LINEE GUIDA STRUMENTO DI RAZIONALIZZAZIONE DEL COMPORTAMENTO CLINICO ORGANIZZATIVO Rischi e prevenzione nella manipolazione dei farmaci antiblastici Dott.ssa Francesca Ibba Inquadramento concettuale e metodologico nella costruzione di Procedure Protocolli e Linee Guida Nuovo contesto normativo, giuridico‐professionale Impone la ricerca e la sperimentazione di: Rafforza gli ambiti di: y y y AUTONOMIA y STRUMENTI OPERATIVI y MODELLI ORGANIZZATIVI; RESPONSABILITA’ COMPETENZA Orientati dei professionisti nella pratica assistenziale y All’ appropriatezza; y All’ efficacia; y All’ efficienza delle prestazioni erogate Strumenti operativi procedure protocolli linee guida indirizzati a L’utenza, che ha la possibilità di essere maggiormente informata dei ragionamenti scientifici a sostegno dei trattamenti ricevuti Le aziende sanitarie, che possono definire ed ottimizzare i processi di cura e pianificare i propri investimenti I diversi livelli istituzionali, che possono ridurre le disuguaglianze nell’allocazione dei servizi, monitorare e valutare la qualità delle prestazioni erogate I professionisti, che hanno nelle linee guida uno strumento di educazione medica continua, ma anche di miglioramento del rapporto cittadino – pazienti e di tutela rispetto ai rischi medico legali Procedure Protocolli Linee guida Strumenti di organizzazione per una corretta gestione del lavoro Con un obiettivo fondamentale: assicurare il massimo grado di appropriatezza degli interventi, riducendo al minimo le variabilità nelle decisioni cliniche Intervengono per: y Modificare la realtà dove: y Si lavora per compiti y Si ha dipendenza operativa nei confronti di altre figure professionali y Si lavora con metodi empirici y Si lavora con scarso potere decisionale y C. Spairani Intervengono indirizzando l’organizzazione del lavoro per: y Avere modelli di riferimento y Pianificare in maniera scientifica e programmata il y y y y lavoro quotidiano Esprimere gestione ed autonomia professionale Evidenziare la capacità dei risultati Assumersi le responsabilità dei risultati che si conseguono Assicurare il massimo grado di appropriatezza Raccomandazioni di comportamento clinico assistenziale, prodotte attraverso un processo sistematico per assistere i professionisti sanitari ed i pazienti nella scelta delle modalità di assistenza più appropriate in specifiche circostanze cliniche Institute of Medicine 1992 6 "La necessità di istituire il Sistema nazionale linee guida (SNLG) è nata dalla consapevolezza sempre più presente della necessità di erogare cure di buona qualità ed evidence based in un contesto di risorse limitato. In questo contesto assumono particolare rilevanza le Linee Guida (LG), i Protocolli Diagnostico Terapeutici ed i Percorsi di Cura, strumenti che, nel loro insieme, rappresentano l'elaborazione sistematica di indicazioni basate sulle evidenze disponibili, secondo standard raccomandati, nel rispetto del principio di appropriatezza, con l'obiettivo di assistere i clinici ed i pazienti nel prendere decisioni, migliorare la qualità delle cure sanitarie e ridurre la variabilità nella pratica clinica e negli outcomes.". 7 y La produzione di linee guida, assieme alla definizione dei livelli essenziali di assistenza e all'accreditamento istituzionale, rappresenta uno degli strumenti per il miglioramento della qualità dell'assistenza sanitaria y L'Agenzia nazionale per i Servizi Sanitari Regionali (ASSR) svolge attività di supporto alle Regioni e il Ministero della salute, per i rispettivi ambiti di competenza, per lo studio e l'elaborazione di linee guida in materia diagnostica, terapeutica ed organizzativa", in attuazione degli indirizzi della Conferenza Unificata del 19 giugno 2003 e del DM 30 giugno 2004. 8 Linee Guida: requisiti sviluppo e applicabilità La LG deve basarsi sulle migliori prove scientifiche disponibili e includere una dichiarazione esplicita sulla qualità delle informazioni utilizzate e sull’importanza/rilevanza/fattibilità/ priorità della loro implementazione Il metodo utilizzato per sintetizzare le informazioni deve essere quello delle revisioni sistematiche o dell’aggiornamento basato sulle prove di efficacia Non sono prodotto eseguibile da un singolo operatore sanitario, ma sottende uno sforzo di integrazione di competenze e punti di vista di operatori sanitari differenti (Multidisciplinare) La LG dovrebbe esplicitare le alternative di trattamento e i loro effetti sugli esiti La LG dovrebbe essere flessibile ed adattabile alle mutevoli condizioni locali, esplicitare gli indicatori di monitoraggio, essere aggiornata e chiara, dotata di struttura semplice e linguaggio comprensibile 9 y Variabilità dei componenti (difformità delle opinioni) y Complessità tecnologiche y Mancanza di informazioni affidabili sulla efficacia e sul profilo rischi‐beneficio degli interventi messi in atto nella pratica y Diversità di interpretazione dovute: al luogo, contesto socio‐culturale, tipo di formazione – “tante personali certezze” y Difficoltà nell’adeguare la pratica clinica e assistenziale ai risultati della ricerca INCERTEZZA PROFESSIONALE 10 Variabilità dei componenti con difformità delle opinioni: ‐ Cosa Facciamo? ‐ Quale è la possibile soluzione? y y ‐ ‐ Complessità tecnologiche Utilizzo di dispositivi di ultima generazione Quale classe di cappa utilizzare y Mancanza di informazioni affidabili sulla efficacia e sul profilo rischi‐beneficio degli interventi messi in atto nella pratica Preparazione dell’antiblastico: In cappa; in piano libero Quali gli effetti potenziali dell’esposizione Evidenze di esposizione a sostanze genotossiche Effetti genotossici Effetti sulle gravidanze Effetti sull’organismo a lungo termine ‐ ‐ ‐ ‐ ‐ ‐ 11 y - y Diversità di interpretazione dovute: al luogo, contesto socioculturale, tipo di formazione – “tante personali certezze” Comportamenti e modalità di prevenzione: Nelle centralizzazione delle attività Nelle caratteristiche di igienicità dei locali di preparazione (UMACA) Nell’adeguatezza dei mezzi protettivi ambientali ed individuali Nei comportamenti di sicurezza degli operatori Difficoltà nell’adeguare la pratica clinica e assistenziale ai risultati della ricerca - Segue un sistema di vigilanza sanitaria e monitoraggio degli effetti a lungo termine dovuti ad esposizione ? - Presenza di indicatori di monitoraggio - indicatori di processo e di risultato Fasi di elaborazione delle Linee Guida 1) 2) 3) 4) 5) 6) 7) 8) Scelta della composizione del gruppo di lavoro Scelta dell’argomento Metanalisi Stesura preliminare e presentazione al panel multidisciplinare di esperti Richiesta di opinione di esperti Produzione della L.G. Somministrazione della L.G. Verifiche periodiche 13 1) Scelta della composizione del gruppo 2) Scelta dell’argomento Gruppo promotore, il comitato organizzativo, gruppo di lavoro cui spetta inizialmente Il compito di definire la scelta della condizione clinica su cui elaborare la LG: - Sulla rilevanza del problema (incidenza, impegno) Sulla base di variabilità di approccio da parte dei sanitari Definizione dei quesiti scientifici a cui dare la risposta per la gestione del problema clinico. - Descrizione degli obiettivi, risultati da raggiungere Raccolta delle evidenze scientifiche - Definizioni delle fonti - Soddisfazione criteri AGREE Revisione sistemica della letteratura Consensus Conference, Opinioni di esperti 14 Indicatori per la rilevanza del tema 1) Fattori demografici e socio economici a. Popolazione (popolazione totale, età, nati vivi) b. Fattori socio economici 2) Stato di salute a. Mortalità b. Morbilità 3) Determinanti di salute a. Sistemi di sorveglianza per la valutazione della prevalenza di fattori e comportamenti a rischio b. Condizioni di vita e lavoro 4) Interventi di prevenzione e cura a. Coperture vaccinali b. Screening neonatale c. Ricoveri ospedalieri d. Uso di farmaci ed eventi avversi Criteri generali per l’identificazione di problemi da affrontare con la produzione di Linee Guida (Grilli) Il problema è sicuramente rilevante, in termini di prevalenza (N° pz coinvolti) e/o di gravità clinica della condizione e/o di costi sanitari implicati La soluzione del problema in oggetto non è ovvia, ma è invece materia di discussioni/dibattito all’interno della comunità scientifica e /o della società in generale e/o di loro rilevanti componenti Le diversità di opinioni esistenti (punto 2) si riflettono in una variabilità della pratica clinica E’ stata documentata una divergenza tra le opinioni dei professionisti e/o la loro pratica clinica rispetto alle conoscenze scientifiche disponibili. Il problema è stato oggetto di un numero rilevante di studi clinici ed esistono quindi evidenze sulle quali possa essere fondata una riflessione critica necessaria alla formulazione di raccomandazioni Il miglioramento della pratica clinica attraverso la produzione di raccomandazioni cliniche è tale da portare a benefici per la salute della popolazione assistita e/o ad un risparmio di risorse 16 3) Metanalisi pertinente l’argomento La metanalisi è una tecnica clinico-statistica che permette di analizzare una serie di studi condotti sullo stesso argomento, consentendo una sintesi quantitativa dei risultati. si caratterizza: Nella ricerca e sintesi delle evidenze scientifiche disponibili con il vantaggio di offrire - un quadro riassuntivo di quell’argomento - dimensione campione più grossa e maggiore potenza - possibilità di effettuare analisi di sottogruppi 17 4) Stesura preliminare e presentazione al gruppo multidisciplinare di esperti finalizzata: alla valutazione critica delle evidenze scientifiche scientifiche disponibili; alla definizione di quesiti rilevanti rispetto al problema; Valutazione assistenziali; Valutazione rischio/beneficio e costo/beneficio. dei possibili esiti degli interventi 18 5) Richiesta di opinione di esperti Autorità rilevanti esterne al gruppo allo scopo di: avere ulteriori commenti, opinioni, suggerimenti rispetto alle conclusioni dei panel. Possono essere richieste precedentemente o in seguito alle conclusioni del panel anche attraverso audizioni strutturate 19 6) Produzione delle linee guida e assegnazione GRADING alle raccomandazioni Livello di prova: Espresso in numeri romani (da I a V) è la probabilità che un certo numero di conoscenze sia derivato da studi pianificati e condotti in modo tale da produrre informazioni valide e privi di errori sistemici Grado di forza: Espresso in lettere (da A ad E) è la probabilità che l’applicazione della pratica di una raccomandazione determini un miglioramento dello stato di salute della popolazione 20 Il livello delle Prove I. II. III. IV. V. VI. Sperimentazione clinica controllata o metanalisi Sperimentazione clinica controllata, ma con basso valore statistico (Esperimento controllato in cui si richiede una scelta casuale dei soggetti e dei gruppi di controllo) Studi di singoli gruppi, caso controllo, studi non randomizzati Studi descrittivi o di casistica/ caso - controllo Rapporto su singoli casi o serie di casi senza gruppo di controllo (Basata sulla opinione di esperti o consensus conference) 21 La “Forza” delle raccomandazioni A) Esistono buone evidenze scientifiche che validano le raccomandazioni dell’utilizzo nella pratica (esecuzione fortemente raccomandata) A) Esistono discrete evidenze scientifiche che validano le raccomandazioni nella pratica (Raccomandazioni da considerare attentamente) B) Esistono scarse evidenze scientifiche per consigliare l’uso dell’intervento nella pratica, ma si possono fare raccomandazioni in riferimento ad altre raccomandazioni (sostanziale incertezza a favore o contro) C) Esistono discrete evidenze scientifiche che sostengono le raccomandazioni di non utilizzare l’intervento nella pratica ( esecuzione non raccomandata) D) Esistono buone evidenze scientifiche che supportano la raccomandazione di non utilizzare l’intervento (esecuzione fortemente sconsigliata) Woolf SH 1991, modificata 22 7) Diffusione delle linee guida Esperti, associazioni utenti; Organismi, autorità sanitarie; UU.OO. pertinenti il problema in oggetto 8) verifiche periodiche 23 Approccio non sistematico Consenso informale y Consenso dato da gruppi di esperti attraverso discussioni non strutturate. Riflettono opinioni personali dei singoli esperti. y Interpretazione soggettiva: raccomandazioni il cui fondamento non è esplicitato y Approccio non sistematico Consenso formale y 1) Metodo Delphi y 2) Metodo del Gruppo Nominale y 3) Metodo Rand y 4) Metodo Consensus Conference METODO DELPHI: y Metodo per l’identificazione di problemi nel quale vengono adoperati questionari per ottenere le opinioni di un gruppo ristretto di esperti in merito a problemi potenziali. Con successive ripetizioni di questionari si giunge al consenso sull’importanza del problema. y I partecipanti non si incontrano mai METODO DEL GRUPPO NOMINALE: METODO DEL GRUPPO NOMINALE: a) Ogni partecipante esprime individualmente le proprie opinioni senza interagire b) Un coordinatore raccoglie le opinioni individuali che vengono discusse c) Infine il gruppo, tramite votazioni o valutazioni numeriche, esprime il proprio parere, selezionando così le opinioni che hanno ottenuto un maggiore grado di consenso METODO RAND y y y y Strumento di valutazione dell’appropriatezza dell’assistenza. Stabilisce criteri per individuare specifiche categorie di pazienti che possono tratte beneficio da uno specifico intervento. Valutazione globale del profilo rischio‐beneficio. E’ una modifica della tecnica Delphi METODO DELLA CONSENSUS CONFERENCE: Cosa sono e a cosa servono La conferenza di consenso consiste nella stesura di raccomandazioni da parte di una giuria al termine di una presentazione e consultazione di esperti che sintetizzano le conoscenze scientifiche su un dato argomento Metodo utilizzato e autori Giuria di specialisti e non , ascolta le relazioni degli esperti e definisce le risposte sui quesiti principali per una presentazione pubblica davanti ad esperti e rappresentanti di pazienti e della comunità scientifica Limiti Limitatezza dei casi affrontati Mancanza di revisione sistematica di prove disponibili Peso eccessivo dato al parere degli esperti Tempo limitato per la giuria nel produrre raccomandazioni VALIDITA’: una volta applicata porta al beneficio atteso RIPRODUCIBILITA’: con le medesime evidenze scientifiche e metodologiche diversi esperti giungono alle stesse conclusioni RAPPRESENTATIVITA’: nella produzione vengono coinvolte diverse figure professionali e non, parti in causa al problema Requisiti delle Linee Guida (Agency for health care policy end Research) APPLICABILITA’ : deve essere applicabile a popolazioni di pazienti, definite in accordo con le evidenze scientifiche e/o l’esperienze cliniche FLESSIBILITA’: Indicare quali situazioni fanno eccezione rispetto alle raccomandazioni. Deve essere indicato in quali circostanze le preferenze dei pazienti debbano essere prese in considerazione 30 Requisiti delle Linee Guida (Agency for health care policy end Research) CHIAREZZA: Scritta con linguaggio chiaro DOCUMENTAZIONE indicare i partecipanti alla sua produzione, metodologia utilizzata e le evidenze scientifiche prese in considerazione 31 VALORE GIURIDICO LINEE GUIDA Se le linee guida rappresentano delle “raccomandazioni di comportano clinico” è corretto incolpare automaticamente il professionista che se ne sia discostato nella sua pratica clinica ? y Le LG rappresentano pazienti e casi astratti y La scelta della cura/trattamento compete al professionista che ha in cura il paziente e, quindi, spetta al sanitario verificare se nel caso specifico si deve seguire l’indicazione della linea guida o è opportuno discostarsene a ragion veduta. Non vi può essere infatti autonomia professionale senza responsabilità che significa motivazione delle scelte compiute APPRAISAL OF GUIDELINES FOR RESEARCH & EVALUATION (AGREE) CHECKLIST PER LA VALUTAZIONE DELLA QUALITA’ DI LINEE-GUIDA PER LA PRATICA CLINICA 33 APPRAISAL OF GUIDELINES FOR RESEARCH & EVALUATION (AGREE) Lo strumento AGREE é uno strumento generico principalmente finalizzato ad assistere chi elabora linee-guida e chi le utilizza, nella valutazione della loro qualità metodologica. Gli Autori non si assumono alcuna responsabilità derivante da un uso improprio dello strumento. 34 APPRAISAL OF GUIDELINES FOR RESEARCH & EVALUATION (AGREE) Per qualità di una linea-guida s’intende la valutazione del grado in cui i potenziali errori sistematici (bias) che possono presentarsi nel corso della elaborazione sono stati adeguatamente considerati, della validità interna (metodologica) ed esterna (completezza delle informazioni) delle raccomandazioni e della loro applicabilità nella pratica clinica. 35 APPRAISAL OF GUIDELINES FOR RESEARCH & EVALUATION (AGREE) Quali linee-guida possono essere valutate con AGREE? Lo strumento AGREE é stato pensato per valutare lineeguida elaborate a livello locale, regionale, nazionale, internazionale o da organismi governativi. Queste categorie includono: 1. Linee-guida in fase di elaborazione 2. Linee-guida già prodotte 3. Aggiornamento di linee-guida esistenti 36 APPRAISAL OF GUIDELINES FOR RESEARCH & EVALUATION (AGREE) 1.. Struttura e contenuto di AGREE AGREE consiste di 23 criteri (item) suddivisi in sei aree. Ciascuna area è rivolta ad uno specifico aspetto della qualità di una linea-guida. Obiettivo e motivazione (item 1-3) riguarda gli obiettivi generali della linea-guida, gli specifici quesiti clinici affrontati e la popolazione di pazienti cui si rivolge. Coinvolgimento delle parti in causa (item 4-7) riguarda la misura in cui la linea-guida rappresenta le opinioni dei suoi potenziali utilizzatori. 37 APPRAISAL OF GUIDELINES FOR RESEARCH & EVALUATION (AGREE) 1.. Struttura e contenuto di AGREE Rigore della elaborazione (item 8-14) si riferisce al processo utilizzato per identificare e sintetizzare le informazioni scientifiche, per formulare le raccomandazioni e per mantenerle aggiornate. Chiarezza e presentazione (item 15-18) riguarda la formulazione ed il formato della linea-guida. Applicabilità (item 19-21) si riferisce alle possibili implicazioni organizzative, economiche e sui comportamenti professionali attese dalla applicazione della linea-guida. 38 APPRAISAL OF GUIDELINES FOR RESEARCH & EVALUATION (AGREE) 1.. Struttura e contenuto di AGREE Indipendenza editoriale (item 22-23) riguarda l’indipendenza delle raccomandazioni e l’esplicito riconoscimento di possibili conflitti di interesse da parte del gruppo che ha elaborato la linea-guida. 39 APPRAISAL OF GUIDELINES FOR RESEARCH & EVALUATION (AGREE) 1.. Struttura e contenuto di AGREE 40 PROTOCOLLO Il protocollo è un documento scritto che traduce le conoscenze professionali dell’operatore in comportamenti (pertinenti, attuabili, misurabili) che gli operatori adottano nello svolgimento di determinate attività per raggiungere un determinato obiettivo. Si definisce protocollo se è in grado di descrivere: La situazione per la quale si ritiene opportuno costruirlo ed adottarlo; Il problema che si intende affrontare e gestire; Gli obiettivi/risultato che si intendono raggiungere; Le azioni e le procedure che si intendono adottare; Gli indicatori e gli standards di efficacia; Il Protocollo deve contenere Titolo Obiettivi (generale – specifici) Persone autorizzate Standard di risultato Risorse (materiali – umane – strumentali) Tempo di esecuzione Il Protocollo deve contenere y Procedure y Eccezioni y Le persone responsabili a vari livelli di percorso y Data di stesura y Data di revisione y Autori y Bibliografia Requisiti del Protocollo SCRITTO COMPRENSIBILE E CHIARO CORRETTO DISCUSSO ED ELABORATO CON IL GRUPPO APPLICABILE IN TERMINI OPERATIVI MODIFICABILE Funzioni principali del Protocollo y Uniforma i comportamenti limitando le variabili y Diventa uno strumento di formazione permanente y Facilita l’inserimento di studenti e nuovi assunti y Rende osservabili, compatibili e valutabili i comportamenti L’ELABORAZIONE DEL PROTOCOLLO COMPRENDE 1) 2) 3) 4) 5) 6) 7) Raccolta del materiale bibliografico La definizione dei compiti da svolgere La definizione degli scopi L’elenco dei materiali necessari L’introduzione a titolo sperimentale del protocollo per un certo periodo La verifica a breve e medio termine dei risultati ottenuti ed eventuali correzioni da valutare La valutazione del protocollo stesso (risorse, processo e risultato) Protocollo gestione farmaci chemioterapici y y y y y y y y Indicazioni generali ( razionale, campo di applicazione, responsabilità, norme di comportamento) Immagazzinamento e trasporto Preparazione (della cappa, dell’operatore, dei farmaci,) Somministrazione (via venosa,endocavitaria, orale, IM, topica) Intervento in caso di spandimento (decontaminazione e sanificazione) Smaltimento (escreti, rifiuti) Manutenzione e cappa Allegati (terminologia, abbreviazioni e simboli, relazioni di incidenti, di verifica, procedure operative) Stravaso Protocollo 1) PREVENZIONE 1) Scelta del sito di somministrazione: a. Ispezionare ambedue le braccia b. Preferire i seguenti siti di infusione Vena mediana dell’avambraccio Vena cefalica e basilica Vene dorsali della mano c. Evitare se possibile La fossa anticubitale (conseguenze gravi in caso di stravaso) Le aree di flessione del polso e della mano (cute sottile, rapporti con tendini e nervi) Gli arti inferiori Vene fragili Vene già utilizzate per somministrazione chemioterapici d. Non infondere terapia se l’arto presenta circolo linfatico compromesso o interessato da processi neoplastici 2) Test di integrità della parete venosa: a. Iniettare 5 – 10 ml di soluzione fisiologica e aspirare un piccolo volume di sangue b. Non provare la linea di infusione con il farmaco chemioterapico 3) Effettuare un nuovo tentativo a. Se possibile scegliere il braccio opposto b. Se necessario, usare stesso braccio scegliendo una sede prossimale al primo tentativo 4) Inizia infusione chemioterapia a. Iniettare lentamente i farmaci b. Infondere prima i farmaci vescicanti c. Iniettare i farmaci più concentrati 5) Istruire il paziente a. Chiedere di segnalare se bruciore, gonfiore reflusso, calore, formicolio, fitte 6) Rivalutazione periodica della parete venosa Protocollo 2) Stravaso : riconoscimento precoce 1) Sospetto stravaso a. Rivelato dal personale: edema, infiammazione, reflusso b. Segnalato dal paziente: bruciore, prurito, fastidio, formicolio 2) Sospetto confermato? a. Controllare la pervietà / integrità vena 3) Prosegue terapia: intensificare i controlli 4) Documentare l’accaduto 5) Provvedimenti specifici - antidoti Protocollo 3) Stravaso : Provvedimenti specifici/ antidoti Paziente con stravaso confermato 1) Somministrare antidoti e Provvedimenti specifici Delineare la zona interessata con un pennarello Applicare pomata contente steroidi o anestetici locali Applicare ghiaccio Elevare l’arto per favorire il deflusso venoso/linfatico 2) Organizzare il follow-up del paziente Organizzare controlli ambulatoriali per 2 o 3 settimane Consulenza chirurgica plastica Eventuale somministrazione chemioterapia …”la cosa difficile, non è abbracciare le nuove idee, ma abbandonare le vecchie”!!! 53