Impianto Fotovoltaico “Piano del Praino” Sommario 1. INTRODUZIONE ............................................................................................................................ - 2 - 2. DESCRIZIONE DELL’IMPIANTO .............................................................................................. - 3 2.1. 2.2. 2.3. 2.4. 3. INQUADRAMENTO URBANISTICO ............................................................................................. - 4 AREA INTERESSATA DALL’IMPIANTO ....................................................................................... - 6 ANALISI DELL’IRRAGGIAMENTO SOLARE ................................................................................ - 7 CALCOLO DELLA PRODUCIBILITÀ ............................................................................................ - 9 - RELAZIONE TECNICA ............................................................................................................... - 11 3.1. CARATTERISTICHE DELLA VIABILITÀ UTILIZZATA ................................................................ - 11 3.2. DESCRIZIONE DELL’IMPIANTO ............................................................................................... - 12 3.2.1. Strutture di Sostegno........................................................................................................ - 13 3.2.2. Moduli Fotovoltaici ......................................................................................................... - 15 3.2.3. Cavi e Cablaggio ............................................................................................................. - 16 3.2.4. Cassette di Parallelo Stringa ........................................................................................... - 16 3.2.5. Linea BT Interna di Connessione .................................................................................... - 16 3.2.6. Linea di allacciamento alla Rete Nazionale .................................................................... - 17 3.2.7. Dimensionamento dei cavi ............................................................................................... - 17 3.2.8. Tempi di realizzazione della linea di connessione MT .................................................... - 18 3.2.9. Locali inverter e locale di trasformazione BT/MT........................................................... - 19 3.2.10. Locale Consegna Enel................................................................................................ - 19 3.2.1. Posa e messa in opera dei locali prefabbricati................................................................ - 20 3.2.2. Caratteristiche elettriche generali ................................................................................... - 22 3.2.3. Emissioni dovute ai campi elettromagnetici .................................................................... - 23 3.2.4. Recinzione e Sistema di Video Sorveglianza.................................................................... - 31 3.2.5. Dati di Progetto Riassuntivi ............................................................................................ - 31 3.3. MANUTENZIONE E SICUREZZA ............................................................................................... - 32 3.4. DISMISSIONE DELL’IMPIANTO E RIPRISTINO DEL SITO ........................................................... - 33 - 4. RELAZIONE ECONOMICA ....................................................................................................... - 34 4.1. PREMESSA .............................................................................................................................. - 34 4.2. COSTO DELL’IMPIANTO .......................................................................................................... - 34 4.2.1. Valore Complessivo dell’Opera....................................................................................... - 34 4.3. RICAVI ................................................................................................................................... - 36 4.3.1. Analisi Finanziaria .......................................................................................................... - 37 4.3.2. Costi di Gestione ............................................................................................................. - 37 4.3.3. Valutazione Economica dell’Investimento ....................................................................... - 38 - 5. ALTERNATIVE AL PROGETTO E SCELTE PROGETTUALI ............................................ - 39 5.1. UTILIZZO DI COMBUSTIBILE FOSSILE ...................................................................................... - 39 5.1.1. Stima delle Emissioni da Centrali Termoelettriche a Combustibile Fossile.................... - 39 5.1.2. Vantaggi derivanti dall’Impianto Proposto ..................................................................... - 44 5.2. UTILIZZO DI ALTRE ENERGIE ALTERNATIVE ........................................................................... - 46 - Progetto Preliminare Dicembre 2008 -1- Impianto Fotovoltaico “Piano del Praino” PROGETTO PRELIMINARE 1. Introduzione La presente relazione espone il progetto preliminare per l’impianto fotovoltaico denominato “Piano del Praino”. Dapprima si riporta una descrizione del progetto e delle aree in cui ricade; quindi si illustrano i motivi e le analisi che hanno indotto il proponente a sviluppare l’idea di un impianto fotovoltaico proprio nei pressi del Comune di Cerchiara di Calabria; successivamente si introducono tutti gli aspetti del progetto, entrando nel merito delle soluzioni tecniche e costruttive adottate per migliorare l’efficienza del parco e mitigarne gli impatti; in seguito si procederà ad un’analisi economico-finanziaria della possibile realizzazione di un impianto fotovoltaico nell’area considerata. In sintesi i punti d'attenzione analizzati nel presente progetto sono i seguenti: • descrizione del progetto e delle aree in cui ricade; • l’analisi e la stima della producibilità dell’impianto; • i documenti di progetto; • l’analisi economico-finanziaria; • il raffronto tra la soluzione prescelta e le alternative possibili. Progetto Preliminare Dicembre 2008 -2- Impianto Fotovoltaico “Piano del Praino” 2. Descrizione dell’Impianto L’impianto fotovoltaico di progetto sarà realizzato nel territorio del comune di Cerchiara. L’area di interesse si trova a circa 600 metri nord-est dal confine con il Comune di Francavilla Marittima su un territorio non boscato e di destinazione agricola. Nella Corografia generale della figura seguente si mostra l'ubicazione in cui saranno situate le strutture di sostegno e i moduli che compongono l’impianto. Inoltre nell’Allegato seguente si illustra la vista aerea in dettaglio del sito di progetto. Figura 2.1 Sito dell’impianto fotovoltaico in comune di Cerchiara di Calabria. Progetto Preliminare Dicembre 2008 -3- Impianto Fotovoltaico “Piano del Praino” Le caratteristiche principali dell'impianto sono le seguenti: • Numero totale moduli: 9.072 • Potenza unitaria: 220 W • Potenza totale: 1.996 kW • Produzione lorda dell’impianto: 2.817.000 kWh/anno L’impianto fotovoltaico sarà costituito da 9.072 moduli che producono energia elettrica convertendo l’energia solare. L’energia viene convogliata mediante una linea interrata fino al locale di trasformazione BT/MT e successivamente immessa nella rete pubblica. I moduli saranno disposti secondo criteri che permettano di sfruttare al massimo l’energia captata dal sole, ma soprattutto si sono disposti in modo tale che ogni modulo possa convertire il massimo dell’energia disponibile senza risentire delle eventuali zone di ombreggiamento. L’impianto di Cerchiara di Calabria, in funzione di quanto si è potuto constatare durante i sopralluoghi (vie d’accesso, impatto visivo, allacciamento alla rete di trasmissione, etc.) e dalle caratteristiche del sito, sarà realizzato con moduli di potenza nominale pari a circa 220 Wp. I pannelli fotovoltaici convertono direttamente l'energia solare in energia meccanica, che può essere utilizzata soprattutto per la generazione di energia elettrica. 2.1. Inquadramento Urbanistico L’ubicazione e la planimetria con la localizzazione dell’impianto sono illustrati nella Tav 01 – Localizzazione dell’Impianto. In particolare le opere di progetto andranno ad interessare circa 4 ha di terreno agricolo, individuati dal NCT nella particella n. 135, Foglio n. 73 del Comune di Cerchiara di Calabria. Inoltre si precisa che l’impianto di progetto è individuato in un area definita dal piano urbanistico vigente come zona agricola. Progetto Preliminare Dicembre 2008 -4- Impianto Fotovoltaico “Piano del Praino” Figura 2.2 Sito dell’impianto di Cerchiara e disposizione dei moduli. Progetto Preliminare Dicembre 2008 -5- Impianto Fotovoltaico “Piano del Praino” 2.2. Area Interessata dall’Impianto L’impianto fotovoltaico sarà realizzato nel territorio del comune di Cerchiara di Calabria. L’area di interesse si trova a circa 600 metri nord-est dal confine con il Comune di Francavilla Marittima su un territorio non boscato e di destinazione agricola. Figura 2.3 Panoramica del sito di progetto. La zona interessata sarà accessibile mediante la vicina strada provinciale SP162 e dalla strada statale SS106 “Strada Statale Jonica” e la viabilità secondaria che circonda il sito di progetto. Progetto Preliminare Dicembre 2008 -6- Impianto Fotovoltaico “Piano del Praino” 2.3. Analisi dell’Irraggiamento Solare Nell'ambito della ricerca di fonti energetiche alternative per la produzione d'energia elettrica ed in particolare nel campo dell’energia solare quale fonte energetica rinnovabile e non inquinante, dYnamica s.r.l. ha condotto e sta conducendo diversi studi intesi ad individuare, sul territorio nazionale, siti adeguati. Lo studio dell’irraggiamento solare dell’area interessata è fondamentale per il dimensionamento delle componenti dell’impianto e per la determinazione dell’energia producibile nell’anno medio, sulla base della quale vengono effettuate le valutazioni economiche. Il sole costituisce un’importante fonte di energia alternativa, purtroppo in Italia non ancora sufficientemente sfruttata. Del sole si misura l’intensità della radiazione su una superficie, essa dipende dall’angolo di incidenza dei raggi solari. A parità di potenza radiante, maggiore è l’angolo di incidenza, minore è l’intensità. Una superficie inclinata e posta sul piano terrestre è caratterizzata da due grandezze geometriche: • Azimut, ossia la deviazione angolare rispetto alla direzione Sud della proiezione della normale della superficie sul piano orizzontale; • L’inclinazione della superficie rispetto all’orizzontale. Quanto detto finora consente di calcolare esattamente la radiazione solare incidente su una qualunque superficie in assenza di atmosfera. Il passaggio attraverso l’atmosfera provoca assorbimenti e dispersioni della radiazione solare da parte dei gas, delle polveri e soprattutto del vapore d’acqua. La radiazione dispersa raggiunge il suolo come radiazione diffusa. Dunque la radiazione solare globale che raggiunge una superficie orizzontale posta a livello del suolo è somma di una componente diretta e di una componente diffusa. Per questo motivo il giusto orientamento dei pannelli fotovoltaici è verso Sud (azimut=0) con un’inclinazione ottimale pari a circa 30°. Questo risultato dipende dai dati meteorologici di riferimento, ovvero dal rapporto tra radiazione diretta e diffusa. Una prima indicazione, come si può vedere dalla figura seguente, sulle caratteristiche generali dell’irraggiamento solare nelle varie regioni, si ottiene dalle misurazioni e dagli studi condotti dal “PVGIS” Photovoltaic Geographical Information System. Progetto Preliminare Dicembre 2008 -7- Impianto Fotovoltaico “Piano del Praino” Figura 2.4 Atlante solare dell’Italia. Progetto Preliminare Dicembre 2008 -8- Impianto Fotovoltaico “Piano del Praino” 2.4. Calcolo della Producibilità Come si evince dalla tabella seguente si stima una producibilità annua pari 2.817.000 kWh/anno. Produzione elettrica FV per: potenza nominale=1995.8 kW, Perdite di sistema=12.0% Inclin.=30 gr., Orient.=0 gr. Gen 146183 Produzione giornaliera (kWh) 4716 Feb 154346 5512 Mar 237284 7654 Apr 268065 8935 Mag 295906 9545 Giu 295607 9854 Lug 311846 10060 Ago 301811 9736 Set 275495 9183 Ott 233527 7533 Nov 162130 5404 Dic 134690 4345 Media annuale 234741 7718 Mese Produzione mensile (kWh) Produzione annuale (kWh) 2816889 Progetto Preliminare Dicembre 2008 -9- Impianto Fotovoltaico “Piano del Praino” Questo grafico e la tabella sopra indicata mostrano l'energia elettrica (stimata) che si può aspettare ogni mese da un sistema fotovoltaico con i parametri scelti. Si precisa che per il calcolo della producibilità si è tenuto conto anche delle perdite di sistema. Progetto Preliminare Dicembre 2008 - 10 - Impianto Fotovoltaico “Piano del Praino” 3. 3.1. Relazione Tecnica Caratteristiche della Viabilità Utilizzata Per la realizzazione dell’impianto fotovoltaico “Piano del Praino” è necessario individuare la viabilità utilizzata per il trasporto del materiale e di accesso al cantiere. I mezzi provenienti dalle limitrofa strada provinciale SP162 e dalla strada statale SS106 “Strada Statale Jonica” avranno accesso al sito di progetto utilizzando esclusivamente strade secondarie poco trafficate così da evitare possibili disagi alla viabilità. Sito di progetto Figura 3.1 Strade utilizzate per il raggiungimento del sito di progetto. Per la viabilità di cantiere verranno utilizzate strade già esistenti che conducono direttamente al sito di progetto. La viabilità è caratterizzata da strade che hanno una larghezza di 3-4 metri e quindi adatte per gli automezzi impiegati per la realizzazione dell’impianto. Nel seguente Allegato si identifica la viabilità utilizzata in fase di cantiere nelle vicinanze dell’area interessata dalla realizzazione dell’impianto fotovoltaico. Progetto Preliminare Dicembre 2008 - 11 - Impianto Fotovoltaico “Piano del Praino” 3.2. Descrizione dell’Impianto L’impianto, della potenza di 1.996 kWp, verrà realizzato a Cerchiara di Calabria in provincia di Cosenza. L’installazione verrà effettuata a terra e sarà composto da 9.072 moduli, inclinati di circa 30° ed orientati a sud, mediante apposite strutture di fissaggio in alluminio. I moduli fotovoltaici verranno connessi ai relativi inverter trifase, con la seguente modalità: • 1.134 moduli per ciascun inverter; • 21 moduli in serie per ogni stringa; • 54 stringhe in parallelo. I componenti che andranno a costituire l’impianto fotovoltaico sono: • strutture di sostegno dei moduli fotovoltaici; • moduli fotovoltaici; • cavi e cablaggio; • cassette di parallelo stringa; • linea di connessione; • locali inveter e di trasformazione contenente al suo interno: o convertitori statici d.c./a.c.; o quadro di protezione; o trasformatore elevatore; • locale consegna enel; • recinzione e sistema di video sorveglianza. Progetto Preliminare Dicembre 2008 - 12 - Impianto Fotovoltaico “Piano del Praino” 3.2.1. Strutture di Sostegno La struttura di sostegno utilizzata per la realizzazione del campo fotovoltaico è denominata “Sistema FS”. Questo sistema di montaggio senza nessun tipo di fondamenta è completamente innovativo. Un profilo in acciaio zincato a caldo conficcato nel terreno funge da fondamenta; la forma del profilo riflette ottimamente i carichi statici e dinamici. Figura 3.2 Profilo in acciaio. L’impianto del corpo di sostegno si svolge sul profilo-fondamento, in questo modo la leggerezza dell’alluminio e la robustezza dell’acciaio raggiungono un’ottima combinazione. Attraverso il profilo ininterrotto vengono evitate ulteriori giunture suscettibili alla corrosione e alla maggiore applicazione. Il tempo di montaggio grazie ai pochi componenti è ridotto al minimo. Per il dimensionamento verrà svolta una perizia geologica per il calcolo ottimale della profondità delle fondamenta in relazione al tipo di terreno. Le traverse sono rapportate alle forze di carico. Tutti i profili sono integrati da scanalature che permettono un facile montaggio, inoltre le traverse sono fissate al sostegno con particolari morsetti. Si precisa che il sistema utilizzato è applicabile sia per terreno pianeggiante che per qualsiasi grado di pendenza. Progetto Preliminare Dicembre 2008 - 13 - Impianto Fotovoltaico “Piano del Praino” La struttura di sostegno ed il relativo ancoraggio saranno dimensionati in modo da rispondere alle caratteristiche strutturali definite mediante il Decreto ministeriale del 16 Gennaio 1996 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 5 Febbraio 1996 (Paragrafo 5 “Carichi e Sovraccarichi). I carichi agenti sulle strutture sono: • peso proprio (Ppp); • neve (Pn); • vento (Pv). Altri carichi quali il sisma e la temperatura vengono trascurati perché meno gravosi e non cumulabili con i carichi considerati (vento e neve) o perché non comportano significativi stati tensionali (strutture isostatiche). I carichi da neve e da vento vengono combinati secondo quanto previsto dalla normativa vigente per il calcolo delle sollecitazioni agenti sulle strutture. Le misure dei sostegni e il dimensionamento totale sono stati scelti in modo tale che la superficie del terreno rimanga sempre accessibile. Figura 3.3 Il corpo di sostegno. Progetto Preliminare Dicembre 2008 - 14 - Impianto Fotovoltaico “Piano del Praino” Figura 3.4 Le traverse. 3.2.2. Moduli Fotovoltaici Per ottenere la configurazione di impianto precedentemente definita, saranno richiesti 9.072 pannelli fotovoltaici, di potenza nominale pari a 220 Wp. Ciascun pannello fotovoltaico è realizzato in silicio policristallino, con un’alta efficienza di conversione. Il modulo è protetto verso l'esterno da un vetro temprato ad altissima trasparenza di spessore 4 mm e da un foglio in Tedlar sul retro, il tutto incapsulato sottovuoto ad alta temperatura tra due fogli di EVA (EthyLene/VinyL/Acetate) ed una robusta cornice in alluminio anodizzato. Tutti i moduli fotovoltaici sono certificati IEC 61215. Progetto Preliminare Dicembre 2008 - 15 - Impianto Fotovoltaico “Piano del Praino” Figura 3.5 Modulo fotovoltaico. 3.2.3. Cavi e Cablaggio I moduli verranno connessi tra di loro mediante cavo FG7OR. Anche il conduttore a valle dell’inverter saranno di tipo FG7OR di opportuna sezione. Dai locali di trasformazione e misura al locale consegna, sarà posato un cavo RG/H1R di opportuna sezione. 3.2.4. Cassette di Parallelo Stringa Le varie stringhe che andranno a comporre il sistema di conversione dell’energia solare, saranno connesse in parallelo in apposite cassette IP65 dotate di interruttore sezionatore, fusibile e diodi di blocco. 3.2.5. Linea BT Interna di Connessione La linea BT interna di connessione convoglia l'energia prodotta dai moduli fotovoltaici ai locali di trasformazione connessi al locale consegna, dal quale a sua volta parte la linea di connessione fra l’impianto fotovoltaico e la Rete di distribuzione. La linea BT, come si vede nella figura seguente e più in dettaglio nelle tavole di progetto, è totalmente interrata e viene posata durante la realizzazione delle opere. La linea interna di Progetto Preliminare Dicembre 2008 - 16 - Impianto Fotovoltaico “Piano del Praino” connessione convoglia l’energia ai locali di trasformazione attraverso n. 2 cavidotti corrugati di adeguato diametro. Gli scavi sono eseguiti a seconda del tipo di posa, del tipo di terreno e del numero. Si vuole sottolineare la ridotta profondità delle scavi previsti e l’assenza di fondazioni. Figura 3.6 Sezione. 3.2.6. Linea di allacciamento alla Rete Nazionale Dai pannelli fotovoltaici sarà costruita una linea di allacciamento ai locali di trasformazione BT/MT a sua volta connessa alla linea MT ENEL a 20 kV. La soluzione tecnica di allacciamento prevede la realizzazione di una linea totalmente interrata. L’esecuzione sarà effettuata secondo la soluzione tecnica definita dal Gestore di Rete. 3.2.7. Dimensionamento dei cavi Cavi in Corrente Continua I conduttori FG7OR che connettono in serie i moduli fotovoltaici per comporre una stringa e che conducono tale stringa alla cassetta di parallelo avranno opportuna sezione. La caduta di tensione che si determina sarà minore del 2%. I conduttori verranno posati in canala zincata 80x80 mm. Progetto Preliminare Dicembre 2008 - 17 - Impianto Fotovoltaico “Piano del Praino” In uscita dalle cassette di parallelo stringa verranno posati cavi FG7OR di opportuna sezione. Il percorso dei conduttori dalle cassette di parallelo sino all’alloggio degli inverter sarà fatto in tubo in PVC interrato di adeguato diametro. Verrà altresì posato un corrugato in PVC interrato di adeguato diametro, per portare conduttori di bus dalle cassette di parallelo agli inverter. Cavi in Corrente Alternata I conduttori provenienti dalle cassette di parallelo stringa verranno connessi in parallelo in apposite colonne di parallelo, meccanicamente connesse a ciascun convertitore statico. La breve tratta tra il quadro di parallelo dei quattro inverter e il trasformatore elevatore verrà effettuato con cavo FG7OR posato in passerella o interrato. Il cavo di media tensione, a valle del trasformatore, fino al sistema di misura dell’energia prodotta, sarà di tipo RG7H1R schermato. Verrà invece posato un cavo RG7H1R di opportuna sezione, interrato, per arrivare al punto di consegna concesso dal distributore locale. 3.2.8. Tempi di realizzazione della linea di connessione MT Tutti i lavori di posa della linea interrata verrà realizzata da squadre specializzate in concomitanza con i lavori di costruzione dell’impianto fotovoltaico, non interferendo mai fisicamente con essi. Il tempo necessario a tale realizzazione dovrà terminare in concomitanza del momento in cui tutte le installazioni, civili ed elettromeccaniche rappresentate dall’impianto, dai convertitori e dal locale quadri di parallelo, saranno terminate e pronte per il collaudo generale e la messa in servizio dell’impianto fotovoltaico. Progetto Preliminare Dicembre 2008 - 18 - Impianto Fotovoltaico “Piano del Praino” 3.2.9. Locali inverter e locali di trasformazione BT/MT Questi modesti edifici, vedi tavole di progetto in allegato, contengono i convertitori trifase dotati di tecnologia PWM, che trasformano la corrente continua in alternata, i quadri di protezione. Inoltre è presente un trasformatore elevatore b.t./M.T. isolato in resina, un quadro AC e un quadro MT dotato di sezionatore tripolare. Figura 3.7 Locali inverter e locale di trasformazione BT/MT. 3.2.10. Locale Consegna Enel Il locale consegna enel sarà ubicato sempre all’interno della recinzione. Al suo interno, vedi tavole di progetto in allegato, saranno presenti un trasformatore elevatore b.t./M.T. isolato in resina, un quadro AC e un quadro M.T. dotato di sezionatore tripolare. L’impianto MT di consegna è allestito da Enel in un locale, messo a disposizione dell’utente, il cui accesso è riservato esclusivamente ad Enel. La misura dell’energia si esegue in media tensione, rilevando le grandezze nell’impianto di consegna. Il locale misura è utilizzato in uso promiscuo sia da Enel che dall’utente. Si precisa che tutte le caratteristiche della cabina sono conformi alla Specifica di Unificazione ENEL – DK 5600. Progetto Preliminare Dicembre 2008 - 19 - Impianto Fotovoltaico “Piano del Praino” Figura 3.8 Locale consegna Enel.. L’intera struttura viene assemblata in stabilimento, completa delle apparecchiature elettriche, pronta per essere collocata in cantiere e subito messa in servizio. 3.2.1. Posa e messa in opera dei locali prefabbricati La tecnica di sollevamento degli elementi prefabbricati fa uso di ancoraggi definiti annegati in quanto gli stessi vengono immersi completamente nel getto e collegati all’armatura dell’elemento prefabbricato. Per l’aggancio agli ancoraggi si utilizzeranno apposite staffe, recuperabili, che ne consentono l’aggancio e quindi il sollevamento. Il sistema di sollevamento utilizzato “Tubo Ancora”, sistema brevettato e certificato, in sintesi offre i seguenti vantaggi: • ridottissimo ingombro rispetto allo spessore del manufatto; • Velocità di aggancio; • Possibilità di ribaltamento; • Sicurezza, il sistema di sollevamento non consente di iniziare l’operazione di sollevamento se non è stata inserita la sicurezza del sistema. Per il sollevamento della struttura si fa uso di bilancino al quale si applicheranno n. 4 funi di acciaio da m. 1,50 di lunghezza. E’ possibile tralasciare l’uso del bilancino utilizzando un tiro di funi a quattro purchè la lunghezza della fune sia superiore ai 5 m. Progetto Preliminare Dicembre 2008 - 20 - Impianto Fotovoltaico “Piano del Praino” Figura 3.9 Schema sollevamento struttura in elevazione Figura 3.10 Schema sollevamento basamento fondazione Per un corretto posizionamento dei locali prefabbricati lo scavo, effettuato con mezzo meccanico, verrà opportunamente livellato con sabbia o ghiaietto in modo da garantire una corretta distribuzione dei carichi trasmessi dalla fondazione al terreno sottostante. Lo scavo dovrà essere maggiorato rispetto alle dimensioni del locale di almeno 1 m su ogni lato in modo da consentire oltre ad un agevole posizionamento del manufatto, l’edecuzione dell’impianto di terra esterno e dei relativi collegamenti alla fondazione. Progetto Preliminare Dicembre 2008 - 21 - Impianto Fotovoltaico “Piano del Praino” Il montaggio si limita quindi ad agganciare gli elementi prefabbricati secondo la metodologia di sollevamento illustrata precedentemente ed a collocarli entro lo scavo posizionandoli secondo le indicazioni di progetto. 3.2.2. Caratteristiche elettriche generali All’interno del locale consegna verrà realizzato un quadro M.T. dotato di sezionatore tripolare ed interruttore fisso asservito alla protezione generale. La protezione generale sarà composta da protezione 50, 50N, 51, 51N e 67N (direzionale di terra) come indicato dalla DK5600. Apparecchiature elettriche Le apparecchiature elettriche presenti sono: • Convertitori a.c./d.c. Si prevede l’istallazione di n. 8 inverter trifase, dotati di tecnologia PWM, inseguimento automatico del punto di massima potenza (MPPT). con Caratteristiche: • tensione nominale di campo: 650V d.c. • range di tensione di campo: 430 - 760V d.c. • Tensione massima: 880V d.c. • Tensione di uscita: 400V a.c. +/-15% • Frequenza: 50Hz • Cosφ: 1 • Ripple di tensione: <1% • T.H.D. <3% • Temperatura di funzionamento: -10°C +45°C Ogni singolo inverter è dotato di proprio dispositivo di generatore a norma CEI 11-20. Progetto Preliminare Dicembre 2008 - 22 - Impianto Fotovoltaico “Piano del Praino” • Quadro di parallelo in media tensione Nella parte di impianto in corrente continua, si prevede l’installazioni di: • sezionatori sottocarico, all’interno delle cassette di parallelo stringa • diodi di blocco, per evitare le correnti di ricircolo • scaricatori di sovratensione di classe II Nella parte in corrente alternata, si prevede l’istallazione di un quadro di distribuzione a.c. a monte del trasformatore elevatore, per la connessione in parallelo degli inverter, composto da: • n. 4 interruttori automatici da 400A • n. 1 interruttore automatico motorizzato da 1600A Quest’ultimo con la funzione di dispositivo di interfaccia. Tutti i dispositivi di protezione sono dimensionati nel rispetto delle normative vigenti. • Trasformatore elevatore Gli inverter trifase convertono l’energia prodotta dai moduli fotovoltaici, in bassa tensione. A valle degli stessi, verranno installati due trasformatori elevatori b.t./M.T. isolati in resina, con le seguenti caratteristiche: • potenza nominale: 1.000kVA • tensione primaria: 20.000V • tensione secondaria: 202V o 400V • collegamento: Dyn 11 3.2.3. Emissioni dovute ai campi elettromagnetici La linea di connessione genera, con andamento radiale rispetto ai cavi, dei campi elettromagnetici dovuti al passaggio della corrente e ad essa proporzionali. In aria, l’andamento di tale campo in funzione dalla distanza dal cavo è proporzionale all’inverso del quadrato della distanza, ossia esso diminuisce fortemente la sua intensità con l’allontanarsi dalla sorgente. La presenza di rivestimenti di isolamento e schermature metalliche ne limitano ulteriormente l’intensità. Il campo elettrico è prodotto da un sistema polifase risulta Progetto Preliminare Dicembre 2008 - 23 - Impianto Fotovoltaico “Piano del Praino” associato alle cariche in gioco, e quindi alle tensioni, ed è quindi presente non appena la linea sia posta in tensione, indipendentemente dal fatto che essa trasporti o meno potenza. Il campo magnetico B è invece associato alla corrente (e quindi alla potenza) trasportata dalla linea: esso scompare quando la linea è solo “in tensione” ma non trasporta energia. I campi elettromagnetici, in base alla loro frequenza, possono essere suddivisi in: • onde ionizzanti (IR): onde ad alta frequenza così chiamate in quanto capaci di modificare la struttura molecolare rompendone i legami atomici (l’esempio più ricorrente è quello dei raggi X) e perciò cancerogene; • onde non ionizzanti (NIR): su cui sono tuttora in corso numerosi studi tesi a verificare gli effetti sull’uomo. Questo tipo di onde comprende, tra le varie frequenze, le microonde, le radiofrequenze ed i campi a frequenza estremamente bassa (ELF - Extremely Law Frequency da 0 a 10 kHz). Fra questi campi a bassa frequenza (ELF) è compresa anche l’energia elettrica che è trasmessa a frequenza di 50 Hz. Le grandezze che determinano l’intensità e la distribuzione del campo magnetico nello spazio circostante una linea interrata sono fondamentalmente: 1. intensità delle correnti di linea ; 2. distanza dai conduttori; 3. isolanti, schermature e profondità di interramento del cavo; 4. disposizione e distanza tra conduttori Per mitigare il campo magnetico generato da una linea elettrica è necessario agire su una o più delle grandezze sopra elencate, dal momento che la schermatura mediante materiali ad alta permeabilità e/o conducibilità non è strada praticabile. L’influenza dei vari fattori si evince immediatamente dalla legge di Biot-Savart: il campo magnetico è direttamente proporzionale all’intensità di corrente e inversamente proporzionale alla distanza dalla sorgente. Legge di Biot-Savart Il quarto fattore, entra in gioco per il fatto che il sistema di trasmissione è trifase, cioè composto da una terna di correnti di uguale intensità ma sfasate nel tempo. Poiché il campo magnetico in ogni punto dello spazio circostante è dato dalla composizione vettoriale dei contributi delle singole correnti alternate, ne deriva un effetto di mutua compensazione di Progetto Preliminare Dicembre 2008 - 24 - Impianto Fotovoltaico “Piano del Praino” tali contributi tanto maggiore quanto più vicine tra loro sono le sorgenti, fino ad avere una compensazione totale se le tre correnti fossero concentriche. Per le linee aeree, la distanza minima tra i conduttori è limitata alla necessaria distanza tra le fasi e dipende dalla tensione di esercizio, mentre per le linee in cavo tale distanza può essere dell’ordine di 20-30 cm con un abbattimento sostanziale del campo magnetico già a poca distanza. Come avviene ormai sempre più di frequente, le linee di Media Tensione non vengono più costruite mediante linea aerea, ma interrate consentendo di ridurre drasticamente l’effetto dovuto ai campi elettromagnetici attenuati dal terreno che agisce da “schermatura naturale”, abbassando l’intensità di tali emissioni a valori addirittura inferiori ai più comuni elettrodomestici di uso quotidiano. Limiti Imposti dalla Normativa Vigente Il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 8 luglio 2003 fissa i limiti di esposizione, i valori di attenzione e gli obiettivi di qualità per la protezione della popolazione dalle esposizioni ai campi elettrici e magnetici alla frequenza di rete (50 Hz) generati dagli elettrodotti. Il DPCM 2003 sancisce che nel caso di esposizione a campi elettrici e magnetici alla frequenza di 50 Hz generati da elettrodotti, non deve essere superato il limite di esposizione di 100 microTesla per l'induzione magnetica e 5 kV/m per il campo elettrico, intesi come valori efficaci. A titolo di misura di cautela per la protezione da possibili effetti a lungo termine, eventualmente connessi con l'esposizione ai campi magnetici generati alla frequenza di rete (50 Hz), nelle aree gioco per l'infanzia, in ambienti abitativi, in ambienti scolastici e nei luoghi adibiti a permanenze non inferiori a quattro ore giornaliere, si assume per l'induzione magnetica il valore di attenzione di 10 microTesla, da intendersi come mediana dei valori nell'arco delle 24 ore nelle normali condizioni di esercizio. Inoltre nella progettazione di nuovi elettrodotti in corrispondenza di aree gioco per l'infanzia, di ambienti abitativi, di ambienti scolastici e di luoghi adibiti a permanenze non inferiori a quattro ore e nella progettazione dei nuovi insediamenti e delle nuove aree di cui sopra in prossimità di linee ed installazioni elettriche già presenti nel territorio, ai fini della progressiva minimizzazione dell'esposizione ai campi elettrici e magnetici generati dagli elettrodotti operanti alla frequenza di 50 Hz, è fissato l'obiettivo di qualità di 3 microTesla per il valore dell'induzione magnetica, da intendersi come mediana dei valori nell'arco delle 24 ore nelle normali condizioni di esercizio. Progetto Preliminare Dicembre 2008 - 25 - Impianto Fotovoltaico “Piano del Praino” Simulazione Delle Emissioni Con l’ausilio di MATLAB si è potuto calcolare l’andamento del campo magnetico lungo il cavo. I calcoli, illustrati nella tabella seguente, sono stati effettuati utilizzando la legge di Biot-Savart. Dal grafico di figura 3.11 invece si può notare come il valore massimo del campo magnetico si abbia in corrispondenza dell’asse della linea e che esso valga appena 1 µT. Si nota anche il sostanziale abbattimento del campo non appena ci si sposti di qualche metro dall’asse. Profondità linea (m) 1,5 1,5 1,5 1,5 1,5 1,5 1,5 1,5 1,5 1,5 1,5 1,5 1,5 1,5 1,5 1,5 1,5 1,5 1,5 1,5 1,5 1,5 1,5 1,5 1,5 1,5 1,5 1,5 1,5 1,5 1,5 1,5 1,5 1,5 1,5 1,5 1,5 1,5 1,5 1,5 1,5 Distanza da asse linea (m) -20 -19 -18 -17 -16 -15 -14 -13 -12 -11 -10 -9 -8 -7 -6 -5 -4 -3 -2 -1 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 R 20,05617112 19,05911855 18,06239187 17,06604817 16,07015868 15,07481343 14,08012784 13,08625233 12,09338662 11,10180166 10,11187421 9,124143795 8,139410298 7,158910532 6,184658438 5,220153254 4,272001873 3,354101966 2,5 1,802775638 1,5 1,802775638 2,5 3,354101966 4,272001873 5,220153254 6,184658438 7,158910532 8,139410298 9,124143795 10,11187421 11,10180166 12,09338662 13,08625233 14,08012784 15,07481343 16,07015868 17,06604817 18,06239187 19,05911855 20,05617112 Intensità del campo magnetico (micro tesla) 0,0315 0,0352 0,0393 0,0440 0,0492 0,0551 0,0618 0,0695 0,0785 0,0891 0,1017 0,1171 0,1361 0,1602 0,1917 0,2345 0,2955 0,3873 0,5332 0,7550 0,9154 0,7550 0,5332 0,3873 0,2955 0,2345 0,1917 0,1602 0,1361 0,1171 0,1017 0,0891 0,0785 0,0695 0,0618 0,0551 0,0492 0,0440 0,0393 0,0352 0,0315 Tabella riassuntiva dei calcoli effettuati per la determinazione delle emissioni di un cavo interrato Progetto Preliminare Dicembre 2008 - 26 - Impianto Fotovoltaico “Piano del Praino” Figura 3.11 Andamento del campo magnetico lungo l’asse di un cavo interrato Con le linee in cavo si riesce a minimizzare l’impatto sul territorio, poiché in qualsiasi modo si installino le fasi si ottiene una migliore distribuzione del campo magnetico: infatti con la disposizione a trifoglio l’intensità del campo magnetico si abbatte a valori prossimi allo zero per effetto della sua solenoidità. Con una disposizione in piano la curva, che descrive la variazione del campo magnetico in funzione della distanza dalla linea, presenta, comunque, un picco centrale confrontabile con quello che si avrebbe in corrispondenza dell’asse di un sostegno di un elettrodotto aereo funzionante alla stessa tensione, ma con una rapidità di decrescita sensibilmente maggiore. Progetto Preliminare Dicembre 2008 - 27 - Impianto Fotovoltaico “Piano del Praino” Figure 3.12 Andamento del campo magnetico lungo la linea del cavo; Per confronto si riporta anche l’andamento del campo magnetico di una linea aerea in media tensione a singola terna calcolato a 1,5 m da terra (vedere Figura 3.13 e 3.14); l’altezza dei sostegni è stata ipotizzata di 10 m e i conduttori sono nella tipica disposizione a triangolo e distanziati fra loro di 1,2 m. La lunghezza della campata è pari a 100 m e la freccia è di 3 m. Si vede come in questo caso il campo B assuma valori maggiori e come esso decresca meno rapidamente all’allontanarsi dalla linea d’asse. Progetto Preliminare Dicembre 2008 - 28 - Impianto Fotovoltaico “Piano del Praino” Figure 3.13 Andamento del campo magnetico lungo l’asse di una linea aerea a 20 kV rilevato a 1,5 m dal terreno; Figure 3.14 Andamento del campo magnetico lungo la linea aerea a 20 kV; Progetto Preliminare Dicembre 2008 - 29 - Impianto Fotovoltaico “Piano del Praino” Inoltre la soluzione interrata per la linea di allacciamento elettrico al GRN permette di ridurre le emissioni elettromagnetiche fino a raggiungere valori di molto inferiori ai limiti di legge, come evidenziato nella tabella seguente: Limiti Imposti dalla Normativa Emissioni della Linea Interrata proposta Legge 36/2001 e DPCM 8.7.2003 il limite sanitario per la popolazione è 5000 V/m per il campo elettrico e 100 µT per il campo magnetico. Il valore di attenzione, relativamente al solo campo magnetico,da non superare in luoghi residenziali, nelle aree per l’infanzia e nei luoghi con permanenze di almeno 4 ore giornaliere è di 10 µT , come mediana dei valori nell’arco delle 24 ore nelle normali condizioni di esercizio. L’obiettivo di qualità per i nuovi luoghi per l’infanzia, abitazioni e luoghi con permanenze di almeno 4 ore giornaliere, relativamente al solo campo magnetico è di 3 µT , come mediana dei valori nell’arco delle 24 ore nelle normali condizioni di esercizio. 1 µT Emissioni del locale di traformazine BT/MT Per quanto riguarda il campo elettrico e magnetico al suolo nella zona dei locali di trasformazione BT/MT, bisogna considerare che lo spazio è di norma chiuso ed interdetto ai non addetti ai lavori, e che anche questi operano sotto la linea normalmente con i sezionatori aperti per motivi di sicurezza, cioè con corrente elettrica nulla e dunque in assenza di emissioni dovute a campi elettromagnetici. All'interno dell'edificio di controllo il valore del campo elettrico e del campo magnetico saranno tenuti al di sotto dei valori di soglia come previsto dalle norme in vigore (DPCM 23/04/1992). Progetto Preliminare Dicembre 2008 - 30 - Impianto Fotovoltaico “Piano del Praino” 3.2.4. Recinzione e Sistema di Video Sorveglianza E’ prevista l’installazione di una recinzione perimetrale in filo d’acciaio di altezza 2 metri circa dalla quale, per l’installazione dei moduli fotovoltaici, si terrà conto della distanza di sicurezza al fine di evitare zone di ombreggiamento. Il sistema fotovoltaico sarà protetto da un sistema di video sorveglianza composto da 14 telecamere e sistema di connessione UMTS con postazione remota. 3.2.5. Dati di Progetto Riassuntivi Nella seguente tabella vengono riassunti i dati tecnici dell’impianto: Numero moduli 9.072 Area singolo modulo (mq) 1,63 Superficie totale del campo (mq) 40.000 Tecnologia Celle policristalline Potenza nominale del singolo modulo (W) 220 Potenza nominale del campo FV (kW) 1.996 Caratteristiche area di installazione Terreno pianeggiante Inclinazione dei pannelli rispetto all’orizzontale 30° Numero e tipo di inverter n. 8 Inverter TG 310 800V Numero di fasi 3 Progetto Preliminare Dicembre 2008 - 31 - Impianto Fotovoltaico “Piano del Praino” 3.3. Manutenzione e Sicurezza Si consiglia di sottoporre l’impianto fotovoltaico a delle verifiche annuali al fine di attestare le condizioni dei vari componenti ed eventualmente, nel caso di guasti, di effettuare la relativa manutenzione. Ciò deve essere eseguito da personale specializzato nel rispetto delle norme di sicurezza seguenti: • DPR 547/55 : Norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro; • DPR 164/56 : Norme particolari per la prevenzione degli infortuni; • Legge 46/90 : Norme per la sicurezza degli impianti; • DL 494/96 : Attuazione della direttiva 92/57/CEE concernente le prescrizioni minime di sicurezza e di salute da attuare nei cantieri temporanei o mobili. In più seguire le indicazioni delle norme di prevenzione CEI ove richiesto. Delle norme di sicurezza ora richiamate si prendano in esame le modifiche ed integrazioni ad esse successive. Si riportano ora le opere di manutenzione effettuabili per i principali componenti dell’impianto fotovoltaico. Moduli Fotovoltaici La manutenzione preventiva fatta sui moduli fotovoltaici è tesa principalmente a controllare l’esistenza di: • danni ai vetri anteriori; • deterioramento del materiale usato per l’isolamento interno dei moduli; • necessità di pulizia del vetro. E’ inoltre opportuno controllare: • la presenza di eventuali deformazioni della cassetta di terminazione e di umidità all’interno; • lo stato dei contatti elettrici e dei diodi di by-pass; • il corretto serraggio dei morsetti di intestazione dei cavi di collegamento delle stringhe; • l’integrità della siliconatura dei passacavi. Progetto Preliminare Dicembre 2008 - 32 - Impianto Fotovoltaico “Piano del Praino” Per eseguire tutte queste operazioni non è necessaria la messa fuori servizio dell’impianto. Oltre alle verifiche sui singoli moduli, è anche necessario controllare il funzionamento delle stringhe, in particolare, è bene verificare direttamente nel quadro elettrico per mezzo di un multimetro, l’uniformità delle tensioni a vuoto e delle correnti per ciascuna delle stringhe costituenti l’impianto. Strutture di Sostegno E’ opportuno controllare che le strutture di sostegno siano ben serrate in corrispondenza delle bullonature, che l’azione del vento non abbia modificato anche leggermente la geometria dei profili e che lo strato di zincatura (qualora presente) non sia deteriorato. Nel caso sia presente della ruggine è opportuno provvedere a ripristinare la zincatura con un processo a freddo. Quadri Elettrici In tale caso la manutenzione consiste nel controllo di: • eventuali danni all’armadio e ai componenti ivi contenuti; • corretta indicazione degli strumenti di misura eventualmente presenti sul fronte del quadro; • integrità dei diodi di blocco; • efficienza degli scaricatori di sovratensione nonché di tutti gli organi di manovra (interruttori, sezionatori, ecc). 3.4. Dismissione dell’Impianto e Ripristino del Sito Allo stato attuale appaiono ipotizzabili nel medio/lungo periodo eventuali ristrutturazioni, rifacimenti o riammodernamenti dell’impianto piuttosto che la dismissione e lo smantellamento delle strutture proposte. Nell'ipotesi di una eventuale futura dismissione, dYnamica s.r.l. prevede lo smontaggio degli elementi elettromeccanici e impiantistici, mentre le strutture edili e civili potranno essere conservate e utilmente reimpiegate con altre finalità di pubblica utilità in alternativa allo smantellamento. Al termine della vita utile dell’impianto con la dismissione dello stesso verrà effettuato anche il ripristino del sito alle condizioni preesistenti con eventuali interventi di inerbimento delle superfici ove necessari. Progetto Preliminare Dicembre 2008 - 33 - Impianto Fotovoltaico “Piano del Praino” 4. 4.1. Relazione Economica Premessa L'impianto fotovoltaico produrrà a regime 2.817.000 kWh ottenuti da una fonte di energia rinnovabile e pregiata dal punto di vista ambientale. 4.2. Costo dell’Impianto Di seguito si riporta la valutazione economica del progetto dove i costi di impianto e quelli di esercizio sono comprensivi delle opere ed azioni volte a mitigare e compensare gli impatti prodotti. Con tali impegni si è voluto considerare con la massima attenzione possibile le problematiche che possono essere sollevate nella determinazione conclusiva della fase di verifica nell’ambito del procedimento di valutazione di impatto ambientale, in quanto l’intervento in progetto va ad interessare un’area importante anche dal punto di vista ambientale pur se caratterizzata da alta antropizzazione. Di conseguenza si è ritenuto che sia importante intraprendere ulteriori accorgimenti per la salvaguardia di siffatto ambiente di pregio, nonostante vadano ad incidere sul bilancio economico complessivo. Tra i maggiori impegni intrapresi, si ricordano: • diminuzione della produzione annua di energia elettrica per ridurre il livello di rumore nelle zone limitrofe ; • piano di monitoraggi all’inizio della realizzazione dei lavori, durante il loro proseguimento e in fase di esercizio, sistemi di controllo; • Realizzazione di un impianto con efficienza massima e durata nel tempo. 4.2.1. Valore Complessivo dell’Opera Il valore complessivo dell’opera è dato dal costo dei lavori e dalle spese generali. Ai fini del calcolo del costo dei lavori si dovrà considerare la stima dettagliata di tutti gli interventi previsti per la realizzazione dell’opera incluse le opere di mitigazione e quelle previste nello studio d’impatto ambientale quali le opere connesse, dal momento che queste ultime costituiscono oggetto della valutazione di impatto ambientale. Il costo dei lavori infine dovrà essere comprensivo degli oneri per la sicurezza. Progetto Preliminare Dicembre 2008 - 34 - Impianto Fotovoltaico “Piano del Praino” Per la determinazione delle spese generali, devono essere considerate tutte le spese tecniche relative alla redazione del progetto e dello studio di impatto ambientale, quelle relative alla direzione dei lavori nonché al coordinamento della sicurezza sia in fase di progettazione che di realizzazione, quelle relative ad attività di consulenza o di supporto, le spese per la pubblicità, quelle necessarie per rilievi, accertamenti, indagini, verifiche tecniche ed accertamenti di laboratorio, collaudo tecnico-amministrativo e statico, quelle inerenti allacciamenti ai pubblici servizi nonché le spese per imprevisti. Nella pagina seguente è riportato il valore complessivo del costo dei lavori e delle spese generali che risulta essere di 1.980.000 €. Costo di realizzazione dell’impianto Una dettagliata analisi delle modalità e dei tempi di costruzione dell’impianto ha definito delle previsioni di spesa, con un computo estimativo basato sui disegni di progetto allegati e sugli attuali prezzi di mercato. OPERE ELETTROMECCANICHE Conduttori e parti elettriche Quadri elettrici di trasformazione 240.000 € 480.000 € OPERE CIVILI Scavi e canalizzazioni Locali inverter-trasformazione e consegna Illuminazione Recinzione Videosorveglianza Manodopera e trasporto Progettazione 100.000 € 200.000 € 50.000 € 70.000 € 70.000 € 560.000 € 30.000 € TOTALE COSTI IMPREVISTI 10% 1.800.000 € 180.000 € TOTALE 1.980.000 € Il costo dei moduli fotovoltaici è pari a 5.800.000 €, mentre il costo delle strutture di sostegno (trasporto e installazione inclusi) è pari a circa 600.000 €. Progetto Preliminare Dicembre 2008 - 35 - Impianto Fotovoltaico “Piano del Praino” 4.3. Ricavi Per quanto riguarda i ricavi di esercizio è necessario fare una distinzione in quanto come prevede la normativa vigente, possono essere ricondotti a due distinti filoni: • Vendita dell’energia prodotta • Incentivazione secondo il nuovo conto energia Per la vendita dell’energia prodotta, operando il nostro sistema in ottica di mercato libero, come sancisce il Decreto Bersani, è concesso cedere l’energia prodotta dal proprio impianto al miglior offerente sul mercato, esistendo comunque l’obbligo da parte del gestore di rete cui l’impianto è collegato di ritirare (e quindi pagare) l’energia prodotta da fonti rinnovabili e immessa in rete ad un determinato prezzo amministrato, come stabilito all’articolo 13, commi 3 e 4, del decreto legislativo n. 387/03. In relazione al sopraccitato decreto, l’art.7.1 della delibera 280/07 dell’AEEG stabilisce che “l’Autorità definisce i prezzi minimi garantiti per il ritiro dell’energia elettrica immessa annualmente…dagli impianti alimentati dalle altre fonti rinnovabili di potenza attiva nominale fino a 1 MW, ad eccezione delle centrali ibride. I prezzi minimi garantiti sono differenziati per fonte, sono definiti per scaglioni progressivi e sono riferiti all’anno solare.”, continuando poi all’art. 7.2 “I prezzi minimi garantiti di cui al comma 7.1, su richiesta del produttore all’atto della stipula della convenzione e in alternativa ai prezzi di cui all’articolo 6, vengono riconosciuti dal GSE limitatamente ai primi due (2) milioni di kWh di energia elettrica immessa….”e concludendo all’art.7.5 “Nelle more dei provvedimenti di cui al comma 7.1, i prezzi minimi garantiti sono definiti applicando, su base annuale, ai valori in vigore nell’anno solare precedente, il tasso di variazione annuale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati rilevato dall’Istat, con arrotondamento alla prima cifra decimale secondo il criterio commerciale. Con riferimento all’anno 2007, i prezzi minimi garantiti assumono i seguenti valori: a) per i primi 500.000 di kWh annui, 96,4 euro/MWh; b) da oltre 500.000 fino a 1.000.000 di kWh annui, 81,2 euro/MWh; c) da oltre 1.000.000 fino a 2.000.000 di kWh annui, 71,0 euro/MWh.” Relativamente alla forma incentivante, è interessante evidenziare che per promuovere l'utilizzo di fonti rinnovabili per la creazione di energia, il 19 Settembre 2005 è entrata in vigore anche in Italia la possibilità di usufruire di incentivi per la costruzione di impianti fotovoltaici (pannelli solari che producono elettricità), che verranno erogati in "conto energia". Le tariffe riconosciute agli impianti in esercizio ai sensi del decreto 19 febbraio 2007 variabili in funzione della classe di potenza degli impianti e del livello di integrazione architettonica – sono indicate nella tabella seguente: Progetto Preliminare Dicembre 2008 - 36 - Impianto Fotovoltaico “Piano del Praino” Taglia di potenza dell’impianto Non integrato (€/kWh) Parzialmente integrato (€/kWh) Integrato (€/kWh) 1 kW P 3 kW 0,40 0,44 0,49 3 kW < P 20 kW 0,38 0,42 0,46 P > 20 kW 0,36 0,40 0,44 4.3.1. Analisi Finanziaria Ai fini della valutazione del progetto è stata ipotizzato di coprire il costo di realizzazione dell'impianto di Cerchiara mediante le seguenti forme di credito: • Mezzi propri per il 10% del costo dell’opera; • Finanziamento concesso da primario Istituto di Credito attraverso contratto di leasing sul residuo 90% del costo dell'opera. Le caratteristiche economiche del finanziamento dovrebbero ricalcare la posizione evidenziata per numerose altre iniziative già intraprese dalla società scrivente che di seguito si sintetizzano: • periodo di preammortamento di 12 mesi • durata del finanziamento di 17 anni • rate mensili posticipate costanti, con tasso di EurIrs maggiorato di uno spread. Ai fini del modello il tasso usato è pari al 6,5% annuo. 4.3.2. Costi di Gestione I costi operativi possono così sintetizzarsi Canoni d’affitto Sono compresi in questa categoria i costi relativi al pagamento dell’affitto dei terreni sui cui è costruito l’impianto fotovoltaico. Canoni d’affitto 40.000 € Progetto Preliminare Dicembre 2008 - 37 - Impianto Fotovoltaico “Piano del Praino” Costi gestione amministrativa e altri costi Comprendono i costi che la Società dovrà sostenere per garantire la corretta gestione delle attività amministrative dell’impianto. Costi di gestione amministrativa 25.000 € Costi di manutenzione annua • manutenzione ordinaria 70.000 € • manutenzione straordinaria 70.000 € Costi Assicurativi E’ consuetudine della scrivente attivare una copertura assicurativa, denominata “All Risk”, su tutti gli impianti realizzati. La copertura riguarderà sia i danni diretti causati alla centrale sia i correlati danni indiretti, derivanti dal mancato funzionamento della medesima. Costi assicurativi 40.000 € E’ inoltre intenzione provvedere alla copertura furto integrale, che avrà un ulteriore costo di circa 5.000 € anno, per un totale dei costi assicurativi di 25.000 €/anno. Totale dei costi di gestione annua Considerando quindi i costi, precedentemente analizzati, si ottiene un costo di gestione annua dell'impianto “Piano del Praino” di 270.000 € circa. 4.3.3. Valutazione Economica dell’Investimento La valutazione del grado di convenienza economica del progetto per la costruzione dell'impianto fotovoltaico ”Piano del Praino” in Comune di Cerchiara di Calabria è stata elaborata utilizzando i normali metodi analitici di valutazione economica di un progetto. La produzione di energia, che sarà pari a 2.817.000 kWh, sarà ceduta completamente al Gestore di rete ai sensi dell’articolo 13, commi 3 e 4, del decreto legislativo n. 387/03 e art. 7.1 e segg. Della delibera 280/07 AEEG . Progetto Preliminare Dicembre 2008 - 38 - Impianto Fotovoltaico “Piano del Praino” 5. Alternative al progetto e scelte progettuali In questa sezione del Progetto Preliminare si evidenziano le motivazioni che hanno portato alla scelta progettuale dell’impianto fotovoltaico proposto in relazione ad altre ipotesi di processo. Le alternative di processo sono definibili essenzialmente nella fase progettazione di massima o esecutiva e consistono nell'esame di differenti processi e materie prime da utilizzare. Fra le alternative di processo nella produzione di energia elettrica si può considerare l’utilizzo di combustibile fossile (Centrali termoelettriche). 5.1. Utilizzo di combustibile fossile Come è ben noto, la produzione di energia elettrica tramite utilizzo di combustibile fossile, processo che avviene nelle centrali termoelettriche determina l’emissione di sostanze nocive derivanti dalla reazione di combustione. Il processo di produzione di energia tramite fonte rinnovabile quale è l’irraggiamento solare utilizzato dall’impianto proposto, invece, non determina l’emissione di nessun tipo di sostanza. Al fine di valutare l'entità delle emissioni evitate in rapporto alla produzione di energia elettrica da fonte non rinnovabile, si è proceduto di seguito ad una stima delle emissioni prodotte da centrali termoelettriche a combustibile fossile che abbiano la stessa potenza del futuro impianto fotovoltaico di Cerchiara, per poi stimare anche i benefici conseguenti alla realizzazione dell’impianto in progetto. 5.1.1. Stima delle Emissioni da Centrali Termoelettriche a Combustibile Fossile Tutte le centrali termoelettriche a combustibile fossile sfruttano reazioni di combustione, ossia: CxHy + X CO2 = (y/2) H2O + X CO2 + energia Oppure C + O2 = CO2 + energia (nel caso di centrali a carbone) Progetto Preliminare Dicembre 2008 - 39 - Impianto Fotovoltaico “Piano del Praino” L'energia prodotta dipende dal potere calorifico del combustibile utilizzato. I prodotti di una combustione ideale sono anidride carbonica e acqua. In caso di combustione incompleta a causa di difetto di ossigeno o temperature di fiamma troppo basse, possono essere emessi: • monossido di carbonio (CO); • idrocarburi incombusti (con diverso numero di atomi di carbonio); • nero di carbone (o nerofumo). Altri prodotti indesiderati della reazione sono: • ossidi di azoto; • ossidi di zolfo. La produzione di ossidi di azoto è dovuta alla combustione di azoto contenuto nei combustibili o nell'aria ed aumenta all'aumentare della temperatura del reattore. La formazione di ossidi di zolfo è dovuta alla presenza di questo elemento nei combustibili (in particolare in petrolio e carbone), che varia da 0,2 a 3% in peso a seconda dell'area di estrazione. Tutti i prodotti sopra citati hanno un forte impatto ambientale: • Il CO è tossico (letale in alte dosi) a causa della sua complessazione al Fe dell'emoglobina; • Gli ossidi di azoto e zolfo contribuiscono sia al fenomeno delle piogge acide che alla formazione di smog fotochimica; • Il nerofumo è responsabile dell'inquinamento da particelle sospese in aria, particolarmente dannoso per le vie respiratorie; • L'anidride carbonica, pur non avendo diretti effetti tossici sull' organismo umano, in base a dati raccolti negli ultimi 50 anni, sembra contribuire all'effetto serra. Per avere un paragone, negli USA negli anni ‘70 gli inquinanti generati dagli impianti di produzione di energia erano: 58% SO2, 15% NOx, 5% CO, 17% particelle sospese, 5% idrocarburi incombusti. Di seguito si procede alla quantificazione delle emissioni che si determinerebbero, con la produzione di una quantità di energia pari all’energia generata dall’impianto fotovoltaico proposto, tramite l’utilizzo dei seguenti combustibili: • Metano; • Carbone; • Combustibili liquidi (olio combustibile leggero S<O,5%). Progetto Preliminare Dicembre 2008 - 40 - Impianto Fotovoltaico “Piano del Praino” Metano Il combustibile fossile a minore impatto ambientale è il metano in quanto produce, a parità di potere calorifico, una quantità minore di anidride carbonica rispetto agli altri combustibili fossili. La produzione di ossidi di zolfo è inoltre ridotta rispetto al carbone e al petrolio (il gas naturale contiene in genere 0.04% in peso di S). Rispetto al metano la combustione del petrolio produce anche una maggiore quantità di CO2 a parità di energia prodotta; inoltre il petrolio contiene fino a qualche % in peso di S che contribuisce all'inquinamento di CO2 e produce nerofumo. Un mc di metano fornisce circa 9.780 kcal. Per ottenere 1 MWh occorrono quindi 88 mc di metano. Considerando che il rendimento è di circa il 30%, per ottenere 1 MWh di energia elettrica occorrono circa 293 mc di metano. Dalla reazione: CH4 + 2 O2 CO2 + H2O Per ogni 16 gr di CH4 si producono 44 gr di CO2 Per ogni mc di CH4 si producono circa: • 805,75 Kg di CO2 • 0,1 Kg di ossidi di azoto • Quindi per ottenere 1 MWh di energia elettrica si ha l’emissione di: • 805,75*293 = 236,084 Kg di CO2 • 0,1 *293 = 29,3 Kg di ossidi di azoto Pertanto per una centrale termoelettrica di potenza complessiva equivalente a 1.996 kW dell’impianto fotovoltaico di Cerchiara, si avrebbero in totale le seguenti emissioni in atmosfera: 236,084 Kg * 2.817 MWh = 665 ton di CO2 29,3 Kg * 2.817 MWh = 83 ton di ossido di azoto Combustibili liquidi (olio combustibile leggero S<O,5%) Un Kg di olio combustibile produce circa 10.300 kcal/Kg (potere calorifero superiore). Per ottenere 1 MWH occorrono 83.5 Kg di olio combustibile leggero; considerando un rendimento del 30%, si ottiene che per produrre l MWH di energia elettrica occorrono 278 Kg di olio combustibile leggero. Per ogni Kg di olio combustibile si producono circa 3,9 Kg di CO2; quindi per la combustione di 278 Kg di olio, pari alla produzione di 1 MWH di energia elettrica si hanno: Progetto Preliminare Dicembre 2008 - 41 - Impianto Fotovoltaico “Piano del Praino” Per la combustione sopra riportata (riferita alla produzione di 1 MWh di energia elettrica), si è considerata una reazione tipo: C10H12 + 13 O2 10 CO2 + 6 H2O Se lo zolfo S è circa lo 0,5%, si producono anche mediamente circa: • 2,96 Kg di SO2 (S + O2 = SO2) • 0,2 Kg di NOx Quindi, per una centrale di potenza complessiva equivalente a 1.996 kW dell’impianto fotovoltaico di Cerchiara si immettono mediamente in atmosfera: 1084 Kg * 2.817 MWh = 3.054 ton di CO2 2,96 Kg * 2.817 MWh = 8,3 ton di SO2 0,2 * 2.817 MWh = 0,56 ton di NOx Carbone Il carbone presenta un potere calorifico più basso degli altri combustibili e presenta maggiori rischi di inquinamento legati a combustione incompleta (produzione di CO e nerofumo). Nel carbone è anche presente S fino all' 1%. Il potere calorifico superiore di un carbone è di circa 1.5000 kcal/Kg pari a 65,9 Kg per ottenere 1 MWh equivalente. Se si considera un rendimento pari al 30% si devono bruciare 219.7 Kg di carbone per ottenere 1 MWh di energia. Considerando la reazione: C + O2 10 CO2 per ogni Kg di carbone si ottengono 3.7 Kg di CO2, quindi per ogni MWh di energia prodotta si hanno: 812.9 Kg di CO2 Mediamente lo zolfo è di circa l' 1%; quindi per ogni MWh prodotto si ottengono circa: • 4,7 Kg di SO2 • 0,5 Kg di NOx Pertanto, centrale di potenza complessiva equivalente a 1.996 kW dell’impianto fotovoltaico di Cerchiara si immettono mediamente in atmosfera: Progetto Preliminare Dicembre 2008 - 42 - Impianto Fotovoltaico “Piano del Praino” 812,9 Kg * 2.817 MWh = 2.290 ton di CO2 4,7 Kg * 2.817 MWh = 13,2 ton di SO2 0,5 Kg * 2.817 MWh = 1,4 ton di NOX La tabella seguente riassume in modo schematico quanto sopra riportato, evidenziando le quantità di emissioni dannose risparmiate in seguito alla produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile conseguente all’esercizio dell’impianto fotovoltaico proposto. COMBUSTIBILE PRODOTTO DI COMBUSTIONE VALORE UNITARIO DEI PRODOTTI DI COMBUSTIONE (Kg/Mw) MW ANNUI PRODOTTI DALLA CENTRALE FOTOVOLTAICA PROPOSTA VALORE TOTALE ANNUO DEI PRODOTTI DI COMBUSTIONE (ton) CO2 236,084 2.817 665 SO2 0 2.817 0 NOX 29,3 2.817 83 CO2 1084 2.817 3.054 SO2 2,96 2.817 8,3 NOX 0,2 2.817 0,56 CO2 812,9 2.817 2.290 SO2 4,7 2.817 13,2 NOX 0,5 2.817 1,4 Metano Combustibili Liquidi Carbone Figura 5.1 Quantificazione delle emissioni dannose causate dai prodotti di combustione derivanti dai combustibili utilizzati nelle centrali termoelettriche per la produzione annua di 2.817 MWh (producibilità dell’impianto fotovoltaico di Cerchiara) Progetto Preliminare Dicembre 2008 - 43 - Impianto Fotovoltaico “Piano del Praino” 5.1.2. Vantaggi derivanti dall’Impianto Proposto L’utilizzo di un processo di produzione dell’energia da fonte pulita e rinnovabile quale è l’energia fotovoltaica determina la mancata emissione di sostanze nocive e notevoli benefici in termini ambientali, economici e sociali. Si riassumono di seguito i valori specifici delle principali emissioni associate alla generazione elettrica espressi da IEA (Agenzia internazionale per l'Energia, organizzazione fondata nel 1974 dall'OCSE fra l’altro per ridurre il fabbisogno mondiale di petrolio): La potenza dell’impianto di 1.996 kW è in grado di produrre energia per 2.817.000 KWh/anno. Se si ipotizza che tale produzione vada a sostituire la combustione di combustibili fossili, le emissioni evitate sono del seguente ordine: CO 2 = 2.817 ton / anno SO 2 = 3,9 ton / anno NO X = 5,4 ton / anno In altre parole, l'impianto fotovoltaico in progetto, con i suoi circa 2.817.000 kWh/anno, produrrà energia sufficiente a soddisfare le esigenze di 939 famiglie circa. Per produrre lo stesso risultato con una centrale elettrica convenzionale, si libererebbero nell'aria ben 2.817 tonnellate di anidride carbonica, 3,9 tonnellate circa di anidride solforosa e 5,4 tonnellate circa di ossidi di azoto. La tabella seguente riporta schematicamente le emissioni dannose evitate e i vantaggi che derivano dall’esercizio dell’impianto fotovoltaico proposto. Progetto Preliminare Dicembre 2008 - 44 - Impianto Fotovoltaico “Piano del Praino” COMPONENTE VALORE UNITARIO VANTAGGI Produzione Elettrica Annua dell’impianto 1.996 kW L’impianto di Cerchiara produrrà a regime 2.817 MWh all’anno 3000 kWh/anno per famiglia La produzione dell’impianto equivale al consumo annuo di circa 939 famiglie (pari a circa 2.817 persone) 0,0005 brl/kWh Con l’impianto proposto si risparmieranno annualmente 1.409 barili di petrolio (pari a circa 197 tonnellate equivalenti) Risparmio annuo i costo energetico – Fonte Altener (Unione Europea) 60 €/kWh L’impianto proposto permetterà un risparmio i costo energetico di 84.540 € l’anno Risparmio annuo in costo ambientale – Fonte ExternE (Unione Europea) 0,04 €/kWh L’impianto proposto permetterà un risparmio ambientale di 112.680 € l’anno 1000 g/kWh L’impianto proposto permetterà un risparmio di emissione di CO2 di 2.817 ton l’anno 1,9 g/kWh L’impianto proposto permetterà un risparmio di emissione di NOx di 5,4 ton l’anno 1,4 g/kWh L’impianto proposto permetterà un risparmio di emissione di SO2 di 3,9 ton l’anno Consumo annuo equivalente in n° di famiglie di 3 persone Risparmio Annuo di Barili di Petrolio Risparmio annuo in anidride carbonica – Fonte IEA (Unione Europea) Risparmio annuo in ossidi di azoto Fonte IEA (Unione Europea) Risparmio annuo in anidride solforosa Fonte IEA (Unione Europea) Figure 5.2 Benefici che derivano dall’esercizio dell’impianto fotovoltaico di Cerchiara ed emissioni dannose evitate grazie alla produzione di energia da fonte rinnovabile; Progetto Preliminare Dicembre 2008 - 45 - Impianto Fotovoltaico “Piano del Praino” 5.2. Utilizzo di altre energie alternative Si ritiene interessante effettuare anche un confronto con un’altra fonte rinnovabile che in teoria potrebbe sostituire l’impianto fotovoltaico nel territorio di Cerchiara di Calabria. Biomassa Con il termine biomassa si intendono quelle sostanze di matrice organica in forma non fossile come sottoprodotti agricoli, forestali e zootecnici, residui agro-industriali e dell'industria del legno. Esse si possono considerare risorse primarie rinnovabili purché vengano impiegate ad un ritmo non superiore alla capacità di rinnovamento biologico. Le biomasse da residui sono da inquadrarsi in un'ottica di risparmio energetico e di migliore utilizzazione delle risorse; le specie vegetali da coltivare rappresentano invece un'alternativa all'agricoltura tradizionale in linea con gli indirizzi del “setaside scheme” della Politica Agricola Comunitaria mirata alla riduzione delle eccedenze alimentari attraverso la produzione di specie no-food per l'industria. La biomassa rappresenta la forma più sofisticata di accumulo dell'energia solare. Questa, infatti, consente alle piante di convertire CO2 atmosferica in materia organica, tramite il processo di fotosintesi, durante la loro crescita. Al momento dell' utilizzazione della biomassa a fini energetici, la quantità di anidride carbonica che viene rilasciata è equivalente a quella assorbita durante la crescita della biomassa. Non vi è quindi alcun contributo netto all'aumento del livello di CO2 nell'atmosfera. La bioenergia ha potenzialità notevoli in Italia quale strumento di diversificazione delle fonti energetiche, di mitigazione degli effetti ambientali prodotti dalle fonti convenzionali, nonché di rilancio economico delle aree rurali. La stima del potenziale di tali risorse non è agevole per molte ragioni. Non esistono statistiche ufficiali dalle quali ricavare la disponibilità lorda e le quantità di sottoprodotti impiegati per le varie destinazioni d'uso. Il problema più serio per un impiego estensivo delle biomasse da residui agroindustriali è costituito dagli alti costi della raccolta delle materie prime: infatti, l'efficienza di produzione delle biomasse vegetali (in pratica l'efficienza di conversione dell'energia solare in contenuto energetico della biomassa) è estremamente bassa, inferiore all'1%; pertanto l'alimentazione di impianti funzionanti con questo combustibile presuppone la raccolta di biomasse su aree molto estese, che spesso si traduce nell'esigenza di creare realtà consortili. Analoghi problemi si pongono nel caso di residui provenienti dalla lavorazione di vario tipo di imprese. Da quanto detto, si evince come l'installazione della centrale fotovoltaica è certamente l'alternativa da preferire, non solo in riferimento alle leggi e direttive proposte a livello mondiale e nazionale, ma anche considerando la convenienza economica ed ambientale. Progetto Preliminare Dicembre 2008 - 46 -