LA FONTANA DELLE API La fontana delle Api è stata progettata da Gian Lorenzo Bernini (1598-1680) nel 1644 come un fontanile pubblico collocato nei pressi della monumentale fontana del Tritone. La sua collocazione originaria era sull’angolo di palazzo Soderini, tra piazza Barberini e via Sistina. In uno dei locali del pianterreno dell’edificio, Bernini aveva infatti progettato un “bottino” per l’acqua, ovvero un sistema per raccogliere l’acqua di ritorno della fontana del Tritone, da lui disegnata pochi mesi prima su commissione di papa Urbano VIII Barberini (1623-1644). La fantasia dell’artista, tuttavia, diede ad una struttura di servizio l’insolita forma di una conchiglia bivalve aperta. Un’iscrizione ricordava l’intervento del papa per la costruzione della fontana e del fontanile come “pubblico ornamento della città”. La fontana fu smontata attorno al 1870 per ragioni di viabilità e depositata nei magazzini comunali. Molti anni più tardi, tra il 1915 e il 1916, venne ricostruita all’angolo della piazza verso via Vittorio Veneto, in posizione isolata, addossata ad alcuni blocchi di travertino. Durante lo smontaggio e nel successivo immagazzinamento molte delle parti della fontana, con ogni probabilità gravemente usurate, andarono perdute e furono sostituite da copie fedeli, realizzate utilizzando il travertino della demolita porta Salaria. L’ape centrale e parte della valva-catino costituiscono le uniche parti originali dell’opera. LA FONTANA NEI GIARDINI DI VIALE TIZIANO La fontana, realizzata agli inizi del Novecento, probabilmente su disegno di Raffaele De Vico, è copia di due delle più antiche fontane di Villa Borghese, le cosiddette "Fontane Oscure", realizzate per il cardinale Scipione Borghese attorno al 1620, probabilmente su disegno di Giovanni Vasanzio. Queste due fontane, poste nei giardini ai lati del viale del Museo Borghese, sono simili, ma non identiche, in quanto una è di forma ovale, l’altra rotonda. La fontana di viale Tiziano ripete la forma della fontana ovale, dal balaustro più alto e sottile. Rispetto ai modelli seicenteschi, realizzati in marmo, travertino e peperino, è costruita interamente in conglomerato cementizio armato con ferro, ivi incluso il giro di sedili che la circonda esternamente, anch’esso fedelmente ripreso dai modelli di Villa Borghese. La fontana è collocata all'interno dell’area verde tra Viale Tiziano e Via Flaminia, nel quartiere Flaminio (Municipio II). La zona è ad alta vocazione culturale e ricreativa, per la presenza dell’Auditorium, del museo MAXXI, dello stadio Flaminio e del Palazzetto dello Sport.