Toscanini, Arturo
Toscanini, Arturo (Parma 1867 - Riverdale, New York 1957), direttore d'orchestra italiano. Dopo gli studi
nei conservatori di Parma e Milano, cominciò la carriera come violoncellista e come maestro sostituto del
coro in una compagnia d'opera in tournée. Nel 1886, in Brasile, si trovò a dover sostituire il direttore
titolare per una rappresentazione dell'Aida di Verdi che riscosse un grande successo. Nel 1898 diresse per
la prima volta al Teatro alla Scala di Milano. Dal 1908 al 1915 fu direttore principale della Metropolitan
Opera Company di New York e direttore artistico unico alla Scala dal 1921 al 1929. Successivamente si
dedicò al repertorio sinfonico, rifiutandosi di dirigere nell'Italia e nella Germania fasciste degli anni
Trenta. Direttore della New York Philharmonic Symphony Orchestra dal 1929 al 1936, nel 1937 fu a capo
della National Broadcasting Company Symphony Orchestra, creata appositamente per lui e che egli
diresse in una importante serie di trasmissioni radiofoniche. Nel 1946 tornò in Italia unicamente per
dirigere il concerto inaugurale della Scala ricostruita dopo i bombardamenti. La sua ultima interpretazione
pubblica risale al 1954.
A Toscanini si devono soprattutto la rivalutazione dello stile interpretativo e l'introduzione di una ferrea
disciplina sia sulla scena sia all'interno dell'orchestra. Ciò è vero in particolare per le opere di Verdi, per
quelle di Leoncavallo (I Pagliacci) e di Puccini (Bohème, La fanciulla del West e Turandot). Nel repertorio
sinfonico, inoltre, il maestro italiano era considerato insuperabile per le interpretazioni di Beethoven,
Brahms, Debussy e Ravel. Il suo rigore e il rispetto per l'opera del compositore furono colonne portanti
della sua limpidezza interpretativa, dalla quale era bandito ogni eccesso o forma di affettazione.