su il sipario per il trentofilmfestival

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SU IL SIPARIO PER IL TRENTOFILMFESTIVAL
Il festival di Trento inaugura la sua 60esima edizione con due prime assolute: venerdì 27 aprile spazio alle immagini del l'impresa alla conquista del Polo Sud di Robert Falcon Scott con la pellicola “The great white silence”, accompagnate dal
vivo dall'Elysian Quartet di Londra e dal compositore inglese Simon Fisher Turner. Sabato 28, durante la serata ufficiale
di inaugurazione del festival, sarà la musica di Richard Strauss con la sinfonia Eine Alpensymphonie a trasportare il pubblico dell'Auditorium Santa Chiara sulle vette delle Alpi. L'esecuzione sarà a cura dell'Orchestra Regionale Haydn di Bol zano e Trento e all'Orchestra Filarmonica “Arturo Toscanini” di Parma,
dirette dal Maestro Gustav Kuhn.
La gara per il Polo Sud nelle immagini di The great white silence | venerdì 27 aprile | Auditorium S. Chiara
Cento anni fa si concludeva la corsa per la conquista del Polo Sud tra il norvegese Roald Amundsen e il capitano
inglese Robert Falcon Scott. I norvegesi vi giunsero per primi e i britannici 33 giorni dopo. Bloccati a lungo dal maltempo
Scott e compagni andarono incontro a una tragica fine sulla via del ritorno quando erano a soli 11 miglia dalla salvezza.
In occasione del centenario di questa impresa, il British Film Institute National Archive ha restaurato il documentario
ufficiale della spedizione inglese - The Great White Silence (1924) - realizzato dal regista Herbert Ponting e che
ricostruisce in forma narrativa la tragica vicenda di Scott e dei suoi compagni, offrendo anche immagini della fauna e
degli splendidi paesaggi antartici. All’uscita di The Great White Silence nel 1924, così scrisse The Times: “Uno dei
maggiori meriti acquisiti finora dal cinematografo è stato quello di rendere immortale la spedizione del capitano Scott. La
storia della morte di Scott sarà naturalmente sempre narrata fino a quando si continuerà a parlare inglese, ma è
meraviglioso pensare che fra 100 o 500 anni le future generazioni potranno vedere ancora queste immagini, e
osservare Scott e i suoi compagni che si avviano faticosamente sul ghiaccio verso la gloria e la morte. È da auspicare
che neppure il ruolo svolto da Herbert Pointing nel tramandare questa testimonianza ai posteri venga dimenticato”.
Il restauro è stato fatto sulle pellicole originali, restituendo alla gloria tutta la gamma straordinaria di virature utilizzata da
Ponting che ancora oggi rimangono tra le migliori immagini dell'Antartide mai realizzate. The Great White Silence sarà
proiettato venerdì 27 aprile all'Auditorium S. Chiara con l'accompagnamento dal vivo dell'Elysian Quartet di Londra. Al
pianoforte, presente anche il compositore Simon Fisher Turner, autore della musica da lui appositamente scritta nel
2010 in occasione del restauro della pellicola.
Inaugurazione in musica con le orchestre Haydn e Toscanini | sabato 28 aprile ore 21.00 | Auditorium S.Chiara
Un omaggio in musica alle montagne per la serata di apertura ufficiale del festival, sabato 28 aprile in Auditorium S.
Chiara. Una serata composta in due parti: ad aprire saranno i due poemi sinfonici Vyšehrad e La Moldava, tratti dal
celebre ciclo Ma Vlàst (La mia Patria), del compositore cecoslovacco del 1800 Bedřich Smetana. La parte centrale
della serata prevederà l'esecuzione di Eine Alpensymphonie, la Sinfonia delle Alpi di Richard Strauss.
L'Alpensymphonie è articolata in 22 sottotitoli che guidano l'ascoltatore in un ideale itinerario alpino nell'arco di una
intera giornata. È al maestoso sorgere dei sole, dopo le tenebre della notte, che inizia l'ascensione in montagna: in quel
momento, davanti ai nostri occhi, si apre un mondo sconosciuto. Curiosità e stupore ci accompagnano entrando nel
bosco e vagando lungo il ruscello fino a giungere di fronte al grande spettacolo delle cascate. Un'immagine incantata
evocata da un'orchestrazione molto ricercata dalla quale traspare una cesellata finezza timbrica. Tra le distese dei prati
fioriti lasciamo in lontananza il suono dei campanacci delle mucche al pascolo e dopo un momento di smarrimento nel
folto del bosco, attraversiamo il ghiacciaio, seppure con qualche difficoltà, e finalmente raggiungiamo, in un coinvolgente
crescendo dell'orchestra, la sommità della vetta che coincide con il punto culminante dell'Alpensymphonie. Al salire della
nebbia ci avvolge una misteriosa sensazione di smarrimento accennato dal tremolo dei violini: il sole viene coperto dalle
nubi e subito tutto si fa silenzio. E la quiete prima del temporale. In modo sinistro, dapprima molto lentamente, poi in un
crescendo d'intensità, infuria la tempesta. Iniziamo rapidamente la discesa, quando tutto cessa ed ecco, il sole riemerge
per l'ultima volta: è il tramonto. Ritorna la notte, le tenebre si impossessano ancora della montagna.
Strauss, che negli anni giovanili frequentò le montagne della Baviera, iniziò la composizione del poema nel 1899 e, tra
interruzioni e successive riprese, completò la scrittura della Alpensymphonie nel 1915. Strauss previde per questo
poema sinfonico un organico di ben 120 elementi: le gigantesche proporzioni di quest'orchestra sono giustificate con la
necessità di ottenere delle monumentali effusioni sonore, che danno maggiormente il senso della maestosa visione che
ci viene offerta guardando dalla vetta della montagna. In questa serata, l'esecuzione di Eine Alpensymphonie sarà
affidata all'Orchestra Regionale Haydn di Bolzano e Trento e all'Orchestra Filarmonica “Arturo Toscanini” di
Parma dirette dal Maestro Gustav Kuhn.
La Filarmonica Arturo Toscanini, che celebra nel 2012 il decennale della propria costituzione, è il punto d’eccellenza dell’attività produttiva della Fondazione Arturo Toscanini, maturata sul piano artistico nella più che trentennale esperienza
dell’Orchestra Regionale dell’Emilia Romagna e nell’antica tradizione musicale che affonda le proprie radici storiche nell’Orchestra Ducale riordinata a Parma da Niccolò Paganini nel 1835 - 1836 e per i quarant’anni successivi ai vertici delle
capacità esecutive nazionali. Un particolare curioso: dalla registrazione dell'esecuzione di Eine Alpensymphonie del
1981 dei Berliner Philarmoniker diretti da Herbert von Karajan fu stampato il primo Cd musicale della storia.
Programma
Má vlast (La mia patria) | Bedřich Smetana (1824 – 1884)
I.
Vyšehrad
II.
Vltava (La Moldava)
Eine Alpensymphonie op. 64 (Sinfonia delle Alpi op. 64) | Richard Strauss (1864 – 1949)
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