Le Galassie: spettroscopia Lezione 3 Proprietà di una galassia E’ possibile ottenere spettri ed immagini di una galassia a tutte le lunghezze d’onda (dal radio ai raggi X). Si possono quindi avere due tipi di osservazioni complementari per misure quantitative: Fotometria (da immagini) morfologia (→ braccia a spirale, barre, bulge → classificazione di Hubble; presenza di reddening, interazione con altre galassie ecc.) fotometria (→ profili di brillanza -> luminosità della galassia e delle sue componenti, raggi scala → SED spectral energy distributions) Spettroscopia (da spettri) cinematica del gas e delle stelle (→curve di rotazione, dispersione di velocità, ecc.) condizioni fisiche del gas (→ meccanismo di ionizzazione → sorgente ionizzante) popolazioni stellari (→ storia di formazione stellare → evoluzione) A. Marconi Astronomia Extragalattica (2010/2011) 2 Spettri di galassia Lo spettro di una galassia è il risultato della somma degli spettri dei singoli costituenti: stelle, nebulose di gas ionizzato, eventuale “nucleo attivo”. Spettri di Galassie In un tipico spettro ottico/infrarosso si possono distinguere: continuo (stelle, emissione AGN, polvere calda - oltre 2μm); righe di assorbimento (in genere stelle); righe di emissione righe di emissione (gas fotoionizzato). continuo righe di emissione continuo AGN emissione delle stelle righe di assorbimento continuo stelle A. Marconi Astronomia Extragalattica (2010/2011) 3 Cinematica del gas L’andamento con λ di una riga di emissione è, in genere, ben descritto da una o più funzioni gaussiane: Fline(λ) = A+B exp[ -1/2 ( (λ-λ0)/σ )2 ] λ0 è la lunghezza d’onda media da cui la velocità media del gas è (effetto Doppler): v = (λ0-λrest)/λrest c 2σ B σ è legata alla dispersione di velocità del gas σV (velocità quadratica media) da: A σV = σ/λ0 c L’integrale sotto la curva gaussiana è il “flusso” della riga: λ0 Fline = (2π)1/2 B σ A. Marconi Astronomia Extragalattica (2010/2011) 4 Cinematica delle stelle Per misurare le proprietà delle righe di assorbimento è necessario utilizzare lo spettro di una stella di tipo opportuno, il “template” T(λ), e lo spettro della galassia si può scrivere come: Fgal(λ) = T(λ) ⊗ ϕ(λ) ϕ(λ) è la distribuzione della Spettro della Galassia velocità delle stelle (λ→v) lungo la linea di vista ed è in Template ⊗ ϕ(λ) v genere ben descrivibile con una gaussiana. Da ϕ(λ) si ottengono v e σ (dispersione di velocità). Per le righe delle stelle non Spettro di una stella G0V (Template) si parla di flusso (negativo!) ma di larghezza equivalente (Equivalent Width) W = flusso/continuo [ (erg cm-2 s-1) / (erg cm-2 s-1 Å-1) = Å ] A. Marconi Astronomia Extragalattica (2010/2011) 5 Parametri strutturali Per ogni galassia possiamo misurare i parametri strutturali come: luminosità totale, luminosità del bulge e del disco (spirale); raggio scala del bulge e del disco (spirale), raggio efficace; V media → redshift della galassia; σ (dispersione di velocità media nel raggio efficace) Ma anche cinematica risolta spazialmente ovvero V, σ in varie punti della galassia. Nel caso delle galassie a spirale dove c’è rotazione del disco si può determinare V(r) ovvero la curva di rotazione. A. Marconi Astronomia Extragalattica (2010/2011) 6 V The black hole in Centaurus A 663 ptimal template for Cen A. The total galaxy spectrum observed with SINFONI within the 8 × 8 arcsec2 250 mas field (black solid line) is compared ened optimal template determined with pPXF (red solid line). The fit residuals, vertically shifted by an arbitrary amount, are shown as blue dots. the residuals correspond to some non-well-corrected telluric features and two H2 gas emission lines at 2.23 and 2.25 µm, which were excluded n the line-strength, once the global galaxy template is determined from a high-S/N spectrum, to account for the ency content in the spectrum. We prefer this faster and st approach than trying to fit the template mix in every spectra of lower S/N. Generally, both approaches give stinguishable results, and we tested that this is true also ent case. d with pPXF the mean velocity V, the velocity dispersion first two Gauss–Hermite parameters h3 and h4 (Gerhard der Marel & Franx 1993). We adopted a penalty efined in equation 12 of Cappellari & Emsellem 2004). D (line-of-sight velocity distribution) is always very well y our observations and the S/N is high, so that any λ n 0.6 essentially gives the same results and the measurevirtually unbiased (Fig. 2). The 1σ measurement errors mined as the biweight dispersion (Hoaglin, Mosteller & 3) of 100 Monte Carlo realizations. For the determinaistic errors, we used non-penalized fits with λ = 0. At al S/N ≈ 80 and for σ ≈ 150 km s−1 , the typical ranin V, σ , h3 and h4 are 4 km s−1 , 5 km s−1 , 0.02 and ctively. The kinematic extraction was performed while cisely the same wavelength region, from 2.25 to in both the 250 and 100 mas SINFONI observations his spectral region includes the (2–0)12 CO band head centre, indicating low template mismatch, and anticorrelated with V, as generally observed in early-type galaxies (Bender et al. 1994; Krajnović et al. 2008), and the h4 field is generally close to zero over the whole field. The nuclear stellar rotation is counter-rotating (by about 180◦ ) with respect to the regular H2 nuclear gas rotation presented in Neumayer et al. (2007, their fig. 6). The stars also rotate much slower than the gas, which reaches a maximum velocity V ≈ 130 km s−1 at R ≈ 0.5 arcsec. This indicates that the recent gas acquisition was not able to produce a significant fraction of stars near the nucleus. This is consistent with the lack of evidence for any change in the nuclear stellar population of Cen A. This is different from a similar case of gas versus stars counter-rotation observed in the nucleus of the spiral galaxy NGC 5953 (Falcón-Barroso et al. 2006). In that case, the nuclear gas rotation is associated with evidence of young stars which corotate with the gas and counter-rotate with respect to the outer part of the galaxy. σ osservato modello Figure 8. Data-model comparison for the best-fitting three-integral model. Top two 100 mas SINFONI data of Fig. 4. The second row shows the best-fitting dynamical m shown with the white diamonds. Bottom two panels: same as in the top two panels, fo is 2.4the same the two instrumental configurations. Contribution fromin the non-thermal nucleus In the case of Cen A, adopting a fixed template becomes important very close to the centre due to the presence of the non-thermal nucleus (Marconi et al. 2000). At radii where the nucleus dominates, Le curve di rotazione Consideriamo un disco in rotazione circolare con V = V(R). I moti non circolari sono piccoli rispetto a V(R). Per ottenere V(R) dalle osservazioni dobbiamo correggere per gli effetti di proiezione geometrica. Riferimento con disco nel piano xy, centrato in O. z �n = sin i �j + cos i �k (linea di vista) � �v = Vsys�n + V (R) − sin φ�i + cos φ �j Vobs = �v · �n = Vsys + V (R) sin i cos φ n i � ϕ x R y V(R) Adesso è necessario esprimere R e cosϕ in funzione delle coordinate sul piano del cielo che sono quelle effettivamente misurate. A. Marconi Astronomia Extragalattica (2010/2011) 8 Le curve di rotazione La proiezione di xy sul piano del cielo definisce il riferimento x′y′ e risulta: x =x n y = y cos i � � i Possiamo quindi ottenere R e cosϕ dalle coordinate x′,y′ sul piano del cielo � � �2 y R =x +y =x + �cos�i �2 � y 2 2x 2x �2 R x += y =x + cos = φ= cos i R R 2 z 2 2 �2 ϕ x R • V(R) P (x, y) z x x� cos φ = = R R x′ A. Marconi z′ i • Proiezione di xy P (x′, y′) sul piano del cielo (vista lungo z) y y′ Astronomia Extragalattica (2010/2011) y i Vista lungo x y′ 9 Le curve di rotazione Esempio: potenziale di alone oscuro VH2 4πGρH (r) = 2 aH + r2 � � �� aH r 2 2 V (r) = VH 1 − arctan r aH “Spider diagram”: contorni di iso-velocità osservati ovvero contorni di V(R)cosϕ costante per disco con i=30° (unità di VHsin30°) Velocità osservate lungo le direzioni → → (fenditure lunghe dello spettrografo) A. Marconi Astronomia Extragalattica (2010/2011) 10 Rotazione delle galassie a spirali E’ facile ottenere la curva di rotazione di una galassia esterna simile alla Via Lattea (“spirale”) utilizzando le righe di emissione del gas ottiche (per esempio Hα 6563 Å) o radio (HI a 21 cm). NGC 6946 Ottico A. Marconi Radio (HI 21cm) Astronomia Extragalattica (2010/2011) 11 Curve di rotazione delle spirali corpo rigido (V~R) Ottico A. Marconi velocità costante (V~V0) Radio (HI) Astronomia Extragalattica (2010/2011) 12 La rotazione della Via Lattea Determinare la curva di rotazione della Via Lattea è più difficile che nel caso delle galassie esterne. La curva di rotazione nei dintorni del Sole può essere determinata col metodo delle costanti di Oort (→corso di Astronomia). Per R < R0 (distanza del Sole dal centro galattico) si possono sfruttare le nubi di gas che emettono HI a 21 cm. Per R > R0 la situazione è più complessa e si deve ricorrere a sorgenti di cui è possibile determinare la distanza. A. Marconi Astronomia Extragalattica (2010/2011) 13 Il metodo delle costanti di Oort Stella con velocità radiale vr e trasversale vt rispetto al Sole. La velocità angolare di rotazione circolare attorno al centro galattico a distanza R è esprimibile come Ω(R) = V(R)/R. Si dimostra che: vr = ( Ω(R) - Ω0 ) R0 sinℓ vt = ( Ω(R) - Ω0 ) R0 cosℓ- Ω(R) d Espandendo in serie di Taylor al primo ordine Ω(R) si arriva infine a scrivere: vr = A d sin 2ℓ vt = A d cos 2ℓ+ B d A e B sono costanti che dipendono da V(R0), R0 e (dΩ/dR)0 e sono dette costanti di Oort Misurando vr, vt, d e ℓda stelle vicino al Sole A = 14.4 ± 1.2 km/s/kpc B = -12.0 ± 2.8 km/s/kpc cioè si conosce V(R) ma solo per R ~ R0 ed il metodo è valido solo in prossimità del Sole. A. Marconi Astronomia Extragalattica (2010/2011) 14 Rotazione dalle nubi HI Il profilo della riga HI in una determinata direzione verso il disco galattico mostra varie VMax componenti che corrispondono a nubi VMax poste a varie distanze dal centro. La nube alla minima distanza dal centro avrà la velocità massima perché V(Rmin) è più grande in modulo e la sua proiezione lungo la linea di vista è massima: d = R0 cos ℓ V(Rmin) = Vmax In questo modo è possibile determinare la curva di rotazione della Galassia ma solo per distanze R < R0. Per andare oltre è necessario conoscere d (Cefeidi ...) ed utilizzare relazioni generali per vr e vt viste prima. A. Marconi Astronomia Extragalattica (2010/2011) 15 La curva di rotazione Rotazione di corpo rigido (solid body): V ~ r Velocità costante: V ~ V0 A. Marconi Astronomia Extragalattica (2010/2011) 16 Significato fisico della rotazione Nelle parti di rotazione di corpo rigido, V~r → densità costante ρ(r)~ρ0 Nelle parti a velocità costante, V~V0 → sfera isoterma ρ(r)~r-2 Ma la densità di stelle del disco decresce in modo esponenziale. Le curve di rotazione delle galassie a spirale (a disco) implicano l’esistenza di materia che non è spiegabile con le stelle ed è “visibile” solo attraverso i suoi effetti gravitazionali: Materia Oscura A. Marconi Astronomia Extragalattica (2010/2011) 17 La curva di rotazione Rotazione di corpo rigido (solid body): V ~ r Velocità costante: V ~ V0 M(<R0) = 8.8 ×1010 M☉ A. Marconi Astronomia Extragalattica (2010/2011) Questa sarebbe la curva di rotazione (V~r -0.5) se non ci fosse altra massa oltre il Sole. La massa in stelle oltre il Sole è trascurabile rispetto a M(<R0). 18 La materia oscura ρ0 � r �2 1+ a 5.9 × 107 M⊙ kpc−3 ρ(r) = L’alone di materia oscura ha un andamento del tipo: ρ0 � Per la Via Lattea: a � 2.8 kpc Questo andamento deve avere un “taglio” a grandi r altrimenti MTOT→∞ ! Una galassia come la Via Lattea ha una massa “visibile” (stelle+gas): Mtot/Mvis ~ 5 Mvis ~ 1.1× 1011 M☉ (Vrot~220 km/s a r~10 kpc) Mtot ~ 5.6× 1011 M☉ (Vrot~220 km/s a r~50 kpc) La proporzione di materia oscura ricavata dalle curve di rotazione varia da ~50% nelle Sa-Sb fino a 80%-90% nelle Sd-Sm. A. Marconi Astronomia Extragalattica (2010/2011) 19 L’alone oscuro La natura della materia oscura Gas atomico HI emette a 21 cm molecolare emette righe molecolari (CO) ionizzato emette nei raggi X emette nell’Infrarosso, fatta metalli solo 2% materia. Polvere Massive Compact Halo Objects (MACHOs) Stelle Seq. Principale visibili Stelle Giganti visibili Stelle Neutroni Buchi Neri da Supernovae: dove i metalli? Solo 10% massa iniziale, resto? Nane Bianche arricchimento ISM, aloni rossi per giganti (precursori) nelle galassie. Nane Marroni e Pianeti da M~10-3 M⊙ a ~0.07 M⊙ = 70 MJ (soglia accensione fusione H) Lensing gravitazionale da MACHO Sono state effettuate osservazioni di alcuni campi stellari nelle nubi di Magellano per vari anni a partire dal 1993 (una osservazione per notte). Nell’arco di tempo coperto dalla survey, erano predetti ~100 eventi di microlensing (se la materia oscura fosse costituita da MACHOs). Sono stati osservati 15 eventi, ovvero solo il ~20% della materia oscura. Natura della Materia Oscura Materia Oscura Barionica materia ordinaria fatta di protoni e neutroni Resti di stelle (stelle neutroni, buchi neri) Non Barionica Cold Dark Matter (CDM) particelle con v≪c Hot Dark Matter (HDM) particelle con v≈c MACHOS (Massive Astrophysical Compact Halo Objects) WIMPS ?? (Weakly Interacting Massive Particles) Neutrini (ν) + ?? ~20% Ciò che resta < 3% A. Marconi Nane Brune Astronomia Extragalattica (2010/2011) 23