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FURETTO AFFETTO DA MALATTIA SURRENALICA
In generale la ghiandola surrenale produce diversi ormoni indispensabili per regolare alcuni passaggi fondamentali del
metabolismo corporeo. La porzione più esterna della corticale (anche detta corteccia) prende il nome di zona glomerulare e produce i cosiddetti mineralcorticoidi (aldosterone), che mantengono l’equilibrio idrico dell’organismo aumentando il riassorbimento del sodio e l’eliminazione del potassio e degli ioni idrogeno a livello renale, provocando così un
innalzamento della pressione arteriosa. Procedendo verso l’interno troviamo la zona fascicolata, che sintetizza e secerne glucocorticoidi (di cui il cortisolo è il più importante) che controllano il
metabolismo di zuccheri, grassi e proteine, nonché gli stati di stress cronico.
Infine, l’ultima porzione della corteccia viene chiamata zona reticolata ed
L’IPERADRENOCORTICISMO NELLE
ALTRE SPECIE DOMESTICHE. Nel
è deputata alla produzione di ormoni sessuali come androgeni, estrogeni e
furetto si preferisce utilizzare il termine
progesterone, molto importanti nella determinazione del ciclo sessuale. La
“malattia surrenalica” per differenziarla dall’iporzione più interna della ghiandola (midollare), infine, produce le cosidperadrenocorticismo, o morbo di Cushing,
dette catecolamine (per esempio l’adrenalina), che intervengono in situapresente nelle altre specie. Sempre di malfunzioni di stress acuto determinando la risposta di attacco o fuga e agiscono
zionamento delle ghiandole surrenali si tratta,
solo che, per esempio nel cane, il Cushing
sull’apparato cardiovascolare e, in parte, sul metabolismo degli zuccheri.
interessa la zona fascicolata con iperproduzioInsomma: in una ghiandola che misura mediamente 8x4x3 mm è racchiune di glucocorticoidi (in particolare il cortisosa la regolamentazione di molte delle funzioni fisiologiche del nostro metalo), che si manifesta con iperfagia (aumentata
bolismo. Di conseguenza, si comprende come le surrenali siano indispenassunzione di cibo), polidipsia (esaltato consabili per la sopravvivenza non solo del nostro furetto, ma anche di tutti gli
sumo di acqua) e poliuria (urinazione sovrabbondante). Nel furetto, invece, la porzione di
altri mammiferi, uomo compreso.
surrenale colpita è la reticolata con iperproduzione di ormoni sessuali, e da qui l’evidente
differenza sintomatologica.
CAUSE E SINTOMI. La patologia surrenalica del furetto è una sindrome piuttosto grave a carico della zona della ghiandola deputata alla produzione
di ormoni sessuali. Anche se, al momento, sulle cause che portano a questo fenomeno ci sono molte teorie e poche certezze, è stato osservato che
l’incidenza della patologia è maggiore negli animali sterilizzati chirurgicamente in giovane età, sebbene la presenza di
una componente di predisposizione genetica non possa essere esclusa. La malattia compare più spesso tra i tre e i
quattro anni e mezzo, sebbene non ne siano esenti anche gli animali più giovani o più anziani.
Inizialmente la malattia si presenta con perdita di pelo (alopecia) parziale, limitata alla coda o ad alcune zone del
tronco in maniera simmetrica, che però può arrivare alla nudità dell’intero corpo. In principio l’alopecia può comparire
solo nel periodo caldo e regredire spontaneamente in autunno e in inverno, e questo concorderebbe con una parafisiologica ripresa dell’attività sessuale anche negli animali sterilizzati, accompagnata dall’emanazione del tipico odore
dell’animale sessualmente attivo. Quindi, in alcuni casi, è possibile osservare i tipici segni del calore in furette sterilizzate
(ingrossamento della vulva e gonfiore delle mammelle), così come un aumento dell’aggressività del maschio castrato.
Altre volte è possibile osservare prurito (anche non accompagnato da alopecia) o pustole sulla pelle arrossata che
farebbero pensare a qualche parassita della cute.
DIAGNOSI E CURA. La concomitanza di questi sintomi suggerirebbe la presenza della malattia surrenalica, ma è sempre
bene escludere prima tutte le altre patologie con segni simili. È perciò necessario rivolgersi al veterinario, che effettuerà
una visita approfondita ed, eventualmente, un esame del sangue per confermare il sospetto. In campo diagnostico
l’ecografia addominale è il sistema migliore per ottenere una diagnosi certa: la ghiandola (o entrambe le ghiandole)
saranno aumentate di volume e spesso deformate. Una volta raggiunta la diagnosi, il medico prenderà in considerazione l’asportazione della ghiandola o un’eventuale terapia che andrà protratta per tutta la durata della vita del furetto:
il risultato che si vuole ottenere, sia con la chirurgia, sia con la somministrazione di farmaci, è quello di sopprimere l’incontrollata produzione di ormoni con tutti i danni che provocano sul fisico e sulla salute dell’animale.
In presenza di malattia surrenalica è bene prendere in considerazione anche altre possibilità: spesso, infatti, questa
patologia non compare da sola, ma associata ad altri problemi non meno gravi come il linfoma, l’insulinoma e disturbi cardiaci.