DIPARTIMENTO DELLE TECNOLOGIE
PESANTI
Nota Informativa:
RAD 16
Revisione 2
del 27.09.2011
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INFORMAZIONI MEDICHE SULLA TOMOGRAFIA ASSIALE COMPUTERIZZATA
Gentile Signore/a,
Il S uo m edico h a f ormulato p er Lei l a r ichiesta d i u na es ame ch iamato T omografia A ssiale
Computerizzata di seguito indicata come TAC.
Di cosa si tratta ?
Il Tomografo computerizzato a raggi x (TC) permette di costruire delle immagini in tagli assiali del
corpo umano.
Le informazioni che apporta questo tipo di indagine sono spesso determinati per porre una diagnosi
precisa. Il T omografo Computerizzato ut ilizza r aggi x . Per qua nto r iguarda l ’irradiazione de i
pazienti ne ssuna s equela e ’ s tata di mostrata t enuto c onto de lle pi ccole dos i u tilizzate e d elle
precauzioni che vengono abitualmente prese per limitare al minimo la regione da esaminare.
Cio’ nonos tante ,pe r l e donne gravide , de lle pr ecauzioni de vono e ssere pr ese s istematicamente :
per questo motivo si chiede a tutte le donne in eta’ fertile che devono essere esaminate di segnalare
se sono incinte
La Tomografia Computerizzata (TC, detta anche Tomografia Assiale Computerizzata, quindi TAC)
è una metodica di diagnostica per immagini che sfrutta radiazioni ionizzanti (raggi X) e consente di
riprodurre s ezioni c orporee d el pa ziente e d e laborazioni t ridimensionali. P er l a pr oduzione d elle
immagini è necessario l'intervento di un elaboratore di dati. L'immagine del corpo da studiare viene
creata m isurando l 'attenuazione di un f ascio di raggi X che attraversa t ale co rpo e i l risultato è
rappresentato da una s erie di i mmagini c he pe rmette di i ndividuare l esioni a nche di m inime
dimensioni.
Questa me todica consente l' acquisizione d elle imma gini in mo do c ontinuo: me ntre il ta volo c he
porta i l paziente s i m uove s u un pi ano di s corrimento, i pi ani di s cansione de scrivono un 'elica
attorno al paziente, ottenendo una scansione "spirale". I tomografi spiroidei più comuni compiono
una r otazione i n pi ù o meno un s econdo e c onsentono un'a cquisizione c ompleta di un vol ume
corporeo in pochi secondi: questa avviene in un'unica apnea, riducendo gli artefatti di movimento
del paziente. I m oderni t omografi m ultistrato i nfatti pos sono i mpiegare a nche s olo pochi s econdi,
ottenendo decine di scansioni per ogni singola rotazione.
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La TC é un esame definito "di secondo livello", cioè volto a chiarire dubbi diagnostici di una certa
importanza, a i qua li g li e sami r adiologici e d ecografici, pi ù s emplici e meno c ostosi, non s ono
arrivati a dare una risposta definitiva.
La T C p uò essere u tilizzata i n q ualsiasi d istretto co rporeo: es sa è generalmente c apace d i
visualizzare con sufficiente completezza lo scheletro e le articolazioni senza necessità di far ricorso
al me zzo d i c ontrasto. In mo lti a ltri c asi l' accuratezza d ei risultati d ella T C mig liora
somministrando pe r vi a or ale un m ezzo di c ontrasto pe r i l t ubo di gerente ( in caso di esami
addomino-pelvici) e iniettando in circolo per via endovenosa un mezzo di contrasto a base di iodio.
L’impiego d el contrasto p ermette d i e videnziare le sioni n on v isibili a ll’esame T C d iretto,
aumentando la sensibilità della metodica; di definire la natura delle lesioni, attraverso l’analisi del
tipo d i v ascolarizzazione e d elle v ariazioni d ensitometriche, a umentando la s pecificità d ella
metodica; d i e videnziare le s trutture vascolari e d i v alutare a lterazioni d ella f unzionalità d egli
organi pa
renchimatosi.
E' molto importante riferire i sintomi che hanno portato all'esecuzione dell'esame ed esibire tutti gli
esami radiologici ed ecografici eseguiti in precedenza. Nel caso che l'esame sia ripetuto a d istanza
di t empo, è ne cessario r iportare l a T C pr ecedente. Il m edico radiologo deve pot er c onsultare i l
risultato di eventuali altri esami strumentali o visite specialistiche e - se disponibili - della relazione
del curante o di lettere di dimissioni emesse in occasione di precedenti ricoveri.
In rapporto al tipo di esame, può essere necessario eseguire esami di laboratorio per documentare la
funzionalità r enale ed e patica e o ttenere i l t racciato e lettroforetico d elle p roteine p lasmatiche.
Nell'eventualità di dover far ricorso al mezzo di contrasto, il giorno dell'esame è opportuno essere
digiuni d a a lmeno 6 o re. Inoltre, p er le p azienti in e tà f ertile, l' esame v a e seguito s olo s e s ia
possibile escludere lo stato di gravidanza.
L’emettitore de l f ascio di r aggi X r uota i ntorno a l pa ziente e d i l r ivelatore, da l l ato oppos to,
raccoglie l’immagine di una sezione del paziente stesso. Il lettino su cui è sdraiato il paziente scorre
in modo continuo all’interno del tunnel di scansione presentand,o ad ogni giro, una sezione diversa
del corpo. Le sequenze di immagini sono poi elaborate da un computer e vengono inviate in tempo
reale su un monitor. Le immagini di partenza di tutte le sezioni vengono normalmente registrate su
un s istema d i a rchiviazione ( PACS) me ntre le imma gini p iù s ignificative d al p unto d i v ista
diagnostico possono essere stampate su pellicola.
Durante l ’esame l a p ersona d eve r imanere i mmobile, m entre i l l ettino p uò cam biare l eggermente
inclinazione pe r c onsentire di ot tenere i mmagini da di verse a ngolature. T alvolta i l m edico può
chiedere di trattenere per qualche secondo il respiro o di non deglutire.
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L’esame può dur are da i 10 a i 30 m inuti e non è né dol oroso n é f astidioso. È ne cessario essere a
digiuno dalla sera precedente solo nell’eventualità dell’utilizzo del mezzo di contrasto, che talvolta
può comportare qualche disturbo.
La conduzione dell’esame
Sara’ invitato una volta entrato nella sala diagnostica a sdraiarsi sul lettino portapaziente pos to in
prossimita’ del gantry (anello del tomografo) il piu’ delle volte in decubito supino ;
Il p ersonale s anitario po tra’ c omunicare con Lei g razie a d un m icrofocno . L’equipe ope rativa s i
trova vicino a lei dietro un vetro La sorveglia costantemente e puo’ intervenire tempestivamente se
necessario.
A s econda de lla r egione da e saminare l e s ue br accia s aranno pos te l ungo i l c orpo o di etro l a
testa.L’esame e’ in genere veloce e dura poche decine di minuti.
La S ua collaborazione e ’ m olto i mportante: lei d ovra’ rimanere immobile , in certi casi Le s ara’
chiesto i di arrestare il respiro per qualche decina di secondi,
Lei r estera’ d i n orma ci rca 1 5-20-30 m inuti n ella s ala d iagnostica a s econda d el t ipo d i es ame d a
effettuare.
Alcuni es ami n ecessitano,a s econda de i c asi ,di una s omministrazione endovenosa di M ezzo d i
contrasto io dato ( MDC) . La v ena v iene p unta d i s olito a liv ello d ella piega d el gomito.In altre
situazioni puo’ essere necessario far bere una soluzione acquosa di mdc iodato o s omministrare la
soluzione H2O + MDC per clisma.
Cosa viene iniettato per vena e cosa si sente ?
Per m olti e sami T AC s i ut ilizzano i m ezzi di c ontrasto a ba se di i odio( MDC) c he s ono pr odotti
opachi ai raggi x . Il tipo di MDC ,la quantita’ e la modalita’ di somministrazione saranno adattate
al suo caso particolare dal medico radiologo .
La scelta dipendera’ dalle informazioni ,sul vostro stato di salute ,che il medico radiologo ricevera’
dal medico prescrittore e da Lai prima di effettuare l’indagine.
Nella quasi totalita’ dei casi Lei non s entira’ nessun dolore se si esclude quello legato alla puntura
necessaria per incannulare la vena.
In alcuni casi durante la somministrazione endovenosa si sentirà una sensazione di calore lungo il
braccio irradiata al corpo ed,a volte,una sensazione bizzarra in bocca.
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Ci sono dei rischi legati alla somministrazione e.v. di MDC?
L’iniezione e’ un atto comune ,abitualmente molto ben tollerato.
Cio’ non di meno ,come per altri farmaci,possono sopravvenire delle reazioni indesiderate:
La puntura puo’ provocare la comparsa di un pi ccolo ematoma che di solito si riassorbe in qualche
giorno ;
Durante l’iniezione ,sotto l’effetto della pressione,si puo’ produrre un fuga di MDC dalla vena .
Questa co mplicazione e’ r ara ( un caso p er al cune c entinaia d i es ami , senza , in g enere,
complicazioni g ravi ) ,in a lcuni r ari c asi l o s travaso l ocale di M DC pu o’ r endere ne cessario u n
trattamento locale che sara’ attuato chiedendo una consulenza chirurgica e dermatologica.
La somministrazione di MDC puo’ scatenare una reazione « intolleranza al MDC ».
Queste r eazioni i mprevedibili s ono pi u’ f requenti ne i pa zienti c he ha nno g ia’ m anifestato u n
precedente episodio di intolleranza al MDC o che hanno una storia di antecedenti allergici.
Nella m aggioranza d ei c asi g li e ffetti s catenati dalla s omministrazione d i M DC s ono tr ansitori e
senza gravi sequele.
A vol te pos sono ve rificarsi s equele pi u’ gravi : t urbe car dio-respiratorie c he ne cessitano di un
trattamento medico e della consulenza dell’anestesista.
Le complicazioni realmente gravi sono rarissime ; per opportuna conoscenza , il rischio di decesso
e’ di circa 1 caso su 100000/120000 , in pratica circa 14 volte minore del rischio di essere coinvolto
in un incidente della strada mortale.
La somministrazione di MDC puo’ anche scatenare effetti negativi sulla funzionalita’ renale (CIN)
Questo e ffetto e ’ pi u’ f requente i n pa zienti c he s offrono pe r m alattie c he c oinvolgono l a
funzionalita’ renale (insufficenza renale cronica , diabete con insufficienza renale, etc).
In presenza di fattori di rischio particolari che saranno segnalati o dal suo medico sulla richiesta di
esame o dirattamente da lei nel colloquio con gli operatori della Radiologia s ara’ valutata la reale
necessita’ d i p rocedere al l’indagine con M DC e d i l M DC s ara’ s omministrato c on pa rticolare
cautela per garantire la massima sicurezza possibile.
In o gni cas o,se Lei p ensa d i av ere p articolari f attori d i r ischio , la p reghiamo d i s egnalarli s ia al
medico prescrittore al momento della formlazione della richiesta,al momento della prenotazione che
prima dell’esecuzione dell’indagine al personale di sala ed al medico radiologo.
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Per o gni es igenza i l D irettore de lla U OC di R adiodiagnostica o un s uo s ostituto s ono di sponibili
per raccogliere queste informazioni.
Il problema del mezzo di contrasto iodato
L'iniezione intravasale di mezzo di contrasto iodato comporta immensi benefici da un punto di vista
diagnostico (TC, angio-intervetistica, urografia) ma va utilizzata con prudenza.
“Di fatto la nefropatia da mdc rappresenta una causa sempre più frequente di insufficienza renale in
ambito o spedaliero e d i a umento d ella mo rtalità in dipendente d a a ltri f attori d i r ischio”. Q uesta
affermazione è stata pubblicata dal Direttore Medico di una nota industria farmaceutica che produce
e vende mezzi di contrasto. (A. Spinazzi, R. Pozzi Macelli - Radiol. Med. 107: 88-97,2004)
In un'altra pubblicazione scientifica un noto Radiologo italiano afferma: “La nefrotossicità dei mdc
è stata, soprattutto nel passato, enfatizzata. Le alterazioni qui sopra descritte, meno accentuate per i
LOCA, determinano solo raramente (meno dell’1%) disfunzione renale in soggetti senza precedenti
disfunzioni d’ organo” ( G. P . F eltrin e a l. - Radiol. M ed. 107: Suppl. 1 a l n. 4, 8 -31, 2004 ). S i
sottintende una certa nefrotossicità solo per i pazienti con disfunzione d'organo, ammesso che l'1%
sia una percentuale bassa nella popolazione con funzione d'organo normale.
Ciò s ignifica c he qua ndo s i pr evede l a i nfusione i ntravasale di m ezzo d i c ontrasto bi sogna us are
alcune c autele. In pa ssato s i è f atto r icorso ad un us o i ndiscriminato di t est l aboratoristici
preliminari per inquadrare meglio i pazienti da sottoporre ad esami con mdc. Per la verità se ne fa
ancora un us o indiscriminato ma tale atteggiamento deve essere modificato perchè non r isponde ai
requisiti di efficenza ed efficacia enunciati in precedenza.
Sull'argomento s i è espresso an che i l “Ministero d ella S alute” q uando a ncora s i ch iamava “ della
Sanità”: il D ipartimento d elle p rofessioni s anitarie d el M inistero h a emanato la n ota in formativa
prot. n. 900.VI/11.AG./642 del 17 settembre 1997, che si allega.
Si sottolinea tuttavia questo passaggio: “Tenuto conto delle su esposte situazioni si ritiene:
o che l a v alutazione cl inico-anamnestica di c iascun pa ziente da s ottoporre a d i ndagine c on
mezzi d i co ntrasto d a parte d el m edico curante, ch e r ichiede l 'esame, e d a p arte d el
radiologo, che esegue l'esame, rappresenti per la prevenzione il momento più importante;
o che i l r icorso a bituale, i n og ni p aziente, a b atterie d i es ami/procedure diagnostiche p redefinite, non a bbia i ndicazione a i f ini di pr evenire i ncidenti da m ezzi di c ontrasto. T est
laboratoristici e p rocedure d iagnostiche s ono in dicati p er d efinire n ei p azienti a r ischio il
grado delle condizioni patologiche di cui ai punti 1) e 2).”
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La v alutazione cl inico-anamnestica de ve t ener c onto ol tre c he de l pot enziale da nno r enale, dos e
dipendente, anche dell'interferenza col metabolismo dello iodio, dell'aggravamento di patologie preesistenti e della possibile reazione anafilattica o anafilattoide.
In m erito a l da nno renale, bi sogna c onoscere l a f unzionalità r enale, l a presenza di c ondizioni a
rischio renale, l'eventuale assunzione di farmaci nefrotossici e diuretici, le condizioni di idratazione
del paziente. Attenti ad eventuali recenti somministrazioni di mdc. Condizioni a rischio renale sono
l'ipovolemia (come nello scompenso cardiaco o nella sindrome nefrosica), la disidratazione (legata
all'età o a r ecenti interventi chirurgici), il d iabete mellito oltre che tutte le nerfopatie. Il diabete è
pericoloso non solo perchè provoca la nefropatia (albuminuria, mircoalbuminuria) ma anche perchè
può essere trattato con biguanidi, da sospendere 48 ore prima del mezzo di contrasto.
In merito ai farmaci nefrotossici sul sito www.guidausofarmaci.it/presentazione.htm si può t rovare
un es austivo el enco d i f armaci d a u sare co n c autela i n p resenza d i i nsufficienza r enale l ieve,
moderata o grave: t utti que sti f armaci va nno s ospesi pe r l e 24 or e c he precedono e che s eguono
l'iniezione di mdc.
Sul rene normale esercita una nefrotossicità asitomatica, che si manifesta con un aumento del 25%
della cretinina sierica. Tale disturbo raggiunge il picco dopo 4-5 giorni dalla procedura. La funzione
renale si normalizza dopo 1 o 2 settimane.
Pertanto è opportuno evitare una nuova somministrazione di mdc prima di 2 settimane da un esame
precedente.
Di solito per una TC dell'addome dell'adulto necessitano 100-130 ml di mdc alla concentrazione di
350mgI/ml. Per l'urografia possono essere sufficienti 70 ml.
Nel ba mbino l a qua ntità è pr oporzionale a l pe so: 2 m l di m dc 300m gI/ml pe r og ni K g di pe so
corporeo.
Interferenza c ol m etabolismo de llo i odio: bi sogna v erificare s e l 'anamnesi è pos itiva pe r
ipertiroidismo, perchè in tal caso l 'iniezione di m dc può por tare ad una crisi t ireotossica. Bisogna
inoltre r icordare c he e ventuali s cintigrafie t iroidee e seguite s ubito dopo i l m dc può g enerare f alsi
positivi. Il perclorato inibisce l’assorbimento da parte della tiroide.
Tra l e p atologie p reesistenti ch e p ossono es sere a ggravate d alla s omministrazione E V d i m dc
troviamo: la gammapatia monoclonale, l'anemia falciforme, il feocromocitoma, la miastenia gravis.
Da evitare la somministrazione del mdc in gravidanza o allattamento.
La imprevedibile reazione anafilattica/anafilattoide ci porta ad indagare se il paziente è portatore di
allergie, se è presente uno stato atopico, o se il paziente soffre di crisi asmatiche: in questi casi la
reazione si verifica con maggiore frequenza.
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Nel cas o d ovesse verificarsi una reazione grave durante o dopo l 'inziezione del m dc i l R adiologo
che as siste al l'esame d eve es sere p ronto ad i ntervenire s econdo u no s chema p reciso i n at tesa
dell'arrivo del rianimatore.
In p revisione d i u n t ale evento è n ecessario conoscere l a f unzione cardiocircolatoria: disturbi d el
ritmo, efficienza della pompa, pressione arteriosa.
Se e sistono i f attori di rischio s opra de scritti s i c onsulterà i l M edico R adiologo pe r c oncordare
eventuali metodiche diagnostiche alternative.
Qualora si concordasse sulla necessità di procedere con l’indagine radiologica, prima dell’esame si
deve procedere con:
•
adeguata idratazione del paziente
•
somministrare 4 ore prima della procedura soluzione fisiologica, per via EV, con flusso 100
ml/ora
•
continuare l’infusione di fisiologica per 24 ore dopo la procedura, per un volume totale di 3
litri;
•
tali volumi possono essere incrementati in climi caldi;
•
sospensione della somministrazione di eventuali diuretici
•
sospensione de lla s omministrazione di e ventuali f armaci ne frotossici pe r a lmeno 24 or e
prima della procedura
In Radiologia il Medico Radiologo userà mezzi di contrasto non ionici e limiterà la dose in rapporto
alla f unzionalità r enale, s econdo i l s eguente s chema, nor malizzato a lla c oncentrazione di 350
mgI/ml:
o funzionalità renale normale: non superare la dose di 400 ml di mdc;
o modesta c ompromissione d ella f unzionalità r enale ( creatininemia: 1 ,3-3,0 mg /dl in
paziente con superficie corporea standard): non superare 150 ml di mdc;
o maggiore compromissione della funzionalità renale: non superare 100 ml.
Risultati
Una prima informazione parziale le potra’ essere fornita appena dopo la fine dell’esame dal medico
radiologo.
Il risultato definitivo avra’ bisogno di qualche giorno (in genere tre giorni) per poter esaminare tutte
le i mmagini,formulare u n r eferto ,t rascriverlo e approntare qua nto ne cessario pe r l a riconsegna e
l’archiviazione se dovuta.
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Alla fine dell’esame Le sarà consegnata una scheda con le istruzioni per il ritiro dei risultati.
Che cosa deve fare
Prima dell’esame
Controllare ch e l a p restazione p renotata d all’operatore C UP co rrisponda a quella ri chiesta
dal medico prescrivente
Rispondere con precisione alle seguenti domande:
-
Soffrite o a vete s offerto d i p roblemi a llergici ? ( asma p er es empio), una r eazione di t ipo
allergico nel corso di un esame radiologico ?
si
no
-
Soffrite o avete sofferto per una malattia cardiaca, polmonare o renale ?
si
no
-
Soffrite o avete sofferto per diabete ?
si
no
-
Siete in terapia con biguanidi?
si
no
-
Se si quali
si
no
-
Avete recentemente effettuato esami con bario ?
si
no
si
no
Per le donne in eta’ fertile
-
E’ in stato di gravidanza ?o e’ possibile che lo sia ?
Cosa portare il giorno dell’esame :
1. la r ichiesta d i esame ( impegnativa d el m edico prescrivente con s egnalazione d el q uesito e
dell’obiettivita’ clinica…)
2. la lista scritta dei farmaci che lei prende abitualmente
3. gli esami precedenti in suo possesso (radiografie ,ecografie, TC ed RM),
4. tutti i risultati degli esami ematocimici effettuati.
Se le e’ stato richiesto di presentarsi a digiuno
•
Non assuma alimenti solidi nelle tre ore precedenti l’ora di prenotazione.
•
Non fumi prima dell’esame.
•
Salvo di versa s pecifica i ndicazione puo’ c ontinuare l a t erapia i n c orso e d e ’ be ne be va
normalmente prima dell’esame per favorire l’idratazione.
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Durante l’esame
Seguire co n p recisione l e i ndicazioni de gli o peratori ;la s ua co llaborazione e’ essenziale p er
ottenere delle buone immagini .
Se avvertira’ un dolore nel corso dell’iniezione del MDC avvisi immediatamente gli operatori.
Dopo il ritorno a casa
Nella quasi totalita’ dei casi non avrà nessun problema paticolare.
Non esiti comunque a segnalare tutto cio’ che le sembrera’ anormale alla segreteria della radiologia
chiedendo di parlare con il medico che ha eseguito l’esame (tel 0861 429302).
Se e’ stato somministrato MDC ,per accelerarne l’eliminazione beva abbondamente acqua (questo
consiglio non va seguito in caso di insufficienza cardiaca o renale).
Non esiti a fornire ogni informazione che Le sembri importante ed a comunicare ogni intervento
chirurgico ed ogni malattia ritenuta significativa
Non d imentichi d i p ortare in v isione tu tti i g li e sami p recedenti e ffettuati, n ecessari p er u n
eventuale confronto .
L’informazione è il vero e proprio inizio dell’atto medico e parte integrante della nostra professione
Per q uesto anche i l pi ù pi ccolo dubbi o o l a pi ù s ottile i ncertezza d ebbono es sere r isolti co n le
spiegazioni necessarie che saremo lieti di fornirLe.
Grazie per la Sua collaborazione.
Il Signor /Signora:
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ha personalmente ricevuto le note informative per l’esame dal Dottor :
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Data ____/____/_______/
Firma __________________________________
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