ARCHIVIO STORICO CIVICO E BIBLIOTECA TRIVULZIANA BIBLIOTECA NAZIONALE BRAIDENSE CASA DEL MANZONI MUSEO NAZIONALE DELLA SCIENZA E DELLA TECNOLOGIA LEONARDO DA VINCI PICCOLO TEATRO DI MILANO POLITECNICO DI MILANO TRIENNALE DI MILANO A MILANO CON CARLO EMILIO GADDA (1893-1973) MARZO-OTTOBRE 2012 Le carte di Gadda, i suoi preziosi manoscritti, e una mappa della Milano di Gadda. Dopo il programma del 2011 dedicato al grande scrittore che tanto plauso e successo ha riscosso tra il pubblico, lunedì 26 marzo 2012 parte il secondo ciclo di letture sceniche, incontri, officine di studio in collaborazione con sette istituzioni della città, in luoghi di alto valore simbolico, che hanno segnato la stagione milanese di Gadda, o che sono stati fonte di ispirazione. L’idea del progetto (di durata biennale per poi arrivare nel 2013 alle manifestazioni per i 120 anni dalla nascita e i 40 dalla morte dello scrittore) e la sua costruzione sono frutto della grande guida di Dante Isella e di coloro che con lui hanno diviso intensi momenti di lavoro. La geografia di Milano dello scrittore è un tramite di conoscenze più profonde legate al vivere la città e al senso del nostro esistere: dal Castello Sforzesco con la Biblioteca Trivulziana al Politecnico, dalla Casa del Manzoni alla Biblioteca Nazionale Braidense (per una giornata di studi dedicati alle relazioni di Gadda con gli scrittori del passato e gli artisti del suo tempo), dal Museo della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci alla Triennale di Milano (come non ricordare le pagine di Gadda dedicate alla Mostra Leonardesca del 1939 a Palazzo dell’Arte), fino al Cimitero Monumentale a indicare quanto la storia e l’anima di Milano, e dei grandi che l’hanno attraversata, sia percorsa dalle relazioni e concordanze tra il cammino della scienza e quello dell’arte. Prima tappa, Palazzo Marino, cuore della città con una conversazione di Pietro Citati su “Gadda, il suo lavoro e le sue carte” e letture di Anna Nogara e Franca Nuti. È motivo di soddisfazione per noi poter dare l’avvio ai lavori nella Sala Alessi, dove nel 1873 i Milanesi resero il loro commosso saluto ad Alessandro Manzoni – un ambiente carico di memorie, dove sarà particolarmente evocativo ricordare Gadda grazie alle parole di Piero Citati “Gadda – ricordo di un amico” di cui si riporta la parte finale, con una nota di elogio a “I Quaderni dell’Ingegnere”. Mi ricordo che qualche giorno prima (o il giorno prima) della morte, gli lessi il meraviglioso ottavo capitolo: Don Abbondio che non conosce Carneade: Agnese che distoglie e allontana Perpetua chiedendole se era stata rifiutata, come dicevano, da Beppe Suolavecchia e da Anselmo Lunghigna: Tonio e il fratello che, a tarda sera, pagano il loro debito a Don Abbondio; la sorpresa di Renzo e Lucia che vogliono farsi sposare: la sorpresa dei Bravi nella casa di Agnese e Lucia: il suono delle campane a martello; quel casuale e gioioso formicolio della vita che Manzoni e Gadda amavano tanto. Disteso sul letto, con la testa rialzata dai cuscini, Gadda rideva sussultando nel suo grande coro moribondo – il riso, che tante volte lo aveva salvato. Allora pensai che la letteratura è davvero una cosa bellissima, se conserva la vita come la vita non riesce a conservarsi, e se fa ridere di gioia in punto di morte. Infine giunse alla gloria assoluta, incontaminata, quasi incontestata: la gloria dimostrata dal lavoro scrupoloso degli interpreti, come nei Quaderni dell’Ingegnere, diretti da Dante Isella con tanta attenzione e precisione. Pietro Citati Nove appuntamenti da marzo a giugno per poi riprendere il programma a settembre con un coinvolgimento corale e appassionato che accomuna coloro che prendono parte al progetto. Uomini di cultura, letterati, sette istituzioni milanesi, attori di teatro, professori del Politecnico di Milano, docenti di Storia dell’Arte moderna della Statale, allievi del Politecnico, allievi del corso di Storia dell’Arte e relatori. Tutti insieme rappresentano questa disposizione e la volontà comune di costituire una sorta di cantiere su più fronti, che si avvale delle competenze tecniche e artistiche, di storia dell’arte, della letteratura, del teatro, della ingegneristica. Una idea già perseguita da Dante Isella nella pubblicazione dell’Opera Omnia dello scrittore per Garzanti editore. I capitoli rivoluzionari di Gadda. Ci sono nella storia della letteratura come della scienza, dei capitoli senza i quali quello che è venuto dopo non si potrebbe non solo comprendere ma neanche immaginare. Sono capitoli “rivoluzionari” che sanno raccontare il proprio tempo e ogni tempo, anche invadendo campi diversi, dalla letteratura alla scienza, dalla storia alla filosofia. Un esempio significativo in questo senso è dato in Italia dall’esperienza di Carlo Emilio Gadda. Nutrito di vasta cultura umanistica e scientifica e di ribollenti umori, di indignazione etica e personale, di sarcasmo ma anche di pietà verso l’uomo, Gadda stravolge le strutture tradizionali e sperimenta, una nuova scrittura e visione, attraverso l’esplosiva commistione dei registri linguistici, e stilistici. Grandi maestri della critica e della filologia in Italia, come Gianfranco Contini, Dante Isella, Cesare Segre e grandi scrittori e saggisti come Pietro Citati, Giancarlo Roscioni ed Alberto Arbasino, lo hanno riconosciuto come una sorta di “continente sommerso” tra sperimentazione e tradizione. Le carte di Gadda. Le carte di Gadda acquisite dal Comune di Milano (all’acquisizione del Fondo Citati e del Fondo Roscioni si adoperò con ferma volontà Dante Isella) e custodite presso la Biblioteca Trivulziana, sono state recentemente riordinate con la collaborazione di Barbara Colli e messe a disposizione degli studiosi. L’obiettivo del progetto biennale è quello di rendere il più possibile partecipi i milanesi di questa fondamentale acquisizione, dar voce ai manoscritti, creando preziose sinergie tra le diverse istituzioni che hanno segnato il percorso di Gadda a Milano. Le biblioteche di pubblica lettura Nove zone, nove temi. La geografia milanese dello scrittore, è un tramite di conoscenze più profonde legate al vivere la città e al senso del nostro esistere. Si è voluto trovare un tema per ciascuna delle nove zone in cui è suddivisa Milano, dai fatti di via Keplero, alle “Carabattole di Porta Ludovica”, alla Certosa di Garegnano, “rifugio amatissimo a tre miglia milanesi dalle mura”, al Cimitero Monumentale (scena ricorrente dei Disegni milanesi), ai territori del Seveso, dell’Olona e del Lambro. In collaborazione con le Biblioteche Rionali di Pubblica Lettura, con le Scuole Superiori e gli Istituti del circondario si è progettato un lavoro comune di analisi ed esecuzione dei testi riferiti al territorio in cui ci si trova ad operare. Un lavoro che ha permesso di elevare il tono della proposta ’creando allo stesso tempo un’occasione unica di approfondimento. I giovani e Gadda. Il secondo ciclo prevede incontri in classe e in biblioteca volti alla stesura di testi critici, sceneggiature, esercitazioni di stile sulla materia gaddiana, raccolti poi in una pubblicazione, per un coinvolgimento massiccio del mondo giovanile grazie anche a docenti illuminati dei licei milanesi e della Provincia che hanno accolto con entusiasmo il progetto. Tutto ciò nella convinzione profonda che non c’è niente di meglio per andare verso i giovani che offrire loro occasioni di studio di altissimo livello, come può essere l’incontro con il grande scrittore lombardo, pronto ad attraversare il nostro tempo e la cultura d’Europa, a stabilire corrispondenze con i campi del sapere, dalla letteratura, alla scienza, all’arte, all’ingegneria, all’architettura, con una forza espressiva e concettuale, con una profondità che ha pochi paragoni. Senza perdere mai l’attitudine a sperimentare, a trasgredire, a rompere gli argini dopo averli a lungo frequentati: una disposizione che solitamente cattura e affascina il mondo giovanile. Le esercitazioni al Politecnico. All’interno del progetto sono previste esercitazioni e letture al Politecnico di Milano (Gadda come è noto si iscrive alla facoltà di Ingegneria presso l’Istituto Tecnico Superiore nel 1912 e si laureò nel 1920), per la conoscenza e la esecuzione del repertorio Gaddiano. Si tratteranno i capolavori letterari di Gadda, da I disegni milanesi a La cognizione del dolore, a Quer pasticciaccio brutto de via Merulana, come le pagine di divulgazione tecnica. Si percorreranno le infinite soluzioni espressive e suggestioni della pagina gaddiana, attraverso l’ascolto delle esecuzioni di attori di larga frequentazione del repertorio gaddiano, come Fabrizio Gifuni, Anna Nogara, Franca Nuti, Massimo Popolizio. Le esercitazioni degli studenti si concentreranno su un testo giovanile dello scrittore, Il viaggio delle acque (in apertura della raccolta Verso la Certosa, Gli Anni) da presentare al laboratorio Fantoli e su una serie di studi dedicati alle relazioni e corrispondenze di Gadda con gli scrittori del passato (Gadda e Manzoni – Gadda e Porta – Gadda e Belli) e gli artisti del suo tempo (Gadda e Dossi): Chaier d’ètudes. Per informazioni, materiale fotografico e interviste Ufficio stampa: Maria Grazia Vernuccio Tel. +39 3351282864 [email protected] LUNEDÌ 26 MARZO, ORE 11.00 Palazzo Marino – Sala Alessi GADDA, IL SUO LAVORO E LE SUE CARTE Conversazione di Pietro Citati Letture di Anna Nogara e Franca Nuti “Come tutti gli eroi sconfitti e dimenticati, Gadda abitava lontano dalla realtà: questo caos di carte sporche, gusci d’uovo, sciocchezze, turpitudini, trivialità, delitti, scene comiche, gioielli, suoni, voci, blaterii, Leggi nascoste, che alla fine formano una polpa coloratissima. Malgrado ripugnanza, sentiva un’attrazione profondissima verso le cose. Ne aveva una conoscenza ugualmente profonda: sia delle superfici, sia delle Leggi della materia, «premeditate» o «suggerite» da Dio. Pochi scrittori ebbero mai un occhio così infallibile nel cogliere la nota essenziale di una persona o di una scena.” (P.Citati) Introduce Stefano Boeri, Assessore Cultura, Moda, Design del Comune di Milano Intervengono per il Comune di Milano Claudio Salsi, Settore Musei Aldo Pirola, Settore Biblioteche Isabella Fiorentini, Biblioteca trivulziana Giovanni Agosti, Università Statale Luigi Brioschi, Fondazione Bembo/Ugo Guanda Piero Gelli, Garzanti Clelia Martignoni, Università di Pavia Giorgio Pinotti, Adelphi Oliviero Ponte di Pino, Garzanti con Andrea Cancellato, Triennale di Milano Sergio Escobar, Piccolo Teatro di Milano Fiorenzo Galli, Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci Gian Marco Gaspari, Centro Studi Manzoniani Andrea De Pasquale, Biblioteca nazionale Braidense Andrea Silvestri, Politecnico di Milano Gadda lavora di mattina, esce, poi riprende il lavoro al tramonto. Generalmente scrive intorno a una idea poetica, immediatamente sottoposta a “molte iniezioni di letture classiche”. Scrive per giorni e giorni, poi ricopia, cinque, sei, otto volte sempre a penna. Sono cartelle fitte, la calligrafia è ottocentesca, da tecnico. Una successione di stesure, ogni parola pensata, ogni scena controllata, ogni dialogo studiato, una fatica spaventosa. Gadda scrive con l’ansia della precisione. Il libro per lui è un impianto elettrico che non può avere pecche. Il ricchissimo patrimonio della Trivulziana è costituito in gran parte dai materiali relativi all'opera letteraria di Gadda e comprende romanzi, racconti, poesie, traduzioni, collaborazioni giornalistiche, appunti letterari e filosofici. Si conservano redazioni manoscritte (talora in più «stesure, spesso estremamente elaborate), dattiloscritti (quasi sempre con correzioni autografe), copie su carta carbone, bozze di stampa. A questi si aggiungono diversi volumi, nonché i giornali e le riviste su cui via via comparivano gli articoli, a loro volta oggetto in molti casi di un ampio lavoro di rifacimento, recensioni apparse su giornali e riviste, lettere di Gadda o a lui indirizzate, fotografie, volumi di argomento letterario, filosofico e tecnico in alcuni casi postillati. Una parte del Fondo Roscioni comprende inoltre documenti personali e materiale biografico vario, relativo allo scrittore e alla sua famiglia. ALMANACCO APRILE-GIUGNO 2012 LUNEDÌ 2 APRILE, ORE 17.30 Politecnico di Milano - Laboratorio Fantoli Quer pasticciaccio brutto de via Merulana Capitolo II con Massimo Popolizio LUNEDÌ 16 APRILE, ORE 20.30 Castello Sforzesco - Sala della Balla Dittico da “La cognizione del dolore” Parte seconda, cap. V-VI con Franca Nuti MARTEDÌ 8 MAGGIO, ORE 20.30 Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci – Sala delle Colonne L’incendio di Via Keplero con Anna Nogara GIOVEDÌ 17 MAGGIO, ORE 17.30 Politecnico di Milano - Laboratorio Fantoli Gadda e il teatro, un atto sacrale di conoscenza Letture, congetture, notazioni su un amore mai totalmente espresso. con Fabrizio Gifuni GIOVEDÌ 7 GIUGNO – ORE 18.30 Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci - Sala del Cenacolo La storia di Milano con Giovanni Agosti, Jacopo Stoppa e Benedetta Brison GIOVEDÌ 14 GIUGNO - ORE 20.30 Castello Sforzesco - Corte Ducale da Un fulmine sul 220 con Anna Nogara GIOVEDÌ 21 GIUGNO - ORE 17.30 Politecnico di Milano – (spazio in via di definizione) Il viaggio delle acque con gli studenti delle facoltà di ingegneria architettura e design del Politecnico di Milano a cura di Federico Bucci e Andrea Silvestri LUNEDÌ 25 GIUGNO - ORE 16.00 Cimitero Monumentale con Gadda al Cimitero Monumentale con Anna Nogara, Ornella Selvafolta INGRESSO LIBERO FINO AD ESAURIMENTO POSTI È richiesta la prenotazione Per informazioni Comitato A Milano con Carlo Emilio Gadda tel. 339.4188367 - [email protected] GLI ATTORI Fabrizio Gifuni, Anna Nogara, Franca Nuti, Massimo Popolizio, grandi attori del nostro repertorio teatrale hanno una assidua frequentazione del repertorio Gaddiano, alcuni di loro vi hanno lavorato con Dante Isella e Luca Ronconi (di cui ricordiamo la memorabile esecuzione di Quer Pasticciaccio brutto de via Merulana) altri con Giuseppe Bertolucci. Fabrizio Gifuni Diplomato all’Accademia d’Arte Drammatica Silvio D’Amico, nel 1993 esordisce in teatro con l’Elettra diretta da Massimo Castri. E’ ideatore e interprete di spettacoli come Na specie di cadavere lunghissimo (da Pier Paolo Pasolini e G. Somalvico, regia di Giuseppe Bertolucci) per il quale ottiene il premio Hystrio e il Golden Graal, Non fate troppi pettegolezzi (drammaturgia originale su testi di Cesare Pavese) I Kiss your hands catalogo semiserio delle lettere mozartiane, con Sonia Bergamasco e L’ingegner Gadda va alla guerra, messa in scena di Giuseppe Bertolucci, che segna una tappa notevole del suo percorso Gaddiano e per il quale riceve il Premio Ubu nel 2010, come miglior attore della Stagione. Per il cinema segnaliamo tra gli altri, la partecipazione a L’amore probabilmente, regia di Giuseppe Bertolucci, “La meglio Gioventù,” regia di Marco Tullio Giordana, per il quale riceve nel 2004 il Nastro d’argento, De Gasperi l’uomo della speranza di Liliana Cavani. Anna Nogara Diplomata in recitazione presso la scuola del Piccolo Teatro di Milano, lavora sia in Italia che in Francia. Come attrice ha lavorato con prestigiosi registi, tra cui Luca Ronconi per Orlando Furioso (1970), XX di Rodolfo Wilcok (1971), Caterina di Heilbronn di Kleist (1972) ed Orestea (1972); e ancora con Klaus Miachael Gruber, Virginio Puecher, Carlo Cecchi, Andreè Ruth Shammah. Si è confrontata anche con le creazioni musicali lavorando in opera di Luciano Berio (1979) e in Pierino e il lupo di Prokofiev (2000). Da circa un decennio e dopo l’incontro con Piero Gelli e Dante Isella si occupa e frequenta assiduamente il repertorio gaddiano. Franca Nuti Dopo aver debuttato con la compagnia Memo Benassi – Lilla Brignone- Gianni Santuccio ne L’Allodola di Jean Anouilh, recita con Anna Proclemer e Giorgio Albertazzi ne I sequestrati di Altona di Jean Paul Sartre (da cui Vittorio De Sica ha tratto nel 1962 l’omonimo film). Ha recitato nei teatro stabili di Genova, Torino, Trieste, e al Piccolo Teatro di Milano. Fra i registi che l’hanno diretta figurano, fra gli altri, Franco Zeffirelli, Sandro Bolchi, Aldo Trionfo, Tino Buazzelli. Ma fondamentale nella sua carriera d’attrice è stato l’incontro con Luca Ronconi con cui ha lavorato per Ignorabimus di Arno Holz, I dialoghi delle carmelitane da Georges Bernanos, Le tre sorelle di Anton Cechov, Donna di dolori di Patrizia Valduga. Giuseppina Carutti Dipolomata all’Accademia dei Filodrammatici di Milano, e alla Civica Scuola d’Arte drammatica come attrice e assistente alla regia, si laurea in Storia della Musica con Francesco De Grada, e lavora al Teatro alla Scala come assistente alla regia dal 1975, prendendo parte alle stagioni intorno al bicentenario del Teatro, quando Paolo Grassi era sovrintendente. Lavora al Piccolo Teatro come regista collaboratore e all’ufficio drammaturgia dall’1985 al 2010. Realizza spettacoli in Lirica e in Prosa, tra cui La vita è Sogno di Calderon de la Barca, Il Conte di Carmagnola di Alessandro Manzoni,per l’estate d’Arte Milanese, Simon Boccanegra all’Opera di Roma. Ha messo in scena per il Piccolo Teatro una rassegna sul repertorio dialettale in Italia, Le meraviglie di’Italia nel ‘93 e una sceneggiatura di Delio Tessa, Vecchia Europa, nella riduzione di Dante Isella e con l’interpretazione di Piero Mazzerella nel 2003, Milano città dei dialetti con Giulia Lazzarini e Piero Mazzarella, e da ultimo la scorsa stagione Bertoldo in lingua e in dialetto con Piero Mazzarella. Quello che ha imparato lo deve principalmente alla conoscenza e la frequentazione di tre grandi maestri, Giovanni Testori, Dante Isella, Giorgio Strehler. Attualmente si occupa di studi sulla letteratura lombarda in lingua e dialetto proseguendo gli insegnamenti di Dante Isella e ha creato un premio per la Letteratura e la Storia dell’arte un premio intitolato a Giovanni Testori e varato in occasione delle recite de I Promessi sposi alla Prova al Piccolo Teatro, uno dei testi fondanti della poetica dello scrittore. Massimo Popolizio Formatosi artisticamente e professionalmente all’Accademia nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’Amico di Roma nel 1984. Intraprende la carriera di attore teatrale e, appena diplomato, inizia la collaborazione artistica con Luca Ronconi. Nel 1995 vince il premio Ubu come miglior attore per gli spettacoli Re Lear di William Shakespeare e Verso Peer Gynt ispirato al Peer Gynt di Ibsen: viene nuovamente premiato nel 2001 per I due gemelli veneziani di Carlo Goldoni. Ha preso parte alla memorabile realizzazione de “Quer pasticciaccio brutto de via Merulana” per la regia di Luca Ronconi, nella parte del dottor Valdarena. I DOCENTI E I RELATORI Giovanni Agosti, insegna Storia dell’Arte Moderna alla Università Statale di Milano dopo aver lavorato per anni nelle Soprintendenze per i Beni artistici e storici di Mantova e di Firenze. I suoi studi sono rivolti alla tradizione classica nella cultura figurativa italiana, ai rapporti fra artisti e scrittori del Rinascimento nell’Italia settentrionale. Ha scritto Bambaia e il classicismo lombardo (1990), La Testoriana di Brescia (1997) Disegni del Rinascimento in Valpadana (2001). Sonia Bergamasco, insegnante, musicista e poeta, Sonia Bergamasco dopo il debutto nell’Arlecchino servitore di due padroni di Giorgio Strehler, ha lavorato nel Pinocchio di Carmelo Bene e con registi quali Thodoros Therzopoulos e Massimo Castri a teatro e con Bernardo Bertolucci, Giuseppe Bertolucci, Marco Tullio Giordana e Liliana Cavani, al cinema. Federico Bucci , insegna al Politecnico di Milano Storia dell’Architettura Contemporanea presso la facoltà di Architettura civile. E’ membro del Collegio docenti del Dottorato di ricerca in architettura urbanistica, conservazione dei luoghi dell’abitare e del paesaggio del Politecnico di Milano e del Dottorato di Ricerca in Storia dell’architettura e dell’urbanistica del Politecnico di Torino. Pietro Citati, uno dei più illuminati scrittori italiani, saggista e critico, collaboratore di riviste (“Paragone”) e quotidiani (“Il Giorno”, “La Repubblica”, “Corriere della Sera”) conobbe Carlo Emilio Gadda alla fine del 1955, gli fu amico e collaborò fino agli ultimi giorni di vita. Lettore acuto e raffinato, estraneo a scuole e correnti, Citati coltiva un approccio al testo capace di ricreare con un intensità rara i valori poetici dell’autore analizzato. Citati ha rievocato grandi temi e personaggi della cultura antica e moderna, comprendendo con grande preveggenza anche la cultura orientale: citiamo almeno Goethe (1970, Premio Viareggio), Il tè del cappellaio matto (1972), Immagini di A. Manzoni (1972), Vita breve di Katherine Mansfield (1980), Il migliore dei mondi impossibili (1982), Tolstoj (1983, Premio Strega), Il sogno della camera rossa (1986), Kafka(1987), Ritratti di donne (1992), Proust e la Recherche (1995), La luce della notte (1996), Il male assoluto (2000), La civiltà letteraria europea (2005), La morte della farfalla (2006), La malattia dell’infinito (2008), Leopardi (2010). Piero Gelli ha insegnato Letteratura italiana nella Facoltà di Lettere e Filosofia di Firenze. Trasferitosi a Milano nel 1970, è stato direttore editoriale per le case editrici Garzanti, Rizzoli e Einaudi. Critico letterario e musicale insegna attualmente Letteratura italiana all'università Bocconi di Milano. Fra le sue opere principali: ha curato il Dizionario dell'Opera (Baldini e Castoldi, 1997), Giuseppe Verdi di Massimo Mila (Rizzoli, 2000) e le Opere di Carlo Emilio Gadda. Clelia Martignoni è ordinario di Letteratura italiana moderna e contemporanea all'Università di Pavia. Già allieva di Dante Isella e Cesare Segre, fa parte (con Cesare Segre e Piero Boitani) del Comitato direttivo della rivista «Strumenti critici»; dirige dal 2010 la nuova serie (per la Fondazione Pietro Bembo/ Ugo Guanda editore) della rivista gaddiana «I Quaderni dell'Ingegnere», fondata da Dante Isella; fa parte del Comitato del Fondo Manoscritti dell’ Università di Pavia e del Comitato dell’Edizione Nazionale di Gabriele d'Annunzio. Il suo lavoro filologico e critico si è orientato, con molte edizioni e saggi, sulle opere di Cardarelli e Piovene (nei "Meridiani" Mondadori e in altre sedi), su d'Annunzio, e su molti autori e generi di prosa e poesia novecentesca, indagandone i processi genetici e i percorsi critici: dal romanzo di formazione nel Novecento, ai vociani, a Gadda, Manzini, Landolfi, Arbasino, Sereni, Zanzotto, Raffaello Baldini (cui ha dedicato la monografia Per non finire, 2004). Oliviero Ponte di Pino Critico e direttore editoriale della Garzanti, personaggio di spicco dello scenario culturale, vive a Milano. In oltre trent’anni di lavoro editoriale e di attività culturale, come scrittore e giornalista (carta stampata, radio, tv, Internet), ha ideato e realizzato eventi, manifestazioni e mostre nel campo della letteratura (tra cui Subway Letteratura) e dello spettacolo (cura tra l’altro il sito www.ateatro.it). Ha lavorato alla Ubulibri come redattore. Dall’88 al ‘91 ha lavorato alla RCS Rizzoli Libri come "junior editor". Dal ‘91 lavora alla Garzanti editore (ora Garzanti Libri). Collabora con vari giornali tra cui il Manifesto e Diario. Tra i suoi libri: Il nuovo teatro in Italia (1988), Enciclopedia pratica del comico (1995), Il racconto del Vajont (con Marco Paolini, 1999), Chi non legge questo libro è un imbecille (1999). Dal 2000 è direttore editoriale di Garzanti Libri. Giorgio Pinotti è editor in chief presso Adelphi. Ha tradotto opere di Georges Simenon, Jean Genet (premio Elsa Morante-Isola di Arturo), Vincent de Swarte, Milan Kundera, Jean Echenoz. È autore di saggi sull'umanista Curio Lancillotto Pasio, il D'Annunzio delle Laudi, Curzio Malaparte, Carlo Emilio Gadda, Georges Simenon, Irène Némirovsky, Jean Echenoz, e ha curato l'edizione di numerosi testi gaddiani: Quer pasticciaccio brutto de via Merulana, Eros e Priapo, Il palazzo degli ori, I miti del somaro (nell’ambito delle "Opere" garzantiane dirette da Dante Isella), Disegni milanesi (insieme a Dante Isella e Paola Italia, 1995), Lettere a Livio Garzanti (2006) e Villa in Brianza (2007). È membro del comitato di redazione dei "Quaderni dell'Ingegnere. Testi e studi gaddiani" e dell'Editorial Board dell'"Edinburgh Journal of Gadda Studies". Insieme a Ena Marchi cura la serie "Le inchieste di Maigret" pubblicata da Adelphi. Insieme a Luisa Finocchi ha progettato e coordina la sezione dedicata al lavoro redazionale del Master per redattore in editoria libraria dell'Università Statale di Milano. Andrea Silvestri, insegna sistemi elettrici per l’energia al Politecnico di Milano, è direttore della rivista “AEIT”, è nel comitato di redazione della rivista “I quaderno dell’Ingegnere. Testi e studi gaddiani, ha pubblicato saggi e curato convegni e mostre su Gadda e in particolare ha seguito per la Garzanti , nella collana diretta da Dante Isella, gli scritti di divulgazione tecnica di Gadda. GLI STUDENTI Studenti del Politecnico di Milano, che aderiranno al bando “A Milano con Carlo Emilio Gadda” divulgato all’interno dell’istituto che propone agli studenti il percorso Gadda come occasione di integrare la loro preparazione scientifica con una esperienza letteraria di fondamentale importanza. considerando che il Politecnico di Milano attualmente non offre ai suoi studenti corsi di letteratura. A cura di Andrea Silvestri e Federico Bucci. Studenti del corso di storia dell’Arte Moderna dell’Università Statale di Milano considereranno gli interessi figurativi di Gadda e in riferimento al testo di Gadda sulla Mostra Leonardesca del ’39, studieranno l’opera più propriamente artistica di Leonardo. A cura di Giovanni Agosti PROGETTO A MILANO CON CARLO EMILIO GADDA a cura di GIUSEPPINA CARUTTI disposizione degli spazi EMANUELA FASOLI collaborazione alla messa in scena EUGENIA DILETTA CARUTTI, ALESSIO CONTINI, NICOLETTA CRISPONI, MARTA SANTORO ufficio stampa MARIA GRAZIA VERNUCCIO fotografia ALESSANDRO FRANGI PER L’ARCHIVIO STORICO E BIBLIOTECA TRIVULZIANA ISABELLA FIORENTINI STEFANO DALLA VIA LUIGI SPINELLI PER LA BIBLIOTECA NAZIONALE BRAIDENSE MARIELLA GOFFREDO PER LE BIBLIOTECHE RIONALI DI PUBBLICA LETTURA GIUSEPPINA SANSICA FEDERICO PASOTTI PER LA CASA DEL MANZONI GIAN MARCO GASPARI JONE RIVA PER IL CIMITERO MONUMENTALE MASSIMO BORRELLI GIUSEPPE IASCONE PER IL MUSEO NAZIONALE DELLA SCIENZA E DELLA TECNOLOGIA LEONARDO DA VINCI MAURO BONAZZOLI DEBORAH CHIODONI CLAUDIO GIORGIONE PER IL PICCOLO TEATRO DI MILANO GINO BANTERLA MICHELE CARMINATI MARCO ROSSI PER IL POLITECNICO DI MILANO FEDERICO BUCCI ANDREA SILVESTRI SERVIZIO CULTURA AREA COMUNICAZIONE E RELAZIONI ESTERNE ROBERTO ALTEA, GREGORIO CHIARENZA PER LA TRIENNALE DI MILANO VIOLANTE SPINELLI BARRILE TOMMASO TOFANETTI