Congiuntura economica Bielorussia
(marzo 2007)
Situazione economica
Negli anni 1991-2006 vi è stato il periodo di ripresa dal trauma causato dallo scioglimento
dell’URSS e la trasformazione dell’economia bielorussa. Nella prima parte del decennio si è
assistito all’aggravarsi della crisi iniziata nel 1991, caratterizzata dalla crescita dell’inflazione,
il crollo della produzione, la crescita della disoccupazione ed il peggioramento del livello di
vita della popolazione. La gravità della crisi è evidenziata dal fatto che tra il 1990 ed il 1995 il
PIL subì una contrazione del 35%, il volume della produzione industriale del 41%, la
produzione dei beni di consumo diminuì del 40%, la produzione agricola del 26%, mentre gli
investimenti ebbero un crollo del 61%. In quel periodo i mutamenti strutturali avvennero per
la maggior parte in maniera spontanea, a causa della chiusura di determinate imprese
industriali, la diminuzione o la sospensione di attività produttive a causa della perdita dei
mercati tradizionali, la mancanza di materie prime e energia, la mancanza di concorrenzialità
e di affidabilità della produzione.
Con l’elezione di A. Lukashenko presidente della Bielorussia (1994), il governo abbandonò la
“terapia shock” in politica economica considerando che questo sistema applicato all’ex URSS
stava portando all’annientamento del vecchio sistema senza gettare le basi di un’economia di
mercato efficiente, con il risultato di concentrare le risorse del paese nelle mani di una piccola
minoranza. Da queste considerazioni è derivata la scelta di un approccio graduale alle riforme
dell’economia, adottando un sistema misto di gestione dirigista con elementi di economia di
mercato. Il risultato è che ancora oggi lo stato ha un ruolo importante nella gestione
dell’economia. Viene utilizzato un ampio spettro di strumenti amministrativi per influenzare
lo sviluppo dell’economia allo scopo di invertire il processo di contrazione della produzione
ed il peggioramento delle condizioni di vita della popolazione. In particolare, si agisce
stabilendo il livello dei prezzi, adottando interventi diretti: decreti governativi, quote, licenze,
finanziamenti diretti alle imprese dal bilancio dello stato (all’agricoltura, ai trasporti,
all’edilizia), veto alla privatizzazione di determinate imprese ed altro. Questo tipo di
regolamentazione ostacola lo scopo generale di liberalizzare l’economia ed è considerata dallo
stato come temporanea.
Nel 2006 il PIL è cresciuto del 9,9% (2005: 9,4%); il volume della produzione industriale e’
cresciuto del 11,3% (2005: 10,5%); la crescita della produzione agricola e’ del 6,1% (2005:
1,7%); la crescita degli investimenti e’ del 31% (2005: 20%). Rimane alta percentuale
dell’inflazione – 6,6% (2005 – 8,0%): la causa della continua crescita dei prezzi va ricercata
nella crescita della massa monetaria, nella svalutazione del rublo bielorusso, nella lentezza
della privatizzazione. Redditività e’ costituita del 13,6% (2005– 13,4%).
Budget statale fatto sui redditi e le spese con saldo pozetivo 2,2% da PIL. Il debito estero
equivale al 2,3% del PIL.
Il settore bancario in Bielorussia comprende 30 banche. La quota degli investimenti esteri nei
fondi statutari delle banche è del 7,8% (01.01.2007). La quota dello Stato nel settore bancario
è dell’75%. La quota di rifinanziamento – 11% annuali (marzo 2007).
La Repubblica Bielorussa ha un’economia relativamente sviluppata, specializzata nella
produzione di macchinari, nei settori chimico e petrolchimico, nell’industria leggera,
alimentare e della lavorazione del legno, ed infine nell’allevamento, nella produzione di lino e
patate.
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La Bielorussia non è un paese esportatore di materie prime, ad eccezione di sali minerali e di
potassio e di legname.
La base dell’economia bielorussa è costituita dalla produzione industriale. Nella struttura del
complesso industriale, i settori di maggiore importanza sono: l’industria di combustibili (il
23,5%), la produzione di macchinari (22,3%), la chimica e petrolchimica (10,8%), la
produzione di elettricità (6,3%), le industrie leggera (4,1%) e alimentare (14,3%), boschiva e
lavorazione del legname (3,6%).
In linea di massima questi settori sono orientati alla produzione e vendita di prodotti finiti.
L’industria boschiva e della lavorazione del legno, alimentare e dei materiali da costruzione
utilizzano risorse domestiche. Le imprese nei settori dei materiali da costruzione e della
lavorazione dei metalli, chimico e petrolchimico ricevono dalla Russia circa l’80% delle
materie prime e delle risorse energetiche.
L’industria leggera si orienta su un ampia scelta di produzioni: fibra di lino, filati di cotone,
lino e lana, tessuti di cotone, lino, lana e seta, tappeti ed articoli in tappeto, maglieria, calze,
produzione dell’industria dell’abbigliamento, articoli in pelle, pelle artificiale, pellicce
artificiali, calzature in pelle ed altri.
La produzione tessile, dell’abbigliamento e delle calzature viene allestita principalmente
utilizzando attrezzature d’importazione. Attualmente una delle più importanti forme di
collaborazione in questi settori è la lavorazione per conto terzi di materie prime fornite dal
partner.
La produzione di legname dispone di un significativo potenziale di risorse boschive: in
Bielorussia sono disponibili 0,72 ha di terreno boschivo pro capite, equivalente a più di 100
metri cubi di legname. Nell’ambito dell’industria del legno, il settore principale è
rappresentato dalla produzione di legname lavorato. In particolare, viene prodotto: legname
d’opera, piallaccio, truciolare e compensato, palchetti, mobili ed altro.
L’agricoltura ha un ruolo importante nell’economia della Bielorussia. Condizionata dalla
composizione dei suoli e dal clima, oltre che dalla struttura dell’economia, l’agricoltura e
l’industria alimentare si sono specializzate nei prodotti dell’allevamento (carne e latte) e nella
coltivazione di lino e patate. Hanno ricevuto un grande impulso le colture di grano e verdure,
barbabietola da zucchero, colza e foraggio.
Entro il 01.01.07 risultavano occupati 4,3 milioni di persone, e la disoccupazione era attestata
al 1,2%. Non ci sono stati scioperi rilevanti.
Commercio estero
Nel 2006 le importazioni in Bielorussia sono cresciute del 33,6%. La quota maggiore
dell’import bielorusso proviene dalla Russia (58,6%), e l’Italia è al sesto posto (2,2%). Dal
1995 il saldo della bilancia commerciale bielorussa, è negativo e nel 2006 il deficit ha
raggiunto 2,6 miliardi di USD. (2005–0,7 mlrd. USD).
La struttura merceologica delle importazioni dalla Bielorussia è la seguente:
Prodotti minerali (33,4%)
Macchine ed apparecchi meccanici (16,1%)
Metalli i prodotti in metallo (11,7%)
Prodotti delle industrie chimiche e delle industrie connesse (7,1%)
Mezzi e materiali da trasporto (6,5%)
Prodotti alimentari (4,7%)
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Prodotti tessile (2,4%)
Prodotti di regno vegetale (2,1%)
Le esportazioni bielorusse nel 2006 sono aumentate del 23,5%. Il partner piu’ importante e’
la Russia (il 34,7%), l’Italia sta sul quindicesimo posto (l’0,9%).
I comparti che concorrono maggiormente all’export bielorusso sono:
Prodotti minerali (38,8%)
Mezzi e materiali da trasporto (10,4%)
Macchine ed apparecchi meccanici (8,7%)
Prodotti delle industrie chimiche e delle industrie connesse (8,1%)
Metalli i prodotti in metallo (7,6%)
Prodotti tessili (5,0%)
Commercio con l’Italia
Importazioni dall’Italia nel 2006 sono state di USD 496,9 milioni; esse sono cresciute del
26,3% rispetto lo stesso periodo del 2005 (2005 – 393,5 mln USD).
I principali comparti sono:
Macchine ed apparecchi meccanici (45,1%)
Prodotti tessili (12,5%)
Prodotti delle industrie chimiche e delle industrie connesse (9,7%)
Metalli e prodotti in metallo (7,8%)
Materie plastiche e lavori di tali materie (5,6%)
Mezzi e materiali da trasporto (3,2%)
Prodotti di regno vegetale (2,6%)
Prodotti alimentari (2,0%)
Esportazioni verso l’Italia nel 2006 sono state di USD 172,2 milioni (2005 – 159,7 mln
USD). La crescita e’ del 7,8% rispetto il 2005.
I principali comparti sono:
Metalli e prodotti in metallo (49,8%)
Prodotti tessili (17,2%)
Pelli e cuoio (17,7%)
Legno e prodotti in legno (4,6%)
Materie plastiche e lavori di tali materie (2,2%)
Macchine, impianti ed attrezzature. Nel 2006 le importazioni dall'Italia sono state di USD
223,9 milioni (il 45,1% delle importazioni totali). I tipi ti macchinari maggiormente importati
sono: per il confezionamene e l'imballaggio, per l'industria alimentare, per la lavorazione di
legno, macchine tessili, macchine poligrafiche, pompe, valvolame, elettrodomestici, ecc.
Tessile / abbigliamento. Le importazioni dall'Italia negli anni 2005 – 2006 sono state di USD
58-62 milioni (15 - 13 % delle importazioni totali). Articoli principali: tessuti di lana, filati di
cotone, tela di maglia, ecc. Ogni tanto le fabbriche bielorusse lavorano con materia prima in
conto lavorazione.
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Industria chimica. Nel 2006 le importazioni dall'Italia sono aumentate in 1,4 volte rispetto il
2005 e corrispondono a USD 47,9 milioni. Prodotti principali sono: firmaci, prodotti chimici
per la protezione delle piante, coloranti.
Tessile / abbigliamento. Le esportazioni in Italia negli anni 2005 -2006 sono state di USD 3035 milioni (2006 – 17,2 % delle esportazioni totali). Articoli principali: tessuti di lana e di
lino, abbigliamento, ecc.
Pelli e cuoio. Le esportazioni di questi prodotti- sono aumentate da USD 30,5 milioni nel
2006. I prodotti principali sono pelli bovine grezze e cuoio. Nella Bielorussia esiste una
conceria che utilizza macchinari della ditta italiana COGOLO.
Metalli e prodotti in metallo. Nel 2006 le esportazioni sono state di USD 85,6 milioni.
Maggiormente vengono esportati semilavorati.
Legno e prodotti in legno. Le esportazioni sono di USD 7-8 milioni / anno (il 5% delle
esportazioni totali).
Investimenti
In Bielorussia nel 2006 gli investimenti hanno costituito il 24,3% del PIL (2005–23,2%). Gli
investimenti esteri diretti (IED) dei principali investitori esclusi i paesi CSI entro il 01.01.06
hanno raggiunto la cifra di 785,1 milioni di USD, mentre la Russia ha investito 1,3 mlrd di
USD per la realizzazione del gasdotto Jamal-Europa. Gli investimenti dall’Italia sono di 12,5
mln USD (1,6%). In Bielorussia sono state create 78 società con investimenti italiani
(01.01.2006) (41 società miste e 37 società con 100% del capitale italiano). Sono
principalmente industrie tessili e dell’abbigliamento, prodotti cosmetici, trattamento legno,
commercio, ecc. Nel settore bancario il capitale italiano non è presente.
La principale ragione del basso livello di IED è l’assenza delle condizioni necessarie
all’instaurarsi di un clima di investimento favorevole. In particolare, si osserva la mancanza di
un meccanismo che regoli le relazioni politiche con i paesi occidentali, la mancanza di
stabilità macroeconomia e delle basi giuridiche per l’attività di investimento, la debolezza del
sistema bancario, la lentezza della privatizzazione ed il mancato sviluppo del mercato
fondiario (ostacolato dall’assenza di leggi appropriate).
Nonostante ciò, la Bielorussia dispone anche di condizioni vantaggiose per l’incremento degli
investimenti: il processo di privatizzazione è all’inizio, e quindi il mercato degli investimenti
non è saturo; l’unione doganale con la Russia garantisce agli investitori in Bielorussia
l’accesso al mercato Russo; una forza lavoro altamente qualificata e a basso costo; bassi costi
operativi (servizi comunali, affitti ecc.), stabilità sociopolitica: la repubblica non partecipa ad
operazioni militari, sul suo territorio non è mai stato dichiarato lo stato d’emergenza, non ci
sono stati conflitti internazionali o etnici.
La Bielorussia sta affrontando il compito di ricostruire la sfera produttiva e sociale, per cui
l’economia necessita di investimenti, e con essi di creare le condizioni politiche, economiche
e legali adatte allo sviluppo di investimenti domestici ed esteri.
La Bielorussia e l’Italia hanno firmato e ratificato un accordo per la comune effettuazione e
difesa degli investimenti (25 luglio 1995).
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Prognosi di sviluppo socioeconomico
Il 19.03.06 nella Bielorussia sono state elezioni presidenziali. Il presidente bielorusso
Alexander Lukashenko è stato rieletto con l'82,6% delle preferenze.
Il governo ha definito gli indicatori prognostici dello sviluppo socioeconomico per l’anno
2007 Il PIL deve crescere del 8- 9%, la produzione industriale ed agricola – del 6-8%, gli
investimenti – del 14-17%, le esportazioni – del 13-14%, le importazioni – del 8-9%, redditi
monetari della popolazione – del 8-9%.
Nel 2007 lo stipendio medio deve essere 350 USD (dicembre 2006 – 312 USD). E’ prevista la
riduzione dell’inflazione al livello di 6-8% annuali.
Secondo le stime degli esperti la crescita economica in Bielorussia è la conseguenza del
positivo sviluppo economico in Russia, determinato dall’aumento dei prezzi di prodotti
petroliferi, che ha causato un aumento della domanda di prodotti bielorussi in Russia (tra la
Russia e la Bielorussia non esistono frontiere, la merce circola liberamente) ed ha caricato le
raffinerie bielorusse di petrolio russo aumentando l’esportazione di prodotti di trasformazione
del petrolio in Paesi Terzi.
Gli esperti della WB (www.wb.home.by), osservando la crescita economica attuale, parlano
di possibili problemi per l'economia bielorussa in futuro, legandoli ai seguenti fattori:
• Bielorussia non sviluppa l’economia di mercato;
• alto livello delle spese statali;
• bassa quota del settore privato;
• alta inflazione;
• lenti tempi della privatizzazione;
• alta pressione fiscale.
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Bielorussia: dati economici
Cambio medio annuale Br/ EUR
Cambio medio annuale Br/ USD
PIL in prezzi correnti, mln. USD
Cambio annuale del PIL in prezzi comparabili, %
Origine del PIL, %
Agricoltura
Industria
Servizi
Cambio della produzione industriale, %
PIL procapite in prezzi correnti, USD
Livello d’inflazione, %
Livello della disoccupazione, %
Ripartizione del PIL, %
Uso privato
Uso statale
Investimenti
Debiti esteri, mln. USD
% del PIL
Deficit del budget, % del PIL
Esportazione, mln. USD
Importazione, mln. USD
Saldo della bilancia commerciale, mln. USD
2002
1704
1804
14489
105,0
2003
2353
2075
17622
107,0
2004
2698
2164
23102
111,4
2005
2684
2155
30194
109,4
2006
2715
2146
36938
109,9
9,5
25,4
45,5
104,5
1464
34,8
3,0
8,0
26,1
44,7
107,1
1789
25,4
3,1
8,3
28,0
43,0
115,9
2357
14,4
1,9
7,5
27,4
42,8
110,5
3100
8,0
1,5
7,5
27,6
42,9
111,3
3802
6,6
1,2
58,3
21,3
17,2
770
5,4
-0,2
8021
9092
-1071
54,9
21,1
19,5
746
4,2
-1,6
9946
11558
-1612
53,1
20,9
21,6
741
3,2
0,04
13774
16491
-2717
50,0
18,9
23,2
784
2,7
–0,7
15979
16708
-729
50,2
19,4
24,3
838
2,3
2,2
19739
22323
-2584
Popolazione: 9714,2 mila persone il 01.01.2007.
Fonte locale: Ministero di Statistica e Analisi della Rep. Bielorussa, Ministero dell’Economia,
Ministero delle Finanze, Banca Nazionale.
Commercio estero
Esportazione
mln USD
2002
Totale di cui
1.Russia
2. Paesi Bassi
3. Gran Bretagna
4. Ucraina
5. Polonia
6. Germania
7. Lettonia
8. USA
9. Lituania
15. Italia
8020,9
3977,1
279,0
493,7
271,6
273,3
347,9
520,1
91,3
256,7
130,1
2003
9945,6
4879,9
413,8
938,3
343,5
434,5
421,2
344,2
102,3
265,0
135,2
2004
13773,7
6485,0
924,4
1147,6
539,8
728,8
516,3
310,7
208,6
284,8
142,9
2005
2006
15979,3 19738,5
5715,8 6849,6
2408,3 3494,5
1120,4 1474,9
907,8 1234,0
847,3 1032,8
708,5 752,6
322,6 462,0
250,1 446,7
351,8 432,7
159,7 177,2
2006,%
al totale
100,0
34,7
17,7
7,5
6,3
5,3
3,9
2,4
2,3
2,2
0,9
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7
Importazione
mln USD
Totale di cui
1. Russia
2. Germania
3. Ucraina
4. Polonia
5. Cina
6. Italia
7. USA
8. Francia
9. Paesi Bassi
10. Brazile
2002
2003
2004
9092,3
5922,3
693,1
290,7
219,6
45,7
215,2
103,1
94,9
84,1
104,5
11558,0
7601,9
820,7
362,1
348,5
70,5
284,0
150,1
116,3
93,4
89,2
16490,8
11219,2
1081,7
545,0
475,0
157,1
300,5
255,3
165,1
118,7
97,0
2005
2006
16708,1
10118,1
1121,1
893,9
578,9
284,1
393,5
231,9
176,1
161,3
142,3
22323,2
13084,3
1669,9
1224,7
765,0
548,6
496,9
283,2
270,4
220,0
147,6
2006,
% al totale
100,0
58,6
7,5
5,5
3,4
2,5
2,2
1,3
1,2
1,0
0,9
Bielorussia –Italia
mln. USD
Anno
Esportazione
Importazione
1992
22,3
14,0
1993
26,9
20,2
1994
34,9
22,8
1995
60,8
82,7
1996
57,4
111,0
1997
64,2
157,9
1998
73,0
179,0
1999
64,8
167,9
2000
76,1
162,6
2001
85,4
164,1
2002
130,1
215,2
2003
135,2
284,0
2004
142,9
300,5
2005
159,7
393,5
2006
172,2
496,9
Fonte: Ministero di Statistica e Analisi della Rep. Bielorussa
Gli investimenti esteri
Principali paesi investitori
1. USA
2. Russia
3. Paesi Bassi
4. Germania
5. Gran Bretagna
6. Cipro
7. Austria
8. Lettonia
9. Polonia
10. Italia
Altri
Totale
2006
5,6
14,4
4,8
1,3
4,0
14,9
1,8
3,2
2,6
0,7
20,0
73,3
Saldo
8,3
6,7
12,1
-21,9
-53,6
-93,7
-106,0
-103,1
-86,5
-78,7
-85,1
-148,8
-157,6
-233,8
-324,7
mln USD
Totali in accumulo
%
(per il 01.01.2007)
121,6
15,5
121,5
15,5
106,7
13,6
74,9
9,5
69,2
8,8
65,7
8,4
30,1
3,8
28,6
3,6
21,2
2,7
12,5
1,6
133,1
17,0
785,1
100,0
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