Emoflash Spedizione in abbonamento postale comma 20/c legge 622/96 - filiale di Milano N O T I Z I A R I O • ANNO IV - N. 3 - MARZO 2001 ORGANO UFFICIALE DELL’ASSOCIAZIONE “PROGETTO EMO-CASA” detto m cavità delle ossa idollo os esiste un seo (da tessuto midollo non con spinale) fondere che serv degli ele col e per la me produzio da cellule nti cellulari del sa ne ng s globuli ro taminali in grad ue. È costituito o di orig ss inare sia Le cellule i, sia globuli bia nchi, sia staminali piastrine , replican di mante . nerne inv dosi, con ariato il sentono vita anch n u e se dov mero pe r tutta la essero in vate (do parte ven nazione di midoll ire prelepali mala o osseo). ttie in cu Le princii iI mido duce le ll cellule d el sangu o osseo non pro I’aplasia e so midollare e talasse no: la leucemia, m ia ”. (T ra tt o da Associazio u n d o c u m e n to ne Donato re ri Midollo d a tt o d a ll ’A .D .M .O . Osseo). news rapia n u ova te : in k g d non-Ho ituximab Linfoma iR a base d un ido l sa re del ml e c e l l u l e d e , mieloio m tu n l u e ic d è n cro a a: one mia a leuce a l e p r o d u z i emia: acuta e e s s o p r o b l e m li. t m a c s r r u o o o m i le a n e l d i s c e l varie forme d s e n t a n o t u t t te di cellule tu sizione e r o o r a p n p p is to d e da a ch Esis spazio lamente o osseo nfoide d e e l i ne del midoll leucemia, lo isce e paralle questo, u a ; I’invasio compare un ri sani dimin del sangue globuli a le o d ll u d o ll n a id ce nz i Qua menti m uzione delle nemia (manca i) ed emorrale e li g h od de :a li bianc e la pr una ma guenze si riduc gravi conse anza di globu midollare è simili a rta c ia compo fezioni (man trine). L’aplas guenze molto emors in , ia n i) p o s fezioni, di a c se e ros ncanza o osseo che h ia: anemia in y è una grav a (m ie m le ll g a e o o c o m id u C I di a. a le el m lattia d rovocate dall ajor o Morbo n dalla nascit terapia fi p Oggi la emia m esente quelle a talass ereditaria pr e trasfusioni. uppo dei bam L . ie g h ra il ia ic ta v m s d e e ’an e lo ei co perio forma d sottoposti a olti progressi ile a quello d o m lati son nale ha fatto ia è molto sim io m s e s fu s s la tra lati di ta bini ma .O. i. ’A.D.M agena 2000) nei san tto dall L da sseo). (X ento re docum ri di Midollo O n u a d (Tratto ione Donato z Associa news Midollo o sseo: che cos’è e a che c osa serve “Nella a: unzion f n o n seo ia ollo os d i m lassem l i a t o , d a i n s a Qu peia, apla o che im u e . leucem llo osse ng Nasce a Mil e n ta n o ano la fabb r a p p r e s ligne del in k g d a o r p e on-H sie m r n la i la p m o r ip e fo n roduzione ica li n o di p p u r g d in e k lle neo on-Hodg eteroge nfatico. contenute cellule staminali nfoma n mioterapili l li e a d m to n e nel sangue siste trattame ea, lassici ch placentare Finora il ll’impiego dei c esiderati (naus e Mil a ne i ind izion del Policli ano è sorta press consistev di notevoli effett apelli predispos o n ic duzione d ico la “cell factory il Centro Trasfus ci, dotati tenia, perdita d rcio io e s e ll a m e o m c it e o ll ule stamin ”. Un’unità per la nale placentare vom o in c s o s . p e i) r n m o a ripro. io li c z contenute alle infe temente è stato ximab, un anti I più Le cellule nel sangu . u n ti it e a R c r e staminali Re che potre co, il eside sono b o farma ffetti ind che si campi, p bero rivelarsi uti cellule indiffere un nuov ale con pochi e il-influenzali osa. ri nz li n im n cellule sta mo fra tutti nel tr in medicina in d iate monoclo ono i sintomi s fusione endove i che ivers a m s p ic n i in ia ’i p ali ottenu n belicale v comun no all’atto dell ci chemiotera do di te dal san to del midollo. L i e n a io ta g r m o n g e e r n ue del co p o filtrate fa sacche d prese rdo su nza dei ti per un ab A differe re somministra to con Rituxim t- una co ove sono presenti colonna e poi in ne omntro seri cito esse re effe ttamen le cellule llata riproduzione chine, che ne stim te in devono si, il tra ni, è può esse l. e m , s olano 6 in e n o z io m a però rag fus pita almen giungere odo da moltiplicare solo 4 in ioni di day-hos i d te la is maturazio ndiz co n s (Tratto da ne. che in co Ematolog ws) e N tuato an ia ia g N lo e w to s a ) a Em (Tratto d I A 800 822 150 Che cos’è la chemioterapia? L a chemioterapia consiste nella somministrazione di farmaci anticancro (citotossici) per distruggere le cellule tumorali. Il termine stesso deriva dalla combinazione di due parole, chimico e terapia, e vuol dire semplicemente trattamento con farmaci. Il trattamento chemioterapico può consistere nella somministrazione di un solo farmaco oppure di più farmaci scelti tra una gamma di circa 40 prodotti disponibili. Nel trattamento del cancro la chemioterapia può essere usata da sola oppure in associazione all’intervento chirurgico e/o alla radioterapia. Qual è il meccanismo di azione dei farmaci? l cancro è una malattia delle cellule dell’organismo. Di norma, le cellule si dividono e si riproducono in maniera ordi nata e controllata, ma in caso di cancro questo processo impazzisce e le cellule si moltiplicano in modo anomalo, formando una massa (che si definisce tumore) o, nel caso della leucemia, producendo un numero eccessivo di globuli bianchi. A volte può accadere che alcune cellule tumorali si stacchino dal tumore e attraverso il circolo ematico e il sistema linfatico si spostino ad altri organi. (11 sistema linfatico è una rete di vasi sottili - detti appunto vasi linfatici - che attraversa tutto l’organismo.) Quando le cellule tumorali raggiungono altre parti del corpo possono annidarvisi e dare origine ad altri tumori, che si definiscono tumori secondari o metastasi. Il meccanismo di azione dei farmaci citotossici consiste nell’impedire la divisione e la riproduzione delle cellule tumorali. L’attività della cellula tumorale viene progressivamente inibita fino a che la cellula stessa muore. Poiché i farmaci si diffondono attraverso il sangue, sono in grado di raggiungere le cellule tumorali in qualsiasi parte del corpo. L’azione dei farmaci contro le cellule tumorali si esplica in modi diversi. Se il trattamento consiste nella combinazione di più farmaci, ogni sostanza viene scelta per i particolari effetti che è in grado di produrre. Purtroppo, i farmaci chemioterapici possono compromettere anche le cellule sane del vostro organismo, causando a volte spiacevoli effetti collaterali. A differenza delle cellule tumorali, però, le cellule sane subiscono un danno solitamente di carattere temporaneo; di conseguenza, la maggior parte degli effetti collaterali scompare alla conclusione del trattamento. Le percentuali di guarigione variano in funzione del tipo di cancro. Alcuni tipi di cancro possono essere non guaribili con la chemioterapia, ma tutti possorio essere curabili; in questi casi il ricorso alla chemioterapia ha la funzione di ridurre le dimensioni del tumore, prolungare la sopravvivenza e alleviare i sintomi. I Come vengono somministrati i farmaci? L a chemioterapia può essere effettuata secondo modalità diverse che dipendono dal tipó- di cancro e dai farmaci usati. Le modalità più diffuse sono per iniezione in vena (e.v.) e per bocca (p.o.), mentre il ricorso alla somministrazione per iniezione in muscolo (e.m.) e sotto cute (s.c.) è - meno frequente. In casi particolari il chemioterapico può essere iniettato nel fluido spinale (per via intrateca- 800 822 150 le). A volte si sceglie di attuare due o più modalità di somministrazione contemporaneamente. Indipendentemente dal modo in cui vengono somministrati, i farmaci vengono assorbiti nel sangue e veicolati nell’organismo in modo che raggiungano le cellule tumorali. Somministrazione e.v. A volte i farmaci vengono diluiti in un volume di liquido e infusi lentamente goccia a goccia attraverso una vena del braccio. In questi casi, si inserisce in vena un. tubicino molto sottile detto cannula, che viene fissato al braccio con un cerotto`onde evitare che si sfili. Un’altra modalità di somministrazione dei chemioterapici per endovena è per mezzo di una linea di plastica (detta linea centrale) inserita in vena nel torace. Molto,diffusa è la linea di Hickman. A differenza della cannula inserita nella vena del braccio, la linea centrale viene applicata in anestesia totale o locale. Una volta inserita, viene fissata al torace per mezzo di punti o con un cerotto per evitare che fuoriesca dalla vena. La linea centrale può rimanere in vena per diversi mesi; attraverso di essa è possibile non solo iniettare i chemioterapici, ma anche effettuare i prelievi di sangue per gli esami periodici, evitando in tal modo al paziente il fastidio di doversi sottoporre ad altre iniezioni endo vena. Due sono i problemi chè potrebbero potenzialmente fare seguito all’inserimento della linea centrale: infezioni e ostruzione. Una volta alla settimana la linea deve essere lavata con eparina, un farmaco che agisce come anticoagulante; il personale infermieristico del reparto vi insegnerà come eseguire questa procedura. Potrete fare il bagno o la doccia, e sono pochissime le limitazioni alla vita di tutti i giorni. Prima di essere dimessi dovrete essere sicuri di aver acquisito la necessaria dimestichezza nella manutenzione della linea di Hickman. Per qualsiasi problema non esitate a rivolgervi al personale medico del reparto. Più frequentemente, in caso di somministrazione di farmaci particolarmente irritanti il sistema venoso o quando la durata del trattamento chemioterapico è particolarmente lunga, si preferisce posizionare nel tessuto sottocutaneo, preferibilmente sotto la clavicola, un sistema impiantabile come una specie di bottoncino con al centro una superficie gommosa perforabile (port-a-cath). Il tutto è collegato attraverso un tubicino con una grossa vena del torace. I farmaci possono essere iniettati attraverso la superficie gommosa con un ago speciale. I chemioterapici e.v. vengono somministrati in un arco di tempo che va da trenta minuti a qualche ora o a volte qualche giorno. Se la terapia richiede solo poche ore, potrete essere trattati in ospedale come pazienti esterni, se invece dura diverse ore potreste essere trattati in day hospital; in particolari condizioni potrete essere ricoverati in reparto per il tempo strettamente necessario. Pompe per infusione L e pompe per infusione rappresentano un metodo ormai abbastanza diffuso per l’effettuazione della chemioterapia. Si tratta di pompe portatili, disponibili in diversi tipi, che servono per iniettare in vena una quantità controllata di farmaco in un dato periodo di tempo. Ciò vuol dire che potrete andare a casa con la pompa e, di conseguenza, non dovrete tornare spesso in ospedale. Le pompe sono abbastanza compatte e possono essere trasportate in una borsa o infilate in un apposito supporto fissato alla vita con una cintura. I farmaci vengono preparati in ospedale. Le istruzioni per la manutenzione della pompa verranno impartite sia a voi che a un vpstro familiare o a un vostro àmico. Poiché la maggior parte delle pompe funziona a batteria, bisogna fare attenzione ai lavaggi, ma il personale infermieristico vi fornirà opportune istruzioni in merito. (Continua sul prossimo numero) 800 822 150 c/c postale 40444200 Numero verde intestato: Associazione PROGETTO EMO-CASA c/c bancario n. 7815-23 Monte dei Paschi di Siena Agenzia n. 5 - Milano 800 822 150 lunedì e giovedì CAB 1605 dalle 15.00 alle 18.00 37100 Verona Via Polveriera Vecchia, 25 Tel. 045/8205524 - Fax 045/8207535 cd. ABI 1030 48100 Ravenna Via G. Garattoni, 12 Tel. 0544/217106 28100 Novara Via Gnifetti, 16 Tel. 0321/640171-172 00100 Roma Via Buonarroti, 7 Tel. e Fax 06/7003535 16100 Genova Via Lomellini, 8 Tel. 010/2473561 17027 Pietra Ligure Unità mobile Tel. 0347/5745626 38100 Trento Via Zara, 4 Tel. 0461/235948 SEDE NAZIONALE Via G. 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