DELIBERATO IL NUOVO PIANO SANITARIO LOMBARDO La Regione Lombardia ha finalmente approvato il Piano Socio Sanitario Regionale che ha dato una svolta alle inadeguatezze del sistema. La Giunta ha messo a regime il piano sperimentale del 2014. Il progetto di riforma parte dalla Legge 31 del 1997 e negli anni il Presidente Formigoni ne ha condotto la regia con il Direttore Generale dell’Assessorato alla Sanità, Carlo Lucchina. Si intende superare il concetto che vede le ASL come cassaforti acquirenti ed erogatori al tempo stesso di prestazioni per unire le stesse Aziende Sanitarie a quelle Ospedaliere in un’unica Azienda Sanitaria Integrata. In altre parole si sta tornando al modello antecedente al Legge 31: quello delle U.S.L.L. – Unità Socio Sanitaria Locale. Si introduce tuttavia un nuovo modello organizzativo per coordinare e integrare i servizi extraospedalieri a favore dei pazienti cronici (Chronic Related Group o CREG). L’obiettivo del CREG è quello di assicurare la continuità del percorso assistenziale. Secondo le stime dell’Assessore Mantovani, su 10 milioni di cittadini lombardi, 3 milioni soffrono di patologie croniche. Inoltre, il futuro sistema conterà su una nuova rete ospedaliera che assicura le Alte Specialità, tali da migliorare livelli di qualità ed eccellenza. L’ASI effettuerà prestazioni ospedaliere, riabilitative e per la cura delle malattie croniche e le prestazioni a regime ambulatoriale verranno potenziate, coinvolgendo i medici di base per accompagnare il malato e agevolarlo in tutte le attività, anche quelle burocratiche. E’ prevista la determinazione di un’unica “Area Montana” che accorpi Valtellina e Valchiavenna alla Valcamonica e Presidi Ospedalieri di Esine e Edolo. All’Azienda Ospedaliera di Brescia verranno aggregate strutture come quelle del Garda, Iseo, Montichiari e Treviglio. Progetto di riassetto “faraonico” e rivoluzionario, all’insegna del taglio dei costi e della ottimizzazione delle strutture che fa discutere amministratori e sindacati. Intanto, per realizzare una sperimentazione che terminerà il 31 luglio 2014, sono state individuate 14 Aziende Ospedaliere che hanno già aperto alcuni ambulatori fino alle 22.00 nei giorni feriali e il sabato e la domenica dalle 8.00 alle 14.00. Il Presidente Maroni si ritiene soddisfatto e afferma: “…nonostante vari problemi, la sanità lombarda rappresenta ancora un sistema di eccellenza, in grado di funzionare ”. Salvatore Falsone