La presente raccolta di elaborati, segnalazioni ed immagini è una newsletter realizzata con il contributo di vari amici aderenti ed ex-aderenti alla Magix.Info Community, con lo scopo di mantenere vivo lo spirito di gruppo e l’interesse per la musica e l’arte in genere. La newsletter è un allegato ai sottoelencati siti ìche vengono aggiornati senza periodicità e pertanto ciò non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della Legge n. 62 del 7/3/2001. http://eventijazz.jimdo.com - www.facebook.com/eventijazz - www.antoniofiorillomusic.com Eventi Jazz è protetto dalla seguente licenza Creative Commons: Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate .Per leggere una copia della licenza visita il sito web http://creativecommons.org/licenses/by-nc-nd/2.5/it Prot_10_2016_Pagina 1_di_9 ALBUM IN VETRINA: TRITTICO ELETTRONICO di Sandro Glavina – AVANT GARDE RARE (F) ACTIONS di Frasan Galaglav – BALKANSKA AMBIENT GLASBA – di Galaegala & Luka Silich – NIGHT OF LIES di Heuno – Concertando con il Jazz and Blues: La buona musica non è acqua, ma può stare…nella piscina – Muggia Jazz Festival: una grande festa del jazz a Muggia. Prot_10_2016_Pagina 2_di_9 TRITTICO ELETTRONICO - Made by Sandro Glavina MITS - 2016 WAITING FOR CHANGE – MEAT EATER - NOTTURNI Esecuzioni improvvisate registrate in diretta nel Laboratorio di Ricerca Sonora Eletronica Contemporanea (LARSEC) Luglio e Agosto 2016 Il “trittico” in questione non è solo musica, ma è un viaggio nell'ignoto, una immersione in atmosfere che escono dal cuore e dalla mente, a volte senza schemi prefissati, ma di grande qualità. Il mestro Brian Eno, disse che la vera musica ambient era quella che riusciva a trasmettere sensazioni a chi ascolta, riuscendo a trasportare l'ascoltatore verso l'ignoto. Synth alla massima essenza con fusion di space music, a volte sperimentali a volte leggere ed eteree. Musica che, il grande Robert Rich, senza dubbi apprezzerebbe. Le sonorità sperimentali si miscelano a quelle tradizionali, con una semplicità sbalorditiva e la musica ti porta dove voleva il musicista. Sandro che, quando compone da solo, di solito predilige la musica jazz e il rock progressivo, con questi tre album, tutti registrati in diretta, ci regala improvvisate esecuzioni ricche di atmosfere elettroniche. Già nel 2015 si poterono apprezzare “Gibanja” e “Note tempestose”, album anch’essi frutto dell’improvvisazione e di una ottima regia ai sintetizzatori.(Franco Galateo) Prot_10_2016_Pagina 3_di_9 AVANT GARDE RARE (F) ACTIONS Frasan Galaglav MITS - 2016 Questo 01) Fotovoltaica (4:37) 02) Primavera in vendita (9:10) 03) The Sunday of Smith’s neighbours (3:01) 04) Painters around the river (13:59) 05) The tickle in the bra (3:58) 06) Le monsieur c’est prudent (6:39) nuovo album dei Frasan Galaglav è un incontro a metà strada fra i sogni e i deliri, fra la calma e l’inquietudine. Razionalità e follia si sovrappongono, si contrastano, si alimentano una con l’altra, perché “il fuoco delle emozioni mai si spegne quando la musica, anche se imprevedibile, è alimentata dalla creatività, come fossero pennellate su di una tela”. Con “Fotovolatica”, brano introduttiivo, ci si può immergere in trasognanti atmosfere, poi con “Primavera in vendita” (brano a seguire) ci si trova di fronte a irruenti tensioni in cui vengono proposte matrici etno-ambient di certo effetto. “The Sunday of Smith’s Neighbours” (il terzo brano) si colora in modo variopinto (acid jazz, funk, swing, latin lazz) e subito dopo “Painters around the river” si rivela un brano molto suggestivo. Qui il jazz diventa ambient e l’ambient diventa jazz. Una fusion di molteplici colori e fantastiche sfumature che non possono fare a meno di sospingere l’ascoltatore in arcipelaghi musicali attorniati da mari profondi che elevano le loro onde… ai confini del cielo. Ma tornando sulla terra è ben apprezzabile lo scherzo musicale rappresentato da “The tickle in the bra” che si veste di prog e funk. L’album si conclude con “Le monsieur c’est prudent”, bella prova di costruzione musicale in chiave “psichedelica” da parte dei Frasan Galalglav. Va doverosamente ringraziata Lorena Paliska, autrice del quadro “Incendio” che costituisce la copertina delll’album. Tutto l’album sarà ascoltabile su http://www.magix.info/it/member/profile/FrasanGalaglav/medias/ Prot_10_2016_Pagina 4_di_9 Cosi’ troverete i singoli brani di “Avant Garde” nella Magix.Info Community http://www.magix.info/it/member/profile/FrasanGalaglav/medias/ Prot_10_2016_Pagina 5_di_9 BALKANSKA AMBIENT GLASBA Galaegala & Luka Silich MITS - 2016 I preamboli al risultato finale sono presto detti… Galaegala incontra a Spoleto 01 02 03 04 05 06 07 08 09 10 11 Prijatelji (Live in Brajavost) Angeli plesejo Akustična kitara Glasbena čustva Lepa Ciganka Kup zamisli v notah Bistveni zvoki Edino musika Po sledeh vampira - ENA Po sledeh vampira - DVA Začaran gozd il maestro Luka Silich, recando con se molto materiale sonoro precedentemente realizzato in forma “grezza”. Senza intoppi, il maestro Luka, intuisce la strada giusta da seguire e…”in vino veritas” scatta la collaborazione che da vita a questo album. Non aspettatevi nulla per quanto riguarda la musica balcanica, semmai foste tratti in inganno dal titolo dell’album. Gli 11 track dell’album sono tutti principalmente fraseggiati dalla chitarra in formato “ambient”. I Balcani sono solo un semplice “omaggio” al mestro Silich, così come lo sono i titoli in lingua slovena dei vari brani. Noi andiamo oltre ai Balcani, verso vette inesplorate, per commentare l’album. Si nota il tocco fi Silich per quanto concerne la variazione degli accordi, ma in primis, per quanto concerne la scelta e la fusione dei loop c’è l’evidente zampino di Galaegala. In sostanza si tratta di un album molto gradevole da ascoltare con pregevoli passaggi acustici, mnimalsiti e di ottima impronta sonora, molto impattiva. Poco importa se la strada è quella balcanica o quella dell’Andalusia o chissà cosa altro ancora. Ciò che conta è il risultato e in termini collaborativi sembra proprio che l’outcome vada molto bene. E’ molto probabile che i brani verranno pubblicati nella Magix.Info Community http://www.magix.info/it/member/profile/galaegala/medias/ Prot_10_2016_Pagina 6_di_9 NIGHT OF LIES Heuno MITS - 2016 Genialmente combinati in fantasiosi arrangiamenti, i loop selezionati da Rino Europa 4:10 Metropolitan stories 4:15 Spectralis 5:05 House of mirror 5:20 The phantom of abandoned theater 5:58 Land of illusion 5:14 Dedalus 3:32 No truth 4:21 Time 6:03 King of nothing 7:40 (Heuno) sono tratti dalle molte collezioni di soundpool della Magix. Riuscire a combinare una così vasta gamma di suoni, credeteci, non è cosa semplice, tanto più che Rino, come sempre, è riuscito nel miglior modo a farlo, dando vita ad affascinanti track ricchi di atmosfere e variazioni di grande intensità. Eccellente fusion che pesca dal rock, dal pop, dalla trance, dalla etnomusic, dal jazz, dalla musica classica. In poche parole, viste le caratteristiche dell’album, sebbene Rino collochi il suo lavoro come “ambient”, noi diciamo che ascoltando le sue creazioni ci si immerge in piena atmosfera prog, anzi, per la precisione, nel Magix-Prog che pochi altri della Magix.Info sono in grado di plasmare. La suddivisione dell’album in dieci brani, sono a nostro avviso un accorgimento “tecnico” per contenerne il peso, perché se Rino avesse unito tra loro i primi cinque e quindi tra loro gli altri cinque, sarebbero venute fuori due meravigliose suite di considerevole durata. Abbiamo provato a farlo sul nostro arranger, così, per sperimentare, ed abbiamo intuito che il lavoro di Heuno è in sostanza un concept album. Se ci fosse ancora il Teatro delle Ombre, l’album potrebbe essere ben rappresentato in un’opera costituita da due parti Naturalmente, nella Magix.Info, ci si dovrà accontentare di ascoltare i brani come “singoli”. http://www.magix.info/it/member/profile/heuno/medias Prot_10_2016_Pagina 7_di_9 LA BUONA MUSICA NON E’ ACQUA, MA PUO’ STARE … NELLA PISCINA A cura di Diana Kundera e Sandro Glavina Dopo le nostre “immersioni” di Agosto alle Terme di Mala Nedelja per cogliere le improvvisazioni elettroniche di Nora Neumen, ancora una volta, per puro caso, mentre siamo in vacanza, incontriamo musica che fa molto bene alle nostre orecchie, al nostro cuore, al nostro spirito. Il breve weekend trascorso all’hotel “Terme Preisotriche” di Montegrotto Terme, ci offre l’opportunità di ascoltare il concerto “Note di secolo” di Alan Farrington con il No Smokoing Quartet, inserito nella ottava edizione di “Jazz by the pool” , intitolata “Feelin’ blues”. In pratica, jazz ai bordi della piscina, in una fantastica atmosfera contornata anche da una succulenta cena all’aperto a lume di candela. Feelin’ blues, nel corso dell’estate , ha già riservato nei mesi di Giugno, Luglio e Agosto (come possiamo leggere nel programma) le esibizioni del “Renata Tosi Quintet”, di Pietro Taucher & The Soul (con la lead vocalist Fiorella Nneka Ekwueme), Durga&Friends, Aba in “Get me high”, la “Ale Pascale Funky Band”, Steve Biondi & the Black-Pop.List… Ma il nostro appuntamento è con Alan Farrington (voce, ma anche bravo bassista e chitarrista se andrete a cercare la sua biografia nel web) e…Soci: Roberto Soggetti al pianoforte, Marco Cocconi al basso, Ricky Biancoli alla batteria. Eccellenti musicisti…Andate nel web a soddisfare le vostre curisiosità per capire che si tratta di un quartetto di…serie A ! Prot_10_2016_Pagina 8_di_9 2 Settembre 2016… Una data che felicemente ricorderemo ! Alle 22:00 puntualmente inizia il concerto. Dopo un paio di brani colti da noi in sordina nell’area dei commensali, abbandoniamo il tavolo per avvicinarci nella zona bar per meglio ascoltare il quartetto che ha già decollato e si sta esprimendo con molta creatività in personali arrangiamenti di canzoni che hanno fatto storia nella musica. Come facciamo a non emozionarci di fronte alla splendida interpretazione di “Night and Day”, brano tanto caro al nostro amico spagnolo Flansinnata? Il quartetto intona in modo brillante “Mexico” di James Taylor (il cantautore statunitense James Vernon Taylor, da non confondere con il nostro amato organista britannico James Taylor dei JTQ che fa acid jazz e funk). Magistrale la performance offerta riguardo a “Luck be a lady” (che Marlon Brando interpretò in una scena del film “Guys and Dolls” del 1955). Noi prendiamo appunti alla vecchia maniera sul nostro taccuino, non fotografiamo nulla, ma vi viene offerta l’occasione di apprezzare le foto di questo e degli altri concerti se andrete ad esplorare la pagina di Facebook https://www.facebook.com/jazzbythepool/ perchè così vedrete anche la suggestiva location di “Jazz by the pool” ! Nel concerto del quartetto c’è tanto spazio per rivisitazioni personali delle canzoni del Beatles, principalmente di brani scritti da Harrison. C’è la bella proposta di “Still crazy after all these years” di Paul Simon a cui segue un…concentrato di blues e Alan Farrington si diverte e scherza con il pubblico e trova lo spazio per dedicare “Beethoven in Jazz” con “Per Elisa” ad una simpatica ragazza (Elisa) che sta dando l’addio al nubilato. A questo punto il pubblico è totalmente coinvolto e si entusiasma. Il quartetto ha ancora ottime cartucce da sparare….Crosby, Still, Nash and Young, ancora Beatles (dice Farrington “Poteremmo fare Beatles all’infiinito”). Giungono altre chicche… (Si va con il blues e il bravo Alan interroga i presenti “All you ready for blues ?”). Il quartetto mette in scena un brano di Fats Waller dove il pianista Soggetti interpreta da gran maestro. Ma non è l’unica occasione in cui Soggetti si fa apprezzare, e sono molti i passaggi nel corso del concerto in cui si possono ben gradire i fraseggi di basso di Marco Cocconi e l’ottima vena percussiva di Ricky Biancoli che, all’interno di alcuni brani, accenna amabilmente a brevi, ma efficaci assoli. Prima di eseguire il “bis”, Alan Farrington pronuncia infine il sacro giuramento che il concerto è giunto al termine: “Giuriamo sui Pooh, e quando si giura sui Pooh non si può scherzare”. Bene…Se i Pooh sono nel loro genere attivi da oltre 40 anni, noi di cuore auguriamo al No Smoking Quartet di… raddoppiare il tempo della loro collaborazione e speriamo di incontrarli ben presto in qualche altro loro concerto, perché ci hanno regalato tante belle emozioni. Rientriamo a Trieste per partecipare al “Festival Jazz di Muggia…. Prot_10_2016_Pagina 9_di_9 UNA GRANDE FESTA DEL JAZZ A MUGGIA Due favolose serate grazie allo “zampino” organizzativo della Associazione B.B.C., del Comune di Muggia e della Samer & Co. Shipping Recensione a cura di Diana Kundera Cari Amici di Eventi Jazz, come ben sapete (perché nei precedenti anni avrete siciuramente letto le nostre recensioni nelle Newsletter) agli inizi di Settembre è tempo di Jazz a Muggia sia con il buono sia con il cattivo tempo (atmosferico) e spesso la “nuvola di Fantozzi” aveva funestato la programmazione “sotto le stelle” in piazza Marconi (ricorrendo allora al riparo del Teatro Verdi). Stavolta, tutto è stato programmato direttamente al Verdi, stracolmo di gente accorsa ad ascoltare la decima edizione del festival (3 e 4 settembre). E’ stata una bella occasione di incontro anche per molti amici di Eventi Jazz. Ray Gelato, cantante e sassofonista inglese assieme al suo quartetto ha infiammato la prima serata proponendo tanto bel swing, con ampio spazio ai grandi classici. Ray & Co. hanno entusiasmato il pubblico facendolo rivivere, in favolosa atmosfera live, bellissimi ricordi di Buscaglione e Carosone. Insomma…Grande Spettacolo ! Eppoi… Seconda serata ancora piena di calore (peccato che il Verdi sia campo ristretto per il folto pubblico accorso) in cui si è esibito un magnifico trio. Il batterista americano Steve Williams con i suoi 60 anni ha dimostrato di possedere l’energia e l’agilità di un ventenne a cui si aggiunge la sua grande, raffinata esperienza che conta moltissime collaborazioni in carriera. Il pianista Massimo Faraò, con i suoi tocchi magici dei tasti del pianoforte (Faraò nella sua carriera ha suonato con tantissimi artisti, maturando fior di esperienze). Aldo Zunino, bassista, che ha girato mezzo mondo con tante collaborazioni. Il trio ha riscosso tanti consensi, ha offerto musica di gran qualità e ha fatto risparmiare al pubblico un viaggio in Umbria perché Muggia Jazz, anche se dura due giorni, diffonde forse più calore di…Umbria Jazz. E sicuramente, oltre agli artisti, buona parte del merito per l’ottima riuscita del festival va anche al direttore artistico Stefano Franco che ci mette tanto entusiasmo ed ha già buoni progetti per il 2017. Evviva Muggia Jazz !!