTOSSICANTE. LA
DIETA VA’ INIZIATA IL SABATO, PER EVITARE
CHE UN CAMBIO ALIMENTARE POSSA CREARE
STANCHEZZA E QUINDI USUFRUIRE DEL
RIPOSO DOMENICALE.
NEI PRIMI TRE GIORNI I MENU’ SONO PENSATI
PER DEPURARE L’ORGANISMO A FONDO CON
L’AIUTO DI VERDURE E CIBI INTEGRALI. DAL
MERCOLEDI’ SI REINTRODUCONO LE
PROTEINE, SOPRATTUTTO QUELLE DEL PESCE
E DEI LEGUMI.
VA’ ABOLITO IL SALE BIANCO PERCHE’ IL SUO
USO CAUSA UNA RITENZIONE DI LIQUIDI NEI
TESSUTI ED USARE AL SUO POSTO
CONDIMENTI DELLA CUCINA ORIENTALE.
DOPO IL PRIMO MESE E’ VIETATO ASSUMERE
FORMAGGI PERCHE’ RICCHI DI SALE E QUINDI
DANNO RITENZIONE E SCORIE E MANGIARE
CARBOIDRATI LA SERA PERCHE’ LA SCARSA
ATTIVITA’ FISICA DELLLA SERA IMPEDISCE DI
BRUCIARLI.
DIETA MONOPIATTO
Dieta elaborata per il/la Sig./ra …………………………………….……..data………………………………………..
___________________________________________________________________________________________________________________
COLAZIONE
Latte parzialmente scremato 200 gr
oppure
Yogurt magro alla frutta
1 vasetto
Aggiungere 3 fette biscottate oppure 25 gr di Cornflakes
Consumare la colazione senza zucchero dolcificando, eventualmente, con aspartame.
___________________________________________________________________________________________________________________
PRANZO
Piatto unico così composto:
a) Pasta o riso 80 gr o patate 250 gr cui aggiungere (nella stessa pietanza)
Ceci secchi
60 gr
oppure
piselli freschi
250 gr
Fagioli secchi 70 gr
oppure
lenticchie
60 gr
Vongole
200 gr
oppure
polpo
300 gr
Seppie
250 gr
oppure
calamari
260 gr
Tonno senza olio
80 gr
oppure
carne magra macinata
100 gr
Uovo
2
oppure
parmigiano
50 gr
b) Pizza margherita piccola con olio
Contorni da scegliere tra le verdure qui di seguito elencate:
Insalata mista 300 gr
Oppure 200 gr di:
Finocchi
pomodori
cicoria
zucchine
Zucca
scarola
carote
carciofi
Melanzane
peperoni
spinaci
broccoli
Funghi
asparagi
indivia
fagiolini
Rape
cavoli
cicoria
sedano
Barbabietole
N.B. condire piatto unico e contorni con olio extravergine di oliva 10 gr (due cucchiaini da caffè)
_______________________________________________________________________________________________
MERENDA
150 gr di: ananas, ciliegie, kaki, fichi d’india, prugne
oppure
200 gr di: albicocche, kiwi, pere, pompelmo, mele, pesche, arance
oppure
250 gr di: nespole, fragole, melone, cocomero
oppure
Yogurt magro alla futta 1 vasetto
CENA
Unica portata da scegliere fra i cibi sottoelencati:
Uova di gallina
Prosciutto cotto
n. 2
Prosciutto curdo magro
Speck
Bresaola
Scamorza
Mozzarella
Fior di latte
Ricotta di mucca
Coscia di tacchino
Petto di tacchino
Manzo magro
Agnello
Maiale magro
Vitello
Capretto
Coniglio magro
Cavallo
80 gr
80 gr
80 gr
80 gr
90 gr
90 gr
120 gr
130 gr
140 gr
150 gr
150 gr
150 gr
150 gr
150 gr
150 gr
150 gr
fegato
50 gr
150 gr
trippa di bovino
150 gr
cefalo
150 gr
pesce spada
160 gr
pollo
180 gr
stoccafisso
200 gr
sarago
200 gr
sarda
200 gr
triglia
200 gr
baccalà
200 gr
gamberi
220 gr
spigola
230 gr
acciuga
240 gr
sogliola
250 gr
merluzzo
250 gr
orata
250 gr
seppie
280 gr
calamari
280 gr
polpo
300 gr
___________________________________________________________________________________________________________________
CONTORNI
Contorni da scegliere tra le verdure sottoelencate:
Insalata mista
300 gr
Oppure 200 gr di :
Finocchi
pomodori da insalata
cicoria
zucchine
Zucca
scarola
carote
carciofi
Melanzane
peperoni
spinaci
broccoli
Funghi
asparagi
indivia
fagiolini
Rape
cavoli
cicoria
sedano
Barbabietole
N.B. il piatto di portata unica e il contorno si condiscono con 10 gr di olio extra vergine di oliva ( due cucchiaini da caffè) come a pranzo
Pane integrale 50 gr
-
NOTE
I pesi indicati sono da riferirsi a cibi crudi, al netto degli scarti
È possibile invertire il pranzo con la cena
Nel corso della giornata è possibile consumare caffè, thè, tisane in quantità moderate ed edulcorati
esclusivamente con aspartame
Evitare di consumare i cibi non prescritti ed in particolare: salumi, burro, strutto, margarina, panna, vino ed altre
bevande alcoliche, frutta secca o sciroppata, dolci
Preferire i cibi freschi, naturali, integrali, stagionali. Sono permessi cibi surgelati, mentre vanno evitati i cibi in
scatola
Salare i cibi preferibilmente con sale marino integrale
Per rendere le pietanze più gradevoli si può far uso di aromi e spezie: succo di limone, aceto di mele, cipolla, aglie
ecc.
Per condire usare olio extravergine d’oliva, preferibilmente di prima spremitura a freddo
La cottura dei cibi, quando necessaria, va fatta preferibilmente a vapore
Bere almeno due litri di acqua oligominerale al giorno. L’acqua va bevuta preferibilmente al mattino, appena alzati
o tra un pasto e l’altro. Bere poco o nulla durante i pasti
Mangiare lentamente, masticando bene i cibi
Mangiare sempre seduti a tavola, possibilmente senza guardare la tv
Evitare gli atteggiamenti sedentari ed in particolare, dopo i pasti, il riposo a letto o sul divano.
Seguendo la dieta è necessario combattere la sedentarietà ed iniziare un programma di attività fisica di tipo
aerobico ( cyclette, step, footing, passeggiate a passo svelto, bicicletta, ballo) praticare questi sport con una
frequenza trisettimanale
MORIREMO
DI
FAME
DIETA
DI
BLACKBURN
LA PROPOSTA
VALUTARE LA DIETA PROTEICA MITIGATA ( CON
CHETOSI MITIGATA) COME ALTERNATIVA DI
DIETA TRUCCO NEL MANAGEMENT DEL
SOVRAPPESO E DELL’OBESITA’. SONO IN
CORSO STUDI SULL’EFFETTO POTENZIALE SUL
GH.
DEFINIZIONE DELLA DIETA:
Riduzione molto rapida del sovrappeso
Tramite induzione di chetoacidosi compensata
DEFINIZIONE DELLA DIETA:
Assunzione di proteine pre-assimilabili ad alto
valore biologico e di nutrienti essenziali: sali
minerali, vitamine, fibre.
Divieto ad assumere altri alimenti, escluse
alcune verdure povere di carboidrati
Obiettivi di BLACKBURN:
UNA DIETA EQUILIBRATA :
=
Bilancia calorica negativa
Protezione della massa muscolare
Bilancia azotata positiva
Essenzialità del glucosio come fonte
energetica
Il S.N., la midollare del surrene, in condizioni
normali utilizzano il glucosio come fonte
elettiva di energia
Gli eritrociti, sprovvisti di sistemi enzimatici
associati al ciclo di Krebs, sono dipendenti
dalla glicolisi per il metabolismo energetico
Essenzialità del glucosio come fonte
energetica
La biodisponibilità di glucosio è indispensabile
per il corretto funzionamento di tali tessuti
Un soggetto adulto in condizioni normali
necessita di circa 180 g/die di glucosio, di
qualunque origine metabolica per soddisfare i
fabbisogni energetici del S.N. e dei G.R. (FAO
1980)
Essenzialità del glucosio come fonte
energetica
L’uomo come la maggior parte dei mammiferi è in
grado di trasformare alcuni aminoacidi ed il glicerolo
in glucosio
Non ha quindi uno specifico fabbisogno alimentare per
i carboidrati, una volta garantito un sufficiente
apporto di proteine e trigliceridi
Essenzialità del glucosio come fonte
energetica
Non si può parlare per i carboidrati di
essenzialità come, invece, per aminoacidi,
acidi grassi, vitamine e sali minerali
Essenzialità significa incapacità a sintetizzare;
per i carboidrati si parla pertanto di
necessarietà
CONSTATAZIONE
Assenza di glucidi + privazione calorica
=
a) Neutralizzazione dell’effetto anabolico
nell’insulina sul metabolismo dei lipidi.
Innalzamento competitivo del glucagone.
Nel fegato viene stimolata la demolizione del
glicogeno e la glucogenesi tramite la
demolizione proteica.
Gli aminoacidi rilasciati dal muscolo e le riserve
di trigliceridi del tessuto adiposo sono
utilizzati dal fegato per sintetizzare glucosio.
b) Tasso dell’insulina mantenuto ad un livello
fisiologico
c) Controllo della fame procurato dalla
chetogenesi
d) Perdita di peso veloce dovuta al catabolismo
dei trigliceridi come unica fonte di energia
e) Fabbisogno energetico fornito dai prodotti del
catabolismo dei corpi chetonici
SECONDA CONSTATAZIONE
Protezione della massa magra dovuta
all’apporto di aminoacidi a compenso della
mobilizzazione delle proteine endogene
aggiunta di aminoacidi corregge la
bilancia azotata negativa. Il fabbisogno
quotidiano di “protezione” viene
accuratamente stimato in:
1.2 gr/Kg di peso ideale per le DONNE
1.5 gr/Kg di peso ideale per gli UOMINI
Il CATABOLISMO dei
TRIGLICERIDI unica
Fonte di energia procura
Una PERDITA DI PESO RAPIDA
L’ APPORTO di AMINOACIDI
compensa la mobilizzazione delle
PROTEINE ENDOGENE procura
protezione alla MASSA MAGRA
La “CHETOGENESI” indotta
dalla DIETA NORMO PROTEICA
procura CONTROLLO ASSOLUTO
DELLA FAME
DIETA BLACKBURN
Storia dr. George L. BLACKBURN
(Harvard University Boston);
Sua evoluzione:
1970 inizio della ricerca: effetti biochimici e
metabolici del digiuno assoluto
1973 protocollo del digiuno assoluto studio dei
vantaggi: controllo assoluto della fame +
dimagrimento veloce.
La “CHETOGENESI” è
• La forma più semplice di chetosi
• Il meccanismo che consente al fegato di
ossidare grandi quantità di acidi grassi
• Questa ossidazione è possibile solo quando gli
acidi grassi sono la fonte principale di energia
• Consiste nella liberazione di corpi chetonici
VANTAGGI DEI CORPI CHETONICI
NELLA DIETA
• Tolgono la fame
• Forniscono energia
• Facilitano la mobilizzazione
degli acidi grassi per essere
usati dai tessuti
• Forniscono l’80% del fabbisogno del cervello
• Entrano nelle cellule nervose senza insulina
• Inibiscono la proteolisi muscolare:
Bilancia azotata equilibrata
Affinchè i corpi chetonici possano essere ossidati
in Acetil CoA sono necessarie moderate
quantità di zucchero ed insulina:
Lo zucchero verrà fornito dalla trasformazione di
aminoacidi in glucosio (neoglucogenesi),
l’insulina, invece, direttamente dal pancreas,
sempre presente in un soggetto normale. È
dunque questo il motivo per cui la condizione
di diabete insulino dipendente di tipo 1
rappresenta una controindicazione assoluta
LE PROTEINE
Le proteine sono costituenti fondamentali che
l’organismo non è in grado di sintetizzare e
che vanno quindi introdotti con
l’alimentazione in modo preformato ad
intervalli regolari, con una velocità di
assorbimento ed un valore biologico diverso in
base alla loro struttura e preparazione.
PROTEINE VELOCI E LENTE
In base all’azione anabolica sulla sintesi proteica
si è visto che le proteine del siero di latte
hanno un’azione più veloce della caseina nel
produrre leucina, migliorando la sintesi ed il
risparmio proteico
In modo analogo nella dieta proteica l’uso di
preparati proteici liofilizzati, ad alta
biodisponibilità rispetto alle proteine di
origine alimentare naturali sono fondamentali
per avere la quantità giornaliera di proteine
necessarie per un bilancio azotato equilibrato
e un bilancio calorico negativo
VALORE BIOLOGICO DELLE PROTEINE:
PR. DEL SIERO DI LATTE
> 100
PR. DELL’UOVO
100
PR. DEL LATTE
91
CASEINA
77
PR. DELLA SOIA
74
PR. DEL GRANO
54
L’alimentazione Aminoacida si basa quindi su:
Un apporto PROTEICO prevalente per fornire Aminoacidi bilanciati
Le preparazioni Profast, individualmente calcolate, coprono ampiamente il
fabbisogno giornaliero mentre forniscono la salvaguardia della Massa
Magra
L’indice chimico
Il Coefficiente d’Uso Digestivo (C.U.D.)
L’indice DI-SCO (Indice Chimico x Digeribilità)
L’indice chimico
L’indice chimico consente di valutare l’equilibri degli apporti di aminoacidi
essenziali di una proteina tramite il confronto con una proteina di
riferimento, la cui composizione con aminoacidi essenziali consente la
copertura dei fabbisogni. La proteina di riferimento è la proteina dell’uovo
di gallina (Albumina) il cui I.C. è quindi uguale a 100.
L’I.C. medio dei trattati è pari a 110, quindi
Superiore alla proteina di riferimento, e questa è la garanzia di
apporti di aminoacidi essenziali perfettamente equilibrati
Il Coefficiente d’Uso Digestivo (C.U.D.)
Il C.U.D. consente di valutare la digeribilità delle proteine tramite
il calcolo del rapporto tra le quantità di materie azotate
ingerite e le quantità di materie azotate rigettate. La
differenza tra questi due parametri conduce alla valutazione
della proporzione di materie azotate assorbite e utilizzate
dall’organismo. Questo indice non tiene conto delle perdite
azotate fecali ed urinarie, cioè delle perdite provenienti dal
metabolismo di base, dai catabolismi e dalle sintesi endogene.
Il C.U.D. medio dei preparati è del 94% e ciò vuol dire che
soltanto il 6% delle materie azotate è inutilizzato ed eliminato
L’indice DI-SCO (Indice Chimico per
Digeribilità)
Questo indice costituisce il legame tra i due precedenti,
l’I.C. e il C.U.D. L’indice DI-SCO si basa su scoperte
recenti che hanno messo in evidenza l’influenza del
ruolo degli aminoacidi essenziali nei peptidi
provenienti dalla digestione e dalla loro
biodisponibilità
I preparati hanno un indice DI-SCO medio di 93; così il
93% degli aminoacidi totali è utilizzato realmente
dall’organismo
LA DIETA PROTEICA
INDICAZIONI
- Prescrivibilità sicura
(Eccetto alcune controindicazioni)
- È prescrivibile dai 18 ai 65 anni
- Durata della dieta anche a lungo, finchè c’è
sovrappeso
- La dieta più lunga = 18 mesi = 200 Kg in meno
- OVVIAMENTE SOTTO SORVEGLIANZA MEDICA
DIETA DI BLACKBURN
MEDICINA ESTETICA
Studi sull’azione della dieta proteica per attivare
la lipolisi nelle adiposità localizzate
AUMENTO GH?
Le indicazioni
La dieta proteica è rivolta a tutte quelle persone
che desiderano perdere grasso e/o che
devono modificare le loro cattive abitudini
alimentari.
Il programma permette di personalizzare al
massimo l’approccio con le necessità e la
disponibilità del paziente in funzione
dell’obbiettivo da raggiungere
Obesità: quando l’indice di Massa Corporea o BMI è superiore a 30, in
questi casi è indicata l’alimentazione aminoacidica stretta (protocollo più
rigido iniziale)
Sovrappeso: quando l’indice di Massa Corporea o BMI è compreso tra 25 e
30 (protocollo mitigato iniziale). I passi 2 e 3 sono particolarmente adatti
ai pazienti che vogliono perdere qualche chilo superfluo.
Sovrappeso associato a un aumento dei fattori di rischio:
permette d’ottenere in modo rapido una normalizzazione dei parametri
biologici: dislipemie, intolleranza ai glucidi…. È ugualmente un’indicazione
di scelta nell’ipertensione arteriosa e nell’insufficienza respiratoria cronica
con apnee nel sonno.
Sovrappeso e affezione dell’apparato locomotorio: con il suo
apporto di Aminoacidi, rispetta la massa magra (ossa, muscoli, legamenti,
pelle). È perfettamente indicato quando un’artrosi (anca, ginocchio) o
un’osteoporosi richiedono una perdita di peso
Aumento di peso: l’integrazione così come l’eventuale sostituzione di
qualche pasto da fantastici in menopausa risultati sulla tonicità dei tessuti.
Cellulite: il programma penta velocizza e consolida i risultati ottenibili con
qualsiasi altro intervento medico o chirurgico
Ritorno al peso forma dopo gravidanza: l’alimentazione con
aminoacidi garantisce una rapida restituzione alle condizioni precedenti,
favorendo la tonicità
In fase preoperatoria: sia quando è necessaria una perdita di peso prima
di un intervento chirurgico (liposuzione, lifting, protesi dell’anca, bypass,…) sia per favorire una migliore e più rapida ripresa dei tessuti
traumatizzati.
…in tutti quei casi nei quali si vuole riacquistare afficienza
fisica!
Controindicazioni dell’alimentazione aminoacidica esclusiva
Assolute
Per quanto eccezionali devono essere conosciute e rispettate
Diabete insulino-dipendente.
Insufficienza renale o epatica severa (epatite cronica attiva)
Malattie cardiache e cerebrali importanti e su base vascolare
(disturbi gravi del ritmo cardiaco, infarto recente, angor instable,
insufficienza cardiaca scompensata, incidente vascolare recente)
Emopatie, tumori ed ogni malattia evolutiva grave, disordini
comportamentali, psicosi e soprattutto disturbi del comportamento
alimentare (anoressia, bulimia, alcolismo, tossicodipendenza)
Assenza di sovrappeso (BMI<25 kg/m2)
Controindicazioni dell’alimentazione esclusiva
Relative
Gotta – iperuricemia anche associata all’obesità, meglio prescrivere una dieta specifica
Nefrolitiasi:
assicurarsi che l’apporto idrico sia abbondante (mai
meno di 2/3 litri al giorno)
Celelitiasi:
talvolta sconosciuta allo stesso paziente, può essere la
causa di disturbi digestivi durante i primi giorni se
necessario utilizzare un drenante epato-biliare
Il diabete non insulino - dipendente trattato con antidiabetici orali va
monitorato attentamente.
Ipocalliemia:
è meglio correggerla prima di cominciare il 1° passo e
tenerla sotto controllo
Bimbi e adolescenti nel periodo di crescita
Allergia ad alcuni componenti (uova, latte, soia, aspartame, glutine)
Tutto quello che può succedere
Disturbi che si possono presentare nella fase
iniziale
Alito acetonico
stipsi – dissenteria
mal di testa
crampi, nausea, vertigini,stanchezza
modificazione delle mestruazioni
fame
allergie
sensazione di freddo
perdita di capelli
ipotensione
I vantaggi dell’alimentazione Aminoacidica
Determina un rapido dimagrimento
totale scomparsa del senso di fame
protezione della massa magra
tolleranza perfetta
risultati estetici
sensazione di benessere ritrovato
facilità d’impiego
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