Rischio chimico: le principali cause di intossicazione in ambiente confinato Il controllo e la gestione del rischio chimico parte dall’individuazione delle cause di intossicazione. Facciamo il punto Ogni elemento chimico o composto nocivo per l’uomo viene veicolato all’interno del corpo umano fino a raggiungere uno o più organi bersaglio sui cui agisce negativamente secondo specifici meccanismi biochimici. Gli effetti più diffusi sono rappresentati da irritazione alle vie respiratorie, agli occhi e alla pelle, ma non mancano effetti più gravi a carico degli organi vitali. Tra i tessuti periferici più sensibili dell’uomo vi sono il cuore e il cervello, entrambi coinvolti nel meccanismo della respirazione esterna e cellulare; tra gli organi bersaglio più colpiti nel lungo termine non vanno dimenticati polmoni, reni e fegato. Tra le principali cause che portano a intossicazione in un ambiente confinato possono essere identificate almeno le seguenti: impropria bonifica da vapori, gas e polveri presenti all’interno dell’ambiente; impropria bonifica da residui di sostanze liquide e solide presenti all’interno dell’ambiente, caratterizzate da emissione di vapori tossici al contatto con l’aria o con vapore acqueo (ad esempio zolfo e fosforo emettono fosfina a contatto con acidi e acqua o vapore) oppure a seguito di riscaldamento (vaporizzazione o sublimazione); rilascio di sostanze tossiche presenti come componenti di rivestimenti protettivi a seguito di azioni di pulizia chimica o meccanica; reazioni chimiche di decomposizione o fermentazione delle sostanze presenti al contatto con l’aria; rilasci accidentali di gas, vapori o liquidi (per guasti o manovre errate) attraverso linee o apparecchiature collegate all’ambiente; migrazione dall’esterno verso l’interno dell’ambiente di vapori o gas attraverso fessurazioni, varchi di accesso o il terreno circostante; attività lavorative svolte all’interno dell’ambiente con sviluppo di fumi, vapori, gas, polveri, aerosol. Si tratta ovviamente solamente di alcuni esempi, ma sufficienti a dare l’idea della vastità e della differenziazione delle problematiche in cui si può incorrere. Sostanze Pericolose e Rischio Chimico E' software che consente non solo consente di conoscere tutte le sostanze ritenute pericolose dalla legislazione vigente con tutte le sue peculiarità ma anche di poter effettuare una corretta valutazione del rischio chimico presente all’interno di un’azienda. INDICITALIA Vai su shop.wki.it ACQUISTA Il rischio chimico va analizzato e valutato anche in funzione dell’esposizione e dell’assorbimento da parte dell’organismo. Le varie sostanze e preparati possono essere veicolati fino ai diversi organi bersaglio secondo le seguenti modalità: inalazione: si tratta di una introduzione della sostanza nociva all’interno dell’organismo che avviene durante la respirazione esterna (ventilazione) dove il primo organo bersaglio è chiaramente costituito dall’apparato respiratorio e in particolare dai polmoni; si tratta della modalità di veicolazione più diffusa, comunque facilmente eliminabile utilizzando DPI specifici (respiratori, isolanti ecc.); ingestione: modalità meno frequente della precedente, ma non del tutto remota soprattutto per piccole quantità di prodotto; avviene principalmente attraverso il deposito degli agenti nocivi sulle labbra; facilmente eliminabile adottando elementari protettive; norme igieniche e maschere contatto cutaneo : si tratta di una modalità di veicolazione molto più lenta rispetto all’inalazione e all’ingestione; facilmente eliminabile adottando idoneo vestiario, guanti, DPI facciali ecc.; contatto con gli occhi: è una modalità di veicolazione molto simile a quella cutanea; facilmente controllabile con l’adozione di DPI specifici: occhiali antispruzzo, maschere sigillanti ecc. La sostanza inquinante può essere assorbita dall’organismo in differenti stati fisici, secondo una sintetica classificazione: solido; liquido; gas; vapore; polvere; fumo; nebbia. Ambienti Confinati Gli incidenti che accadono in ambienti confinati sono spesso mortali. Il motivo è spesso riconducibile alla estrema variabilità dello “stato” dell'ambiente e alla scarsa percezione del rischio che questi luoghi trasmettono a chi vi entra, sia che si tratti di lavoratori occasionali che di lavoratori abituali; percezione che investe molto spesso anche i soccorritori. Nicolucci Roberto Wolters Kluwer Italia Vai su shop.wki.it ACQUISTA Copyright © - Riproduzione riservata