Innovazione energetica in edilizia: lo scenario in Piemonte e in Italia Klimaenergy, Bolzano 20 Settembre 2012 Maria Assunta Vitelli "Tutti in classe A" è una Campagna di Legambiente che ha un obiettivo preciso: sensibilizzare amministrazioni e cittadini sull'importanza dell'efficienza energetica in edilizia. E’ stata effettuata con il supporto delle termografie, che permettono di guardare “attraverso” gli edifici per svelare come sono costruiti e gli eventuali problemi di isolamento termico. Perché gli edifici sono responsabili del 50% dei consumi elettrici nazionali e del 33% di quelli totali. - 200 edifici analizzati attraverso una campagna termografica in 21 città. - Edifici nuovi e vecchi, certificati e ristrutturati. La tesi è che oggi non esiste alcuna ragione economica o tecnica che possa impedire che tutti i nuovi edifici siano in “Classe A” di certificazione energetica. E che la crisi economica renda ancora più urgente questa prospettiva. Lo stato dell’edilizia italiana La qualità della produzione più recente Possiamo fidarci di edifici certificati? TUTTI IN CLASSE A IL PATRIMONIO EDILIZIO DA RIQUALIFICARE CON OBIETTIVI ENERGETICI, STATICI, FUNZIONALI “Tutti in Classe A” ha riguardato, nel 2012, 200 edifici in 21 Comuni italiani. La quasi totalità degli edifici censiti durante la campagna presenta carenze strutturali relative alle dispersioni di calore. Torino Via Mortara Anno di edificazione 2007 TUTTI IN CLASSE A NUOVI E GIÀ VECCHI Torino Via Mortara Anno di edificazione 2007 TUTTI IN CLASSE A NUOVI E GIÀ VECCHI Torino Villaggio Olimpico, via Pio VII – Anno di edificazione 2006 TUTTI IN CLASSE A NUOVI E GIÀ VECCHI Torino via Costaguta Anno di edificazione 2004-2007 TUTTI IN CLASSE A NUOVI E GIÀ VECCHI Bari via B. Buozzi Edifici consegnati nel 2010 Dispersioni termiche in corrispondenza di pilastri e solai TUTTI IN CLASSE A NUOVI E GIÀ VECCHI Potenza via Consolini - Residenziale privato – anno 2008 Dispersioni termiche del telaio portante in cemento armato TUTTI IN CLASSE A NUOVI E GIÀ VECCHI Gli edifici residenziali analizzati sono in larga parte recenti, costruiti negli ultimi 10 anni, ossia in un periodo nel quale la normativa come le conoscenze tecniche dimostravano con chiarezza l’importanza e i vantaggi dell’efficienza energetica. Sono case costruite in un momento positivo del mercato e di crescita dei prezzi delle abitazioni, vendute spesso a cifre superiori a 3/4.000 euro a metro quadro. Proprio perchè la differenza di costo di una Casa di Classe A rispetto a una “normale” è del 5‐1 0% rispetto al costo di costruzione che è mediamente di 1 .000 euro a mq, è evidente che non è certamente un problema di costi a impedire che tutte le case siano in Classe A. Roma: nuovi edifici residenziali nei quartieri Malafede e Bufalotta Roma Quartiere Bufalotta Anno 2009 In evidenzia le dispersioni delle strutture portanti e dei solai TUTTI IN CLASSE A NUOVI E GIÀ VECCHI Bolzano - Quartiere Casanova edilizia residenziale pubblica - Classe energetica A Assenza di ponti termici in corrispondenza della facciata ovest TUTTI IN CLASSE A IN CLASSE A SI VIVE MEGLIO Bolzano – Quartiere Casanova edilizia residenziale pubblica – Classe energetica A Temperature superficiali omogenee e assenza di ponti termici rilevanti TUTTI IN CLASSE A IN CLASSE A SI VIVE MEGLIO Bolzano Palazzo della Provincia via Renon Classe energetica A Gold Assenza di ponti termici sulla facciata laterale sud-est TUTTI IN CLASSE A IN CLASSE A SI VIVE MEGLIO Udine via Lumignacco Anno 2010 Classe energetica A Gold Nature TUTTI IN CLASSE A IN CLASSE A SI VIVE MEGLIO Udine via del tiglio Anno 2009 Edilizia residenziale Classe energetica B TUTTI IN CLASSE A IN CLASSE A SI VIVE MEGLIO Firenze via Tiziano – Edificio residenziale Anno 2008 Isolamento parziale della parte superiore della facciata nord grazie al quale è apprezzabile il diverso comportamento degli elementi costruttivi TUTTI IN CLASSE A I VANTAGGI DEI CAPPOTTI TERMICI Pescara Quartiere Rancitelli Riqualificazione energetica parziale nel 2007 su edificio anni ‘70 TUTTI IN CLASSE A I VANTAGGI DEI CAPPOTTI TERMICI Pescara Quartiere Rancitelli Riqualificazione energetica del 2007 su edificio anni ‘70 TUTTI IN CLASSE A I VANTAGGI DEI CAPPOTTI TERMICI Pesaro Edificio residenziale p.zza Lazzarini Ristrutturazione del 2011 su condominio del 1968 che ha usufruito della detrazione del 55% TUTTI IN CLASSE A I VANTAGGI DEI CAPPOTTI TERMICI Il Rapporto Onre ricostruisce da quattro anni il quadro della innovazione energetica e ambientale in edilizia. Un particolare focus è posto sui regolamenti, approfonditi attraverso l’incrocio di notizie provenienti da un questionario inviato a tutti Comuni italiani e dall’analisi di diverse fonti di informazione online e pubblicate. Gli obiettivi dell’Osservatorio sono quelli di ricostruire il quadro delle innovazioni promosse dai Comuni nella direzione del risparmio energetico e della sostenibilità ambientale; di capire l’evoluzione del processo in atto a livello nazionale e regionale riguardo ai temi dell’efficienza energetica in edilizia. La spinta dall’alto: il ruolo delle Direttive Europee L’Unione Europea con la Direttiva 91 del 2002 ha cominciato a imprimere una accelerazione nella direzione dell’innovazione energetica. La nuova Direttiva 31/2010 pone obiettivi ambiziosi: dal 2021 tutti gli edifici dovranno essere ad “energia prossima allo zero”. Già dal 2019 l’obbligo dovrà essere rispettato per i nuovi edifici pubblici (scuole, sedi comunali, biblioteche etc…) Obiettivo 2021: i nuovi obiettivi introdotti dal DL 28/2011 Con l’Allegato 3 del DL 28/11 (il cosiddetto Decreto Rinnovabili) è stato completato il quadro normativo nazionale sugli obblighi di installazione di fonti rinnovabili per soddisfare i fabbisogni termici ed elettrici delle abitazioni, ai sensi delle Direttive UE. Dal primo Giugno 2012 i nuovi edifici, e nei casi di ristrutturazioni, dovranno vedere un ricorso alle energie rinnovabili per almeno per il 50% dei consumi previsti per l'acqua calda sanitaria. In aggiunta sarà obbligatorio soddisfare sempre con fonti rinnovabili la somma di parte dei consumi previsti per l'acqua calda sanitaria, il riscaldamento e il raffrescamento in modo crescente negli anni (nel 2012 tale richiesta sarà del 20%). Oltre alle rinnovabili termiche il Decreto stabilisce vincoli anche per la parte elettrica dei fabbisogni degli edifici. Sarà infatti obbligatorio installare impianti da fonti rinnovabili proporzionalmente alla grandezza dell’edificio. Inoltre per tutti gli edifici pubblici gli obblighi vengono incrementati del 10%. Relativamente a queste indicazioni, la Regione Emilia‐Romagna ha scelto di anticiparme l’applicazione, mentre sono già state recepite nei Regolamenti Edilizi dei Comuni di Brembate di Sopra (BG), Lignano Sabbiadoro (UD), Rovello Porro (CO), Monopoli (BA) e Falconara Marittima (AN). L’articolato quadro normativo nelle Regioni italiane In 6 Regioni e nelle 2 Province autonome sono in vigore obblighi su certificazione energetica, energie rinnovabili ed efficienza energetica. Nel Lazio ed in Umbria si obbliga l’uso delle rinnovabili, il recupero e risparmio idrico in Umbria. In Veneto, Toscana, Marche, Campania e Calabria sono state introdotte Linee Guida per la bioedilizia non vincolanti. Obbligo classe B, verso la classe A Nelle due Province Autonome di Trento e Bolzano si è stabilito che per tutte le nuove costruzione la classe B sarà quella minima obbligatoria. Significa realizzare edifici con un fabbisogno energetico inferiore a 50 kWh/m² all’anno. In Provincia di Bolzano sono comunque incentivate tutte le ristrutturazioni che porteranno i vecchi edifici almeno in classe C (70 kWh/m² all’anno). Al 2011 in Alto Adige sono già 400 gli edifici certificati dalla classe B alla Gold+. La crescita del numero di Comuni I Comuni presenti nel Rapporto ONRE 2012 sono 855. Dal 2008 ad oggi si è verificato un incremento pari a 4 volte. Fonte: Legambiente-Cresme ON-RE 2012 La diffusione geografica dei Regolamenti Edilizi mostra la presenza in tutte le Regioni, con prevalenza di Comuni di Lombardia, Emilia‐Romagna e Toscana, a cui seguono Veneto e Piemonte. Anche al Sud iniziano ad aumentare i Comuni in particolare per l’obbligo delle fonti rinnovabili, l’orientamento degli edifici e l’isolamento termico. Distribuzione geografica 63 223 Nord Centro Sud 564 Fonte: Legambiente-Cresme ON-RE 2012 Il Rapporto 2012 ha analizzato i Regolamenti considerando i temi: ‐ Isolamento termico ‐ Uso delle energie rinnovabili ‐ Tecnologie (TLR e pompe di calore) ‐ Orientamento e schermatura ‐ Materiali da costruzione ‐ Risparmio e recupero idrico ‐ Isolamento Acustico ‐ Permeabilità dei suoli (effetto isola di calore) Sono stati aggiunti altri parametri importanti: prestazione dei serramenti, contabilizzazione individuale del calore e certificazione energetica. Il numero dei Regolamenti Edilizi per temi Isolamento termico L’ isolamento termico è affrontato in 632 Comuni su 855, con indirizzi e prescrizioni per almeno un Comune in ogni Regione. In Piemonte ne risultano 45 Sono 617 le realtà in cui si fa obbligo di rispettare limiti precisi di trasmittanza degli edifici, mentre in 15 Comuni vengono incentivate tutte le azioni che portano ad un miglioramento delle prestazioni dell’edificio. Uno dei limiti di trasmittanza più basso è quello del Comune di Collegno (TO): 0,25 W/m2 K per le pareti opache verticali. Molti Comuni di Regioni che non prevedono obblighi impongono limiti precisi: ad esempio 0,37 W/m2 K a Pisticci (MT) e 0,40 W/m2 K ad Oristano e Sassari. Tetti verdi Sono 273 i Regolamenti che trattano il ricorso ai tetti verdi. Di questi 19 obbligano, per le nuove costruzione, a realizzare parte delle coperture a verde, mentre 20 Comuni incentivano questa pratica. In 11 Comuni della Provincia di Lecco vige l’obbligo di realizzare coperture con tetti verdi per il 30% della superficie. Altri Comuni si sono aggiunti: tra questi Caneva (PN) prescrive la realizzazione di tetti verdi nei nuovi edifici pubblici, Pavia nel caso di edifici industriali e/o del terziario. Serramenti Sono 330 i Comuni che affrontano in maniera specifica le prestazioni dei serramenti, (in Piemonte ne risultano 28) che giocano un ruolo centrale nel controllo dei consumi energetici, invernali ed estivi, oltre che assicurare un migliore isolamento acustico. 282 Comuni obbligano a rispettare specifici parametri di trasmittanza, 26 incentivano miglioramenti nelle prestazioni. A Bassano del Grappa (VI) si incentivano edifici con valori di trasmittanza almeno del 30% inferiori a quelli obbligatori. Per il Comune di Zevio (VR), già dal 2005, l’obbligo riguarda anche le ristrutturazioni e l’utilizzo di doppi vetri. Energie rinnovabili ll tema delle energie rinnovabili è considerato in 711 Regolamenti Edilizi. In 467 Comuni vige l’obbligo di installazione di pannelli fotovoltaici, in 359 l’obbligo è di 1 kW, in 108 l’obbligo è di 0,2 kW. In 463 Comuni è obbligatorio l’uso del solare termico. L’obbligo per entrambe le tecnologie è previsto in 353 Comuni. Per le biomasse si fa promozione in 52 Comuni, per l’eolico in 32 e per l’idroelettrico in 13. SOLARE FOTOVOLTAICO Gli obblighi nel territorio italiano In 4 Comuni si richiede l’installazione di solare fotovoltaico per più di 1 kW: Collesalvetti (LI) e Dairago (MI) 1,2 kW, a Zogno (BG) 1,5 kW ed a Lanuvio (RM) 2 kW. Ad Arenzano (GE) viene richiesta una produzione annua minima di 1500 kWh per unità immobiliare, raddoppiata se l’immobile è dotato di impianto per il condizionamento estivo. SOLARE TERMICO Gli obblighi nel territorio italiano In 51 Comuni viene richiesta la produzione di Acqua Calda Sanitaria per almeno il 60% del fabbisogno annuo tramite pannelli solari termici. In 23 Comuni della Provincia di Torino è requisito cogente l’installazione di pannelli solari termici per la produzione di almeno il 60% del fabbisogno annuale di ACS, ma viene anche incentivata l’installazione di una percentuale maggiore. Efficienza energetica Le tecnologie, come il teleriscaldamento e le pompe di calore, vengono considerate in 312 degli 855 Comuni, il 37%. 187 Comuni impongono l’obbligo di allaccio al TLR. Le Regioni più presenti sono: Lombardia (120 Comuni), Emilia Romagna (70),Toscana (46) e Piemonte (30). Contabilizzazione individuale del calore Sono 164 i Comuni che si occupano della contabilizzazione individuale del calore con impianto centralizzato di produzione. Tra questi sono 119 quelli che ne fanno un requisito cogente per i nuovi edifici o in caso di nuova installazione del sistema di produzione di calore. In 10 Comuni delle Province di Pisa e Livorno il parametro è incentivato. Questa soluzione è importante al fine di ottimizzare i consumi energetici e consente una sensibile diminuzione di spesa per le famiglie che in questo modo pagano effettivamente ciò che consumano. Almese (TO) Allegato Energetico Ambientale del 2008 Obbligo (impianto centralizzato e contabilizzatore per ogni singola unità immobiliare; pompe di calore Orientamento e schermatura Il corretto orientamento degli edifici e la schermatura dal sole si trovano in 447 Comuni, il 53% del totale di quelli analizzati. In 258 Comuni i due requisiti sono obbligatori. Nei Comuni di Bergamo, Collegno (TO), Sarsina (FC) e Vigonovo (VE) l’obbligo di oscuramento riguarda l’80% delle superfici vetrate presenti. Materiali naturali e riciclabili In 388 Comuni si obbliga e/o si promuove l’uso di materiali da costruzione locali, naturali e riciclabili. In 258 Comuni vige l’obbligo di utilizzare materiali riciclabili. In 47 Comuni vengono proposti incentivi per realizzare edifici con materiali naturali e riciclati. A Lignano Sabbiadoro (UD), Baranzate (MI), Mercato San Severino (SA) e Castello Molina (TN) si richiede espressamente la riciclabilità dei materiali prodotti in seguito ad opere di demolizione. Arignano (TO) Promozione (materiali locali, di provenienza entro i 70 km e con minor consumo di energia primaria) Recupero acque meteoriche e risparmio idrico Il tema delle risorse idriche è presente in 530 R.E. L’obbligo del recupero delle acque piovane e quello sul risparmio idrico si riscontra in 461 (in Piemonte ne risultano 33). Il 97% dei Comuni che obbliga al recupero delle acque piovane si trova nel Centro-Nord. Molto spesso però il requisito vige solo se le superfici a verde sono di almeno 100 m2. Uno dei Comuni più avanti su questo tema è Silvi (TE): tutti i nuovi edifici, con superficie a verde superiore a 30 mq, devono recuperare un volume minimo di 0,7 m3 di acqua ogni 30 mq di verde. Isolamento acustico L’isolamento acustico è previsto nei regolamenti di 241 Comuni italiani. In 165 di questi esiste un limite preciso per le missioni acustiche da dover rispettare. In 45 Comuni sono previsti incentivi qualora si raggiungano livelli di isolamento maggiore rispetto a quelli obbligatori. Permeabilità dei suoli Quello della permeabilità dei suoli è un tema fondamentale per impedire l’incremento delle temperature nelle aree urbane, noto come effetto “isola di calore”. 189 Comuni affrontano questo argomento, ma solo il Comune di Bolzano ha introdotto, già nel 2004, il R.I.E. (Riduzione dell’Impatto Edilizio), un indice che serve per certificare la qualità dell’intervento edilizio rispetto alla permeabilità del suolo e del verde. A Monterotondo (RM) viene incentivato il raggiungimento del 90% di permeabilità della superficie di un nuovo lotto. Certificazione energetica Molti Comuni (349) sottolineano nel proprio Regolamento l’obbligatorietà della certificazione energetica per gli edifici. Sono 18 quelli che prescrivono per i nuovi edifici e le ristrutturazioni che si raggiunga minimo la classe B, 7 in Trentino Alto Adige, 4 in Friuli Venezia Giulia e Lombardia, 2 in Veneto e Mercato San Severino in Campania (dove sono previsti anche incentivi per i miglioramenti prestazionali degli edifici). Sono in tutto 46 i Comuni che incentivano i “salti” di classe energetica. Udine e Bolzano sono gli unici grandi Comuni ad aver stabilito come classe minima ammessa la B all’interno del protocollo CasaClima. nteressanti sono le esperienze di quartieri sostenibili nei quali i criteri analizzati sono stati applicati a nuovi interventi e al recupero di parti di città. Tra gli esempi migliori sono a Bolzano con il Quartiere CasaNova, al “Villaggio del Futuro” di Bergamo ed a Brescia con i Quartieri Sanpolino e Violino. I casi di riqualificazione sono gli interventi a Via Arquata a Torino e Villa Aosta a Senigallia (AN). Tra le novità si segnalano un nuovo complesso di case popolari in classe A+ nel Comune di Capannori, un edificio del centro storico di Firenze, un villaggio ecologico (classe A) di 16 abitazioni a Selvino (BG) e la nuova realizzazione nel quartiere di Sant’Egidio a Perugia che una volta terminata vedrà la nascita di 24 alloggi sostenibili a canone convenzionato grazie al finanziamento voluto dalla Regione Umbria. Gli 855 Comuni individuati e analizzati dal Rapporto contano una popolazione di oltre 19 milioni di abitanti. I regolamenti precedenti al 2006 sono il 14% del totale, a testimoniare il grande sviluppo dei nuovi Regolamenti Edilizi avvenuto a partire dal 2007. Ad esempio l’80% delle prescrizioni sulle rinnovabili risale al triennio 2007-’09. Fonte: Legambiente-Cresme ON-RE 2012 Molti Comuni sono intervenuti nuovamente, in particolare in Regioni come Lombardia, Toscana ed Emilia-Romagna. Una buona pratica Nell’analisi dei Regolamenti Edilizi emergono sempre più esperienze di Comuni che hanno emanato un provvedimento unitario. Unendo quindi le loro competenze sono riusciti, in minor tempo, ad applicare regole chiare e precise. Tra le più significative c’è quella del comprensorio “Bassa Romagna” (a cui si è aggiunto il Comune di Russi, tutti in provincia di Ravenna) dell’Aprile 2011, che prevede tutti i parametri considerati dal Rapporto ONRE. Controlli e sanzioni Il ruolo dei Comuni può e deve essere fondamentale per la corretta applicazione delle norme regionali e dei Regolamenti Edilizi. Ad esempio per la certificazione energetica in Lombardia, Piemonte ed Emilia‐Romagna si effettuano controlli a campione e sono previste sanzioni economiche per tutti i soggetti interessati (certificatore, costruttore, venditore etc…). In Toscana non sono previste sanzioni economiche ma il declassamento automatico dell’edificio alla classe G. In Piemonte gli obblighi sulle energie rinnovabili devono essere verificati dai Comuni a cui andranno gli introiti delle ammende comminate e che potranno ridistribuire tramite incentivi sempre in materia di energie rinnovabili. L’impegno di ON‐RE: Contribuire all’informazione sul tema dell’innovazione energetica in edilizia. Far incontrare il punto di vista dei diversi operatori del settore. Individuare questioni e temi, portarli all’attenzione della discussione considerando che all’Italia sono assegnati significativi obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2 e di sviluppo delle fonti rinnovabili al 2020 da parte dell’UE. E che senza il contributo del settore edilizio sarà impossibile conseguirli. Verificare l’efficacia dei provvedimenti ‐ utilizzando come campo di applicazione i regolamenti edilizi ‐ nell’indicare soluzioni e tecnologie capaci di realizzare una riduzione dei consumi energetici domestici, delle emissioni di CO2 e delle bollette. Le questioni aperte 1) Una regia nazionale per raggiungere gli obiettivi al 2021 per i nuovi interventi edilizi. E superare un quadro normativo a macchia di leopardo per quanto riguarda la certificazione e le prestazioni degli edifici. 2) Una strategia per la riqualificazione energetica del patrimonio edilizio Dare certezze per gli incentivi alle tecnologie e per la riqualificazione degli alloggi (premiando il salto di classe di certificazione). Nuove politiche per gli interventi di riqualificazione delle aree urbane con interventi sugli edifici e gli spazi aperti con obiettivi di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici. I rapporti sono scaricabili dai siti di Legambiente www.legambiente.it www.fonti‐rinnovabili.it Grazie per l’attenzione