Forme della vergogna, tra processi sociali e prospettive di soggettivazione. Lorenzo Bruni Abstract Il fine di questo paper è quello di delineare una possibile strada di accesso sociologico allo studio della vergogna, il quale mostri una sua caratterizzazione in termini di originalità. L’ipotesi teorica principale che qui si vuole proporre riguarda la distinzione tra due forme di vergogna. Una prima sarà chiamata vergogna del me, una seconda vergogna dell’io. L’ipotesi che si avanzerà prenderà corpo intorno all’idea che l’emozione della vergogna sia legata ad una duplice matrice di significatività: socialmente oggettivata e soggettiva. Sulla scorta della distinzione che innerva la teoria sociale di George Herbert Mead circa le due componenti del sé, me e io (Mead 2010), si cercherà di argomentare come la vergogna del me indichi una vergogna sociologicamente rilevante, oggettivata e socializzata, legata alla violazione di un nucleo già vigente di significatività sociale. Il già oggettivato socialmente, però, non esaurisce in sé la dimensione sociale della vergogna: la vergogna dell’io costituisce infatti la dimensione soggettiva dell’emozione in questione, la quale è però di piena pertinenza sociologia poiché il soggetto è sociale sia in “entrata”, è socialmente costituito; sia in “uscita”, le ipotesi di risoggettivazione sono esse stesse tutte immanenti al processo sociale. Una volta chiarita la distinzione tra vergogna del me e vergogna dell’io si avanzerà una differenziazione di tre forme di vergogna dell’io: non-vergogna dell’io, vergogna dell’io (auto-) distruttiva, vergogna dell’io critica. Dopo aver provveduto a definirle in termini teoretici, per ciascuna di queste tre forme si proporrà un particolare caso di studio. L’universo sociale delle “olgettine”, il circuito di ragazze che ha ruotato intorno alla vicenda pubblica e privata dell’ex Premier Silvio Berlusconi, per quanto riguarda la prima forma; casi di suicidio di giovani omosessuali avvenuti recentemente in Italia, per quanto riguarda la seconda; la questione abitativa, con particolare riferimento al fenomeno sociale dello sfratto per morosità incolpevole, per quanto riguarda la terza. Il fine dei casi di studio non è quello di proporre una verifica empirica dei concetti teorici proposti in senso stretto, quanto piuttosto di testare la presa interpretativa degli stessi sui fenomeni sociali di volta in volta presi in considerazione. A tal fine ci si rivolgerà ad un ampio spettro di fonti, prevalentemente di carattere mediale (articoli di giornale on-line, interviste, blogs di verificata attendibilità, filmati, etc.). Riferimenti Bibliografici: Mead, G.H. 2010, Mente, sé e società, Giunti Editori, Firenze-Milano. Parole chiave: vergogna, riconoscimento, soggettività, critica sociale