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LA TRAMA
Fando e Lis sono una coppia. Lui è un giovane impetuoso e impulsivo, lei è una ragazza costretta
su una sedia a rotelle. Stanno viaggiando per raggiungere la mitica città di Tar.
Sul loro cammino incontrano degli individui erranti, alquanto particolari, decisamente surreali,
anch'essi diretti da sempre verso Tar.
Nessuno di loro riuscirà mai a concludere il proprio viaggio: infatti, costretti in una sorta di
girotondo, tutti finiscono col ritrovarsi sempre nello stesso punto.
Il rapporto di amore profondo, poetico e possessivo tra i due giovani è minato dalla violenza, che
lui perpetra fisicamente su di lei.
Questo fino all’'epilogo finale, nel corso del quale Fando, in preda all'ennesimo sfogo d’ira, la
uccide.
IL PROGETTO ARTISTICO
"Fando y Lis" di Fernando Arrabal è un testo ricco di segni, di stratificazioni.
Scritta alla fine degli anni Sessanta, questa pièce di Arrabal è perfettamente inserita in un
periodo di speciale fermento artistico rivolto a un surreale e a un grottesco che racchiudono
tutta la realtà della vita quotidiana.
E' appunto sulla quotidianità descritta nella vicenda che abbiamo voluto concentrare la messa in
scena di questo testo. La violenza domestica che Fando esercita sull'indifesa Lis (su di una sedia
a rotelle come metafora della dipendenza fisica e psicologica) è difatti il punto focale della
rappresentazione.
Tutto è già accaduto: lui ha già ucciso. E quello cui noi assistiamo è il viaggio di Fando verso la
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consapevolezza di una violenza perpetrata e che vuole ripetersi come un rituale. E la contestuale
ricerca di Lis di giungere alla città di Tar, luogo che rappresenta un'immaginaria terra di salvezza,
di libertà.
Il testo ci offre la grande opportunità di esplorare le dinamiche della violenza domestica non solo
dal punto di vista della mera azione ma anche sotto un profilo psicologico, conducendo il pubblico,
grazie alla componente surreale dei tre viaggiatori, nei diversi meandri della mente del
protagonista. Perché dietro a un gesto violento c'è un mondo di normalità irreale.
Il tutto ambientato in una terra di mezzo che ci lascerà fino all’ultimo il dubbio tra verità e finzione.
LA PAROLA AL REGISTA
IL REGISTA
Andrea Narsi ha una lunga esperienza teatrale. Partito dall'Accademia
"Paolo Grassi" trova subito in Franco Branciaroli un suo importante maestro;
con lui mette in scena diverse opere, lavorando con il Teatro Stabile di Torino
e il Piccolo Teatro di Milano.
Nel frattempo lavora con il Teatro della Tosse di Genova e Tonino Conte;
successivamente con il TeatroDue di Parma sotto la direzione di Tim Stark,
regista del Royal National Theatre di Londra, nonché di Karina Arutyunyan,
regista dell'Accademia Teatrale Tashkent (Uzbekistan). Di recente è tra gli attori protagonisti di
“L'operazione - commedia di disperazione in cinque quadri”, di Rosario Lisma, spettacolo vincitore
del Premio Nuove Sensibilità - ETI 2008.
Oltre che lavorare come attore scrive e dirige diverse opere teatrali rappresentate in tutt'Italia; di
recente è stato regista di due spettacoli tratti da "Molto rumore per nulla" di William
Shakespeare e "Fando y Lis" di Fernando Arrabal.
Scrive e dirige, tra gli altri, "Il giorno di Evelina", spettacolo messo in scena al "Teatro National
dell'Havana" a Cuba.
5 DOMANDE AL REGISTA
Perchè Arrabal. "Nel percorso di ogni teatrante si incontrano drammaturgie che colpiscono
profondamente. Questo è stato il mio, e nostro, incontro con Fernando Arrabal e il suo “"Fando y
Lis". Un testo che ha una forte stratificazione e che ci ha permesso così di affrontare un tema sì
presente nel testo ma non preminente: la violenza domestica".
L'articolazione del lavoro. "Nel costruire "FyL – Una coppia" si è lavorato su due piani: un primo
piano legato al testo, cercando di portare alla luce la vicenda di violenza domestica presente, e
procedendo a un'analisi profonda delle dinamiche legate alla parola e all'azione scenica. E un
secondo piano recitativo, cercando di usare due differenti linguaggi per le diverse situazioni
presenti nel testo, la realtà e il metafisico".
Il risultato: "FyL - Una coppia". "Il risultato nel teatro non può mai dirsi veramente finale, anzi
resta in continua evoluzione, tenendo conto anche che stiamo parlando di un testo che fa
scoprire sempre qualcosa di nuovo. Ricco di drammaticità e ironia, di eros e di surreale, contiene
in sé il seme della follia, quel gusto del mischiare la realtà e la forza dell'irreale sempre presente
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nella scrittura scenica di Arrabal che ci rimanda al sapore del grande cinema di Pedro
Almodovar. Il pubblico si troverà catapultato in una storia dalle tragicità comune, dalla forza
poetica della vita, e insieme da un tratto di surreale. È uno spettacolo che colpisce e che lascia
un'eco. E rientra nella più grande tradizione cinematografica e teatrale italiana e spagnola degli
anni '70 - '80".
"FyL - Una Coppia" e il pubblico. "In questo spettacolo la domanda: "Quanto un amore autorizzi
qualsiasi gesto" resta il tema portante; è difficile dire cosa il pubblico porterà con sé a casa, ma
sono certo che si tratta di uno spettacolo che pone delle domande su cui non si può non
riflettere”.
Cosa è stato lavorare per "FyL - Una coppia". "Sono artisticamente orgoglioso di avere avuto
l'opportunità di lavorare su un testo come questo. L'evoluzione di un pensiero o di uno stile passa
dai lavori fatti, e questo è indubbiamente un testo che mi ha messo alla prova, ma che mi ha dato
la grande occasione di tirar fuori un gusto che è sempre stato presente in me e che ora
riconosco anche in ciò che ho fatto in passato, un forte sguardo al lavoro di Pedro Almodovar e al
nuovo fronte spagnolo.”
È possibile vedere il trailer di “FyL – Una Coppia” al link:
http://www.youtube.com/watch?v=E0X2LqF7Cmc
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