La Dormienza della vite Giancarlo Scalabrelli * Fasi cicliche Definizione del tipo di inattività Superamento La vite nei climi senza inverno * Dormienza Stato di inattività dei tessuti meristematici della pianta, preposti alla crescita; 1) Fattori esterni al meristema (molto sensibile) inibizioni correlate tra organi a breve o a lunga distanza (dominanza apicale): PARA-DORMIENZA 2) limitazioni ambientali, come temperatura (eccesso o difetto, carenza idrica ): ECO-DORMIENZA 3) Fattori interni al meristema (poco sensibile) fattori fisiologici endogeni (fattori ormonali) legati alla espressione genica = capacità di rispondere a stimoli ambientali: ENDO-DORMIENZA Capacità acquista con l’evoluzione della specie e l’adattamento alle condizioni ambientali: vite fino a 49° di latitudine Para dormienza: (Inibizione correlate) • Fenomeno legati alla influenza reciproca tra organi della pianta: di natura ormonale o di natura trofica • La Dominanza apicale: • Fenomeno trofico-ormonale per il quale le parti apicali del germoglio tendono a svilupparsi maggiormente mentre le gemme situate più in basse sono tenute sotto controllo. • Rimozione: • Sperimentalmente applicando sostanze ormonali, ad esempio le citochinine, • oppure togliendo l’apice mediante la cimatura • • • • Inibizione correlate tra organi: il germoglio Apice – foglie – gemma ibernante – gemma pronta il tralcio: il fattore ramo intero – endo-para-ecodormienza La Dominanza apicale (periodo estivo) Entrata in dormienza endogena • Fenomeno legato all’azione combinata all’abbassamento della temperatura e alla diminuzione della luce (fotoperiodo) • Modificazioni morfologiche e fisiologiche • Arresto della crescita (meristemi primari) e rallentamento dei meristemi secondari • Ispessimento delle pareti cellulari (+ lignina + cellulosio) accumulo di amido amilopectina (agostamento) • Modifica metabolismo degli zuccheri + accumulo di amido • Acido abscissico accumulato nelle foglie più vecchie e nelle gemme • blocco del trasporto della linfa per occlusione dei vasi (tilli); • Intensità della dormienza dipendente dal regime termico Entrata in dormienza endogena 1750 1500 1250 Lavalette 1000 Casabianda 750 Mograne 500 250 20 /9 20 /1 0 20 /1 1 20 /1 2 20 /1 20 /2 20 /3 /8 20 20 20 /7 0 /6 TEMPI MEDI DI SCHIUSURA (ORE) Entrata in dormienza endogena: intensità e tempi diversi Evoluzione della dormienza su viti adulte sul vitigno ‘Carignan’ al livello del 4° nodo in località a diversa latitudine: Lavalette (Montpellier – Francia), Casabianda (Corsica), Mograne (Tunisia) (da Nigond, 1970, rielaborato) Entrata in dormienza endogena: Acquisizione della resistenza al freddo • Fenomeno graduale • 1° stadio di adattamento al freddo, fattore traslocabile percepito dagli organi verdi • 2° stadio di adattamento al freddo, fattore non traslocabile legato alle caratteristiche della cellula : - permeabilità delle membrane cellulari e aumento della consistenza del succo + acqua legata, abbassamento del punto di congelamento Endo- Dormienza e Superamento L’intensità della endo-dormienza (invernale): varia in funzione delle temperature che ne hanno determinato l’entrata (minore intensità in zone + calde Come si valuta? : Il tempo di risposta delle gemme (schiusura) in cella calda (20 °C) Attività respiratoria ridotta, nessuna divisione cellulare, Significato del fabbisogno in freddo: è un meccanismo che sblocca la fase di inattività che avviene a livello cellulare La endo-dormienza viene superata dopo l’esposizione a bassa temperatura (12°- 0° C) = Fabbisogno in freddo Valutato in diverse specie come : • n. di ore sotto 7 °C • Chill Unit, (Unità di Freddo) Effetto temperature Unità di Freddo (Chill Unit) Schema dei valori di Unità di freddo (C.U.) corrispondenti alle temperature comprese tra 0° C e 22° C, secondo Richardson et al., (1974) e successive modifiche (Guerriero, Scalabrelli, 1991) La vite nei climi senza inverno 3-Clima con inverno mite (es. Israele, Australia, Italia sud) Dormienza poco profonda ma difficile da rimuovere, per mancanza di basse temperature • Trattamenti con sostanze capaci di indurre stress subletali: idrogeno cianammide soluzione supernatante stabilizzata, ottenuta dalla calciocianammide in acqua), 1-2%, un mese prima della schiusura. (H2CN2) • Inibitore della attività catalasica: attiva il glutatione e la biosintesi di nucleotidi ridotti, che promuovono la crescita Metabolismo degli zuccheri Posizione nodo GST: Zuccheri solubili GR : zuccheri riduttori Posizione nodo GNR : zuccheri non riduttori Posizione nodo Posizione nodo La vite nei climi senza inverno • Vegetazione continua per mancanza di stimoli alla dormienza : abbassamento a termico e diminuzione fotoperiodo, • Inconvenienti: perpetuazione delle inibizioni correlate, schiusura non contemporanea, incostante o carente delle gemme ibernanti • Casi 1-Clima con carenza di pioggia Interventi di gestione dello stress idrico, potatura, concimazione ed irrigazione 2-Clima senza limitazione di pioggia Trattamenti con defoglianti, che provocano anche danni ai tessuti poco induriti (Ethephon – libera etilene, ormone della senescenza) – eventuale utilizzo di sostanze chimiche per la schiusura delle gemme