Le Galassie: il mezzo interstellare Lezione 7 L “cooling” Il “cooling time” Molecole X0, X+ (mm) (FIR, Opt, UV) Righe proibite (Opt, IR) Free-free Righe risonanti Fe (X) Righe risonanti (UV, soft X(< 2keV)) Z = Z⊙ N Te N atomi cm-3; densità di energia proporzionale a ~ NkBTe; tcool ∝ luminosità L per unità di volume; il cooling time (~E/L) è L Te 2 tcool ∝ L = N Λ(Te ) Se il gas è otticamente sottile N Λ(Te ) A. Marconi Astronomia Extragalattica (2010/2011) 2 Gas ionizzato “caldo” 7 8 (T~10 -10 K) Oltre 107 K (kTe ~ 860 eV) il gas ionizzato collisionalmente emette radiazione di frenamento (Bremsstrahlung o free-free; interazione ione-elettrone). Nel caso otticamente sottile la luminosità per unità di volume è: L = N Λf f (Te ) 2 Λf f (Te ) ≈ 3 × 10−27 Te0.5 erg cm3 s−1 Il tempo di cooling (più è caldo più è lungo) è quindi: N kB Te ∼ 2 ∼ 4.6 × 106 yr N Λf f (Te ) � �−1 N tcool 1 cm−3 � � Lo spettro mediato sulla distribuzione hν Λf f (ν, Te ) ∝ exp − Maxwelliana degli elettroni con Te ha kT e una dipendenza spettrale del tipo: � � Te L’energia tipica dei fotoni è hν ∼ kTe � 2.6 keV 3 × 107 K A. Marconi Te 107 K �0.5 � Astronomia Extragalattica (2010/2011) 3 Gas ionizzato “caldo” 7 8 (T~10 -10 K) Immagini nei raggi X soffici (0.5-2 keV) mostrano la chiara presenza di gas diffuso “caldo” 4-8 keV 0.5-2 keV visibile Ottico A volte distribuito nei bracci a spirale ma con un contrasto meno evidente. A. Marconi Le sorgenti puntiformi “blu” che emettono nei raggi X duri sono principalmente binarie X. Astronomia Extragalattica (2010/2011) 4 Gas ionizzato “caldo” M82 infrarosso (PAH-polvere) visibile (stelle) 7 8 (T~10 -10 K) In galassie ad elevato tasso di formazione stellare (starburst → vedi prossime lezioni) il gas caldo è principalmente distribuito al di fuori del disco in forti “outflows”. raggi-X (gas caldo) NGC3079 A. Marconi Astronomia Extragalattica (2010/2011) 5 Gas ionizzato “caldo” 7 8 (T~10 -10 K) Gas caldo: T ~ 106 K, N ~ 0.003 cm-3, ovvero estremamente rarefatto Ma ha la stessa pressione delle nubi dense di gas HI freddo (T ~ 80 K, N ~ 40 cm-3) : P/kB = NT = 3000 K cm-3 → il gas caldo rarefatto e le nubi fredde dense sono in equilibrio di pressione → il gas caldo “confina” le nubi HI T~ 106K N~ 0.003cm-3 Origine del gas caldo: riscaldato da shocks dovuti ad esplosioni di supernovae. Gli shocks molto veloci dovuti all’espulsione di materia dalle supernovae possono portare il gas a temperature molto elevate A. Marconi Astronomia Extragalattica (2010/2011) T~ 80K N~ 40cm-3 6 Gas ionizzato “caldo” 7 8 (T~10 -10 K) Un elevato numero di SN (es. in galassie starburst) può creare una “bolla” gigante (“superbubble”) di gas molto caldo, con pressione molto superiore all’ISM → si espande fino ad avere dimensioni superiori al disco gassoso, trova un mezzo esterno al disco a pressione molto bassa → esplode creando un “superwind” piano del disco M82 A. Marconi Astronomia Extragalattica (2010/2011) 7 Gas Atomico Neutro (HI) Struttura iperfine del livello fondamentale dell’ H spin elettrone S=1/2 spin protone I=1/2 momento angolare orbitale del livello fondamentale L=0 momento angolare totale F=I+S, con numero quantico F=1,0 molteplicità g=2F+1 Frequenza della transizione F(1→0): ν10 = 1.420 GHz λ10=21.1 cm ΔE/k = 0.0682 K → kTex≫ ΔE = hν10 essenzialmente in tutti i casi (la stessa radiazione di fondo cosmico ha T=2.7 K) A. Marconi Astronomia Extragalattica (2010/2011) 8 Gas Atomico Neutro (HI) La transizione F(1→0) è proibita (ΔL=0), il coefficiente di Einstein per transizione spontanea è bassissimo: A10 = 2.85 x 10-15 s-1 ovvero si ha una transizione ogni A10-1 = 11 Myr ! Tuttavia l’enorme quantità di idrogeno neutro presente nelle galassie (e nella MW in particolare) consente di vedere la riga a 21 cm. NOTA: questa riga non è stata scoperta in laboratorio (perché?), è stata prevista nel 1945 da van de Hulst (dottorando di Oort) e scoperta nel 1951 da Ewen & Purcell con osservazioni sul piano galattico; la densità critica è bassissima Nc = A10/C10 ~ 3x10-5 cm-3 il gas ha quasi sempre N ≫ Nc A. Marconi Astronomia Extragalattica (2010/2011) 9 Gas Atomico Neutro (HI) Riga proibita: livello F=1 eccitato da collisioni con altri atomi di H, N ≫Nc (→equilibrio termodinamico), Tex ≫ E = hν comporta 3 N1 ≈ N (HI) 4 1 N0 ≈ N (HI) 4 N1 g1 −hν/kTex ≈3 = e N0 g0 Tex per HI è detta “temperatura di spin” TS ed in genere TS=Tkin (ovvero distribuzione termica degli atomi H0) Nel caso otticamente sottile: ovvero: J10 J10 hν10 = N1 A10 4π 3 hν10 = A10 N (HI) 4 4π L’ emissività è proporzionale alla densità del gas (siamo nel regime N>>Nc ed in questo caso l’ emissività cresce (solo) linearmente con la densità). L10 = 4πJ10 × V olume ∝ M (HI) A. Marconi da L10 si ricava la massa di HI! Astronomia Extragalattica (2010/2011) 10 Gas Atomico Neutro (HI) La distribuzione di gas atomico HI è molto estesa mentre nella regione centrale delle galassie c’è’ spesso un deficit di HI. M81 HI distribuito principalmente sui bracci a spirale ma c’è anche una componente più diffusa. A. Marconi Astronomia Extragalattica (2010/2011) 11 Gas Atomico Neutro (HI) HI molto più esteso della componente stellare NGC 6946 visibile (stelle) 21cm (HI) Non è chiaro perché le parti esterne di HI non abbiano formato stelle... probabilmente la rotazione differenziale del gas è abbastanza bassa → poche collisioni fra nubi di gas → bassa o nessuna formazione stellare A. Marconi Astronomia Extragalattica (2010/2011) 12 Gas Atomico Neutro (HI) La massa globale di HI relativa alla massa in stelle (ma anche rispetto alla massa totale) è più alta per le galassie “late” → significa che queste ultime hanno convertito ancora poco gas in stelle, relativamente alle galassie “early” → ovvero sono in uno stadio evolutivo molto meno avanzato Luminosità nel vicino IR (~massa stellare) M(HI) A. Marconi Astronomia Extragalattica (2010/2011) 13 Gas Atomico Neutro (HI) Il disco HI è molto sottile (~100 pc), ma lo spessore tende ad aumentare nelle parti più esterne. Inoltre si osservano spesso dei “warp” nelle zone più esterne (→Via Lattea). Non ne è totalmente chiara l’origine. Forse dovuta a distorsione da parte di galassie vicine in interazione gravitazionale che inducono una precessione degli anelli più esterni del disco HI all’interno del potenziale di alone. A. Marconi Astronomia Extragalattica (2010/2011) 14 Il Gas Molecolare Approssimazione di Born-Oppenheimer: Massa dei nuclei ≫ massa degli elettroni → i nuclei si muovono molto più lentamente degli elettroni → si possono separare le funzioni d’onda in una parte elettronica e una parte nucleare E � Erot + Evib + Eel Erot ≈ 10 −3 − 10 −2 eV lontano IR -mm Evib ≈ 10−2 − 10−1 eV Eel ≈ 1 − 10 eV vicino-medio IR visibile e UV La gran parte delle nubi molecolari hanno temperature 10 K < T < 100 K ovvero 10-2 eV< kT < 10-3 eV → Il grosso dell’energia (e quindi del cooling) viene emessa da transizioni rotazionali. Nel seguito ci concentriamo sulle transizioni rotazionali (λ~mm). [le transizioni vibrazionali ed elettroniche sono comunque molto importanti in quanto forniscono informazioni molto importanti sulla fisica del gas] A. Marconi Astronomia Extragalattica (2010/2011) 15 Il Gas Molecolare Per le rotazioni l’approssimazione di Born-Oppenheimer si traduce nell’approssimazione di rotatore rigido che fornisce i seguenti livelli energetici: EJ = J(J+1) B dove B = 2/2I e I=m12r122 è il momento di inerzia della molecola (m12=massa ridotta, r12=distanza fra i nuclei) I livelli energetici sono quindi separati da ΔEJ = 2B (J+1) Per le due molecole più abbondanti, H2 e CO A. Marconi Astronomia Extragalattica (2010/2011) 16 Il Gas Molecolare H2 non ha momento di dipolo elettrico (perché è una molecola simmetrica) quindi può effettuare solo transizioni di quadrupolo elettrico, i.e. ΔJ = ±2. Questo (assieme al fatto che ha un momento d’inerzia molto piccolo, e quindi un B molto grande) rende le transizioni rotazionali possibili solo fra livelli con un ΔE molto elevato rispetto ad altre molecole → righe H2 sono osservabili (nel mid-IR) solo in regioni molecolari abbastanza calde (T>300K, rare); → le transizioni H2 non sono buoni traccianti del gas molecolare complessivo in una galassia. A. Marconi Astronomia Extragalattica (2010/2011) 17 Il Gas Molecolare Le transizioni rotazionali del CO (la seconda molecola più abbondante dopo H2) sono i migliori traccianti del gas molecolare freddo (ovvero la gran parte del gas molecolare. tuttavia la densità critica di queste transizioni è abbastanza bassa Nc(CO) ~ 103-104 cm-3 per tracciare il gas molecolare denso (n > 103-104 cm-3) bisogna osservare altre molecole che hanno densità critiche più elevate e.g.: Nc(NH3) ~ 105 cm-3 Nc(CS) ~ 106 cm-3 Nc(HCN) ~ 107 cm-3 tuttavia l’emissione complessiva delle transizioni rotazionali di queste molecole è molto minore di quella del del CO (almeno un fattore ~10) perchè sono più rare. A. Marconi Astronomia Extragalattica (2010/2011) 18 La molecola CO Il CO (=12C16O) è talmente abbondante che per quasi tutte le nubi molecolari le righe rotazionali sono otticamente spesse, ovvero si autoassorbono e nelle osservazioni CO vediamo solo la parte più esterna delle nubi (ovvero τ < 1). τ=1 Per riuscire ad osservare le parti più interne delle nubi bisogna osservare transizioni di molecole rare, es. CO formato da isotopi più rari come il 13C16O o il 12C17O, le cui transizioni sono otticamente sottili, ma sono molto più deboli. Essendo le righe del CO otticamente spesse, in linea di principio la loro luminosità non dovrebbe tracciare la massa di CO e tanto meno la massa di gas molecolare. A. Marconi Astronomia Extragalattica (2010/2011) 19 La molecola CO Tuttavia se la singola nube è auto-gravitante, e in equilibrio viriale, le osservazioni mostrano che la luminosità della riga CO è proporzionale alla massa dinamica della nube LCO = α Mdyn ~ α M(H2) nelle nubi molecolari la gran parte della massa è in H2 α = fattore di conversione che però non è costante, e può dipendere dalle condizioni del gas (temperatura, densità, metallicità) Per una galassia esterna l’emissione CO osservata è la somma delle emissioni delle singole nubi molecolari (che non si assorbono reciprocamente perchè le velocità rotazionali differenziali nel disco spostano la frequenza delle righe CO per effetto Doppler) → LCO si traduce in un “contantore di nubi” e fornisce la massa globale di gas molecolare M(H2). A. Marconi Astronomia Extragalattica (2010/2011) 20 Formazione delle molecole Come si formano le molecole? H2 si forma principalmente sulla superficie dei grani di polvere H H2 H grano di polvere attaccamento al grano migrazione sul grano formazione H2 e distacco La probabilità di formazione diretta di H2 nell’ ISM è 108 volte più bassa! → la polvere è un elemento fondamentale per la formazione di H2 Problema della formazione del gas molecolare nelle galassie primordiali, che sono prive di polvere (perché prive di metalli), ma necessitano H2 per formare le primissime stelle (per raffreddare gas e permettere collasso). Nelle nubi molecolari poi si hanno numerose reazioni chimiche che portano alla formazione di molecole complesse. A. Marconi Astronomia Extragalattica (2010/2011) 21 Il Gas Molecolare La componente molecolare del gas nelle galassie consiste principalmente di due parti: Nubi molecolari diffuse: T~ 30 - 80K, N~100-103 cm-3 Nubi molecolari dense: T~ 10 -100K, N~103-106 cm-3 Le nubi molecolari dense sono le nubi auto-gravitanti dove avviene la formazione stellare: - formano grossi complessi noti come “Giant Molecular Clouds” (GMC) (dimensioni 10-100 pc, 104<M<106 M, N~103 cm-3) - ospitano anche i “cores” molecolari che sono le unità molecolari più dense (N~106 cm-3, r<1 pc) che sono prossime o in fase di di collasso per la formazione di stelle singole. A. Marconi Astronomia Extragalattica (2010/2011) 22 gas molecolare nel piano della nostra galassia Taurus CO(1-0) core molecolare 5 pc M ~ 5 M N2H+(1-0) 13 CO(1-0) Nota: si devono utilizzare molecole come questa perché gli altri elementi sono tutti condensati sui grani di polvere Nelle galassie esterne si osservano in genere solo le molecole che emettono le transizioni più forti (CO,HCN,CS,HCO+,...) Ma nel mezzo interstellare della nostra galassia (più vicino!) sono state scoperte altre ~120 molecole che producono una vera e propria “foresta” di righe nelle bande mm-submm. Il Gas Molecolare Il gas molecolare (tracciato dalle righe del CO) nelle galassie è distribuito spesso principalmente lungo i bracci a spirale (nelle nubi molecolari giganti) → riproduce, in genere, la morfologia delle zone di formazione stellare. Il Gas Molecolare La cinematica del gas segue in genere la rotazione della galassia. CO su ottico A. Marconi CO Velocità Astronomia Extragalattica (2010/2011) 26 Gas atom. e mol. nelle spirali M(Gas)/M(Dinamica) Mgas/Mdyn è maggiore nei tipi “late” M(Molecolare)/M(Atomico) Nei tipi “late” la gran parte del gas è rimasto atomico ... mentre nelle “early” il poco gas è molecolare → pronto a formare stelle