Introduzione alla biologia vegetale
Kingsley R. Stern, James E. Bidlack, Shelley H. Jansky
Copyright © 2009 – The McGraw-Hill Companies srl
Domande di verifica
1. Quali sono le differenze fra ormoni, enzimi e vitamine?
2. Auxine, gibberelline e citochinine, tutte favoriscono la
crescita. Come è possibile distinguerle fra loro?
3. Come funzionano gli erbicidi di tipo ormonale?
4. Elencare le diverse applicazioni commerciali del gas etilene.
5. Che cosa sono gli statoliti, e che ruolo svolgono nell’accrescimento
delle piante?
6. Distinguere fra i movimenti di crescita, i movimenti di
turgore e i movimenti di disidratazione indotti da stimoli
interni e stimoli esterni.
7. Come differiscono nelle loro esigenze le piante neutrodiurne
e le piante con fotoperiodo intermedio?
8. Qual è la differenza fra dormienza e quiescenza? Come
può essere rotta artificialmente la dormienza?
9. Quali sono le esigenze di un seme per poter germinare?
10. In che modo il fitocromo differisce da altri pigmenti vegetali?
Capitolo 11
1. Gli ormoni sono molecole organiche che influenzano i processi di sviluppo. Essi sono prodotti
in quantità più piccole che gli enzimi e le vitamine. Diversamente dalle vitamine, gli enzimi sono
proteine; catalizzano reazioni chimiche. Le vitamine sono coenzimi che partecipano alle reazioni
catalizzate, generalmente accettando o donando elettroni.
2. Le auxine favoriscono la distensione cellulare e la crescita del fusto ed anche la divisione
cellulare nel cambio. Le gibberelline sono più efficaci delle auxine sulla stimolazione della
crescita della pianta. Le citochinine stimolano la divisione cellulare piuttosto che la distensione.
3. L’applicazione di una auxina sintetica come il 2,4-D, uccide le piante latifoglie senza
influenzare le graminacee. Il meccanismo d’azione non è noto.
4. Il gas etilene è utilizzato per far maturare i frutti acerbi, dare una colorazione più intensa agli
agrumi, vincere la dormienza nei semi, indurre la germogliazione delle patate, promuovere la
fioritura nell’ananas e ispessire i fusti degli alberi nei vivai.
5. Gli statoliti sono strutture che funzionano come sensori di gravità. Le piante li utilizzano per
dirigere la crescita verso il basso nelle radici.
6. I movimenti di crescita indotti da stimoli interni comprendono la nutazione (movimenti a
spirale), i movimenti di oscillazione per facilitare il passaggio di una plantula attraverso il
terreno, i movimenti di attorcigliamento dei cirri, e i movimenti di epinastia. I movimenti di
crescita indotti da stimoli esterni comprendono la crescita verso il sole (fototropismo) e la
crescita in direzione della gravità o in allontanamento da essa (gravitropismo). I movimenti di
turgore comprendono i movimenti repentini delle foglie delle piante carnivore e della mimosa
sensitiva, i movimenti di sonno nei legumi e in altre piante e l’inseguimento del sole da parte
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Kingsley R. Stern, James E. Bidlack, Shelley H. Jansky
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delle plantule di girasole. L’arrotolamento delle foglie nelle graminacee è un esempio di
movimento di disidratazione.
7. Le piante a fotoperiodo intermedio non fioriscono se la durata del giorno è troppo lunga o
troppo corta. Le piante neutrodiurne fioriscono indipendentemente dalla lunghezza del giorno.
8. La dormienza è un periodo di inattività di crescita delle strutture vegetali anche quando le
condizioni ambientali sono favorevoli. La quiescenza è lo stato in cui un seme non può
germinare finché non siano presenti le condizioni ambientali favorevoli. La dormienza può
talvolta essere superata con trattamenti con ormoni come gibberelline, etilene e citochinine.
9. Perchè un seme possa germinare deve essere vitale, deve essere superata la dormienza e
devono essere presenti le opportune condizioni ambientali.
10. Diversamente dagli altri pigmenti, il fitocromo si trova in due forme stabili, ciascuna delle
quali può essere convertita nell’altra.