A scuola leggiamo le storie e cominciamo a pensare di inventarne una…insieme Pensiamo alla vita, poi al nostro pianeta, poi alla luce,poi…nasce Nell’oscurità dell’infinito universo vagava un pianeta sconosciuto a tutti gli astronomi del nostro mondo. Era il pianeta “Luce”;forse si chiamava così perché da loro era sempre buio, riuscivano a vedere intorno a sé grazie a dei raggi infrarossi che emanavano le loro antenne, ma tutti speravano un giorno di vivere nello splendore della luce tanto desiderata. Ogni abitante aveva un solo grande occhio al centro della fronte;con quell’unico occhio c’era chi vedeva solo la gioia, chi la sofferenza, chi l’amore, chi l’odio, chi la gelosia, chi la nobiltà, chi la fede, chi la tristezza, chi la povertà,chi l’avidità,chi la cattiveria, chi l’eroismo, chi l’incredulità, chi la pigrizia, chi la paura, chi la felicità e persino uno la morte…Nessuno era felice perché sentiva di vedere solo una piccola parte del suo mondo. Un giorno, un vecchio saggio, ritornato da un viaggio nello spazio, disse :”La luce che tutto illumina esiste: è come un raggio bianco che può diventare colorato ed illumina così tanto che ti scalda l’anima, ma per averla bisogna essere capaci di un grande sacrificio: bisogna rinunciare al buio del nostro egoismo ed avvicinarci sempre più al Grande Occhio”. Dovete sapere che sulla sommità di una montagna immensa di quel pianeta si trovava un enorme Occhio e si raccontava che esso tutto vedeva e tutto sapeva e solo chi vi si avvicinava avrebbe potuto vedere ogni cosa e cogliere insieme il bello ed il brutto, la gioia nella tristezza, la speranza nella delusione, il coraggio nella paura… Fu così che decisero che ogni creatura del pianeta, morendo, lasciasse in dono agli altri il proprio occhio pensando che, chi lo riceveva, potesse avvicinarsi al Grande Occhio e potesse cogliere sempre più le sfumature della luce dell’anima. Passarono molti anni, finchè un giorno, però, un tipo dall’occhio prepotente ed egoista si rifiutò di cedere il suo occhio. Nessuno riuscì a convincerlo ed accadde un fatto strano:tutto stava diventando sempre più buio. Quando ogni speranza sembrava persa, arrivò un omino piccino, piccino, con un occhio piccino, piccino che vedeva solo l’amore. Si avvicinò alla creatura dall’occhio egoista, lo accarezzò e gli disse :”Non aver paura, lascia che il tuo occhio veda anche il bene. Un giorno ci incontreremo là dove tutto è possibile ed insieme vedremo la luce che è in tutti noi”. Così fu. Non sappiamo se tutti gli abitanti di quel pianeta riuscirono a raggiungere il Grande Occhio che permetteva di vedere la luce dell’anima , ma si sa che tutti da quel giorno cominciarono a vedere la speranza. 1 Scrivere le storie non è stato difficile…ma abbiamo dovuto imparare come scrivere una “cartella”, abbiamo formattato il testo seguendo le istruzioni, poi la maestra ci ha fatto scrivere i nostri nomi ed i titoli delle storie per sei volte! Infatti li abbiamo chiusi in sei buste che accompagnavano ciascuna una copia della nostra favola…poi la spedizione a cura della Segreteria entro il ….. 2 PROGETTO IL GIOCO DEL CORALLO : Arriva L’invito Sono passati alcuni mesi ed abbiamo ricevuto un invito dall’AIDO , l’Associazione Italiana donatori d’Organi e dall’associazione Italiana trapiantati di fegato che hanno organizzato la seconda edizione del Premio AIDO AITF della letteratura per l’infanzia alla quale noi abbiamo partecipato inviando i nostri racconti Naturalmente eravamo felici anche perché, in un altro foglio abbiamo letto:” P.S. Siamo lieti di comunicarLe che un racconto della sua scuola è tra i primi tre classificati” La maestra ha organizzato il viaggio in treno e Lunedì 7 Maggio 2007 , insieme alla maestra Barbara, alla mamma di Beatrice, alla mamma di Martina abbiamo preso il treno, poi, ad Alessandria abbiamo incontrato anche la mamma di un’altra bambina che si chiama Beatrice, il papà di Francesca e soprattutto la signora Isa Sommo che ci ha dato delle bellissime magliette dell’associazione che abbiamo subito indossato. 3 Nello spazio Teatro dei “Libri in festa” , all’interno della Caserma Valfrè di Alessandria , oltre alla nostra classe erano presenti alunni delle scuole di Capriata d’Orba , che insieme a noi scrivono sull’Inchiostrino, una di Masio , una di Alessandria ed una classe della scuola dell’infanzia di Frugarolo Dopo l’accoglienza di Enrico che ci ha proposto di urlare così potevamo sfogare la nostra voce e non avremmo avuto più bisogno di parlare durante l’incontro, abbiamo cantato tutti…o quasi l’inno di Mameli , guidati dall’assessore Marco Santi che ci ha detto che bisogna sentirci tutti italiani e cioè “Fratelli d’Italia “ come dice il nostro Inno 4 Naturalmente ci siamo alzati in piedi Fratelli d’Italia L’Italia s’è desta Dell’elmo di Scipio S’è cinta la testa… Tutti cantiamo…o quasi tutti Dov’è la vittoria Le porga la chioma Che schiava di Roma Iddio la creò 5 Seguono i…discorsi delle autorità Anche il nostro Direttore interviene e sottolinea l’importanza dell’Associazione dei donatori d’organi e come anche noi bambini viviamo nello spirito della solidarietà 6 Poi ci cede la parola e noi recitiamo “Inno alla vita “ di Madre Teresa di Calcutta perché….ci sembra proprio l’occasione giusta per ricordare le sue parole Inno alla vita La vita è un' opportunità, coglila. La vita è bellezza, ammirala. La vita è beatitudine, assaporala. La vita è un sogno, fanne realtà. La vita è una sfida, affrontala. La vita è un dovere, compilo. La vita è un gioco, giocalo. La vita è preziosa, abbine cura. La vita è ricchezza, valorizzala. La vita è amore, vivilo. La vita è un mistero, scoprilo. La vita è promessa, adempila. La vita è tristezza, superala. La via è un inno, cantalo. La vita è una lotta, accettala. La vita è un' avventura, rischiala. La vita è la vita, difendila. 7 CANTIAMO INSIEME “MERAVIGLIOSA CREATURA” che ci hanno preparato gli amici Delle classi 4^ e 5^ di Masio Fulmini e tempeste io sconfiggerò Con questo dono magico Io tutto affronterò Grazie a questo gesto Mi hai salvato tu E ho lacrime di gioia Per ringraziarti Meravigliosa creatura Gesto d’amore Meravigliosa creatura Mi scaldi il cuore Ecco ora il sole Compare all’orizzonte Dare la vita meraviglioso è 8 Poi arriva finalmente il momento della Premiazione e…abbiamo vinto Il nostro racconto”l pianeta Luce” ha ottenuto 91 punti su 100!!! Ecco la motivazione del nostro premio, secondo la giuria “In questo elaborato, particolarmente originale,sono accentuati i temi dell’interiorità “nessuno era felice perché sentiva di vedere solo una piccola parte del suo mondo” e della solidarietà, si parla infatti di un grande sacrificio”la rinuncia al buio del proprio egoismo” E alla fine, quando ogni speranza sembrava persa , arriva un uomo piccino piccino,che con un occhio piccino, piccino incoraggia il processo della donazione” e fu così che da quel giorno gli abitanti di quel pianeta cominciarono a vedere la speranza” 9 Siamo superfelici ed anche le maestre che si fanno fotografare( sono le due con la maglietta del Progetto: l’hanno tolta per la foto a due di noi !) Vogliamo ringraziare Isa Sommo che ci ha aiutati nella realizzazione del Progetto 10 Poi gli ultimi giochi con un animatore simpaticissimo Hanno parlato, discusso, scritto, intervistato, disegnato, cantato per il Progetto “Il gioco del Corallo”: I bambini Arcieri Martina Baldelli Manuel Barattini Giulia Bertallot Ilaria Bruno Riccardo Cavallero Enrico Celso Beatrice Chiaramonte Andrea Chiaramonte Lorenzo Conti Stefano Giuso Dellalba Beatrice Lamberti Valeria Lanzavecchia Chiara Mangini Francesca Mannara Giuseppe Pagano Daniele Paolillo Simona Recco Francesco Segafieno Beatrice Seminara Giuseppe Tambussi Samuele Torti Maddalena E le maestre Marina Repetto e Barbara Massone Anno scolastico 2006/ 2007 11