farmaday: 500° edizione buon compleanno

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Anno III – Numero 500
AVVISO
Ordine
1. Sito: Nasce Offro e
Cerco Lavoro – Napoli
2. ORDINE: medaglie
alla professione e
giuramento di galeno
3. farmaDAY: 500°
edizione buon
compleanno
4.
Venerdì 17 Ottobre 2014, S.Ignazio d'A., Rodolfo, Marisa, Edda
Proverbio di oggi………..
'A carne fa carne, 'o vino da' sango, e 'a fatica fa jittà 'o sango.
FARMADAY: 500° EDIZIONE
BUON COMPLEANNO
Il notiziario sanitario del nostro ordine festeggia il numero 500.
Notizie in Rilievo Cinquecento volte farmaDAY: la prima edizione il 3 settembre 2012.
Scienza e Salute
5. Ebola, i devastanti
effetti sul corpo umano
6. I fumatori sono a
maggior rischio di
infezioni a trasmissione
sessuale

Prevenzione e
Salute
7. Denti sani e belli,
l’ABC dell’igiene orale

Curiosità e Perchè
8. Perché non percepisco
più odori e sapori?
L’obiettivo che ci siamo posti all’inizio di questo coinvolgente impegno verso
di Voi era quello di cercare di fornire in tempo reale notizie utili per la nostra
Professione attraverso un notiziario online di facile e immediata consultazione
dedicato specificamente:
 all’informazione sanitaria medico-scientifica,
 agli aspetti economici e sociali della sanità e della farmacia,
 all’evoluzione del settore farmaceutico
 alla nutrizione e alla cosmesi
 alla prevenzione e alla tutela della salute dei cittadini
 alle innovazioni derivanti dal mondo scientifico.
L’Ordine non è e non vuole essere un’entità a sé stante ma vuole creare un
legame sempre più stretto con i propri Iscritti.
“CONOSCERE E CONOSCERSI PER MIGLIORARE
LE PROPRIE CONOSCENZE PROFESSIONALI”
La redazione del notiziario richiede un forte impegno quotidiano, anzi
notturno!!! e il tutto è realizzato a costo zero per le risorse dell’Ordine.
Grazie per i tantissimi apprezzamenti ricevuti. Il prossimo traguardo: n. 600
Enzo Santagada
500
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno III – Numero 500
PREVENZIONE E SALUTE
EBOLA, I DEVASTANTI EFFETTI SUL CORPO UMANO
Come il virus attacca l'uomo. E ne devasta gli organi. Da dove viene, come si
prende Ebola , qual è la probabilità che il virus arrivi in Italia?
Esposizione. Il virus Ebola si trova nei fluidi corporei delle persone infette.
Il contagio passa attraverso il contatto con le mucose, ferite sulla pelle, gli
occhi o tramite aghi infetti. L’aria e gli insetti non trasmettono il virus. I
corpi delle persone morte a causa della malattia sono altamente
contagiosi. Anche senza opportune protezioni, dare la mano a una
persona che ha Ebola o starle a lungo a pochi metri di distanza non è
particolarmente pericoloso, ma sconsigliabile. Occorre sempre lavarsi le
mani dopo aver toccato un malato.
Incubazione. Dura tra i 2 e i 21 giorni, ma di solito sono necessari tra i 4 e i 10
giorni prima che i sintomi compaiano improvvisamente.
Ebola appartiene alla famiglia dei Filoviridae, virus che utilizzano l'RNA come
materiale genetico.
L'attacco. Il virus si attacca alla superficie esterna
di una cellula e viene inglobato dalla membrana
cellulare, la prima protezione della cellula.
La replicazione. Le proteine che rivestono il virus
ingannano la membrana e il virus si moltiplica
La diffusione. Il virus esce dalla cellula e infetta altre cellule. Il meccanismo di
uscita non è ancora chiaro. Sembra che i virus creino una protuberanza nella
superficie della cellula, dalla quale poi si staccano mantenendo probabilmente
uno strato protettivo intorno.
Primi sintomi. Di solito, a una settimana dall’esposizione a Ebola,
le persone iniziano ad avere i primi sintomi: febbre, tremori,
dolori muscolari, mal di gola, debolezza e sensazione di disagio
generalizzata. Durante i primi stadi, l’infezione porta a sintomi
simili a quelli della malaria e delle infezioni virali all’apparato
respiratorio. Il virus attacca le cellule del sistema immunitario
nella circolazione sanguigna, che una volta contagiate portano
l’infezione al fegato, alla milza e ai linfonodi. Ebola blocca il
rilascio di interferone, una proteina prodotta dal sistema immunitario per contrastare i virus.|
I primi danni al sistema circolatorio. Le proteine rilasciate dal sistema
immunitario portano a un’ampia infiammazione che può danneggiare il
rivestimento dei vasi sanguigni, causando delle emorragie.
Problemi di coagulazione. Quando i macrofagi (le cellule del sistema
immunitario chiamate a distruggere i virus) vengono attaccate da Ebola,
rilasciano proteine che causano la coagulazione del sangue, ostacolando il
flusso sanguigno verso organi quali il fegato, il cervello e i reni
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno III – Numero 500
Il sistema circolatorio collassa. I globuli rossi si sgretolano quando attraversano i
vasi sanguigni più piccoli pieni di grumi di sangue coagulato. La milza, che è fatto
da un reticolo di vasi sanguigni, subisce grandi danni
Emorragie. Man mano che le cellule nel fegato muoiono, il sangue perde la sua
normale capacità di coagularsi, rendendo molto più rischiosa qualsiasi emorragia
interna o esterna. Nei casi di Ebola le forti emorragie non sono frequentissime,
ma quando si verificano di solito avvengono nell’intestino.
Sintomi avanzati. Dopo 5 o più giorni, i pazienti sviluppano sintomi identificabili
chiaramente con una infezione da Ebola:
• sfoghi cutanei sul viso, sul collo, sul torso e sulle braccia, la pelle spesso inizia a
sfaldarsi;
• diarrea, nausea e vomito;
• dolori al petto, fiato corto, mal di testa, stato confusionale, occhi arrossati;
• ematomi, emorragie cutanee;
• sanguinamento dagli occhi, dalle orecchie, dal naso, dalla bocca, dalle mucose e dal retto;
Collasso di vari organi. Ebola danneggia molti tessuti nell’organismo, sia
a causa delle infezioni causate dal virus stesso, sia per la risposta
antinfiammatoria molto violenta che induce.
• Il collasso delle ghiandole surrenali causa una riduzione della pressione
sanguigna e una minore capacità di produrre ormoni steroidei;
• i tessuti connettivi dell’organismo subiscono gravi danni;
• spesso si verificano insufficienza epatica e renale;
• l’infezione al pancreas può causare forti dolori all’addome;
• i danni all’intestino portano diarrea e forte disidratazione
Cervello. Nel cervello si accumulano fluidi che portano a nuove infiammazioni del sistema nervoso, con
crisi e convulsioni che possono contribuire alla diffusione del virus nell’ambiente circostante
Morte. Chi muore di Ebola di solito sviluppa sintomi molto gravi e mortali in 6-16
giorni. Le cause finali della morte sono pressione sanguigna estremamente bassa,
insufficienze di più organi e l’incapacità dell’organismo di superare l’infiammazione.
Il tasso di mortalità può arrivare al 90%.
Nel caso di pazienti che sopravvivono, la febbre dura alcuni giorni; i sintomi gravi
proseguono e i miglioramenti arrivano dal 6° all'11° giorno. Il completo recupero
avviene dopo mesi nei quali nei quali si verificano infiammazioni ai nervi, al fegato,
occhi rossi e psicosi.
PERCHÉ NON PERCEPISCO PIÙ ODORI E SAPORI?
Domanda: Buongiorno dottore, le scrivo perché da 20 gg non percepisco più odori e sapori. Tutto è
iniziato a seguito di uno stato influenzale accompagnato da febbre a 38.5 per 3/4 gg al quale, dopo un
lieve mal di gola, è subentrato un forte raffreddore. Ho avuto il naso chiuso e congestionato per oltre
10 gg, ora il naso è praticamente libero ma il recupero è nullo. L'unico farmaco che ho assunto è stato
il paracetamolo dato che sto allattando mia figlia di un anno. Le chiedo gentilmente informazioni ed
eventuali consigli in merito alla durata e alle cure per risolvere l'anosmia. Grazie e buona giornata.
Risposta: Gentile Signora, esistono virus che aggrediscono le fibre nervose e le "bruciano".
Bisognerebbe però effettuare una rinoscopia a fibre ottiche per esplorare la regione etmoidale (la
parte alta interna del naso dove si collocano i recettori olfattivi) e verificare che non vi siano gli estremi
per sospettare una sinusite e/o una poliposi. I farmaci in questi casi sono sempre cortisonici a dose
piene e precoce, eventualmente antibiotici. Penso che sia il caso di affrontare prima la diagnosi. Cosa
che può fare presso qualsiasi divisione di otorinolaringiatria. (OK, Salute e Benessere)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno III – Numero 500
DENTI SANI E BELLI, L’ABC DELL’IGIENE ORALE
Per prevenire eventuali disturbi del cavo orale bisogna seguire un’alimentazione
sana ed equilibrata e imparare le regole per una corretta igiene orale.
La funzione dei denti non si limita alla sola masticazione, al contrario il loro ruolo è essenziale sia
nella fonazione che nella vita relazionale, non a caso un bocca poco curata può
sensibilmente limitare e compromettere i rapporti sociali. In generale, se non in
presenza di particolari condizioni genetiche, le malattie del cavo orale sono
legate a cattive abitudini alimentari e igieniche, per cui basterebbe correggere
questi atteggiamenti e sottoporsi a visite periodiche, per poter prevenire gran
parte di queste patologie.
Quali sono le malattie più comuni che riguardano i denti e come prevenirle?
«Tra le malattie più diffuse del cavo orale ci sono senza dubbio le carie, con un’incidenza maggiore in
età giovanile, e le malattie paradontali legate al supporto dei denti, più frequenti in pazienti dai 40
anni in su, che di solito si manifestano con semplici gengiviti che, se non curate, possono evolversi in
vere e proprie parodontiti. In generale esiste una forte componente di tipo genetico-ereditario, per cui
non è strano che ci siano pazienti che curano con attenzione i loro denti ma che abbiano comunque
problemi, e altri che invece pur trascurando l’igiene orale conservino negli anni una bocca
relativamente sana. Per preservare la salute dei denti e prevenire eventuali malattie del cavo
orale bisogna imparare a prendersi cura quotidianamente della propria bocca. E’ consigliabile
sottoporsi a un controllo semestrale dal dentista e sottoporsi a una seduta di pulizia dei denti».
Quali sono le regole per un’igiene orale ottimale? : «Per una corretta igiene orale, che ci aiuti a
prevenire eventuali patologie dentali, i denti andrebbero lavati mediamente tre volte al giorno e
andrebbero spazzolati prima con sola acqua, e poi con il dentifricio, per circa 5 o 10 min. in relazione al
tipo di bocca. Contrariamente a ciò che si crede, non è il dentifricio che pulisce – che invece ha
un’azione effervescente e rinfrescante - ma il modo in cui spazzoliamo i denti. Per farlo in modo
corretto andrebbero spazzolati partendo in senso rotatorio dalla gengiva verso la parete masticante
del dente, in modo tale che eventuali residui di cibo possano essere asportati facilmente.
Indispensabili anche il collutorio, che contribuisce a mantenere la carica batterica ottimale, e il filo
interdentale da utilizzare almeno una volta al giorno per prevenire eventuali carie interdentali».
Come si scelgono spazzolino e dentifricio? «La scelta dello spazzolino dipende dalla salute delle
mucose. Di solito i pazienti tendono a preferire gli spazzolini medi poiché quelli duri potrebbero
provocare abrasioni da spazzolamento, al contrario quelli morbidi tendono a dare un senso di non
pulizia. L’importante, comunque, è scegliere uno spazzolino che non provochi sanguinamenti delle
gengive. Per quanto riguarda i dentifrici, i più utilizzati sono quelli rinfrescanti ed effervescenti, dovuti
al mentolo, ma ai pazienti che soffrono di gengivite o carie generalmente consigliamo di utilizzare
quelli a carattere medicale, poiché aiutano ad abbassare le cariche batteriche del cavo orale».
Quanto incide l’alimentazione sulla salute dei denti?: «Una buona alimentazione equilibrata
ricca di verdura e frutta fornendo il giusto apporto di vitamine e Sali minerali mantiene sano il corpo
ma anche le strutture della bocca. E’ invece sconsigliato mangiare cibi troppo acidi o lavarsi subito i
denti dopo il loro consumo, poiché lo sfregamento potrebbe incidere la compattezza dello smalto.
Eventualmente ci si può sciacquare la bocca con acqua. Tè, caffè e in generale tutte le bevande ricche
di coloranti andrebbero limitate in quanto provocano un’alterazione del colore dei denti».
Esistono dei “rimedi della nonna” per mantenere la bocca sana? «Dicono che la salvia aiuti a
mantenere i denti puliti e sani, mentre il bicarbonato, di cui alcuni pazienti fanno uso per sbiancare i
denti, e qualche volta abuso, in realtà rovina lo smalto. Va bene utilizzarlo una volta ogni sei mesi ma
non ogni settimana». (Salute, Humanitas)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno III – Numero 500
SCIENZA E SALUTE
I FUMATORI SONO A MAGGIOR RISCHIO DI INFEZIONI A
TRASMISSIONE SESSUALE
I consumatori di tabacco, secondo un nuovo studio, sarebbero più vulnerabili alle
malattie sessualmente trasmissibili come quelle da papillomavirus umano di tipo
16 (HPV-16), che s’insedia nel cavo orale, e che è ritenuto anche responsabile del
cancro di bocca e gola
I danni da fumo comprendono un elenco quasi interminabile e che, a leggerli bene, fanno anche
accapponare la pelle. Ma non basta, a tutti questi
ora pare si aggiunga il rischio di prendersi e
sviluppare un’infezione a trasmissione sessuale
come il papillomavirus umano orale di tipo 16, o
HPV-16.
Il papillomavirus orale si ritiene essere responsabile
dell’aumento dell’incidenza di tumori orofaringei a
cellule squamose.
Data l’alta incidenza, i ricercatori della School of
Medicine presso la Baltimora Johns Hopkins University hanno voluto valutare l’associazione tra il
numero auto-riferito di sigarette fumate al giorno e la prevalenza di HPV-16 orale nelle persone.
La dott.ssa Carole Fakhry e colleghi hanno così esaminato le associazioni tra i marcatori biologici
oggettivi riflettenti tutte le esposizioni al tabacco e al fumo, come quello ambientale, il fumo diretto,
quello di seconda mano e anche l’uso di tabacco da fiuto non fumato.
Questi dati sono poi stati confrontati con la prevalenza di HPV-16 orale.
L’analisi ha incluso 6.887 partecipanti al National Health and Nutrition Examination Survey (NHANES),
di età compresa tra i 14 e i 69 anni che erano eleggibili per il test del DNA dell’HPV orale. Di questi,
2.012 (il 28,6%) erano correnti utilizzatori di tabacco e a 63 (l’1%) è stato rilevato l’HPV-16 orale.
I consumatori abituali di tabacco avevano più probabilità, rispetto ai non consumatori, di essere di
sesso maschile, più giovani, meno istruiti e di avere un maggior numero di partner sessuali per vita e
con cui avevano fatto sesso orale.
Le misure biologiche di esposizione al tabacco, nonché il comportamento sessuale orale auto-riferito,
sono risultati significativamente associati con una prevalente infezione da HPV-16 orale.
La presenza di HPV-16 orale era infine maggiore negli utilizzatori di tabacco attuali nella misura del
2,0% rispetto ai mai o ex consumatori di tabacco, con lo 0,6%.
Nelle persone con infezione da HPV-16 orale i livelli medi di nicotina (un alcaloide del tabacco e
metabolita della nicotina che si utilizza anche come biomarcatore per l’esposizione al fumo) e NNAL (un
metabolita associato alle nitrosamine, noti agenti cancerogeni) erano più alti rispetto a coloro che non
presentavano l’infezione.
(salute, La Stampa)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno III – Numero 500
MEDAGLIE ALLA PROFESSIONE E GIURAMENTO DI GALENO
Sabato 13 Dicembre, ore 20.30, Teatro Auditorium Mediterraneo Mostra d’Oltremare.
MEDAGLIE alla PROFESSIONE LAUREATI FARMACISTI CON
40 ANNI DI LAUREA
(Laureati nell’anno 1974)
ALBANESE
ALFANI
ALDO ARRICHIELLO
BERTINI
BOSSA
BUONO
CAIAZZA
CASTALDO
CAUTIERO
COZZOLINO
DE RUGGIERO
DI FRANCO
FERRARA
Emma
Maurizio
Giovanni
Antonio
Pasquale
Catello
Anna
Ersilia
Giuseppe
Domenica
Ruggiero
Carmela
Antonio
FIMIANI
FUSCO
GILIBERTI
GIUDICEPIETRO
GRECO
GRISPELLO
LOPEZ
PIRAS
SCHIOPPA
SCOGNAMIGLIO
SIDIROPULOS
SPAGNUOLO
Luisa
Aldo
Giovanni
Giampiero
Maria
Donato
Ciro
Ermelinda
Francesco
Guido
Nikolaos
Maria Rosaria
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno III – Numero 500
MEDAGLIE ALLA PROFESSIONE E GIURAMENTO DI GALENO
Sabato 13 Dicembre, ore 20.30, Teatro Auditorium Mediterraneo Mostra d’Oltremare
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