Rischio radiogeno in cardiologia interventistica Fabrizio Dagliano, Gianluigi Geddo Laboratorio di emodinamica di Savona Cardiologia interventistica: Considerate dalla legge come procedure “speciali” caratterizzate da: - tempi di esposizione prolungati - difficoltà di utilizzo di barriere anti-X mobili - Operatori vicini al paziente e alla sorgente radiogena Atto radiologico ad appannaggio di Specialisti Medici diversi da Specialisti Radiologi va fortemente considerato ai fini protezionistici Apparecchiature cardio angiografiche se non correttamente impostate inficiano il vantaggio del sistema digitale che può arrivare ad una riduzione di dose fino al 25% L’uso della fluoroscopia con intensificatore di brillanza rappresenta la maggior fonte di esposizione professionale in ambito sanitario (tempi di scopia anche di diverse decine di minuti) In cardiologia interventistica la dose e la qualità dell’immagine sono strettamente connesse, l’impiego di una dose troppo bassa, con qualità di immagine scadente, comporta facilmente un prolungamento del tempo di procedura con maggior numero di acquisizioni (negativo ai fini protezionistici) Obbiettivo Non deve essere minimizzare la dose al paziente e al personale sanitario Ma Ottimizzare la dose paziente operatore assicurando vi sia un rateo dose sufficiente a fornire adeguata qualità diagnostica Se esposti a radiazioni ionizzanti,le cellule ed i tessuti subiscono danni irreversibili L’energia delle radiazioni causa alterazioni fisiche e chimiche.in quanto inibisce la sintesi del DNA bloccando il processo di riproduzione cellulare Effetti delle radiazioni: - Somatici graduati, che l’individuo subisce entro”beve” tempo a seguito di esposizione di entità rilevante - Somatici stocastici che conseguono all’individuo a seguito di esposizioni di bassa entità Genetici che conseguono ai discendenti della popolazione esposta Sensibilità dei tessuti: Tessuti con elevata radiosensibilità, sono quelli più ricchi di substrati cellulari in riproduzione.,(tessuti epiteliali, linfoidi, emopoietici enterici e riproduttivi) o quei tessuti poco differenziati dove le cellule non hanno raggiunto il loro livello finale di specializzazione. Tessuti con minore radiosensibilità Sono i tessuti più differenziati: i tessuti muscolari, nervosi, epatici, renali, cartilaginosi e ossei Rappresentano la maggior fonte di esposizione professionale in ambito sanitario: a) tempi di scopia elevati, b) presenza di operatori in sala durante l’erogazione raggi Il pericolo alle radiazioni ionizzanti sussiste solo a generatore acceso; Durante l’erogazione tutto il personale la cui presenza non è indispensabile deve uscire dalla sala; Utilizzare lo stop di immagine ogni qualvolta sia possibile; Utilizzare sempre il dispositivo di controllo automatico della luminosità; Qualora le esigenze lo consentano utilizzare sempre l’apparecchiatura nella configurazione: “TUBO RADIOLOGICO IN BASSO INTENISIFICATORE DI BRILLANZA IN ALTO” CONFIGURAZIONE PREFERIBILE Radiazione diretta diffusa Di fuga tempo schermature distanza Radioprotezione in cardiologia interventistica Si realizza intervenendo su tre elementi nel contesto fondamentali: - Persone - Apparecchiature - Formazione LE PERSONE: FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO SVILUPPARE LA COSCIENZA E L’INTERESSE RADIOPROTEZIONISTICO LE APPARECCHIATURE: - Verificare il livello di filtrazione; - Se possibile usare filtri di compensazione - Effettuare ed applicare integralmente i controlli di qualità previsti anche per la catena televisiva LE APPARECCHIATURE - Utilizzare la scopia pulsata a bassa dose con il minimo frame/rate; - Usare la collimazione; - Utilizzare apparecchiature con la maggior distanza focale e la minor fra paziente e sistema di rilevazione; - Corretta illuminazione dell’ambiente Il sistema visivo dell’ uomo richiede circa 0,2 sec per poter apprezzare un imimmagine Principio sfruttato dai produttori di apparecchi radioscopici che hanno introdotto la fluoroscopia pulsata: permette di acquisire le immagini radioscopiche non in maniera continua ma attraverso una serie di brevi impulsi alla sorgente rx Fattori tecnici - Dimensioni del paziente - Proiezioni oblique (vanno mantenute per il tempo strettamente necessario - Ingrandimento (ingrandimento geometrico è consigliato in fase di post processing in quanto causa di aumento dose operatore /paziente calcolato nella misura del 25/30% Continuous (nGy/s) 15 Pulses/s (nGy/s) 7.5 Pulses/s (nGy/s) 3 Pulses/s (nGy/s) Fluoro 1 174 87 43 17 Fluoro 2 174 117 78 45 Fluoro 3 174 87 87 87 La sorgente x troppo vicino al soggetto aumenta la dose cute notevolmente Il recettore molto vicino riduce : L’intensità di dose al paziente L’esposizione da radiazione diffusa agli operatori L’attenuazione del fascio primario e la radiazione diffusa dal paziente riduce di circa 10 volte la quantità di dose dalla parte del tavolo rivolta verso il recettore rispetto alla parte del tavolo rivolta verso il tubo rX GRAZIE PER L’ATTENZIONE