Consegnato l'ultimo velivolo KC-767A
Si è conclusa con la consegna dell’ultimo esemplare del KC-767A al 14° Stormo di Pratica di
Mare la fase di acquisizione da parte dell’Aeronautica Militare del velivolo già impiegato
nell’operazione "Unified Protector"
16/03/2012 - Venerdì 16 Marzo, è stata organizzata una presentazione delle capacità operative del velivolo
KC-767A a favore della stampa specializzata che ha avuto modo di vedere da vicino le sue potenzialità.
Il Comandante della Squadra Aerea, Generale di Squadra Aerea Tiziano Tosi, ha evidenziato come "Il velivolo
KC-767A si innesta fra le soluzioni adottate dalla Forza Armata finalizzate a conferire un alto grado di
mobilità agli assetti della Difesa, necessario per far fronte ai compiti assunti dal Paese nell’ambito delle
coalizioni e degli scenari internazionali." Sempre il Generale Tosi ha sottolineato che "la linea rappresenta
un’efficace soluzione strategica per garantire rapidi e frequenti movimenti di Forze su lunghe distanze e con
carichi paganti significativi".
Il velivolo KC-767A nasce dalla cellula del Boeing 767, velivolo ampiamente diffuso in ambito civile. La
versione italiana presenta una modifica peculiare, che incorpora tre punti di rifornimento del tipo "probe and
drogue" e un punto di rifornimento rigido del tipo "boom", che consente il rifornimento di tutti velivoli
esistenti siano essi caccia sia aeroplani da trasporto.
La computerizzazione del velivolo, allo stato dell’arte, ne permette la gestione con soli tre membri di
equipaggio, per le missioni di trasporto logistico, e quattro "crew members" nelle missioni di rifornimento in
volo. Le operazioni di "Air-to-Air Refuelling" (AAR) sono gestite da un operatore attraverso una stazione
altamente automatizzata dalla quale vengono gestiti i "receivers" (velivoli che ricevono carburante), gli
impianti di rifornimento ed i flussi carburante.
Il velivolo può a sua volta essere rifornito da altro "tanker" grazie alla dotazione di un punto di rifornimento
sul dorso dell’aeroplano all’altezza del cockpit, il che incrementa il raggio d’azione e di conseguenza le
capacità operative del mezzo.
L’assetto può altresì configurarsi come “moltiplicatore di capacità”, in quanto le operazioni AAR portano gli
assetti aerotattici a beneficiare di un importante incremento del raggio d’azione e dell’autonomia, come si è
visto durante la recente operazione "Unified Protector".
La capacità multiruolo del KC-767A, che può arrivare addirittura alla configurazione mista del velivolo per
missioni contemporanee di rifornimento in volo e di trasporto logistico, nonché la potenzialità di operare in
contesti di emergenza umanitaria, costituiscono un pilastro della capacità di proiezione della componente
aerea nazionale, la quale può così giocare un ruolo di rilievo nell’ambito di operazioni multinazionali.
Autore : Ufficio Pubblica Informazione - Roma - Cap. Davide Tortora