Rischio infarto allo stadio, 1 morto ogni 5

Rischio infarto allo stadio, 1 morto ogni 5-10 partite
Senza defibrillatori, medici specializzati, mezzi di trasporti
e piani d'azione mirati, il cuore dei tifosi allo stadio - già
palpitanti per le gesta della propria squadra - rischia di
fare crac. Uno studio della sezione medicina dello sport
della Associazione europea di prevenzione e riabilitazione
cardiovascolare (Eacpr), fatto in 190 arene di calcio tra le
più importanti, ha infatti portato alla luce un quadro
allarmante: senza misure adeguate, in uno stadio da 50
mila posti, ci potrebbe essere una morte cardiaca
improvvisa ogni cinque o dieci partite. Per questo la
Società europea di cardiologia - in un articolo speciale
pubblicato online dall'European Heart Journal (EHJ) - ha
definito una serie di raccomandazioni ad hoc. Si tratta di
standard minimi, che vanno dalle competenze mediche
cardiovascolari del personale sanitario, alle attrezzature
disponibili, alla messa a punto di piani di emergenza da
adottare negli stadi, e in caso di eventi di partecipazione
di massa, come le maratone e le gare ciclistiche. "Sono
fiducioso - sottolinea Mats Borjesson della Sahlgrenska
University di Göteborg, portavoce della Società europea
di cardiologia - che l'attuazione delle raccomandazioni
consentiranno di prevenire molte morti inutili. E' noto aggiunge - che l'accesso rapido ai servizi mirati può
migliorare i tassi di sopravvivenza dal 5% a oltre il 60%.
Speriamo di vedere un reale progresso in questo settore e
portare il dibattito all'attenzione dei governi nazionali e
regionali nonché dei responsabili degli stadi e degli eventi
sportivi".L'arresto cardiaco improvviso è una condizione in
cui la circolazione del sangue si arresta bruscamente e
generalmente nel 95% dei casi si rivela letale, a meno che
il paziente venga trattato entro cinque minuti o giù di lì da
personale medico specializzato con un defibrillatore. Lo
studio ha evidenziato che gli stadi di calcio più importanti
sono scarsamente preparati ad affrontare gli episodi di
morte improvvisa. Indipendentemente dai fattori di rischio,
il pericolo aumenta - soprattutto per i tifosi di mezza età e
anziani - a causa dell'alta tensione emotiva e del
consumo di alcol. Secondo la Società europea di
cardiologia è quindi necessario che, per ogni evento
sportivo che raccolga in uno stadio più di mille spettatori,
ci sia un piano di soccorso sanitario dettagliato. Tra le
varie raccomandazioni, il piano prevede: la presenza di un
medico qualificato; mezzi di soccorso per il trasporto al
più vicino ospedale; mappe e percorsi di evacuazione. E
ancora: defibrillatori e attrezzature di soccorso ad
hoc.Pantaleo Giannuzzi, presidente dell'Eacpr, accoglie
con grande favore le raccomandazioni. "Per la prima volta
- osserva - abbiamo la possibilità di norme minime di
sicurezza cardiovascolare in occasione di eventi sportivi
di rilievo. Gli spettatori - aggiunge - sono esposti a un
rischio maggiore rispetto alla popolazione generale,
anche se per motivi differenti. Credo - conclude - che le
raccomandazioni daranno un contributo positivo a salvare
molte vite".