P85 IL FANTASMA DEL PERICARDIO: L`ANGIOSARCOMA COME

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P85
IL FANTASMA DEL PERICARDIO: L'ANGIOSARCOMA COME CAUSA DI PERICARDITE
ACUTA IDIOPATICA
Barbara Bordoni1, Graziana Labanti1, Rossella Brancaleoni2, Stefano Urbinati1
1
U.O.C. Cardiologia Ospedale Bellaria, ASL Bologna, Bologna
2
Ospedale di Porretta, ASL Bologna, Bologna
L’angiosarcoma cardiaco è un’entità clinica rara, con una maggiore prevalenza negli uomini di età
compresa tra 20-50 anni, caratterizzato da una prognosi infausta ed una vita media in letteratura di
circa 6 mesi.
Presentiamo il caso di un giovane di 23 anni ricoverato nell’agosto 2013 per febbre e dolore toracico,
esacerbato dall’ispirazione e dal decubito laterale sinistro ed insorto circa una settimana dopo un
episodio di gastroenterite. All’Rx del torace effettuato in Pronto Soccorso era presente un ingrandimento dell’ombra cardiaca, mentre l’ECG mostrava ritmo sinusale e alterazioni aspecifiche della
ripolarizzaizone ventricolare. Veniva effettuato un ecocardiogramma che ha mostrato un significativo
versamento pericardico ubiquitario, in assenza di segni di compromissione emodinamica, la cinetica
segmentaria e la frazione di eiezione del ventricolo sinistro erano nella norma. Agli esami di laboratorio si rilevava un aumento degli indici di flogosi, mentre la Troponina T era nella norma. La ricerca
degli anticorpi anti virali era risultata negativa. Sulla base dei dati clinici e strumentali l’orientamento
diagnostico è stato di pericardite acuta verosimilmente virale ed il paziente è stato trattato con farmaci anti-infiammatori non steroidei con beneficio. L’ecocardiogramma ripetuto alla dimissione ha
mostrato solo un lieve versamento residuo dietro l’atrio destro.
Un mese dopo il paziente ha effettuato una visita cardiologica di controllo: riferiva assenza di dolore
toracico o dispnea, l’ECG era sovrapponibile ai precedenti. Veniva ripetuto comunque un ecocardiogramma di controllo che ha evidenziato la presenza di una massa, di aspetto disomogeneo, che infiltrava e comprimeva la parete laterale dell’atrio destro e si estendeva nel pericardio, non presente
agli esami precedenti. Sono state quindi effettuate una TC toracica ed una RMN cardiaca che hanno
confermato la presenza di una grossa massa di 4,5 x 4,3 cm, che comprimeva ed infiltrava la parete libera dell’atrio destro, oltre ad un linfonodo pre-tracheale patologico. La biopsia transtoracica
del linfonodo pre-tracheale ha portato alla diagnosi di angiosarcoma maligno di 3° grado. Sono
state escluse altre metastasi e il paziente è stato trattato con un doppio ciclo di chemioterapia con
Epirubicina e Isofosfamide, con una notevole riduzione della massa agli attuali 6 mesi di follow-up.
In conclusione l’angiosarcoma seppure raro è una possibile causa di pericardite acuta idiopatica anche nei giovani. Vorremmo enfatizzare l’importanza di programmare un ecocardiogramma a tre-quattro settimane dalla dimissione per pericardite acuta idiopatica al fine di escludere una possibile
rapida crescita di una massa neoplastica.
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