Esercizio n°59 di pagina 156 r = 8,3 cm raggio della traiettoria circolare della particella carica B = 8.0 mT = 8.010-3 T p = 2.010 -22 intensità del campo magnetico kgm/s quantità di moto della particella q=? carica della particella dalla relazione che lega la forza di Lorentz alla forza centripeta: 𝑞∙𝑣∙𝐵 = In cui 𝑣2 𝑟 𝑚 ∙ 𝑣2 𝑟 è, appunto, l’accelerazione centripeta, si ottiene la relazione che permette di determinare il raggio della traiettroia circolare di una particella carica in movimento in un campo magnetico. 𝑟= 𝑚∙𝑣 𝑞∙𝐵 Ricordando che mv è la quantità di moto della particella, ricaviamo il valore della carica dalla relazione precedente. 𝑚 2 ∙ 10−22 𝑘𝑔 ∙ 𝑚∙𝑣 𝑝 𝑠 𝑞= = = = 3 ∙ 10−19 𝐶 𝑟∙𝐵 𝑟∙𝐵 8,3 ∙ 10−2 𝑚 ∙ 8,0 ∙ 10−3 𝑇 Esercizio n°63 di pagina 157 l = 1,6 m lunghezza del cavo rettilineo superiore dl = 0,1 N/m densità lineare del cavo; ovvero peso al metro del cavo I1 = 32 A corrente elettrica trasportata dal cavo superiore I2 = 65 A corrente elettrica trasportata dal cavo inferiore d=? distanza tra i cavi Analizziamo la situazione fisica. Il cavo superiore è tenuto in posizione dalla repulsione magnetica del cavo sottostante, ossia, è in posizione di equilibrio; ciò vuol dire che la forza peso cui esso è sottoposto è annullata dalla forza magnetica che si genera tra i due cavi paralleli percorsi da corrente. Poiché la forza peso è diretta costantemente verso il basso, la forza magnetica dovrà agire verso l’alto, ragion per cui, la corrente nel cavo sottostante dovrà avere verso opposto a quello della corrente nel cavo superiore; difatti, soltanto in questo caso si avrà una interazione repulsiva tra i due cavi. Passiamo, quindi, alle relazioni risolutive: 𝐹𝑚 = 𝑑𝑙 ∙ 𝑙 Che impone l’uguaglianza tra forza magnatica e forza peso, calcolata come prodotto tra densità lineare del cavo e lunghezza; questa possiamo riscriverla: 𝐹𝑚 = 𝑑𝑙 𝑙 La forza magnetica per unità di lunghezza, ricavata da Ampere, è la seguente: 𝐹𝑚 𝜇0 ∙ 𝐼1 ∙ 𝐼2 = 𝑙 2∙𝜋∙𝑑 In cui d è la distanza tra i cavi, da noi cercata. Sostituendo quest’ultima nella precedente 𝜇0 ∙ 𝐼1 ∙ 𝐼2 = 𝑑𝑙 2∙𝜋∙𝑑 Esplicitando d si ottiene: 𝑁 4 ∙ 𝜋 ∙ 10−7 2 ∙ 32 𝐴 ∙ 65 𝐴 𝜇0 ∙ 𝐼1 ∙ 𝐼2 𝐴 𝑑= = = 4,16 ∙ 10−3 𝑚 𝑁 2 ∙ 𝜋 ∙ 𝑑𝑙 2 ∙ 𝜋 ∙ 0,1 𝑚 Esercizio n°16 di pagina 193 A = 100 cm2 = 10010-4 m2 area della spira -4 B = 0,80 mT = 8.010 T t = 0,12 s intensità del campo magnetico intervallo di tempo durante il quale si fa variare l’area della spira E=? f.e.m. indotta media nella spira Analizziamo la situazione fisica. Durante il tempo t la spira varia la sua sezione fino a diventare 0. Contemporaneamente, il flusso attraverso la spira varia dal valore massimo al valore 0, allorquando la spira è completamente chiusa. Possiamo, quindi, scrivere: ℰ𝑚𝑒𝑑𝑖𝑎 = ∆∅ ∅1 − ∅0 𝐵 ∙ 𝐴 − 0 8,0 ∙ 10 = = = ∆𝑡 ∆𝑡 ∆𝑡 −4 𝑇 ∙ 100 ∙ 10−4 𝑚2 = 6,7 ∙ 10−5 𝑉 0,12 𝑠 Problemi sulla corrente alternata Esercizio n°11 di pagina 222 I = 0,72 A corrente ac misurata dall’amperometro (valore efficace) V = 120 V tensione misurata dal voltmetro (valore efficace) I0 = ? picco di corrente alla lampadina (valore massimo) V0 = ? picco di tensione alla lampadina (valore massimo) P=? potenza impiegata nella lampadina R=? resistenza della lampadina I valori efficaci della corrente e della tensione sono legati ai valori massimi dalle seguenti semplici relazioni: 𝑖0 𝐼𝑒𝑓𝑓 = 𝐼 = √2 𝑣0 𝑉𝑒𝑓𝑓 = 𝑉 = √2 Quindi: 𝑖0 = √2 ∙ 𝐼 = 1,02 𝐴 𝑣0 = √2 ∙ 𝑉 = 169,7 𝑉 La potenza media si determina in proporzione con i valori efficaci di tensione e corrente: 𝑃 = 𝑉 ∙ 𝐼 = 120 𝑉 ∙ 0,72 𝐴 = 86,4 𝑊 La resistenza si determina, anch’essa, in proporzione con i valori efficaci di tensione e corrente: 𝑉 120 𝑉 𝑅= = = 167 Ω 𝐼 0,72 𝐴 Esercizio n°15 di pagina 223 𝑖 = 4 ∙ sin 240 ∙ 𝑡 espressione della corrente in funzione del tempo R = 40 Ω resistenza offerta dal resistore P=? potenza dissipata dal resistore Poiché la relazione sinusoidale della corrente in funzione del tempo è, in generale: 𝑖 = 𝑖0 ∙ sin 𝜔 ∙ 𝑡 E il valore efficace è: 𝑖0 𝐼= √2 𝑖0 = 4 𝐴 La potenza media si determina con la seguente relazione: 𝑖0 2 𝑖02 16 𝑃 = 𝑅 ∙ 𝐼2 = 𝑅 ∙ 𝑅 ∙ = 40 𝛺 ∙ 𝐴 = 320 𝑊 2 2 √2 Esercizio n°22 di pagina 223 𝑉 = 110 𝑉 tensione offerta da entrambi i generatori (efficace) f1 = 60 Hz frequenza della tensione del primo generatore f2 = 60000 Hz frequenza della tensione del secondo generatore C = 4,0 F capacità del condensatore I=? corrente efficace Nei circuiti capacitivi semplici (con un solo condensatore), la tensione efficace e la corrente efficace sono legati da una relazione formalmente simile alla legge di Ohm: 𝑉 𝐼= 𝑋𝐶 In cui XC prende il nome di Reattanza Capacitiva: 1 1 𝑋𝐶 = = 𝜔∙𝐶 2∙𝜋∙𝑓∙𝐶 Quindi: 𝐼= 𝑉 = 𝑋𝐶 𝑉 = 𝑉 ∙ 2 ∙ 𝜋 ∙ 𝑓 ∙ 𝐶 = 110 𝑉 ∙ 2 ∙ 𝜋 ∙ 60 𝐻𝑧 ∙ 4,0 ∙ 10−6 𝐹 = 0,166 𝐴 1 2∙𝜋∙𝑓∙𝐶 Per il primo generatore; e: 𝑉 𝑉 𝐼= = = 𝑉 ∙ 2 ∙ 𝜋 ∙ 𝑓 ∙ 𝐶 = 110 𝑉 ∙ 2 ∙ 𝜋 ∙ 60000 𝐻𝑧 ∙ 4,0 ∙ 10−6 𝐹 = 166 𝐴 1 𝑋𝐶 2∙𝜋∙𝑓∙𝐶 Per il secondo generatore