Società Italiana di Medicina del Lavoro
e Igiene Industriale - SIMLII
Fondata nel 1929
Codice Fiscale 80023950928 - Partita IVA 03015140548
26.7.2015
Ancora morti per incidenti sul lavoro: è ora di politiche di contrasto più efficaci
Venerdì 24 luglio 2015, mentre una parte degli italiani era già in vacanza e i mezzi di informazione
erano pieni di commenti sul caldo eccezionale, un’esplosione in una fabbrica di fuochi artificiali di
Modugno, alla periferia di Bari, ha provocato, ad oggi, la morte di nove lavoratori, ferendone
gravemente altri.
Due settimane prima i mezzi di informazione avevano riportato la notizia circa il calo degli
infortuni mortali, che fortunatamente dura dagli anni 60 (allora erano circa 4.500 in un anno),
contenuta nel rapporto INAIL per il 2014.
I duemila membri della Società Italiana di Medicina del Lavoro e Igiene Industriale esprimono
innanzitutto la propria vicinanza alle famiglie dei lavoratori morti a causa dell’esplosione e
partecipano alla speranza di una pronta guarigione di chi è rimasto ferito.
La responsabilità sociale della nostra organizzazione ci obbliga però a segnalare l’insufficienza
delle azioni di prevenzione di tali incidenti da parte delle amministrazioni pubbliche (le Regioni e a
cascata le Aziende USL, nell’attuale quadro normativo) e del Governo in questa materia.
Singolare infatti che a fronte del dato universalmente conosciuto circa il fatto che gli infortuni
mortali sul lavoro originano dal traffico veicolare, dall’edilizia, dall’agricoltura e dalle operazioni
ad alto rischio (come la produzione di materie esplodenti ci ha brutalmente ricordato) il Piano
Nazionale della Prevenzione 2014-2018, messo a punto dalla Conferenza Stato-Regioni indichi tra
le priorità di intervento da parte del settore pubblico argomenti di sicuro rilievo (e chi meglio di noi,
che ce ne occupiamo tutti i giorni, lo sa!) come l’ergonomia, lo stress lavoro-correlato e le
differenze di genere, nazionalità e tipologia contrattuale, mentre in tutto il documento non vi è
traccia di indicazioni circa i rischi collegati ad attività quali quelle in questione e, in genere, quelle a
rischio di “incidente rilevante” (si veda il “Quadro Logico Centrale” - sic! - a pagina 50 del
documento citato).
Chiediamo con forza al Governo di concentrare le risorse dei servizi di vigilanza delle Aziende
USL (che in talune regioni sono ben al di sopra della media europea di un ispettore ogni 9.000
Sede Legale
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Unità Operativa Medicina del Lavoro, Policlinico Sant'Orsola Malpighi
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Tel. 051 214 2611 Fax 051 214 2609 e-mail: [email protected]
Segreteria
SIMLII - Società Italiana di Medicina del Lavoro ed Igiene Industriale
Meneghini&Associati SRL
viale Trento 56F, 36100 Vicenza
Tel. 0444 578 845 Fax 0444 320 321 e-mail: [email protected]
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lavoratori soggetti a giurisdizione: si veda la Comunicazione della Commissione al Parlamento
europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle Regioni relativa
ad un quadro strategico dell'UE in materia di salute e sicurezza sul lavoro 2014-2020) sulle vere
priorità di contrasto agli infortuni mortali sul lavoro, dedicando a queste non meno del cinquanta
per cento del tempo di lavoro disponibile da parte dei servizi ispettivi delle aziende USL.
Per contribuire a questa necessaria correzione di rotta nel contrasto agli infortuni mortali sul lavoro
offriamo la disponibilità della nostra Società (che nella redazione del Piano Nazionale della
Prevenzione non è nemmeno stata consultata …) ad aprire immediatamente un tavolo di discussione
con la Conferenza Stato-Regioni per definire come i Medici del Lavoro italiani, nelle loro diverse
collocazioni professionali (Università, Istituzioni pubbliche e private) possano contribuire alla
realizzazione degli obiettivi del Piano Nazionale della Prevenzione in materia di miglioramento
dello stato di salute dei lavoratori, permettendo alle Aziende USL di concentrare la propria azione
alla prevenzione di incidenti quali quello verificatosi in Puglia.
Il Presidente
Prof. Francesco S. Violante
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