NUTRIZIONE & OBESITÀ Prof. Dott. Carmelo Rizzo Presidente A.I.Nu.C. Università UNICUSANO Roma Firenze – 29 febbraio 2012 L’uomo mangia troppo e male: vive utilizzando ¼ di ciò che mangia; gli altri ¾ danno da vivere a noi medici. Medico del Faraone, 1500 a. C. SALUTE BENESSERE ALIMENTAZIONE Alimentazione e Ben-Essere Avendo oggi a disposizione tutto il cibo che desideriamo ed essendo sempre più consapevoli che esistono profonde correlazioni tra nutrizione e salute-benessere. ricerca di un regime alimentare sobrio, qualitativamente migliore e soprattutto PERSONALIZZATO, in modo che rispecchi, quanto più possibile, l’unicità di ogni singola Persona. ERRORI NEL MODO DI ALIMENTARSI “IMPOSTI” DALLA CIVILIZZAZIONE Troppo in fretta Troppo abbondante Troppo spesso Troppo e tardi alla sera AUTOINTOSSICAZIONE INTESTINALE AUTOINTOSSICAZIONE INTESTINALE AUTOINTOSSICAZIONE INTESTINALE AUTOINTOSSICAZIONE INTESTINALE AUTOINTOSSICAZIONE INTESTINALE DIETA = CORRETTA ALIMENTAZIONE CREDO CHE CI SIA QUALCHE ALIMENTO CHE MI DA’ PROBLEMI PERCHE’……. …spesso ho mal di testa, a volte “macchie cutanee” …spesso ho gonfiore e crampi addominali …spesso ho diarrea 12 CONFUSIONE TERMINOLOGICA ALLERGIE INTOLLERANZE ALIMENTARI REAZIONI AVVERSE AGLI ALIMENTI TOSSICHE NON TOSSICHE REAZIONI AVVERSE AGLI ALIMENTI TOSSICHE Intossicazione da funghi Tossine batteriche REAZIONI AVVERSE AGLI ALIMENTI NON TOSSICHE REAZIONI AVVERSE AGLI ALIMENTI IPERSENSIBILITA’ Alimenti che provocano il rilascio di istamina ALLERGIE INTOLLERANZE NON DEFINITE IgE mediate • Non IgE mediate • Immunomediate INTOLLERANZE DEFINITE Non IgE mediate IMMUNOMEDIATE GLUTINE NON-IMMUNOMEDIATE LATTOSIO,FAVISMO ALIMENTO INTOLLERATO Ag CONTENITORE EPITELIO INTESTINALE SISTEMA INTESTINALE CONTENUTO MICROBIOTA INTESTINALE T8s, Th3, Tr1 TOLLERANZA ORALE GALT CITOCHINE PROINFIAMMATORIE RISPOSTA IMMUNE ABNORME ALIMENTO INTOLLERATO Ag abnorme immunoflogosi intestinale diarrea stipsi S.I.I. meteorismo APPARATO GASTROINTESTINALE FUNZIONE DIGESTIVA FUNZIONE IMMUNITARIA FUNZIONE NEUROENDOCRINA L’apparato gastrointestinale è un lungo “tubo” che dalla bocca giunge all’ano con il compito essenziale di rifornire il nostro organismo di acqua, minerali, vitamine e nutrienti FUNZIONE DIGESTIVA Al tempo stesso esso funziona da barriera fondamentale nei confronti di agenti esterni che, ingeriti con il cibo, potrebbero nuocere alla salute FUNZIONE IMMUNITARIA 22 Infine è dotato di un ricchissimo tessuto nervoso, del tutto simile a quello che abbiamo dentro la scatola cranica, e di un apparato ghiandolare, i quali producono ormoni e sostanze che tra l’altro garantiscono la comunicazione tra due strutture cruciali per la nostra salute FUNZIONE NEUROENDOCRINA 23 INTESTINO Solo nell’ultimo ventennio, le più avanzate ricerche di neuroanatomofisiologia hanno evidenziato come esso non sia meramente deputato alle funzioni di assimilazione dei nutrienti ed espulsione dei rifiuti,ma possegga interazioni con il cervello, con il sistema immunitario e con la produzione di importanti neuromediatori “SISTEMA INTESTINALE” IL SISTEMA INTESTINALE • Configura in modo esemplare il superamento del punto di vista tradizionale che considerava i sistemi biologici funzionalmente indipendenti • Una grande quantità di dati è stata ormai acquisita a dimostrazione del fatto che i compartimenti intestinali nervoso, endocrino ed immunitario costituiscono un “SISTEMA INTEGRATO” IL SISTEMA INTESTINALE Le molecole messaggere sono in comune ed attive nei tre compartimenti che possono pertanto essere considerati come i momenti finali estremi di un continuum NEURO-ENDOCRINO-IMMUNITARIO “SISTEMA INTESTINALE” “SISTEMA INTEGRATO” COMPARTIMENTO NERVOSO COMPARTIMENTO ENDOCRINO Serotonina Melatonina COMPARTIMENTO IMMUNOLOGICO Citochine IgAs SISTEMA INTESTINALE • Assolve a funzioni proprie • Interagisce con il cervello • Modula e condiziona la risposta immunitaria • Reagisce alle malattie • Somatizza emozioni e stati d’animo “COMPARTIMENTO NERVOSO” • Contiene circa 100 milioni di neuroni e svolge un ruolo in gran parte indipendente dal cervello centrale a cui è collegato dal sistema nervoso autonomo, ma dal quale non dipende per il suo funzionamento • Se si interrompono le connessioni tra il sistema nervoso autonomo e la rete nervosa dell’intestino, questa continua a svolgere indisturbata le sue funzioni Circonvoluzioni cerebrali ed intestinali “PRIMO CERVELLO” “CERVELLO SUPERIORE” “SECONDO CERVELLO” “CERVELLO ENTERICO” “COMPARTIMENTO ENDOCRINO” • È costituito da cellule endocrine situate nella mucosa gastrointestinale • Esse, avendo la membrana plasmatica apicale esposta al lume, possono agire come “sensori” e interagire con le sottostanti cellule della sottomucosa attraverso il rilascio di amine e/o neuropeptidi che agiscono in modo paracrino NEUROPEPTIDI INTESTINALI PEPTIDE LUOGO DI PRODUZIONE AZIONE PRINCIPALE COLECISTOCHININA Mucosa tenue, pancreas e SNC Stimola la contrazione della cistifellea e la secrezione degli enzimi pancreatici. Nel cervello induce sensazione di sazietà SOMATOSTATINA Intestino e SNC Inibisce gli ormoni intestinali (insulina e glucagone) ed il GH ipotalamico SOSTANZA P Intestino, pelle e SNC Neurotrasmettitore del dolore SNC E SISTEMA NERVOSO ENTERICO Nel SNC ha varie funzioni; nell’intestino è liberata dal nervo vago per controllare le contrazioni, la liberazione di succhi gastrici, pancreatici, etc ACETILCOLINA Regolazione dell’umore SEROTONINA CELLULE CROMAFFINI dell’intestino (90% di tutta la serotonina dell’organismo) e SNC Regolazione dell’assunzione degli alimenti Attivazione del sonno Regolazione liberazione ormoni adenoipofisari “COMPARTIMENTO IMMUNITARIO” È costituito dal sistema immune mucosale afferente al tessuto linfoide organizzato o intestino associato o GALT (Gut Associated Lymphoid Tissue) GALT È UNO DEI PIU’ IMPORTANTI SETTORI IMMUNITARI DELL’ORGANISMO, IN PARTICOLARE IN VIRTU’ DELLA SUA ESTENSIONE 400 mq SUPERFICIE DEL GALT 400 mq SISTEMA GALT Gut Associated Lymphoid Tissue Metà circa SISTEMA MALT Mucosal Associated Lymphoid Tissue Costituisce l’85% dell’intero tessuto linfatico Funzioni del GALT Processazione e presentazione degli antigeni (batterici e/o alimentari) Immunosorveglianza Infezioni Strober, Bas Clin Imm 1991 Immunotolleranza Intolleranze Allergie MICROBIOTA INTESTINALE GALT IMMUNOSORVEGLIANZA IMMUNOTOLLERANZA MICROBIOTA INTESTINALE • Rappresenta un organo funzionalmente attivo capace di svolgere importanti funzioni biologiche, alcune delle quali direttamente deputate alla difesa dell’ospite • Esso, infatti, in condizioni fisiologiche (equilibrio) costituisce una sostanziale “sfida” antigenica per l’ospite, capace di generare un forte effetto stimolante sulla maturazione del tessuto linfoide associato alla mucosa intestinale (GALT). Microbiota intestinale • Se facciamo un raffronto dal punto di vista cellulare tra l’Homo sapiens composto da organi e tessuti e gli organismi unicellulari che lo colonizzano, è evidente come questi ultimi sono nettamente in maggioranza • Il corpo umano infatti possiede in totale circa 10.000 miliardi di cellule, mentre nel solo intestino tenue e nel colon sono presenti circa 100.000 miliardi di cellule microbiche. • Le cellule umane sono in netta minoranza ! Microbiota intestinale • La distribuzione e la composizione della microflora batterica è diversa nei diversi tratti del tubo gastroenterico. • La carica microbica aumenta man mano che si avanza dallo stomaco verso il retto, parallelamente alla componente anaerobica, mentre diminuisce quella aerobica. MICROBIOTA INTESTINALE MICROBIOTA INTESTINALE PATOGENI Putrefazione intestinale POTENZIALMENTE PATOGENI BENEFICI Formazione di una barriera microbica Proteus Stafilococchi Inibizione della crescita di batteri esogeni e/o patogeni Clostridi Produzione di carcinogeni Pseudomonas Diarrea, stipsi, infezioni, epatopatie, cancro, produzione di sostanze tossiche Enterococchi Digestione ed assorbimento di nutrienti e minerali Lattobacilli E. coli Bifidobatteri Batterioidi Stimolazione e modulazione del sistema immune Sintesi di vitamine MICROBIOTA INTESTINALE POTENZIALMENTE PATOGENI PATOGENI Rappresentano la componente funzionale più numerosa della flora fisiologica dell’intestino tenue. Proteus Stafilococchi Clostridi BENEFICI Hanno un importante ruolo difensivo contro i germi patogeni. Pseudomonas Enterococchi Producono acido lattico ed altri acidi che, acidificando l’ambiente intestinale, neutralizzano i cataboliti alcalini e determinano resistenza alla colonizzazione di batteri patogeni alcalogeni. Lattobacilli E. coli Attivano le cellule NK e i macrofagi, ma non i linfociti T e B (attività immunitaria aspecifica). Bifidobatteri Batterioidi 44 MICROBIOTA INTESTINALE POTENZIALMENTE PATOGENI PATOGENI BENEFICI Insieme ai Lattobacilli sono tra le specie predominanti nelle microflore intestinali, e sono inoltre tra i principali responsabili dell’equilibrio e della stabilizzazione dell’ecosistema microbico intestinale. Proteus Stafilococchi Clostridi Pseudomonas Enterococchi Come i Lattobacilli producono acido lattico, che contribuisce a regolare il pH dell’intestino, e batteriocine che svolgono un’azione antimicrobica contro i potenziali patogeni intestinali. Lattobacilli E. coli Bifidobatteri Batterioidi Come i Lattobacilli attivano le cellule NK e i macrofagi, ma non i linfociti T e B (attività immunitaria aspecifica). MICROBIOTA INTESTINALE PATOGENI POTENZIALMENTE PATOGENI BENEFICI Fanno parte della flora intestinale parietale dell’intestino tenue Proteus Stafilococchi Ostacolano la crescita di germi patogeni acidificando l’ambiente e producendo sostanze batteriostatiche e battericide. Clostridi Pseudomonas Enterococchi Lattobacilli gamma di immunociti (NK, macrofagi, linfociti T, linfociti B). E. coli Bifidobatteri Batterioidi Hanno una importante attività immunitaria poiché sono in grado di stimolare l’intera MICROBIOTA INTESTINALE PATOGENI POTENZIALMENTE PATOGENI Proteus Stafilococchi BENEFICI Fa parte della flora intestinale fisiologica ed è un germe importante per mantenere la resistenza alla colonizzazione di germi patogeni. Ha un effetto immunomodulante sul sistema immunitario della mucosa intestinale, attiva la produzione di IgA secretorie e produce vitamina K. Clostridi Pseudomonas Enterococchi Lattobacilli E. coli Bifidobatteri Batterioidi Un aumento di questo germe può essere causato da un’alimentazione troppo ricca di proteine e grassi e spesso può causare infezioni croniche recidivanti anche nel tratto urogenitale. MICROBIOTA INTESTINALE PATOGENI POTENZIALMENTE PATOGENI BENEFICI Rappresentano la componente più numerosa della flora batterica dell’intestino crasso Proteus Stafilococchi Clostridi Insieme ai Bifidobatteri sono molto importanti per la resistenza alla colonizzazione. Pseudomonas Enterococchi Lattobacilli E. coli Bifidobatteri Batterioidi Metabolizzano prevalentemente proteine, ma rispetto ad altri germi aerobici sono poco attivi MICROBIOTA INTESTINALE FUNZIONI METABOLICHE FUNZIONE PROTETTIVA FUNZIONE IMMUNITARIA FUNZIONI METABOLICHE • Attivazione metabolismo dei glucidi e delle proteine • Metabolismo degli zuccheri complessi con produzione di acidi grassi a catena corta benefici per l’organismo (ac. propionico → inibitore dei meccanismi di assorbimento del colesterolo; ac. butirrico → principale substrato energetico delle cellule epiteliali) • Decomposizione della cellulosa • Decomposizione di alcune sostanze cancerogene (nitrosamine) • Sintesi di vitamine (B1, B2, B6, B12 , K ) • Produzione di sostanze antibatteriche (ac. lattico, ac. solfidrico, H2O2, batteriocine) FUNZIONE PROTETTIVA FORMAZIONE DI UNA BARRIERA MICROBICA MECCANISMI DIRETTI •Produzione di sostanze microbicide o microstatiche (batteriocine, acidi grassi a catena corta, acido solfidrico, perossido di idrogeno) •Produzione di metaboliti tossici •Deplezione di nutrienti essenziali • Adesione ai recettori delle mucose ed ostacolo all’insediamento degli invasori patogeni MECCANISMI INDIRETTI •Aumento della produzione anticorpale •Stimolazione fagocitaria •Stimolazione produzione citochine (TNF, IFNs) La Barriera Intestinale Commensal flora Commensal flora Allergen Enzymes IgA Mucin Tight junctions M cell TGF- Th3 Tr1 IL-10 TLRs CD4 DC T IL-10 IL-4 52 FUNZIONE IMMUNITARIA MICROBIOTA INTESTINALE GALT IMMUNOMODULAZIONE IMMUNOSTIMOLAZIONE IMMUNOSOPPRESSIONE -“Maturazione funzionale” del sistema immunitario intestinale - Stimolazione delle IgA secretorie - Mantenimento della tolleranza immunologica ALTERAZIONE MICROBIOTA MICRORGANISMI BENEFICI O EUBIOTICI MICRORGANISMI POTENZIALMENTE PATOGENI 54 SINDROME dell’INTESTINO IRRITABILE (SII) STIPSI DISMICROBISMO LIEVE GONFIORE ADDOMINALE Coinvolgimento degli organi dell’apparato gastroenterico FLATULENZA METEORISMO DIARREA MICOSI INTESTINALE CANDIDOSI VAGINALE DISMICROBISMO MEDIO Coinvolgimento dell’apparato gastroenterico e urogenitale CISTITI CRONICHE ALITOSI PROSTATITI CRONICHE ANSIA DEPRESSIONE ABBASSAMENTO DIFESE IMMUNITARIE DISMICROBISMO GRAVE con disseminazione tossinica a carico di quasi tutti gli organi ed apparati STANCHEZZA CRONICA AFFEZIONI CUTANEE INVECCHIAMENTO PELLE CEFALEE FRONTALI DOLORI ARTICOLARI LE “SENSAZIONI” DELL’INTESTINO …..….. 58 Quando il corpo fu creato, tutte le sue parti inoltrarono domanda onde poter essere poste a capo di esso. VISIONE UNITARIA DEL PAZIENTE 59 Disse il cervello Io trasmetto disposizioni e messaggi a tutte le parti del corpo, le controllo, le dirigo. E’ giusto che io venga eletto CAPO Disse lo stomaco Io traduco in energia , insieme all’intestino, tutti gli elementi di cui il corpo ha bisogno, lo nutro e lo preservo da morte causata da inedia. E’ quindi giusto che io venga eletto CAPO”. Dissero le gambe Noi trasmettiamo e trasformiamo in moto tutti gli impulsi del cervello e l’energia che ci fornisce lo stomaco. E’ giusto che noi siamo elette CAPO”. Una dopo l’altra tutte le varie parti del corpo umano proposero la Votatemi!!! Sono io il capo loro candidatura adducendo motivi più o meno validi Votatemi!!! Noooo!! Siamo noi zzzzz….zzzzzz ed infine l’INTESTINO propose la propria ………. Penso che il CAPO dovrei essere io Scoppiò una risata generale, tanto ridicola fu trovata l’idea che l’Intestino fosse il CAPO Offeso, l’ Intestino si gonfiò, si occluse e da quel momento si rifiutò di fare il proprio dovere…… …….ovvero lo STRONZO!!!!! Il tempo passò e a causa dello sciopero indetto e attuato dall’Intestino,, tutte le parti del corpo cominciarono a star male: • il cervello divenne febbricitante, • lo stomaco aveva i crampi, • le mani e le gambe pendevano inerti lungo il corpo e • tutto era in disordine. Infine per non andare incontro a morte sicura, tutti gli organi si rivolsero al Creatore, pregandolo di eleggere l ‘Intestino a CAPO del corpo umano. Ecco a voi il CAPO….. Avvenuto ciò e rabbonitosi, l’Intestino riprese a lavorare regolarmente, e cioè a fare… lo Stronzo. Morale della favola per diventare CAPO non c’è bisogno di essere un genio, ma basta essere qualcuno capace di fare lo STRONZO….. 68 DISMICROBISMO INTESTINALE Condizione di ridotta funzionalità intestinale con “screzi” immunologici, infiammatori ed infettivi INTESTINO “MADRE” DI MOLTE PATOLOGIE Il TRATTO GASTROINTESTINALE come starter ezio-patogenetico per un notevole numero di malattie Il suo RIEQUILIBRIO diviene condizione necessaria e sufficiente per rigenerare lo stato di BEN-ESSERE Alimentazione come “stile di vita”….. DIETA Mediterranea - Moderna PRINCIPI FONDAMENTALI DELLA DIETA MEDITERRANEA RIVISITATI ALLA LUCE DELLA MODERNA CRONOENDOCRINOLOGIA DIETETICA LASCIA CHE IL CIBO SIA LA TUA MEDICINA E CHE LA TUA MEDICINA SIA IL CIBO Ippocrate, III sec. a.C. Se il padre di un malanno spesso è sconosciuto, la madre è sempre l’alimentazione Detto popolare OBESITA’ ≠ BELLEZZA MAGREZZA ≠ BELLEZZA MAGREZZA = BELLEZZA L’obesità: un’epidemia GLOBESITY • Secondo l’OMS oltre 1 miliardo di persone in tutto il mondo è in sovrappeso, di cui almeno 300 milioni obese. • Il problema è globale con un aumento progressivo anche nei paesi in via di sviluppo Patologia multifattoriale -stile di vita -predisposizione genetica e fattori ambientali -fattori psicologici Conseguenze del sovrappeso L’obesità è un fattore di rischio per numerose malattie:diabete, ipercolesterolemia, ipertrigliceridemia, malattie cardiovascolari, osteoartrite Compromissione della qualità di vita Riduzione dell’aspettativa di vita DIETA MeMo DIMAGRANTE • Calcolo del BMI e quindi del peso ideale (costituzione e attività fisica) CALCOLO DEL PESO TEORICO (IDEALE) IMC NORMALE UOMINI DONNE Costituzione esile 20 -22 18 -20 Costituzione media 22 -24 20 – 22 Costituzione robusta 24 -25 22 -24 RIFLESSIONI CONCLUSIVE BENESSERE “Conviene far studi sui regimi (alimentari) più opportuni per gli uomini ancora in salute.” Ippocrate Il secondo millennio ci ha consegnato un mondo di OBESI L’evoluzione della piramide alimentare Prima versione: La piramide alimentare venne ideata dal dipartimento dell’Agricoltura USA nel 1992. Era strutturata con una classificazione orizzontale dei seguenti gruppi di alimenti (dal basso verso l’alto) Zuccheri e grassi Latte e latticini Carne, pesce, uova, legumi Verdura Frutta fresca Cereali e derivati La modifica: Nel 2005 la piramide è stata modificata, divenendo “My Pyamid”. La nuova versione mantiene sei gruppi di alimenti, ma le strisce orizzontali sono diventate verticali di colori differenti (da sinistra a destra) Olio e grassi cereali verdura frutta latticini proteine L’innovazione: Addio alla piramide, arrivano i piatti, con l’obiettivo principale della crociata antiobesità: destinare almeno metà della dieta a frutta e verdura (gli alimenti dovrebbero essere distinti non più in 6, ma in 4 categorie) Verdura Frutta A lato un piattino più piccolo con latte e yogurt Cereali Proteine ENTRATE CALORICHE – USCITE CALORICHE = ----------------------------------------------------------BILANCIO ENERGETICO POSITIVO L’obesità rappresenta uno dei più importanti problemi di salute in quanto riduce l’aspettativa di vita, aumenta la disabilità, la mortalità. Un individuo su tre è obeso (ha un peso superiore del 20% rispetto al peso corporeo ideale). Il soggetto obeso presenta un aumento del 20% del rischio di mortalità per complicanze, quali ipertensione, diabete ed iperlipidemia L’obesità ha un ruolo importante non solo nell’età adulta, ma anche nell’età scolare. Le complicanze legate all’obesità gravano sulla spesa sanitaria per circa 10 miliardi di Euro l'anno. L'obesità è la seconda causa principale di morte prevenibile nelle popolazioni occidentali. SOVRAPPESO E OBESITÀ: DATI PERCENTUALI “ISTAT” 60 50 40 canada 30 usa 20 italia 10 0 sottopeso normopeso sovrappeso obeso 50 45 40 35 30 25 20 15 10 5 0 obesità sovrappeso 18-24 25-34 35-44 45-54 55-64 65-74 74 to • • • • • Malattie respiratorie Steatosi epatica Calcolosi colecisti Iperuricemia e gotta Cancro mammario ed endometriale • • • • • • Malattie cardiovascolari Ictus Diabete II – 85% obesi Dislipidemia Osteoartrite Alterazioni endocrine 94 ...CHIRURGIA BARIATRICA • TECNICHE RESTRITTIVE • TECNICHE DERIVATIVE • TECNICHE IBRIDE V. Mazzuca Mari Palloncino intragastrico BIB MECCANISMO DELLA SAZIETA’ SENZA BENDAGGIO E CON BENDAGGIO BY PASS GASTRICO Piccola tasca gastrica neopiloro stretto La deviazione del normale percorso alimentare esclude una parte del tratto intestinale dal passaggio del cibo. L’arrivo del cibo appena masticato in un tratto di intestino che non è abituato a riceverlo provoca un calo dell’appetito • Trattamento nutrizionale a scopo dimagrante, basato su un’alimentazione essenzialmente proteica in forma liquida • Questa, in assenza di zuccheri e grassi, determina la formazione dei corpi chetonici, la cui presenza annulla il senso di fame • I corpi chetonici derivano dalla trasformazione del grasso di deposito negli zuccheri necessari all’organismo per svolgere la normale attività fisica Il grasso in eccesso viene eliminato risparmiando la parte magra (muscoli) CORPI CHETONICI L’assunzione di un eccesso di proteine, in assenza o carenza di zuccheri, non assicura all’organismo la quantità di energia necessaria al suo funzionamento. Di conseguenza, esso attinge alle riserve di grasso per produrre energia ma, mancando i carboidrati, la combustione dei grassi viene cortocircuitata, è incompleta, e si arresta alla produzione dei corpi chetonici che portano ad uno stato di chetosi, ossia di acidosi metabolica Per ridurne la concentrazione nel sangue, l’organismo inizia allora a eliminare con le urine gli acidi aceto-acetico e 3-idrossi-butirrico e, attraverso i polmoni, l’acetone il quale, a contatto dell’aria, emana il caratteristico odore di frutta matura (alitosi acetonemica). CORPI CHETONICI Ovviamente, l’acidosi metabolica, se protratta a lungo nel tempo, è estremamente dannosa per l’organismo e la perdita di peso che si ottiene è essenzialmente dovuta all’eliminazione di acqua espulsa con le abbondanti urine per liberarsi dei corpi chetonici, nonché a perdita di massa muscolare a cui l’organismo attinge nel disperato tentativo di rifornire il cervello di glucosio (AA glucogenetici) CORPI CHETONICI Con questo metodo , la formazione dei corpi chetonici non assume alcun aspetto negativo per un duplice motivo: - è limitato nel tempo (8-10 gg) - è basato sull’apporto prevalente o esclusivo di un integratore proteico, a base di AA, formulato in modo da stimolare l’anabolismo proteico (→ massa magra) ed il catabolismo lipidico la formazione dei corpi chetonici assume invece, un aspetto positivo in quanto, rappresentando l’unica fonte di energia per il cervello, ne consentono il normale funzionamento. Hanno, inoltre, un naturale effetto anoressizzante ed euforizzante. Ecco perché non si ha fame e si è ottimisti • Questo tipo di trattamento costituisce sicuramente la scelta di elezione in caso di obesità laddove in genere l’ultima spiaggia è costituita dalla chirurgia bariatrica (scelta irreversibile!), ma può essere utilizzata anche in presenza di sovrappeso medio-grave • Essa, infatti, non presenta particolari controindicazioni ad esclusione dei soggetti che soffrono di grave insufficienza renale Perdere massa grassa senza perdere massa magra in tempi brevi Agire selettivamente sulle adiposità localizzate Dimagrire senza soffrire la fame Mantenere i risultati ottenuti nel tempo Tre modalità di trattamento: V. Mazzuca Mari po – sintossicazione trizionale roteica Valutazione clinica/psicologica generale Valutazione antropometrica Bioimpedenziometria iniziale (BMI, F.M., F.F.M., T.B.W.) Valutazione esami ematochimici • Emocromo completo • Azotemia • Creatininemia • Glicemia • Trigliceridi • Colesterolo tot, LDL, HDL • Uricemia • QSP • Potassiemia • Calcemia • GOT, GPT • TSH, FT3, FT4 • HCV • HBSAg • Urine complete TRATTAMENTO ENTERALE La soluzione proteica in forma liquida, contenuta in una piccola sacca, viene introdotta direttamente nello stomaco del paziente attraverso un piccolo sondino naso-gastrico di 2/3 mm di spessore La somministrazione avviene in maniera lenta (≈ 80 ml /h) e continua mediante una piccola pompa computerizzata che spinge il contenuto della sacca attraverso il sondino Il paziente non mangia ma deve bere abbondantemente liquidi non zuccherati TRATTAMENTO ENTERALE È costituito da cicli di trattamento enterale alternati a cicli di dieta alimentare, così distribuiti: 8 - 10 gg di sondino, con perdita max di circa l’1% di peso corporeo/giorno, ossia 6 -8% 7 – 9% 20 gg di dieta alimentare controllata di mantenimento, utili soprattutto come fase di “educazione alimentare” TRATTAMENTO ENTERALE Le statistiche raccolte su circa 300 casi di pazienti trattati con il sondino per 10 gg, hanno evidenziato che nei primi 8 gg il calo di peso è del 5,8-7% nelle donne e del 6,8-8% negli uomini Considerando perciò lo stress metabolico ed emotivo del paziente e la scarsa rilevanza della perdita di peso negli ultimi 2 gg di trattamento, il ciclo con il sondino può anche essere ridotto ad 1 settimana Ciò, oltre ad ottimizzare gli effetti terapeutici, permette anche di abbreviare l’intervallo tra due trattamenti consecutivi TRATTAMENTO ORALE – 1° FASE Produce gli stessi risultati del sondino senza il fastidio di avere il sondino nel naso 1,2 gr proteine/Kg di peso ideale (1 gr se sedentario) 1,4 gr proteine/Kg di peso ideale (1,2 gr se sedentario) Cicli di 7-10 gg (riduzione del peso iniziale del 6-9%) PROFAST Integratore proteico a base di proteine del latte arricchito di Isoleucina, Triptofano e Aspartato di Potassio IPERPROTEICO IPERSOLUBILE Preparazione proteica amino-acidica collocabile nella realizzazione di programmi dietoterapici di dimagrimento Una dieta proteinata eseguita mediante alimenti naturali può presentare alcuni limiti per la praticità, l’efficacia e il sovraccarico renale. La stessa dieta può essere facilmente eseguita grazie all’aiuto di ProFast che con la sua formulazione di 18 aminoacidi e Potassio dà risultati eccezionali. Il ProFast permette una integrazione proteica qualitativamente completa. I 18 aminoacidi del ProFast AMINOACIDI ESSENZIALI AMINOACIDI SEMIESSENZIALI AMINOACIDI NON ESSENZIALI AMINOACIDI ESSENZIALI • Fenilananina • Isoleucina • Istidina • Leucina • Lisina • Metionina • Tronina • Triptofano • Valina AMINOACIDI SEMIESSENZIALI • Tirosina • Arginina • Cistina AMINOACIDI NON ESSENZIALI • Alanina • Ac. Aspartico • Ac. Glutammico • Glicina • Prolina • Serina TRATTAMENTO ORALE – 1° FASE SCHEMA NUTRIZIONALE CONSIGLIATO PER LA 1° SETTIMANA • • • • • • • • • • Colazione Tè, Caffè o Tisana (senza zucchero) + 1 bustina di PROFAST sciolta in una delle bevande Metà mattino Tè, Caffè o Tisana (senza zucchero) Pranzo Tè, Caffè o Tisana (senza zucchero) + 2 bustine di PROFAST sciolte in una delle bevande Pomeriggio Tè, Caffè o Tisana (senza zucchero) Cena Tè, Caffè o Tisana (senza zucchero) + 2 bustine di PROFAST sciolte in una delle bevande TRATTAMENTO ORALE – 1° FASE Il paziente può suddividere l’assunzione a suo piacimento, cercando di distribuire l’apporto in modo equilibrato Fondamentale l’assunzione di almeno 2 lt di acqua al giorno È possibile bere thè al limone, caffè (max 2/giorno), tisane all’equiseto 40% e liquirizia 20% dolcificate con aspartame, oppure spremute di limone senza zucchero TRATTAMENTO ORALE – 2° FASE Dopo il primo ciclo di assunzione del solo integratore proteico, si passa ad una dieta mista per 2/3 settimane Nella 1° settimana, l’apporto proteico sarà fornito per metà da carne o pesce + verdura a basso carico glicemico e per metà da un integratore proteico solubile Nelle successive 2/3 settimane si seguirà una dieta ipocalorica (metabolica, etc) tarata sulla costituzione e sull’attività svolta dal paziente TRATTAMENTO MISTO Dieta proteica (1,2 – 1,4 gr proteine / Kg di peso ideale) costituita in pari misura (50%) da: un integratore proteico PROFAST alimenti proteici (carne e pesce) + 500 gr di verdure a basso carico glicemico TRATTAMENTO MISTO • • • • • • • • • • • • • SCHEMA NUTRIZIONALE CONSIGLIATO PER LE 2 SETTIMANE SEGUENTI: Colazione Tè, Caffè o Tisana (senza zucchero) + 1 bustina di PROFAST sciolta in una delle bevande Metà mattino Tè, Caffè o Tisana (senza zucchero) Pranzo Tè, Caffè o Tisana (senza zucchero) + 2 bustine di PROFAST sciolte in una delle bevande Pomeriggio Tè, Caffè o Tisana (senza zucchero) Cena Pasto di carne ( 200gr ca.) o pesce ( 250gr ca.) o legumi ( 100/150gr crudi) + verdure a scelta dalla lista Alternare i vari gruppi alimentari giornalmente. Bere almeno 2 litri di acqua ( anche gassata) al giorno Linea guida alimenti Bevande Consentite: Tè, Caffè o Tisana (senza zucchero). Evitare: •Carni Grasse: Oca, Maiale grasso, Gallina, Castrato, Frattaglie, Interiora. Verdure Concesse: Broccoli, Cavolfiore, Cavolo bianco o verde, Cetrioli, Finocchi, Insalata (tutte le verdure a •Carni Insaccate: Coppa, Cotechino, Mortadella, Salsiccia, Salame, Wurstel, Zampone. foglie) Peperoni verdi, Ravanelli, Sedano, Germogli di soia, Spinaci, Zucchine, Asparagi, •Pesci grassi: Anguilla, Capitone Verza, Funghi. Carni Permesse: Pollo, Tacchino, Coniglio, Manzo, Vitellone, Agnello, Maiale magro, Bresaola, Prosciutto, Uova. Pesce: Tonno al naturale, Salmone, Alici, Merluzzo, Luccio, Palombo, Rombo, Sarago, Spigola, Sogliola, Orata, Scampi, Seppie, Calamari, Polpo. •Legumi: Ceci, Fagioli, Lenticchie, Piselli, Soia. •Tutti i Formaggi •Salse grasse ed elaborate, Fritture in genere •Frutta secca ed oleosa: Datteri, Fichi secchi, Nocciole •Zucchero (anche integrale), Miele, Marmellata, Frutta candita e sciroppata •Bevande zuccherate e gassate: Aperitivi, Digestivi, Amari, Liquori, Superalcolici, Aranciata, Sciroppi •Condimenti: Sale, Limone, Aromi, Aceto di mela o balsamico, Olio (Oliva, Girasole, Sesamo, Vinacciolo, meglio se spremuti a freddo). Naturalflora – Idroflora 1- idroflora 2 - Perossido di Magnesio Idropsillium Idrocolon con Idroflora 3 CanDiet Mini-Meal Alimenti permessi Le carni magre • Il manzo: sono permesse tutte le parti magre che possono essere cucinate arrosto o alla griglia, la fesa,il filetto,il controfiletto,il girello. Evitare la costata,e lombata entrambe troppo grasse. • Il vitello:le parti consigliate sono la fesa,il fegato, la costata (da scartare lo strato di grasso) Alimenti permessi Le carni magre • Il cavallo:se ne possono consumare tutte le parti, escluso il petto • Il maiale e l’agnello non rientrano tra gli alimenti permessi in una prima fase. • Evitare di aggiungere grassi: niente burro,panna anche se scremata. Pochissimo olio. Alimenti permessi Le frattaglie • il fegato di vitello,di manzo,di pollame. • La lingua di vitello,e di agnello • Il fegato grazie al suo elevato tenore vitaminico,è utile nel corso di una dieta dimagrante. Alimenti permessi Il pesce • Pesci Grassi:sardine,sgombri,tonni,salmoni • Pesci carni bianche sogliola,merluzzo,nasello,orata,triglia branzino,trota,rana pescatrice ecc. • Pesce affumicato:salmone,trota affumicata,anguilla,aringa • Pesce in scatola:tonno,salmone sgombro (al naturale) Alimenti permessi I frutti di mare • • • • Crostacei,molluschi,gamberetti,gamberi, granchio,astice,aragosta,scampi,ostriche,cozze capesante Possiedono un notevole potere saziante. Alimenti permessi Pollame e carni bianche • Il pollame può essere consumato tutto va eliminata la pelle. • Pollo, eliminare la parte esterna dell’ala • Tacchino,faraona,piccione,quaglia,fagiano, • pernice,anatra selvatica,coniglio. Alimenti permessi Affettati a basso contenuto di grasso • Prosciutto light di maiale • Arrosti di tacchino • Bresaola in busta affettati,puliti e privi di scarti. • Sono vietati gli altri salumi,gli zamponi, prosciutti crudi,cotti e affumicati. Alimenti permessi Le uova • Possono essere consumate sode,alla coque,all’occhio di bue,come omelette o strapazzate con pochissimo olio e senza burro. • E’ opportuno limitare il consumo a 3-4 tuorli la settimana,mentre l’albume,proteina pura per eccellenza, può essere utilizzato senza alcuna restrizione. Alimenti permessi Le proteine vegetali • Il tofu e il seitan, hanno una percentuale di proteine che possono essere consumati a volontà • Il tempeh (alimento derivato dalla soia) • Bistecche di soia e burger vegetali • Il latte di soia (privo di lattosio, ricco di proteine vegetali,poco calorico,povero di lipidi,calcio,vitamina D e privo di colesterolo • Lo yogurt di soia Alimenti permessi Latticini magri • • • • Yogurt magri allo 0,1%di grassi Formaggi a ridotto contenuto di lipidi Ricotta magra (4-5% di grassi) Latticini magri Alimenti permessi Verdure •Broccoli, • Cavolfiore, • Cavolo bianco o verde, • Cetrioli Finocchi, Verza, Funghi. Insalata (tutte le verdure a foglie). Alimenti permessi •Peperoni verdi •Ravanelli, •Sedano, •Germogli di soia, •Spinaci, •Zucchine, •Asparagi, •Verza, •Funghi. Verdure Alimenti permessi • • • • • • • • • • • Bevande Caffè Thè Tisane Aceto Aromi Erbe aromatiche (timo,aglio,prezzemolo,cipolla) Spezie Succo di limone Sale Senape Dolcificante ASPARTAME Pesatevi molto spesso,soprattutto nei primi giorni. Se la bilancia è la nemica di chi ingrassa ,è anche l’amica e la giusta ricompensa di chi dimagrisce:ogni perdita di peso,per quanto minima ,sarà il vostro stimolo più grande …mangia come sei nel tuo Dna… La prevenzione alimentare passa per la Genetica… Individuare una dieta “ad personam” è sempre stato uno degli obiettivi più ambiziosi e ancora oggi disattesi, degli specialisti alimentari delle varie branche della medicina afferenti alla ricerca della salute e più in generale, del benessere inteso nel senso più completo della parola Medici, biologi nutrizionisti, personal trainer e numerose altre professionalità coinvolte in prescrizioni e suggerimenti sulla corretta alimentazione, in chiave sia qualitativa che quantitativa, sono a tutt’oggi privi di una metodica scientifica e rigorosa per l’impostazione di schemi dietologici Secondo i ricercatori americani, si tratterebbe di ritagliare la dieta su misura per ogni paziente, senza in alcun modo esasperare i risultati di perdita di peso. Ma attualmente resta irrisolta la questione riguardante quali parametri adottare per individuare la corretta tipologia alimentare per ogni specifico individuo così da soddisfare la crescente richiesta di diete personalizzate. George Watson, ricercatore alla UCLA, notò per primo una fondamentale differenza di reazione metabolica tra soggetti sottoposti agli stessi tipi di alimenti. Analizzando i motivi di queste differenti reazioni, individuò due distinti gruppi di individui in cui il tasso di CO2 e l’acidità ematica erano differenti. Un gruppo, costituito dal 20% degli individui, bruciava gli alimenti ad un tasso più elevato del normale. L’altro, costituito dall’80% degli individui, li bruciava ad un tasso più lento. Watson chiamò i primi ossidatori veloci, i secondi ossidatori lenti. L’individuazione del tipo ossidativi di appartenenza, importante per la scelta dell’alimentazione più idonea, veniva condotto rilevando il tasso di CO2 nel sangue venoso o capillare. Recentemente, nella personalizzazione delle diete, parallelamente e in combinazione con gli appena ricordati schemi metabolici, si è imposto il concetto di esclusione dei cibi più frequentemente utilizzati o meglio, dei cibi a cui si fosse allergici o intolleranti. Un concetto innovativo consiste nell’utilizzare per la prima volta la tipizzazione genetica della varianti alleliche S, SL, L(G), L, L(A), del gene 5HTTLPR SLC6A4, in tutte le sue possibili interazioni epistatiche, come indicatore di adattamento lento, intermedio e rapido allo stress alimentare. Stress causato da un'alimentazione qualitativamente inadeguata o da un'alimentazione mal distribuita e sbilanciata. Secondo questa innovativa tecnica gli individui vengono raggruppati in tre ben distinte tipologie: gli adattatori lenti al cibo (Food Slow Stress Adapter = FSSA), gli adattatori intermedi (Food Intermediate Stress Adapter = FISA) ed adattatori rapidi (Food Fast Stress Adapter = FFSA). Dette tre tipologie di individui, selezionano ed evidenziano la differente capacità dei singoli soggetti a resistere allo stress di un'alimentazione inadeguata, senza beneficiare di una integrazione nutraceutica geneticamente orientata. L’utilizzo dei risultati ottenuti, indifferentemente dal genere sessuale del paziente genotipizzato, permette di determinare un corretto e personalizzato regime alimentare, prevedendo la completa equivalenza e consentendo la totale interscambiabilità di cibi appartenenti alla stessa categoria (lenti, intermedi o rapidi) definita in base al contenuto glucidico, proteico o lipidico di detti alimenti, così da determinarne precise caratteristiche e tempistiche del metabolismo ossidativo. Il presente metodo di analisi alimentare, permette di unificare infine i controversi ruoli attribuiti alle allergie, incompatibilità o citotossicità alimentari nella determinazione dietetica, considerandoli comunque tutti indistintamente come fattori scatenanti nutrizionali (FSN) in chiave di stress ossidativo. IL METABOLISMO Per comprendere meglio i principi di riferimento utilizzati nella presente indagine, torna utile ricordare le caratteristiche dei due metabolismi che caratterizzano l’essere umano: il metabolismo basale ed il metabolismo intermedio. METABOLISMO BASALE Si definisce metabolismo basale quello riferito alla quantità di energia necessaria al fisiologico funzionamento del corpo a riposo; esso serve a mantenere attive e costanti le funzioni vitali dell’organismo come la respirazione, il battito cardiaco, la temperatura del corpo, la peristalsi intestinale e altre importanti funzioni autonome. METABOLISMO INTERMEDIO Il metabolismo intermedio è invece quello correlato alla ossidazione dei costituenti fondamentali degli alimenti, ovvero, gli zuccheri, i grassi e le proteine. Tutti gli alimenti assunti dal nostro organismo, subiscono infatti una serie di trasformazioni chimiche per essere successivamente convertiti in energia, all'interno delle nostre cellule. E' stato il biochimico George Watson a scoprire e studiare il metabolismo intermedio (dal 1952 al 1972); egli per primo classificò tre tipi diversi di ossidatori: Il primo tipo, ipo-ossidatore, con metabolismo intermedio lento caratterizzato da un pH venoso alto (>7.38). A tale soggetto, in difficoltà nel ricavare energia da qualsiasi tipo di cibo, veniva consigliata un'alimentazione preferibilmente ricca di cibi di più facile ossidabilità come i carboidrati e le proteine glucogeniche e pressoché priva di grassi integrata da una formula di vitamine e minerali pro-ossidanti. Gli ipo-ossidatori tendono ad ingrassare facilmente e se riescono a perdere i chili in eccesso, li riprendono con estrema facilità. Il secondo tipo, iper-ossidatore, con metabolismo intermedio veloce caratterizzato da un pH venoso basso (<7.36). Per mantenere equilibrato tale soggetto, rapido ossidatore di carboidrati, veniva consigliata un'alimentazione prevalentemente a base di proteine chetogeniche e di grassi, integrata da una formula di vitamine e minerali antiossidanti. Gli iper-ossidatori tendono ad ingrassare in modo accentuato arrivando all'obesità. La perdita di peso può però essere ugualmente veloce e duratura. Il terzo tipo, sotto-ossidatore, con metabolismo intermedio normalmente attivo, caratterizzato da un pH venoso 7.36-7.37. A questo soggetto, dotato di processi metabolici efficienti, veniva consigliato un regime alimentare equilibrato con una leggera prevalenza proteica, supportato da una formula completa di vitamine e sali minerali per vivere in maniera ottimale. Il suo peso corporeo tende generalmente a rimanere costante. Sfruttando la nuova identificazione genetica delle tipologie di adattatore lento, intermedio e rapido allo stress alimentare , possiamo derivare ora indicazioni innovative riguardo il regime dietetico più adatto a ciascun individuo per qualità dei cibi e loro distribuzione temporale nel corso della giornata. NUTRIGENE GENE 5HTT (SLC6A4) ACE FUNZIONE Adattatore allo stress Sensibilità al sale ADH1C Sensibilità ad alcool APOC3 Olio di oliva (utilizzo) CYP1A2*1F GSTM1 Sensibilità caffeina e carni grigliate Crocifere (utilizzo) IL6 Infiammazione generale LPL Sensibilità grassi saturi MTHFR Metabolismo Vitamine B PPARG Sensibilità agli zuccheri e carboidrati raffinati SOD2 Stress ossidativo TNF Sensibilità Nichel VDR Metabolismo Vitamina D LCT Sensibilità lattosio DQ2/8 (6 geni) Sensibilità glutine (morbo celiaco) In particolare, per il soggetto caratterizzato come Food Slow Stress Adapter (FSSA),S/S il soggetto cioè che presenta un adattamento lento allo stress con accumulo degli stimoli strettanti e dei loro effetti, sono più indicati i cibi di più facile e rapido metabolismo come i carboidrati (cereali, farine e zuccheri raffinati, frutta fresca ed essiccata) oltre alle proteine ricche di aminoacidi glucogenici tipici di latte e formaggi magri, della carne bianca, del pesce bianco, dell’albume d’uovo e di alcuni legumi come piselli e ceci. ALIMENTI SUGGERITI PER IL METABOLISMO LENTO S/S • CEREALI: pane, pasta, pizza, riso, polenta (farina non integrali), avena, mais, orzo, amaranto, camut, farro, quinoa, soia, tapioca. • CARNI: vitello,vitellone,agnello, capretto, coniglio, galletto, pollo, tacchino, faraona, prosciutto crudo-cotto, magro, uova ALIMENTI SUGGERITI PER IL METABOLISMO LENTO S/S • PESCE: cefalo, cernia, coda di rospo, dentice, merluzzo, nasello, orata, platessa, pesce spada, rombo, sarago, sogliola, spigola. • FORMAGGI: (freschi magri) mozzarella, stacchino,crescenza, robiola, caciotta,ricotta di mucca, yogurt magro, latte scremato ALIMENTI SUGGERITI PER IL METABOLISMO LENTO S/S • LEGUMI: (meglio non secchi) ceci, fagioli, fagiolini, fave piselli, soia • VERDURE: bieta, broccoletti, carciofi, carote, cetrioli, cicoria, cipolle, funghi, finocchi, insalate a foglie, melanzane, patate, peperoni, pomodori, porri, ravanelli, zucca gialla, zucchine. ALIMENTI SUGGERITI PER IL METABOLISMO LENTO S/S • FRUTTA: ogni tipo purchè fresca, (gelato di frutta, granita) • CONDIMENTO: olio di oliva, girasole, sesamo, vinacciolo, sale, dadi e margarine vegetali, aromi, spezie, limone, aceto di mele, salsa di soia, dolcificante fruttosio. CIBI DA EVITARE PER IL METABOLISMO LENTO S/S • CARNI: cavallo, organi interni,selvaggina. • VERDURE: asparagi, cavolfiori, cavoli di Bruxelles, cavolo, broccolo, rape rosse, ravanelli, sedano, spinaci, verza • LEGUMI: lenticchie, • FRUTTA: quella secca in genere • PESCE: anguille, aringhe,crostacei, molluschi, pesce azzurro, (alici,sardine,) trota DIETA PER IL METABOLISMO LENTO S/S per 30g • MATTINO: frutta fresca da variare liberamente (anche due tipi diversi insieme,) + tisane (malva, ortica, finocchio, verbena) dolcificante fruttosio DIETA PER IL METABOLISMO LENTO S/S per 30 g • META’ MATTINO : spremute di agrumi,o succhi di frutta, o bevanda del mattino • PRANZO: pollo, faraona, tacchino, (preferibilmente il petto) galletto, coniglio, vitello, agnello, alternare con pesce + verdure a scelta tra: insalata a foglie, bieta, cicoria, broccoletti. DIETA PER IL METABOLISMO LENTO S/S per 30 g • META’ POMERIGGIO: facoltativo come a metà mattino • CENA: 1° sera: pasta o riso o patate + verdure 2° sera: verdure miste o minestra di verdure 3° sera: legumi o soia o funghi, + verdure DIETA PER IL METABOLISMO LENTO S/S per 30 g • CONDIMENTI: sale, limone,aromi,aceto di mele, oli di girasole, sesamo, soia, vinacciolo. • AVVERTENZE :tenere separati tutti gli alimenti di almeno TRE giorni. DIETA PER IL METABOLISMO LENTO S/S • MATTINO: fette biscottate, pane tostato, cereali, frutta fresca, yogurt magro, alla frutta, (marmellata senza zucchero, miele, ) + tisane, caffè, thè, caffè d’orzo, saltuariamente latte scremato DIETA PER IL METABOLISMO LENTO S/S • META’ MATTINO: spremute di agrumi, succhi di frutta, tisane, frutta fresca, • PRANZO: minestre, passati di verdure + carne o pesce o uova o formaggio + verdure DIETA PER IL METABOLISMO LENTO S/S • POMERIGGIO : facoltativo, eventualmente ripetere come a metà mattino. • CENA: pasta o pizza + verdure Legumi o funghi + verdure Riso o polenta o patate + verdure Pesce o prosciutto + verdure DIETA PER IL METABOLISMO LENTO S/S AVVERTENZE • Variare molto, non ripetere lo stesso alimento per più giorni consecutivi. • Far coincidere i giorni delle fette biscottate o cereali al mattino con pasta o riso la sera, in questi giorni è possibile mangiare anche il pane. • Se a pranzo si assume pasta o riso, evitare il secondo piatto abbinando solo verdure. • Il vino si potrebbe bere a cena, con moderazione e non sempre. • Ogni 10 giorni è consigliabile per un giorno assumere solo frutta, verdura e legumi. • Alternare gli oli consigliati e sospenderli saltuariamente. CONSIGLI UTILI per il paziente risultato L/L Per il soggetto Food Fast Stress Adapter (FFSA), capace di un rapido adattamento allo stress tanto da non subirne gli effetti cumulativi, saranno indicati invece cibi a lenta ossidazione, ricchi in grassi e proteine a contenuto prevalentemente purinico o di aminoacidi chetogenici (farine integrali, carni rosse, pesce azzurro, lenticchie ecc.), oltre alla frutta secca ed alcune verdure. ALIMENTI SUGGERITI PER IL METABOLISMO VELOCE L/L • CEREALI: pane, pasta, crackers, riso, (farine non integrali), cereali non raffinati come avena, grano saraceno, mais, orzo, segale, sesamo. ALIMENTI SUGGERITI PER IL METABOLISMO VELOCE L/L • PESCI: sardine, aringhe, acciughe, tonno, salmone, trota, molluschi, polpi, crostacei, vongole, cozze, ostriche, anguille, alici • FORMAGGI: (stagionati) Emmental, parmigiano, grana, groviera, pecorino, asiago, taleggio, gorgonzola, mozzarella di bufala. ALIMENTI SUGGERITI PER IL METABOLISMO VELOCE L/L • LEGUMI: (meglio secchi) piselli, lenticchie, fagioli, fave. • VERDURE: cavolfiori, spinaci, asparagi, zucchine, zucca gialla, barbabietole bianche e rosse, funghi, carote, sedani, carciofi, cavoli di Bruxelles ALIMENTI SUGGERITI PER IL METABOLISMO VELOCE L/L • FRUTTA: ogni tipo di frutta secca: noci, nocciole, arachidi, mandorle, pistacchi, anacardi, • BEVANDE: acqua minerale, orzo, caffè decaffeinato, thè deteinato, tisane, malto, camomilla. • CONDIMENTI: burro, panna, margarine, oli d’oliva, girasole, soia, mais, sale, salsa di soia, aromi, spezie, aceto di mele, dolcificante fruttosio. CIBI DA EVITARE PER IL METABOLISMO VELOCE L/L • VERDURE: pomodori, peperoni, patate, rape, cipolle, broccoli, insalate verdi di qualsiasi tipo. • FORMAGGI: tutti quelli freschi e magri, latte scremato, yogurt, (uova) CIBI DA EVITARE PER IL METABOLISMO VELOCE L/L • BEVANDE: tutte le bevande alcoliche, (vino, birra) quelle zuccherate (cole, aranciata ecc.) thè, caffè, succhi di frutta. • PESCE: tutti quelli considerati bianchi. • CARBOIDRATI: tutta la pasta non integrale, gnocchi, polenta, riso bianco, pane bianco, grissini, tutti i dolci: torte, biscotti ecc. DIETA PER IL METABOLISMO VELOCE L/L 30 g • MATTINO Tisane (malva, ortica, finocchio, verbena) + dolcificante fruttosio, Caffè decaffeinato, thè deteinato, caffè di cereali, caffè d’orzo. • META’ MATTINO: frutta secca arachidi, pistacchi, anacardi, noci, DIETA PER IL METABOLISMO VELOCE L/L 30 g • PRANZO: manzo, maiale, selvaggina, pollo, tacchino (solo cosce), cavallo agnello, prosciutto crudo, alternare con pesce + verdure a scelta tra: spinaci, asparagi, carote, zucchine. • META’ POMERIGGIO: facoltativo come metà mattino. DIETA PER IL METABOLISMO VELOCE L/L 30 g CENA: • 1° sera: pasta integrale, riso integrale + verdure • 2° sera: verdure miste o minestra di verdure • 3° sera : legumi o funghi + verdure. CONDIMENTI: sale, limone, aromi, aceto di mele, olio di oliva, mais, soia, girasole, margarina vegetale. DIETA PER IL METABOLISMO VELOCE L/L • MATTINO: fette biscottate o pane o crackers (tutti integrali, ) o yogurt ai cereali, (burro, miele) + tisane (malva, ortica, finocchio, verbena) caffè decaffeinato, thè deteinato, caffè di cereali, caffè d’orzo, latte anche intero. DIETA PER IL METABOLISMO VELOCE L/L • META’ MATTINO: frutta secca, (arachidi, pistacchi, anacardi, noci,) + yogurt ai cereali, gelati alla crema. • PRANZO : pasta o riso integrale + carne o pesce o salumi + verdure • META’ POMERIGGIO: facoltativo come metà mattino. DIETA PER IL METABOLISMO VELOCE L/L • CENA:pasta o pizza + verdure • legumi o funghi+verdure • Riso o zuppa di farro o zuppa di orzo + verdure Per i soggetti infine caratterizzati come Food Intermediate Stress Adapter (FISA),S/L valgono considerazioni meno drastiche e l’uso più equilibrato di quasi tutti i cibi DIETA PROTEICA MINIMEAL MINIMEAL è un sussidio dietetico brevettato (Patent N. RM 94A000806) basato sulla somministrazione della minima quantità di glucidi, protidi e lipidi capaci di indurre, dopo l’assunzione per via orale, l’inizio dei normali processi digestivi dell’organismo. Razionale: MINIMEAL Il prodotto si configura come un pasto “fantasma”, dal bassissimo valore energetico (<100 Kcal/per dose), capace di ottenere la secrezione e l’attivazione degli enzimi digestivi bilio-pancreatici in un tempo inopportuno e pertanto inefficace, tale da indurre una condizione di blanda e sempre reversibile insufficienza pancreatica. La conseguente riduzione dell’apporto calorico alimentare, basato sulla temporanea e reversibile maldigestione MINIMEAL indotta, diviene responsabile di un deficit calorico che nel tempo è capace di una progressiva e continua perdita di peso. Tale riduzione della capacità digestiva dell’organismo, MINIMEAL indotta, produce cronicamente ma reversibilmente un conseguente deficit energetico assorbitivo utilizzabile a fini terapeutici portando al potenziamento di qualsiasi regime dietetico ipocalorico intrapreso. La temporanea e reversibile mal-digestione, MINIMEAL indotta, può essere inoltre efficacemente usata in tutti i trattamenti dietetici ipocalorici giunti al così detto “blocco peso”. MINIMEAL Modalità assunzione: Assumere 2 compresse di MINIMEAL, con un bicchiere di acqua, prima di ogni pasto, quando lo stimolo della fame è più evidente. •Dopo l’assunzione di MINI MEAL, aspettare qualche minuto (da 1 a 3) prima di iniziare a mangiare. •Dopo l’assunzione di MINI MEAL assumere il pasto il più velocemente possibile. Assumere 2 capsule di MINIMEAL prima di ogni altro pasto, con le stesse modalità. Sankom CanDiet Ingredienti Zucchero/ sciroppo di glucosio Fibre alimentari(oligo fruttosio e inulina) Yogurt Grassi e oli vegetali(cocco) Burro Latte evaporato Gelatina Succo di …….(fragola, pesca, ciliegia, thè verde e pompelmo) Acido citrico 15 kcal a caramella Vitamina A-C-E 0,17 gr. Proteine Sale da cucina 2,7 gr. Carboidrati 0,3 gr. Grassi 1 gr fibre alimentari Non contiene aromi conservanti o coloranti artificiali 10 mg. Vit C 1,7 mg. Vit E questo prodotto è privo di glutine 0,8 mg. Vit A COME FUNZIONA L'INTEGRATORE SANKOM CANDIET? 1) 30-45 minuti prima di ogni pasto o al primo stimolo di fame, masticarere due tavolette CANDIET e successivamente bere un bel bicchiere di acqua ( 250ml). Non superare le 4 tavolette al dì. 2) Le fibre dietetiche della tavoletta CANDIET assorbono l’acqua e aumentano di volume. L’aumento di volume delle fibre dietetiche comprime i recettori bariatrici presenti sulle pareti dello stomaco. 3) I recettori bariatrici così stimolati inviano un segnale di sazietà al cervello che diminuirà temporaneamente la fame e quindi la richiesta di cibo. Le fibre dietetiche lasciano lo stomaco in 1.5 - 2 ore senza nessun effetto collaterale Il saziagramma seguente illustra la sensazione di fame/sazietà durante la giornata di una alimentazione tipica normale. Come interpretare il saziagramma: L’asse-x rappresenta le ore durante la giornata. L’asse-y rappresenta il grado di fame/sazietà. La curva rappresenta la vostra tipica curva di appetito durante un giorno di normale alimentazione. Mal di stomaco Gonfiore di stomaco Forte sazietà Media sazietà Leggera sazietà inizio sazietà Cond. normale Inizio fame Leggera fame Media fame Forte fame Eccessiva fame Astenia e spossatezza Applicare i principi della nutrizione intuitiva e l’integratore Samkom- CanDiet per ridurre gli stimoli della fame ed evitare situazioni di fame eccessiva. Riducendo gli eccessi di fame sarete in grado di ridurre la quantità di cibo introdotto e le calorie. Mal di stomaco Gonfiore di stomaco Forte sazietà Media sazietà Leggera sazietà Inizio sazietà Condizione base Inizio di fame Fame leggera Fame media Fame forte Fame eccessiva Astenia spossatezza Risultato: Consumo inferiore di quasi 1000Kcal al giorno! “Conviene far studi sui regimi (alimentari) più opportuni per gli uomini ancora in salute.” Ippocrate Il secondo millennio ci ha consegnato un mondo di OBESI “ la maggior arte degli obesi non rientra nei programmi di dimagrimento, tra quelli che vi rientrano molti non vi rimangono; quelli che vi rimangono non perdono molto peso ed infine tra questi ultimi molti riacquistano i chili perduti” A. Stunkard • L’oscillazione del peso corporeo è un indice di rischio cardiovascolare perché una progressiva modificazione della composizione corporea comporta una perdita non solo di massa adiposa ma anche di massa muscolare, soprattutto in diete con l’uso di farmaci o con gravi restrizioni caloriche, per l’interessamento delle fibre muscolari cardiache. 4 milioni di italiani pari al 9,2 per cento degli uomini e all’ 8,8 per cento delle donne. È alle prese con la pancetta il 13 % degli uomini tra i 45 e 74 anni, con un picco del 14,8% tra i 55 e i 64. Le donne prevalentemente dopo il 55° compleanno. Nel meridione e nell’ Italia insulare sono in sovrappeso il 37,9 ed in 34,5 % ed obesi l’11,3 ed il 9,6 %, nel settentrione il 31 % ha parecchi chili di troppo e l’8 per cento è affetto di obesità. • Poiché la SM è strettamente legata all’obesità e l’obesità è sempre più presente nei paesi industrializzati, è verosimile che la prevalenza sia anche superiore. • I diversi criteri diagnostici dei vari studi rendono difficoltoso il confronto nelle varie popolazioni. • Globalmente gli studi dimostrano che almeno nella fascia di età > 40 aa, cioè nella fascia in cui l’incidenza di fenomeni aterotrombotici comincia ad essere significativa, la SM è presente in un paziente su tre. Nella fascia di età più avanzata la prevalenza arriva quasi ad un paziente su due. È un aggregazione, in uno stesso soggetto, di più fattori di rischio cardiovascolare di tipo metabolico e non metabolico • • • • • Rischio arteriosclerotico Ipertensione Obesità Resistenza insulinica diabete Steatoepatite non alcolica NASH • • • • • Malattie respiratorie Steatosi epatica Calcolosi colecisti Iperuricemia e gotta Cancro mammario ed endometriale • • • • • • Malattie cardiovascolari Ictus Diabete II – 85% obesi Dislipidemia Osteoartrite Alterazioni endocrine Keplan 1989 DEADLY QUARTET (quartetto mortale) -Obesità -Intolleranza glicidica -Ipertrigliceridemia -Ipertensione National Cholesterol Educational Program 20010 SINDROME METABOLICA -Obesità centrale -Intolleranza glicidica -Dislipidemia -Ipertensione Tale cluster di fattori di rischio è spesso presente in pazienti in sovrappeso o francamente obesi. CHE COSA E’ L’OBESITA’ ADDOMINALE ? • Accumulo di tessuto adiposo viscerale – Grasso mesenterico e a livello dell’ omento • Definita da circonferenza addominale > 102 cm negli uomini e > 88 e cm nelle donne • Il grasso viscerale è più attivo da un punto di vista metabolico rispetto al grasso sottocutaneo – Maggior attività endocrina – Maggiori effetti sfavorevoli sul metabolismo e sul rischio cardiovascolare - Cause acqusite 50% Sovrappeso Obesità viscerale Inattività fisica Errori alimentari qualitativi e quantitativi Stress Fumo - Cause genetiche 50% X INSULINO RESISTENZA SINDROME METABOLICA OBESITA’ IPERTENSIONE DISLIPIDEMIA INSULINO RESISTENZA STATO PROINFIAMMATORIO IPERGLICEMIA STATO PRO TROMBOICO • Viene definita come una ridotta risposta biologica all’insulina • È un difetto primario nella maggioranza dei pazienti con diabete di tipo 2 • Negli individui non-diabetici, l’ insulino resistenza, in concomitanza con l’ iperinsulinemia, ha un forte valore predittivo per lo sviluppo futuro del diabete di tipo 2 (1) (2) (3) 1 American Diabetes Association. Diabetes Care 1998; 21(2): 310-314 2 Beck-Nielsen H, Groop LC. J Clin Invest 1994; 94: 1714-1721 3 Bloomgarden ZT. Clin Ther 1998; 20(2): 216-231 L’IPERINSULINISMO/INSULINORESISTENZA CAUSA UNA SINDROME: Nei muscoli e fegato si induce insulinoresistenza e alterata secrezione insulinica Se la SM, il diabete e il CVD sono più frequenti dopo i 50 anni … come possibile che il nostro genoma includa geni che esordiscono in età avanzata? Ed inoltre… … come può un disturbo genetico così negativo sopravvivere con un così alto tasso di prevalenza? L’insulino resistenza sarebbe una delle espressioni del gene del risparmio in grado di contrapporsi all’ipoglicemia da digiuno ed in grado di consentire un vantaggio nella sopravvivenza in popolazioni soggette a ricorrenti periodi di privazioni alimentari. PRIMO OBIETTIVO: IL TRATTAMENTO DELL’ OBESITA’ • Cercare di ridurre il peso corporeo del 10% in un anno • Dieta ipocalorica (riduzione tra le 400 e le 100 Kcal al giorno) • Riduzione degli zuccheri (preferenza agli amidi) • Riduzione dei grassi saturi (< 7% delle Kcal totali) • Grassi totali < 30% ENTRATE CALORICHE – USCITE CALORICHE = ----------------------------------------------------------BILANCIO ENERGETICO POSITIVO Proteine 15 - 20 % Lipidi 15 - 20 % Carboidrati 55 - 65 % È UN ADATTAMENTO QUALITATIVO E QUANTITATIVO CHE VARIA UNA DIETA FISIOLOGICA CIOE’ CORRETTA ED EQUILIBRATA PER PREVENIRE O CORREGGERE UNO SQUILIBRIO METABOLICO O ERRORI NUTRIZIONALI RAPPRESENTA UNA SPECIE DI ERRORE CALCOLATO Variabilità di NUTRIENTI prestabiliti rispetto alla cultura scientifica acquisita - necessità fisiologiche, osservazioni epidemiologiche e prevenzione di patologie U.S.A., U.K. , Altri Paesi Livelli di Assunzione giornalieri Raccomandati di Nutrienti Italia Attività giornaliera sedentaria M.B. + 20 – 30% LARN = 1,07 g / kg peso / die + 15% I LARN propongono una fascia di sicurezza superiore di 1,07 g / kg peso / die di proteine comprese quelle vegetali per evitare eccessi di grassi insaturi presenti nella carne ovviamente il bisogno riguarda gli aminoacidi, non le proteine Il minimo livello di assunzione per l’equilibrio dell’ azoto è 0,52 – 0,63 g / kg / die di proteine ad alto valore biologico => corretto a ….. 0,80 g / kg / die 1,07 g / kg / die 0,80 g / kg / die U.S.A. U.K. 1,07 g / kg / die italia La completezza aminoacida ed energetica (equilibrio azotato) si potrebbero calcolare in valori più bassi, il limite è per garanzia; nei L.A.R.N. apporti di proteine vegetali ( legumi, cereali) + 30% della quota calorica (7-10% saturi, AGE 2-6% , il resto meglio monoinsaturi – acido oleico + 55% mai meno del 51% ,di cui max 10-12% di zuccheri semplici accettato a bassa concentrazione o diluito fino al 10% delle calorie totali 10-15 g /1000 kilocalorie (30/35 g) vitamine, minerali, oligominerali. Normale rotazione, da valutare in 7 gg., delle scelte alimentari, cibi freschi e stagionali • • • • • • • Bilancia cibo e attività fisica Limita grassi, grassi saturi e colesterolo Scegli dieta con cereali, frutta e verdura Varietà di alimenti Modera sale e sodio Modera gli zuccheri Modera gli alcolici (meglio vino rosso) RIFERIMENTO E’ IL PESO IDEALE DEL SOGGETTO Se i L.A.R.N. = 1,07 g / kg peso / die 10/15% dell’energia totale di un peso fisiologico: qualunque dieta ipocalorica risulta IPERPROTEICA dato che questa quota fisiologica sarà sempre mantenuta a discapito degli altri nutrienti! Alimentazione Attività fisica Contesto familiare Contesto sociale Contesto lavorativo Ogni modificazione di questi fattori che nel loro insieme rappresentano lo stile di VITA porta ad una variazione delle funzioni omeostatiche e quindi del PESO CORPOREO *Calcolo del dispendio energetico giornaliero * Calcolo del valore energetico da somministrare PROTEINE 30% LIPIDI 20% GLUCIDI 50% Il peso va ridotto eliminando l’introito calorico giornaliero e/o incrementando l’attività fisica: è fondamentale educare a scegliere qualitativamente gli alimenti in relazione al contenuto di grassi saturi nascosti, fibre e antiossidanti in base al reale fabbisogno calorico, a porzioni/quantità, in 3 pasti e 2 spuntini COLAZIONE : latte p.s. 100gr. + fette biscottate 20 gr SPUNTINO : kiwi 170 gr PRANZO : spaghetti (45gr) al pomodoro (50gr), insalata con pomodori (140 gr), pane (60 gr) SPUNTINO : mele (180 gr) CENA : vitella ai ferri (150 gr), carote grattugiate (150 gr), pane (60 gr) DIETA • Del minestrone • Dei 3 giorni, dei 7 giorni • Del fantino, astronauta • Punti • Metabolica • Del pompelmo, uva, frutta ….. • Macrobiotica Ecc. ecc Durante una riduzione calorica l’organismo attua un processo di ADATTAMENTO o di ACCOMODAMENTO ADATTAMENTO : abbassamento del M.B. per preservare le risorse ACCOMODAMENTO : utilizzo delle risorse per sostituire nutrienti non presenti GLICOGENESI : impiego di lipidi = accumulo di scorie chetoniche e proteiche = sovraccarico epatico per mantenere il glucosio nei valori glicemici, esaurite le scorte di glicogeno (24h) ATTIVITA’ FISICA CONSIGLIATA: 30 minuti : per la prevenzione di malattie vascolari e cronicodegenerative 60 minuti: per aiutare il controllo del peso Furono gli americani con Ancel Keys, quindi il senato degli Stati Uniti d’America e poi l’ O.M.S. a stabilire che l’alimentazione tradizionale dei paesi del Mediterraneo a base di pasta, aglio, legumi, verdure, frutta, molto pesce e poca carne rappresenta il modo di mangiare più sano con l’aggiunta del vino che ricco di proantocianidine, ha attività antiossidanti, come il pomodoro, e vasoprotettrici Sarebbe corretto parlare di indicazioni alimentari mediterranee e non di dieta. Una dieta dovrebbe fissare i fabbisogni calorici (se no che dieta è?) e la ripartizione dei macronutrienti, non genericamente spingere certi cibi (pane, pasta, olio ecc.). Il messaggio dei media banalizza: la dieta mediterranea è sinonimo di mangiar bene perché ricorre a cibi semplici, alimentarsi correttamente vuol dire assumere cibi ricchi di carboidrati e poveri di grassi DIETA MEDITERRANEA, VUOL DIRE ANCHE MADE IN ITALY E L’ISTITUTO NAZIONALE DELLA NUTRIZIONE HA RECEPITO LA BONTA’ DI CIO’ CHE SI STA PERDENDO, E LANCIO’ UNA CAMPAGNA PUBBLICITARIA, CHE DEFINI’ PER LA PRIMA VOLTA IL NOSTRO ANTICO MODELLO DI ALIMENTAZIONE, COME DIETA MEDITERRANEA. DA ALLORA SONO PASSATI 20 ANNI E SONO CAMBIATI I RITMI E LO STILE DI VITA, NON SI PUO’ PENSARE DI TORNARE TOTALMENTE ALLE ABITUDINI ALIMENTARI DEI NOSTRI AVI, OBERATI DAL LAVORO FISICO E DALLA FAME, ESCLUSION FATTA PER POCHI PRIVILEGIATI, MA SI PUO’ RISCOPRIRE IL MANGIAR SANO PROPRIO DELLE NOSTRE TRADIZIONI. LA PIRAMIDE ALIMENTARE ELABORATA IN AMERICA, PREVEDE ALLA BASE CARBOIDRATI COMPLESSI, QUALI PASTA, PANE, AMIDI, PATATE, CHE POSSONO ESSERE CONSUMATI TUTTI I GIORNI, COME LA FRUTTA, LE VERDURE, IL LATTE, POI L’ OLIO D’ OLIVA, I FORMAGGI, TUTTI ALIMENTI CHE SI POSSONO CONSUMARE QUOTIDIANAMENTE. ANDANDO VERSO IL VERTICE DELLA PIRAMIDE, TROVIAMO IL PESCE, LA CARNE BIANCA, LE UOVA, I DOLCI CHE SI POSSONO PRENDERE 1 O 2 VOLTE LA SETTIMANA ED INFINE LA CARNE ROSSA NON PIU DI UNA VOLTA AL MESE. LA GIORNATA TIPO DELLA DIETA MEDITERRANEA E’ BASATA SU UNA COLAZIONE CON CAFFE’, DUE FETTE BISCOTTATE INTEGRALI CON MARMELLATA. A PRANZO PROTEINE SOTTO FORMA DI CARNE O PESCE, CON VERDURE E PANE INTEGRALE, LA SERA A CENA, CARBOIDRATI PIU’ VERDURE USANDO FRUTTA E YOGURT COME SNACK. LUNEDI PRANZO: RISO INTEGRALE, 70 GR, CON VERDURE ORATA AI FERRI, 200 GR, CON INSALATA MISTA CENA: DUE UOVA SODE, 200 GR DI CICORIA LESSATA, PANE INTEGRALE 40 GR, UN FRUTTO MARTEDI PRANZO: PASTA INTEGRALE 70 GR CON POMODORI, FESA DI TACCHINO 150 GR, AI FERRI, CON SPINACI, UN FRUTTO CENA: CECI LESSATI 60 GR, VERDURE 200 GR PANE INTEGRALE 40 GR, UN FRUTTO MERCOLEDI PRANZO: LENTICCHIE 70 GR, CON VERDURE, UN FRUTTO CENA: SOGLIOLA 200 GR, CON CAVOLFIORI 200 GR, PANE INTEGRALE40 GR GIOVEDI PRANZO: RISO INTEGRALE 70 GR, ZUCCHINE LESSE, UN FRUTTO CENA: PETTO DI POLLO 150 GR, INSALATA MISTA, PANE INTEGRALE 40 GR, UN FRUTTO VENERDI PRANZO: UNA PORZIONE DI PASTA 60 GR, CON FAGIOLI 50 GR, 200 GR DI BIETOLE, UN FRUTTO CENA: MERLUZZO LESSO 200 GR, INSALATA MISTA, PANE INTEGRALE 40 GR, UN FRUTTO SABATO PRANZO: RISO INTEGRALE 70 GR, VITELLO 150 GR, CON CAROTE, UN FRUTTO CENA: CERTOSINO 100 GR, CON INSALATA DI RUCOLA, PANE INTEGRALE 40 GR, UN FRUTTO DOMENICA PRANZO: UNA PORZIONE DI PASTA 70 GR, CON POMODORO AGNELLO O CARNE MAGRA 150 GR, VERDURE, UN FRUTTO CENA: MINESTRONE 300 GR, UNA PORZIONE DI GRANA 60 GR PANE INTEGRALE 40 GR, UN FRUTTO CONDIMENTI: DUE CUCCHIAI DI OLIO D’OLIVA DURANTE LA GIORNATA, UN CUCCHIAIO DI SALE, SPEZIE, AROMI, ACETO A PIACERE, BERE 1,5/2 LITRI DI ACQUA AL GIORNO E’ UN’ALIMENTAZIONE EQUILIBRATA E COMPLETA, SENZA CONTROINDICAZIONI, PER ETA’ O STILE DI VITA, IN ARMONIA CON LA NOSTRA TRADIZIONE ALIMENTARE, MA BASTA POCO PER NON RISPETTARE LE QUANTITA’ E NON AVERE I RISULTATI VOLUTI. DA RICORDARE CHE E’ APPROVATA DAL MINISTERO DELLA SALUTE. Problemi della Dieta Mediterranea 1. Il fabbisogno calorico è sovrastimato 2. 3. La diminuzione dei grassi non fa …….. fallimento del progetto del governo statunitense contr…. 4. Non migliora né la gestione dell’obesità né i fattori di rischio (ipertensione, colesterolo, diabete) 5. È comunque difficile da seguire perché non controlla lo stimolo della fame. LA ATKINS NEW DIET REVOLUTION, IDEATA DAL CARDIOLOGO DI NEW YORK ATKINS PER CURARE PAZIENTI OBESI ALLO SCOPO DI DIMINUIRE LA SOMMINISTRAZIONE DI FARMACI. DURATA: QUATTRO SETTIMANE CALORIE: NON INDICATE PERDITA DI PESO:POCHI CHILI (IN GENERE 5) VANTAGGI: NON BISOGNA CALCOLARE CALORIE NON SI AVVERTE SENSO DI FAME SVANTAGGI: FA SALIRE IL COLESTEROLO PER LE QUANTITA’ DI GRASSI DA ASSUMERE. PUÒ CAUSARE MALATTIE RENALI, DISTURBI CARDIOVASCOLARI, IN QUANTO NON RISPETTA I CLASSICI PRINCIPI NUTRITIVI. PUÒ CAUSARE EFFETTO YO-YO LA DIETA PREVEDE QUATTRO FASI: PRIMA FASE LA QUANTITA’ DI CARBOIDRATI AMMESSI E’ DI 20 GR. DA ASSUMERE DA VERDURE QUALI INSALATA, FINOCCHI CETRIOLO. PROIBITI PANE, PASTA RISO, LEGUMI, FRUTTA. AMMESSI CARNE, PESCE,L GRASSI, BURRO,FORMAGGI,UOVA. COME BEVANDE ACQUA, TE, CAFFE’ DECAFFEINATO, BRODO. SECONDA FASE SI MANGIANO GLI STESSI ALIMENTI, MA SONO CONCESSI CARBOIDRATI FORNITI DELLE VERDURE, FINO A 40 GR. TERZA FASE SI PUO AGGIUNGERE LA FRUTTA E LO YOGURT QUARTA FASE SONO AMMESSI FINO A 60 GR DI CARBOIDRATI SCHEMA TIPO PRIMA FASE COLAZIONE DUE UOVA STRAPAZZATE CON PANCETTA, CAFFE’ DECAFFEINATO O TE’ SENZA ZUCCHERO PRANZO BISTECCA AI FERRI CON INSALATA, CONDITA CON OLIO ED ACETO CENA PESCE LESSO CON SPINACI SCHEMA TIPO SECONDA FASE COLAZIONE DUE UOVA ALLA COQUE, UNA CENTRIFUGA DI CAROTE TE’ O CAFFE’ DECAFFEINATO PRANZO FORMAGGI, VERDURE (INSALATA, FAGIOLINI) CONDITI CON SPEZIE, OLIO, LIMONE, O INSALATA MISTA CON PROSCIUTTO, FORMAGGIO, UOVA O POLLO CENA BRODO, PESCE LESSO CON VERDURE, UN FRUTTO E UNA PORZIONE DI FORMAGGIO GRASSO (PERE E PARMIGIANO, FRAGOLE CON PANNA) E’ UNA DIETA IDEATA DAL DR. TARNOWER, E SINCLAIR BAKER NEGLI ANNI ‘70, PER FAR DIMAGRIRE I PAZIENTI CARDIOPATICI OBESI, PRIMA DI INTERVENTI CHIRURGICI, ABBINANDO UNA DIETA IPERCALORICA DI CIRCA 1000 CALORIE AL CONCETTO DI DIETA IPERPROTEICA LA RIPARTIZIONE DEI NUTRIENTI E’: - PROTEINE 43% - GRASSI 22.5% - CARBOIDRATI 34.5% CI SONO SOLO TRE PASTI AL GIORNO. LA DIETA E’ DISTINTA IN DUE FASI: LA PRIMA DI DUE SETTIMANE, LA SECONDA DI DURATA VARIABILE IN BASE ALLE ESIGENZE DEL PAZIENTE, CARATTERIZZATA DALLO SCARSO APPORTO DI ZUCCHERI (VIETATI DOLCI, AMIDI, LEGUMI, LATTICINI, CARNI, CONDIMENTI GRASSI) CONSENTITI LA SOIA E IL PANE IPERPROTEICO - MANGIARE ESATTAMENTE QUELLO CHE E’ PRESCRITTO. - - CI SONO SOLO TRE PASTI AL GIORNO. BEVANDE CONSENTITE SONO CAFFE’, TE SENZA ZUCCHERO, ACQUA, ACQUA TONICA. - - VIETATI OLIO, BURRO, MAIONESE, MARGARINA. PERMESSI LIMONE, ACETO, SENAPE, VINAIGRETTE. LA CARNE DEVE ESSERE MOLTO MAGRA, TOGLIERE GRASSO VISIBILE E PELLE DEL POLLO O TACCHINO. - - VIETATI ALCOLICI DI OGNI GENERE. ATTENERSI ALLE COMBINAZIONI ALIMENTARI DELLA DIETA. NON SOVRACCARICARE LO STOMACO. SMETTERE DI MANGIARE QUANDO CI SI SENTE SAZI. - NON PROLUNGARE LA DIETA OLTRE I 14 GIORNI. SI CONSIGLIA DI USARE UNA TABELLA PER CONTROLLARE IL PESO GIORNALIERO AL MATTINO. NELLE DUE SETTIMANE SCHEMA ALIMENTARE PRIMA COLAZIONE : POMPELMO O FRUTTA FRESCA DI STAGIONE. UNA FETTA DI PANE INTEGRALE O ALLA SOIA THE O CAFFE’ SENZA ZUCCHERO LUNEDI PRANZO: CARNE MAGRA A SCELTA, (POLLO, TACCHINO, MANZO MAGRO) FREDDE E SENZA CONDIMENTI GRASSI CON VERDURE A VOLONTA’ O POMODORI. CENA: PESCE MAGRO O CROSTACEI SENZA CONDIMENTI GRASSI, VERDURE. UNA FETTA DI PANE INTEGRALE O DI SOIA. UN FRUTTO DI STAGIONE. MARTEDI PRANZO: FRUTTA FRESCA DI STAGIONE CENA: HAMBURGER MAGRO ALLA GRIGLIA, CON VERDURE MERCOLEDI PRANZO: INSALATA DI PESCE (TONNO O SALMONE) CONDITA CON LIMONE E ACETO CENA: AGNELLO ARROSTO SENZA GRASSO, VERDURE GIOVEDI PRANZO: FORMAGGIO MAGRO TIPO JOCCA, DUE UOVA CUCINATE A PIACERE, VERDURA, UNA FETTA DI PANE INTEGRALE O ALLA SOIA. CENA: POLLO ARROSTO O ALLA GRIGLIA SENZA PELLE O GRASSI, VERDURE (SPINACI, POMODORI, PEPERONI, FAGIOLINI) VENERDI PRANZO: FORMAGGI MAGRI ASSORTITI, VERDURE, UNA FETTA DI PANE INTEGRALE O ALLA SOIA. CENA: PESCE MAGRO O CROSTACEI, VERDURE O INSALATE, UNA FETTA DI PANE INTEGRALE. SABATO PRANZO: FRUTTA FRESCA DI STAGIONE CENA: CARNE MAGRA (POLLO O TACCHINI ARROSTO) INSALATA DI POMODORI E LATTUGA DOMENICA PRANZO: CARNE MAGRA (TACCHINO, POLLO, MANZO), VERDURE, FRUTTA FRESCA. CENA: VITELLO ARROSTO SENZA GRASSO, INSALATA DI LATTUGA, CETRIOLI, SEDANO, POMODORI. NELLE DUE SETTIMANE SUCCESSIVE SI PASSA ALLA FASE DEL MANTENIMENTO CHE NON VARIA MOLTO DALLO SCHEMA BASE. SI POSSONO PRENDERE DUE FETTE DI PANE INTEGRALE O ALLA SOIA AL GIORNO. UNA DOSE DI ALCOOL GIORNALIERO PARI A 40 GR DI LIQUORE O 120 GR DI VISO SECCO O 200 GR DI BIRRA A BASSO CONTENUTO DI CALORIE. COME CARNI MAIALE E PROSCIUTTO CRUDO, COME FORMAGGI RICOTTA, FONTINA, MOZZARELLA, SVIZZERO. SUCCHI DI POMODORO, POMPELMO, MELA, ARANCIA, NOCI. DOPO QUESTE 4 SETTIMANE SE SI DEVE PERDERE ANCORA PESO SI TORNA ALLE DUE DELLO SCHEMA INIZIALE CON UN SISTEMA 2 SETTIMANE SI – 2 SETTIMANE NO PER MANTENERE IL PESO RAGGIUNTO. L’APPORTO CALORICO FORNITO DALLA DIETA E’ MOLTO BASSO, MENO DI 1000 CALORIE AL GIORNO, TROPPE POCHE PER CHI SVOLGE UNA VITA ATTIVA ED E’ SQUILIBRATA DAL PUNTO DI VISTA NUTRIZIONALE. NON SODDISFA IL FABBISOGNO NATURALE DI CARBOIDRATI, SALI, VITAMINE, FIBRE. ALTRO PUNTO DEBOLE E’ LA SUA RIGIDITA’ PERCHE’ I MENU NON POSSONO VARIARE O ALTERNARSI. FUNZIONA SOLO L’APPORTO CALORICO BASSO. FU IDEATA DAL DOTTOR HAY NEL 1911 QUANDO AMMALATOSI DI MORBO DI BRIGHT, UNA FORMA DEGENERATIVA DEL TESSUTO RENALE, DECISE DI CURARSI DA SOLO, CON L’ALIMENTAZIONE, OTTENENDO DEI MIGLIORAMENTI NOTEVOLI. A SEGUITO DI QUESTO EPISODIO SVILUPPO’ LA SUA DIETA BASATA SUL PRINCIPIO CHE NELL’ORGANISMO SI POSSONO FORMARE DEGLI ACCUMULI NON BILANCIATI DI PRODOTTI DELLA DIGESTIONE E DEL METABOLISMO CHE IL CORPO NON E’ IN GRADO DI ELIMINARE E CHE POSSONO CAUSARE PROBLEMI DI SALUTE. PER IL DOTTOR HAY CIO’ ERA DOVUTO A QUATTRO CAUSE PRINCIPALI: 1) CONSUMO ECCESSIVO DI CARBOIDRATI RAFFINATI 2) CONSUMO ECCESSIVO DI CARNI 3) NON CONOSCENZA DELLA CHIMICA DELLA DIGESTIONE 4) SOVRALIMENTAZIONE REGOLE BASE DELLA DIETA DISSOCIATA 1) NON MANGIARE CARBOIDRATI CON PROTEINE E FRUTTI ACIDI DURANTE LO STESSO PASTO 2) MANGIARE VERDURE, INSALATA E FRUTTA A PARTE DAL PASTO PRINCIPALE DELLA DIETA 3) MANGIARE PROTEINE, AMIDO E GRASSI IN QUANTITA’ LIMITATA 4) MANGIARE PANE INTEGRALE, EVITANDO ALIMENTI RAFFINATI 5) FAR INTERCORRERE TRA I PASTI ALMENO QUATTRO ORE LA DIETA DISSOCIATA SI BASA SULL’ANALISI DEI MECCANISMI DI DIGESTIONE DEGLI ALIMENTI. 1) LE PROTEINE HANNO BISOGNO DI UN AMIBIENTE ACIDO PER ESSERE DIGERITE; QUANDO SONO INGERITE NELLO STOMACO SI SVILUPPA ACIDO CLORIDRICO CHE ATTIVA LA PEPSINA CHE DIVIDE E DIGERISCE LE PROTEINE. QUESTO PROCESSO AVVIENE IN AMBIENTE ACIDO IN PARTE NEUTRALIZZATO DALLA PRESENZA DI AMIDI E ZUCCHERI. IN TAL CASO LE PROTEINE NON SONO DIGERITE COMPLETAMENTE. 2) I CARBOIDRATI HANNO BISOGNO DI UN AMBIENTE ALCALINO PER ESSERE DIGERITI, PROCESSO CHE INIZIA CON LA PTIALINA, DURANTE LA MASTICAZIONE. LA PRESENZA DI PROTEINE O FRUTTI ACIDI, DIMINUISCE L’ALCALINITA’ E RIDUCE L’ASSORBIMENTO E LA DIGESTIONE INTESTINALE DEI CARBOIDRATI E DEI GRASSI. SE GRANDI QUANTITA’ DI CARBOIDRATI E PROTEINE SONO ASSUNTE NELLO STESSO PASTO SI FORMA UN AMBIENTE TROPPO ACIDO PER LA RIDUZIONE DEGLI AMIDI E TROPPO POCO ACIDO PER UNA BUONA DIGESTIONE DELLE PROTEINE. TANTE DIETE DIMAGRANTI PROPOSTE COME NOVITA’ SI BASANO SU QUESTA TEORIA, MA LE BASI SCIENTIFICHE E QUINDI L’EFFICACIA DI QUESTA SONO CONTROVERSE. IL PROFESSOR SHELDON MARGEN DELL’UNIVERSITA’ DELLA CALIFORNIA SOSTIENE CHE TUTTI GLI ALIMENTI SONO DELLE COMBINAZIONI ALIMENTARI E CHE IL NOSTRO ORGANISMO E’ IN GRADO DI GESTIRE COMBINAZIONI DI NUTRIENTI. UNA RICERCA SPECIFICA CONDOTTA DA ALAIN GOLAY ALL’UNIVERSITA’ DI GINEVRA SU 57 PERSONE OBESE, DIVISE IN DUE GRUPPI, IN CUI UNO SEGUIVA UNA DIETA BILANCIATA ED UN GRUPPO UNA DIETA DISSOCIATA, CON QUANTITA’ ANALOGA DI CALORIE, CON UN APPORTO ENERGENTICO DI 45% DI CARBOIDRATI ED IL 30% DI GRASSI HA EVIDENZIATO CHE LA DIETA BILANCIATA E’ STATA PIU’ EFFICACE CON UNA PERDITA MEDIA DI 7,5 KG DI GRASSO CONTRO I 6,2 PERSI DA CHI SEGUIVA LA DIETA DELLE COMBINAZIONI. CIO’ DIMOSTRA CHE IL PERDERE PESO NON HA ALCUNA RELAZIONE CON IL MODO IN CUI SONO DISTRIBUITI ALIMENTI E TIPI DI NUTRIENTI NEI PASTI. COME ALTRE DIETE AMERICANE LA DIETA ATKINS INVOCA IL CONSUMO LIBERO DI GRASSI QUALI BURRO, CARNE, UOVA, PESCE, LATTICINI E LA RIDUZIONE RIGOROSA DEI CARBOIDRATI CON UN APPORTO LIMITATO DI VERDURA E FRUTTA. NASCE NEGLI ANNI 60 A NEW YORK QUANDO JEAN NIDETCH CON UN GRUPPO DI AMICHE IN SOVRAPPESO, DECISERO DI INCONTRARSI PERIODICAMENTE PER SCAMBIARSI OPINIONI, RIMEDI E DARSI UN SUPPORTO PSICOLOGICO NELLA LOTTA CONTRO IL PESO. IL GRUPPO SI DETTE UN NOME :WEIGHT WATCHERS, CIOE’ I CONTROLLORI DEL PESO E SI INGRANDI’ NEGLI ANNI FINO AL FENOMENO ATTUALE CON CIRCA 200 SEDI SONO IN ITALIA E 16.000 RIUNIONI ALL’ANNO, NEL MONDO SI PARLA DI OLTRE DI UN MILIONE DI SOCI CHE PRENDONO PARTE A RIUNIONI IN 30 PAESI DEL MONDO. LA DIETA IPOCALORICA DA 1200-1300 CALORIE CHE VA SEGUITA PER ALMENO TRE SETTIMANE E’ STATA ELABORATA DA MEDICI AMERICANI CHE OLTRE ALL’ASPETTO SCIENTIFICO, HANNO SEMPRE TENUTO IN GRANDE CONSIDERAZIONE, L’ASPETTO PSICOLOGICO E IL CONCETTO DELL’AUTO AIUTO. INFATTI UNA DELLE CARATTERISTICHE CHE GARANTISCE IL SUCCESSO DELLA DIETA E’ IL SENSO DI SOLIDARIETA’ E DI EMULAZIONE DEL GRUPPO. DURANTE LE RIUNIONI, OLTRE A PESARSI, OGNUNO ESPONE LE PROPRIE DIFFICOLTA’, LE SUE STRATEGIE, ASSISTITO DA ESPERTI IN PSICOLOGIA E ALIMENTAZIONE. VENGONO INSEGNATI UNA SERIE DI ACCORGIMENTI PER CONTROLLARE LE CALORIE, QUALE DOLCIFICANTE USARE, EVITARE IL BURRO, I GRASSI ANIMALI, TOGLIERE IL GRASSO ALLA CARNE PRIMA DELLA COTTURA, NON PRENDERE PIU’ DI 120 GRAMMI DI FORMAGGIO NELLA SETTIMANA O PIU’ DI DUE UOVA. USARE PENTOLE SPECIALI PER LA COTTURA. LA VERSIONE MODERNA DELLA DIETA WEIGHT WATCHERS PREVEDE DI TRASFORMARE IL CIBO IN PUNTI. IN UNA GIORNATA PER DIMAGRIRE BISOGNA MANGIARE MAI MENO DI 19 PUNTI, NE’ PIU’ DI 26, DA NON CONFONDERE CON LA DIETA A PUNTI IDEATA NEGLI ANNI ‘70 DAL DOTTOR RAZZOLI. ESEMPIO: 1 PORZIONE DI FRUTTA O VERDURA = 0 PUNTI 150 GR DI PESCE SPADA = 2 PUNTI 1 CUCCHIAIO DI OLIO = 1 PUNTO 2 CUCCHIAI DI PURE’ = 2 PUNTI LA DIETA WEIGHT WATCHERS IN TEORIA NON PRESENTA ASPETTI NEGATIVI; IL SUO FALLIMENTO E’ DOVUTO SIA AL FATTO CHE NON E’ PERSEGUIBILE PER LUNGHI PERIODI, SIA PERCHE’ NON A TUTTI PIACE FARE LA CONFESSIONE PUBBLICA DEI PROPRI PECCATI ALIMENTARI LA FINALITA’ DELLA DIETA SONO CORRETTE (CONTROLLO DELLE CALORIE, PROPOSTA DI UNA CUCINA SALUTARE) MA IL MODELLO DI CUCINA E’ TROPPO LEGATO AI CANONI CLASSICI DELLA CUCINA LIGHT. NON SI INSEGNA A BRUCIARE PIU’ CALORIE CON LO SPORT MA AD ASSUMERNE DI MENO ED IL PAZIENTE E’ SEMPRE PIU’ VINCOLATO DA QUANTITA’ MASSIME DA ASSUMERE DI OGNI ALIMENTO. DA RICORDARE CHE E’ APPROVATA DAL NOSTRO MINISTERO DELLA SUALUTE LA DIETA COSIDDETTA A ZONA FU PROPOSTA AGLI INIZI DEGLI ANNI 90 DA BARRY SEARS, BIOCHIMICO AMERICANO. NATA PER GLI SPORTIVI CHE VOLEVANO PERDERE PESO, MANTENENDO PERO’ UNA PERFOMANCE ATLETICA. PER ZONA SI INTENDE QUELLO STATO DI ARMONIA PSICOFISICA CHE PERMETTE DI ESSERE SEMPRE AL MASSIMO DELLA EFFICIENZA FISICA E MENTALE CHE SI OTTIENE GRAZIE AD UN’ALIMENTAZIONE BASATA SULLA DISTRIBUZIONE BILANCIATA DI PROTEINE, CARBOIDRATI E GRASSI. LA FORMULA CHE RIASSUME TALE DIETA E’ “40-30-30” CIOE’ AD OGNI PASTO OCCORRE MANGIARE CARBOIDRATI PER IL 40% ( FRUTTA, VERDURA, PANE, PASTA, LEGUMI) PROTEINE PER IL 30% (CARNE, PESCE, UOVA) GRASSI PER IL 30%. IL CIBO NELLA DIETA A ZONA NON VIENE CONSIDERATO UNA SEMPLICE FORMA DI CALORE MA UN MEZZO PER IL CONTROLLO DEL RILASCIO DEGLI ORMONI, MODULANDO L’ATTIVITA’ DELL’INSULINA. CON L’ASSUNZIONE IN PROPORZIONI OPPORTUNE E’ POSSIBILE: DETERMINARE LE RISPOSTE ORMONALI RAGGIUNGERE L’EQUILIBRIO ORMONALE CONTROLLARE LE FUNZIONI VITALI DEL NOSTRO CORPO SAPPIAMO CHE L’INSULINA ENTRA IN CIRCOLO PER MANTENERE REGOLARI I LIVELLI DELLO ZUCCHERO NEL SANGUE E CHE ALIMENTI CON UN ALTO INDICE GLICEMICO STIMOLANO MOLTO L’INSULINA MENTRE I CARBOIDRATI, QUALI FRUTTA E VERDURE, CON INDICE GLICEMICO BASSO, MANTENGONO COSTANTE E BASSI I LIVELLI INSULINEMICI, IMPEDENDO I PROCESSI DI IMMAGAZZINAMENTO SOTTO FORMA DI GRASSO CORPOREO. LE PROTEINE CON UN INDICE BASSO DI GRASSO SATURO, VALE A DIRE POLLO, PESCE, ALBUME, TACCHINO, TOFU, POLVERI PROTEICHE, STIMOLANO IL GLUGAGONE CHE HA UN’AZIONE OPPOSTA ALL’INSULINA, E’ UN ORMONE GRASSO-MOBILIZZATORE, INDUCE IL FEGATO AD INIZIARE IL RILASCIO DEL GLICOGENO. QUINDI LA PRESENZA DI PROTEINE NEL PASTO RITARDA LA PRODUZIONE DI INSULINA E PERMETTERA’ DI INIZIARE UN’AZIONE LIPOLITICA NEL TESSUTO ADIPOSO. LE PROTEINE “SFAVOREVOLI” CON UN’ALTA CONCENTRAZIONE DI GRASSI SATURI, QUALI CARNE ROSSA, TUORLO D’UOVO, MAIALE, TENDONO A RENDERE LE MEMBRANE CELLULARI PIU’ RIGIDE, INDUCENDO LE CELLULE A NON RISPONDERE AI LIVELLI NORMALI DI INSULINA, CAUSANDO UNA RESISTENZA INSULINEMICA CON UN AUMENTO DEI LIVELLI DI INSULINA E DELLA PRODUZIONE DI GRASSI. REGOLA FONDAMENTALE DELLA DIETA A ZONA E’ QUELLA DI PREVEDERE CHE OGNI PASTO O SPUNTINO SIA UN “BLOCCO” FORMATO DA TRE BLOCCHETTI: UNO DI PROTEINE, UNO DI CARBOIDRATI, UNO DI GRASSI. LA ZONA PREVEDE CHE PER OGNI CHILOGRAMMO DI MASSA MAGRA DEL CORPO VANNO CONSUMATE TRA 1-2 GRAMMI DI PROTEINE AL GIORNO IN BASE AL LIVELLO DI ATTIVITA’; PER OGNI 7 GRAMMI DI PROTEINE, 9 GRAMMI DI CARBOIDRATI E 3 GRAMMI DI GRASSO. PER RENDERE PIU’ SEMPLICE QUESTO CONTEGGIO E’ STATO SVILUPPATO IL SISTEMA DEI BLOCCHI: UN BLOCCO DI PROTEINE E’ DI 7 GRAMMI UN BLOCCO DI CARBOIDRATI E’ DI 9 GRAMMI UN BLOCCO DI GRASSO E’ DI 3 GRAMMI VA INDIVIDUATO IL NUMERO DI BLOCCHI COMPLESSIVI E SUDDIVISI NEI VARI PASTI DELLA GIORNATA, MANTENENDO SEMPRE LA PROORZIONE 1: 1: 1 TRA I BLOCCHI. VANNO EVITATI I GRASSI SATURI ED ASSUMERE COME FONTE DI GRASSI GLI ARACHIDI, LE NOCI, L’OLIO D’OLIVA, CON UNA INTEGRAZIONE DI EICOSANOIDI (OMEGA-3) EVITARE I CIBI CON UN ALTO CONTENUTO DI ACIDO ARACHIDONICO, COME LE CARNI ROSSE E I TUORLI D’UOVO. Il sistema dei blocchi: Il blocco è, nella dieta EnerZona, l’unità di misura del cibo. Ogni blocco è composto da 9 grammi di carboidrati, 7 grammi di proteine e 3 grammi di grasso. Il calcolo del numero dei blocchi da assumere quotidianamente deve tenere conto della massa magra e del tipo di attività fisica e lavorativa che si svolge, per esempio: - Una casalinga o un’impiegata potrebbe assumere circa 11 – 12 blocchi suddivisi in: 3 blocchi a colazione, 3 a pranzo e 3 a cena, più 2 spuntini da un blocco ciascuno; - Un impiegato di sesso maschile potrebbe invece assumere 14 – 15 blocchi suddivisi in: 3 blocchi a colazione, 4 blocchi a pranzo e a cena, più 3 spuntini da un blocco ciascuno; - Uno sportivo maschio potrebbe assumere circa 18 – 20 blocchi suddivisi in: 4 blocchi a colazione, 5 blocchi a pranzo e a cena, più 3 spuntini da due blocchi ciascuno. Lista blocchetti proteici : 1 blocchetto = 7 grammi proteine circa - 8 g proteine di EnerZone soia 90% 2 albumi 46 g di pesce bianco 35 g di tonno, salmone 23 g bresaola di vitello 30 g di coniglio 32 g petto di pollo 40 g coscia di pollo 32 g petto di tacchino 25 g prosciutto magro 35 g agnello 33 manzo magro 35 g mozzarella light 1 uovo intero 33 g vitello magro 35 g maiale magro 46 g stracchino 2 sottilette 22 g mozzarella 20 g parmigiano reggiano 26 g pecorino fresco 28 g bel paese 36 g gorgonzola 23 g caciocavallo 24 g provolone dolce o piccante 25 g emmenthal 35 g cotechino Lista blocchetti misti: - 225 ml di latte parzialmente scremato = 1 blocchetto proteine – 1 blocchetto carboidrati + 1 blocchetto di grassi - 175 ml yogurt bianco = 1 blocchetto proteine – 1 blocchetto carboidrati + 1 blocchetto grassi - 100 gr fagioli borlotti in scatola – 25g tonno = 1 blocchetto proteine – 1 blocchetto carboidrati - 100 gr ceci secchi + 100 gr carne o tonno o salmone o 140 gr pesce bianco = 3 blocchetti proteine – 3 blocchetti carboidrati 100 gr lenticchie + 87 gr cotechino o carne = 3.5 blocchetti proteine – 3.5 blocchetti carboidrati - 100 gr tortellini + 40 gr parmigiano reggiano = 3 blocchetti proteine – 3 blocchetti carboidrati ½ pizza margherita con 40 gr mozzarella e 40 gr prosciutto magro = 3 blocchetti proteine – 3 blocchetti carboidrati IL SISTEMA DELLA MANO PROTEINE MAGRE PANE O PASTA O RISO 1 palmo = 1 porzione 1 pugno = 1 porzione La verdure deve essere condita con olio extravergine d’oliva Grammi proteine per un chilo di massa magra Sedentario puro (divano, sedia, televisione, pantofole) 1,1 Lavoro tranquillo senza alcuna attività fisica 1,3 Lavoro più attività fisica leggera; soggetti obesi (uomini con oltre il 30% di massa grassa, donne con oltre il 40%) 1,5 Lavori stressanti; soggetti che si allenano regolarmente tre volte alla settimana o che praticano costantemente sport 1,7 Lavoro più allenamento atletico quotidiano 1,9 Pesante allenamento quotidiano 2,1 Intenso allenamento a scopo agonistico, integrato da sedute giornaliere con i pesi; doppio allenamento sportivo professionale quotidiano 2,3 La scelta dei nutrienti bisogna prestare molta attenzione al fatto che la scelta dei macronutrienti è fondamentale per produrre la più corretta e sana risposta insulinica. A questo proposito, si faccia riferimento alle seguenti tabelle : Tabella alimenti a cura di Enerzona Barry Sears miglior scelta discreta scelta pessima scelta Proteine Carni Pesci e crostacei Petto di pollo e tacchino, coniglio, vitello, struzzo, bresaola Maiale magro, manzo magro, pollo, tacchino, prosciutto cotto e crudo magro Carni rosse grasse, insaccati, pancetta, hamburger, fegato, patè, salsiccia, zampone Acciughe sott’olio, anguilla, aringa, capitone, bastoncini di pesce baccalà., gamberi, branzino, calamari, dentice, merluzzo, palombo, persico, spada, polpo, rombo, salmone, sarde, sgombro, seppia, sogliola, spigola tonno, triglia, trota Albume d’uovo, proteine in polvere Uova intere, uova di quaglia Fiocchi di latte magro, fior di latte, formaggi freschi di capra, formaggi light, grana,ricotta vaccina e di pecora, feta Caciotta fresca, crescenza, mozzarella, ricotta di bufala Uova Latticini A base di soia Fonti miste Hamburger, germogli, proteine in polvere, EnerZone soia 90%, tofu Farina e latte di soia, yogurt magro, latte parzialmente scremato, barrette (tipo snack EnerZone 40.30.30 Nutrition Bar 40.30.30) pasto pronto (tipo EnerZone Istant Meal 40.30.30) Brie, caciocavallo, camembert, fontina, formaggini cremosi, gorgonzola, groviera, pecorino, provolone, scamorza, stracchino, taleggio GRASSI (ricchi in grassi saturi) Olio d’oliva, olive, arachidi, avocado, mandorle, nocciole, noci, olio di sesamo Olio di semi, olio di soia Burro, margarina, lardo, mascarpone, panna, panna acida OMEGA 3 RX in capsule e liquido CARBOIDRATI VERDURE E LEGUMI FAVOREVOLI SFAVOREVOLI Asparagi, broccoli, carciofi, cavoli, cipolle, fagiolini, finocchi, insalata, melanzane, peperoni, pomodori, rape, ravanelli, spinaci, ceci, cicoria, fagioli, funghi, indivia, lenticchie, porri, sedano, zucchine Barbabietola, carote, mais, patape, zucca FRUTTA Albicocche, arance, fragole, kiwi, lamponi, mirtilli, more, pompelmo, prugne, ribes, amarene, ananas, castagne, ciliegie, cocco, mandarini, mele, meloni, nespole, pere, pesche Anguria, banana, cachi, datteri, fichi, mango, prugne secche, uva passa, succhi di frutta CEREALI Avena decorativa, orzo, cereali integrali Biscotti, cracker, fette biscottate, focacce, grissini, pasta, pane, riso ALCOLICI Vino rosso, birra ( con moderaziono) Aperitivi, superalcolici Fruttosio Zucchero, saccarosio, glucosio, miele, marmellata Sorbetto alla frutta Cioccolato, gelato, panettone, torrone ZUCCHERI SEMPLICI DOLCI PREFERIRE COME FONTI PROTEICHE IL PESCE (SALMONE, SARDINE, TONNO, SGOMBRO) LE CARNI BIANCHE, ALBUME, LEGUMI. EVITARE CIBI AD ALTO INDICE GLICEMICO, PREFERENDO FRUTTA, VERDURE, FIOCCHI DI AVENA COME FONTI DI CARBOIDRATI. GLI ALIMENTI CONSIGLIATI SONO RICCHI DI VITAMINE. VA’ INTEGRATA LA VITAMINA E, IN CASO DI ATTIVITA’ FISICA INTENSA. CON L’EQUILIBRIO ORMONALE OTTENUTO CON LA ZONA SI DOVREBBE OTTENERE: 1) 2) 3) 4) 5) UNA RIDUZIONE DELL’ECCESSO DI ADIPE UN AUMENTO DELLA MASSA MUSCOLARE UN MIGLIORAMENTO DELLE PRESTAZIONI ATLETICHE BENEFICI SU MALATTIE QUALI DIABETE, IPERTENSIONE, IPERCOLESTEROLEMIA, ATEROSCLEROSI AUMENTO DIFESE IMMUNITARIE GLI EFFETTI POSSONO ESSERE AMPLIFICATI ASSOCIANDO UNA CORRETTA ATTIVITA’ SPORTIVA. ESEMPIO DI UN PASTO SECONDO LA ZONA : UN BLOCCO DI PROTEINE = 45 GR DI PESCE AZZURRO + UN BLOCCO DI CARBOIDRATI = 120 GR DI SPINACI + UN BLOCCO DI GRASSI = 2 CUCCHIAI DI OLIO SE L’IDEA DEI BLOCCHI E’ COMPLICATA IN ALTERNATIVA SI PUO’ RICORRERE ALLE BARRETTE E ALLE BUSTE COME SOSTITUTIVI DEI PASTI CHE HANNO DIFFUSIONE DA NOI COME ENERZONA LA FORMULA 40 – 30 – 30 SUGGERITA DA SEARS SI PRESTA A CONFUSIONE PERCHE’ E’ DIFFICILE CALCOLARE LA QUANTITA’ GIUSTA DEI BLOCCHI. IL RAPPORTO TRA PROTEINE E CARBOIDRATI DOVREBBERO ESSERE COMPRESO TRA 0,6 – 0,8, OTTIMALE 0,75, MENTRE I GRASSI DOVREBBERO ESSERE PARI AL 30% DELLE CALORIE TOTALI. LA DIETA COMPRENDE I MACRONUTRIENTI ED E’ FORTEMENTE IPOCALORICA ESEMPIO : SOGGETTO CON ATTIVITA’ SEDENTARIA DEL PESO DI 70 KG, CON UNA PERCENTUALE DI GRASSI DEL 15%,SECONDO SEARS, LE PROTEINE NECESSARIE SONO DI 1,1 GR / KG MASSA MAGRA PARI A 65,5 GR = 262 KCAL. I CARBOIDRATI SONO IN RAPPORTO 40:30, QUINDI = 350 KCAL I GRASSI SONO NELLA STESSA QUANTITA’ DELLE PROTEINE E FORNISCONO 589,5 KCAL, PER UN TOTALE DI 1201,5 KCAL. CONSIDERANDO IL FABBISOGNO CALORICO, CIOE’ LA QUANTITA’ DI CALORIE NECESSARIE PER MANTENERE LO STESSO PESO DEL NOSTRO PAZIENTE PARI A 1800 KCAL, INCOMINCERA’ A PERDERE PESO. ANCHE SE IL RAPPORTO OTTIMALE PROTEINE/CARBOIDRATI SI CORREGGE A 0,75 ED AUMENTANO I CARBOIDRATI MENTRE PROTEINE E GRASSI RESTANO INVARIATI, CON UN APPORTO DI 437 KCAL SI HA UN TOTALE DI 1288 KCAL. CORREGGENDO IL RAPPORTO A 0,6 TRA PROTEINE E CARBOIDRATI, MI TROVO AD AUMENTARE LA QUOTA DEI GRASSI PER ARRIVARE ALLE 1800 CALORIE NECESSARIE LA GESTIONE DEGLI ACIDI GRASSI E’ UN PUNTO CONTROVERSO: BISOGNA EVITARE DI ADDUMERE TROPPO ACIDO ALFA-LINOLENICO CHE BLOCCA LA PRODUZIONE DI EICOSANOIDI COME GLI OMEGA-3 MA QUESTO E’ CONTENUTO NELLA FRUTTA SECCA INDISPENSABILE PER AVERE UNA QUANTITA’ DI GRASSI NELLA DIETA SENZA RICORRERE AI GRASSI ANIMALI. ALTRA COSA FONDAMENTALE E’ L’ATTIVITA’ SPORTIVA SENZA LA QUALE LA DIETA A ZONA NON RAGGIUNGE RISULTATI NEL BREVE PERIODO IN REALTA’ E’ DIFFICILE SEGUIRE UNA DIETA BASATA SU BLOCCHI PER LA VARIABILITA’ INDIVIDUALE ALLA RISPOSTA INSULINEMICA E ALLA RIPARTIZIONE ESATTA DEI MACRONUTRIENTI CHE NEI CIBI CAMBIANO SECONDO NAZIONI, QUALITA’, CONSERVAZIONE, COTTURA.. INOLTRE SEARS NON CONSIDERA LE REALI NECESSITA’ DEL CORPO UMANO, DEI CARBOIDRATI E PROTEINE SECONDO LE QUANTITA’ MINIME GIORNALIERE LA COMUNITA’ SCIENTIFICA METTE IN EVIDENZA CHE IL PILASTRO DELLA ZONA CIOE’ CHE L’AUMENTO DELLA GLICEMIA E QUINDI IL RILASCIO DI INSULINA DIPENDA DAL RAPPORTO TRA CARBOIDRATI E PROTEINE E’ UN FALSO. L’AUMENTO DELLA GLICEMIA DIPENDE DALL’EQUAZIONE CARBOIDRATI x 0,9 + PROTEINE x0,5 + GRASSI x 0,1 CONSIDERIAMO DUE PASTI, IL 1° IN ZONA IL 2 ° NO. 50 GR DI PANE + 100 GR DI PROSCIUTTO COTTO SGRASSATO+ 8 GR DI OLIO = 350 KCAL = C39%P30%G31% 50 GR DI PANE + 23 GR DI OLIO = 350 KCAL = C58%P5%G37% SI E’ VISTO CONTROLLANDO LA GLICEMIA POST PRANDIALE CHE NON E’ IL SECONDO PASTO NON IN ZONA A CAUSARE UN AUMENTO DELLA GLICEMIA. A LIVELLO SPORTIVO CHI PRATICA SPORT DI RESISTENZA CONSUMA LE SCORTE DI GLICOGENO MUSCOLARE E DEVE REINTEGRARLE IN BREVE TEMPO PER GARANTIRE UN RECUPERO OTTIMALE. NECESSITANO CARBOIDRATI AD ALTO INDICE GLICEMICO PERCHE’ E’ PROPRIO L’INSULINA A DARE L’ORDINE ALLE CELLULE DI RIPRISTINARE LE SCORTE DI GLICOGENO. SE CIO’ NON AVVIENE I MUSCOLI NON FUNZIONANO COME DOVREBBERO, CALANO LE PRESTAZIONI, C’E’ IL RISCHIO DI INFORTUNI. IN UNA DIETA IPOCALORICA, COME LA ZONA, E’ DIFFICILE GARANTIRE I LIVELLI DI ASSUNZIONE DI GRASSI ESSENZIALI, MANTENERE IL RAPPORTO TRA OMEGA6-OMEGA3 DI 4 : 1 CONSIDERANDO CHE E’ DIFFICILE PILOTARE LA PRODUZIONE DEI GRASSI IN UN SOL SENSO E CHE GLI STUDI AL RIGUARDO SONO ANCORA ALL’INIZIO. FACENDO QUESTE CONSIDERAZIONI LA DIETA ZONA SI LIMITA A CONSIGLI MOLTO POPOLARI RIPRESI SUI GIORNALI, SIA PER QUANTO RIGUARDA IL RAPPORTO TRA MACRONUTRIENTI, SIA PER I RAPPORTI DEI GRASSI ESSENZIALI. SECONDO IL MODELLO SOFISTICATO DEI BLOCCHI SI E’ IN REALTA’ LONTANO DAI FABBISOGNI DELL’ORGANISMO E, SE SI SEGUE IN MODO RIGOROSO, BISOGNA LIMITARE INTERE CATEGORIE DI ALIMENTI ED AUMENTARE I GRASSI CON IL SISTEMA AD OCCHIO, CONSIGLIATO NELLE PUBBLICAZIONI, SI E’ QUASI SEMPRE LONTANISSIMI DALLA ZONA MA DIVENTA PIU’ EQUILIBRATA, CON LA RIPARTIZIONE 50%C – 30% GR – 20% PR SE LO SCOPO DELLA DIETA E’ PERDERE PESO, LA ZONA FUNZIONA PERCHE’: 1) 2) 3) 4) LIMITA L’APPORTO DI CALORIE E’ COMPOSTA DA ALIMENTI SAZIANTI E’ ABBASTANZA EQUILIBRATA NEI MACRONUTRIENTI ED HA RIABILITATO L’USO DEI CARBOIDRATI NELLA DIETA HA POSTO L’ACCENTO SULL’IMPORTANZA DEGLI OMEGA3 ANCHE I GRASSI NELLA DIETA HANNO LA LORO IMPORTANZA IN QUANTO A LIVELLO ORMONALE “ C’ E’ BISOGNO DEL GRASSO PER ELIMINARE IL GRASSO”. SECONDO LA TEORIA DELLA ZONA IL GRASSO E’ UN COMBUSTIBILE A RILASCIO LENTO UTILIZZABILE A SCOPI ENERGETICI NELLE CONDIZIONI FISIOLOGICHE CAUSATE DALLA DIETA ZONA RALLENTANDO L’ENTRATA DEI CARBOIDATI NEL CIRCOLO E DI CONSEGUENZA LA PRODUZIONE DI INSULINA. IL GRASSO STIMOLA LA PRODUZIONE DI CCK (COLECISTOCHININA) CHE CONTRIBUISCE AL SENSO DI SAZIETA’ METODO MONTIGNAC IL METODO DI MONTIGNAC SI BASA SUL CONCETTO CHE LA CAUSA DELL’ AUMENTO DI PESO E’ DOVUTA ALL’IPERINSULINEMIA DA PARTE DEL PANCREAS, LEGATA ALL’ASSUNZIONE DI CIBI CON INDICE GLICEMICO ALTO. NON E’ QUINDI LA QUANTITA’ DEL CIBO CHE INGRASSA MA LA LORO QUALITA’, SENZA UN LEGAME TRA OBESITA’ E CALORIE. NON BISOGNA MANGARE MENO MA MEGLIO. SU QUESTA BASE HA AVUTO UN GRANDE SUCCESSO CON OLTRE 13. MILIONI DI SEGUACI. IL BRITISH JOURNAL OF NUTRITION HA RESO NOTO CHE QUESTO “METODO” E’ EFFICACE PER CHI SOFFRE DI PROBLEMI CARDIOVASCOLARI E PUO’ EVITARE IL RISCHIO DI DIABETE. VA’ CONSIDERATO CHE NEI PAESI INDUSTRIALIZZATI I CASI DI OBESITA’ SONO QUADRUPLICATI NEGLI ULTIMI 40 ANNI BENCHE’ IL CONSUMO MEDIO DI CALORIE QUOTIDIANO SI SIA RIDOTTO IL METODO PREVEDE DUE FASI : UNA DI DIMAGRAMENTO E UNA DI MANTENIMENTO. LA PRIMA FASE PUO’ DURARE ANCHE QUALCHE MESE FINO A QUANDO NON SI E’ RAGGIUNTO IL PESO IDEALE. SI ASSUMONO SOLO TRE PASTI GIORNALIERI AD ORE FISSE, CON CIBI CHE NON ABBIANO UN INDICE GLICEMICO SUPERIORE A 35, NON ASSOCIANDO GRASSI E CARBOIDRATI NELLO STESSO PASTO, CON QUANTITA’ LIBERE. ESEMPIO GIORNATA TIPO COLAZIONE PANE INTEGRALE CON MARMELLATA SENZA ZUCCHERO O UNO YOGURT MAGRO. PRANZO PESCE AZZURRO, INSALATA DI CETRIOLI, YOGURT CENA ZUPPA DI VERDURE, FORMAGGIO MAGRO, SPINACI NEL MANTENIMENTO, CHE PUO’ DURARE ANCHE TUTTA LA VITA, SI POSSONO MANGIARE TUTTI I CIBI CON INDICE GLICEMICO FINO A 50. IN CASO DI STRAPPI ALLA DIETA SI PUO’ RIPARARE CON L’ASSUNZIONE DI CIBI A BASSISSIMO INDICE GLICEMICO CIBI CONSENTITI LENTICCHIE, INSALATA, POMODORI, CAVOLI, BROCCOLI, SPINACI, MELANZANE, FAGIOLINI, FRUTTA, PESCE, FORMAGGI FRESCHI O STAGIONATI, UOVA, CIOCCOLATO AMARO, OLIO D’ OLIVA O DI GIRASOLE CIBI NON CONSENTITI ZUCCHERO, FARINE BIANCHE, PATATE, MAIS, BURRO, MARGARINA, RISO, PATATE FRITTE, CREPES, TOAST, DOLCI FATTI CON FARINA Alimenti a basso indice glicemico: - Pari a zero: uova; pesce; formaggi freschi e stagionati; carni; insaccati; Inferiore di 10: melanzane ed ortaggi verdi; Da 10 a 15: albicocche; agrumi; noci; mandorle; arachidi; yogurt magro; Da 15 a 20: marmellata senza zucchero; cioccolato amaro; lenticchie; Da 20 a 30: latticini; Da 30 a 40: pane integrale e mele; Da 40 a 50:pasta Alimenti ad alto indice glicemico: - Pari a 60: gelato Da 50 a 65: farine bianche e pizza margherita; Da 65 a 70: riso bianco; peperoni; zucchero Pari a 75: anguria; Pari a 90: patatine fritte; Da 90 a 100: birra; burro e margarine; glucosio INDICE GLICEMICO L’INDICE GLICEMICO DI UN ALIMENTO RAPPRESENTA LA VELOCITA’ CON CUI AUMENTA NEL SANGUE LA CONCENTRAZIONE DI GLUCOSIO, CIOE’ LA GLICEMIA, IN SEGUITA ALL’ASSUNZIONE DI UN ALIMENTO, RISPETTO AD UN ALIMENTO DI RIFERIMENTO (GLUCOSIO) LA TABELLA AGGIORNATA DEGLI INDICI GLICEMICI PUBBLICATA SU “AM.3 CLIN NUTR. 2003” MOSTA COME L’I.G. VARIA A SECONDA DELLA PRESTAZIONE E DEGLI INGREDIENTI NEGLI ALIMENTI CUCINATI, DEL GARDO DI MATURAZIONE, E CHE IL CONFRONTO TRA ALIMENTI HA SENSO SOLO SE LA DIFFERENZA E’ NETTA. L’INDICE GLICEMICO, TENDE A DIMINUIRE SE SI AGGIUNGONO GRASSI O PROTEINE AD UN ALIMENTO PERCHE’ LA DIGESTIONE DELL’ ALIMENTO E’ PIU’ LENTA E QUINDI I CARBOIDRATI VENGONO ASSORBITI PIU’ LENTAMENTE. UN ALIMENTO LIGHT NON SEMPRE SOTTO QUESTO PUNTO DI VISTA E’ MIGLIORE DEL SUO ALIMENTO NORMALE. IL RISCHIO TOTALE DI INSULINA, NON DIPENDE DALL’INDICE GLICEMICO MA DAL CARICO GLICEMICO, CIOE’ DAL PRODOTTO TRA INDICE GLICEMICO E LA QUANTITA’ DI CARBOIDRATI INGERITI VA’ QUINDI SEGUITA UN’ ALIMENTAZIONE EQUILIBRATA IN CUI LA QUANTITA’ DI CARBOIDRATI NON E’ SUPERIORE AL 55%, CON PROTEINE E GRASSI DISTRIBUITE NELL’ ARCO DELLA GIORNATA ED ALIMENTI SAZIANTI COME VERDURA E FRUTTA CHE CONTRIBUISCONO AD ABBASSARE L’INDICE GLICEMICO ANCHE DEGLI ALIMENTI A RISCHIO E’ STATA MESSA A PUNTO AGLI INIZI DEGLI ANNI 90 DAL DR. PETER D’ ADAMO, UN NATUROPATA ITALO-AMERICANO, SULLA BASE DI STUDI GIAPPONESI SULLE INTOLLERANZE ALIMENTARI. SCEGLIENDO I CIBI IN BASE ALLA RELAZIONE CON IL PROPRIO GRUPPO SANGUIGNO SI PROPONE DI RISOLVERE I PROBLEMI DEL PESO, DI INTOLLERANZE E DI ALLERGIE RESPIRATORIE. IL PRINCIPIO DI BASE E’ CHE CIASCUNO DEI QUATTRO GRUPPI SANGUIGNI, RISPONDE IN MODO DIVERSO AL CIBO, IN QUANTO SONO COMPARSI IN EPOCHE DIVERSE, ADATTANDOSI AL CIBO CHE IN QUEL MOMENTO RAPPRESENTAVA LA LORO DIETA PRINCIPALE E CHE SONO DIVENTATI QUELLI MEGLIO TOLLERATI ALIMENTI INCOMPATIBILI CREANO PROBLEMI DI DIGESTIONE, CON LA FORMAZIONE DI TOSSINE CHE DANNO RITENZIONE IDRICA, RALLENTANO IL METABOLISMO E QUINDI PORTANO AD UN AUMENTO DI PESO SECONDO D’ ADAMO, AD ESEMPIO, IL GRUPPO “0” MANIFESTA PROBLEMI DI GASTRITE ED IPERACIDITA’, PERCHE’ ESSENDO CARNIVORO PRODUCE MOLTO ACIDO CLORIDRICO, DANNEGGIANDO LA MUCOSA DELLO STOMACO. IL GRUPPO “A” PUO’ SOFFRIRE DI DISTURBI CARDIACI O DIABETE. CHI APPARTIENE A QUESTO GRUPPO SI SENTE BENE SEGUENDO UNA DIETA RICCA DI PROTEINE ANIMALI, DERIVATE DA CARNE O PESCE, DA ASSOCIARE A FRUTTA E VERDURA. DEVE EVITARE IL CONSUMO DI PASTA, PANE, LEGUMI, LATTE, LATTICINI, TRANNE YOGURT. CIBI DA PRIVILEGIARE: CARNE OVINA E BOVINA, PESCE DI MARE, YOGURT, ANANAS, FICHI, NOCI, BROCCOLI, AGLIO, CIPOLLA, PREZZEMOLO DA EVITARE: CARNE DI MAIALE, SALMONE AFFUMICATO, MELANZANE, PATATE, LATTE, LATTICINI, FORMAGGIO E RICOTTA, MAIS, FRUMENTO PER CHI APPARTIENE A QUESTO GRUPPO, LA DIETA PIU’ ADATTA E’ VEGETARIANA PERCHE’ PRODUCE POCO ACIDO CLORIDRICO E QUINDI FATICA A DIGERIRE LE PROTEINE ED I GRASSI ANIMALI, CONSUMANDO PASTI PIU’ LEGGERI E FREQUENTI. ALIMENTI DA PRIVILIEGIARE: POLLO, MERLUZZO, SGOMBRO, YOGURT, FORMAGGIO DI PECORA E CAPRA, SOIA, PANE DI FARRO, BROCCOLI, VERZA, LATTUGA, CAROTE, SPINACI, FAGIOLINI, ANANAS, FICHI, POMPELMO ALIMENTI DA EVITARE CARNI DI TUTTI I TIPI, ANGUILLA, CROSTACEI, BURRO, FORMAGGIO, GELATO, MELANZANE, PATATE, POMODORI, CECI, FAGIOLI, FRUMENTO, ARANCE, BANANE SONO PROVVISTI DI UN APPARATO DIGERENTE FLESSIBILE, IN GRADO DI METABOLIZZARE SIA LE PROTEINE CHE I CARBOIDRATI. SI PUO’ CONSUMARE QUASI TUTTO, COMPRESO I LATTICINI E LE UOVA, CIBO PREFERITO E’ IL PESCE TIPO MERLUZZO, SALMONE; VA EVITATO IL GRANO SARACENO E LA CARNE DI POLLO. ALIMENTI DA PRIVILEGIARE AGNELLO, CONIGLIO, MERLUZZO, SALMONE, MELANZANE, BROCCOLI, CAROTE, PEPERONE, FAGIOLI, MANDORLE, ANANAS, UVA, LIMONE, RISO, PANE DI MIGLIO E FARRO, UOVA ALIMENTI DA EVITARE ANATRA, OCA, POLLO, MAIALE, OSTRICHE, CROSTACEI, CARCIOFI, POMODORI, SUGO, MAIS, ORZO, FRUMENTO, NOCI, NOCCIOLE POSSONO CONSUMARE QUASI TUTTE LE CATEGORIE DI CIBO A CONDIZIONE CHE SIA FATTO A PICCOLE PORZIONI. ALIMENTI DA PRIVILEGIARE CONIGLIO, AGNELLO, TACCHINO, NASELLO, SALMONE, SOGLIOLA, MELANZANE, PISELLI, SEDANO, YOGURT, FORMAGGIO DI PECORA, ANANAS, FICHI, POMPELMO, UVA, RISO, PANE DI MIGLIO, SOIA ALIMENTI DA EVITARE ANATRA, OCA, POLLO, MANZO, SELVAGGINA, OSTRICHE, CROSTACEI, BURRO, LATTE INTERO, GELATO, CARCIOFI, SEMI DI ZUCCA, GIRASOLE, ARANCIA, MAIS, BIBITE ALLA COLA QUESTA DIETA E’ ADATTA A CHI HA PROBLIEMI DIGESTIVI O METABOLICI CHE NON E’ RIUSCITO A RISOLVERE CON LA MEDICINA CONVENZIONALE, GLI ALIMENTI TOLLERATI SONO MOLTISSIMI E QUINDI LA DIETA E’ VARIA, SEMPLICE. NON SI TRATTA DI UNA DIETA A BREVE TERMINE MA A VITA. FA DIMAGRIRE MA MOLTO LENTAMENTE. CURA DIMAGRANTE METODO SIMEONS MODIFICATO MATTINA: un bicchiere di latte magro 150 gr, caffè a piacere, due fette biscottate. Usare come dolcificante saccarina. Nell’ arco della giornata bere tè verde; si possono prendere fino a quattro caffè. PRANZO e CENA: carne magra di vitello gr. …….. cotta ai ferri o bollita, senza grasso, oppure in alternativa pollo, senza pelle, ai ferri o bollito, gr ……., o petto di tacchino gr. ……. . Pesce, bollito o ai ferri o al forno, magro ( sogliola, rombo, spigola, trota, merluzzo, gamberi) gr. ……., fresco o surgelato. In alternativa alla carne o al pesce si possono mangiare due uova. CONTORNI: verdure, crude o cotte, nella quantità voluta, sono permesse: spinaci, zucchine, broccoletti, bieta, cicoria, finocchi, sedano, pomodori, insalata, radicchio, cetrioli, carciofi, cipolle, verza, ravanelli. FRUTTA: mela, arancia, mandarini, pompelmo, kiwi. CONDIMENTI PERMESSI: sale, pepe, spezie, basilico, aglio, cipolla, prezzemolo, pomodoro, aceto (preferire aceto di mele), limone. Usare il succo di un limone nell’arco della giornata. BERE: almeno un litro e mezzo di acqua al giorno a basso residuo minerale, tipo VITASNELLA, LEVISSIMA, PANNA. CURA DIMAGRANTE ---- METODO SIMEONS DIETA DOPO IL TRATTAMENTO. Nelle prime tre settimane sono permessi, senza limiti di quantità i seguenti alimenti: carni di qualsiasi tipo, pesci di qualsiasi tipo, uova. Nella prima settimana si può incominciare ad aggiungere nella dieta i formaggi, nella seconda gli insaccati. Come condimento è permesso l’olio e il burro. Da evitare il fritto panato o con farina. Verdure di qualsiasi tipo. Frutta in quantità moderata. È consentito un bicchiere di vino o di birra a pasto. Si può continuare con il latte a colazione. ALIMENTI VIETATI sono i FARINACEI, di qualsiasi tipo, cioè zucchero, pane, pasta, dolci, grissini, biscotti, riso, patate, semolino, farina e tutti i legumi, cioè fagioli, ceci, lenticchie, piselli, fave. Nella quarta settimana si può aggiungere un grissino a pranzo e uno a cena. Nella quinta settimana sono permessi fino a due grissini a pranzo e a cena. Nella sesta settimana e in quelle successive occorre distinguere tra coloro che sono arrivati al peso ideale e quelli che non sono arrivati al peso normale. Per chi ha raggiunto il peso normale, è permesso una rosetta oppure una porzione di pasta o riso o legumi una volta alla settimana, controllando il peso il giorno dopo. In caso di aumento RIMANDARE di un mese la nuova assunzione di farinacei. In caso contrario, continuare due volte alla settimana. Per chi NON è arrivato al peso normale, in attesa dei quaranta giorni per ricominciare il ciclo, devono limitare l’assunzione di farinacei a due grissini a pranzo e due a cena. LA DIETA DEL MINESTRONE FU IDEATA DALL’HOSPITAL DI ST. LUIS PER I PAZIENTI CARDIOPATICI IN ATTESA DI ESSERE OPERATI. DOVEVA ESSERE SEGUITA AL MASSIMO PER 10/14 GIORNI, CON L’OBBIETTIVO DI FAR PERDERE IL MAGGIOR NUMERO DI CHILI IL PIU’ RAPIDAMENTE POSSIBILE. E’ UNA DIETA A TEMA, DOVE AD OGNI PASTO SI MANGIA UN SOLO ALIMENTO, SENZA CONSIDERARE L’EQUILIBRIO DEI NUTRIENTI: LA PERDITA DI PESO E’ PRIORITARIA SU TUTTO. LA DIETA PREVEDE SETTE GIORNI A BASE DI MINESTRONE DI VERDURA, TE’, SUCCHI DI FRUTTA NON ZUCCHERATI E FRUTTA; AL QUARTO GIORNO SI AGGIUNGE LATTE SCREMATO O YOGURT, AL QUINTO CARNE DI MANZO, AL SETTIMO GIORNO RISO INTEGRALE BISOGNA CONSIDERARE CHE A CAUSA DELLA FORTE RESTRIZIONE CALORICA E DELLO SCARSO APPORTO IN PROTEINE, SI PERDONO MUSCOLI ED ACQUA PIUTTOSTO CHE GRASSO. PERMETTE DI FAR PERDERE PESO NEL BREVE PERIODO, DI BRUCIARE I GRASSI, INSTAURANDO UN REGIME ESTREMAMENTE PUNITIVO, COMPLETAMENTE A FAVORE DEI CARBOIDRATI, MONOTONO, POCO SAZIANTE. ECCEZION FATTA PER LO YOGURT E PER DUE PORZIONI DI CARNE AL VAPORE NELL’ARCO DELLA SETTIMANA C’ E’ UN APPORTO NULLO DI PROTEINE. LA DIETA NON PREVEDE ALCUN TIPO DI EDUCAZIONE ALIMENTARE, ANZI E’ DISEDUCATIVA PER IL CONCETTO CHE E’ CORRETTA PERCHE’ USATA IN OSPEDALE, PER MALATI GRAVI, E LA PROBABILITA’ DI RECUPERARE IL PESO PERDUTO E’ DEL 100% DIETA MINESTRA BRUCIA GRASSI Ingredienti:porri o 6 cipolle, 1 o 2 barattoli di polpa di pomodori, i cavolo (verza) grande tritato, 2 peperoni verdi, 1 sedano intero, un dado a piacere. La minestra si può insaporire con sale, pepe, curry, prezzemolo peperoncino o tabasco. A piacere si possono aggiungere spinaci o rape. Tagliare le verdure in piccoli pezzi e coprire con acqua. Far bollire per 10 minuti, abbassare il fuoco per ultimare la cottura. La minestra si può mangiare ogni volta che si ha fame. Se ne può mangiare a volontà in qualsiasi momento. La minestra non aggiunge calorie. Più ne mangiate e più dimagrite. Riempire un thermos la mattina, se siete fuori casa. La minestra, se mangiata da sola per un lungo periodo, causa denutrizione. Prima giorno: mangiare la minestra e qualsiasi frutto a volontà (tranne le banane). Da bere:the non zuccherato, acqua o caffè nero non zuccherato o succhi di frutta non zuccherati. Secondo giorno: la minestra e qualsiasi verdura verde a volontà (tranne fagioli secchi, piselli, ceci e granoturco). A cena potete ricompensarvi con una grande patata al forno condita con burro. Non mangiate frutta oggi. Terzo giorno: la minestra più frutta e verdura a volontà (niente patate). Se hai rispettato la dieta, in questi tre giorni dovresti aver perso almeno 2 o 3 chili. Quarto giorno: minestra più tre banane e latte scremato ( il latte può essere sostituito con lo yogurt magro). Quinto giorno: minestra, manzo e pomodori. Il manzo (dai 250 ai 500 gr) e 6 pomodori freschi. È obbligatorio bere 6 / 8 bicchieri d’acqua per eliminare l’acido urico. Mangiare la minestra almeno una volta. Sesto giorno: manzo (anche 2 o 3 bistecche) e verdure a volontà. Non mangiare patate. Almeno una volta bisogna mangiare la minestra. Settimo giorno : riso integrale, succo di frutta non zuccherato e verdura a volontà. Mangiare la minestra almeno una volta. LE PERSONE CHE DICONO DI SEGUIRE UNA DIETA VEGETARIANA SONO TANTE, ANCHE SE NON SONO MOLTE QUELLE CHE NON FANNO MAI ECCEZIONI E CHE IN SOSTANZA SEGUONO UNA DIETA ONNIVERA, E SOLO TENDENZIALMENE VEGETARIANA. SI DEVE DISTINGUERE TRA DIETA VEGETARIANA E VEGETALIANA O VEGANA LA DIETA VEGETALIANA ELIMINA DALL’ALIMENTAZIONE OGNI TIPO DI CARNE ANIMALE, COMPRESI PESCI E CROSTACEI, MA NON I PRODOTTI DI DERIVAZIONE ANIMALE COME LATTE, UOVA, FORMAGGI, MIELE. LA DIETA VEGETARIANA O VEGANA ELIMINA TUTTI I PRODOTTI DI ORIGINE ANIMALE, COMPRESI I DERIVATI, NELLA CONVINZIONE CHE IL CORPO UMANO SIA ADATTO AD ASSUMERE E DIGERIRE SOLO PRODOTTI VEGETALI, E CHE QUESTO SIA L’UNICO MODO PER EVITARE DANNI. MOLTI VEGETARIANI SI RITENGONO ANIMALISTI CONVINTI CONTRARI ALL’UCCISIONE DI ANIMALI MA E’ DIFFICILE NELLA NOSTRA VITA NON VENIRE IN CONTATTO CON OGGETTI DI ORIGINE ANIMALE. I VEGANI INVECE HANNO LA CONVINZIONE CHE IL CORPO UMANO SIA ADATTO SOLO A PRODOTTI VEGETALI E CHE SIA L’UNICO MODO PER EVITARE DANNI ALL’ORGANISMO. E’ VERO CHE ALCUNE PUBBLICAZIONI ATTESTANO LA MINORE INCIDENZA DI MALATTIE CARDIOVASCOLARI, TUMORI, DIABETE, IPERTENSIONE, OBESITA’ NEI VEGETARIANI GRAZIE ALL’USO ABBONDANTE DI FIBRE, MA E’ ANCHE VERO CHE QUESTI SOGGETTI SONO MOLTO PIU’ ATTENTI ALLA LORO SALUTE DEL RESTO DELLA POPOLAZIONE. QUELLO CHE E’ CERTO SONO I RISCHI DI POSSIBILI CARENZE DI FERRO, PROTEINE, VITAMINA B12, CALCIO E VITAMINA D, SOPRATTUTTO NELLE DONNE E NEGLI SPORTIVI. PER IL FERRO LA DIETA VEGETARIANA DEVE ESSERE BEN BILANCIATA PERCHE’ I VEGETALI NE CONTENGONO POCO ED E’ SCARSAMENTE BIODISPONIBILE LE PROTEINE POSSONO ESSERE COMPENSATE CON LATTICINI, UOVA, LEGUMI, MA I VEGANI POSSONO CONTARE SOLO SU QUESTI ULTIMI. LA CARENZA DI VITAMINA B12 E SOPRATTUTTO NEI VEGANI, A RISCHIO DI ANEMIA PERNICIOSA, CON SINTOMI CHE COMPAIONO DOPO DUE-TRE ANNI DI DIETA DEL TUTTO PRIVATIVA. ANCHE IL CALCIO E’ UN PROBLEMA SOPRATTUTTO NEI VEGANI CON RISCHIO DI OSTEOPOROSI NELLE DONNE DAL MOMENTO CHE I VEGANI ASSUMONO ANCHE POCA VITAMINA D, MENTRE I VEGETARIANI L’ASSUMONO CON LE UOVA. QUINDI E’ MOLTO DIFFICILE IMPROVVISARE UNA DIETA VEGETARIANA SENZA INCORRERE IN CARENZE NUTRIZIONALI, CHE NELLO SPORTIVO SI FANNO SENTIRE PRIMA DEL SEDENTARIO, A MENO DI NON PRENDERE INTEGRATORI, MA QUESTO VUOL DIRE ANDARE CONTRO AI PRINCIPI DELLA DIETA. LO SCOPO DELLA DIETA DI MAURICE MESSEGUE, FAMOSO ERBORISTA FRANCESE, E’ QUELLO DI DIMAGRIRE MANTENENDO SEMPRE UNA SENSAZIONE DI BENESSERE ABBINANDO AL REGIME DIMAGRANTE UN TRATTAMENTO DEPURATIVO A BASE DI INFUSI E DECOTTI. LA FILOSOFIA DI MESSEGUE E’ STATA SEMPRE DI SERVIRSI DELLE RISORSE DELLA NATURA, USANDO ERBE CURATIVE COLTIVATE SENZA FARE USO DI FERTILIZZANTI O DI INSETTICIDI COLTIVATI IN TERRENI SELEZIONATI. DURANTE LA PERMANENZA NEI CENTRI VENGONO USATE QUOTIDIANAMENTE, SOTTO FORMA DI TISANE, CHE SONO PERSONALIZZATE, IN BASE ALLE CARATTERISTICHE DEI PAZIENTI O DI BAGNI, IMPACCHI O MICRONIZZATE, SOTTO FORMA DI “GELULES” ERBE MICRONIZZATE E CONSERVATE IN CAPSULE PER MANTENERE LE LORO QUALITA’ IL TRATTAMENTO DURA DI SOLITO UN MESE, BASATO SU UNA DIETA DI CIRCA 1200 KCAL, SI PERDONO IN MEDIA QUATTRO CHILI, ED E’ ADATTA PER CHI VUOL DIMAGRIRE IN MODO NATURALE, SENZA RINUNCIARE AI PASTI DELLO CHEF DEL CENTRO. LA DIETA CHENOT IL PRINCIPIO SU CUI SI BASA IL METODO DI CHENOT E’ CHE PER DIMAGRIRE BISOGNA DEPURARE PRIMA L’ORGANISMO DALLE SCORIE ACCUMULATE DA UN’ALIMENTAZIONE TROPPO RICCA DI GRASSI . SECONDO LA MEDICINA NATURALE CI SONO DUE TIPI DI SCORIE, I CRISTALLI E LE COLLE. I CRISTALLI, DERIVANTI DALLE PROTEINE, SONO SCORIE SOLUBILI NEI LIQUIDI CHE DOVREBBERO ESSERE ELIMINATI CON LA TRASPIRAZIONE E CON LE URINE. QUANDO L’ORGANISMO NON RIESCE AD ELIMINARLI SI GENERANO DELLE INFIAMMAZIONI. GLI ALIMENTI DA ELIMINARE DALLA DIETA SONO LA CARNE, LE UOVA, IL PESCE, I DERIVATI DEL LATTE, CEREALI E ZUCCHERO RAFFINATO. BISOGNA AUMENTARE L’INTRODUZIONE DEI LIQUIDI. LE COLLE SONO PRODOTTI DI SCARTO NON SOLUBILI NEI LIQUIDI. LA LORO PRESENZA SI RILEVA SOTTO FORMA DI MUCO. DERIVANO DA UN’ALIMENTAZIONE TROPPO RICCA DI GLUCIDI (PANE, PASTA, CEREALI, AMIDI) VA LIMITATO QUINDI IL LORO CONSUMO. PER HENRI CHENOT, L’UOMO E’ UN’ENTITA’ DI CORPO E MENTE CHE, PER RAGGIUNGERE UNO STATO DI BENESSERE, DEVE MANTENERE L’EQUILIBRIO DI ENTRAMBI. IL CORPO UMANO ATTRAVERSA CICLI VITALI, CHE MUTANO OGNI SETTE ANNI, MODIFICANDO L’ORGANISMO E CIOE’ IL MODO IN CUI SI ASSIMILANO E SI TRASFORMANO I NUTRIENTI. PER FUNZIONARE CORRETTAMENTE E PER RALLENTARE IL PROCESSO DI INVECCHIAMENTO E’ IMPORTANTE CHE IL CORPO SI LIBERI DALLE SOSTANZE NOCIVE ACCUMULATE AL SUO INTERNO. L’ORGANISMO DI OGNUNO E’ IN GRADO DI RINNOVARSI E DI LIBERARSI DALLE TOSSINE. TALVOLTA PERO’ QUESTO MECCANISMO NON E’ SUFFICIENTE E QUINDI BISOGNA INTERVENIRE CON UN REGIME ALIMENTARE MIRATO. LA DIETA SI BASA SU UN REGIME ALIMENTARE DEPURATIVO CHE FA PERDERE DA 2.5 A 5 KG NELLA PRIMA SETTIMANA E CHE POI PERMETTE DI PERDERE PESO IN MODO PIU’ LENTO E GRADUALE. LA PERDITA DI PESO VARIA A SECONDA DEL SOVRAPPESO, DELL’ETA’ E DEL TIPO DI ATTIVITA’ FISICA SVOLTA DAL SOGGETTO. LO SCHEMA E’ SETTIMANALE E VA’ RIPETUTO PER UN MESE. IL PROGRAMMA NON SI BASA SULL’APPORTO CALORICO DEGLI ALIMENTI MA SULLA LORO PROPRIETA’ DISINTOSSICANTE. LA DIETA VA’ INIZIATA IL SABATO, PER EVITARE CHE UN CAMBIO ALIMENTARE POSSA CREARE STANCHEZZA E QUINDI USUFRUIRE DEL RIPOSO DOMENICALE. NEI PRIMI TRE GIORNI I MENU’ SONO PENSATI PER DEPURARE L’ORGANISMO A FONDO CON L’AIUTO DI VERDURE E CIBI INTEGRALI. DAL MERCOLEDI’ SI REINTRODUCONO LE PROTEINE, SOPRATTUTTO QUELLE DEL PESCE E DEI LEGUMI. VA’ ABOLITO IL SALE BIANCO PERCHE’ IL SUO USO CAUSA UNA RITENZIONE DI LIQUIDI NEI TESSUTI ED USARE AL SUO POSTO CONDIMENTI DELLA CUCINA ORIENTALE. DOPO IL PRIMO MESE E’ VIETATO ASSUMERE FORMAGGI PERCHE’ RICCHI DI SALE E QUINDI DANNO RITENZIONE E SCORIE E MANGIARE CARBOIDRATI LA SERA PERCHE’ LA SCARSA ATTIVITA’ FISICA DELLLA SERA IMPEDISCE DI BRUCIARLI. DIETA MONOPIATTO Dieta elaborata per il/la Sig./ra …………………………………….……..data……………………………………….. ___________________________________________________________________________________________________________________ COLAZIONE Latte parzialmente scremato 200 gr oppure Yogurt magro alla frutta 1 vasetto Aggiungere 3 fette biscottate oppure 25 gr di Cornflakes Consumare la colazione senza zucchero dolcificando, eventualmente, con aspartame. ___________________________________________________________________________________________________________________ PRANZO Piatto unico così composto: a) Pasta o riso 80 gr o patate 250 gr cui aggiungere (nella stessa pietanza) Ceci secchi 60 gr oppure piselli freschi 250 gr Fagioli secchi 70 gr oppure lenticchie 60 gr Vongole 200 gr oppure polpo 300 gr Seppie 250 gr oppure calamari 260 gr Tonno senza olio 80 gr oppure carne magra macinata 100 gr Uovo 2 oppure parmigiano 50 gr b) Pizza margherita piccola con olio Contorni da scegliere tra le verdure qui di seguito elencate: Insalata mista 300 gr Oppure 200 gr di: Finocchi pomodori cicoria zucchine Zucca scarola carote carciofi Melanzane peperoni spinaci broccoli Funghi asparagi indivia fagiolini Rape cavoli cicoria sedano Barbabietole N.B. condire piatto unico e contorni con olio extravergine di oliva 10 gr (due cucchiaini da caffè) _______________________________________________________________________________________________ MERENDA 150 gr di: ananas, ciliegie, kaki, fichi d’india, prugne oppure 200 gr di: albicocche, kiwi, pere, pompelmo, mele, pesche, arance oppure 250 gr di: nespole, fragole, melone, cocomero oppure Yogurt magro alla futta 1 vasetto CENA Unica portata da scegliere fra i cibi sottoelencati: Uova di gallina Prosciutto cotto n. 2 Prosciutto curdo magro Speck Bresaola Scamorza Mozzarella Fior di latte Ricotta di mucca Coscia di tacchino Petto di tacchino Manzo magro Agnello Maiale magro Vitello Capretto Coniglio magro Cavallo 80 gr 80 gr 80 gr 80 gr 90 gr 90 gr 120 gr 130 gr 140 gr 150 gr 150 gr 150 gr 150 gr 150 gr 150 gr 150 gr fegato 50 gr 150 gr trippa di bovino 150 gr cefalo 150 gr pesce spada 160 gr pollo 180 gr stoccafisso 200 gr sarago 200 gr sarda 200 gr triglia 200 gr baccalà 200 gr gamberi 220 gr spigola 230 gr acciuga 240 gr sogliola 250 gr merluzzo 250 gr orata 250 gr seppie 280 gr calamari 280 gr polpo 300 gr ___________________________________________________________________________________________________________________ CONTORNI Contorni da scegliere tra le verdure sottoelencate: Insalata mista 300 gr Oppure 200 gr di : Finocchi pomodori da insalata cicoria zucchine Zucca scarola carote carciofi Melanzane peperoni spinaci broccoli Funghi asparagi indivia fagiolini Rape cavoli cicoria sedano Barbabietole N.B. il piatto di portata unica e il contorno si condiscono con 10 gr di olio extra vergine di oliva ( due cucchiaini da caffè) come a pranzo Pane integrale 50 gr - NOTE I pesi indicati sono da riferirsi a cibi crudi, al netto degli scarti È possibile invertire il pranzo con la cena Nel corso della giornata è possibile consumare caffè, thè, tisane in quantità moderate ed edulcorati esclusivamente con aspartame Evitare di consumare i cibi non prescritti ed in particolare: salumi, burro, strutto, margarina, panna, vino ed altre bevande alcoliche, frutta secca o sciroppata, dolci Preferire i cibi freschi, naturali, integrali, stagionali. Sono permessi cibi surgelati, mentre vanno evitati i cibi in scatola Salare i cibi preferibilmente con sale marino integrale Per rendere le pietanze più gradevoli si può far uso di aromi e spezie: succo di limone, aceto di mele, cipolla, aglie ecc. Per condire usare olio extravergine d’oliva, preferibilmente di prima spremitura a freddo La cottura dei cibi, quando necessaria, va fatta preferibilmente a vapore Bere almeno due litri di acqua oligominerale al giorno. L’acqua va bevuta preferibilmente al mattino, appena alzati o tra un pasto e l’altro. Bere poco o nulla durante i pasti Mangiare lentamente, masticando bene i cibi Mangiare sempre seduti a tavola, possibilmente senza guardare la tv Evitare gli atteggiamenti sedentari ed in particolare, dopo i pasti, il riposo a letto o sul divano. Seguendo la dieta è necessario combattere la sedentarietà ed iniziare un programma di attività fisica di tipo aerobico ( cyclette, step, footing, passeggiate a passo svelto, bicicletta, ballo) praticare questi sport con una frequenza trisettimanale MORIREMO DI FAME DIETA DI BLACKBURN LA PROPOSTA VALUTARE LA DIETA PROTEICA MITIGATA ( CON CHETOSI MITIGATA) COME ALTERNATIVA DI DIETA TRUCCO NEL MANAGEMENT DEL SOVRAPPESO E DELL’OBESITA’. SONO IN CORSO STUDI SULL’EFFETTO POTENZIALE SUL GH. DEFINIZIONE DELLA DIETA: Riduzione molto rapida del sovrappeso Tramite induzione di chetoacidosi compensata DEFINIZIONE DELLA DIETA: Assunzione di proteine pre-assimilabili ad alto valore biologico e di nutrienti essenziali: sali minerali, vitamine, fibre. Divieto ad assumere altri alimenti, escluse alcune verdure povere di carboidrati Obiettivi di BLACKBURN: UNA DIETA EQUILIBRATA : = Bilancia calorica negativa Protezione della massa muscolare Bilancia azotata positiva Essenzialità del glucosio come fonte energetica Il S.N., la midollare del surrene, in condizioni normali utilizzano il glucosio come fonte elettiva di energia Gli eritrociti, sprovvisti di sistemi enzimatici associati al ciclo di Krebs, sono dipendenti dalla glicolisi per il metabolismo energetico Essenzialità del glucosio come fonte energetica La biodisponibilità di glucosio è indispensabile per il corretto funzionamento di tali tessuti Un soggetto adulto in condizioni normali necessita di circa 180 g/die di glucosio, di qualunque origine metabolica per soddisfare i fabbisogni energetici del S.N. e dei G.R. (FAO 1980) Essenzialità del glucosio come fonte energetica L’uomo come la maggior parte dei mammiferi è in grado di trasformare alcuni aminoacidi ed il glicerolo in glucosio Non ha quindi uno specifico fabbisogno alimentare per i carboidrati, una volta garantito un sufficiente apporto di proteine e trigliceridi Essenzialità del glucosio come fonte energetica Non si può parlare per i carboidrati di essenzialità come, invece, per aminoacidi, acidi grassi, vitamine e sali minerali Essenzialità significa incapacità a sintetizzare; per i carboidrati si parla pertanto di necessarietà CONSTATAZIONE Assenza di glucidi + privazione calorica = a) Neutralizzazione dell’effetto anabolico nell’insulina sul metabolismo dei lipidi. Innalzamento competitivo del glucagone. Nel fegato viene stimolata la demolizione del glicogeno e la glucogenesi tramite la demolizione proteica. Gli aminoacidi rilasciati dal muscolo e le riserve di trigliceridi del tessuto adiposo sono utilizzati dal fegato per sintetizzare glucosio. b) Tasso dell’insulina mantenuto ad un livello fisiologico c) Controllo della fame procurato dalla chetogenesi d) Perdita di peso veloce dovuta al catabolismo dei trigliceridi come unica fonte di energia e) Fabbisogno energetico fornito dai prodotti del catabolismo dei corpi chetonici SECONDA CONSTATAZIONE Protezione della massa magra dovuta all’apporto di aminoacidi a compenso della mobilizzazione delle proteine endogene aggiunta di aminoacidi corregge la bilancia azotata negativa. Il fabbisogno quotidiano di “protezione” viene accuratamente stimato in: 1.2 gr/Kg di peso ideale per le DONNE 1.5 gr/Kg di peso ideale per gli UOMINI Il CATABOLISMO dei TRIGLICERIDI unica Fonte di energia procura Una PERDITA DI PESO RAPIDA L’ APPORTO di AMINOACIDI compensa la mobilizzazione delle PROTEINE ENDOGENE procura protezione alla MASSA MAGRA La “CHETOGENESI” indotta dalla DIETA NORMO PROTEICA procura CONTROLLO ASSOLUTO DELLA FAME DIETA BLACKBURN Storia dr. George L. BLACKBURN (Harvard University Boston); Sua evoluzione: 1970 inizio della ricerca: effetti biochimici e metabolici del digiuno assoluto 1973 protocollo del digiuno assoluto studio dei vantaggi: controllo assoluto della fame + dimagrimento veloce. La “CHETOGENESI” è • La forma più semplice di chetosi • Il meccanismo che consente al fegato di ossidare grandi quantità di acidi grassi • Questa ossidazione è possibile solo quando gli acidi grassi sono la fonte principale di energia • Consiste nella liberazione di corpi chetonici VANTAGGI DEI CORPI CHETONICI NELLA DIETA • Tolgono la fame • Forniscono energia • Facilitano la mobilizzazione degli acidi grassi per essere usati dai tessuti • Forniscono l’80% del fabbisogno del cervello • Entrano nelle cellule nervose senza insulina • Inibiscono la proteolisi muscolare: Bilancia azotata equilibrata Affinchè i corpi chetonici possano essere ossidati in Acetil CoA sono necessarie moderate quantità di zucchero ed insulina: Lo zucchero verrà fornito dalla trasformazione di aminoacidi in glucosio (neoglucogenesi), l’insulina, invece, direttamente dal pancreas, sempre presente in un soggetto normale. È dunque questo il motivo per cui la condizione di diabete insulino dipendente di tipo 1 rappresenta una controindicazione assoluta LE PROTEINE Le proteine sono costituenti fondamentali che l’organismo non è in grado di sintetizzare e che vanno quindi introdotti con l’alimentazione in modo preformato ad intervalli regolari, con una velocità di assorbimento ed un valore biologico diverso in base alla loro struttura e preparazione. PROTEINE VELOCI E LENTE In base all’azione anabolica sulla sintesi proteica si è visto che le proteine del siero di latte hanno un’azione più veloce della caseina nel produrre leucina, migliorando la sintesi ed il risparmio proteico In modo analogo nella dieta proteica l’uso di preparati proteici liofilizzati, ad alta biodisponibilità rispetto alle proteine di origine alimentare naturali sono fondamentali per avere la quantità giornaliera di proteine necessarie per un bilancio azotato equilibrato e un bilancio calorico negativo VALORE BIOLOGICO DELLE PROTEINE: PR. DEL SIERO DI LATTE > 100 PR. DELL’UOVO 100 PR. DEL LATTE 91 CASEINA 77 PR. DELLA SOIA 74 PR. DEL GRANO 54 L’alimentazione Aminoacida si basa quindi su: Un apporto PROTEICO prevalente per fornire Aminoacidi bilanciati Le preparazioni Profast, individualmente calcolate, coprono ampiamente il fabbisogno giornaliero mentre forniscono la salvaguardia della Massa Magra L’indice chimico Il Coefficiente d’Uso Digestivo (C.U.D.) L’indice DI-SCO (Indice Chimico x Digeribilità) L’indice chimico L’indice chimico consente di valutare l’equilibri degli apporti di aminoacidi essenziali di una proteina tramite il confronto con una proteina di riferimento, la cui composizione con aminoacidi essenziali consente la copertura dei fabbisogni. La proteina di riferimento è la proteina dell’uovo di gallina (Albumina) il cui I.C. è quindi uguale a 100. L’I.C. medio dei trattati è pari a 110, quindi Superiore alla proteina di riferimento, e questa è la garanzia di apporti di aminoacidi essenziali perfettamente equilibrati Il Coefficiente d’Uso Digestivo (C.U.D.) Il C.U.D. consente di valutare la digeribilità delle proteine tramite il calcolo del rapporto tra le quantità di materie azotate ingerite e le quantità di materie azotate rigettate. La differenza tra questi due parametri conduce alla valutazione della proporzione di materie azotate assorbite e utilizzate dall’organismo. Questo indice non tiene conto delle perdite azotate fecali ed urinarie, cioè delle perdite provenienti dal metabolismo di base, dai catabolismi e dalle sintesi endogene. Il C.U.D. medio dei preparati è del 94% e ciò vuol dire che soltanto il 6% delle materie azotate è inutilizzato ed eliminato L’indice DI-SCO (Indice Chimico per Digeribilità) Questo indice costituisce il legame tra i due precedenti, l’I.C. e il C.U.D. L’indice DI-SCO si basa su scoperte recenti che hanno messo in evidenza l’influenza del ruolo degli aminoacidi essenziali nei peptidi provenienti dalla digestione e dalla loro biodisponibilità I preparati hanno un indice DI-SCO medio di 93; così il 93% degli aminoacidi totali è utilizzato realmente dall’organismo LA DIETA PROTEICA INDICAZIONI - Prescrivibilità sicura (Eccetto alcune controindicazioni) - È prescrivibile dai 18 ai 65 anni - Durata della dieta anche a lungo, finchè c’è sovrappeso - La dieta più lunga = 18 mesi = 200 Kg in meno - OVVIAMENTE SOTTO SORVEGLIANZA MEDICA DIETA DI BLACKBURN MEDICINA ESTETICA Studi sull’azione della dieta proteica per attivare la lipolisi nelle adiposità localizzate AUMENTO GH? Le indicazioni La dieta proteica è rivolta a tutte quelle persone che desiderano perdere grasso e/o che devono modificare le loro cattive abitudini alimentari. Il programma permette di personalizzare al massimo l’approccio con le necessità e la disponibilità del paziente in funzione dell’obbiettivo da raggiungere Obesità: quando l’indice di Massa Corporea o BMI è superiore a 30, in questi casi è indicata l’alimentazione aminoacidica stretta (protocollo più rigido iniziale) Sovrappeso: quando l’indice di Massa Corporea o BMI è compreso tra 25 e 30 (protocollo mitigato iniziale). I passi 2 e 3 sono particolarmente adatti ai pazienti che vogliono perdere qualche chilo superfluo. Sovrappeso associato a un aumento dei fattori di rischio: permette d’ottenere in modo rapido una normalizzazione dei parametri biologici: dislipemie, intolleranza ai glucidi…. È ugualmente un’indicazione di scelta nell’ipertensione arteriosa e nell’insufficienza respiratoria cronica con apnee nel sonno. Sovrappeso e affezione dell’apparato locomotorio: con il suo apporto di Aminoacidi, rispetta la massa magra (ossa, muscoli, legamenti, pelle). È perfettamente indicato quando un’artrosi (anca, ginocchio) o un’osteoporosi richiedono una perdita di peso Aumento di peso: l’integrazione così come l’eventuale sostituzione di qualche pasto da fantastici in menopausa risultati sulla tonicità dei tessuti. Cellulite: il programma penta velocizza e consolida i risultati ottenibili con qualsiasi altro intervento medico o chirurgico Ritorno al peso forma dopo gravidanza: l’alimentazione con aminoacidi garantisce una rapida restituzione alle condizioni precedenti, favorendo la tonicità In fase preoperatoria: sia quando è necessaria una perdita di peso prima di un intervento chirurgico (liposuzione, lifting, protesi dell’anca, bypass,…) sia per favorire una migliore e più rapida ripresa dei tessuti traumatizzati. …in tutti quei casi nei quali si vuole riacquistare afficienza fisica! Controindicazioni dell’alimentazione aminoacidica esclusiva Assolute Per quanto eccezionali devono essere conosciute e rispettate Diabete insulino-dipendente. Insufficienza renale o epatica severa (epatite cronica attiva) Malattie cardiache e cerebrali importanti e su base vascolare (disturbi gravi del ritmo cardiaco, infarto recente, angor instable, insufficienza cardiaca scompensata, incidente vascolare recente) Emopatie, tumori ed ogni malattia evolutiva grave, disordini comportamentali, psicosi e soprattutto disturbi del comportamento alimentare (anoressia, bulimia, alcolismo, tossicodipendenza) Assenza di sovrappeso (BMI<25 kg/m2) Controindicazioni dell’alimentazione esclusiva Relative Gotta – iperuricemia anche associata all’obesità, meglio prescrivere una dieta specifica Nefrolitiasi: assicurarsi che l’apporto idrico sia abbondante (mai meno di 2/3 litri al giorno) Celelitiasi: talvolta sconosciuta allo stesso paziente, può essere la causa di disturbi digestivi durante i primi giorni se necessario utilizzare un drenante epato-biliare Il diabete non insulino - dipendente trattato con antidiabetici orali va monitorato attentamente. Ipocalliemia: è meglio correggerla prima di cominciare il 1° passo e tenerla sotto controllo Bimbi e adolescenti nel periodo di crescita Allergia ad alcuni componenti (uova, latte, soia, aspartame, glutine) Tutto quello che può succedere Disturbi che si possono presentare nella fase iniziale Alito acetonico stipsi – dissenteria mal di testa crampi, nausea, vertigini,stanchezza modificazione delle mestruazioni fame allergie sensazione di freddo perdita di capelli ipotensione I vantaggi dell’alimentazione Aminoacidica Determina un rapido dimagrimento totale scomparsa del senso di fame protezione della massa magra tolleranza perfetta risultati estetici sensazione di benessere ritrovato facilità d’impiego