18 ottobre2002 DERMATOLOGIA DENTISTA Scopriamone le cause e conosciamo le più recenti terapie anti-età Non sempre i bambini piccoli hanno problemi piccoli Via le rughe senza bisturi: oggi si può Recenti studi hanno evidenziato come la medicina estetica sia sempre più diffusa ed esercitata in Italia. La cura del corpo ha acquistato grande importanza e sono ormai di dominio pubblico termini come peeling, antiaging, filler, etc. L’acquisto ed il consumo di creme o lozioni antirughe, così come il ricorso a trattamenti estetici, sono molto aumentati sia nelle donne che negli uomini. La cute è infatti l’organo di confine con il mondo esterno e rappresenta uno dei principali mezzi di comunicazione non verbale. Da q u i l ’ i mpor tanza di cur ar e l’aspetto della pelle, soprattutto del volto e delle mani, in modo da trasmettere un messaggio di benessere e bellezza. In questa puntata e in quella successiva affronteremo il tema delle rughe e dell’invecchiamento cutaneo, cercando di scoprirne le cause e di illustrare le più recenti terapie antietà. Con il termine ruga si descrive tutto ciò che differisce dalla cute liscia che caratterizza il corpo del bambino. Si formano con il trascorrere del tempo a livello del volto, collo, mani e sono considerate - a torto o a ragione - il principale segno di passaggio dall’età giovane a quella senile. Ciò spinge molte persone a cercare rimedi per attenuare od eliminare questi segni di invecchiamento. Forse non tutti sanno però che le rughe si formano per varie cause ed in particolare per l’invecchiamento cutaneo cronologico nel suo complesso, per la degenerazione delle fibre elastiche e collagene provocate principalmente dall’esposizione solare, per i movimenti muscolari ripetuti (rughe d’espressione) e per la forza di gravità. Queste cause incidono in modo diverso sulla formazione dei segni dell’invecchiamento, a seconda del tipo di ruga presente. Si parla, ad esempio, di tramatura o tessitura cutanea, indicando con tale termine le linee di depressione presenti sulla superficie cutanea e che intersecandosi fra loro circoscrivono aree di forma romboidale. Nel bambino la tramatura cutanea è così poco incisa da essere difficilmente osservabile, mentre nell’età senile la tessitura si modifica radicalmente: le linee sono infatti meno frequenti ma più profondamente in- cise rispetto alla superficie cutanea. La tramatura è allora ben visibile a occhio nudo e contribuisce in grande misura a determinare l’aspetto di cute senescente. Esistono poi le cosiddette rughe di espressione che si formano soprattutto intorno alla occhi (volgarmente dette “zampe di gallina”), alla bocca e alla fronte, in seguito ai ripetuti movimenti della muscolatura. Già sui 30 anni le linee di espressione sono ben disegnate, esse non aumentano di numero nel corso del tempo, ma si approfondiscono sempre più, divenendo così maggiormente visibili. Le linee di espressione del volto sono considerate un segno fedele per attribuire l’età ad una persona. Tuttavia possono essere influenzate anche da fattori indipendenti dall’età quali malattie intercorse, sofferenze psichiche e fisiche, ambiente di lavoro e soprattutto, dall’esposizione solare. Ci sono poi le rughe da lassità muscolocutanea e da modificazioni ossee. Tali rughe possono comparire nell’anziano a seguito dei fisiologici processi di invecchiamento dell’organismo e sono dovute alla riduzione della componente elastica e collagene del derma, che non è più in grado di controbilanciare la forza di gravità. Con l’età si riduce inoltre il turgore del grasso cutaneo; la massa muscolare diminuisce e talora, per riassorbimento osseo, si ritrae il supporto scheletrico. La cute del volto può allora cadere secondo la forza di gravità dando pieghe ben evidenti, in particolare a livello mandibolare e peribuccale. Ci sono infine le cosiddette rughe da posizione del dormire. Queste linee da posizione si sviluppano tardivamente, quando gran parte delle fibre elastiche sono state danneggiate dai raggi solari o si sono alterate nel processo di senescenza cutanea. La causa è l’appoggio, durante il sonno, della testa sul cuscino e sono più evidenti alla fronte e alle guance dove determinano disegni a rettangolo o a rombo di varia dimensione. Nei soggetti giovani le linee da posizione del dormire sono presenti solo al risveglio e scompaiono per distensione cutanea in poco tempo. Nei soggetti anziani sono invece sempre presenti senza apparente modifica- zione dal risveglio alla sera. Queste rughe possono anche non formarsi se durante il sonno si limita l’appoggio alla zona nucale. Per prevenirle vengono infatti commercializzati appositi cuscini che, trattenendo la testa, impediscono gli appoggi che le generano. Il trattamento dell’invecchiamento cutaneo rappresenta un problema non facile da affrontare, sia per la cosmetologia che per la moderna dermocosmetologia medica e chirurgica. Non esiste, infatti, “la bacchetta magica” in grado di bloccare i processi biologici dell’invecchiamento cutaneo e di far scomparire tutte le rughe, con un tocco. Dopo questa doverosa premessa bisogna però dire che attualmente è possibile trattare in modo efficace gran parte dei segni dell’invecchiamento. Le terapie finora utilizzate per eliminare le rughe variano dalle creme ad azione idratante a quelle contenenti retinolo e alfa-idrossiacidi, dai peeling chimici superficiali (acido glicolico) a quelli profondi (acido tricloroacetico, fenolo, etc), dalle iniezioni di collagene e tossina botulinica ai filler, dalla dermoabrasione ai trattamenti con laser chirurgici (laser resurfacing con laser CO2 ed Er:Yag) fino alla chirurgia plastica. Con queste terapie si possono ottenere risultati variabili, in gran parte legati al grado di invasività della metodica. Ad esempio con i trattamenti più leggeri e superficiali (creme, lozioni, peeling con acido glicolico) si hanno effetti clinici minimi e parziali (miglioramento della tramatura cutanea). Allo stesso modo l’utilizzo di prodotti in grado di “riempire” le rughe (collagene, filler) o di “paralizzare” la muscolatura cutanea (tossina botulinica) garantiscono risultati estetici buoni ma temporanei; vanno perciò ripetuti con frequenza variabile, esponendo a possibili rischi locali e generali. Non c’è dubbio che i risultati estetici migliori e più duraturi si possono ottenere solo con le metodiche più invasive. Tali tecniche (peeling profondi, dermoabrasione, laser resurfacing chirurgico, chirurgia plastica) a fronte di una dimostrata efficacia, espongono però ad alti rischi operatori (spesso è necessaria l’anestesia locale o generale) e post operatori (fre- quente incidenza di cicatrici, ipopigmentazioni, macchie), impedendo alle persone di condurre per lungo tempo una normale vita di relazione. Molte persone vorrebbero attenuare le rughe e contrastare l’invecchiamento cutaneo, senza però esporsi ai rischi e alla difficile gestione post operatoria che le metodiche più invasive richiedono. Questo obiettivo, un tempo considerato impossibile da raggiungere, si può ora ottenere grazie allo sviluppo di una nuova metodica: quella del ringiovanimento cutaneo con Laser Non Ablativo. Questa innovativa tecnologia consente di stimolare la neoformazione del collagene dermico, vera “impalcatura” naturale della pelle, senza ferire (appunto non ablativo) la cute sana. La pelle così “riattivata” diventa progressivamente più liscia, riacquistando tono e luminosità, mentre le rughe più sottili si attenuano; il tutto senza effetti collaterali e periodi di ricovero. Nella prossima puntata affronteremo il tema del ringiovanimento cutaneo con Laser Non Ablativo, illustrando le potenzialità e le applicazioni cliniche di questo rivoluzionario trattamento anti-età. dott. Maurizio Bellini Specialista in dermatologia Per ulteriori informazioni: Servizi Medici Agape Tel. 055705351 e-mail: [email protected] Redazione giornale: tel. 055340811 - Fax 055340814 e-mail: [email protected] SAREMOFAMOSI Una scuola di spettacolo in via Fabroni Seicento metri quadrati di struttura alla Saranno Famosi dove è possibile studiare e specializzarsi nelle discipline che fanno parte del mondo dello spettacolo: questa è la Dance Performance School, presente nel nostro quartiere, in via Fabroni 60/62r. Qui si impara a danzare, cantare, suonare e recitare in un ambiente allegro e professionale dove vengono sviluppate le doti persona- li, partecipando a manifestazioni, rassegne, concorsi, spettacoli e audizioni organizzate dallAccademia stessa. Per le discipline accademiche può essere inoltre conseguito il diploma del National Dance Council of America. Le iscrizioni sono aperte a tutti: ragazzi e adulti, con la semplice distinzione tra corsi di formazione professionale e corsi amatoriali. Sempre nella stessa sede è inoltre disponibile una comoda area attrezzi con lo svolgimento di discipline inerenti al fitness. Questanno una grande novità: lideazione, la progettazione e la realizzazione di un musical intero, interpretato dagli allievi dellAccademia stessa! Dance e Performance School ti aspetta! Alcuni sono convinti che corretto allineamento dei denti e giusto rapporto tra la grandezza della mandibola e quella della mascella siano espressioni che indicano solo un problema estetico. In realtà i genitori devono stare attenti se i loro bambini presentano disallineamenti dei denti e delle arcate dentarie perché ciò che ne va di mezzo è soprattutto la salute. I problemi che nascono da simili disallineamenti possono infatti avere conseguenze sia a livello locale (sui denti stessi o sulle gengive che li circondano) sia su organi, strutture o funzioni distanti: larticolazione temporo-mandibolare, il setto nasale, le adenoidi, la funzione respiratoria, la postura. E queste conseguenze non solo possono essere già presenti o imminenti fin da piccoli, ma possono anche scatenarsi molti anni dopo . I denti affollati, daltra parte, non permettono una buona pulizia e facilitano laccumulo di placca batterica e lo sviluppo di carie, soprattutto al cosiddetto colletto dei denti e nei piccoli spazi tra i denti adiacenti. Da adulti, poi, diventano più probabili e insidiose le infiammazioni gengivali con tutti i guai che comportano: sanguinamento gengivale, denti che si allungano e poi vacillano, alito cattivo. Esiste però anche il rischio di malattie apparentemente poco dentistiche benché così correlate con i denti. La prima cosa da sapere è che un mascellare stretto rende difficile una corretta e piena respirazione. Infatti, il mascellare non si limita a ospitare i denti, ma ne costituisce il pavimento e determina la larghezza della cavità attraverso la quale passa laria che respiriamo dal naso: le fosse nasali. Se il mascellare è troppo stretto costringe a respirare con la bocca. Con queste negative implicazioni. - Il bambino introduce nei polmoni, e di conseguenza in tutto il corpo, una minore quantità di ossigeno; per questo motivo è sempre stanco e svogliato, spesso pallido e con vere e proprie occhiaie scure. - Anche la qualità dellossigeno è scadente, perché la bocca non possiede quelle speciali e delicate cellule che tappezzano la superficie delle fosse nasali e che sono capaci di ripulire laria da corpuscoli e batteri. Le tonsille, pertanto, finiscono per infiammarsi e con loro le adenoidi. Il bambino tende a russare e a dormire male. Spesso ha febbre e mal di gola per lunghi periodi. A volte diventa necessario asportare chirurgicamente le adenoidi . Ristabilendo un corretto diametro del mascellare con un apparecchio ortodontico laria torna a passare dal naso, il bambino smette di russare, riprende colorito e vitalità, i mal di gola diventano molto più rari A volte basta un apparecchio da portare solo la notte. Altre volte è necessario anche quello fisso. Ogni caso è un caso a sé e va valutato con molta attenzione e mediante calcoli precisi sulle radiografie laterali e frontali del cranio. Certamente una diagnosi precoce rende più semplice ed economica la terapia necessaria Letà giusta per la visita è intorno ai sette, otto anni, ma un piccolo controllo anche prima può spesso rivelarsi utile. Basta portare il bambino con sé quando si va dal dentista. Quando invece le ossa sono formate e si è raggiunta letà adulta, molte discrepanze della chiusura della bocca facilitano linsorgenza di dolori nella zona dellarticolazione temporo-mandibolare, al collo e alla schiena. I disturbi di chiusura facilitano infatti contratture dei muscoli masticatori e da essi, per un gioco di catene muscolari, si hanno dolorose contratture di muscoli lontani. Può essere influenzato il modo di camminare e la capacità di piegarsi o di girare il collo può diminuire. Curando i problemi della chiusura della bocca spesso i dolori al collo e alla schiena o certi feroci mal di testa scompaiono o quanto meno si attenuano. Naturalmente, una visita posturale deve tener conto di molti fattori ben diversi tra loro, ma tutti capaci di influenzarsi reciprocamente. Fattori da valutare talvolta assieme al dentista, al chiropratico, allosteopata, al reumatologo, allo psicologo. Tra questi fattori vi è infatti la chiusura della bocca, la corretta struttura e la funzione della colonna vertebrale e delle varie articolazioni, lappoggio plantare dei piedi, il modo di camminare, nonché le condizioni generali di salute, lalimentazione, la corretta idratazione dei tessuti, lo stato emotivo del paziente. dott. Cesare Paoleschi pagina precedente pagina successiva