www.polilevele.it — email: [email protected] La contraccezione Ambulatorio Polispecialistico “ Le Vele “ Str. S. Mauro, 97/11 - 10156 Torino Tel./Fax 011 2979110 Contraccezione: un po’ di storia… Fin dall'antichità il problema della contraccezione è stato di fondamentale importanza: alcuni papiri egiziani del 2000 a.C. parlano di resti di coccodrillo da inserire in vagina Greci e Romani usavano pozioni composte di estratti d’erbe e di miele, unguenti oppure riti magici. Utilizzavano inoltre cappucci di lino che, messi sul pene, erano impiegati a mo’ di profilattici. In quest’epoca venivano impiegati dei profilattici fatti con l’intestino di animali o la pelle dei pesci Nel medioevo, bisogna distinguere tra la civiltà arabo-islamica, la cui religione si dimostrava tollerante e favorevole al controllo delle nascite, e il mondo cristiano, dove la Chiesa cattolica condannava e reprimeva sessualità e la contraccezione. Dal XVIII secolo la contraccezione è stata introdotta per la pianificazione familiare. Fino allora, infatti, era usata soprattutto in ambito extraconiugale, particolarmente con le prostitute. La contraccezione diventa democratica: prima era praticata principalmente tra le classi più ricche. Nel 1843 Goodyear (1843), scopre la gomma: alla sostituzione dei preservativi in budello di vitello con preservativi di gomma. Nel 1919 il fisiologo Ludwig Haberlandt individua il principio della pillola anticoncezionale Ma il percorso è ancora lungo… 1928: introdotto il primo farmaco ormonale estrogeno. 1929: Adolf Butenandt (1903-1995), biochimico, premio Nobel, isola con successo l’estrone. 1934: nei laboratori Schering AG i chimici Schwenk e Hildebrand mettono a punto la sintesi dell’estradiolo. È l'inizio della moderna terapia ormonale. 1938: Hans Inhoffen e Walter Hohlweg mettono a punto nei laboratori Schering l’etinilestradiolo che tuttora rappresenta la componente estrogena dei contraccettivi orali. 1950: Margaret Sanger, fondatrice dell’America and Planned Parenthood Federation, incontra il biochimico Gregory Pincus. La 71enne Sanger convince Pincus della necessità della contraccezione orale. La Sanger raccoglie 50.000 dollari. Ha inizio la ricerca. 1956: Gregory Pincus, insieme ai colleghi Min Chuh Chang e John Rock, ginecologo di Harvard, conduce il primo trial su 60 donne volontarie. In questo stesso anno Pincus realizza con successo un trial su 6.000 donne di Puerto Rico e Haiti. 1961: il 10 giugno la Schering di Berlino introduce sul mercato Anovlar®, il primo contraccettivo orale disponibile in Europa e, nello stesso anno, anche in Australia. La contraccezione e la società 1965-1968: la pillola genera discussioni e resistenze in tutta Europa. Ne viene raccomandato l’uso solo per regolarizzare i disordini mestruali e solo nelle donne sposate. 1968: anno della rivolta studentesca e della rivoluzione sessuale : la pillola diventa il simbolo del cambiamento nel mondo Occidentale. 1971: la Corte Costituzionale italiana abroga l’art. 533 del codice penale, che proibiva ufficialmente la contraccezione nel nostro Paese. 1975: in Italia una legge istituisce i consultori pubblici all’interno dei quali è possibile pubblicizzare e informare liberamente sui contraccettivi. 1978: in Italia viene approvata la legge n. 194 che legalizza l’interruzione volontaria di gravidanza. CONTRACCEZIONE Impiego di tutti i procedimenti atti ad impedire in maniera temporanea e reversibile la fecondazione, con tecniche semplici, innocue, economiche. I metodi contraccettivi: come scegliere? Requisiti di un metodo contraccettivo ideale: EFFICACIA INNOCUITÀ REVERSIBILITÀ ACCETTABILITÀ I metodi contraccettivi: come si distinguono? Si dividono in tre categorie: 1. Ormonali: la pillola, il cerotto transdermico, l’anello vaginale, il sistema intrauterino 2. Meccanici: il profilattico (o preservativo o condom), la spirale, il diaframma 3. Naturali: Ogino-Knaus, temperatura basale, Billings, ecc. Sicurezza dei vari metodi contraccettivi PILLOLA ESTROPROGESTINICA 99,98-99,2% DISPOSITIVO INTRAUTERINO 99-97,5% DIAFRAMMA Metodi a confronto… 95-86% PRESERVATIVO 93-85% TEMPERATURA BASALE 92-85% COITO INTERROTTO 90-82% SPERMICIDI BILLINGS OGINO-KNAUS NESSUNO 45-35% 83-75% 75-70% 74-60% I NON metodi: il coito interrotto Consiste nell'estrarre il pene dalla vagina prima della eiaculazione. Perché NO: 5 buoni motivi 1.presuppone un buon autocontrollo che chi è alle prime (e spesso sporadiche) esperienze non possiede; 2.prevede un completo controllo maschile del rapporto, che si interrompe bruscamente quando decide lui. Può quindi interferire negativamente sui complessi meccanismi psico-affettivi che regolano la coppia; 3.fallisce nel 20% dei casi, uno su 5! 4.non protegge dalle Malattie Sessualmente Trasmissibili; 5.non è adatto a tutte quelle situazioni in cui il livello di attenzione è già minato (abuso di alcol o droghe, rapporti consumati in auto o in luoghi non “sicuri”, ecc.) . www.polilevele.it — email: [email protected] La contraccezione: i metodi ormonali Ambulatorio Polispecialistico “ Le Vele “ Str. S. Mauro, 97/11 (10156 Torino) Tel/Fax 011-2979110 I metodi ormonali: la pillola Cos'è: E' un metodo contraccettivo ormonale (estrogeno + progestinico) È l'anticoncezionale più sicuro fino ad oggi conosciuto. Il tipo di molecole associate e il rapporto tra le quantità di ormoni caratterizza le differenti pillole attualmente disponibili: • a dosaggio fisso (pillola monofasica) ovvero in ogni pillola è contenuta la stessa quantità di steroidi. • a dosaggio variabile in due fasi (pillola bifasica) quando l'estrogeno è a dosaggio fisso e il progestinico viene assunto in due dosaggi differenti. • a dosaggio variabile in tre fasi (pillola trifasica) quando gli ormoni sono associati in 3 dosaggi differenti • a dosaggio variabile in 4 fasi (pillola quadrifasica) Come funziona: La pillola agisce essenzialmente in tre modi: 1) impedisce la maturazione dell'ovulo; 2) mantiene il muco cervicale molto denso in modo che gli spermatozoi non lo possano attraversare; 3) limita lo sviluppo del rivestimento uterino (endometrio) rendendolo inadatto all'annidamento dell'ovulo. La pillola A cosa serve? E' considerato uno dei migliori metodi contraccettivi grazie alla sua elevata efficacia (sfiora il 100%) e alla presenza di numerosi benefici extracontraccettivi. Principali benefici: • Riduce le irregolarità mestruali • Riduce il dolore mestruale, • Riduce i sintomi premestruali • Combatte l’acne e la pelle grassa • Combatte la peluria in eccesso • Protegge dalla formazione di cisti ovariche o mammarie Attenzione! Bisogna scegliere la pillola giusta, non tutte ottengono questi effetti La pillola Come si prende? Bisogna assumere una pillola al giorno, sempre alla stessa ora. Quando iniziare? La prima confezione va iniziata il primo giorno di flusso mestruale, le successive di seguito, rispettando la pausa di 7 giorni se quel tipo di pillola lo prevede (ve ne sono alcune che contengono 28 pillole per ogni confezione e non prevedono la pausa). In caso di dimenticanza La procedura da seguire varia se sono o meno trascorse più di 12 ore La sicurezza non è garantita se subito dopo l’assunzione (entro 3- 4 ore) si verifica un episodio di vomito o di diarrea. Effetti indesiderati I più comuni sono: • Nausea • Tensione mammaria • Mal di testa • Possibile aumento di peso • Possibile calo della libido Attenzione: la pillola non va d’accordo con il fumo SMETTI DI FUMARE O NON INIZIARE. Il FUMO: Ti rovina la salute Compromette la tua vita sessuale (per lui problemi di erezione) Ti macchia i denti Ti avvolge in un odore sgradevole che non ti lascia mai Invecchia la pelle e la rende grigiastra I metodi ormonali: il Cerotto Transdermico Cerotto che contiene estrogeno e progestinico. Dura 7 giorni, nel corso del mese ne vengono quindi utilizzati 3. Segue una pausa di sospensione di una settimana durante la quale si verificano le mestruazioni. Il meccanismo di azione del cerotto è comparabile a quello della pillola così come le indicazioni e le controindicazioni e gli effetti indesiderati. Che fare se si stacca prima? Se resta staccato meno di 24 ore va riapplicato nella stessa posizione; se è trascorso oltre un giorno va applicato un nuovo cerotto e, per la prima settimana, va utilizzato un altro metodo contraccettivo I metodi ormonali: l’anello vaginale • In materiale biocompatibile, flessibile e trasparente, va introdotto in vagina (puoi farlo da sola). • Contiene estrogeno e progestinico che vengono rilasciati ogni giorno a quote fisse. • Va lasciato in vagina per 3 settimane e quindi rimosso. Dopo una sospensione di una settimana ne deve essere inserito uno nuovo. Il meccanismo di azione dell’anello vaginale è comparabile a quello della pillola così come le indicazioni, le controindicazioni e gli effetti indesiderati, salvo un aumento delle vaginiti, specie da candida I metodi ormonali: intrauterino a rilascio ormonale E’ un dispositivo da inserire in utero che rilascia per lungo tempo un ormone progestinico, il levonorgestrel. La sua efficacia dura per 5 anni. Agisce rendendo più difficile la risalita degli spermatozoi lungo le pareti dell'utero e riduce la crescita della mucosa uterina. Nei primi mesi possono verificarsi dei sanguinamenti irregolari. Può determinare una riduzione del flusso ed è quindi consigliato a donne con mestruazioni molto abbondanti. È consigliato a donne che abbiano già avuto un figlio. RACCOMANDAZIONI PER LA PRESCRIZIONE DELLA CONTRACCEZIONE ORMONALE 7 Novembre 2007 • Si ricorda, con riferimento all’articolo 2 della legge 194/78, che è consentita la prescrizione di contraccettivi anche alle minorenni. • I contraccettivi ormonali sono efficaci e sicuri per un’ampia maggioranza di donne. • Durante l’assunzione di questi contraccettivi le complicanze che rappresentano una minaccia per la vita della donna sono rarissime. Per quanto riguarda il profilo di sicurezza dei contraccettivi orali combinati si rimanda al testo dell’Agenzia Europea per la Valutazione dei Medicinali (EMEA) del 2001, recepito dall’AIFA nel 2005. (Grado B) RACCOMANDAZIONI PER LA PRESCRIZIONE DELLA CONTRACCEZIONE ORMONALE 7 Novembre 2007 La valutazione medica prima della prescrizione iniziale dovrebbe prevedere: • La raccolta della storia clinica per evidenziare la presenza di fattori di rischio personali o familiari (Good practice point) • La misurazione della pressione arteriosa per identificare le donne con ipertensione non nota (Grado C) RACCOMANDAZIONI PER LA PRESCRIZIONE DELLA CONTRACCEZIONE ORMONALE 7 Novembre 2007 • L’esame fisico, compreso quello pelvico e mammario, può essere utile come pratica di cura per la salute riproduttiva, ma non è obbligatorio per la prima prescrizione di contraccettivi orali e può essere posticipato alle visite di controllo. (OMS Selected Practice Recommendations for Contraceptive Use 2005; UK Selected practice Recommendations for Contraceptive Use 2006 ) • Non sono necessari esami ematochimici, in assenza di precise indicazioni cliniche o anamnestiche, prima della prescrizione iniziale dei contraccettivi ormonali. (OMS Selected Practice Recommendations for Contraceptive Use 2005; UK Selected Practice Recommendations for Contraceptive Use 2006 ) SORVEGLIANZA DOPO LA PRIMA PRESCRIZIONE DELLA CONTRACCEZIONE ORMONALE Primo controllo dopo 3-4 mesi al fine di verificare: (Good practice point ) • Effetti collaterali • Sintomi o segni di possibili controindicazioni • Errori di assunzione • Dubbi e preoccupazioni non emersi o non soddisfatti al momento della prescrizione • Soddisfazione globale riguardo al CO • Evoluzione dei fabbisogni (per esempio la necessità di associare contraccettivi di barriera) • Pressione arteriosa • Peso corporeo • Prescrizione di eventuali indagini di laboratorio (condizioni di rischio per dislipidemia o diabete) RACCOMANDAZIONI PER LA PRESCRIZIONE DELLA CONTRACCEZIONE ORMONALE 7 Novembre 2007 • Non sono necessari esami ematochimici periodici di controllo. (OMS Selected Practice Recommendations for Contraceptive Use 2005; UK Selected Practice Recommendations for Contraceptive Use 2006) • Si consigliano controlli successivi annuali o con cadenza diversa in presenza di fattori di rischio, o per altre esigenze cliniche (Grado C) • Non esistono dimostrazioni di evidenza che le sospensioni periodiche del contraccettivo ormonale siano di qualche utilità per la salute della donna. • Non è necessario sospendere il contraccettivo ormonale mesi prima della ricerca di una gravidanza. www.polilevele.it — email: [email protected] La contraccezione: i metodi meccanici Ambulatorio Polispecialistico “ Le Vele “ Str. S. Mauro, 97/11 (10156 Torino) Tel/Fax 011-2979110 I metodi meccanici: il preservativo Il profilattico è l’unico anticoncezionale che protegge anche dalle malattie sessualmente trasmissibili. Ad ogni rapporto ne va utilizzato uno nuovo. Il pene deve essere estratto dalla vagina ancora eretto per evitare fuoriuscite di sperma. Può diminuire la sensibilità nel rapporto, anche se questa percezione varia molto da persona a persona. Può determinare allergia da lattice ma in farmacia si trovano profilattici anallergici. I metodi meccanici: la spirale Viene introdotta nell’utero dal medico. Rilascia ioni di rame che modificano l’ambiente intrauterino ed inibiscono la risalita degli spermatozoi e l’eventuale impianto dell’ovulo. È di norma controindicata in: • donne giovani • donne che non hanno avuto figli • donne che soffrono di disturbi mestruali • donne con malformazioni dell’utero • donne con alterazioni della coagulazione • donne allergiche al rame. I metodi meccanici: il diaframma È un cappuccio di gomma che separa la vagina dal canale cervicale e impedisce l’ingresso degli spermatozoi. Ne esistono di varie misure. Serve un’adeguata formazione per applicarlo. Va inserito prima di ogni rapporto e rimosso dopo almeno otto ore. È opportuno utilizzarlo con una crema spermicida È controindicato in donne con estroflessione dell’utero, infiammazioni uterine o vagina stretta. www.polilevele.it — email: [email protected] La contraccezione: i metodi naturali Ambulatorio Polispecialistico “ Le Vele “ Str. S. Mauro, 97/11 (10156 Torino) Tel/Fax 011-2979110 I metodi naturali Si basano sull’astinenza periodica dai rapporti sessuali durante i giorni fecondi della donna. Diverse le metodiche utilizzate. Nel metodo Ogino-Knaus si calcolano i giorni decorsi in base al calendario mestruale. Nel metodo Billings i giorni fecondi vengono stabiliti osservando la qualità del muco cervicale (più filante, abbondante e trasparente rispetto ai giorni non fertili). Nel metodo della temperatura basale i giorni fertili vengono identificati osservando e controllando accuratamente l’andamento della temperatura corporea per individuare i giorni sicuri. I metodi naturali: perché no? • Sono poco adatti a donne con mestruazioni irregolari, che spesso non vuole negarsi la gioia di un rapporto perché è un “giorno no” • Il partner potrebbe non essere sempre d’accordo… • Rimane alta la percentuale di insuccesso (in media del 25%) • Non proteggono dalle MST Attenzione: si può rimanere incinta anche facendo l’amore durante le mestruazioni. Il rischio è molto basso ma non è pari a zero www.polilevele.it — email: [email protected] La contraccezione: la sterilizzazione tubarica Ambulatorio Polispecialistico “ Le Vele “ Str. S. Mauro, 97/11 (10156 Torino) Tel/Fax 011-2979110 I metodi chirurgici: la sterilizzazione tubarica La sterilizzazione è il metodo di controllo delle nascite più diffuso al mondo; negli USA più di 10 milioni di donne si sono sottoposte a sterilizzazione tubarica. L’ampia diffusione di questa tecnica è motivata dall’alto tasso di gravidanze indesiderate, che ammontano al 50% circa delle gravidanze totali. Inoltre nonostante la disponibilità di nuovi efficaci metodi contraccettivi reversibili, molte donne scelgono la sterilizzazione per evitare la contraccezione ormonale a favore di un metodo sicuro, efficace e di semplice esecuzione. L'interruzione della pervietà tubarica può essere realizzata per: • via laparotomica (ad addome aperto), • per via laparoscopica, • o con procedura isteroscopica (ESSURE). I metodi chirurgici: la sterilizzazione tubarica • • • La sterilizzazione tubarica per via laparoscopica fu impiegata per la prima volta nell’uomo nel 1911 da Jacobeus e nel 1934 fu descritta la prima sterilizzazione tubarica laparoscopica da Ruddock. Rispetto alla tecnica laparotomica, la tecnica laparoscopica è di breve durata (circa 15-30 minuti), permette una ospedalizzazione ridotta (24 ore), ha un decorso operatorio ottimo con un danno estetico minimo. Con questa tecnica, attuata anch'essa in anestesia generale, attraverso un'incisione di un centimetro vicino all'ombelico, è introdotta un'ottica che permette di visualizzare l'apparato genitale interno. A questo punto una seconda piccola incisione sopra il pube fornisce la via d'accesso allo strumento che interromperà la pervietà delle tube. L'intervento è semplice e sicuro. Sono in ogni modo possibili complicanze che si possono realizzare nel corso dell'installazione della strumentazione laparoscopica o nel corso della sterilizzazione stessa. In caso di complicanze gravi (2-3 per mille) può rendersi indispensabile il ricorso alla laparotomia I metodi chirurgici: la sterilizzazione tubarica Tube di Falloppio Collo dell’utero Ovaio Cavità uterina Vagina I metodi chirurgici: la sterilizzazione tubarica • La sterilizzazione tubarica non dà una garanzia assoluta di evitare la gravidanza, ma i fallimenti e quindi le gravidanze dopo sterilizzazione tubarica sono rari: le percentuali variano secondo la tecnica utilizzata: il fallimento oscilla tra lo 0 e il 5 per mille. Qualsiasi ritardo mestruale impone l'esecuzione di un test di gravidanza. • La sterilizzazione deve essere considerata una modalità che realizza un controllo permanente della fertilità e come tale indicata solo nelle donne che hanno completato il progetto riproduttivo. • E’ un intervento pressoché irreversibile I metodi chirurgici: ESSURE Essure, si pone come un'alternativa meno invasiva per le donne che richiedono la contraccezione permanente. • Essure è un metodo che lavora con l'organismo per creare una barriera naturale e permanente contro le gravidanze indesiderate. Questa delicata procedura può essere effettuata in clinica o a livello ambulatoriale in circa 10 minuti. • Essure offre alle donne alcuni vantaggi rispetto ai metodi contraccettivi tradizionali: Non comporta incisioni, bruciature o cicatrici Non richiede un'anestesia generale Non richiede l'assunzione di ormoni Sicurezza: l'efficacia contraccettiva di Essure viene confermata dal medico Libera dal dolore ed elimina i lunghi tempi di guarigione tipici degli interventi di legatura delle tube Tempi d'intervento rapidi: la procedura Essure può essere eseguita in appena 10 minuti I metodi chirurgici: i vantaggi della tecnica Essure Può essere effettuata a livello ambulatoriale Poiché non richiede incisioni o anestesia generale, la procedura Essure può essere eseguita in modo sicuro e confortevole a livello ambulatoriale utilizzando tecnologie innovative. Nessuna incisione, bruciatura o cicatrice I micro-inserti Essure vengono inseriti nei canali naturali del corpo e nelle tube di Falloppio. A differenza del legamento delle tube ovariche, questa procedura non comporta incisioni, bruciature o la distruzione delle tube di Falloppio. Nessuna anestesia generale La procedura Essure può essere eseguita a livello ambulatoriale senza bisogno di anestesia generale. Benché alcuni medici possano optare per l'anestesia generale, questo non è un requisito della procedura ed è quindi opportuno valutare le opzioni con il medico che esegue la procedura Essure. Nessuna assunzione di ormoni A differenza dei contraccettivi orali, dei diaframmi e delle spirali, Essure non contiene ormoni che interferiscono con il naturale ciclo mestruale. I metodi chirurgici: i vantaggi della tecnica Essure Sicurezza L'efficacia di Essure come metodo contraccettivo sarà confermata dal medico. Tempi di guarigione rapidi La maggior parte delle donne riprende le normali attività entro un giorno. Tempi di intervento rapidi La procedura Essure può essere eseguita in appena 10 minuti. La maggior parte delle donne è in grado di tornare a casa 45 minuti dopo l'intervento. Efficacia Negli studi clinici, Essure ha dimostrato di essere l'unico metodo contraccettivo in grado di eliminare definitivamente il rischio di gravidanze. Essure è approvato in Europa dal 2001 ed è efficace al 99,80% a seguito di controlli effettuati nel corso di 4 anni. I metodi chirurgici: i rischi della tecnica Essure Come nel caso di tutte le procedure mediche, Essure può non essere adatto per tutte le donne ed esistono rischi associati al suo utilizzo. Per la rimozione del micro-inserto è necessario un intervento chirurgico. Di seguito sono riportati i rischi principali associati a Essure. • • • • • La procedura deve essere considerata irreversibile Come tutti i metodi di contraccezione, la procedura Essure non deve essere considerata efficace al 100% Non in tutte le donne che si sottopongono alla procedura Essure è possibile posizionare con successo entrambi i micro-inserti Occorre usare un altro metodo di contraccezione per almeno tre mesi dopo la procedura La procedura Essure è più nuova rispetto ad altre procedure I metodi chirurgici: tecnica Essure Informazioni sulla procedura • • • • La procedura Essure non richiede incisioni, perché il ginecologo si limita a inserire dei micro-inserti morbidi e flessibili (Micro-inserts) nei passaggi naturali del corpo (vagina, cervice e utero) e nelle tube di Falloppio. La procedura può essere eseguita in una clinica o ambulatorio senza anestesia generale e la maggior parte delle donne riprende le normali attività entro un giorno. Nelle settimane successive all'intervento, l'organismo e i micro-inserti lavorano insieme per formare una barriera naturale che impedisce allo spermatozoo di raggiungere gli ovuli. In questo periodo è quindi necessario continuare a usare un altro metodo di contraccezione (diverso dalla spirale). Tre mesi dopo l'esecuzione della procedura Essure, il medico effettuerà un test di conferma Essure per controllare la posizione dei micro-inserti e confermare l'efficacia contraccettiva di Essure. www.polilevele.it — email: [email protected] LA CONTRACCEZIONE D’EMERGENZA Ambulatorio Polispecialistico “ Le Vele “ Str. S. Mauro, 97/11 (10156 Torino) Tel/Fax 011-2979110 CONTRACCEZIONE D’EMERGENZA Tanti nomi… Contraccezione d’emergenza Pillola d’emergenza Pillola del giorno dopo Contraccezione post-coitale Contraccezione d’emergenza: cos’è? Metodo contraccettivo femminile, farmacologico o no, utilizzato dopo un rapporto presunto fecondante, allo scopo di prevenire una gravidanza non desiderata. Contraccezione d’emergenza: quando? • Rapporti non protetti o non programmati • Rottura od uso errato del condom o del diaframma; • Espulsione di uno IUD, oppure IUD incautamente rimosso; • Uso di solo spermicida; • Dimenticanza di pillola; incauta interruzione nell'uso della pillola; • Violenza sessuale; • Uso recente di possibili teratogeni. Contraccezione d’emergenza: quali metodi? • IUD o spirale ! Metodo non farmacologico ! Inserita entro 1-7 giorni dal rapporto a rischio • Metodo Yuzpe: (2 dosi di: 0,1 mg etinil estradiolo (EE) + 0,5 mg levonorgestrel) Pillola E/P assunta ad alte dosi, ripetuta in due successive somministrazioni a distanza di 12 ore • Levonorgestrel (1,5 mg) Progestinico di sintesi da assumere entro le prime ore dal rapporto a rischio I metodi contraccettivi… Quale per me? EFFICACIA INNOCUITÀ REVERSIBILITÀ ACCETTABILITÀ La Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia ha dedicato a Te un sito internet ed un numero verde… Per ogni ulteriore domanda, chiedi al nostro staff! www.polilevele.it - [email protected] UNIVERSO DONNA