La situazione semestrale, predisposta per la determinazione dell’utile semestrale ai fini del calcolo dei fondi propri della Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A. e del Gruppo Cassa di Risparmio di San Miniato, sulla base delle Istruzioni di Vigilanza contenute nelle Circolari della Banca d'Italia n. 285 e n. 286 del 17 dicembre 2013 e successivi aggiornamenti (rispettivamente le "Disposizioni di vigilanza per le banche" e le "Istruzioni per la compilazione delle segnalazioni prudenziali per le banche e le società di intermediazione mobiliare"), è stata assoggettata a revisione contabile limitata da parte della società KPMG S.p.A., al fine di verificare che la stessa sia stata redatta, in tutti gli aspetti significativi, in conformità ai criteri di redazione descritti nella relazione semestrale. Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A. Situazione semestrale 30 giugno 2015 SITUAZIONE SEMESTRALE 30 GIUGNO 2015 Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A. Sede sociale: via IV Novembre, 45 - 56028 San Miniato (PI) Is ritta all’Al o delle Ba he al . 5181 e Capogruppo del Gruppo Bancario Cassa di Risparmio di Sa Mi iato is ritto all’Al o dei Gruppi Ba ari Capitale sociale 177.215.392,00 euro Numero di iscrizione nel Registro delle Imprese di Pisa 01217600509 Codice fiscale e partita I.V.A. 01217600509 Aderente al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi e al Fondo Nazionale di Garanzia www. carismi.it tel. 05714041 fax. 0571404310 BIC code CRSMIT3SXXX 1 Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A. Situazione semestrale 30 giugno 2015 CONTENUTI PAG. Cariche sociali e Direzione Generale 3 Struttura del Gruppo Cassa di Risparmio di San Miniato 4 Relazione sulla gestione relativa al bilancio separato 6 Premessa Scenario economico e sistema creditizio Linee di sviluppo ed attività di rilevanza strategica Struttura operativa La struttura organizzativa e le risorse tecnologiche Le risorse umane Il patrimonio clienti e l'azione commerciale Impieghi Raccolta Investimenti finanziari e rapporti interbancari Risultati economici Mezzi patrimoniali Azioni proprie in portafoglio Operazioni di maggior rilevanza con parti correlate Altre informazioni Eventi di rilievo avvenuti dopo il 30 giugno 2015 7 8 11 13 13 14 16 20 25 29 33 34 34 35 35 37 Schemi del bilancio separato 38 Politiche contabili 44 Relazione sulla gestione relativa al bilancio consolidato 73 Andamento delle società del Gruppo Andamento delle società collegate consolidate con il metodo del patrimonio netto Gli aggregati patrimoniali e i risultati economici del bilancio consolidato Eventi di rilievo avvenuti dopo il 30 giugno 2015 74 74 77 78 Schemi del bilancio consolidato 79 Principali indicatori della Cassa e del Gruppo 85 Allegati 86 2 Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A. Situazione semestrale 30 giugno 2015 Cariche sociali e Direzione Generale Consiglio di Amministrazione Presidente Dott. Alessandro Bandini Vice Presidente Dott. Alberto Lang Amministratore Delegato Dott. Divo Gronchi Consiglieri Sig. Giampiero Bachini Rag. Antonio Crisafulli Dott. Moreno Menichetti Dott.ssa Francesca Pacini Dott. Sandro Quagliotti Rag. Adriano Tomba Dott.ssa Barbara Tosi Avv. Giovanni Urti Segretario del Consiglio di Amministrazione Dott. Alfredo Cariello Collegio Sindacale Presidente Dott. Enzo Sollini Sindaci Effettivi Ing. Giangaetano Bissaro Dott. Massimo Melai Sindaci Supplenti Dott. Andrea Dante Dott. Stefano Petrucci Direzione Generale Direttore Generale Staff al Direttore Generale Rag. Alberto Silvano Piacentini Dott. Cosimo Mario Patera Responsabile Area Affari Responsabile Area Amministrativa Responsabile Direzione Affari Societari e Legali Responsabile Direzione Audit Responsabile Direzione Bilancio Responsabile Direzione Concessione Crediti Responsabile Direzione Controlli Responsabile Direzione Finanza Responsabile Direzione Monitoraggio e Crediti Problematici Responsabile Direzione Organizzazione Responsabile Direzione Personale Rag. Fabrizio Carmassi Dott. Paolo Palliola Avv. Anna Fenzi Sig.ra Antonella Bonistalli Dott. Giovanni Landi Sig. Daniele Puccioni Rag. Daniele Bigi Dott. Riccardo Bertolini Dott. Andrea Alderighi Ing. Pasquale Di Iorio Dott. Raffaello Ramella 3 Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A. Situazione semestrale 30 giugno 2015 Struttura del Gruppo Cassa di Risparmio di San Miniato Il G uppo Ba a io Cassa di Rispa io di “a Mi iato 01/06/2002, ell’Al o dei G uppi Ba a i ai se si dall’a t. stato ostituito o l’iscrizione, in data del D.Lgs. / . Il Gruppo, con riferimento alle società esistenti al 30 giugno 2015, risulta composto dalla Capogruppo Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A. e dalle controllate Fiducia S.p.A. (società fiduciaria strumentale) e San Genesio Immobiliare S.p.A. (società immobiliare strumentale). L’Assetto p op ieta io ostituito da: Fo dazio e Cassa di Rispa S.p.A., Società Cattolica di Assicurazione e Altri soci privati. io di “a Mi iato, G ifo i CR“M Di seguito si riporta la rappresentazione grafica della struttura del Gruppo: Grifoni CRSM S.p.A. 42,098% Fondazione Cassa di Risparmio di San Miniato 12,675% Società Cattolica di Assicurazione Soc. Coop. 25,118% Altri (soci privati e in portafoglio) 20,109% (quote inf. 2%) Cassa di Risparmio di San Miniato S. p. A. San Genesio Immobiliare S.p.A. 98,50% Fiducia S.p.A. 100% Il controllo sulla Cassa è esercitato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di San Miniato tramite la partecipazione detenuta direttamente e la partecipazione detenuta dalla società interamente posseduta Grifoni CRSM S.p.A.. Ciò posto, il o t ollo di di itto o i pli a l’ese izio di atti ità di di ezio e e oo di a e to e a t. se ies . . da pa te della Fo dazio e, esse do alla stessa p e luso l’ese izio di etto e i di etto dell’atti ità a a ia. La Fo dazio e, i fatti, ai sensi di quanto disposto dalla disciplina civilistica e fiscale delle fondazioni di origine bancaria di cui al d.lgs 17 maggio 1999, n. 153, è tenuta a perseguire esclusivamente scopi di utilità sociale e di promozione dello sviluppo economico, indirizzando la propria attività nei settori ammessi ed operando in via prevalente nei settori rilevanti. La Cassa non è pertanto soggetta a poteri di indirizzo e coordinamento da parte della Fondazione la uale, t a l’alt o, o i t attie e o l’Istituto alcun rapporto di tesoreria accentrata né impartisce di etti e all’Istituto stesso. I olt e, il so io G ifo i CR“M “.p.A., o side ato si gola e te, pu possedendo il 42,098% delle azioni della Cassa, non svolge attività di direzione e coordinamento secondo ua to sta ilito dall’a t. se ies e septies del odi e i ile, osì o e ipo tato ell’atto ostituti o della so ietà stessa. 4 Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A. Situazione semestrale 30 giugno 2015 Le società controllate non detengono azioni della Cassa di Risparmio di San Miniato. Nella tabella che segue, si riportano le società non rientranti nel Gruppo in cui la Cassa al 30 giugno 2015 detiene, direttamente o indirettamente, una partecipazione rilevante e che, pertanto, rappresentano società collegate da consolidare con il metodo del patrimonio netto nel bilancio del Gruppo CARISMI. Partecipazioni rilevanti (percentuale di possesso pari o superiore al 20% o influenza notevole) Percentuale Società Sede Attività diretta indiretta Vegagest SGR S.p.A. Milano Gestione del Risparmio 23,507% Cassa di Risparmio di Volterra S.p.A. Volterra Bancaria 20,000% Soprarno SGR S.p.A. Gestione del Risparmio 45,000% Firenze 5 Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A. Situazione semestrale 30 giugno 2015 Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A. Relazione sulla gestione relativa al bilancio separato 6 Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A. Situazione semestrale 30 giugno 2015 Premessa alla Relazione La Cassa, sempre accompagnata dai suoi soci, dai suoi clienti e dalle sue risorse, chiude il primo semestre con un risultato economico positivo di 4,2 milioni di euro attraverso la buona performance in termini di redditività del comparto dei servizi e un attento contenimento dei costi UTILE PRIMO SEMESTRE operativi. 4,2 MLN DI € Il totale attivo si attesta ad oltre 3,5 miliardi di euro, il patrimonio TOTALE ATTIVO netto ad oltre 233 milioni di euro. , MILIARDI DI € Le masse intermediate vedono gli impieghi vs clientela ad oltre 2,45 miliardi di euro. Il livello di tale voce, ste ilizza do l’effetto delle operazioni in pronti contro termine del 2014 effettuate con Cassa di Compensazione e Garanzia, si mantiene sostanzialmente inalterato rispetto allo scorso esercizio a fronte di un sistema bancario che presenta ancora variazioni negative. IMPIEGHI CON CLIENTELA , MILIARDI DI € La raccolta complessiva è di 5,26 miliardi di euro: raccolta diretta RACCOLTA , MILIARDI DI € per 2,57 e 2,69 l’i di etta. Su questo fronte la Cassa, orientata alla riduzione del costo del funding, ha attuato una politica selettiva nei confronti di clientela istituzionale e grandi depositanti maggiormente concentrati che presentavano tassi marginali più elevati. Nella presente relazione sono riportate le principali dinamiche che hanno interessato la Cassa ell’ulti o pe iodo il quale, nel nostro paese, ha visto una lieve e g aduale ip esa dell’atti ità e o o i a, t ai ata principalmente dalla domanda interna. Il ricorso delle banche italiane alle operazioni mirate di rifinanziamento a più lungo termine e il p og a a di a uisto di titoli dell’Eurosistema, si sta gradualmente riflettendo sul calo del costo dei prestiti alle imprese che segnalano nei sondaggi un accesso più agevole ai finanziamenti. L’ele ata consistenza di crediti in sofferenza, ereditata dalla lunga recessione, continua tuttavia a comprimere la crescita dei prestiti e distoglie risorse dal fi a zia e to all’e o o ia reale. In tale contesto la Cassa ha proseguito nella sana e prudente gestione riponendo particolare attenzione alla politica di valutazione del credito. Si è infatti registrato un generale aumento del livello delle coperture dei crediti problematici. Le p oiezio i del olletti o e o o i o della Ba a d’Italia deli ea o pe il p ossi o ie io u graduale rafforzamento della crescita, contenuta nel 2015 e più elevata nel 2016, con il presupposto della prosecuzione degli effetti dello stimolo monetario e della normalizzazione delle condizioni del credito. 7 Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A. Situazione semestrale 30 giugno 2015 Scenario economico e sistema creditizio Internazionale e nazionale Nel primo trimestre del 2015 si o fe a la es ita del PIL dei paesi dell’UEM + , pe e to sul trimestre precedente), grazie ad un maggior dinamismo della domanda interna. I consumi delle fa iglie, g azie all’a es iuto pote e di spesa do uto ai assi li elli di i flazio e, so o in ripresa in tutti i paesi dell’UEM, soste uti a he dai p i i seg ali di e upe o dell’o upazio e. A he le espo tazio i, seppu i de ele azio e, o ti ua o a e efi ia e della de olezza dell’Eu o. Dal lato degli investimenti, la situazione appare meno positiva, con una maggiore dispersione dei tassi di es ita f a i a i paesi dell’U io e. All’i te o dell’UEM, tutta ia, la i e da G e ia app ese ta u g a e peso politi o ed e o o i o ed essenzialmente politiche saranno le ragioni che potranno evitare l’us ita della G e ia dall’Eu ozo a. Tuttavia ciò non sarà affatto indolore per quel paese, la cui situazione sociale ed economica tenderà inevitabilmente ad inasprirsi con un probabile protrarsi della recessione ed una ulteriore crescita dei livelli di disoccupazione nel paese. Negli USA, ad inizio 2015, il PIL è rimasto sostanzialmente invariato, per effetto di fattori legati alla forza relativa del dolla o he pe alizza gli s a i o l’este o. A he l’i e tezza sull’e oluzio e della do a da e sull’i izio della fase di rialzo dei tassi di policy contribuiscono a mantenere cauto l’atteggia e to delle i p ese i elazio e alle spese pe i esti e ti. Il u e o degli o upati continua ad aumentare anche se rimare ampio il bacino dei lavoratori sottoutilizzati, in un contesto inflazionistico prossimo allo zero. Pe i paesi e e ge ti, si o fe a u a ele ata ete oge eità ed u a de olezza diffusa. L’I dia sta es e do a it i soste uti, g azie al o t i uto della do a da i te a fa o ito dall’au e to del pote e d’a uisto, da politi he o eta ie espa si e e da age olazio i pe gli i esti e ti. I Ci a, il ritmo di crescita del PIL si sta sistematicamente riducendo ormai da più di un anno e a ciò si aggiungono segnali negativi che alzano il livello di allerta sulla situazione interna. Russia e Brasile confermano la profonda crisi che li attanaglia da più di un anno; anche il 2015 è iniziato con una flessione del PIL rispetto al trimestre precedente e non vi sono le condizioni che consentono di evitare una recessione nella media del 2015. A he pe l’Italia, o e el esto dell’Eu opa, il ia utizza si della isi G e a ha fatto e e ge e uo i seg ali di i e tezza. I uesto o testo l’atte zio e i a e sulla solidità e sulla elo ità della ip esa che, ormai dalla fine dello scorso anno, è in atto nel nostro paese. Preso atto che il PIL nazionale ha interrotto la sua caduta a fine 2014 e ha registrato una crescita dello 0,3% a inizio 2015, occorre sottolineare che la crescita osservata è attribuibile in larga parte alla ip esa del i lo dei ezzi di t aspo to e all’i te sifi a si delle atti ità i ista dell’ape tu a dell’EXPO. La ripresa delle immatricolazioni delle auto, fenomeno presente anche in altri paesi europei, giustifica una parte consistente della crescita dei consumi delle famiglie e delle esportazioni mentre, dal lato degli investimenti in costruzioni ed infrastrutture, si registra anche il contributo generato dalle attività propedeutiche alla manifestazione milanese che, soprattutto nella prima parte 8 Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A. Situazione semestrale 30 giugno 2015 dell’a o, ha i te otto il t e d di iduzio e he a atte izza a da te po uesta o po e te della domanda. Mercati finanziari I e ati fi a zia i dell’Eu ozo a, i pa ti ola e, ha o ise tito dell’e oluzio e della isi g e a e i mercati azionari, pu o pe dite o te ute, ha o i e tito l’a da e to positi o he li a e a caratterizzati. Per le stesse ragioni, i titoli safe-haven, in particolare il Bund tedesco, hanno incrementato i loro prezzi e gli spread si sono nuovamente allargati. Le politiche espansive della BCE attraverso le operazioni di rifinanziamento long-term e il Quantitative Easing, avviato nel primo trimestre del 2015, hanno posto le condizioni per una elevata disponibilità di funding a basso costo per le banche che dovrebbe aprire alla possibilità di soddisfare la domanda di credito di famiglie e imprese. Settore bancario Co spe ifi o ife i e to all’atti ità del setto e a a io, dal lato dei p estiti, pu e ide zia do u a dinamica sempre meno negativa, anche nel corso del primo semestre 2015, i prestiti al settore privato hanno mostrato segni di debolezza, a fronte di una seppur moderata espansione negli altri paesi UEM, nonostante condizioni di offerta sempre più accomodanti. Per contro, continua la crescita della rischiosità dei portafogli crediti, per effetto anche delle nuove definizioni di credito deteriorato che entreranno progressivamente a egi e el o so dell’a o. Sul fronte dei depositi, si assiste ad una ricomposizione degli stock a favore delle componenti a più breve scadenza, con una contrazione della componente dei prestiti obbligazionari mentre si rilevano crescite, anche importanti, nel comparto del risparmio gestito. Tali dinamiche sono accompagnate da una contrazione dei tassi sulle nuove erogazioni dei presiti a famiglie e imprese e da un innalzamento del costo del funding per le forme di provvista più liquide, specie sul segmento retail, con la conseguente contrazione della forbice. Rispetto a dicembre 2014 i livelli dei ratio patrimoniali dei principali gruppi hanno segnato una lieve riduzione, sia per effetto di una modesta contrazione di common equity, sia a causa di una crescita dei RWA (Risk-Weighted Assets), specie per i grandi gruppi. Toscana Se con il 2014 si è chiusa, per la Toscana, la seconda fase recessiva che ha contrassegnato la lunga crisi, il 2015 dovrebbe segnare la definitiva uscita dalla crisi con una crescita che IRPET stima dell'1,1%, di nuovo superiore a quella italiana. Nello scenario delineato nel rapporto IRPET, sono ancora presenti gli elementi di incertezza ancora presenti nello scenario nazionale e internazionale La competitività mostrata sul fronte dell'export e le migliori condizioni internazionali (in particolare la svalutazione dell'euro rispetto al dollaro) sono i fattori che hanno contribuito al miglior comportamento della Toscana nel 2014 e ancor più lo saranno nel 2015. La crescita è tuttavia insufficiente a sanare i problemi accumulati a causa della crisi (contrazione del PIL, degli investimenti e un aumento consistente della disoccupazione). 9 Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A. Situazione semestrale 30 giugno 2015 I problemi della regione sono dunque attribuibili al crollo della domanda interna per consumi e per investimenti, causato in larga misura dalle politiche restrittive imposte dall'Europa. La domanda nazionale è diminuita nei consumi ed è crollata negli investimenti colpendo soprattutto i beni, visto che la componente dei servizi è rimasta sostanzialmente ferma: il tessuto industriale quindi si caratterizza, da un lato con i successi delle imprese esportatrici, dall'altro con le difficoltà delle imprese orientate al mercato interno. La caduta degli investimenti è se z’alt o l’ele e to he ha a uto il aggio e i patto egati o i termini di crescita e sviluppo. La difficoltà di crescita per gli investimenti è determinata dalla capacità produttiva inutilizzata da parte delle imprese, dalle aspettative ancora incerte e quindi il rilancio degli investimenti può partire solo dall'operatore pubblico. La Regione Toscana ha avviato investimenti infrastrutturali (strade, aeroporti, porti, ferrovie) per oltre 8 miliardi di euro: investimenti che, una volta realizzati, consentiranno al sistema di essere più competitivo, innalzando la crescita di almeno lo 0,6%. Ma anche nella fase di cantiere essi potranno generare ulteriore domanda e posti di lavoro. 10 Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A. Situazione semestrale 30 giugno 2015 Linee di sviluppo ed attività di rilevanza strategica Le deliberazioni degli Azionisti L’Asse lea degli Azio isti si iu ita l’ ap ile in sede straordinaria e ordinaria. I sede st ao di a ia l’Asse lea ha deli e ato odificazioni allo statuto sociale, effettuate sia in recepimento della Circolare num. Ba a d’Italia sul Go e o “o ieta io , he i otti a di semplificazione, a o lusio e dell’ite di app o azio e delle odifi he statuta ie auto izzate dall’Auto ità di Vigila za i data o e e p o edi e to N. / del o e e 2014). La rivisitazione pressoché integrale dello statuto sociale si è resa necessaria al fine di conferire un maggior grado di flessibilità alla struttura organizzativa e di governo societario della Cassa, recependo le nuove Disposizioni di Vigilanza in materia di governance e di sistema dei controlli interni. Nel te e o to he la Cassa si ollo a ell’a ito delle a he i te edie, le p i ipali o ità i t odotte dal uo o testo statuta io o se to o la possi ile oesiste za dell’A i ist ato e Delegato e del Direttore Generale, ne regolano i rapporti, anche gerarchici, e precisano le funzioni di uest’ulti o ell’ipotesi i ui pa te ipi al Co siglio di A i ist azio e; es ludo o i e e la o testuale p ese za del Co itato Ese uti o e dell’A i ist ato e Delegato. I sede o di a ia, l’Asse lea ha deli e ato l’app o azio e del ila io di esercizio 2014 (con un utile netto della Cassa di 10,2 milioni di euro e con il riconoscimento di un dividendo pie o di € , per azione e pro rata per le azioni rivenienti dall’ulti o au e to di apitale), l’auto izzazio e all’a uisto ed alla disposizio e di azio i p op ie, l’attuazio e e e ifi a di adeguatezza delle politi he di remunerazione adottate dalla Cassa, e l'adeguamento del Regolamento Assembleare allo Statuto. L’Asse lea ha inoltre approvato il plafond complessivo del Fondo acquisto azioni proprie in un milione di euro, da utilizzare su base rotativa in funzione della movimentazione in entrata ed in uscita del portafoglio di proprietà. Su proposta del Consiglio di A i ist azio e, ha auto izzato l’a uisto e la disposizio e di azio i p op ie ai se si di Legge, fissa do e il p ezzo u ita io i € , . Pe ua to igua da la dete i azio e delle politi he di e u e azio e, l’Asse lea ha adottato, verificandone l’adeguatezza alle ige ti disposizio i di Vigila za, le politi he di e u e azio e relative gli organi sociali, al personale e ad altri soggetti contemplati quali destinatari di tale normativa. No i a del Direttore Ge erale e revisio e dell’i tar al governance I seguito alla o lusio e dell’ite auto izzati o del uo o testo dello “tatuto so iale, he p e ede la possi ilità della o te po a ea p ese za delle figu e dell’A i ist ato e Delegato e del Di etto e Generale, il Consiglio di Amministrazione ha esaminato la possibilità di procedere alla nomina del Direttore Generale, in relazione ai potenziali vantaggi derivanti da tale scelta, con riferimento a rapidità decisionale, snellezza operativa e maggiore presidio della struttura organizzativa. Alla luce di ciò, tenuto conto del profilo, delle competenze possedute e delle esperienze maturate, il Consiglio di Amministrazione, nella seduta del 19 maggio 2015, ha nominato Direttore Generale della Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A., il Rag. Alberto Silvano Piacentini, già Vice Direttore Generale della Cassa. 11 Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A. Situazione semestrale 30 giugno 2015 I pa i data, il Co siglio di A i ist azio e, o fe iti all’A i ist ato e Delegato i elati i pote i, in forza della previsione statutaria di cui all'art. 19, 5° comma, seconda parte, ha provveduto quindi a determinare gli ambiti di competenza dei due Organi aziendali, conferendo altresì specifiche deleghe operative al Direttore Generale. Co segue te e te all’i t oduzio e della figu a del Di etto e Ge e ale, sempre nella seduta del 19 maggio, è stato aggiornata anche l'articolazione organizzativa della Direzione Generale, che ha recepito la focalizzazione dell'Amministratore Delegato sulle tematiche prettamente strategiche e di controllo, riconducendo tutti i temi di ordinaria gestione nell'ambito dei compiti del Direttore Generale. Alla luce di quanto sopra, il Consiglio di Amministrazione, nella seduta del 4 giugno 2015, ha aggiornato il "Progetto di governo societario" e l'Informativa al pubblico in materia di governo societario, pre ista dalla i hia ata i ola e . della Ba a d’Italia. Co testual e te si eso necessario aggiornare il "Regolamento generale del Gruppo Bancario Cassa di Risparmio di San Miniato" anch'esso modificato in seguito ai sopra citati eventi ed approvato dal Consiglio in pari data. Il Consiglio di Amministrazione, in conformità a quanto previsto dall'articolo 2386 del codice civile e dall'articolo 10 dello Statuto Sociale, al fine di ripristinare il numero di 11 componenti, in data 16 giugno 2015, con il parere favorevole del Comitato Nomine e del Collegio Sindacale, ha provveduto a cooptare in qualità di Amministratore, la Dott.ssa Francesca Pacini, imprenditrice nel settore dell’edito ia, i possesso dei e uisiti di i dipe de za e di o ese uti ità. La delibera della cooptazione è stata adottata dal Consiglio previa analisi e valutazione delle necessità professionali e della rispondenza ad esse del candidato individuato, sulla base del Do u e to A alisi p e e ti a sulla o posizio e uali-quantitativa del Consiglio di A i ist azio e e sul p ofilo teo i o dei a didati alla a i a di Co siglie e e del u i ulu fo ito, secondo i medesimi criteri seguiti per la valutazione dei membri di nomina assembleare. Nella seduta del 7 luglio 2015, il Consiglio di Amministrazione ha infine verificato la sussistenza dei e uisiti di ui all’a t. TUB, o h la ispo de za del p ofilo p ofessio ale del eo o siglie e al profilo teorico ottimale individuato in base ai requisiti fissati nel sopra citato documento. Ai sensi della normativa di Vigilanza, i risultati dell'analisi effettuata, i relativi pareri del Comitato Nomine, nonché la verifica tra la rispondenza tra il profilo teorico individuato ritenuto ottimale e quello effettivo risultante dalla cooptazione, dovranno essere forniti alla prima Assemblea successiva alla cooptazione stessa. 12 Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A. Situazione semestrale 30 giugno 2015 Struttura operativa La struttura organizzativa e le risorse tecnologiche Nel corso del primo semestre 2015 so o stati u e osi gli i te e ti he ha o i te essato l’atti ità organizzati a; olt e all’adegua e to operativo delle procedure connesso alle importanti normative in avvio, l'attenzione ha continuato a concentrarsi sul raggiungimento degli obiettivi di efficientamento dei processi operativi. Il modello organizzativo della Cassa si è ulteriormente evoluto. E’ stato i fatti adottato un nuovo organigramma aziendale collegato alla nomina del Direttore Generale, al cui riporto diretto sono state poste tutte le Funzioni della Banca ad eccezione della Direzione Audit, della Direzione Controlli, della Direzione Affari Societari e Legali e del Servizio Antiriciclaggio, oltre che, naturalmente, della Segreteria del Consiglio. Con riferimento agli adeguamenti normativi, nel corso del primo semestre 2015 i principali interventi so o stati uelli o essi all’appli azio e della Circolare della Ba a d’Italia . 263/2006 15° aggiornamento. Sono stati infatti redatti ed approvati dal Consiglio di Amministrazione nella seduta del 27 gennaio i seguenti documenti: Documento strategico per lo sviluppo del sistema informativo; Ruoli e responsabilità a presidio delle attività ICT; 13 Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A. Situazione semestrale 30 giugno 2015 Policy per la sicurezza informatica; Documento per la rilevazione del rischio informatico; Circolare Procedura di Gestione degli incidenti; Circolare Procedura di Gestione dei cambiamenti ICT. E’ stato i olt e aggio ato il Piano di Continuità Operativa. Relativamente alle Filiali è proseguita l'azione di efficientamento dei processi e del sistema informativo. In questo contesto si segnala, oltre a numerose implementazioni di minore entità, la conclusione del progetto smaterializzazione della busta di cassa”. È stata infatti conclusa l’atti azio e su tutte le Dipe de ze del processo di firma delle contabili da parte del cliente attraverso tablet grafometrico. L’o ietti o dell’atti ità di eli i a e i documenti contabili cartacei; il cliente che aderisce al servizio può avere la contabile in formato elettronico sul proprio Internet Banking o sulla sua posta elettronica (è naturalmente sempre possibile la stampa cartacea del documento). Il assie e i e e t o a i suoi do u e ti o ta ili i u a usta di assa i tuale sempre accedibile, con un risparmio sia in termini di carta che di tempo per le consuete attività di quadratura e controlli. I fi e, BancadinAmica ha o ti uato ad a plia e la sua ga a di p odotti att a e so l’a io in operativo del collocamento on line dei Prodotti Finanziari e del Collocamento dei Mutui. Le risorse umane L’e e to he ha p i ipal e te a atte izzato gli o ga i i azie dali el o so del p i o se estre dell’a o o e te stata l’assu zio e i se izio di . dipe de ti o o t atto di app e distato professionalizzante. Le assunzioni, deliberate dal Consiglio di Amministrazione nel dicembre 2014, hanno avuto decorrenza dal 2 gennaio 2015. Le assu zio i i uestio e so o state effettuate ell’i te to di alo izza e le iso se più gio a i, sia i termini di età anagrafica che di anzianità, ed hanno riguardato lavoratori che già avevano prestato servizio, sia pure per periodi limitati e comunque compatibili con la finalità formativa tipica di questa tipologia contrattuale, presso le dipendenze e gli uffici della Banca; le risorse sono state quindi individuate sulla scorta sia della valutazione espressa dai responsabili diretti, sia sulla base di appositi colloqui motivazionali effettuati dalle competenti strutture aziendali. I contratti stipulati hanno durata triennale, in conformità alle vigenti disposizioni di legge e contrattuali. Alla fine del mese di giugno 2015 il numero di dipendenti con contratto di lavoro subordinato in essere con la Banca (al netto dei contratti a tempo determinato e di apprendistato professionalizzante) è di 658 unità. Si riporta di seguito la situazione degli organici aziendali alle diverse date di fine periodo: 14 Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A. (unità) Situazione semestrale 30 giugno 2015 COMPOSIZIONE DELL'ORGANICO 30/06/2015 30/06/2014 Var.ass. Var.% - - Dirigenti 12 12 Quadri 4° livello 37 37 - - Quadri 3° livello 18 21 -3 -14,29% Quadri 2° livello 49 48 1 2,08% Quadri 1° livello 96 102 -6 -5,88% 3° area professionale 434 444 -10 -2,25% 2° area professionale 12 12 - - 658 676 -18 -2,66% Lavoratori con contratto di apprendistato prof.te 16 4 12 300,00% Lavoratori a tempo determinato 12 24 -12 -50,00% 686 704 -18 -2,56% 75 66 9 13,64% Età media 47,6 47,7 -0,07 -0,15% Donne 364 364 - - Uomini 322 340 -18 -5,29% Presso strutture di rete 476 492 -16 -3,25% Presso strutture di sede 210 212 -2 -0,94% % presso strutture di rete 69,39 69,89 -0,50 punti percentuali % presso strutture di sede 30,61 30,11 +0,50 punti percentuali Totale Totale dipendenti - di cui dipendenti part time COMPOSIZIONE DELL'ORGANICO 30/06/2015 31/12/2014 Var.ass. Var.% Dirigenti 12 12 - - Quadri 4° livello 37 34 3 8,82% Quadri 3° livello 18 21 -3 -14,29% Quadri 2° livello 49 46 3 6,52% Quadri 1° livello 96 97 -1 -1,03% 3° area professionale 434 434 - - 2° area professionale 12 12 - - 658 656 2 0,30% (unità) Totale Lavoratori con contratto di apprendistato prof.te 16 - 16 n.s. Lavoratori a tempo determinato 12 9 3 33,33% 686 665 21 3,16% 75 72 3 4,17% Età media 47,6 47,2 0,43 0,91% Donne 364 350 14 4,00% Uomini 322 315 7 2,22% Presso strutture di rete 476 462 14 3,03% Presso strutture di sede 210 203 7 3,45% % presso strutture di rete 69,39 69,5 -0,11 punti percentuali % presso strutture di sede 30,61 30,5 +0,11 punti percentuali Totale dipendenti - di cui dipendenti part time La formazione effettuata nel primo semestre 2015 è in linea con il piano formativo approvato dall’A inistratore Delegato in data 18 febbraio 2015 e presentato al Consiglio di Amministrazione il 15 Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A. Situazione semestrale 30 giugno 2015 24 febbraio 2015. Alla data del 30 giugno 2015 sono state effettuate 2.090 giornate di formazione delle circa 4.000 giornate previste. Di queste il 76% in aula, il 15% tramite affiancamento e stage, il 6% con corsi di formazione presso società esterne ed il 3% tramite corsi di formazione on line. Lo stato di avanzamento delle attività mostra come il primo semestre sia stato caratterizzato dalla prevalenza della formazione specialistica con la realizzazione dei progetti volti a rafforzare le competenze sul credito; nel secondo semestre sarà, invece, prevalente la formazione di tipo normativo con gli interventi sui controlli interni e sulla privacy e quella di tipo commerciale con il completamento della formazione alla vendita dei prodotti bancari assicurativi. Per quanto concerne i finanziamenti alla formazione nel gennaio 2015 la Cassa ha presentato, grazie a he all’a o do sulla ate ia aggiu to o le O ga izzazio i “i da ali Azie dali, do a da pe il finanziamento di 60 piani di formazione individuali rivolti prevalentemente agli specialisti della sede ce t ale. Nell’aprile 2015 la Cassa ha invece presentato richiesta di finanziamento dei costi relativi a parte della formazione prevalentemente rivolta al personale della rete, prevista nel Piano di Fo azio e dell’anno 2015. Il patrimonio clienti e l'azione commerciale La Cassa di Risparmio di San Miniato è presente con almeno uno sportello in tutte le provincie toscane e nelle città di Milano e Roma. Il territorio a più alta intensità di filiali è il Valdarno Inferiore e nelle provincie di Firenze e Pisa si concentrano i due terzi degli sportelli della banca che complessivamente ne conta 86. (unità) Arezzo Firenze Grosseto Livorno Lucca Massa Carrara Pisa Pistoia Prato Siena Totale Toscana Milano Roma Totale SPORTELLI RIPARTITI PER PROVINCIA 30/06/2015 Peso % 2 2,33 31 36,05 1 1,16 6 6,98 5 5,81 2 2,33 27 31,40 5 5,81 3 3,49 2 2,33 84 97,67 1 1,16 1 1,16 86 100,00 30/06/2014 2 31 1 6 5 2 27 5 3 2 84 1 2 87 Peso % 2,30 35,63 1,15 6,90 5,75 2,30 31,03 5,75 3,45 2,30 96,55 1,15 2,30 100,00 16 Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A. Situazione semestrale 30 giugno 2015 Si conferma anche per il primo semestre 2015 il trend di crescita del numero dei conti correnti a privati, mentre è da registrare una flessione sulle aperture dei conti correnti imprese. Come si rileva nelle tabelle riportate di seguito, lo stock dei conti correnti privati rispetto a giugno 2014 è cresciuto del 2,16% (+1.344 unità) attestandosi a 63.584 unità; mentre lo stock dei conti o e ti i p ese di i uiti dell’ , % - 412 unità). (unità) Privati Imprese Totale conti correnti (unità) Privati Imprese Totale conti correnti NUMERO CONTI CORRENTI 30/06/2015 30/06/2014 63.584 62.240 26.883 27.295 90.467 89.535 Var.ass. 1.344 -412 932 Var.% 2,16% -1,51% 1,04% NUMERO CONTI CORRENTI 30/06/2015 31/12/2014 63.584 63.568 26.883 27.165 90.467 90.733 Var.ass. 16 -282 -266 Var.% 0,03% -1,04% -0,29% Il numero complessivo di clienti, rispetto al 31 dicembre 2014, è diminuito di 457 unità (-0,38%) attestandosi a 120.227 (di cui 95.865, ovvero il 79,74%, clienti retail e 20.819, ovvero il 17,32%, clienti corporate). In dettaglio, la dinamica relativa alla consistenza del portafoglio clienti: (unità) Privati Imprese Altri Totale clienti (unità) Privati Imprese Altri Totale clienti PATRIMONIO CLIENTI 30/06/2015 30/06/2014 95.865 93.788 20.819 20.946 3.543 3.692 120.227 118.426 Var.ass. 2.077 -127 -149 1.801 Var.% 2,21% -0,61% -4,04% 1,52% PATRIMONIO CLIENTI 30/06/2015 31/12/2014 95.865 95.977 20.819 21.000 3.543 3.707 120.227 120.684 Var.ass. -112 -181 -164 -457 Var.% -0,12% -0,86% -4,42% -0,38% L’atti ità di a keti g, oe e te e te alla a ata o otazio e te ito iale della Cassa, è stata ancora indirizzata sul target famiglie con la promozione della nuova offerta conti correnti per privati, Co to )e e, sop attutto, o la sig ifi ati a i isitazio e dell’offe ta utui, anche per operazioni di surroga, azione commerciale supportata da una ampia campagna di comunicazione, articolata su vari canali media (stampa, tv, riviste specializzate). 17 Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A. Situazione semestrale 30 giugno 2015 E’ p oseguita anche per il primo semestre 2015 l’atte zio e al o do “o i Ca is i, se o do le li ee guida già attivate nel 2014, sia in termini di promozioni sui servizi bancari principali, ivi compresi i mutui, sia per iniziative di customer care, come ad esempio il p ogetto Più alo e allo studio che premia le eccellenze nei risultati scolastici dei figli e nipoti dei Soci Carismi, il magazine QuiCarismi, nella rinnovata veste grafica, che periodicamente informa i Soci sulle principali attività e iniziative che igua da o l’azie da. L’atti ità di sviluppo sul comparto imprese è proseguita con sempre maggiore incisività, sia per il segmento corporate sia per il target small business. L’azio e o e iale e so uesti seg e ti stata supportata anche dalla sottoscrizione di accordi con Associazioni di Categoria e utilizzo banche dati esterne. Da sottoli ea e, se p e ell’a ito della gestio e delle azio i/i iziati e di s iluppo, l’utilizzo intensivo del CRM (customer relationship management), anche in fase di monitoraggio dei contatti. Pe il o pa to o eti a e a ali i tuali o fe ato il t e d positi o pe l’i stallazio e di PO“, la sottoscrizione di carte di debito e i rapporti di internet banking. Di seguito il dettaglio quantitativo e la relativa dinamica in forma tabellare. (unità) ATM POS Carte di credito Carte di debito Internet banking (unità) ATM POS Carte di credito Carte di debito Internet banking SERVIZI TELEMATICI 30/06/2015 30/06/2014 105 105 2.698 2.478 28.185 29.030 54.446 50.495 48.643 46.092 Var.ass. 220 -845 3.951 2.551 Var.% 8,88% -2,91% 7,82% 5,53% SERVIZI TELEMATICI 31/12/2014 30/06/2015 105 105 2.698 2.656 28.185 29.473 54.446 52.361 48.643 46.860 Var.ass. 42 -1.288 2.085 1.783 Var.% 1,58% -4,37% 3,98% 3,80% Con riferimento al processo di razionalizzazione della rete, è stata deliberata la chiusura dello sportello di Roma 2, i cui clienti sono confluiti nella filiale di Roma. Sono state avviate le attività di trasferimento delle Filiali di Massa e Prato 3, per le quali verrà adottato anche un rinnovato layout e un nuovo modello di servizi offerti. Il completamento dei lavori è previsto entro il mese di ottobre. Entro la fine del 2015 è pre ista i olt e l’ape tu a della nuova filiale di Pietrasanta, a ulteriore affo za e to della p ese za della Cassa i u ’a ea di s iluppo i po ta te uale la Ve silia e l’Alta Toscana. L’organizzazione del Servizio Private su 6 Unit (Firenze, Pisa, Ponsacco, Santa Croce, Empoli e Lucca), 18 Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A. Situazione semestrale 30 giugno 2015 l’a plia e to del pe i e to dell’offe ta o u app o io di a hitettu a ape ta he o te pla oggi molte fra le migliori case di investimento (per citarne solo alcune: Soprarno SgR, Arca SGR, Eurizon Capital SgR, Ubi Pramerica SgR, Anima SgR, JP Morgan, Franklin Templeton Inv. Funds, M&G Investments, Schroder International Selection Fund, Nordea 1, Sicav, Invesco ecc.) e il rafforzamento, o l’i g esso el tea dedi ato di uo i gesto i, ha o o se tito di i e e ta e il po tafoglio clienti e la redditività dello stesso. Molto positivi i dati di BancadinAmica, che ha ampliato la propria gamma di offerta con una aggressiva proposta mutui, anche per surroghe, che si va ad aggiungere al conto corrente (con carta di debito utilizzabile in Italia ed all’este o se p e se za commissioni), al conto deposito e conto titoli. La nuova opportunità, veicolata anche attraverso il po tale utui o li e , si già o etizzata i circa 700 contatti e 100 pratiche deliberate per oltre 10 milioni di euro. 19 Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A. Situazione semestrale 30 giugno 2015 Impieghi Al 30 giugno 2015 il valore complessivo dei crediti verso clientela si è attestato a 2,45 miliardi di euro registrando un decremento del 2,93 % su giugno 2014 e del 3,61% su dicembre 2014. Tali di a i he, o o side a do l’a o ta e dei pronti contro termine attivi del 30 giugno e 31 dicembre 2014, registrerebbero tuttavia una sostanziale invarianza delle masse: in particolare il saldo dei PCT attivi in essere in entrambi i periodi riferiti al 2014 rappresentati nelle due tabelle sotto, si riferisce ad operazioni di impiego di liquidità aziendale effettuate sul mercato interbancario dei pronti contro termine – mercato MTS Repo – con controparte Cassa di Compensazione e Garanzia; depurando il saldo della o e editi s lie tela di tale o po e te, la a iazio e sa e e -0,03% rispetto a giugno 2014 e -0,82% rispetto a dicembre 2014. La componente principale degli impieghi, continua ad essere costituita dai mutui in bonis per il 53,3% e si è incrementata del 3,53% rispetto a giugno 2014 e del 3,79% rispetto a dicembre 2014. Possia o i o du e le oti azio i dell’i e e to su uesta o e p i ipal e te alle ope azio i chirografarie effettuate alle imprese a valere sul plafond TLTRO; si aggiunge il significativo incremento delle operazioni di mutuo ipotecario sul segmento retail, dovute da un lato ad un a e o di i te esse del e ato i o ilia e eside ziale, dall’alt o ad u a p oposta o e iale efficace e competitiva, attivata anche attraverso il canale BancadinAmica. (migliaia di euro, valori netti) Conti correnti Mutui Pronti contro termine attivi Carte di credito e prestiti personali Altre operazioni Attività deteriorate Totale crediti verso clientela (migliaia di euro, valori netti) Conti correnti Mutui Pronti contro termine attivi Carte di credito e prestiti personali Altre operazioni Attività deteriorate Totale crediti verso clientela CREDITI VERSO CLIENTELA 30/06/2015 31/12/2014 326.757 374.252 1.309.651 1.261.777 71.669 13.302 12.862 384.942 403.938 420.315 422.538 2.454.967 2.547.036 Var.ass. -47.495 47.874 -71.669 440 -18.996 -2.223 -92.069 Var.% -12,69% 3,79% -100,00% 3,42% -4,70% -0,53% -3,61% CREDITI VERSO CLIENTELA 30/06/2015 30/06/2014 326.757 373.805 1.309.651 1.265.038 73.362 13.302 10.925 384.942 433.565 420.315 372.404 2.454.967 2.529.099 Var.ass. -47.048 44.613 -73.362 2.377 -48.623 47.911 -74.132 Var.% -12,59% 3,53% -100,00% 21,76% -11,21% 12,87% -2,93% 20 Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A. Situazione semestrale 30 giugno 2015 Il valore contabile, al 30 giugno 2015, dei crediti deteriorati al netto delle svalutazioni, ha evidenziato un decremento dello 0,53% ispetto alla fi e dell’ese izio e u i e e to del 12,87% (circa 48 milioni di euro) rispetto a giugno 2014. Gli impieghi in bonis ammontano a oltre 2 miliardi di euro, e diminuiscono del 4,23% rispetto a dicembre 2014 e del 5,66% rispetto a giugno 2014. Importanti cambiamenti normativi stanno interessando il concetto di attività deteriorata in campo comunitario. Il ° aggio a e to della Ci ola e Ba a d’Italia . , e esso il 20 gennaio 2015, ha adeguato la lassifi azio e p e ige te alle uo e defi izio i di Non-performing exposures NPE e di Forbearance i t odotte dagli Implementing Technical Standards IT“ pu li ati dall’EBA (European Banking Authority), adottati da parte della Commissione Europea lo scorso 9 gennaio e pu li ati sulla Gazzetta Uffi iale dell’U io e Eu opea lo s o so fe aio. Nelle nuove disposizioni so o p e iste u i a e te t e lassi pe il edito dete io ato: esposizio i s adute dete io ate .d. past due , i ade pie ze p o a ili .d. unlikely to pay e soffe e ze . L’i sie e delle t e lassi ostituis e l’agg egato Non Performing Exposures di cui ai citati ITS dell’EBA. Risulta o, pertanto, a ogate le p e ige ti ozio i di I agli e di Esposizio i Rist uttu ate . Mentre le defi izio i di esposizio i s adute e di soffe e ze si a te go o alli eate alla p e ede te o ati a, le I ade pie ze p o a ili app esentano la categoria di esposizioni deteriorate per le quali la banca giudica improbabile che il debitore adempia integralmente alle proprie obbligazioni creditizie; la valutazione della classificazione prescinde dall’espli ita a ifestazione del segnale di anomalia (quale ad esempio la presenza di insoluti o la messa in atto di azioni volte a preservare le ragioni di credito come l’es ussio e delle ga a zie). È i olt e i t odotta l’ulte io e tipologia editizia delle Esposizio i oggetto di o essio i .d. Forborne Exposures: esposizioni oggetto di concessioni nei confronti di un debitore che affronta, o è in procinto di affrontare, difficoltà nel rispetto dei propri impegni di pagamento), trasversale a tutte le succitate categorie di stato del credito deteriorato e non. Attualmente è in consultazione il documento pubblicato dalla Ba a d’Italia pe l’aggio a e to o cui si intende modificare l’i fo mativa nel bilancio annuale, in nota integrativa, sulla ualità del edito pe adegua la alle nuove definizioni di attività finanziarie deteriorate. In particolare a livello segnaletico, limitatamente al primo semestre 2015, le banche, allo scopo di poter dare adeguata disclosure del passaggio alla nuova definizione di attività finanziarie deteriorate, sono tenute a a te e e l’i fo ati a anche per le previgenti voci di attività deteriorate (c.d. parallel running . Si espone quindi di seguito una tabella che rappresenta i dati quantitativi contabili dei crediti verso clientela suddivisi per grado di rischio alla data del 30 giugno 2015 secondo la normativa precedente e secondo le nuove definizioni. 21 Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A. (migliaia di euro, valori netti) Sofferenze Situazione semestrale 30 giugno 2015 CREDITI VERSO CLIENTELA PER GRADO DI RISCHIO PARALLEL RUNNING 30/06/2015 30/06/2015 31/12/2014 195.258 195.258 183.248 - di cui oggetto di concessione Incagli Esposizioni ristrutturate Inadempienze probabili - 51.327 Scaduti deteriorati 14.856 Totale crediti deteriorati - di cui oggetto di concessione Crediti in bonis - di cui oggetto di concessione Totale crediti vs clientela - di cui oggetto di concessione 158.825 51.376 168.640 33.454 108.973 33.547 14.856 37.196 52.092 420.315 422.538 372.404 2.034.652 2.124.498 2.156.695 2.454.967 2.547.036 2.529.099 210.201 - di cui oggetto di concessione - di cui oggetto di concessione 30/06/2014 177.792 1.550 420.315 52.877 2.034.652 165.797 2.454.967 218.674 Il complesso delle attività deteriorate al 31 dicembre 2014 riconsiderate secondo le nuove definizioni i t odotte dall’EBA, rimangono coerenti con le attività deteriorate determinate secondo le previgenti ist uzio i Ba a d’Italia pe ette do u o f o to te po ale. Nel primo semestre 2015 il credito deteriorato della Cassa, a livello di saldi netti, è rimasto sostanzialmente inalterato a 420 milioni di euro circa: rispetto a fine esercizio 2014 si registra infatti una variazione del -0,03%. In termini lordi i crediti deteriorati crescono del 4% circa, aumento che si è esplicato perlopiù nel primo trimestre. Tra le varie categorie di credito deteriorato, si registra in modo pa ti ola e l’au e to delle partite ex ist uttu ate, i di e di u ’atti ità tesa, sia pu e all’i te o dell’i sie e del dete io ato, alla volontà di riqualificare le posizioni in difficoltà anche attraverso rinegoziazioni, rimodulazioni e moratorie. I dati elati i all’asset quality, nel loro insieme, lascerebbero intravedere un rallentamento della velocità di crescita del credito deteriorato rispetto agli anni passati, sia per la Cassa che a livello di sistema, tuttavia sarebbe prematuro esprimere convincimenti su miglioramenti futuri di questi aggregati, anche perché un rallentamento della loro crescita ne comporta comunque un aumento, sia pure con meno forza degli anni precedenti. Il miglioramento della qualità del credito è necessariamente collegato ad una ripresa del ciclo economico più robusta di quella che si è potuta registrare fino ad oggi. 22 Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A. Situazione semestrale 30 giugno 2015 La valutazione accorta del costo del rischio ha portato la Cassa ad accantonare 27,8 milioni di euro quali rettifiche su crediti per il primo semestre 2015. I livelli di copertura risentono, come nei precedenti periodi, della compensazione di perdite lorde relative a posizioni in procedure concorsuali (c.d. perdite anticipate le uali consistono in cancellazioni dal bilancio della parte di credito ritenuta non recuperabile, afferente posizioni classificate a sofferenza anche in esercizi precedenti, per le quali si sono manifestati eventi estintivi he ha o pe esso, da u lato l’a atti e to delle soffe e ze lo de e, dall’alt o, la iduzio e pe pari importo dei fondi di svalutazione; me t e l’effetto di suddetti a atti e ti is o t a ile sulla dinamica delle sofferenze lorde, esso non impatta sulla dinamica delle sofferenze nette già al netto dei fondi rettificativi). INDICI DI COPERTURA 30/06/2015 40,6 31/12/2014 37,9 15,0 19,2 15,7 4,5 26,4 0,54 30/06/2014 36,6 18,0 20,3 18,6 2,6 26,8 0,49 INDICI DI COPERTURA CON PERDITE ANTICIPATE (%) 30/06/2015 31/12/2014 Sofferenze 52,4 51,5 Totale crediti deteriorati 38,1 35,6 30/06/2014 50,3 36,5 (%) Sofferenze Incagli Esposizioni ristrutturate Inadempienze probabili Scaduti deteriorati Totale crediti deteriorati Impieghi in bonis 17,2 5,0 29,7 0,61 In particolare la copertura sulle posizioni classificate a sofferenza è del 40,6% al 30 giugno 2015 (+270 basis point rispetto a dicembre 2014 e +400 bp rispetto a giugno 2014), la medesima copertura o p e si a dell’a o ta e delle pe dite a ti ipate pa i a 81,2 milioni di euro al 30 giugno 2015, 82,6 milioni di euro al 31 dicembre 2014 e 77,26 milioni di euro al 30 giugno 2014) sale al 52,4%. La copertura sul complesso dei crediti deteriorati sale di 3,3 punti percentuali rispetto a dicembre 2014 e di 2,9 rispetto a giugno 2014 raggiungendo il 29,7% (38,1% se si considerano le perdite anticipate). 23 Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A. Situazione semestrale 30 giugno 2015 Segue infine l’i di azio e del peso di ias u o pa to i ui si suddividono i crediti verso clientela, precisando che le sofferenze relative alle due operazioni di auto-cartolarizzazione ammontano a 6,34 milioni di euro circa (di cui 5,49 afferenti la prima operazione avviata nel 2011). INDICI DELLA QUALITA' DEL CREDITO (% su valori netti) 30/06/2015 31/12/2014 30/06/2014 Sofferenze / Crediti vs clientela 7,95 7,19 7,03 Incagli / Crediti vs clientela 6,62 4,31 Esposizioni ristrutturate / Crediti vs clientela 1,32 1,33 Inadempienze probabili / Crediti vs clientela 8,56 7,94 5,64 Scaduti deteriorati / Crediti vs clientela 0,61 1,46 2,06 Totale crediti deteriorati / Crediti vs clientela 17,12 16,59 14,72 Impieghi in bonis / Crediti vs clientela 82,88 83,41 85,28 INDICI DELLA QUALITA' DEL CREDITO (% su valori lordi) 30/06/2015 31/12/2014 30/06/2014 Sofferenze / Crediti vs clientela 12,43 10,89 10,48 Incagli / Crediti vs clientela 7,32 4,97 Esposizioni ristrutturate / Crediti vs clientela 1,53 1,57 Inadempienze probabili / Crediti vs clientela 9,59 8,85 6,54 Scaduti deteriorati / Crediti vs clientela 0,59 1,44 2,00 Totale crediti deteriorati / Crediti vs clientela 22,61 21,18 19,02 Impieghi in bonis / Crediti vs clientela 77,39 78,82 80,98 24 Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A. Situazione semestrale 30 giugno 2015 Raccolta La raccolta complessiva da clientela, al 30 giugno 2015, si è attestata a 5,3 miliardi di euro, in decremento del 4% circa sia rispetto al 30 giugno 2014 che al 31 dicembre 2014. Si riporta di seguito una tabella sintetica che espone i dati quantitativi riferiti alla raccolta diretta e indiretta, nonché il raffronto con i periodi precedenti. (migliaia di euro) Raccolta diretta Raccolta indiretta amministrata Raccolta indiretta gestita Raccolta indiretta Totale raccolta (migliaia di euro) Raccolta diretta Raccolta indiretta amministrata Raccolta indiretta gestita Raccolta indiretta Totale raccolta RACCOLTA DA CLIENTELA 30/06/2015 30/06/2014 2.568.802 2.754.588 1.587.052 1.818.099 1.109.530 912.073 2.696.583 2.730.172 5.265.385 5.484.760 Var.ass. -185.786 -231.047 197.457 -33.589 -219.375 Var.% -6,74% -12,71% 21,65% -1,23% -4,00% RACCOLTA DA CLIENTELA 30/06/2015 31/12/2014 2.568.802 2.939.018 1.587.052 1.536.233 1.109.530 1.019.460 2.696.583 2.555.693 5.265.385 5.494.711 Var.ass. -370.216 50.819 90.070 140.890 -229.326 Var.% -12,60% 3,31% 8,84% 5,51% -4,17% La raccolta complessiva è costituita per il 48,79% da raccolta diretta, per il 30,14% da raccolta indiretta amministrata e per il restante 21,07% da raccolta indiretta gestita. Si riporta di seguito una tabella esplicativa delle componenti della racconta diretta da clientela rapportate ai medesimi saldi del 30 giugno 2014 e del 31 dicembre 2014 al fine di evidenziarne la dinamica. (migliaia di euro) Conti correnti e depositi liberi Depositi vincolati Pronti contro termine passivi Altri debiti Totale debiti verso clientela Obbligazioni Altri titoli Totale obbligazioni ed altri titoli Totale raccolta diretta RACCOLTA DIRETTA DA CLIENTELA 30/06/2015 30/06/2014 1.479.361 1.635.524 140.469 165.649 65.798 24.165 11.183 9.538 1.696.811 1.834.876 823.656 909.900 48.335 9.812 871.991 919.712 2.568.802 2.754.588 Var.ass. -156.163 -25.180 41.633 1.645 -138.065 -86.244 38.523 -47.721 -185.786 Var.% -9,55% -15,20% 172,29% 17,25% -7,52% -9,48% 392,61% -5,19% -6,74% 25 Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A. (migliaia di euro) Conti correnti e depositi liberi Depositi vincolati Pronti contro termine passivi Altri debiti Totale debiti verso clientela Obbligazioni Altri titoli Totale obbligazioni ed altri titoli Totale raccolta diretta Situazione semestrale 30 giugno 2015 RACCOLTA DIRETTA DA CLIENTELA 30/06/2015 31/12/2014 1.479.361 1.613.457 140.469 175.592 65.798 193.384 11.183 9.296 1.696.811 1.991.729 823.656 898.474 48.335 48.815 871.991 947.289 2.568.802 2.939.018 Var.ass. -134.096 -35.123 -127.586 1.887 -294.918 -74.818 -480 -75.298 -370.216 Var.% -8,31% -20,00% -65,98% 20,30% -14,81% -8,33% -0,98% -7,95% -12,60% La raccolta diretta si attesta a 2,6 miliardi di euro registrando una flessione del 6,74% rispetto al corrispondente pe iodo dell’ese izio s o so, principalmente per la dinamica di conti correnti e depositi liberi e delle obbligazioni, e del 12,6% rispetto alla chiusura del 2014 (principalmente per conti correnti e depositi liberi e per PCT passivi). La flessione è da leggersi nel contesto di una politica commerciale della Cassa orientata alla riduzione del costo del funding, con particolare riferimento ai rapporti con clientela istituzionale e grandi depositanti. Tra le variazioni maggiormente rilevanti si nota che, rispetto al 31 dicembre 2014, i PCT passivi registrano un decremento di 127,6 milioni di euro: in particolare il saldo di fine 2014 includeva il controvalore di 173,8 milioni di euro riferito a operazioni di raccolta effettuate sul mercato interbancario dei pronti contro termine (mercato MTS Repo) con controparte Cassa di Compensazione e Garanzia; tale tipologia di raccolta al 30 giugno 2015 ammonta a 64,3 milioni di euro e al 30 giugno 2014 era nulla. Depurando il confronto dalla componente dei suddetti PCT passivi, il decremento della raccolta diretta rispetto a dicembre 2014 è del 9,4%. Conti correnti e depositi liberi continuano ad essere la principale fonte di raccolta diretta da clientela (57,6% al 30 giugno 2015, 54,9% al 31 dicembre 2014 e 59,4% al 30 giugno 2014). Il comparto obbligazionario, che costituisce la seconda componente per peso sulla raccolta diretta complessiva, al 30 giugno 2015 ha un valore che si attesta a circa 824 milioni di euro. Il contributo prevalente deriva, come nei precedenti periodi, dalla clientela retail che continua a detenere la parte preponderante dello stock di obbligazioni emesse dalla Banca, mentre è secondario l’appo to de i a te dalla clientela Istituzionale. Per le obbligazioni di propria emissione la Cassa opera attivamente sul mercato secondario, monitorando ed intervenendo opportunamente sul mercato Hi-Mtf, al fine di supportarne il grado di liquidabilità. Le altre forme tecniche (altri debiti e altri titoli) continuano a rappresentare una percentuale marginale rispetto al totale della raccolta diretta della banca (2,3% al 30 giugno 2015, 0,7% al 30 giugno 2014 e 2% al 31 dicembre 2014. L’agg egato della a olta i di etta al 30 giugno 2015 ammonta a 2,7 miliardi di euro circa. 26 Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A. Situazione semestrale 30 giugno 2015 Si riporta di seguito una tabella esplicativa delle componenti della racconta indiretta da clientela rapportate ai medesimi saldi del 30 giugno 2014 e del 31 dicembre 2014 al fine di evidenziarne la dinamica. RACCOLTA INDIRETTA PER TIPOLOGIA 30/06/2015 30/06/2014 (migliaia di euro) Titoli di Stato 1.170.658 1.431.808 Azioni 63.006 64.402 Obbligazioni ed altri titoli 353.389 321.889 Totale raccolta indiretta amministrata 1.587.052 1.818.099 Fondi comuni di investimento 551.466 341.723 Gestioni di patrimoni mobiliari 159.005 210.053 Prodotti assicurativi e finanziari 399.059 360.297 Totale raccolta indiretta gestita 1.109.530 912.073 Totale raccolta indiretta 2.696.583 2.730.172 Var.ass. -261.150 -1.396 31.500 -231.047 209.743 -51.048 38.762 197.457 -33.589 Var.% -18,24% -2,17% 9,79% -12,71% 61,38% -24,30% 10,76% 21,65% -1,23% RACCOLTA INDIRETTA PER TIPOLOGIA 30/06/2015 31/12/2014 (migliaia di euro) Titoli di Stato 1.170.658 1.065.133 Azioni 63.006 60.402 Obbligazioni ed altri titoli 353.389 410.698 Totale raccolta indiretta amministrata 1.587.052 1.536.233 Fondi comuni di investimento 551.466 453.833 Gestioni di patrimoni mobiliari 159.005 181.295 Prodotti assicurativi e finanziari 399.059 384.332 Totale raccolta indiretta gestita 1.109.530 1.019.460 Totale raccolta indiretta 2.696.583 2.555.693 Var.ass. 105.525 2.604 -57.309 50.819 97.633 -22.290 14.727 90.070 140.890 Var.% 9,91% 4,31% -13,95% 3,31% 21,51% -12,29% 3,83% 8,84% 5,51% (migliaia di euro) Amministrata Clientela Retail Clientela Istituzionale Gestita Clientela Retail Clientela Istituzionale Totale raccolta indiretta RACCOLTA INDIRETTA - CLIENTELA 30/06/2015 31/12/2014 1.587.052 1.536.233 357.300 427.648 1.229.752 1.108.585 1.109.530 1.019.460 1.097.958 1.015.321 11.573 4.139 2.696.583 2.555.693 30/06/2014 1.818.099 495.642 1.322.457 912.073 900.903 11.170 2.730.172 Entrando nel merito delle principali tipologie di raccolta indiretta e dei segmenti di clientela ad esse associati, emerge un trend in forte crescita della raccolta gestita (+8,84% circa rispetto a fine 2014 e + 21,65% circa rispetto a fine giugno 2014). A dimostrazione di ciò basti pensare che, a fine giugno 2015, la raccolta di tipo gestito, che con 1.109 milioni di euro costituisce il 41% circa della raccolta 27 Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A. Situazione semestrale 30 giugno 2015 indiretta totale (era il 33% circa a fine giugno 2014 pari a 912 milioni di euro), rappresenta il 76% circa delle masse della clientela retail, era il 70% circa a fine 2014 ed il 64% circa a fine giugno 2014. I pa ti ola e si ota ell’a ito dei p odotti di ispa io gestito il fo te i e e to degli O.I.C.R., mentre si registra un calo per le gestioni patrimoniali. Pe ua to igua da l’a da e to della a olta a i ist ata a fi e giug o si ota he a he uest’agg egato egist a u a ip esa + , % ispetto alla fi e a o , pe il i o ato i te esse verso il comparto dei titoli di stato da parte della clientela istituzionale. La raccolta amministrata, che costituisce il 59% circa della raccolta indiretta totale attestandosi a oltre 1,58 miliardi di euro, continua ad essere estremamente rappresentativa della raccolta di tipo istituzionale che ne detiene la parte preponderante, pari al 77% circa (72,73% circa a fine giugno 2014, 72,16% circa a fine dicembre 2014) e della quale spiega la quasi totalità degli investimenti. 28 Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A. Situazione semestrale 30 giugno 2015 Investimenti finanziari e rapporti interbancari I mercati finanziari, in particolar modo quelli europei, nel p i o se est e dell’a o hanno registrato un andamento contrastante. Ad un primo quadrimestre caratterizzato da un trend al rialzo dei corsi azionari ed obbligazionari, che trovava sostegno nelle aspettative e nell’e t ata i fu zio e della a o a di Quantitative Easing da parte della Banca Centrale Europea, ha fatto seguito un ulti o i est e el uale le es e ti diffi oltà el aggiu gi e to di u a o do pe l’este sio e del sostegno alla Grecia e le aspettative di un prossimo rialzo dei tassi ufficiali da parte della Federal Reserve legate ai seg ali di e upe o dell’e o o ia a e i a a, hanno causato un forte incremento della volatilità complessiva dei mercati ed una discesa delle quotazioni dei maggiori asset finanziari. Le aspettative di una discesa complessiva dei rendimenti obbligazionari sulla spinta degli acquisti della Ba a Ce t ale Eu opea ell’a ito della a o a di immissioni di liquidità e di un ulteriore restringimento degli spread di rendimento tra i bond governativi dei paesi periferici ed i titoli tedeschi si sono scontrate, all’i izio, con i primi segnali di ripresa del ciclo economico e di timido rialzo del tasso di inflazione in Eurozona e, successivamente, con il progressivo deterioramento della trattativa tra i creditori internazionali ed il governo greco che, contrariamente alle aspettative, non ha prodotto un valido accordo per il rinnovo degli aiuti finanziari in cambio di riforme economiche, portando al lancio del referendum del 5 luglio. Conseguentemente, a partire dalla fine di aprile, i mercati obbligazionari hanno registrato sia un incremento dei rendimenti delle obbligazioni dei paesi core , che un progressivo incremento degli spread dei paesi periferici. A titolo esemplificativo il rendimento del benchmark governativo tedesco con scadenza decennale, che registrava un rendimento dello 0,54% a fine 2014, ha toccato un minimo di 0,05% in data 17 aprile ed ha chiuso il semestre allo 0,75% circa, dopo aver registrato anche puntate al di sopra dell’1%. Allo stesso modo, il rendimento del benchmark governativo italiano a dieci anni, che registrava un rendimento del 1,89% a fine 2014, ha toccato un minimo attorno al 1,05% il 12 marzo per poi risalire sino al 2,33% di fine semestre, dopo aver toccato punte anche al di sopra del 2,50%. Il portafoglio di proprietà della Cassa al 30 giugno 2015 ammonta a 655 milioni di euro ed è costituto per il 92,45% da titoli dello Stato italiano classificati tra le attività finanziarie disponibili per la vendita. (migliaia di euro) BTP CTZ Titoli di Stato Obbligazioni ordinarie Titoli di debito Titoli di capitale Quote di partecipazione a O.I.C.R. Totale portafoglio di proprietà PORTAFOGLIO DI PROPRIETA' Peso % 30/06/2014 30/06/2015 92,02% 602.802 550.157 0,43% 2.793 201.618 92,45% 605.595 751.775 0,00% 4 7.217 0,00% 4 7.217 3,51% 22.971 5.579 4,04% 26.476 18.257 100,00% 655.046 782.828 Peso % 70,28% 25,76% 96,03% 0,92% 0,92% 0,71% 2,33% 100,00% Var.ass. 52.645 -198.825 -146.180 -7.213 -7.213 17.392 8.219 -127.782 Var.% 9,57% -98,61% -19,44% -99,94% -99,94% 311,74% 45,02% -16,32% 29 Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A. (migliaia di euro) BTP CTZ Titoli di Stato Obbligazioni ordinarie Titoli di debito Titoli di capitale Quote di partecipazione a O.I.C.R. Totale portafoglio di proprietà Situazione semestrale 30 giugno 2015 PORTAFOGLIO DI PROPRIETA' Peso % 31/12/2014 30/06/2015 92,02% 602.802 572.535 0,43% 2.793 127.467 92,45% 605.595 700.002 0,00% 4 4 0,00% 4 4 3,51% 22.971 6.641 4,04% 26.476 18.457 655.046 100,00% 725.104 Peso % 78,96% 17,58% 96,54% 0,00% 0,00% 0,92% 2,55% 100,00% Var.ass. 30.267 -124.674 -94.407 16.330 8.019 -70.058 Var.% 5,29% -97,81% -13,49% 0,00% 0,00% 245,90% 43,45% -9,66% Il portafoglio titoli della banca, al 30 giugno 2015 decrementa del 9,66% rispetto ai 725 milioni di fine anno 2014 e del 16,32% rispetto ai 783 milioni del giugno 2014. Come sopra accennato, la o po e te Titoli di “tato Italia i ha app ese tato il p i ipale comparto di investimento (incidenza sul totale del 92,45% al 30 giugno 2015, del 96,03% al 30 giugno 2014 e del 96,54% al 31 dicembre 2014), in funzione del rapporto rischio/rendimento e delle prospettive di restringimento legate all’attuazio e della politi a monetaria da parte della Banca Centrale Europea. L’i esti e to ha privilegiato strumenti finanziari a tasso fisso rispetto alle obbligazioni indicizzate, lo stock complessivo dei BTP è aumentato rispetto a dicembre 2014 passando da 573 a 603 milioni di euro e continuando a rappresentare la componente più rilevante del portafoglio. Gli investimenti in obbligazioni ordinarie sono praticamente assenti visto il basso livello di rendimento e, conseguentemente, la bassa remunerazione del rischio offerta da questa tipologia di investimento. E’ stato au e to o plessi a e te l’i esti e to el o pa to azio a io, sia t a ite i esti e ti diretti che tramite la sottoscrizione di OICR, viste le interessanti prospettive offerte dal settore; al 30 giug o l’i esti ento diretto in titoli di capitale ammonta a 23 milioni di euro, mentre le quote di partecipazione in O.I.C.R. (organismi di investimento collettivo del risparmio) ammontano a 26 milioni di euro circa, entrambi sono in aumento rispetto al 31 dicembre 2014 come si vede nella tabella sopra esposta. Per quanto riguarda la gestione della tesoreria, in data 25 marzo 2015 la banca ha partecipato alla nuova finestra di app o igio a e to elati a all’operazione di finanziamento a lungo termine (TLTRO - Targeted Long Term Refinancing Operation o Operazione di rifinanziamento mirata a lungo termine), posta in essere dalla Banca Centrale, attingendo per ulteriori 100 milioni di euro e portando la pa te ipazio e o plessi a all’ope azio e ad u totale di eu o milioni. Al 30 giugno 2015 risultavano quindi in essere operazioni di rifinanziamento a lungo temine in Banca Centrale (TLTRO) accese tra fine 2014 ed inizio 2015 per complessivi 219 milioni di euro con scadenza ultima al 26 settembre 2018. Erano, inoltre, in essere ulteriori operazioni ordinarie di rifinanziamento presso la Banca Centrale (MRO - main refinancing operations o operazioni di rifinanziamento principale) per circa 350 milioni, con scadenza il primo luglio 2015. 30 Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A. Situazione semestrale 30 giugno 2015 La gestione della liquidità aziendale è stata effettuata utilizzando gli strumenti tipici di tale mercato, privilegiando la forma tecnica del pronti termine ed utilizzando a tale scopo la piattaforma MTS Repo, ista l’ele ata li uidità del mercato. (migliaia di euro) Debiti verso banche centrali Conti correnti e depositi liberi Depositi vincolati Totale interbancario passivo Riserva obbligatoria Conti correnti e depositi liberi Depositi vincolati Altri finanziamenti Totale interbancario attivo Saldo interbancario (migliaia di euro) Debiti verso banche centrali Conti correnti e depositi liberi Depositi vincolati Pronti contro termine e altri debiti Totale interbancario passivo Riserva obbligatoria Conti correnti e depositi liberi Depositi vincolati Altri finanziamenti Totale interbancario attivo Saldo interbancario RAPPORTI INTERBANCARI 30/06/2015 30/06/2014 569.113 549.976 35.911 39.143 30.000 605.024 619.119 54.661 11.331 10.629 94.195 26.465 27 23 65.317 132.014 -539.707 -487.105 RAPPORTI INTERBANCARI 30/06/2015 569.113 35.911 605.024 54.661 10.629 27 65.317 -539.707 31/12/2014 369.007 26.083 30.029 11 425.130 39.061 63.967 5.000 24 108.052 -317.078 Var.ass. 19.137 -3.232 -30.000 -14.095 43.330 -83.566 -26.465 4 -66.697 -52.602 Var.ass. 200.106 9.828 -30.029 -11 179.894 15.600 -53.338 -5.000 3 -42.735 -222.629 Var.% 3,5% -8,3% -100,0% -2,3% 382,4% -88,7% -100,0% 17,4% -50,5% 10,8% Var.% 54,23% 37,68% -100,00% -100,00% 42,32% 39,94% -83,38% -100,00% 12,50% -39,55% 70,21% I rapporti interbancari al 30 giugno 2015 registrano un saldo netto passivo di 539,7 milioni di euro con una variazione di -222,6 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2014 (quando il saldo netto era passivo per 317 milioni di euro) e di -52,6 milioni di euro rispetto al 30 giugno 2014 (quando il saldo netto era passivo per 487,1 milioni di euro). Strumenti derivati La Cassa al 30 giugno 2015 no detie e st u e ti de i ati di egoziazio e. L’u i a tipologia di derivati finanziari in essere, classificati tra le attività e passività finanziarie di negoziazione, sono quelli connessi con la Fair Value Option. Al 30 giugno 2015 il valore positivo di tali strumenti ammonta a 11.508 migliaia di euro, mentre quello negativo è residuale ed ammonta a 205 euro. 31 Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A. Situazione semestrale 30 giugno 2015 Gli strumenti derivati in essere sono app ese tati esse zial e te da ope azio i IRS – interest rate swap poste i esse e a ope tu a del is hio di tasso su parte delle emissioni obbligazionarie della Cassa. Tali contratti di IRS consentono di modificare il profilo economico della raccolta effettuata tramite p estiti o ligazio a i a tasso fisso, t asfo a dolo i osto a tasso a ia ile i di izzato a pa a et i del e ato o eta io tipi a e te l’eu i o a esi . In particolare la politica di copertura del rischio tasso per mezzo di contratti swap è stata espletata con il solo mantenimento in essere delle posizioni preesistenti in quanto il livello straordinariamente basso dei tassi IRS non ha reso conveniente procedere all'accensione di nuove coperture. Stante ciò, tutte le obbligazioni emesse nel corso del primo semestre dell'anno 2015 sono state classificate al "costo ammortizzato". Il isultato dell’atti ità stato i te a e te i putato a o to e o o i o, la alutazio e ha ge e ato una minusvalenza netta di 2.204 migliaia di euro per i derivati e una plusvalenza di 1.974 migliaia di euro sulle obbligazioni sottostanti (comprensivo della valutazione del day one profit/loss relativo a o ligazio i .d. callable i o sate a ti ipata e te ; la o e di o to e o o i o he a oglie il risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value ammonta a -83 migliaia di euro in quanto computa a he l’utile ealizzato sulle o ligazio i p op ie ia uistate pe migliaia di euro circa o p e si o degli effetti dell’ese izio della fa oltà di i o so a ti ipato pe talu e o ligazio i .d. callable . Sviluppo operazione di funding – crediti PMI Nell’a ito della se o da ope azio e di a tola izzazio e a iata dalla Cassa el , ei primi mesi del 2015 si è perfezionata la cessione di un portafoglio di finanziamenti per ulteriori 56,8 milioni di euro circa. Tale cessione integra quindi quella effettuata nel corso del 2014, per un importo di circa 400 milioni di euro, di portafoglio di crediti originati da finanziamenti chirografari ed ipotecari, in bonis, erogati a PMI (piccole e medie imprese). Il contratto di cessione iniziale è stato infatti strutturato secondo la modalità "revolving" e cioè prevede che, subordinatamente al rispetto dei criteri di selezione definiti nel Contratto Quadro di Cessione e limitatamente ad un periodo cosiddetto "rotativo", la Cassa ha la facoltà di cedere alla società veicolo, con cadenza semestrale, ulteriori portafogli di crediti omogenei al portafoglio ceduto, che per il relativo acquisto utilizzerà i fondi disponibili. Si precisa che gli importi cartolarizzati, non presentando i requisiti previsti dallo IAS pe la .d. derecognition , ostituis o o pa te i teg a te del po tafoglio editi della Cassa. 32 Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A. Situazione semestrale 30 giugno 2015 Risultati economici Il primo semestre 2015 chiude con un risultato netto positivo di 4.200 migliaia di euro. CONTO ECONOMICO 30/06/2015 Margine di interesse 23.755 Commissioni nette 22.383 Margine di intermediazione 69.751 Rettifiche nette su crediti e altre attività finanziarie (28.087) Risultato netto della gestione finanziaria 41.664 Costi operativi (35.577) Utile operatività corrente al lordo imposte 5.992 Utile (Perdita) d'esercizio 4.200 (migliaia di euro) 30/06/2014 28.417 19.943 83.319 (21.329) 61.989 (46.603) 14.088 5.761 Var.ass. -4.662 2.440 -13.568 (6.758) -20.325 11.026 -8.096 -1.561 Var.% -16,40% 12,24% -16,28% 31,68% -32,79% -23,66% -57,47% -27,09% L’a alisi dei p i ipali a gi i eddituali rispetto a giugno 2014, evidenzia un margine di interesse che, attestandosi a 23,7 milioni di euro, decrementa del 16,4% per effetto di una diminuzione degli interessi attivi più che proporzionale rispetto al decremento degli interessi passivi: la riduzione ha interessato perlopiù il margine da tesoreria ovvero minori interessi attivi rivenienti dal portafoglio titoli di proprietà. Il margine di intermediazione chiude a 69,7 milioni di euro con una decrescita del 16,28% rispetto al giugno 2014: in particolare tale andamento è il riflesso, oltre che del margine di interesse sopra citato, di un minor apporto della gestione del portafoglio titoli. Maggiore redditività si registra invece sul lato della prestazione dei servizi alla clientela che ha prodotto commissioni nette per 22,4 milioni di euro (+12,23%) con una buona performance in particolare sull’atti ità di mantenimento e collocamento titoli e fondi comuni di investimento. Il risultato netto della gestione finanziaria si attesta a 41,7 milioni di euro decrementando del 32,79% rispetto al primo semestre 2014; il costo del credito ha giocato ancora una volta un ruolo rilevante sulla edditi ità dell’Istituto: le rettifiche nette su crediti e altre attività finanziarie ammontano infatti a 28 milioni di euro circa (+6,7 milioni rispetto al primo semestre 2014) di cui 27,8 circa (+5,3 milioni di euro) relativi ad accantonamenti prudenziali sui crediti. Il isultato dell’ope ati ità orrente al lordo delle imposte ammonta a circa 6 milioni di euro con un – 57,47% rispetto al medesimo risultato del corrispondente periodo precedente. Tra le variazioni maggiormente rilevanti che caratterizzano tale dinamica si segnala, oltre ai dati economici già commentati, minori costi operativi il cui contenimento ha portato ad una loro riduzione del 23,66%: si richiamano minori spese per il personale che accolgono, t a l’alt o, la manifestazione del beneficio economico conseguente le cessazioni per l’atti azio e Fo do esu e i avvenute nel corso del 2014 (risorse solo in parte reintegrate con risorse aventi minori livelli retributivi). L’utile etto al giugno 2015, scontati i necessari accantonamenti per le imposte sul reddito nel pieno rispetto della normativa fiscale, quantificate in 1,8 milioni di euro circa (si ricorda che sulla o e I poste del o to e o o i o del I semestre 2014 avevano gravato 2.208 migliaia di euro quale aggio azio e et oatti a dell’i posta sostituti a sulla diffe e za f a alo e fis ale e uo o valore contabile iscritto nel bilancio 2013 con riguardo alla partecipazione detenuta nel capitale della Ba a d’Italia), ammonta ad euro 4.200.439,81. 33 Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A. Situazione semestrale 30 giugno 2015 Mezzi patrimoniali Al 30 giugno 2015 la Cassa ha un Patrimonio Netto di 233.010 migliaia di euro in decremento di 26.577 (-10,24%) migliaia di euro rispetto a dicembre 2014. Tale dinamica riflette soprattutto le componenti di redditività complessiva, ed in particolare le riserve da valutazione mostrano una riduzione dovuta principalmente alla minusvalenza ilio i di eu o i a al etto dell’effetto fiscale) rilevata sulla base del fair value dei Titoli di Stato presenti nel portafoglio Available for sale al 30 giugno 2015, minusvalenza non computata nei fondi propri ai sensi della normativa di vigilanza. Il totale dei Fondi Propri della Cassa al 30 giugno 2015 ammonta a 323.488 migliaia di euro (330.741 migliaia di euro al 31 dicembre 2014); a livello di coefficienti di vigilanza si segnala un Common Equity Tier 1 Ratio (rapporto tra capitale primario di classe 1 e attività di rischio ponderate) e un Tier 1 Ratio (rapporto tra capitale di classe 1 e attività di rischio ponderate) del 9,32% (9,45% al dicembre 2014, 8,06% al 30 giugno 2014) e un Total Capital Ratio (rapporto tra totale dei fondi propri e attività di rischio ponderate) del 12,90% (13,23% al 31 dicembre 2014, 9,92% al 30 giugno 2014). 30/06/2015 233.010 233.660 89.828 323.488 (stock, migliaia di euro) Patrimonio netto Capitale di classe 1 Capitale di classe 2 Totale fondi propri 30/06/2015 Common Equity Tier 1 Ratio (CET 1) 9,32% Tier1 Ratio (T 1) 9,32% Total Capital Ratio (TCR) 12,90% Attività di rischio ponderate (RWA) su Totale Attivo (%) 70,89% (indicatori, %) Azioni proprie in portafoglio Le azioni proprie in portafoglio ammontano a 346.376 euro (n. 23.296 azioni). Il possesso di azioni p op ie il isultato dell’atti ità di egoziazio e s olto dalla Cassa al fi e di fa ilita e e sal agua da e la o e tezza ell’ese uzio e degli o di i di o p a e dita della lie tela. Le modalità di acquisto e detenzione sono tempo per tempo deliberate dall’Asse lea o di a ia degli Azionisti. Nel primo semestre 2015 questa attività ha determinato una perdita di 26.345 euro po tata i di i uzio e della o e so app ezzo di e issio e . CR San Miniato S.p.A. Ordinarie I sem 2015 Rimanenze finali al 31/12/2014 Acquisti numero 79.997 72.567 129.268 23.296 o t o alo e € 1.191.250 1.083.449 1.928.323 346.376 Descrizione Vendite (*) Rimanenze finali al 30/06/2015 (*) il controvalore delle vendite include il risultato dell'attività di negoziazione 34 Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A. Situazione semestrale 30 giugno 2015 Operazioni di maggior rilevanza con parti correlate Nel corso del primo semestre del 2015 non sono state compiute operazioni di maggiore rilevanza con parti correlate. Altre informazioni CITYPOST S.P.A – vendita della partecipazione detenuta dalla Cassa La Cassa detiene una partecipazione del 10,426% nella società Citypost S.p.A., impresa non finanziaria operante nel settore della elaborazione dati finalizzata alla stampa di documenti postali, della postalizzazione e del recapito (valore di ila io al giug o pa i a € 195.255,72 lassifi ati ella o e Atti ità fi a zia ie dispo i ili pe la e dita . Nell'ambito dell'attività di razionalizzazione delle detenzioni partecipative non più ritenute di interesse strategico, si è venuta a creare nei mesi scorsi la i osta za fa o e ole pe l’us ita della Cassa dalla compagine societaria positivamente accolta dal Consiglio di Amministrazione della Cassa. In seguito alle formalizzazioni contrattuali, nel mese di luglio 2015 si è perfezionato il preliminare della cessione. Revisione ed aggiornamento della normativa interna In data 27 gennaio 2015 il Consiglio di Amministrazione della Cassa ha approvato la nuova versione del Regola e to pe la gestio e delle ope azio i o pa ti o elate, soggetti ollegati ed espo e ti a a i , effettua do u a i teg ale e isio e della precedente Regolamentazione in tema di conflitti di interesse. Nella stessa seduta il Consiglio di Amministrazione, al fine di recepire le recenti modifiche della struttura organizzativa della Cassa, ha nuovamente aggiornato il Regolamento Generale ed il Progetto di Governo Societario del gruppo bancario. I olt e, el ispetto del uo o apitolo Il “iste a I fo ati o , i t odotto dal ° aggio a e to della Circolare 263 del 27 dicembre 2006 "Nuove disposizioni di vigilanza prudenziale per le banche", il Consiglio di Amministrazione ha approvato i documenti che definiscono le policy e gli standard aziendali per la gestione e il controllo del sistema informativo, ovvero il documento strategico per lo sviluppo del sistema informativo, i ruoli e le responsabilità a presidio delle attività ICT, le policy per la sicurezza informatica, il documento per la rilevazione del rischio informatico, la circolare in tema di procedura di gestione degli incidenti e di gestione dei cambiamenti ICT. Nella seduta del 10 feb aio, stata aggio ata la Poli elati a alle ope azio i pe so ali dei soggetti ile a ti , o h uella elati a alla gestio e dei o flitti di i te esse sui se izi di i esti e to ; a he i tale a ito il Co siglio di A i ist azio e ha du ue effettuato una integrale revisione della Regolamentazione precedentemente adottata sulla materia. Internal governance e organi di controllo, il processo di autovalutazione In ottemperanza a quanto previsto dalla Circolare Banca d'Italia n. 285 del 17 dicembre 2013 - parte prima, titolo IV, capitolo 1, sezione VI ("Autovalutazione degli organi") - aggiornamento del 6 maggio 2014 - si è reso necessario predisporre un apposito Regolamento interno, teso a disciplinare il processo di autovalutazione del Consiglio di Amministrazione. 35 Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A. Situazione semestrale 30 giugno 2015 I data . . il Co siglio di A i ist azio e ha pe ta to app o ato il Regola e to del p o esso di auto alutazio e del Co siglio di A i ist azio e , pu li a dolo alt esì sul sito e . Tale processo di autovalutazione periodica mira a verificare l'adeguata composizione e il corretto funzionamento del Consiglio di Amministrazione, in tal modo assicurando la continuità e l'efficacia dell'azione di governo aziendale svolta. Nella stessa seduta è stato conferito l'incarico di effettuare il processo di autovalutazione periodica del Consiglio di Amministrazione per l'anno 2014. Il processo di autovalutazione, come richiesto dalle vigenti disposizioni di Vigilanza, è stato condotto con riferimento agli aspetti relativi alla composizione ed al funzionamento del Consiglio di Amministrazione, al fine di verificarne l’adeguatezza. I data a zo, u ita e te alla a uale e ifi a dei e uisiti di ui all’a t. TUB, stato ui di sottoposto all’O ga o di supe isio e st ategi a il do u e to elati o agli Esiti dell’auto alutazio e del Co siglio di A i ist azio e he e ha app o ato le isulta ze, ite e do che la composizione qualitativa ed il funzionamento del Consiglio di Amministrazione siano rispondenti alle effettive necessità di supervisione strategica della Cassa in tutte le aree di rischio. Tali isulta ze so o state i fi e t as esse all’O ga o di Vigila za. Analogamente al Consiglio di Amministrazione, anche il Collegio Sindacale, come dettato dalla normativa vigente, ha provveduto ad effettuare la propria autovalutazione periodica. Sempre in ottemperanza alle "Disposizioni di Vigilanza in materia di governo societario delle banche", nella seduta del 29 aprile 2015, il Consiglio di Amministrazione ha predisposto la redazione del Regola e to del Co siglio di A i ist azio e teso a dis ipli a e gli aspetti elati i alla composizione ed al funzionamento dell'Organo di supervisione strategica. Con detto documento sono stati, in particolare, disciplinati il processo di nomina e cooptazione dei componenti il Consiglio di Amministrazione, i compiti e doveri degli Amministratori non esecutivi e indipendenti, il ruolo del Presidente in relazione alla convocazione del Consiglio di Amministrazione ed alla formazione dell'ordine del giorno, le fasi della predisposizione della documentazione informativa e della verbalizzazione del processo decisionale. Relativamente alla composizione del Consiglio di Amministrazione, in data 17 aprile 2015 la Prof.ssa Elena Cenderelli, Consigliere indipendente, ha rassegnato le proprie dimissioni dalla carica di a i ist ato e e e o del Co itato Ris hi. La de isio e stata oti ata dall’assu zio e da pa te della stessa di una nuova carica professionale rientrante nei casi di incompatibilità previsti dalla vigente normativa "interlocking". A seguito di ciò, in data 21 aprile 2015 il Consiglio di Amministrazione ha provveduto a nominare un nuovo componente del Comitato Rischi, nella persona del Consigliere Avvocato Giovanni Urti, in possesso dei necessari requisiti di indipendenza e non esecutività. 36 Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A. Situazione semestrale 30 giugno 2015 Eventi di rilievo avvenuti dopo il 30 giugno 2015 In data 17 luglio 2015 il Consiglio di Amministrazione, a seguito dell'avvenuto aggiornamento della circolare n. 272 della Banca d'Italia - a propria volta frutto del recepimento della normativa bancaria europea - riguardante le classificazioni a credito deteriorato, anche sulla base degli elementi emersi p esso le a he he so o state sottoposte ad AQR du a te l’ese izio , ha provveduto ad approvare i testi aggiornati del Regolamento Crediti e del Regolamento del Recupero Crediti, nelle pa ti più di etta e te oi olte dalla a iazio e o ati a de i a te dall’aggio a e to della circolare stessa. Nel quarto bimestre 2015 si è perfezionata la cessione di un portafoglio di finanziamenti per ulteriori 47,5 milioni di euro (in aggiunta ai circa 400 milioni ceduti nel corso del 2014 e ulteriori 56,8 milioni eduti ad i izio ell’a ito della seconda operazione di cartolarizzazione di un portafoglio di crediti originati da finanziamenti chirografari ed ipotecari, in bonis, erogati a PMI - piccole e medie i p ese. Nell’a ito di tale ope azio e di funding, il contratto di cessione redatto nel 2014 è infatti strutturato secondo la modalità "revolving" e cioè prevede che, subordinatamente al rispetto dei criteri di selezione definiti nel Contratto Quadro di Cessione e limitatamente ad un periodo cosiddetto "rotativo" (della durata di circa 18 mesi a partire dalla data di emissione dei titoli ovvero fino a febbraio 2016), la Cassa ha la facoltà di cedere alla società veicolo, con cadenza semestrale, ulteriori portafogli di crediti omogenei al portafoglio ceduto, che per il relativo acquisto utilizzerà i fondi disponibili. Con questa ulteriore cessione, il portafoglio in garanzia dei titoli emessi dal veicolo, viene ricostituito al valore prossimo a quello iniziale (400 milioni di euro) che nel frattempo si era ridotto per il fisiologico processo di ammortamento e quindi per gli incassi delle rate dei finanziamenti la cui gestione rimane sempre in capo alla Cassa. Si ricorda che a tal proposito che gli importi cartolarizzati, o p ese ta do i e uisiti p e isti dallo IA“ pe la .d. derecognition , costituiscono parte integrante del portafoglio crediti della Cassa. 37 Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A. Schemi del bilancio separato Schemi del bilancio separato STATO PATRIMONIALE AL 30 GIUGNO 2015 (Attivo) Voci dell'attivo 30/06/2015 31/12/2014 10. Cassa e disponibilità liquide 19.889.127 21.248.948 20. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 15.001.850 66.063.214 685.868.537 707.696.329 65.321.324 108.055.772 2.454.967.017 2.547.035.698 100. Partecipazioni 67.978.602 68.073.162 110. Attività materiali 42.448.619 42.502.758 395.950 244.666 30. Attività finanziarie valutate al fair value 40. Attività finanziarie disponibili per la vendita 50. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza 60. Crediti verso banche 70. Crediti verso clientela 80. Derivati di copertura 90. Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-) 120. Attività immateriali di cui : avviamento 130. Attività fiscali a) correnti b) anticipate b1) di cui alla Legge 214/2011 69.113.738 60.237.909 18.244.661 41.993.248 38.472.882 10.244.639 58.869.099 40.688.478 140. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione 150. Altre attività Totale dell'attivo 116.244.721 119.337.818 3.537.229.485 3.740.496.274 38 Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A. Schemi del bilancio separato STATO PATRIMONIALE AL 30 GIUGNO 2015 (Passivo e Patrimonio Netto) Voci del passivo e del patrimonio netto 30/06/2015 10. Debiti verso banche 20. Debiti verso clientela 30. Titoli in circolazione 40. Passività finanziarie di negoziazione 50. Passività finanziarie valutate al fair value 31/12/2014 605.024.408 425.129.679 1.696.811.038 1.991.728.796 641.433.286 695.375.292 205 15.208 230.558.128 251.913.744 60. Derivati di copertura 70. Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-) 80. Passività fiscali a) correnti b) differite 5.838.819 4.488.520 1.350.299 20.258.744 18.904.117 1.354.627 90. Passività associate ad attività in via di dismissione 100. Altre passività 109.666.464 80.325.279 110. Trattamento di fine rapporto del personale 9.828.900 10.301.330 120. Fondi per rischi ed oneri a) quiescenza e obblighi simili b) altri fondi 5.057.892 5.860.700 5.057.892 130. Riserve da valutazione 5.860.700 (29.304.962) 1.061.108 41.548.292 32.584.289 39.697.559 39.723.904 177.215.392 177.215.392 190. Azioni proprie (-) (346.376) (1.191.250) 220. Utile (Perdita) d'esercizio (+/-) 4.200.440 10.194.059 3.537.229.485 3.740.496.274 140. Azioni rimborsabili 150. Strumenti di capitale 160. Riserve 165. Acconti su dividendi (-) 170. Sovrapprezzi di emissione 180. Capitale Totale del passivo e del patrimonio netto Area Amministrativa Paolo Palliola L'Amministratore Delegato Divo Gronchi Il Presidente Alessandro Bandini I Sindaci Enzo Sollini Massimo Melai Giangaetano Bissaro 39 Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A. Schemi del bilancio separato CONTO ECONOMICO AL 30 GIUGNO 2015 Voci 30/06/2015 10. Interessi attivi e proventi assimilati 20. Interessi passivi e oneri assimilati 30/06/2014 42.898.368 53.342.750 (19.143.127) (24.925.839) 30. Margine di interesse 23.755.241 28.416.911 40. Commissioni attive 23.057.359 20.527.114 (673.987) (584.591) 22.383.372 19.942.523 2.281.202 1.525.471 323.196 632.400 21.090.711 32.744.039 50. Commissioni passive 60. Commissioni nette 70. Dividendi e proventi simili 80. Risultato netto dell'attività di negoziazione 90. Risultato netto dell'attività di copertura 100. Utili (Perdite) da cessione o riacquisto di : a) crediti b) attività finanziarie disponibili per la vendita 21.096.702 32.741.099 (5.991) 2.940 c) attività finanziarie detenute sino alla scadenza d) passività finanziarie 110. Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value 120. Margine di intermediazione 130. Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di : a) crediti b) attività finanziarie disponibili per la vendita (83.164) 57.179 69.750.558 83.318.523 (28.087.056) (21.329.193) (27.851.718) (20.575.669) (371.437) (607.935) 136.099 (145.589) c) attività finanziarie detenute sino alla scadenza d) altre operazioni finanziarie 140. Risultato netto della gestione finanziaria 150. Spese amministrative : 41.663.502 61.989.330 (40.441.867) (45.374.508) a) spese per il personale (23.159.028) (29.258.760) b) altre spese amministrative (17.282.839) (16.115.748) 160. Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri 97.827 (5.919.812) 170. Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali (718.878) (674.101) 180. Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali (112.459) (70.509) 190. Altri oneri/proventi di gestione 200. Costi operativi 210. Utili (Perdite) delle partecipazioni 5.598.598 5.436.292 (35.576.779) (46.602.638) (94.560) (1.094.560) 220. Risultato netto della valutazione al fair value delle attività materiali e immateriali 230. Rettifiche di valore dell'avviamento (207.083) 240. Utili (Perdite) da cessione di investimenti 3.102 250. Utile (Perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte 260. Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente 5.992.163 14.088.151 (1.791.723) (8.327.184) 4.200.440 5.760.967 4.200.440 5.760.967 270. Utile (Perdita) della operatività corrente al netto delle imposte 280. Utile (Perdita) dei gruppi di attività in via di dismissione al netto delle imposte 290. Utile (Perdita) d'esercizio 40 Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A. Schemi del bilancio separato CONTO ECONOMICO AL 30 GIUGNO 2015 (con variazioni assolute e percentuali) Voci 10. Interessi attivi e proventi assimilati 20. Interessi passivi e oneri assimilati 30/06/2015 30/06/2014 VAR. ASS. VAR % 42.898.368 53.342.750 (10.444.382) -19,58% (19.143.127) (24.925.839) 5.782.712 -23,20% 30. Margine di interesse 23.755.241 28.416.911 -4.661.670 -16,40% 40. Commissioni attive 23.057.359 20.527.114 2.530.245 12,33% 50. Commissioni passive 60. Commissioni nette 70. Dividendi e proventi simili 80. Risultato netto dell'attività di negoziazione (673.987) (584.591) (89.396) 15,29% 22.383.372 19.942.523 2.440.849 12,24% 2.281.202 1.525.471 755.731 49,54% 323.196 632.400 (309.204) -48,89% 21.090.711 32.744.039 (11.653.328) -35,59% 21.096.702 32.741.099 (11.644.397) -35,57% (5.991) 2.940 (8.931) -303,78% (83.164) 57.179 (140.343) -245,45% 90. Risultato netto dell'attività di copertura 100. Utili (Perdite) da cessione o riacquisto di : a) crediti b) attività finanziarie disponibili per la vendita c) attività finanziarie detenute sino alla scadenza d) passività finanziarie 110. Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value 120. Margine di intermediazione 130. Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di : a) crediti b) attività finanziarie disponibili per la vendita 69.750.558 83.318.523 (13.567.965) -16,28% (28.087.056) (21.329.193) (6.757.863) 31,68% (27.851.718) (20.575.669) (7.276.049) 35,36% (371.437) (607.935) 236.498 -38,90% 136.099 (145.589) 281.688 193,48% c) attività finanziarie detenute sino alla scadenza d) altre operazioni finanziarie 140. Risultato netto della gestione finanziaria 41.663.502 61.989.330 (20.325.828) -32,79% (40.441.867) (45.374.508) 4.932.641 -10,87% a) spese per il personale (23.159.028) (29.258.760) 6.099.732 -20,85% b) altre spese amministrative (17.282.839) (16.115.748) (1.167.091) 7,24% 97.827 (5.919.812) 6.017.639 101,65% (718.878) (674.101) (44.777) 6,64% 150. Spese amministrative : 160. Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri 170. Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali 180. Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali (112.459) (70.509) (41.950) 59,50% 190. Altri oneri/proventi di gestione 5.598.598 5.436.292 162.306 2,99% (35.576.779) (46.602.638) 11.025.859 -23,66% (94.560) (1.094.560) 1.000.000 -91,36% (207.083) 207.083 n.s. 3.102 (3.102) n.s. 5.992.163 14.088.151 (8.095.988) -57,47% (1.791.723) (8.327.184) 6.535.461 -78,48% 4.200.440 5.760.967 (1.560.527) -27,09% 4.200.440 5.760.967 (1.560.527) -27,09% 200. Costi operativi 210. Utili (Perdite) delle partecipazioni 220. Risultato netto della valutazione al fair value delle attività materiali e immateriali 230. Rettifiche di valore dell'avviamento 240. Utili (Perdite) da cessione di investimenti 250. Utile (Perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte 260. Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente 270. Utile (Perdita) della operatività corrente al netto delle imposte 280. Utile (Perdita) dei gruppi di attività in via di dismissione al netto delle imposte 290. Utile (Perdita) d'esercizio 41 Patrimonio netto al 30.06.2015 Redditività complessiva esercizio 2015 Stock options Derivati su proprie azioni Variazione strumenti di capitale Distribuzione straordinaria dividendi Acquisto azioni proprie Emissioni nuove azioni Variazioni di riserve Dividendi e altre destinazioni Riserve Esistenze al 01.01.2015 Modifica saldi di apertura Esistenze al 31.12.2014 Operazioni sul patrimonio netto Capitale a) azioni ordinarie 177.215 177.215 177.215 Sovrapprezzi di emissione (*) 39.724 39.724 Riserve 32.584 32.584 8.964 41.548 32.584 32.584 8.964 41.548 1.061 1.061 Azioni proprie (**) (1.191) (1.191) Utile (Perdita) di esercizio 10.194 10.194 259.587 259.587 b) altre azioni a) di utili (26) 39.698 (30.366) (29.305) Strumenti di capitale Patrimonio netto 1.928 (8.964) (1.083) (1.230) (1.230) (346) 4.200 (26) 1.928 (1.083) (*) L'importo di cui alla col. "variazioni di riserve" si riferisce alla perdita realizzata sulla negoziazione delle azioni proprie per 26 migliaia di euro; (**) La movimentazione dell'anno è riferita alla negoziazione sulle azioni proprie che incrementa e/o decrementa il patrimonio netto. 4.200 (26.166) 233.010 Schemi del bilancio separato b) altre Riserve da valutazione Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A. Variazioni dell'esercizio PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO Allocazione risultato esercizio precedente 42 Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A. Schemi del bilancio separato PROSPETTO DELLA REDDITIVITÀ COMPLESSIVA Voci 30/06/2015 30/06/2014 4.200.440 5.760.967 326.119 (390.012) (30.692.189) 4.984.326 130. Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte (30.366.070) 4.594.314 140. Redditività complessiva (voce 10 + voce 130) (26.165.630) 10.355.281 10. Utile (Perdita) d'esercizio Altre componenti reddituali al netto delle imposte senza rigiro a conto economico 20. Attività materiali 30. Attività immateriali 40. Piani a benefici definiti 50. Attività non correnti in via di dismissione 60. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto Altre componenti reddituali al netto delle imposte con rigiro a conto economico 70. Copertura di investimenti esteri 80. Differenze di cambio 90. Copertura dei flussi finanziari 100. Attività finanziarie disponibili per la vendita 110. Attività non correnti in via di dismissione 120. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto 43 Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A. Politiche contabili Politiche contabili Sezione 1 – Dichiarazione di conformità ai principi contabili internazionali La relazione semestrale della Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A. al 30 giugno 2015 e la relazione semestrale consolidata del Gruppo Cassa di Risparmio di San Miniato al 30 giugno 2015 sono state redatte applicando i criteri di rilevazione e valutazione previsti dai principi contabili internazionali – IAS/IFRS – ige ti alla data del giug o e a ati dall’I te atio al Accounting Standards Board (IASB) e le relative interpretazioni dell’I ter atio al Fi a cial Reporti g I terpretatio s Committee (IFRIC) omologati dalla Commissione Europea, come stabilito dal Regolamento Co u ita io . del luglio , e epito i Italia all’a t. del De eto Legislativo 28 febbraio 2005 n. 38. La relazione semestrale, in quanto redatta ai soli fini di determinazione dei Fondi Propri, così come i hiesto dalle ist uzio i di Ba a d’Italia, o i lude tutte le i fo azio i i hieste dai suddetti principi conta ili i te azio ali ed, i pa ti ola e, uelle i hieste dallo IA“ Bila i I te edi . Per quanto riguarda gli schemi la semestrale è redatta facendo riferimento alla Circolare n. 262 del di e e della Ba a d’Italia, odifi ata dal te zo aggiornamento del 22 dicembre 2014 (di seguito la Ci ola e aggio ata . A decorrere dai bilanci degli esercizi con inizio dal 1° gennaio 2015 trovano applicazione i seguenti regolamenti omologati dalla Commissione Europea ed interpretativi dei principi contabili IAS/IFRS: - - Reg. CE n. 634/2014 che ha introdotto, obbligatoriamente a far tempo dal bilancio 2015, l’i te p etazio e IFRIC T i uti . Il do u e to i pa ola t atta la o ta ilizzazio e di u a passività relativa al pagamento di un tributo, diverso da u ’i posta sul eddito e ui di fuo i dall’a ito di appli azio e dello IA“ . L’IFRIC , più i dettaglio, hia is e: i uale sia il fatto vincolante che dà origine alla rilevazione di una passività relativa al pagamento di un tributo; ii) quando debba essere contabilizzata una passività relativa al pagamento di un tributo; iii) gli effetti di tale interpretazione sui bilanci intermedi (ex IAS 34). Reg. . / he ha appo tato le odifi he ai p i ipi o ta ili di ui all’ Annual Improvements to IFRSs: 2011-2013 Cycle ell’a ito dell’usuale p o esso a uale di miglioramento degli stessi sviluppato nel contesto dell'ordinaria attività di razionalizzazione e di chiarimento dei principi contabili internazionali. L'obiettivo dei miglioramenti annuali è quello di trattare argomenti necessari relativi a incoerenze riscontrate negli International Financial Reporting Standard (IFRS) oppure a chiarimenti di carattere terminologico, che non rivestono un carattere di urgenza. Le modifiche riguardano: o IFRS 3 Aggregazioni aziendali (Business Combinations – Scope exception for joint ventures). La odifi a hia is e he dall’a ito di appli azio e dell’IFR“ es lusa la formazione di tutti i tipi di joint arrangement, o e defi iti dall’IFR“ . o IFRS 13 Valutazione del fair value (Fair Value Measurement). La modifica chiarisce he l’e ezio e di ui al pa ag afo dell’IFR“ , elati a alla possi ilità di aluta e il fair value di una posizione netta (nel caso vi siano attività e passività finanziarie con posizioni compensative dei rischi di mercato o del rischio di credito), si applica a tutti i o t atti i lusi ell’a ito di appli azio e dello IA“ e i futu o dell’IFR“ ) 44 Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A. o Politiche contabili indipendentemente dal fatto che soddisfino la definizione di attività e passività finanziarie fornita dallo IAS 32. IAS 40 Investimenti immobiliari (Investment Properties – Interrelationship between IFRS 3 and IAS 40). La odifi a hia is e he l’IFR“ e lo IAS 40 non si escludono i e de ol e te e he, al fi e di dete i a e se l’a uisto di u a p op ietà i o ilia e ie t i ell’a ito di appli azio e dell’IFR“ o dello IA“ o o e fa riferimento alle specifiche indicazioni fornite dai rispettivi principi. È necessaria i fatti u a alutazio e pe dete i a e se l’a uisizio e di u i esti e to i o ilia e o figu i l’a uisizio e di u ’atti ità, di u g uppo di atti ità o addi ittu a di u ’ope azio e di agg egazio e azie dale ai se si dell’IFR“ . L’i t oduzio e dei suddetti p i ipi, e e da e ti ed i te p etazio i o ha o po tato al u effetto sul risultato della semestrale. Ad eccezione di quanto sopra richiamato, i principi contabili utilizzati per la redazione della semestrale sono gli stessi adottati per il bilancio separato e consolidato al 31 dicembre 2014, a cui si rimanda per maggiori dettagli. “i uole i olt e i hia a e l’i po ta te odifi a del o etto di esposizio i dete io ate a e uta ell’a ito del p o esso di e isio e e a o izzazione del quadro regolamentare europeo in ambito a a io. A pa ti e dall’ese izio la p ese tazio e della ualità del edito tie e i fatti o to della lassifi azio e i t odotta dal ° aggio a e to della Ci ola e Ba a d’Italia . , e esso il 20 gennaio 2015. Tale aggiornamento ha la finalità di adeguare la classificazione previgente alle uo e defi izio i di Non-performing exposures NPE e di Forbearance i t odotte dagli Implementing Technical Standards IT“ pu li ati dall’EBA, adottati da parte della Commissione Eu opea lo s o so ge aio e pu li ati sulla Gazzetta Uffi iale dell’U io e Eu opea lo s o so febbraio. Per quanto attiene la normativa di bilancio, le modifiche in questione sono destinate ad aggiornare i relativi co te uti della Ci ola e . Il ila io a a io: s he i e egole di o pilazio e , i fatti i o sultazio e il do u e to e a te l’aggio a e ti o cui si intende modificare, per le a he e gli i te edia i fi a zia i, l’i fo ati a di ota i teg ati a sulla ualità del edito pe adeguarla alle nuove definizioni di attività finanziarie deteriorate introdotte ai fini delle segnalazioni di vigilanza nel mese di gennaio 2015. Le nuove disposizioni regolamentari preservano la differenziazione delle esposizioni creditizie in classi rappresentative della rispettiva rischiosità. In particolare, sono previste unicamente tre classi pe il edito dete io ato: esposizio i s adute dete io ate .d. past due , i ade pie ze p o a ili (c.d. Unlikely to pay e soffe e ze . L’i sie e delle t e lassi ostituis e l’agg egato Non Performing Exposures di ui ai itati IT“ dell’EBA. Risulta o pe ta to a ogate le p e ige ti ozio i di I agli e di Esposizio i Rist uttu ate . Detto he le defi izio i di esposizio i s adute e di soffe e ze si a te go o alli eate alla p e ede te o ati a, ile a te e ide zia e he le I ade pie ze p o a ili app ese ta o l’ulte io e atego ia di esposizioni deteriorate per le quali la banca giudica improbabile che il debitore adempia integralmente (in linea capitale e/o interessi) alle proprie obbligazioni creditizie, senza che vi sia la necessità di porre in essere azioni volte a preservare le ragio i di edito uali, ad ese pio, l’es ussio e delle ga a zie. Tale alutazio e effettuata dalla banca indipendentemente dalla presenza di eventuali insoluti e quindi non è necessario attendere l’espli ita a ifestazio e del seg ale di a o alia. 45 Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A. Politiche contabili È inolt e i t odotta l’ulte io e tipologia editizia delle Esposizio i oggetto di o essio i .d. Forborne Exposures), trasversale a tutte le succitate categorie di stato del credito deteriorato e non. Queste ultime rappresentano le concessioni nei confronti di un debitore che affronta, o è in procinto di affrontare, difficoltà nel rispetto dei propri impegni di pagamento (troubled debt). Si informa che le attività deteriorate al 31 dicembre 2014 riconsiderate secondo le nuove definizioni i t odotte dall’EBA sono sostanzialmente coerenti con le attività deteriorate determinate secondo le p e ige ti ist uzio i Ba a d’Italia. La p ese te se est ale stata edatta ite e do app op iato l’utilizzo del p esupposto della continuità aziendale. Con riferimento alle i di azio i fo ite ell’a ito del Do u e to . del fe aio , e a ato o giu ta e te da Ba a d’Italia, Co so e Is ap e su essi i aggio a e ti, la Cassa ha la ragionevole aspettativa di continuare con la sua esistenza operativa in un futuro prevedibile ed ha, pertanto, redatto la semestrale nel presupposto della continuità aziendale. Le incertezze conseguenti all’attuale o testo e o o i o o ge e a o du i sulla apa ità della so ietà di o ti ua e ad ope a e o e u ’e tità i fu zio a e to. Di seguito si riportano integralmente le politiche contabili adottate per la redazione della relazione semestrale rimaste invariate rispetto a quelle già adottate per il bilancio annuale chiuso al 31 dicembre 2015. Sezione 2 – Principi generali di redazione La semestrale è redatta con chiarezza e rappresenta in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale, finanziaria e il risultato economico al 30 giugno 2015 ed è costituita dallo stato patrimoniale, dal conto economico, dal prospetto della redditività complessiva e dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto della Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A. e del Gruppo Cassa di Risparmio di San Miniato. La semestrale è corredata dalla relazione degli amministratori sull'andamento della gestione della Cassa e del Gruppo. Di seguito vengono indicati i principi generali che hanno ispirato la redazione dei conti di bilancio semestrale: - - le alutazio i so o effettuate ella p ospetti a della o ti uazio e dell’atti ità; i costi ed i ricavi sono rilevati secondo il principio della contabilizzazione per competenza economica; la semestrale è redatta privilegiando la prevalenza della sostanza sulla forma e nel rispetto del p i ipio di ile a za e sig ifi ati ità dell’i fo azio e; per assicurare la comparabilità dei dati negli schemi di bilancio semestrale, le modalità di rappresentazione e di classificazione vengono mantenute costanti nel tempo a meno che il lo o a ia e to o sia di etto a e de e più app op iata u ’alt a esposizio e dei dati; ogni classe rilevante di voci simili viene esposta distintamente negli schemi di stato patrimoniale e conto economico; le voci aventi natura o destinazione dissimile sono rappresentate separatamente a meno che siano state considerate irrilevanti; 46 Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A. Politiche contabili nello stato patrimoniale e nel conto economico non sono indicati i conti che non presentano importi né per l'esercizio al quale si riferisce il bilancio né per quello precedente; - le attività e le passività, i costi e i ricavi non sono fra loro compensati, salvo nei casi in cui sia espressamente ammesso o richiesto dai principi contabili internazionali o dalle disposizioni o te ute ella Ci ola e aggio ata . I o fo ità a ua to disposto dall’a t. del D.Lgs. . del fe aio , la se est ale redatta utilizza do l’eu o o e o eta di o to, o e o di e sa e te i di ato. - Parte relativa alle principali voci di bilancio 1 - ATTIVITA’ FINANZIARIE DETENUTE PER LA NEGOZIAZIONE a) Criteri di iscrizione L’is izio e i iziale delle atti ità fi a zia ie avviene alla data di regolamento per i titoli di debito e di capitale e alla data di sottoscrizione per i contratti derivati. All’atto della ile azio e i iziale le atti ità fi a zia ie dete ute pe la egoziazio e so o ile ate al loro fair value che corrisponde normalmente al corrispettivo pagato, senza considerare i costi e proventi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso, che sono invece imputati direttamente a conto economico. In tale voce vengono classificati eventuali derivati impliciti presenti in strumenti finanziari strutturati non strettamente correlati agli stessi, i quali, avendo le caratteristiche per soddisfare la definizione di de i ato e go o s o po ati dal o t atto ospite ed is itti al fair value. Al contratto primario è applicato il criterio contabile proprio di riferimento. b) Criteri di classificazione Le attività finanziarie detenute per la negoziazione comprendono i titoli di debito e di capitale acquisiti al fine di ottenere profitti nel breve periodo derivanti dalle variazioni dei prezzi di tali strumenti. Figura in questa voce anche il valore positivo dei contratti derivati di negoziazione, inclusi quelli incorporati in strumenti finanziari complessi che sono stati oggetto di rilevazione separata. c) Criteri di valutazione Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività finanziarie detenute per la negoziazione sono valorizzate al fair value. La variazione del fair value è rilevata in contropartita nel conto economico. Per gli strumenti finanziari quotati in un mercato attivo, il fair value è pari alla quotazione di riferimento del mercato alla data di chiusura del bilancio. Per gli strumenti finanziari negoziati in un mercato non attivo, il fair value viene determinato utilizzando metodi di stima e modelli valutativi generalmente accettati e che sono basati su dati rilevabili sul mercato, quali: metodi basati sulla valutazione di strumenti quotati che presentano analoghe caratteristiche, attualizzazione di flussi di cassa futuri, modelli di determinazione del prezzo di opzioni, valori rilevati in recenti transazioni comparabili, tenendo conto dei diversi profili di rischio insiti negli strumenti stessi. I titoli di capitale e i correlati strumenti derivati, per i quali non sia possibile determinare il fair value in maniera attendibile secondo le linee guida sopra indicate, restano iscritti al valore di costo 47 Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A. Politiche contabili rettificato a fronte di perdite per riduzione di valore. Tali perdite per riduzione di valore non sono ripristinate. d) Criteri di cancellazione Le attività finanziarie vengono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari de i a ti dalle atti ità stesse o ua do l’atti ità fi a zia ia ie e eduta t asfe e do sosta zial e te tutti i rischi e benefici ad essa connessi. I titoli i e uti ell’a ito di u a ope azio e he o t attual e te p e ede la su essi a e dita e i titoli o seg ati ell’a ito di u a ope azio e he o t attual e te p e ede il su essi o ia uisto, non sono, rispettivamente, registrati o cancellati dal bilancio. Di conseguenza, nel caso di titoli a uistati o a o do di i e dita l’i po to pagato ie e egist ato i ila io o e edito e so clientela o banche, mentre nel caso di titoli ceduti con accordo di riacquisto la passività viene registrata nei debiti verso banche o verso clientela. e) Criteri di rilevazione delle componenti reddituali Gli interessi e i dividendi dei titoli vengono iscritti rispettivamente nella voce di conto economico I te essi atti i e p o e ti assi ilati e ella o e di o to e o o i o Di ide di e p o e ti si ili ; gli utili o le perdite da negoziazione e le plusvalenze e le minusvalenze derivanti dalla variazione di fair value so o ile ate ella o e di o to e o o i o Risultato etto dell’atti ità di egoziazio e , ad eccezione di quelli relativi a strumenti derivati attivi connessi con la Fair Value Option che sono classificati nella voce di conto economico Risultato etto delle atti ità e passi ità fi a zia ie alutate al fair value”. 2 - ATTIVITA’ FINANZIARIE DISPONIBIILI PER LA VENDITA a) Criteri di iscrizione L’is izio e i iziale dell’atti ità fi a zia ia avviene alla data di regolamento per i titoli di debito e di apitale e alla data di e ogazio e i aso di editi. All’atto della ile azio e i iziale le atti ità so o contabilizzate al loro fair value che corrisponde normalmente al costo di acquisto, comprensivo dei costi e proventi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso. “e l’is izio e a ie e a seguito di i lassifi azio e dalle atti ità dete ute si o alla s ade za, il alo e di iscrizione è rappresentato dal fair value al momento del trasferimento. Nel caso di titoli di debito l’e e tuale diffe e za t a il alo e i iziale e il alo e di i o so ie e ipa tita lu go la ita del titolo con il metodo del costo ammortizzato. b) Criteri di classificazione Questa categoria residuale accoglie le attività finanziarie non derivate, che non sono classificate fra le attività finanziarie detenute per la negoziazione o attività finanziarie detenute sino alla scadenza, ovvero nel portafoglio crediti. Sono classificate in questa voce anche le interessenze azionarie non gestite con finalità di negoziazione e non qualificabili di controllo, collegamento e controllo congiunto e i titoli obbligazionari che non sono oggetto di attività di trading. c) Criteri di valutazione Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività finanziarie disponibili per la vendita sono valutate 48 Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A. Politiche contabili al fair value con la rilevazione a conto economico della quota interessi come risultante dall’appli azio e del osto a o tizzato e o l’i putazio e i putazio e degli utili/perdite derivanti dalla variazione di fair value in una apposita riserva di patrimonio netto ad eccezione delle perdite per riduzione di valore. Per gli strumenti finanziari quotati in un mercato attivo, il fair value è pari alla quotazione di riferimento del mercato alla data di chiusura del bilancio. Per gli strumenti finanziari negoziati in un mercato non attivo, il fair value viene determinato utilizzando metodi di stima e modelli valutativi generalmente accettati e che sono basati su dati rilevabili sul mercato, quali: metodi basati sulla valutazione di strumenti quotati che presentano analoghe caratteristiche e attualizzazione di flussi di cassa attesi, tenendo conto dei diversi profili di rischio insiti negli strumenti stessi. I titoli di capitale per i quali non sia possibile determinare il fair value in maniera attendibile, sono a te uti al osto, ettifi ato a f o te dell’a e ta e to di pe dite pe iduzio e di alo e. Il valore delle attività finanziarie disponibili per la vendita è inoltre sottoposto a test di verifica (impairment) qualora ricorrano obiettive evidenze di riduzione di valore dipendenti dal deterioramento della solvibilità degli emittenti e dagli altri indicatori previsti dallo IAS 39. L’a o tare della eventuale perdita viene determinata come differenza tra il valore contabile ed il fair value corrente. In particolare, per i titoli di capitale quotati in un mercato attivo una riduzione del fair value al di sotto del costo superiore al 20% o prolungata per oltre 9 mesi è ritenuta una evidenza obiettiva di riduzione di valore alla quale, quindi, consegue la rilevazione di una rettifica di valore come nel seguito indicato. Per le partecipazioni non quotate il fair value è stimato sulla scorta delle metodologie di valutazione d’azie da più pe ti e ti i ase al tipo di atti ità s olta da ias u a pa te ipata; tali atti ità e go o mantenute al valore di libro se il loro fair value non può essere determinato in modo affidabile. I titoli disponibili per la vendita sono inoltre sottoposti ad impairment test qualora ricorrano situazioni si to ati he dell’esiste za di pe dite di alo e dipe de ti dal dete io a e to della sol i ilità degli emittenti e dagli altri indicatori previsti dallo IAS 39. Le rettifiche di valore derivanti dal test di impairment vengono contabilizzate interamente nel conto economico, comprese quelle cumulate nella riserva di patrimonio netto direttamente attribuibile al singolo strumento finanziario oggetto di svalutazione. Le successive riprese di valore effettuate, qualora i motivi che hanno originato precedenti rettifiche di valore per impairment siano venuti meno a seguito di un evento verificatosi successivamente alla loro rilevazione, vengono contabilizzate in contropartita: - della riserva di patrimonio netto, per gli strumenti rappresentativi di capitale; - del conto economico, per gli strumenti di debito e per i crediti. d) Criteri di cancellazione Le attività finanziarie vengono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari de i a ti dalle atti ità stesse o ua do l’atti ità fi a zia ia ie e eduta t asfe e do sosta zial e te tutti i rischi e benefici ad essa connessi. I titoli i e uti ell’a ito di u a ope azio e he o t attual e te p e ede la successiva vendita e i titoli o seg ati ell’a ito di u a ope azio e he o t attual e te p e ede il su essi o ia uisto, 49 Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A. Politiche contabili non sono, rispettivamente, registrati o cancellati dal bilancio. Di conseguenza, nel caso di titoli acquistati con accordo di rive dita l’i po to pagato ie e egist ato i ila io o e edito e so clientela o banche, mentre nel caso di titoli ceduti con accordo di riacquisto la passività viene registrata nei debiti verso banche o verso clientela o tra le altre passività. e) Criteri di rilevazione delle componenti reddituali Gli i te essi e i di ide di su titoli e go o is itti ispetti a e te elle o i I te essi atti i e p o e ti assi ilati e Di ide di e p o e ti si ili ; gli utili o le pe dite ealizzati o la e dita o il ia uisto so o ile ate ella o e Utili/pe dite da essio e o ia uisto di atti ità fi a zia ie dispo i ili pe la e dita ; le plus ale ze e le i us ale ze de i a ti dalla alutazio e al fair value dei titoli disponibili per la vendita vengono imputate al pat i o io etto ella o e ise e da alutazio e e so o i e sate al o to e o o i o al o e to della dis issio e o i p ese za di u a perdita di valore rilevata in seguito al test di impairment ella o e Rettifi he/ ip ese di alo e ette per dete io a e to di atti ità dispo i ili pe la e dita . Qualora i motivi della perdita di valore siano rimossi a seguito di un evento verificatosi successivamente alla rilevazione della riduzione di valore vengono effettuate riprese di valore. Tali riprese di valore sono imputate a conto economico nel caso di titoli di debito o di crediti alla voce Rettifi he/ ip ese di alo e ette pe dete io a e to di atti ità dispo i ili pe la e dita , e vengono imputate a patrimonio netto nel caso di titoli di capitale ella o e Rise e da alutazio e e i e sate al o to e o o i o all’atto della essio e 3 - ATTIVITA’ FINANZIARIE DETENUTE SINO ALLA SCADENZA a) Criteri di iscrizione L’is izio e i iziale dell’atti ità fi a zia ia a ie e alla data di regolamento. All’atto della ile azio e i iziale le atti ità fi a zia ie lassifi ate ella p ese te atego ia so o contabilizzate al fair value, che corrisponde normalmente al corrispettivo pagato, comprensivo degli eventuali costi e proventi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso. “e la ile azio e i uesta atego ia a ie e pe i lassifi azio e dalle Atti ità dispo i ili pe la e dita , il fair value dell’atti ità alla data di i lassifi azio e ie e assu to o e uo o osto a o tizzato dell’atti ità stessa. b) Criteri di classificazione Nella presente categoria sono classificate le attività finanziarie non derivate, con pagamenti fissi o dete i a ili e s ade za fissa he la Cassa ha l’oggetti a i te zio e e apa ità di detenere sino alla scadenza. Se in seguito ad un cambiamento di volontà o di capacità non risulta più appropriato mantenere un i esti e to o e dete uto si o a s ade za, uesto ie e i lassifi ato t a le Atti ità dispo i ili pe la e dita . Ogniqualvolta le vendite o le riclassificazioni risultano non irrilevanti sotto il profilo quantitativo e qualitativo, qualsiasi investimento detenuto fino alla scadenza che residua deve essere riclassificato come disponibile per la vendita. c) Criteri di valutazione Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività finanziarie detenute sino alla scadenza sono 50 Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A. Politiche contabili valutate al costo ammortizzato determinato utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo, rettificato per tenere in considerazione gli effetti derivanti da eventuali svalutazioni. I titoli detenuti sino alla scadenza sono inoltre sottoposti a test di verifica (impairment) qualora i o a o ele e ti o ietti i i a l’esiste za di pe dite di alo e dipe de ti dal dete io a e to della solvibilità degli emittenti e dagli altri indicatori previsti dallo IAS 39. L’i po to della e e tuale pe dita di alo e ie e dete i ato o e diffe e za t a il alo e o ta ile dell’atti ità e il alo e e upe a ile pa i al alo e attuale dei futu i flussi fi a zia i attesi, scontati al tasso di interesse effettivo originario. L’i po to delle pe dite di alo e ie e ile ato el o to e o o i o. Qualora siano venuti meno i motivi che hanno originato le rettifiche di valore a seguito di un evento verificatosi successivamente alla rilevazione della riduzione di valore, vengono effettuate riprese di valore con imputazione a conto economico. d) Criteri di cancellazione Le attività finanziarie vengono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivati dalle atti ità stesse o ua do l’atti ità fi a zia ia ie e eduta t asfe e do sosta zial e te tutti i rischi e benefici ad essa connessi. e) Criteri di rilevazione delle componenti reddituali Il isultato de i a te dall’appli azio e del ite io del osto ammortizzato viene iscritto nella voce I te essi atti i e p o e ti assi ilati , e t e gli utili e le pe dite ealizzati o la e dita o il o il i o so so o ipo tati ella o e Utili/pe dite da essio e o ia uisto di atti ità fi a zia ie detenute si o alla s ade za ; le pe dite di alo e de i a ti dal test di impairment e le eventuali ip ese di alo e e go o egist ate ella o e Rettifi he/ ip ese di alo e ette pe dete io a e to di atti ità fi a zia ie dete ute si o alla s ade za . 4 - CREDITI a) Criteri di iscrizione L’is izio e i iziale di u edito a ie e alla data di e ogazio e, o e o, el aso di u titolo di debito, alla data di regolamento, sulla base del fair value dello strumento finanziario, pari o al e te all’a o ta e erogato, o al prezzo di sottoscrizione, comprensivo dei costi e proventi di t a sizio e di etta e te att i ui ili al si golo st u e to e dete i a ili si dall’o igi e dell’ope azio e, a o h li uidati i u o e to su essi o. Sono esclusi i costi che, pur avendo le caratteristiche suddette, sono inquadrabili tra i costi interni di carattere amministrativo o sono oggetto di rimborso da parte della controparte debitrice. I contratti di riporto e le operazioni di pronti contro termine con obbligo di rivendita a termine sono iscritti in bilancio come operazioni di impiego. In particolare, le seconde sono rilevate come crediti pe l’i po to o isposto a p o ti. b) Criteri di classificazione Nel portafoglio crediti sono classificati gli impieghi con banche e con clientela, non derivati, sia erogati direttamente sia acquistati da terzi, che prevedono pagamenti fissi o comunque dete i a ili, he o so o uotati i u e ato atti o e o so o stati lassifi ati all’o igi e t a le 51 Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A. Politiche contabili Atti ità fi a zia ie di egoziazio e o t a le Atti ità fi a zia ie dispo i ili pe la e dita . Nella voce crediti rientrano inoltre i crediti commerciali, le operazioni pronti contro termine, i crediti originati da operazioni di leasing finanziario ed i titoli acquistati in sottoscrizione o collocamento privato, con pagamenti determinati o determinabili, non quotati in mercati attivi. I editi so o i se iti el suddetto po tafoglio al o e to dell’e ogazio e e o posso o esse e successivamente trasferiti in altri portafogli; gli interessi vengono calcolati secondo il tasso interno di rendimento. c) Criteri di valutazione Dopo l’is izio e i iziale, i editi so o alutati al osto a o tizzato, pa i al alo e di is izio e iniziale diminuito/aumentato dei rimborsi di capitale, delle rettifiche/riprese di valore e dell’a o ta e to – determinato con il metodo del tasso di interesse effettivo – della differenza tra l’a o ta e e ogato e uello i o sa ile a s ade za, i o du i ile tipi a e te ai osti e p o e ti imputati direttamente al singolo credito. Il tasso di interesse effettivo è il tasso che eguaglia il valore attuale dei flussi futu i del edito, pe apitale ed i te esse, all’a o ta e e ogato o p e si o dei osti e p o e ti i o dotti al edito. L’effetto e o o i o dei costi e dei proventi viene così distribuito finanziariamente lungo la vita residua attesa del credito. Il metodo del costo ammortizzato non viene utilizzato per i crediti a breve termine, per i quali l’effetto dell’appli azio e della etodologia des itta risulta trascurabile. Tali crediti sono valutati al costo storico. Analogo criterio di valorizzazione viene adottato per i crediti senza una scadenza definita o a revoca. Almeno ad ogni data di bilancio i crediti sono valutati (impairment test) per verifi a e l’esiste za di eventuali riduzioni di valore a seguito di eventi successivi alla rilevazione iniziale e dipendenti dal deterioramento della solvibilità dei debitori. Rientrano in questo ambito i crediti deteriorati ai quali è stato attribuito lo status di sofferenza, incaglio, ristrutturato e crediti scaduti. Sono oggetto di un processo di valutazione analitica le sofferenze, gli incagli e i crediti ristrutturati. L’a o ta e delle ettifi he di alo e di ias u edito pa i alla diffe e za t a il alore di bilancio dello stesso al momento della valutazione (costo ammortizzato) ed il valore attuale dei flussi di cassa ritenuti recuperabili, calcolato applicando il tasso di interesse effettivo originario. I flussi di cassa previsti tengono conto dei tempi di recupero attesi e del presumibile valore di realizzo delle eventuali ga a zie o h dei osti he si itie e e a o soste uti pe il e upe o dell’esposizio e editizia. La rettifica di valore è iscritta a conto economico. I crediti ad andamento regolare per i quali non sono state individuate singolarmente evidenze oggettive di perdita (di norma i crediti in bonis, e o u ue i editi i i i ge e ale), ivi inclusi uelli e so o t opa ti eside ti i paesi a is hio e le esposizio i s adute sono sottoposte a valutazione collettiva. Questa valutazione avviene per categorie di crediti omogenee in termini di rischio di credito e viene effettuata utilizzando percentuali di perdita stimate tenendo conto di serie storiche, opportunamente rettifi ate pe eut alizza e l’effetto di e e ti o o di a i, fo date su elementi rilevabili alla data della valutazione, che consentano di stimare il valore della perdita latente insita in tale gruppo di crediti. Le rettifiche di valore determinate collettivamente sono imputate al conto economico. Ad ogni data di chiusura del bilancio e delle situazioni infrannuali le eventuali rettifiche aggiuntive o riprese di alo e e go o i al olate i odo diffe e ziale o ife i e to all’i te o po tafoglio di editi in bonis alla stessa data. 52 Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A. Politiche contabili Il valore originario dei crediti viene ripristinato negli esercizi successivi se vengono meno i motivi che ne hanno determinato la rettifica purchè tale valutazione sia oggettivamente collegabile ad un evento verificatosi successivamente alla rettifica stessa. La ripresa di valore è iscritta nel conto economico e non può in ogni caso superare il costo ammortizzato che il credito avrebbe avuto in assenza di precedenti rettifiche. d) Criteri di cancellazione I crediti ceduti vengono cancellati dalle attività in bilancio solamente se la cessione ha comportato il sostanziale trasferimento di tutti i rischi e benefici connessi ai crediti stessi. Per contro, qualora siano stati mantenuti i rischi e benefici relativi ai crediti ceduti, questi continuano ad essere iscritti tra le attività del bilancio, ancorché giuridicamente la titolarità del credito sia stata effettivamente trasferita. Nel caso in cui non sia possibile accertare il sostanziale trasferimento dei rischi e benefici, i crediti vengono cancellati dal bilancio qualora non sia stato mantenuto alcun tipo di controllo sugli stessi. In caso contrario, la conservazione, anche in parte, di tale controllo comporta il mantenimento in bilancio dei crediti in misura pari al coinvolgimento esiduo, isu ato dall’esposizio e ai cambiamenti di valore dei crediti ceduti ed alle variazioni dei flussi finanziari degli stessi. Infine, i crediti ceduti vengono cancellati dal bilancio nel caso in cui vi sia la conservazione dei diritti contrattuali a i e e e i elati i flussi di assa, o la o testuale assu zio e di u ’o ligazio e a pagare detti flussi, e solo essi ad altri soggetti terzi. e) Criteri di rilevazione delle componenti reddituali Gli interessi sui crediti vengono iscritti nella vo e I te essi atti i e p o e ti assi ilati , e t e le pe dite de i a ti dall’appli azio e dei p o edi e ti di e ifi a impairment test) sopradescritti e le e e tuali ip ese di alo e so o egist ate ella o e Rettifi he/ ip ese di alo e ette pe dete io a e to di editi . Gli utili o le pe dite da essio e so o ipo tati ella o e Utili/pe dite da essio e o ia uisto di editi . 5 - ATTIVITA’ FINANZIARIE VALUTATE AL FAIR VALUE a) Criteri di iscrizione L’is izio e i iziale dell’atti ità fi a ziaria avviene alla data di regolamento per i titoli di debito o di capitale ed alla data di erogazione nel caso di crediti. All’atto della ile azio e i iziale le atti ità fi a zia ie alutate al fair value vengono rilevate al loro fair value che corrisponde normalmente al corrispettivo pagato, senza considerare i costi o proventi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso che sono invece imputati a conto economico. L’appli azio e della Fair Value Option (FVO) si estende a tutte le attività e passività finanziarie che, diversamente classificate, avrebbero originato una distorsione nella rappresentazione contabile del isultato e o o i o e pat i o iale e a tutti gli st u e ti he so o gestiti e isu ati i u ’otti a di fair value. b) Criteri di classificazione Sono classificate in questa categoria le attività che si intende valutare al fair value con impatto a 53 Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A. Politiche contabili conto economico (ad eccezione degli strumenti di capitale che non hanno un fair value attendibile) quando: 1. la designazione al fair value consente di eliminare o di ridurre le significative distorsioni nella rappresentazione contabile del risultato economico e patrimoniale degli strumenti finanziari; oppure 2. la gestione e/o valutazione di un gruppo di strumenti finanziari al fair value con effetti a conto e o o i o oe e te o u a st ategia di isk a age e t o d’i esti e to do u e tata su tale base anche alla Direzione aziendale; oppure 3. si è in presenza di uno strumento contenente un derivato implicito che modifica in modo significativo i flussi di cassa dello strumento ospite e che deve essere scorporato. c) Criteri di valutazione Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività sono valorizzate al fair value. Per la determinazione del fair value degli strumenti finanziari quotati in un mercato attivo, vengono utilizzate le quotazioni di mercato. In assenza di un mercato attivo, vengono utilizzati metodi di stima e modelli valutativi generalmente accettati e che sono basati su dati rilevabili sul mercato quali : metodi basati sulla valutazione di strumenti quotati che presentano analoghe caratteristiche, attualizzazione di flussi di cassa futuri, modelli di determinazione del prezzo di opzioni, valori rilevati in recenti transazioni comparabili. d) Criteri di cancellazione Le attività finanziarie vengono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari de i ati dalle atti ità stesse o ua do l’atti ità fi a zia ia ie e eduta t asfe e do sosta zial e te tutti i rischi/benefici ad essa connessi. I titoli i e uti ell’a ito di u a ope azio e he o t attual e te p e ede la su essi a e dita e i titoli o seg ati ell’a ito di u a ope azio e he o t attual e te p e ede il su essi o ia uisto, non sono, rispettivamente, registrati o cancellati dal bilancio. Di conseguenza, nel caso di titoli a uistati o a o do di i e dita l’i po to pagato ie e egist ato i ila io o e edito e so clientela o banche, mentre nel caso di titoli ceduti con accordo di riacquisto la passività viene registrata nei debiti verso banche o verso clientela o tra le altre passività. e) Criteri di rilevazione delle componenti reddituali Gli utili e le perdite derivanti dalla variazione di fair value delle attività finanziarie sono rilevati nella voce di conto eco o i o Risultato etto delle atti ità e passi ità fi a zia ie alutate al fair value . 6 - OPERAZIONI DI COPERTURA a) Criteri di iscrizione- Finalità Le operazioni di copertura dei rischi sono finalizzate a neutralizzare potenziali perdite rilevabili su un determinato elemento o gruppo di elementi, attribuibili ad un determinato rischio, tramite gli utili rilevabili su un diverso elemento o gruppo di elementi nel caso in cui quel particolare rischio dovesse effettivamente manifestarsi. 54 Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A. Politiche contabili b) Criteri di classificazione La Cassa ha adottato la tecnica della Fair Value Option (FVO) di coperture naturali in alternativa all’Hedge Accou ti g nella gestione contabile delle coperture specifiche del passivo. c) Criteri di valutazione e di rilevazione delle componenti reddituali Gli strumenti derivati che sono considerati di copertura da un punto di vista economico essendo gestionalmente collegati a passività finanziarie valutate al fair value (Fair Value Option) sono classificati tra i derivati di negoziazione; i relativi differenziali o margini positivi e negativi maturati sino alla data di riferimento del bilancio, nel rispetto della loro funzione di copertura, sono registrati tra gli interessi attivi e passivi, mentre i profitti e le perdite da valutazione sono rilevati nella voce di o to e o o i o Risultato etto delle atti ità e passi ità fi a zia ie alutate al fair value . 7 - PARTECIPAZIONI a) Criteri di iscrizione Nella relazione semestrale di Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A. la voce comprende le partecipazioni detenute in società controllate, collegate ed in quelle soggette a controllo congiunto; tali pa te ipazio i all’atto della ile azio e i iziale so o is itte al osto di a uisto, i teg ato dei costi direttamente attribuibili. I criteri di consolidamento sono immutati rispetto ai criteri utilizzati al 31 dicembre 2014, cui si rinvia. Nella relazione consolidata del Gruppo Cassa di Risparmio di San Miniato la voce comprende le partecipazioni detenute in società collegate. b) Criteri di classificazione Ai fini della classificazione in tale voce, sono considerate controllate le entità per le quali si detiene il potere di determinare le politiche finanziarie e gestionali al fine di ottenere benefici. Ciò avviene quando è detenuta, direttamente e/o indirettamente, più della metà dei diritti di voto ovvero in presenza di altre condizioni di controllo di fatto, quali ad esempio la nomina della maggioranza degli Amministratori. Sono considerate entità a controllo congiunto quelle per cui vi sono accordi contrattuali, parasociali o di alt a atu a pe la gestio e pa iteti a dell’atti ità e la o i a degli A i ist ato i. Le entità collegate sono quelle in cui si detiene il 20% o una quota superiore dei diritti di voto e le società nelle quali – pur con una quota di diritti di voto inferiori – si ha il potere di partecipare alla determinazione delle politiche finanziarie e gestionali della partecipata in virtù di particolari legami giuridici quali la partecipazione a patti di sindacato. Nell’a ito di tali lassifi azio i si p es i de dall’esiste za o e o di pe so alità giu idi a e el computo dei diritti di voto sono considerati anche i diritti di voto potenziali correntemente esercitabili. c) Criteri di valutazione Nella relazione semestrale di Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A. le partecipazioni sono valutate al osto. Ad og i data di ila io o situazio e i f a uale ie e a e tata l’e e tuale e ide za he la partecipazione abbia subìto una riduzione di valore attraverso la predisposizione del test di impairment edia te l’a alisi p ospetti a della situazio e e o o i a, pat i o iale e fi a zia ia della partecipata. 55 Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A. Politiche contabili Qualora emergano evidenze che il valore di una partecipazione possa aver subìto una riduzione, si procede alla stima del valore recuperabile della partecipazione stessa, rappresentato dal maggiore tra il fair value al etto dei osti di e dita ed il alo e d’uso. Quest’ulti o il alo e attuale dei flussi finanziari futuri che la partecipazione potrà generare, incluso il valore di dismissione finale dell’i esti e to. “e il alo e e upe a ile isulta i fe io e al alo e o ta ile la elati a diffe e za rilevata a conto economico. Per le svalutazioni effettuate, qualora siano venuti meno i motivi che le hanno generate a seguito di un evento verificatosi successivamente alla rilevazione della riduzione di valore, vengono eseguite le riprese di valore con imputazione a conto economico. Nella relazione semestrale consolidata del Gruppo Cassa di Risparmio di San Miniato le partecipazioni in società collegate sono valutate con il metodo del patrimonio netto, mentre le società controllate sono consolidate secondo il metodo integrale. d) Criteri di cancellazione Le partecipazioni vengono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivanti dalle attività stesse o quando la partecipazione viene ceduta trasferendo tutti i rischi e benefici ad essa connessi. e) Criteri di rilevazione delle componenti reddituali I dividendi riferiti alle società partecipate so o ile ati alla o e Di ide di e p o e ti si ili e t e e e tuali pe dite e/o ip ese di alo e de i a ti dall’appli azio e dei p o edi e ti di e ifi a (impairment test so o egist ati alla o e Utili/pe dite delle pa te ipazio i . Le e e tuali iprese di valore vengono imputate alla stessa voce. I proventi relativi a tali investimenti sono contabilizzati a conto economico indipendentemente dal fatto che siano stati generati dalla partecipata anteriormente o successivamente alla data di acquisizione. Qualora il valore contabile della partecipazione nel bilancio separato superi il valore contabile nel ila io o solidato dell’atti o etto della edesi a pa te ipazio e, i luso il elati o a ia e to, la Cassa aluta se esiste u ’i di azio e he la partecipazione abbia subìto una riduzione di valore. Ai fini della relazione semestrale consolidata del Gruppo Cassa di Risparmio di San Miniato, le diffe e ze egati e di pat i o io etto e e ge ti all’atto della p i a is izio e delle partecipazioni, le variazioni successive corrispondenti alla quota di pertinenza dei risultati economici di periodo delle società collegate nonché eventuali perdite/riprese di valore derivanti dall’appli azio e dei p o edi e ti di e ifi a impairment test) sono registrati alla voce di conto e o o i o Utili/pe dite delle pa te ipazio i . 8 - ATTIVITA’ MATERIALI a) Criteri di iscrizione Le attività materiali sono iscritte inizialmente al costo di acquisto comprensivo degli eventuali oneri accessori direttamente imputabili all’a uisto ed alla essa i fu zio e del e e. Le spese di manutenzione straordinaria che comportano un incremento dei benefici economici futuri vengono imputate ad incremento del valore dei cespiti. I costi di manutenzione ordinaria vengono imputati a conto economico. 56 Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A. Politiche contabili Gli oneri finanziari sono contabilizzati secondo il trattamento contabile di riferimento p e isto dallo IA“ e ui di ile ati o e osto ell’ese izio i ui essi so o soste uti. b) Criteri di classificazione Le attività materiali comprendono i terreni, gli immobili strumentali, i mobili, gli arredi, gli impianti tecnici e gli altri beni destinati ad essere utilizzati nella produzione o nella fornitura di beni e servizi o per fini amministrativi. Le attività materiali comprendono inoltre gli investimenti immobiliari che so o uelli posseduti al fi e di is uote e a o i di lo azio e e/o dete uti pe l’app ezza e to del capitale investito. Sono inoltre iscritti in questa voce anche le migliorie e le spese incrementative sostenute su beni di terzi quando relative ad attività materiali identificabili e separabili. In relazione agli immobili, le componenti riferite ai terreni ed ai fabbricati costituiscono attività sepa ate ai fi i o ta ili e e go o disti ta e te ile ate all’atto dell’a quisizione. c) Criteri di valutazione Le attività materiali ad uso funzionale sono valutate al costo al netto degli ammortamenti cumulati e di eventuali svalutazioni per perdite di valore. Le attività materiali ad uso funzionale sono sistematicamente ammortizzate lungo la loro vita utile, adottando come criterio di ammortamento il metodo a quote costanti, ad eccezione dei terreni e delle ope e d’a te he ha o ita utile illi itata e o so o a o tizzati. Nel aso i ui il alo e del terreno sia incluso i uello dell’edifi io so asta te, lo s o po o a ie e sulla ase di u a pe izia effettuata da tecnici del settore. La vita utile delle attività materiali soggette ad ammortamento viene periodicamente sottoposta a verifica; in caso di rettifica delle stime iniziali, viene conseguentemente modificata anche la relativa uota d’a o ta e to. Ad ogni chiusura di bilancio o situazione infrannuale, deve essere verificata la presenza di eventuali segnali di impairment, o e o di i di azio i he u ’atti ità possa aver subìto perdite di valore. In presenza dei suddetti segnali, si procede al confronto tra il valore di carico del cespite ed il suo valore di recupero, pari al minore tra il fair value, al netto di eventuali costi di vendita, ed il relativo valore d’uso del e e, i teso o e il alo e attuale dei flussi futu i o igi ati dal espite; le e e tuali rettifiche vengono rilevate a conto economico. Le attività materiali detenute a scopo di investimento sono valutate al fair value, periodicamente determinato ricorrendo ad apposite stime peritali effettuate da tecnici del settore. d) Criteri di cancellazione U ’atti ità ate iale eli i ata dallo stato pat i o iale al o e to della dis issio e o quando il cespite è permanentemente inutilizzato e dalla sua dismissione non sono attesi rischi o benefici economici futuri. e) Criteri di rilevazione delle componenti reddituali Gli ammortamenti periodici e le eventuali perdite di valore delle attività materiali ad uso fu zio ale so o is itti ella o e Rettifi he/ ip ese di alo e ette su atti ità ate iali , mentre le svalutazioni e le rivalutazioni determinate in base alla valutazione al fair value 57 Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A. Politiche contabili delle atti ità ate iali dete ute a s opo di i esti e to so o ile ate alla o e Risultato netto della valutazione al fair value delle atti ità ate iali e i ate iali 9 - ATTIVITA’ IMMATERIALI a) Criteri di classificazione Le attività immateriali sono attività non monetarie, identificabili e prive di consistenza fisica possedute per essere utilizzate in un periodo pluriennale o indefinito. Esse comprendono l’a ia e to, gli i ta gi ili identificati nel processo di purchase price allocation del prezzo pagato pe l’a uisizio e di pa te ipazio i e/o a i di azie da, i di itti di utilizzazio e delle ope e dell’i geg o, le o essio i e le li e ze d’uso soft a e a e ti utilità plu ie ale. b) Criteri di iscrizione e valutazione Le attività immateriali sono iscritte al costo, rettificato per eventuali oneri accessori solo se è probabile che i futuri benefici economi i att i ui ili all’atti ità si ealizzi o e se il osto dell’atti ità stessa può esse e dete i ato atte di il e te. I aso o t a io il osto dell’atti ità i ate iale ile ato a o to e o o i o ell’ese izio i ui soste uto. L’a ia e to is itto t a le atti ità uale e ede za esidua t a il osto soste uto pe l’ope azio e di aggregazione di impresa e il fair value netto degli elementi patrimoniali acquisiti. Qualora tale differenza risulti negativa viene iscritta direttamente a conto economico. Il costo delle attività immateriali a vita utile definita è ammortizzato a quote costanti sulla base della relativa vita utile. L’a ia e to e le atti ità i ate iali o ita utile i defi ita o so o a o tizzate, a so o soggette a test di verifica (impairment dell’adeguatezza del alo e di is izio e o ade za a uale e i og i aso el o e to i ui i sia u ’i di azio e he possa a e su ìto u a iduzio e di alo e. A tal fi e l’a ia e to ie e allo ato alle u ità ge e at i i di flussi fi a zia i ad esso ife i ili e l’a o ta e dell’e e tuale pe dita di alo e dete i ato sulla ase della diffe e za t a il alo e di is izio e dell’a ia e to ed il suo alo e di ecupero, se inferiore. Il valore di recupero è pari al maggiore tra il fair value dell’u ità ge e at i e di flussi fi a zia i, al etto degli e e tuali osti di e dita, ed il elati o alo e d’uso app ese tato dal alo e attuale dei flussi di assa sti ati per gli ese izi di ope ati ità dell’u ità ge e at i e di flussi fi a zia i e de i a ti dalla sua dis issio e al termine della vita utile. Le conseguenti rettifiche di valore sono imputate al conto economico. Non è ammessa la contabilizzazione di eventuali successive riprese di valore. c) Criteri di cancellazione U ’atti ità i ate iale eli i ata dallo stato pat i o iale al non siano attesi benefici economici futuri. o e to della dis issio e e ualo a d) Criteri di rilevazione delle componenti reddituali Gli a o ta e ti pe iodi i e go o ile ati alla o e Rettifi he/ ip ese di alo e ette su atti ità i ate iali , e t e le pe dite di alo e ife ite all’a ia e to e alle atti ità i ate iali o ita utile indefinita sono imputate, rispetti a e te, alle o i Rettifi he di alo e dell’a ia e to e Rettifi he/ ip ese di alo e ette su atti ità i ate iali . 58 Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A. Politiche contabili 10 - ATTIVITA’ NON CORRENTI IN VIA DI DISMISSIONE a) Criteri di iscrizione Le attività ed i gruppi di attività non correnti in via di dismissione sono valutati, al momento dell’is izio e i iziale, al i o e t a il alo e o ta ile ed il fair value al netto dei costi di cessione. b) Criteri di classificazione Vengono classificate nella presente voce le attività ed i gruppi di attività non correnti in via di dismissione quando il valore contabile sarà recuperato principalmente con una operazione di vendita ite uta alta e te p o a ile a zi h o l’uso o ti uati o. c) Criteri di valutazione e di rilevazione delle componenti reddituali Successivamente alla rilevazione iniziale le attività ed i gruppi di attività non correnti in via di dismissione sono valutati al minore tra il valore contabile ed il fair value al netto dei costi di cessione. I relativi proventi ed oneri (al netto dell’effetto fis ale so o esposti el o to e o o i o alla o e Utile/pe dita dei g uppi di atti ità i ia di dis issio e al etto delle i poste ua do so o elati i ad unità operative dismesse o in via di dismissione. Al momento di classificazione di un’atti ità o o e te t a le atti ità o o e ti i ia di dis issio e, l’e e tuale p o esso di a o ta e to ie e i te otto. d) Criteri di cancellazione Le attività ed i gruppi di attività non correnti in via di dismissione sono eliminati dallo stato patrimoniale al momento della dismissione 11 - FISCALITA’ CORRENTE E DIFFERITA a) Criteri di classificazione Le attività fiscali correnti sono rappresentate dagli acconti per imposte dirette, dai crediti derivanti dalle precedenti dichiarazioni e dagli alt i editi d’i posta pe ite ute su ite, e t e le passi ità fis ali o e ti a olgo o l’a o ta e delle i poste sul eddito ife i ili al eddito i po i ile dell’ese izio. Le attività e le passività fiscali anticipate e differite sono determinate sulla base delle differenze te po a ee t a il alo e att i uito ad u ’atti ità o ad u a passi ità se o do i ite i i ilisti i ed i corrispondenti valori assunti ai fini fiscali. b) Criteri di iscrizione e valutazione Gli effetti relativi alle imposte correnti e differite, calcolate nel rispetto della legislazione fiscale nazionale, sono rilevati in base al criterio della competenza economica, coerentemente con le modalità di rilevazione in bilancio dei costi e ricavi che le hanno generate, applicando le aliquote di imposta vigenti. Le imposte sul reddito sono rilevate nel conto economico ad eccezione di quelle relative a voci addebitate od accreditate direttamente a patrimonio netto. L’a a to a e to pe i poste sul eddito dete i ato i ase ad u a p ude ziale p e isio e dell’o e e fis ale o e te, di uello a ti ipato e di uello diffe ito. 59 Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A. Politiche contabili Le attività per imposte anticipate vengono iscritte in bilancio nella misura in cui esiste la probabilità del loro recupero, valutata sulla base della capacità della Cassa di generare redditi imponibili positivi. Le passività per imposte differite vengono iscritte in bilancio, con le sole eccezioni delle riserve in sospe sio e d’i posta, i uanto la consistenza delle riserve disponibili già assoggettate a tassazione o se te agio e ol e te di ite e e he o sa a o effettuate d’i iziati a ope azio i he e comportino la tassazione. Le imposte anticipate e quelle differite sono contabilizzate nello stato patrimoniale, includendo le p i e ella o e dell’atti o Atti ità fis ali e le se o de ella o e del passi o Passi ità fis ali . Le attività e le passività per imposte anticipate e differite vengono sistematicamente valutate per tener conto di eventuali modifiche intervenute nelle norme o nelle aliquote. La consistenza del fondo imposte viene, inoltre, adeguata per far fronte ad eventuali oneri che potrebbero derivare da contenziosi con le autorità fiscali. c) Criteri di rilevazione delle componenti reddituali Qualora le attività e le passività fiscali anticipate e differite si riferiscano a componenti che hanno i te essato il o to e o o i o la o t opa tita app ese tata dalla o e I poste sul eddito dell’ese izio dell’ope ati ità o e te . Nei casi in cui le imposte anticipate e differite riguardino transazioni che hanno interessato direttamente il patrimonio netto senza influenzare il conto economico le stesse vengono iscritte in contropartita del patrimonio netto interessando le specifiche riserve. 12 - FONDI PER RISCHI ED ONERI a) Criteri di iscrizione, classificazione, valutazione e cancellazione Altri fondi Gli alt i fo di pe is hi ed o e i a olgo o gli a a to a e ti he e go o is itti ua do ricorrono le seguenti contestuali condizioni: esiste u ’o ligazio e attuale legale o i pli ita uale isultato di u e e to passato; p o a ile he pe ade pie e all’o ligazio e si e de à e essa io u i piego di iso se economiche; può essere effettuata una stima attendibile dell’i po to e essa io all’ade pi e to dell’o ligazio e. Gli a a to a e ti so o is itti al alo e app ese tati o della iglio e sti a dell’a o ta e he la Cassa do e e soste e e pe esti gue e l’o ligazio e, o e o pe t asfe i la a te zi alla data di chiusura del periodo. Qualo a l’ele e to te po ale sia sig ifi ati o, gli a a to a e ti e go o attualizzati utilizza do i tassi correnti di mercato. A fronte di passività solo potenziali e non probabili non viene rilevato alcun accantonamento, ma viene fornita informativa in nota integrativa, salvo i casi in cui la probabilità di impiegare risorse sia remota. 60 Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A. Politiche contabili b) Criteri di rilevazione delle componenti reddituali Gli a a to a e ti effettuati a f o te di tali fo di so o i putati alla o e A a to amenti etti ai fo di pe is hi ed o e i , e t e uelli elati i alle o ligazio i o esse al appo to di la o o so o ile ate ella o e “pese pe il pe so ale . Nella o e A a to a e ti etti ai fo di pe is hi ed o e i so o ile ati a he gli i teressi passivi maturati sui fondi che sono stati oggetto di attualizzazione. 13 - DEBITI E TITOLI IN CIRCOLAZIONE a) Criteri di iscrizione La p i a is izio e di tali passi ità fi a zia ie a ie e all’atto della i ezio e delle so e a olte o della emissione dei titoli di debito. Al momento della prima iscrizione tali passività finanziarie sono rilevate contabilmente al fair value, normalmente rappresentato dal corrispettivo ricevuto o dal prezzo di emissione, rettificato degli eventuali costi/proventi aggiuntivi direttamente attribuibili alla singola operazione di provvista o di emissione e non rimborsati alla controparte creditrice. Il fair value delle passività finanziarie eventualmente emesse a condizioni diverse da quelle di mercato è oggetto di apposita stima e la differenza rispetto al corrispettivo incassato è imputata direttamente a conto economico, esclusivamente quando risultano soddisfatte le condizioni previste dallo IAS 39. Le passività finanziarie di tipo strutturato, costituite dalla combinazione di un titolo e di uno o più strumenti derivati incorporati, sono disaggregate e contabilizzate separatamente dai derivati impliciti, se questi presentano caratteristiche economiche e di rischio differenti da quelle dei titoli sottostanti e se sono configurabili come autonomi contratti derivati. b) Criteri di classificazione I debiti verso banche, i debiti verso clientela e i titoli in circolazione accolgono le tipiche forme di provvista interbancaria e con clientela e la raccolta effettuata attraverso certificati di deposito e titoli obbligazionari in circolazione al netto degli eventuali ammontari riacquistati. Ve go o lassifi ati t a i titoli i i olazio e tutti i titoli he o so o oggetto di ope tu a atu ale t a ite de i ati, i uali sono classificati tra le passività valutate al fair value. c) Criteri di valutazione Dopo la rilevazione iniziale, le suddette passività finanziarie vengono valutate al costo ammortizzato in base al metodo del tasso di interesse effettivo. Fanno eccezione le passività a breve termine, ove il fattore temporale risulti trascurabile, che rimangono iscritte per il valore incassato. Per gli strumenti strutturati, qualora vengano rispettati i requisiti previsti dallo IAS 39, il derivato incorporato è separato dal contratto ospite e rilevato al fair value come attività o passività di egoziazio e. I uest’ulti o aso il o t atto ospite is itto al osto a o tizzato. d) Criteri di cancellazione Le passività finanziarie sono cancellate dallo stato patrimoniale quando risultano scadute o estinte. La cancellazione avviene anche in presenza di riacquisto di titoli precedentemente emessi. La 61 Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A. diffe e za t a il alo e o ta ile della passi ità e l’a a conto economico. Politiche contabili o ta e pagato pe a uista la ie e egist ata Il ricollocamento sul mercato di titoli propri successivamente al loro riacquisto è considerato come nuova emissione con iscrizione al nuovo prezzo di collocamento, senza alcun effetto a conto economico. e) Criteri di rilevazione delle componenti reddituali Gli i te essi e go o is itti ella o e I te essi passi i e o e i assi ilati , e t e gli utili e le pe dite de i a ti dal ia uisto di passi ità so o ipo tati ella o e Utili/pe dite da essio e o ia uisto di passi ità fi a zia ie . 14 - PASSIVITA’ FINANZIARIE DI NEGOZIAZIONE a) Criteri di iscrizione L’is izio e i iziale delle passi ità fi a zia ie a ie e alla data di e issio e pe i titoli di de ito, mentre per i contratti derivati alla data di sottoscrizione. All’atto della ile azio e i iziale le passività finanziarie di negoziazione sono rilevate al fair value che normalmente corrisponde al corrispettivo ricevuto, senza considerare i costi e proventi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso che sono invece imputati direttamente a conto economico. In tale voce vengono classificati i derivati impliciti presenti in contratti complessi non strettamente correlati agli stessi, i quali, avendo le caratteristiche per soddisfare la definizione di derivato vengono scorporati dal contratto ospite e valutati al fair value. Al contratto primario è applicato il criterio contabile proprio di riferimento. b) Criteri di classificazione La voce include i titoli di debito emessi principalmente al fine di ottenere profitti nel breve periodo. Figura in questa voce anche il valore negativo dei contratti derivati di negoziazione, inclusi quelli incorporati in strumenti finanziari complessi che sono stati oggetto di rilevazione separata. c) Criteri di valutazione Successivamente alla rilevazione iniziale, le passività finanziarie detenute per la negoziazione sono valorizzate al fair value, con rilevazione delle variazioni in contropartita a conto economico. Per la determinazione del fair value degli strumenti finanziari quotati in un mercato attivo, vengono utilizzate quotazioni di mercato. In assenza di un mercato attivo, vengono utilizzati metodi di stima e modelli valutativi generalmente accettati e che sono basati su dati rilevabili sul mercato, quali: metodi basati sulla valutazione di strumenti quotati che presentano analoghe caratteristiche, attualizzazione di flussi di cassa futuri, modelli di determinazione del prezzo di opzioni, valori rilevati in recenti transazioni comparabili. d) Criteri di cancellazione Le passività finanziarie sono cancellate dallo stato patrimoniale quando risultano scadute o estinte o quando siano trasferiti a terzi tutti i rischi e benefici ad esse connessi. La cancellazione avviene anche in presenza di riacquisto di titoli precedentemente emessi. La differenza tra valore contabile della passi ità e l’a o ta e pagato pe a uista la ie e egist ata a o to e o o i o. 62 Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A. Politiche contabili e) Criteri di rilevazione delle componenti reddituali Gli utili e le perdite derivanti dalla variazione di fair value delle passività finanziarie sono rilevati nella o e Risultato etto dell’atti ità di egoziazio e , ad e ezio e di uelli elati i a st u e ti de i ati passivi connessi con la Fair Value Option he so o lassifi ati ella o e Risultato etto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value”. 15 - PASSIVITA’ FINANZIARIE VALUTATE AL FAIR VALUE a) Criteri di iscrizione L’is izio e i iziale delle passi ità fi a zia ie a ie e alla data di e issio e pe i titoli di de ito. All’atto della ilevazione iniziale le passività finanziarie valutate al fair value vengono rilevate al loro fair value che corrisponde normalmente al corrispettivo incassato, senza considerare i costi o proventi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso che sono invece imputati a conto economico. L’appli azio e della Fair Value Option (FVO) si estende a tutte le attività e passività finanziarie che, diversamente classificate, avrebbero originato una distorsione nella rappresentazione contabile del risultato economico e patrimoniale e a tutti gli strumenti che sono gestiti e misurati in u ’otti a di fair value. In particolare sono stati iscritti tra le passività al fair value gli strumenti di raccolta a tasso fisso e strutturati il cui rischio di mercato è oggetto di sistematica copertura per mezzo di contratti derivati. Il fair value delle passività finanziarie eventualmente emesse a condizioni diverse da quelle di mercato è oggetto di apposita stima e la differenza rispetto al corrispettivo incassato è imputata direttamente a conto economico, esclusivamente quando risultano soddisfatte le condizioni previste dallo IAS 39. b) Criteri di classificazione Sono classificate in questa categoria le passività finanziarie che si intende valutare al fair value con impatto a conto economico quando: 1. la designazione al fair value consente di eliminare o di ridurre le significative distorsioni nella rappresentazione contabile del risultato economico e patrimoniale degli strumenti finanziari; oppure 2. la gestione e/o valutazione di un gruppo di strumenti finanziari al fair value con effetti a conto econo i o oe e te o u a st ategia di isk a age e t o d’i esti e to do u e tata su tale base anche alla Direzione aziendale; oppure 3. si è in presenza di uno strumento contenente un derivato implicito che modifica in modo significativo i flussi di cassa dello strumento ospite e che deve essere scorporato. I uesta o e so o state lassifi ate le passi ità fi a zia ie oggetto di ope tu a atu ale t a ite strumenti derivati ed in particolare le obbligazioni a tasso fisso e strutturate il cui rischio di mercato è oggetto di sistematica copertura per mezzo di contratti derivati. c) Criteri di valutazione Successivamente alla rilevazione iniziale le passività finanziarie sono valorizzate al fair value. Per la determinazione del fair value degli strumenti finanziari quotati in un mercato attivo, vengono utilizzate le quotazioni di mercato. In assenza di un mercato attivo, vengono utilizzati metodi di stima e modelli valutativi generalmente accettati e che sono basati su dati rilevabili sul mercato quali: metodi basati sulla valutazione di 63 Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A. Politiche contabili strumenti quotati che presentano analoghe caratteristiche, attualizzazione di flussi di cassa futuri, modelli di determinazione del prezzo di opzioni, valori rilevati in recenti transazioni comparabili. d) Criteri di cancellazione Le passività finanziarie vengono cancellate quando risultano scadute od estinte. La cancellazione avviene anche in presenza di riacquisto di titoli precedentemente emessi. La differenza tra valore o ta ile della passi ità e l’a o ta e pagato pe a uista la ie e egist ato a o to e o o i o nella o e Risultato etto delle atti ità e passi ità fi a zia ie alutate al fair value. e) Criteri di rilevazione delle componenti reddituali Gli utili e le perdite derivanti dalla variazione di fair value delle passività finanziarie sono rilevati nella o e di o to e o o i o Risultato etto delle atti ità e passi ità fi a zia ie alutate al fair value ; sono iscritti nella stessa voce anche gli effetti economici relativi a strumenti derivati passivi connessi con la Fair Value Option. 16 - OPERAZIONI IN VALUTA a) Criteri di iscrizione e cancellazione Al momento della rilevazione iniziale le operazioni in valuta estera sono registrate in euro, appli a do all’i po to i aluta este a il tasso di a io i igo e alla data dell’ope azio e. b) Criteri di classificazione e valutazione Ad ogni data di bilancio o di situazione infrannuale le attività e le passività in valuta estera vengono valorizzate in euro in base ai seguenti criteri: gli elementi monetari sono convertiti utilizzando i tassi di cambio in vigore alla data di chiusura; gli elementi non monetari valutati al costo storico sono convertiti ai tassi di cambio in essere alla data dell’ope azio e; gli elementi non monetari valutati al fair value sono convertiti utilizzando i tassi di cambio in essere alla data di chiusura. c) Criteri di rilevazione delle componenti reddituali Le differenze di cambio che derivano dal regolamento di elementi monetari o dalla conversione di elementi monetari a tassi diversi da quelli di conversione iniziali, o di conversione del bilancio precedente, sono rilevate nel conto economico del periodo in cui sorgono. Quando un utile o una perdita relativi ad un elemento non monetario sono rilevati a patrimonio netto, la differenza cambio relativa a tale elemento è rilevata a h’essa a pat i o io. Pe o t o, quando un utile o una perdita sono rilevati a conto economico, è rilevata in conto economico anche la relativa differenza cambio. 17 - ALTRE INFORMAZIONI 17.1 - Altre attività In questa voce sono ricondotte le attività o i o du i ili elle alt e o i dell’atti o dello stato patrimoniale e le spese incrementative sostenute su immobili di terzi adibiti a sedi di filiali. 64 Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A. Politiche contabili Tali spese sono ammortizzate per un periodo non superiore alla durata del contratto di affitto e gli a o ta e ti so o ile ati a o to e o o i o ella o e Alt i o e i/p o e ti di gestio e . 17.2 - Trattamento di fine rapporto del personale Il trattamento di fine rapporto del personale si configura come prestazione successiva al rapporto di lavoro a benefici definiti, pertanto la sua iscrizione in bilancio richiede la stima del suo valore attuariale certificato da un attuario indipendente. Tale stima, determinata tenendo anche conto delle variazioni normative apportate dal Decreto Legislativo n. 252/2005 in materia di previdenza complementare, è determinata utilizzando il metodo della p oiezio e u ita ia del edito he p e ede la p oiezio e degli es o si futu i sulla ase di a alisi sto i he statisti he e della u a de og afi a e l’attualizzazio e finanziaria di tali flussi in base ad un tasso di interesse di mercato. I osti atu ati ell’a o pe il se izio del pia o so o o ta ilizzati a o to e o o i o alla o e “pese pe il pe so ale o e a o ta e etto di o t i uti e sati, o t i uti di competenza di esercizi precedenti non ancora contabilizzati. Gli utili e le perdite attuariali, che si originano per effetto di aggiustamenti delle precedenti ipotesi attuariali formulate, sono imputati in contropartita di una riserva di patrimonio netto. Tali utili e pe dite so o oggetto di app ese tazio e el P ospetto della edditi ità o plessi a se za transitare dal conto economico. A seguito della riforma della previdenza complementare di cui al Decreto Legislativo 5 dicembre 2005, n. 252, le quote di TFR maturate fino al 31 dicembre 2006 rimangono presso la Banca, mentre le quote di TFR maturande a partire dal 1° gennaio 2007 sono destinate a scelta del dipendente a forme di previdenza complementare ovvero sono mantenute presso la Cassa, la quale provvede a t asfe i e le uote di TFR al Fo do di Teso e ia gestito dall’INP“. 17.3 - Azioni proprie Le eventuali azioni proprie detenute sono iscritte in bilancio a voce propria e portate in diretta riduzione del patrimonio netto. Il costo originario di tali azioni e gli utili e le perdite derivanti dalla successiva vendita sono rilevati come movimenti di patrimonio netto. 17.4 - Dividendi e riconoscimento ricavi I ricavi sono riconosciuti quando sono percepiti o comunque, nel caso di vendita di beni o prodotti, quando è probabile che saranno ricevuti i benefici futuri e tali benefici possono essere quantificabili in modo attendibile, nel caso di servizi, quando gli stessi sono prestati. In particolare, i dividendi sono rilevati a conto economico nel momento in cui ne viene deliberata la distribuzione e quindi matura il diritto a ricevere il relativo pagamento. I i a i de i a ti dall’i te ediazio e od e issio e di st u e ti fi a zia i, dete i ati dalla differenza tra il prezzo della transazione ed il fair value dello strumento, vengono riconosciuti a conto e o o i o i sede di ile azio e dell’ope azio e se il fair value è determinabile con riferimento a parametri o transazioni recenti osservabili sullo stesso mercato nel quale lo strumento è negoziato, altrimenti sono distribuiti nel tempo tenendo conto della durata e della natura dello strumento. Gli interessi sono riconosciuti pro-rata temporis sulla base del tasso di interesse contrattuale o di quello effettivo nel caso di applicazione del costo ammortizzato. Le commissioni di gestione dei portafogli sono riconosciute in base alla durata del servizio. 65 Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A. Politiche contabili 17.5 - Utilizzo di sti e e assu zio i ella predisposizio e del ila io d’eser izio. Principali cause di incertezza (con specifico riferimento a quanto previsto dallo IAS 1 paragrafo 116 e dai documenti n. 2 del 6 febbraio 2009 e n. 4 del marzo 2010 emanati congiuntamente da Banca D’Italia/Co so /Isvap). La crisi finanziaria che si è progressivamente sovrapposta a una crisi economica comporta molteplici conseguenze per le società con particolare impatto sui piani finanziari (letteralmente sui piani di attività dei loro finanziamenti). La grande volatilità dei mercati finanziari rimasti attivi, la diminuzione delle transazioni sui mercati finanziari divenuti inattivi così come la mancanza di prospettive per il futuro creano delle condizioni specifiche/particolari che influiscono sulla predisposizione dei bilanci dell’ese izio appe a hiuso, o pa ti ola e igua do alle sti e o ta ili i hieste dall’appli azio e dei principi contabili che possono determinare significativi effetti sui valori iscritti nello stato pat i o iale e el o to e o o i o, o h sull’i fo ati a elati a alle atti ità e passi ità pote ziali ipo tate i ila io. L’ela o azio e di tali sti e i pli a l’utilizzo delle i fo azio i dispo i ili e l’adozio e di alutazio i soggettive. Per loro natura le stime e le assunzioni utilizzate possono variare di esercizio in esercizio e, pertanto, non è da escludersi che negli esercizi successivi gli attuali valori iscritti in bilancio potranno differire anche in maniera significativa a seguito del mutamento delle valutazioni soggettive utilizzate. Tali stime e valutazioni sono quindi difficili e portano inevitabili elementi di incertezza, anche in presenza di condizioni macroeconomiche stabili. Le principali fattispecie per le quali è maggio e te i hiesto l’i piego di alutazio i soggetti e da parte della direzione aziendale sono: l’utilizzo di odelli alutati i pe la ile azio e del fair value degli strumenti finanziari non quotati in mercati attivi; la quantificazione delle perdite per riduzione di valore dei crediti e, in genere, delle altre attività finanziarie; la valutazione della congruità del valore delle partecipazioni e delle altre attività materiali e immateriali. Per ciascuna fattispecie si riporta di seguito in modo più dettagliato quali sono le problematiche qualitative più rilevanti e significative soggette ad elementi di discrezionalità. Contabilizzazione delle operazioni di copertura – adozione della Fair Value Option (FVO) Nella politica di gestione dei rischi finanziari, relativamente agli strumenti finanziari inclusi nel a ki g ook, la Cassa ha p i ilegiato l’utilizzo della te i a o ta ile della Fair Value Option rispetto alle modalità alternative di copertura previste dal principio IAS 39 ed in particolare Fair Value Hedge e Cash Flow Hedge. Più in dettaglio la Fair Value Option è stata adottata per rappresentare contabilmente coperture gestionali realizzate attraverso la negoziazione di strumenti finanziari derivati a copertura dei certificati di deposito emessi a tasso fisso e dei prestiti obbligazionari emessi a tasso fisso o strutturato. Tale gestione può essere fedelmente rappresentata sotto il profilo contabile con l’adozio e della Fair Value Option introdotta dai nuovi Principi Contabili Internazionali, designando un gruppo di attività finanziarie o di passività finanziarie gestite a fair value con impatto a conto economico. Il perimetro di applicazione della Fair Value Option riguarda sostanzialmente tre tipologie di strumenti finanziari di debito: 66 Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A. Politiche contabili emissioni plain vanilla rappresentate da prestiti obbligazionari e certificati di deposito a tasso fisso; emissioni strutturate rappresentate da prestiti obbligazionari il cui payoff è legato ad una componente equity; emissioni strutturate rappresentate da prestiti obbligazionari il cui payoff è determinato da de i ati legati al tasso d’i te esse, al tasso di a io o al saggio d’i flazio e. L’utilizzo della Fair Value Option, pu app ese ta do al eglio l’atti ità di ope tu a eseguita dalla Cassa, ha introdotto alcuni elementi di maggiore complessità rispetto alle altre forme di coperture previste dal principio IAS 39 quali la e essità di gesti e il e ito di edito dell’e itte te e di definire ed approfondire le metodologie per la determinazione del fair value dei titoli emessi. “ulla ase di ua to p e isto dallo IA“ l’adozio e della Fair Value Option implica che le passività devono necessariamente essere valorizzate al fair value tenendo conto anche delle variazioni di valore registrate sul proprio merito creditizio quando presenti. Tale elemento viene considerato nel processo di valutazione; a tal fine il portafoglio di strumenti finanziari designato ai fini della Fair Value Option è stato determinato con modalità coerenti con quelle adottate per tutti gli altri strumenti finanziari valutati a fair value di proprietà della Cassa, più diffusamente illustrate nel paragrafo successivo. Sotto il profilo della vigilanza prudenziale, la Fair Value Option, è stata oggetto di attenzione da parte degli Organismi di Vigilanza, orientati a controllare gli effetti potenzialmente distorsivi derivanti dalla o ta ilizzazio e a o to e o o i o delle a iazio i del e ito editizio p op io dell’e itte te e conseguentemente, della qualità dei mezzi patrimoniali. Queste riflessioni hanno portato le Autorità di Vigilanza ad identificare ed isolare gli effetti derivanti dalle variazioni del proprio merito creditizio, per i quali è prevista una espressa esclusione dal calcolo del Patrimonio di Vigilanza. Conseguentemente la Cassa, el ispetto delle ist uzio i fo ite dalla Ba a d’Italia i ate ia di filt i prudenziali, in presenza di eventuali variazioni del proprio merito creditizio provvede a depurarne gli effetti dal Patrimonio di Vigilanza. Fair Value Il fair value alo e e uo defi ito dall’IFR“ o e il p ezzo he si pe epi e e pe la e dita di u ’atti ità o e o he si paghe e e pe il t asfe i e to di u a passi ità i u a egola e ope azio e tra operatori di mercato alla data di valutazione. Per gli st u e ti fi a zia i il fai alue ie e dete i ato att a e so l’utilizzo di p ezzi a uisiti dai e ati fi a zia i, el aso di st u e ti uotati su e ati atti i, o edia te l’utilizzo di odelli valutativi interni per gli altri strumenti finanziari. Mercati Attivi L’esiste za di uotazio i uffi iali i u e ato atti o la p o a iglio e del fair value e, ua do esisto o, so o utilizzate pe aluta e l’atti ità o la passi ità fi a zia ia. Uno strumento finanziario è considerato quotato in un mercato attivo se i prezzi quotati sono prontamente e regolarmente disponibili in un listino o autorità di regolamentazione e tali prezzi rappresentano operazioni di mercato effettive che avvengono regolarmente in normali contrattazioni. Se la quotazione ufficiale in un mercato attivo non esiste per uno strumento finanziario nel suo complesso, ma esistono mercati attivi per le parti che lo 67 Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A. Politiche contabili compongono, il fair value è determinato sulla base dei pertinenti prezzi di mercato per le parti che lo compongono. Considerando gli elementi identificativi dei mercati ufficiali italiani e dei mercati attivi così come individuabili attraverso lo IAS 39, è possibile ritenere, in linea di principio, che i mercati regolame tati, ide tifi ati ell’apposito ele o te uto dalla Co so , posso o esse e o side ati e ati atti i . Mercati non attivi Se uno strumento finanziario non è negoziato su un mercato attivo ai fini della determinazione del fair value è necessario fare ricorso a: 1) utilizzo dei prezzi relativi a recenti transazioni di mercato tra parti consapevoli ed indipendenti; 2) riferimento a valori correnti di mercato di strumenti sostanzialmente identici; 3) tecniche di valutazione coerenti con le metodologie di pricing comunemente utilizzate nella prassi di mercato. Se il fair value ie e dete i ato utilizza do u a te i a di alutazio e, uesta ha l’o ietti o di: - assi izza e l’utilizzo di pa a et i di l’utilizzo di i put e tit spe ifi ; e ato spe ifi i i i izza do, el o te po, - incorporare tutti i fattori che i partecipanti al mercato considererebbero al fine della determinazione del prezzo. In particolare il fair value di uno strumento finanziario si basa sui seguenti fattori, laddove significativi: - il alo e te po ale del de a o, io l’i te esse al tasso ase p i o di is hio; il rischio di credito; i tassi di cambio delle valute estere; i prezzi dei beni; prezzi di strumenti rappresentativi di capitale; la dimensione delle variazioni future nel prezzo di uno strumento finanziario, io la olatilità di uest’ulti o; il rischio di rimborso anticipato e di riscatto; i osti di se izio di u ’atti ità o di u a passi ità fi a zia ia. E’ e essa io e ifi a e e testa e pe iodi a e te la alidità della tecnica di valutazione utilizzando i prezzi di correnti transazioni di mercato aventi ad oggetto il medesimo strumento o sulla base di osservabili e disponibili prezzi di mercato. Gerarchia del fair value Nella determinazione del fair value di uno st u e to fi a zia io, l’IFR“ sta ilis e u a ge a hia di ite i asata sull’o igi e, la tipologia e la ualità delle i fo azio i utilizzate el al olo. Tale lassifi azio e ha l’o ietti o di sta ili e u a ge a hia i te i i di affida ilità del fair value in 68 Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A. Politiche contabili fu zio e del g ado di dis ezio alità appli ato dalle i p ese, da do la p e ede za all’utilizzo di parametri osservabili sul mercato che riflettono le assunzioni che i partecipanti al mercato utilizzerebbero nella valutazione (pricing dell’atti ità/passività. Obiettivo della gerarchia è anche quello di incrementare la coerenza e la comparabilità nelle valutazioni al fair value. Si distinguono i seguenti livelli della gerarchia del fair value: - - - livello 1 : il fair value degli strumenti finanziari classificati in questo livello è determinato utilizzando prezzi quotati (non rettificati) in mercati attivi per attività o passività identiche alle quali si può accedere alla data di valutazione; livello 2 : in questo livello sono classificati gli strumenti finanziari per la cui valutazione vengono usati input – differenti dai prezzi quotati inclusi nel livello 1 – che siano osservabili direttamente (prezzi) o indirettamente; livello 3 : uno strumento finanziario è incluso in questo livello quando per la valutazione dello stesso vengono utilizzati dati di mercato non osservabili; la Cassa ha classificato nel livello 3 le interessenze azionarie non gestite con finalità di negoziazione e non qualificabili di controllo, collegamento e controllo congiunto. La scelta tra le suddette metodologie non è opzionale, dovendo le stesse essere applicate in ordine gerarchico: è attribuita assoluta priorità ai prezzi ufficiali disponibili su mercati attivi per le attività e passività da valutare (livello 1) ovvero per attività e passività misurate sulla base di tecniche di valutazione che prendono a riferimento parametri osservabili sul mercato diversi dalle quotazioni dello strumento finanziario (livello 2) e priorità più bassa ad attività e passività il cui fair value è calcolato sulla base di tecniche di valutazione che prendono a riferimento parametri non osservabili sul mercato e, quindi, maggiormente discrezionali (livello 3). Il metodo di valutazione definito per uno strumento finanziario viene adottato con continuità nel tempo ed è modificato solo a seguito di variazioni rilevanti nelle condizioni di mercato o soggettive dell’e itte te lo st u e to fi a zia io. Modalità di determinazione delle perdite di valore dei crediti e delle altre attività finanziarie Ad ogni data di bilancio le attività finanziarie non classificate nella voce attività finanziarie detenute per la negoziazione o attività al fair value sono valutate al fine di verificare se esistono obiettive evidenze di deterioramento che possano far ritenere non interamente recuperabile il valore di carico delle attività stesse. U ’atti ità fi a zia ia ha su ìto u a iduzio e di alo e e le pe dite pe iduzio e di alo e de o o essere contabilizzate se e soltanto se vi è evidenza oggettiva di una riduzione dei flussi di cassa futuri, rispetto a quelli originariamente stimati, a seguito di uno o più specifici eventi che si sono verificati dopo la rilevazione iniziale; la perdita deve poter essere quantificata in maniera affidabile ed essere correlata ad eventi attuali. La iduzio e di alo e può a he esse e ausata o da u si golo e e to sepa ato combinato di diversi eventi. a dall’effetto L’o ietti a e ide za he u ’atti ità fi a zia ia o u g uppo di atti ità fi a zia ie ha su ìto una iduzio e di alo e i lude dati ile a ili he giu go o all’atte zio e i e ito ai segue ti e e ti: a sig ifi ati e diffi oltà fi a zia ie dell’e itte te o del de ito e; 69 Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A. Politiche contabili b) violazione del contratto, per esempio un inadempimento o un mancato pagamento degli interessi o del capitale; o essio e al e efi ia io di u ’age olazio e he la Cassa ha p eso i o side azio e prevalentemente per ragioni economiche o legali relative alla difficoltà finanziaria dello stesso e che altrimenti non avrebbe concesso; d) ragionevole probabilità che il beneficiario dichiari il fallimento o altre procedure di ristrutturazione finanziaria; e s o pa sa di u e ato atti o di uell’atti ità fi a zia ia do uta a diffi oltà fi a zia ie. Tutta ia, la scomparsa di un mercato attivo dovuta al fatto che gli strumenti finanziari della società non sono più pubblicamente negoziati non è evidenza di una riduzione di valore; f dati ile a ili he i di hi o l’esiste za di u a di i uzio e se si ile ei futu i flussi fi a ziari stimati per un gruppo di attività finanziarie sin dal momento della rilevazione iniziale di quelle attività, sebbene la diminuzione non può essere ancora identificata con le singole attività finanziarie nel gruppo, ivi inclusi: - cambiamenti sfavorevoli nello stato dei pagamenti dei beneficiari nel Gruppo; oppure condizioni economiche locali o nazionali che sono correlate alle inadempienze relative alle atti ità all’i te o del G uppo. L’o ietti a e ide capitale include e ifi ati ell’a he il osto dell’i za di iduzio e di alo e pe u i esti e to i u o strumento rappresentativo di informazioni circa importanti cambiamenti con un effetto avverso che si sono ie te te ologi o, di e ato, e o o i o o legale i ui l’e itte te ope a e i di a esti e to può non essere recuperato. La valutazione di impairment viene effettuata su base analitica per le attività finanziarie che presentano obiettive evidenze di perdite per riduzione di valore e collettivamente per le attività finanziarie per le quali non sussistono tali evidenze obiettive o per le quali la valutazione analitica non ha determinato una rettifica di valore. Con riferimento ai crediti verso clientela e verso banche, sono sottoposti a valutazione analitica i crediti ai quali è stato attribuito lo status di sofferenza, incaglio, ristrutturato secondo le definizioni della Ba a d’Italia. L’a o ta e della pe dita pa i alla diffe e za t a il alo e di ila io del credito al momento della valutazione (costo ammortizzato) ed il valore attuale dei previsti flussi di cassa futuri, calcolato applicando il tasso di interesse effettivo originario. I flussi di cassa previsti tengono conto dei tempi di recupero attesi, del presumibile valore di realizzo delle eventuali garanzie nonché dei costi che si ritie e e a o soste uti pe il e upe o dell’esposizio e editizia. L’i po to della pe dita ie e ile ato ella o e di o to e o o i o a Rettifi he/ ip ese di alo e ette pe dete io a e to di editi . I crediti ad andamento regolare per i quali non sono state individuate singolarmente evidenze oggettive di perdita (di norma i crediti in bonis, e o u ue i editi i i i ge e ale), ivi inclusi uelli e so o t opa ti eside ti i paesi a is hio e i editi s aduti so o sottoposti a alutazione collettiva. Questa valutazione avviene per categorie di crediti omogenee in termini di rischio di credito e viene effettuata utilizzando percentuali di perdita stimate tenendo conto di serie storiche, 70 Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A. Politiche contabili oppo tu a e te ettifi ate pe eut alizza e l’effetto di eventi non ordinari, fondate su elementi rilevabili alla data della valutazione, che consentano di stimare il valore della perdita latente insita in tale gruppo di crediti. Le rettifiche di valore determinate collettivamente sono imputate nella voce di conto economico 130 a Rettifi he/ ip ese di alo e ette pe dete io a e to di editi . Pe ua to attie e le atti ità fi a zia ie dispo i ili pe la e dita, l’impairment viene contabilizzato a conto economico quando una riduzione di fair value è stata rilevata direttamente nel patrimonio etto e sussisto o le e ide ze o ietti e sop a i hia ate. I tali asi, la pe dita u ulati a he stata rilevata direttamente nel patrimonio netto deve essere stornata e rilevata a conto economico anche se l’atti ità fi a zia ia o stata eli i ata. L’i po to della pe dita o plessi a he ie e stornata dal patrimonio netto e rilevata nel conto economico è data dalla differenza tra il costo di acquisizione (al netto di qualsiasi rimborso in conto capitale e ammortamento) e il fair value o e te, dedotta ualsiasi pe dita pe iduzio e di alo e su uell’atti ità fi a zia ia ile ata precedentemente nel conto economico. Le perdite per riduzione di valore rilevate a conto economico per un investimento in uno strumento rappresentativo di capitale classificato come disponibile per la vendita non devono essere stornate con effetto rilevato nel conto economico. Se, in un periodo successivo, il fair value di uno strumento di debito classificato come disponibile per la e dita au e ta e l’i e e to può esse e o elato oggetti a e te a u e e to he si e ifi a dopo che la perdita per riduzione di valore era stata rilevata nel conto economico, la perdita per iduzio e di alo e de e esse e eli i ata, o l’i po to stornato rilevato a conto economico. Di o t o, l’esiste za di u a ise a egati a o una svalutazione a conto economico. di pe s suffi ie te a dete i a e l’is izio e di La atu a e la u e osità delle assu zio i utilizzate ell’i di iduazio e dei fattori di deterioramento e nelle quantificazione delle svalutazioni e delle riprese di valore, costituiscono elementi di incertezza della stima. Per quanto concerne comunque i titoli di capitale quotati in mercati attivi, è considerata evidenza obiettiva di riduzione di valore la presenza di un prezzo di mercato alla data di Bilancio inferiore rispetto al costo originario di acquisto di almeno il 20% o la presenza prolungata per oltre 9 mesi di un valore di mercato inferiore al costo. Qualora si verifichino ulteriori riduzioni negli esercizi successivi queste vengono imputate direttamente a conto economico. Valutazione della congruità del valore delle partecipazioni e delle altre attività materiali ed immateriali Partecipazioni Il processo di impairment prevede la determinazione del valore recuperabile, rappresentato dal maggiore tra il fair value al etto dei osti di e dita e il alo e d’uso. Il alo e d’uso il alo e attuale dei flussi fi a zia i attesi i e ie ti dall’atti ità oggetto di impairment; esso riflette la stima dei flussi fi a zia i attesi dalla atti ità, la sti a delle possi ili a iazio i ell’a o ta e e/o ella te pisti a dei flussi finanziari, il valore finanziario del tempo, il prezzo atto a remunerare la rischiosità della attività ed alt i fatto i he possa o i flue za e l’app ezza e to, da pa te degli ope ato i di e ato, dei flussi fi a zia i attesi i e ie ti dall’atti ità. Pe ta to, pe sti a e la o g uità del alo e di 71 Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A. Politiche contabili iscrizione delle partecipazioni, sono necessarie numerose assunzioni; ne consegue che il risultato di tale verifica sconta inevitabilmente un certo livello di incertezza. Per quanto concerne i metodi di valutazione utilizzati per la determinazione del fair value, si rimanda a quanto riportato nei precedenti capitoli. Attività materiali ed immateriali Le attività materiali ed immateriali con vita utile definita sono soggette a test di impairment se esiste u ’i di azio e he il alo e o ta ile del e e o può più esse e e upe ato. Il alo e e upe a ile viene determinato con riferimento al fair value dell’atti ità ate iale o i ate iale al etto degli o e i di dis issio e o al alo e d’uso se dete i a ile e se esso isulta supe io e al fair value. 72 Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A. Situazione semestrale consolidata 30 giugno 2015 Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A. Relazione sulla gestione relativa al bilancio consolidato 73 Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A. Situazione semestrale consolidata 30 giugno 2015 Richiamando il pa ag afo Struttura del Gruppo Cassa di Risparmio di San Miniato alla pagi a della presente relazione per la descrizione e la rappresentazione grafica della struttura del Gruppo, si significa che data la differenza dimensionale delle realtà appartenenti al Gruppo CARISMI, i dati e gli andamenti consolidati sono fortemente indirizzati dalla Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A.. Nel seguito si riporta quindi un commento di sintesi circa la situazione semestrale consolidata , rinviando alla situazione semestrale della Capogruppo per gli approfondimenti. Andamento delle società del Gruppo Fiducia S.p.A. Sede Legale: Viale Marconi 24 - San Miniato (PI) Percentuale partecipazione Cassa sul capitale sociale: 100% Valore nel bilancio della Cassa: 181.774,95 euro Attività svolta: la società strumentale Fiducia S.p.A. svolge attività di intestazione fiduciaria di rapporti per conto della clientela private, si tratta della società fiduciaria di amministrazione statica. Tra la Cassa e Fidu ia “.p.A. i o so u appo to di olla o azio e pe l’atti ità di consulenza/assistenza in materia di intestazione fiduciaria di patrimoni svolta dalla controllata per conto della Capogruppo. E’ i olt e ige te un accordo, rinnovabile tacitamente di anno in anno, per le attività di consulenza ed assistenza operativa svolta dalla Cassa per conto della controllata. La società ha chiuso il primo semestre 2015 con una perdita di euro 17.684, un totale attivo di 399.027 euro e un patrimonio netto di 192.855 euro. San Genesio Immobiliare S.p.A. Sede Legale: Piazza Grifoni 10 - San Miniato (PI) Percentuale partecipazione Cassa sul capitale sociale: 98,5% Valore nel bilancio della Cassa: 7.965.577,83 euro Attività svolta: San Genesio Immobiliare S.p.A. è società strumentale della Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A. e opera nel settore del trading immobiliare, intervenendo in procedure di esecuzione immobiliare relative a posizioni verso le quali la Cassa vanta crediti assistiti da ipoteca; effettua, altresì, la gestione e manutenzione degli immobili di proprietà o condotti in locazione dalla Cassa, di cui coordina anche il presidio della sicurezza fisica; svolge le attività delegate dalla Capogruppo ex D.Lgs. 81/2008. San Genesio Immobiliare S.p.A. ha chiuso il primo semestre 2015 con una perdita di euro 146 migliaia di euro, un totale attivo di 22.124 migliaia di euro e un patrimonio netto di 8.400 migliaia di euro. Andamento delle società collegate consolidate con il metodo del patrimonio netto Cassa di Risparmio di Volterra S.p.A. Sede Legale: Piazza dei Priori 16 - Volterra (PI) Percentuale partecipazione Cassa sul capitale sociale: 20% Valore nel bilancio della Cassa: 56.269.927,94 euro Atti ità s olta: la Cassa di Rispa io di Volte a “.p.A. s olge l’atti ità di a olta di ispa io ed ese izio del edito p i ilegia do l’a ito te ito iale lo ale le filiali so o lo alizzate elle p o i e di Firenze, Grosseto, Livorno, Lucca, Pisa e Siena). La Cassa partecipa la Cassa di Risparmio di Volterra 74 Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A. Situazione semestrale consolidata 30 giugno 2015 dal 2004 quando ha acquisito la partecipazione del 20% mentre una quota corrispondente ad un ulteriore 5% è stata acquistata dalla Fondazione Cassa di Risparmio di San Miniato. In data 21 aprile la “o ietà ha app o ato il ila io d’ese izio , hiuso o u utile etto di 2.064.175 euro (in linea con il risultato dell'esercizio precedente, pari a 2.068.064 euro), destinato per 103.209 euro a riserva legale, per 490.966 euro a riserva statutaria e per 1.470.000 euro quale dividendo, di cui 294.000 euro costituiscono la quota distribuita alla Cassa. In sede di Assemblea è stata altresì rinnovata la nomina per il triennio 2015-2017 degli organi sociali in scadenza (Consiglio di Amministrazione e Collegio Sindacale). Soprarno SGR S.p.A. Sede Legale: Via Teatina 1 - Firenze Percentuale partecipazione Cassa sul capitale sociale: 45% Valore nel bilancio della Cassa: 3.561.321,15 euro Attività svolta: è una società di gestione del risparmio specializzata in fondi comuni di investimento di natura mobiliare. La partecipazione in Soprarno SGR Sp.A. è stata acquisita in data 29 novembre 2012 a seguito del conferimento da parte della Cassa nella “GR del a o d’azie da i e e te l’atti ità di gestione patrimoni mobiliari individuali. Per ciò che concerne la valutazione contabile operata dalla Cassa, il principio IFRS3 prevede che gli "intangibili" identificati nel processo di "purchase price allocation" del prezzo pagato per l'acquisizione di partecipazioni e/o rami d'azienda possono essere ammortizzati lungo la durata stimata del loro beneficio (la durata media complessiva è stata stimata in 5 anni). Si è quindi provveduto a rilevare in conto economico alla voce 210 "Utili/perdite delle partecipazioni" la relativa quota di ammortamento di competenza del I semestre 2015 pari a euro 94.560, in contropartita del valore contabile della partecipazione. Il reporting package della Società al 30 giugno 2015 fa emergere un utile netto di Euro 1.034.935 (1.721.547 l.y.). Pe uestio i di o oge eità ollegate all’aff a a e to pe fezio atosi el giug o dello scorso anno è opportuno confrontare il risultato ante imposte che è pari ad euro 1.560 mila contro euro 1.202 mila dello scorso anno. Gli AUM (assets under management o masse di risparmi gestiti) a fine giugno sono 534,9 milioni di euro (524,1 dicembre 2014) così distinti di cui relative a fondi per 346,4 ed a gestioni patrimoniali per 188,5. Vegagest SGR S.p.A. Sede Legale: Via della Posta, 10 - Milano Percentuale partecipazione Cassa sul capitale sociale: 23,507% Valore di bilancio: interamente svalutata Attività svolta: è una società di gestione collettiva del risparmio partecipata, in prevalenza, da banche e imprese di assicurazioni. La Società sta proseguendo nella propria politica di progressiva, ordinata uscita dal mercato, in aderenza con quanto previsto dal Piano Industriale approvato nel novembre 2012. In data 29/04/2015 la Società ha app o ato il ila io d’ese izio , il uale ha hiuso o un utile individuale di 1.127.126 euro contro una perdita di euro 6.568.676 registrata nel 2013. L'utile di Gruppo è risultato pari a 1.157.241 euro e consolida il bilancio della società Vega Asset Management S.r.l. in liquidazione, interamente controllata, che ha chiuso con un utile netto di circa / ila eu o. Nell’a ito dell’Asse lea di app o azio e del ila io stata p ese tata u a situazione economico-patrimoniale prospettica per il triennio 2015-2017 da cui emergono le 75 Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A. Situazione semestrale consolidata 30 giugno 2015 condizioni per il mantenimento del patrimonio di vigilanza al di sopra dei requisiti minimi previsti dalla normativa vigente e la dotazione di liquidità del Gruppo, nel triennio preso in esame, sufficiente rispetto alle necessità aziendali, ove ovviamente risultino verificate le ipotesi prese a base della suddetta valutazione prospettica. Si conferma che sono tuttora in corso le trattative per la possibile cessione del pacchetto azionario di maggioranza della partecipata a Phoenix Development GmbH, in appo to alla uale si i o da l’a e uta sottos izio e del p eli i a e pe fezio ata a fi e anche dalla Cassa, cessione peraltro subordinata al rilascio della necessaria autorizzazione della Ba a d’Italia su ista za del promissario acquirente. Principali fatti riguardanti società del Gruppo: Fiducia S.p.A. Alla fi e del ese di luglio si fo alizzata l’ipotesi di essio e dei a dati a i ist ati da Fiducia S.p.A., detenuta al 100% dalla Cassa, da concretizzarsi mediante la vendita di a o d’Azie da. L’a o do p eli i a e p e ede la essione del ramo d’azie da ostituito dai a dati fidu ia i atti i, dai crediti verso i fiducianti, dal contratto di distribuzione stipulato tra la Cassa e Fiducia - avente per oggetto la segnalazione di Fiducia da parte della rete Carismi alla clientela interessata ai servizi fiduciari. 76 Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A. Situazione semestrale consolidata 30 giugno 2015 Gli aggregati patrimoniali e i risultati economici del bilancio consolidato Date le caratteristiche dimensionali delle società componenti il Gruppo, i valori degli aggregati patrimoniali riflettono pressoché integralmente le dinamiche della Capogruppo. Raccolta e impieghi La raccolta complessiva da clientela, al 30 giugno 2015, si è attestata a 5,26 miliardi di euro in decremento del 4,18% rispetto al 31 dicembre 2014 e del 4% rispetto al 30 giugno 2014. La raccolta diretta, pari a 2,57 miliardi di euro al 30 giugno 2015, diminuisce del 12,6% rispetto al 31 dicembre 2014 e del 6,75% rispetto al 30 giugno 2015. La raccolta indiretta, complessivamente pari a 2,7 miliardi di euro (di cui 1,6 raccolta indiretta amministrata e 1,1 raccolta indiretta gestita), nel suo insieme aumenta del 5,51% rispetto a dicembre 2014 (+3,31% il risparmio amministrato e + 8,84% il ispa io gestito e di i uis e dell’ , % ispetto a giug o -12,71% il risparmio amministrato e +21,65% il risparmio gestito). A fine primo semestre 2015, gli impieghi con clientela a livello di Gruppo si attestano a 2,44 miliardi di euro circa, con una flessione del 3,64% rispetto a dicembre 2014 e del 2,95% rispetto al 30 giugno 2014. (migliaia di euro) Raccolta diretta da clientela Raccolta indiretta amministrata Raccolta indiretta gestita Totale Raccolta Impieghi con clientela (migliaia di euro) Raccolta diretta da clientela Raccolta indiretta amministrata Raccolta indiretta gestita Totale Raccolta Impieghi con clientela AGGREGATI PATRIMONIALI 30/06/2015 31/12/2014 2.568.518 2.938.809 1.587.052 1.536.233 1.109.530 1.019.460 5.265.101 5.494.502 2.442.413 2.534.582 Var.ass. -370.291 50.819 90.070 -229.401 -92.169 Var.% -12,60% 3,31% 8,84% -4,18% -3,64% AGGREGATI PATRIMONIALI 30/06/2015 30/06/2014 2.568.518 2.754.355 1.587.052 1.818.099 1.109.530 912.073 5.265.101 5.484.527 2.442.413 2.516.738 Var.ass. -185.837 -231.047 197.457 -219.426 -74.325 Var.% -6,75% -12,71% 21,65% -4,00% -2,95% Le di a i he ui esp esse ifletto o le alla situazione semestrale della Cassa. edesi e te de ze e ide ziate ell’a ito della elazio e Risultati economici Anche il conto economico di Gruppo è fortemente indirizzato dalle dinamiche reddituali della Capogruppo ed il primo semestre 2015 ha chiuso con un risultato netto di 3.701 migliaia di euro. L’a alisi dei p i ipali a gi i eddituali e ide zia, come per la Cassa, una flessione del margine di interesse (che si è attestato a 23,64 milioni di euro) del 16,33% rispetto a giugno 2014, mentre la dinamica è positiva per le commissioni nette (+12%); il margine di intermediazione chiude a 68,9 77 Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A. Situazione semestrale consolidata 30 giugno 2015 milioni di euro -17,09% rispetto al primo semestre 2014). Nel primo semestre 2015 le rettifiche di valore nette per deterioramento di crediti ed altre attività finanziarie ammontano a 28 milioni di euro. Il isultato dell’ope ati ità o e te al lordo delle imposte, pari a 5,5 milioni di euro circa, decrementa del 63,63%. CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO 30/06/2015 30/06/2014 (migliaia di euro) Margine di interesse 23.643 28.259 Commissioni nette 22.473 20.065 Margine di intermediazione 68.930 83.138 Rettifiche nette su crediti e altre attività finanziarie (28.087) (21.329) Risultato netto della gestione finanziaria 40.843 61.809 Costi operativi (35.726) (47.521) Utile operatività corrente al lordo imposte 5.481 15.069 Utile (Perdita) d'esercizio 3.699 6.711 Utile (Perdita) d'esercizio di pertinenza della Capogruppo 3.701 6.726 Var.ass. -4.616 2.408 -14.208 -6.758 -20.966 11.795 -9.588 -3.012 -3.025 Var.% -16,33% 12,00% -17,09% 31,68% -33,92% -24,82% -63,63% -44,88% -44,97% Mezzi patrimoniali e Fondi propri del Gruppo Si riportano di seguito i dati e agli indici relativi ai Fondi propri del Gruppo al 30 giugno 2015: 30/06/2015 Patrimonio netto 235.243 Capitale di classe 1 224.972 Capitale di classe 2 96.998 Totale fondi propri 321.970 (stock, migliaia di euro) 30/06/2015 Common Equity Tier 1 Ratio (CET 1) 8,90% Tier1 Ratio (T 1) 8,90% Total Capital Ratio (TCR) 12,74% Attività di rischio ponderate (RWA) su Totale Attivo (%) 71,40% (indicatori, %) Il Gruppo ha un Patrimonio Netto di 235.243 migliaia di euro in flessione del 10,32% rispetto a dicembre 2014 per effetto perlopiù della dinamica delle riserve da valutazione come esplicitato ell’a ito dei ezzi pat i o iali della Cassa. A livello di coefficienti di vigilanza si segnala un Common Equity Tier 1 Ratio (rapporto tra capitale primario di classe 1 e attività di rischio ponderate) e un Tier 1 Ratio (rapporto tra capitale di classe 1 e attività di rischio ponderate) dell’8,90% (8,92% al dicembre 2014, 7,53% al 30 giugno 2014) e un Total Capital Ratio (rapporto tra totale dei fondi propri e attività di rischio ponderate) del 12,74% (13,13% al 31 dicembre 2014, 9,73% al 30 giugno 2014) Eventi di rilievo avvenuti dopo il 30 giugno 2015 Oltre a quanto fin qui esposto, non si sono verificati fatti o eventi di rilievo, tra la data di riferimento del presente documento (30 giugno 2015) e la data di approvazione dello stesso da parte del Consiglio di Amministrazione (6 agosto 2015), che abbiano mutato la situazione patrimoniale, finanziaria ed economica delle società del Gruppo Cassa di Risparmio di San Miniato come rappresentata nel presente documento. 78 Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A. Schemi del bilancio consolidato Schemi del bilancio consolidato (redatti in migliaia di euro) STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO AL 30 GIUGNO 2015 (Attivo) Voci dell'attivo 30/06/2015 31/12/2014 10. Cassa e disponibilità liquide 19.890 21.249 20. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 15.002 66.063 685.869 707.696 65.321 108.056 2.442.413 2.534.582 61.743 62.177 56.553 56.622 396 245 30. Attività finanziarie valutate al fair value 40. Attività finanziarie disponibili per la vendita 50. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza 60. Crediti verso banche 70. Crediti verso clientela 80. Derivati di copertura 90. Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-) 100. Partecipazioni 110. Riserve tecniche a carico dei riassicuratori 120. Attività materiali 130. Attività immateriali di cui : avviamento 140. Attività fiscali a) correnti b) anticipate b1) di cui alla Legge 214/2011 69.843 10.926 58.917 40.688 61.040 19.009 42.031 38.473 150. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione 160. Altre attività Totale dell'attivo 123.453 126.572 3.540.483 3.744.302 79 Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A. Schemi del bilancio consolidato STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO AL 30 GIUGNO 2015 (Passivo e Patrimonio Netto) Voci del passivo e del patrimonio netto 30/06/2015 10. Debiti verso banche 20. Debiti verso clientela 30. Titoli in circolazione 31/12/2014 605.024 425.130 1.696.527 1.991.520 641.433 695.375 40. Passività finanziarie di negoziazione 15 50. Passività finanziarie valutate al fair value 230.558 251.914 60. Derivati di copertura 70. Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-) 80. Passività fiscali a) correnti b) differite 6.734 4.494 2.240 21.155 18.910 2.245 90. Passività associate ad attività in via di dismissione 100. Altre passività 109.790 80.428 110. Trattamento di fine rapporto del personale 9.853 10.322 120. Fondi per rischi ed oneri a) quiescenza e obblighi simili b) altri fondi 5.195 5.998 5.195 5.998 130. Riserve tecniche 140. Riserve da valutazione (27.906) 2.471 170. Riserve 42.881 33.304 180. Sovrapprezzi di emissione 39.698 39.724 177.215 177.215 (346) (1.191) 126 128 3.701 10.794 3.540.483 3.744.302 150. Azioni rimborsabili 160. Strumenti di capitale 190. Capitale 200. Azioni proprie (-) 210. Patrimonio di pertinenza di terzi (+/-) 220. Utile (Perdita) d'esercizio (+/-) Totale del passivo e del patrimonio netto Area Amministrativa Paolo Palliola L'Amministratore Delegato Divo Gronchi Il Presidente Alessandro Bandini I Sindaci Enzo Sollini Massimo Melai Giangaetano Bissaro 80 Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A. Schemi del bilancio consolidato CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO AL 30 GIUGNO 2015 Voci 10. 20. 30. 40. 50. 60. 70. 80. 90. 100. 110. 120. 130. 140. 150. 160. 170. 180. 190. 200. 210. 220. 230. 240. 250. 260. 270. 280. 290. 300. 310. 320. 330. 340. Interessi attivi e proventi assimilati Interessi passivi e oneri assimilati Margine di interesse Commissioni attive Commissioni passive Commissioni nette Dividendi e proventi simili Risultato netto dell 'attività di negoziazione Risultato netto dell 'attività di copertura Utile (Perdite) da cessione o riacquisto di : a) crediti b) attività finanziarie disponibili per la vendita c) attività finanziarie detenute sino alla scadenza d) passività finanziarie Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value Margine di intermediazione Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento di : a) crediti b) attività finanziarie disponibili per la vendita c) attività finanziarie detenute sino alla scadenza d) altre operazioni finanziarie Risultato netto della gestione finanziaria Premi netti Saldo altri proventi/oneri della gestione assicurativa Risultato netto della gestione finanziaria e assicurativa Spese amministrative : a) spese per il personale b) altre spese amministrative Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali Rettifiche/Riprese di valore nette su attività immateriali Altri oneri/proventi di gestione Costi operativi Utili (Perdite) delle partecipazioni Risultato netto della valutazione al fair value delle attività materiali e immateriali Rettifiche di valore dell'avviamento Utili (Perdite) da cessione di investimenti Utile (Perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte Imposte sul reddito dell 'esercizio dell'operatività corrente Utile (Perdita) della operatività corrente al netto delle imposte Utile (Perdita) dei gruppi di attività in via di dismissione al netto delle imposte Utile (Perdita) d'esercizio Utile (Perdita) d'esercizio di pertinenza di terzi Utile (Perdita) d'esercizio di pertinenza della capogruppo 30/06/2015 30/06/2014 42.787 (19.144) 23.643 23.147 (674) 22.473 1.483 323 53.184 (24.925) 28.259 20.646 (581) 20.065 1.381 632 21.091 32.744 21.097 32.741 (6) 3 (83) 68.930 (28.087) (27.852) (371) 57 83.138 (21.329) (20.576) (608) 136 (145) 40.843 61.809 40.843 (40.526) 61.809 (45.528) (23.515) (17.011) (29.633) (15.895) 98 (780) (112) 5.594 (35.726) 364 (5.920) (745) (71) 4.743 (47.521) 985 (207) 3 5.481 (1.782) 15.069 (8.358) 3.699 6.711 3.699 2 3.701 6.711 15 6.726 81 Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A. Schemi del bilancio consolidato CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO AL 30 GIUGNO 2015 (con variazioni assolute e percentuali) Voci 10. 20. 30. 40. 50. 60. 70. 80. 90. 100. 110. 120. 130. 140. 150. 160. 170. 180. 190. 200. 210. 220. 230. 240. 250. 260. 270. 280. 290. 300. 310. 320. 330. 340. Interessi attivi e proventi assimilati Interessi passivi e oneri assimilati Margine di interesse Commissioni attive Commissioni passive Commissioni nette Dividendi e proventi simili Risultato netto dell'attività di negoziazione Risultato netto dell'attività di copertura Utile (Perdite) da cessione o riacquisto di : a) crediti b) attività finanziarie disponibili per la vendita c) attività finanziarie detenute sino alla scadenza d) passività finanziarie Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value Margine di intermediazione Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento di : a) crediti b) attività finanziarie disponibili per la vendita c) attività finanziarie detenute sino alla scadenza d) altre operazioni finanziarie Risultato netto della gestione finanziaria Premi netti Saldo altri proventi/oneri della gestione assicurativa Risultato netto della gestione finanziaria e assicurativa Spese amministrative : a) spese per il personale b) altre spese amministrative Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali Rettifiche/Riprese di valore nette su attività immateriali Altri oneri/proventi di gestione Costi operativi Utili (Perdite) delle partecipazioni Risultato netto della valutazione al fair value delle attività materiali e immateriali Rettifiche di valore dell'avviamento Utili (Perdite) da cessione di investimenti Utile (Perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte Imposte sul reddito dell 'esercizio dell'operatività corrente Utile (Perdita) della operatività corrente al netto delle imposte Utile (Perdita) dei gruppi di attività in via di dismissione al netto delle imposte Utile (Perdita) d'esercizio Utile (Perdita) d'esercizio di pertinenza di terzi Utile (Perdita) d'esercizio di pertinenza della capogruppo 30/06/2015 30/06/2014 VAR ASS. VAR% 42.787 (19.144) 23.643 23.147 (674) 22.473 1.483 323 53.184 (24.925) 28.259 20.646 (581) 20.065 1.381 632 (10.397) 5.781 (4.616) 2.501 (93) 2.408 102 (309) -19,55% -23,19% -16,33% 12,11% 16,01% 12,00% 7,39% -48,89% 21.091 32.744 (11.653) -35,59% 21.097 32.741 (11.644) -35,56% (6) 3 (9) -300,00% (83) 68.930 (28.087) (27.852) (371) 57 83.138 (21.329) (20.576) (608) (140) (14.208) (6.758) (7.276) 237 -245,61% -17,09% 31,68% 35,36% -38,98% 136 40.843 (145) 61.809 281 (20.966) -193,79% -33,92% 40.843 (40.526) (23.515) (17.011) 98 (780) (112) 5.594 (35.726) 364 61.809 (45.528) (29.633) (15.895) (5.920) (745) (71) 4.743 (47.521) 985 (20.966) 5.002 6.118 (1.116) 6.018 (35) (41) 851 11.795 (621) -33,92% -10,99% -20,65% 7,02% -101,66% 4,70% 57,75% 17,94% -24,82% -63,05% (207) 3 207 (3) n.s. n.s. 5.481 (1.782) 15.069 (8.358) (9.588) 6.576 -63,63% -78,68% 3.699 6.711 (3.012) -44,88% 3.699 2 3.701 6.711 15 6.726 (3.012) (13) (3.025) -44,88% -86,67% -44,97% 82 Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A. Schemi del bilancio consolidato Patrimonio netto di terzi al 30.06.2015 Stock options Derivati su proprie azioni Variazione strumenti di capitale Distribuzione straordinaria dividendi Acquisto azioni proprie Emissioni nuove azioni Variazioni di riserve Dividendi e altre destinazioni Riserve Esistenze al 01.01.2015 Modifica saldi di apertura Operazioni sul patrimonio netto Redditività complessiva esercizio 2015 Variazioni dell'esercizio Allocazione risultato esercizio precedente Esistenze al 31.12.2014 Patrimonio netto del gruppo al 30.06.2015 PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO Capitale a) azioni ordinarie 177.365 177.365 177.215 Sovrapprezzi di emissione (*) 39.724 39.724 Riserve 33.303 33.303 33.303 33.303 2.471 2.471 Azioni proprie (**) (1.191) (1.191) Utile (Perdita) di esercizio 10.773 10.773 (9.543) (1.230) 262.317 262.317 - (1.230) 128 128 150 b) altre azioni a) di utili (26) 39.698 9.543 13 42.881 (22) 9.543 13 42.881 (22) b) altre Riserve da valutazione (30.377) (27.906) Strumenti di capitale Patrimonio netto del gruppo Patrimonio netto di terzi 1.928 (13) 1.928 (1.083) (1.083) (346) 3.699 3.701 (26.676) 235.243 (2) (2) 126 (*) L'importo di cui alla colonna "Variazioni di riserve" si riferisce alla perdita conseguita sulla negoziazione delle azioni proprie; (**) La movimentazione dell'anno è riferita alla negoziazione sulle azioni proprie che incrementa e/o decrementa il patrimonio netto. 83 Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A. Schemi del bilancio consolidato PROSPETTO DELLA REDDITIVITÀ COMPLESSIVA CONSOLIDATA (dati in migliaia di euro) Voci 10. Utile (Perdita) d'esercizio 30/06/2015 30/06/2014 3.699 6.711 326 (390) (2) 7 (30.692) 4.984 (9) 539 Altre componenti reddituali al netto delle imposte senza rigiro a conto economico 20. Attività materiali 30. Attività immateriali 40. Piani a benefici definiti 50. Attività non correnti in via di dismissione 60. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto Altre componenti reddituali al netto delle imposte con rigiro a conto economico 70. Copertura di investimenti esteri 80. Differenze di cambio 90. Copertura dei flussi finanziari 100. Attività finanziarie disponibili per la vendita 110. Attività non correnti in via di dismissione 120. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto 130. Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte (30.377) 5.140 140. Redditività complessiva (Voce 10+130) (26.678) 11.851 150. Redditività consolidata complessiva di pertinenza di terzi 2 15 160. Redditività complessiva consolidata di pertinenza della capogruppo (26.676) 11.866 84 Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A. Principali indicatori Principali indicatori della Cassa e del Gruppo CASSA DI RISPARMIO DI SAN MINIATO - BILANCIO SEPARATO Principali dati e indicatori patrimoniali (stock in milioni di euro, indicatori in %) Prodotto bancario Raccolta totale Raccolta diretta Raccolta indiretta Impieghi con clientela Totale attivo Patrimonio netto Impieghi con clientela / Raccolta diretta (% su valori netti) Totale attivo / Patrimonio netto Attività deteriorate / Impieghi con clientela (% su valori netti) Sofferenze / Impieghi con clientela (% su valori netti) Rapporto di coperura attività deteriorate ( con perdite anticipate) (%) Principali dati e indicatori economici (stock in milioni di euro, indicatori in %) Margine di interesse Commissioni nette Margine di intermediazione Rettifiche nette per deterioramento crediti Risultato netto della gestione finanziaria Costi operativi Utile (perdita) al lordo delle imposte Utile (perdita) d'esercizio Utile netto / Patrimonio netto (%) Costi operativi / Margine di intermediazione (%) (indice come definito dal FITD) GRUPPO CARISMI - BILANCIO CONSOLIDATO Principali dati e indicatori patrimoniali (stock in milioni di euro, indicatori in %) Prodotto bancario Raccolta totale Raccolta diretta Raccolta indiretta Impieghi con clientela Totale attivo Patrimonio netto del Gruppo Impieghi con clientela / Raccolta diretta (% su valori netti) Totale attivo / Patrimonio netto Attività deteriorate / Impieghi con clientela (% su valori netti) Sofferenze / Impieghi con clientela (% su valori netti) Rapporto di coperura attività deteriorate ( con perdite anticipate) (%) Principali dati e indicatori economici (stock in milioni di euro, indicatori in %) Margine di interesse Commissioni nette Margine di intermediazione Rettifiche nette per deterioramento crediti Risultato netto della gestione finanziaria Costi operativi Utile (perdita) al lordo delle imposte Utile (perdita) d'esercizio Utile netto / Patrimonio netto del Gruppo (%) 30/06/2015 7.720 5.265 2.569 2.696 2.455 3.537 233 95,6 15,2 17,1 7,9 38,1 31/12/2014 8.042 5.495 2.939 2.556 2.547 3.740 260 86,7 14,4 16,6 7,2 35,6 30/06/2015 30/06/2014 23,75 22,38 69,75 27,85 41,66 35,58 5,99 4,20 1,8 28,41 19,94 83,31 20,57 61,99 46,60 14,09 5,76 2,5 54,86 52,03 30/06/2015 31/12/2014 7.708 5.266 2.569 2.697 2.442 3.540 235 95,06 15,1 17,2 8,0 38,1 8.030 5.495 2.939 2.556 2.535 3.744 262 86,25 14,3 16,7 7,2 35,6 30/06/2015 30/06/2014 23,64 22,47 68,93 27,85 40,84 35,73 5,48 3,70 1,6 28,26 20,06 83,14 20,57 61,81 47,52 15,07 6,71 2,8 variazione annuale assoluta / p.p. % -322 -4,0% -230 -4,2% -370 -12,6% 140 5,5% -92 -3,6% -203 -5,4% -27 -10,4% 8,90 0,80 5,5% 0,50 0,70 2,50 variazione annuale assoluta / p.p. % -4,7 -16,4% 2,4 12,2% -13,6 -16,3% 7,3 35,4% -20,3 -32,8% -11,0 -23,6% -8,1 -57,5% -1,56 -27,1% -0,7 2,8 variazione annuale assoluta / p.p. % -322 -4,0% -229 -4,2% -370 -12,6% 141 5,5% -93 -3,6% -204 -5,4% -27 -10,3% 8,80 0,8 5,4% 0,5 0,8 2,5 variazione annuale assoluta / p.p. % -4,6 -16,3% 2,4 12,0% -14,2 -17,1% 7,3 35,4% -21,0 -33,9% -11,8 -24,8% -9,6 -63,6% -3,0 -44,9% -1,2 85 Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A. Allegati Allegati PARTECIPAZIONI DELL’ISTITUTO AL GIUGNO 5 Denominazione Società controllate FIDUCIA S.p.A. - San Miniato (Pi) SAN GENESIO IMMOBILIARE S.p.A. - San Miniato (Pi) Società collegate CASSA DI RISPAMIO DI VOLTERRA S.p.A. - Volterra (Pi) SOPRARNO SGR S.p.A. - Firenze VEGAGEST SGR S.p.A. - Milano Altre BANCA D'ITALIA - Roma C.S.E. CONSORZIO SERVIZI BANCARI Soc.cons.a r.l.-San Lazzaro di Savena (BO) EUTELIA S.p.A. - Arezzo FIDI TOSCANA S.p.A. - Firenze (al fair value ) AFFITTO FIRENZE S.r.l. - Firenze CARICESE S.r.l. - Bologna CENTROFIDI TERZIARIO S.c.p.a. - Firenze CITYPOST S.p.A. - Vecchiano (Pi) CONSORZIO CENTO PERCENTO ITALIANO - Scandicci (Fi) ECOFOR SERVICE S.p.A. - Pontedera (Pi) ESCO PISA S.r.l. - San Giuliano Terme (Pi) GEOFOR S.p.A. - Pontedera (Pi) IMMOBILIARE OASI NEL PARCO S.r.l. - Milano ISTITUTO CENTRALE BANCHE POPOLARI ITALIANE S.p.A. - Milano MEDIAT S.r.l. - Roma NOVASIM S.p.A. - Roma P. B. S.r.l. - Milano PROMO DESIGN Soc. Cons. a r.l. - Calenzano (Fi) SIA S.p.A. - Milano S.I.C.I.-SVILUPPO IMPRESE CENTRO ITALIA SGR S.p.A. - Firenze SINTESIS S.r.l. - Livorno SOCIETA' INFRASTRUTTURE TOSCANE S.p.A. - Firenze SUTOR MANTELLASSI HOLDING S.r.l. - Firenze S.W.I.F.T. SCRL - La Hulpe (Belgio) TERRE DELL'ETRURIA Coop. Agricola tra Produttori - Donoratico (Li) (al costo) TOTALE GENERALE Quota percentuale Valore Nominale Valore di Bilancio 100,0000 98,5000 130.000,00 9.850.000,00 9.980.000,00 181.774,95 7.965.577,83 8.147.352,78 20,0000 45,0000 23,5072 14.460.880,00 1.800.000,00 1.356.593,00 17.617.473,00 56.269.927,94 3.561.321,15 59.831.249,09 0,2173 4,0000 1,4083 1,5915 16.300.000,00 2.000.000,00 479.077,04 2.548.936,00 21.328.013,04 16.300.000,00 4.815.999,84 2.700.550,59 23.816.550,43 9,0900 2,7678 6,1744 10,4264 1,3333 0,8462 10,0000 0,8462 19,9900 0,2000 7,0169 7,9907 2,2600 5,0000 0,0245 10,0000 13,0000 1,5000 1,9998 0,0081 5,9656 5.428,46 44.980,47 1.194.064,00 265.874,00 258,23 9.900,00 2.500,00 22.880,00 199.900,00 85.116,00 8.420,31 67.048,00 2.689,40 5.500,00 5.404,62 516.460,00 39.000,00 450.000,00 2.327,00 1.125,00 349.901,65 3.278.777,14 426.764,89 231.012,87 1.194.064,00 195.255,72 258,23 9.900,00 224.592,17 4.526.450,00 1.829.994,00 6.620,31 6.935,56 5.934,08 586.618,84 56.893,32 225.081,08 7.876,40 349.901,65 9.884.153,12 52.204.263,18 101.679.305,42 86 Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A. I for ativa ai se si della Circolare . 85/ Allegati della Ba ca d’Italia I otte pe a za alla i hiesta d’i fo ati a ai se si della Ci ola e del di e e e su essi i aggio a e ti, ell’a ito della elazio e sulla gestio e, si pu li a l’i di ato e elati o al rendimento delle attività (cd. Public Disclosure of Return on Assets) calcolato come il rapporto tra gli utili netti e il totale attivo del bilancio. Dati in migliaia di euro Indicatore relativo al rendimento delle attività Utile (Perdita) d'esercizio (voce 290 di CE) Totale Attivo Indicatore relativo al bilancio separato Utile (Perdita) d'esercizio (voce 320 di CE consolidato) Totale Attivo Indicatore relativo al bilancio consolidato 30/06/2015 4.200 3.537.229 0,12% 30/06/2014 5.761 3.771.527 0,15% 3.699 3.540.483 0,10% 6.711 3.775.333 0,18% 87