allegato a - Comune di Palermo

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COMUNE DI PALERMO
SETTORE FINANZIARIO
SERVIZIO ECONOMATO ED APPROVVIGIONAMENTI
ALLEGATO A
CARATTERISTICHE TECNICHE DELLA FORNITURA
Waschingtonia philifera
Nome botanico: waschingtonia philifera (n° quattordici elementi);
famiglia: Arecaceae
breve descrizione: palma di grandi dimensioni, originaria delle zone miti dell’America settentrionale;
sviluppa un fusto abbastanza sottile, leggermente allargato alla base, che può raggiungere i 15-20 metri di
altezza; le fronde sono arcuate, con lungo picciolo rigido, lungo fino a 200-250 cm, di colore verde scuro, il
fogliame, all’apice del lungo picciolo, costituisce un ampio ventaglio arrotondato, costituito da segmenti
appuntiti, nastriformi, che risultano uniti nella parte bassa, fino a due terzi della loro lunghezza. Come
accade per altre palme, anche nel caso delle washingtonie, le fronde sono sempreverdi, e durano sulla
pianta per parecchi mesi, per poi disseccare. Nello specifico la palma dovrà essere autoctona e dovrà
risultare in mastello da 80 cm da almeno due anni; sarà del tipo con “tronco a foglie chiuse” e dovrà avere
altezze da mt 3.00 a mt 3.20 e da mt 4.00 a mt 4.20;
durata: Perenne;
periodo di fioritura: durante i mesi estivi produce lunghi grappoli di fiori giallastri, seguiti da piccoli frutti
scuri, che contengono i semi;
area di origine: America settentrionale;
clima: tropicale - umido;
uso: alle nostre latitudini è usata come pianta ornamentale.
Accorgimenti e cure
Esposizione e luminosità: queste palme prediligono posizioni ben soleggiate, anche se possono
tollerare luoghi con alcune ore di ombra leggera al giorno;
Temperatura: non temono il freddo, e possono sopportare gelate anche molto intense, per periodi non
troppo prolungati;necessita di almeno 40°C per la completa maturazione dei frutti;
Substrato: prediligono terreni mediamente ricchi, molto ben drenati; evitare i terreni umidi e molto
pesanti;
Irrigazione: è consigliabile annaffiare le giovani piante in caso di prolungata siccità, durante i mesi più
caldi dell’anno; durante i mesi freddi le annaffiature vanno sospese completamente. Gli esemplari adulti si
accontentano delle piogge e possono sopravvivere per mesi anche senz’acqua.;
Propagazione: per seme;
Potature: potatura di formazione per dare la corretta forma al tronco;
Avversità: in genere le palme vengono rovinate soltanto da gelate tardive, che macchiano vistosamente il
fogliame, o da inverni particolarmente piovosi, che possono causare marciumi radicali; non è colpita da
gravi attacchi di patogeni.
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Lantana
Nome botanico: Lantana (n° 150 elementi giallo e viola);
famiglia: Verbeneceae
breve descrizione: genere di 150 specie di arbusti sempreverdi, coltivati per il fogliame e per i fiori; con
foglie tonde, dentate ai margini, verde scuro. Altezza: 30-50 cm. Dalla primavera inoltrata all’autunno
produce minuscoli fiori tubulosi di vari colori, raccolti in fitti mazzi assai decorativi.
durata: sempreverde;
periodo di fioritura: in febbbraio-marzo;
area di origine: zone tropicali dell’America;
clima: tropicale - umido;
uso: alle nostre latitudini è usata come pianta ornamentale.
Accorgimenti e cure
Esposizione e luminosità: le lantane richiedono piena luce;
Temperatura: sensibili al freddo, tollerano temperature minime di 10-13 gradi;
Substrato: prediligono terreni ben drenato e fertile;
Irrigazione: è consigliabile mantenere il terreno appena umido;
Propagazione: avviene sia per semina, sia per talea,
Potature: si prelevano in luglio-agosto talee dai rami dell’anno e si piantano in vasi di 8 cm di diametro
utilizzando un substrato di torba e sabbia in parti uguali;
Avversità: non è colpita da gravi attacchi di patogeni; si consiglia di cimare le giovani piante alla fine
dell’inverno per favorirne l’infoltimento.
Melograno
Nome botanico: Punica Granatum (n° 20 elementi);
famiglia: melograno punicaceae
breve descrizione: una pianta antichissima che proviene dalle regioni del sud-ovest asiatico, è diffusa e
coltivata sia in Italia che in Spagna, nelle zone dove il clima è più caldo. È di crescita piuttosto lenta e
modesta, infatti, non raggiunge altezze superiori ai 5-7 metri. Ha foglie caduche, piccole e di forma
allungata, che nei giovani germogli sono rosse, diventando poi di color verde chiaro. Ha fiori rossi a 5-8
petali che crescono, sia sull'apice dei rami di un anno che sui dardi. Produce frutti più o meno grossi di color
rosso-arancio, al cui interno si formano dei semi ricoperti da una polpa rossa, molto succosa e aspra, che è
appunto la sola parte edule del frutto;
durata:la pianta si spoglia durante l’autunno e l’inverno;
periodo di fioritura: in febbbraio-marzo;
area di origine: sud-ovest asiatico;
clima: cado secco;
uso: nei giardini è molto apprezzata anche come pianta ornamentale per il bel colore del fogliame e la
decoratività dei frutti quando sono maturi, per questo le forme ad alberello con fusto a 1,5 m sono le più
indicate.
Accorgimenti e cure
Esposizione e luminosità: piena luce;
Temperatura: resiste bene alle alte temperature estive mentre, nelle zone meno calde teme parecchio le
piogge e l'elevata umidità del terreno e dell'aria durante l'autunno, facendo sì che la pianta si spogli piuttosto
precocemente;
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Substrato: prediligono terreni ben drenato e fertile;
Irrigazione: è consigliabile mantenere il terreno appena umido;
Propagazione: per talea, che può essere effettuata con parti di ramo o anche di radice, e tramite i polloni
radicati che crescono alla base del ceppo di piante adulte. La propagazione per seme non è molto usata,
poiché le piante che si ottengono, difficilmente mantengono le caratteristiche della pianta madre. È inoltre
possibile ottenere nuove piante di Melograno tramite margotta e propaggine;
Potature: è una pianta molto pollonifera, quindi, se lasciata crescere in modo naturale, assume un
portamento cespuglioso, mentre mediante particolari potature si possono ottenere svariate forme;
Avversità: è una pianta rustica e molto longeva e non è particolarmente colpita, nè da parassiti animali,
nè da patogeni d'origine fungina.
Mirto
Nome botanico: Mirtus communis (n° 50 elementi);
famiglia: Mirto - Mirtaceae
breve descrizione: genere Myrtus comprende 100 specie di arbusti e di alberi sempreverdi con foglie
opposte, intere, brevemente picciolate o sessili, ovali o lanceolate di colore verde scuro brillante aromatiche
e coriacee; i fiori sono bianchi con cinque petali e stami e sbocciano all'ascella delle foglie superiori;
durata: sempreverde;
periodo di fioritura: in autunno;
area di origine: diversa a differenza delle specie prevalentemente Asia ed Europa Mediterranea;
clima: predilige il clima mediterraneo, se il clima è troppo freddo si consiglia di proteggere la pianta;
uso: pianta ornamentale.
Accorgimenti e cure
Esposizione e luminosità: esige il pieno sole, anche se si adatta all'ombra del sottobosco;
Temperatura: teme il freddo e le gelate anche molto intense;
Substrato: vegeta in qualsiasi terreno a condizione che sia permeabile;
Irrigazione: è consigliabile mantenere il terreno appena umido;
Propagazione: si moltiplica per semi, da spargere in primavera e autunno, oppure per talea in giugnoluglio;
Potature: giugno luglio;
Avversità: è un arbusto resistente che difficilmente viene attaccato da parassiti e malattie.
Hibiscus
Nome botanico: Hibiscus syriacus (n° 40 elementi);
famiglia: Hibiscus - malvaceae
breve descrizione: arbusto a foglie caduche,. Ha portamento eretto, ben ramificato; la corteccia è
grigia, liscia, tende a divenire rugosa e profondamente segnata con il passare degli anni. Il fogliame è di
forma ovale, presenta tre lobi di forma varia, più o meno evidenti a seconda dell’esemplare; di colore verde
medio, le foglie sono seghettate. Dalla primavera inoltrata fino ai freddi autunnali produce, all’apice dei fusti,
grandi fiori solitari, a forma di campana, di colore vario, nei toni del rosa, del bianco e del viola, con gola in
colore contrastante; esistono numerose specie di ibisco, con fiori dai colori più vari, ed anche a fiore doppio
o stradoppio. Ai fiori seguono i frutti, grosse capsule semilegnose, di forma ovale, che contengono i semi.
durata: sempreverde;
periodo di fioritura: primavera fino all’autunno;
area di origine: originario dell’Asia;
clima: predilige il clima mediterraneo, se il clima è troppo freddo si consiglia di proteggere la pianta;
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uso: molto diffuso in coltivazione come pianta ornamentale, nei giardini e come arredo urbano.
Accorgimenti e cure
Esposizione e luminosità: l’ibisco è una pianta che ama molto il sole ed il caldo, predilige posizioni
molto luminose, esposte direttamente ai raggi solari e ama le estati molto calde e lunghe;
Temperatura: queste piante non temono il freddo e possono sopportare senza problemi gelate intense
anche di lunga durata, anche se può capitare che alcuni dei rami dissecchino a causa del freddo
Substrato: si accontentano di qualsiasi terreno, anche povero e sassoso; prediligono terreni freschi,
mediamente ricchi di humus, e con un buon drenaggio;
Irrigazione: annaffiare le giovani piante da poco messe a dimora, in modo da favorire lo sviluppo
dell’apparato radicale; queste piante sono moto rustiche e di facile coltivazione: possono sopportare lunghi
periodi di siccità, ed anche brevi periodi con presenza di acqua stagnante sulle radici;
Propagazione: avviene generalmente per seme, in primavera, l’ibisco tende con facilità ad
autoseminarsi; in primavera si praticano anche talee, prelevandole dai rami che non hanno portato fiori;
Potature: è consigliabile poterle dopo la fioritura, prima dell’arrivo dell’inverno, ed intervenire anche a fine
inverno, levando i rami rovinati o eccessivamente disordinati;
Avversità: i nuovi germogli vengono molto spesso attaccati dagli afidi, che portano anche allo sviluppo
difumaggini; durante l’estate il fogliame può venire vistosamente rovinato degli acari, che si posano sulla
pagina inferiore delle foglie.
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