Nasce a Milano la fabbrica per la riproduzione delle cellule

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N O T I Z I A R I O • ANNO IV - N. 3 - MARZO 2001
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Che cos’è la chemioterapia?
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a chemioterapia consiste nella somministrazione di farmaci anticancro (citotossici) per distruggere le cellule tumorali. Il termine stesso deriva dalla
combinazione di due parole, chimico e terapia, e vuol dire semplicemente
trattamento con farmaci. Il trattamento chemioterapico può consistere nella somministrazione di un solo farmaco oppure di più farmaci scelti tra una gamma di
circa 40 prodotti disponibili. Nel trattamento del cancro la chemioterapia può essere usata da sola oppure in associazione all’intervento chirurgico e/o alla radioterapia.
Qual è il meccanismo di azione dei farmaci?
l cancro è una malattia delle cellule dell’organismo. Di norma, le cellule si dividono e si riproducono in maniera ordi nata e controllata, ma in caso di cancro questo processo impazzisce e le cellule si moltiplicano in modo anomalo, formando
una massa (che si definisce tumore) o, nel caso della leucemia, producendo un numero eccessivo di globuli bianchi. A volte può accadere che alcune cellule tumorali
si stacchino dal tumore e attraverso il circolo ematico e il sistema linfatico si spostino ad altri organi. (11 sistema linfatico è una rete di vasi sottili - detti appunto
vasi linfatici - che attraversa tutto l’organismo.) Quando le cellule tumorali raggiungono altre parti del corpo possono annidarvisi e dare origine ad altri tumori, che si
definiscono tumori secondari o metastasi. Il meccanismo di azione dei farmaci citotossici consiste nell’impedire la divisione e la riproduzione delle cellule tumorali.
L’attività della cellula tumorale viene progressivamente inibita fino a che la cellula
stessa muore. Poiché i farmaci si diffondono attraverso il sangue, sono in grado di
raggiungere le cellule tumorali in qualsiasi parte del corpo. L’azione dei farmaci contro le cellule tumorali si esplica in modi diversi. Se il trattamento consiste nella
combinazione di più farmaci, ogni sostanza viene scelta per i particolari effetti che
è in grado di produrre. Purtroppo, i farmaci chemioterapici possono compromettere
anche le cellule sane del vostro organismo, causando a volte spiacevoli effetti collaterali. A differenza delle cellule tumorali, però, le cellule sane subiscono un danno
solitamente di carattere temporaneo; di conseguenza, la maggior parte degli effetti collaterali scompare alla conclusione del trattamento. Le percentuali di guarigione
variano in funzione del tipo di cancro. Alcuni tipi di cancro possono essere non guaribili con la chemioterapia, ma tutti possorio essere curabili; in questi casi il ricorso
alla chemioterapia ha la funzione di ridurre le dimensioni del tumore, prolungare la
sopravvivenza e alleviare i sintomi.
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Come vengono somministrati i farmaci?
L
a chemioterapia può essere effettuata secondo modalità diverse che dipendono dal tipó- di cancro e dai farmaci usati. Le modalità più diffuse sono per
iniezione in vena (e.v.) e per bocca (p.o.), mentre il ricorso alla somministrazione per iniezione in muscolo (e.m.) e sotto cute (s.c.) è - meno frequente. In casi
particolari il chemioterapico può essere iniettato nel fluido spinale (per via intrateca-
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le). A volte si sceglie di attuare due o più modalità di somministrazione contemporaneamente. Indipendentemente dal modo in cui vengono somministrati, i farmaci
vengono assorbiti nel sangue e veicolati nell’organismo in modo che raggiungano le
cellule tumorali. Somministrazione e.v. A volte i farmaci vengono diluiti in un volume
di liquido e infusi lentamente goccia a goccia attraverso una vena del braccio. In
questi casi, si inserisce in vena un. tubicino molto sottile detto cannula, che viene
fissato al braccio con un cerotto`onde evitare che si sfili. Un’altra modalità di somministrazione dei chemioterapici per endovena è per mezzo di una linea di plastica
(detta linea centrale) inserita in vena nel torace. Molto,diffusa è la linea di Hickman.
A differenza della cannula inserita nella vena del braccio, la linea centrale viene applicata in anestesia totale o locale. Una volta inserita, viene fissata al torace per
mezzo di punti o con un cerotto per evitare che fuoriesca dalla vena. La linea centrale può rimanere in vena per diversi mesi; attraverso di essa è possibile non solo
iniettare i chemioterapici, ma anche effettuare i prelievi di sangue per gli esami periodici, evitando in tal modo al paziente il fastidio di doversi sottoporre ad altre iniezioni endo vena. Due sono i problemi chè potrebbero potenzialmente fare seguito all’inserimento della linea centrale: infezioni e ostruzione. Una volta alla settimana la
linea deve essere lavata con eparina, un farmaco che agisce come anticoagulante; il
personale infermieristico del reparto vi insegnerà come eseguire questa procedura.
Potrete fare il bagno o la doccia, e sono pochissime le limitazioni alla vita di tutti i
giorni. Prima di essere dimessi dovrete essere sicuri di aver acquisito la necessaria
dimestichezza nella manutenzione della linea di Hickman. Per qualsiasi problema non
esitate a rivolgervi al personale medico del reparto. Più frequentemente, in caso di
somministrazione di farmaci particolarmente irritanti il sistema venoso o quando la
durata del trattamento chemioterapico è particolarmente lunga, si preferisce posizionare nel tessuto sottocutaneo, preferibilmente sotto la clavicola, un sistema impiantabile come una specie di bottoncino con al centro una superficie gommosa
perforabile (port-a-cath). Il tutto è collegato attraverso un tubicino con una grossa
vena del torace. I farmaci possono essere iniettati attraverso la superficie gommosa
con un ago speciale. I chemioterapici e.v. vengono somministrati in un arco di tempo
che va da trenta minuti a qualche ora o a volte qualche giorno. Se la terapia richiede
solo poche ore, potrete essere trattati in ospedale come pazienti esterni, se invece
dura diverse ore potreste essere trattati in day hospital; in particolari condizioni potrete essere ricoverati in reparto per il tempo strettamente necessario.
Pompe per infusione
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e pompe per infusione rappresentano un metodo ormai abbastanza diffuso per
l’effettuazione della chemioterapia. Si tratta di pompe portatili, disponibili in diversi tipi, che servono per iniettare in vena una quantità controllata di farmaco in un
dato periodo di tempo. Ciò vuol dire che potrete andare a casa con la pompa e, di conseguenza, non dovrete tornare spesso in ospedale. Le pompe sono abbastanza compatte
e possono essere trasportate in una borsa o infilate in un apposito supporto fissato alla
vita con una cintura. I farmaci vengono preparati in ospedale. Le istruzioni per la manutenzione della pompa verranno impartite sia a voi che a un vpstro familiare o a un vostro
àmico. Poiché la maggior parte delle pompe funziona a batteria, bisogna fare attenzione
ai lavaggi, ma il personale infermieristico vi fornirà opportune istruzioni in merito.
(Continua sul prossimo numero)
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00100 Roma
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Comitato di Redazione: Nosari Anna Maria Rita, Crugnola Monica, Zaffaroni Livio, Maggis Francesco, De Miccoli Rita, Andreescu Luminita Mihaela
Iscrizione Tribunale di Milano N. 174 del 16/03/1998 - Fotocomposizione: LimprontaGrafica Milano - Stampa: Grafica Briantea srl - Monticello (LC)
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