Ospedali, il Tar “boccia” gli infermieri - Cronaca - Messaggero Veneto QUOTIDIANI LOCALI LAVORO ANNUNCI ASTE NECROLOGIE GUIDA-TV Pagina 1 di 4 VERSIONE DIGITALE +17°C EDIZIONE SEGUICI SU Cerca nel sito nuvoloso PORDENONE CAMBIA EDIZIONE HOME CRONACA SPORT TEMPO LIBERO ITALIA MONDO FOTO VIDEO RISTORANTI ANNUNCI LOCALI PRIMA SI PARLA DI PORDENONE CALCIO INCIDENTI STRADALI SANITÀ FURTI REGIONE FVG Sei in: PORDENONE > CRONACA > OSPEDALI, IL TAR “BOCCIA” GLI INFERMIERI Ospedali, il Tar “boccia” gli infermieri «Non possono gestire le strutture intermedie». Carniello rassicura: «Non sarà il caso di Sacile» SANITÀ OSPEDALI INFERMIERI TAR 16 giugno 2015 Accedi 0 Tweet 0 SACILE. Il Tar del Lazio ha bocciato l’ipotesi prevista dalla Regione Lazio di affidare la gestione delle strutture intermedie a un dirigente infermieristico con la creazione di una apposita direzione. Ma, avverte il dottor Giorgio Siro Carniello, che sarà responsabile della struttura intermedia polifunzionale di Sacile, «l’ipotesi non si applicherà al nuovo reparto di Sacile che sarà sotto la guida di un medico». Il ricorso ai giudici amministrativi romani è stato presentato dall’Anaao Assomed, l’associazione dei medici dirigenti contro la Regione Lazio per l’annullamento dell’atto di indirizzo per la redazione dell’atto aziendale delle aziende sanitarie di quella regione. Si prevede in queste direttive la separazione della linea clinica, affidato a dipartimenti e direzione clinica, a quello assistenzione affidato alle unità operative delle professioni sanitarie, gli infermieri. «Un’organizzazione che potrà comportare un Dipartimento dell’assistenza infermieristica, ostetrica, delle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione». Dirigente potrà essere un appartenente alle professioni sanitarie. http://messaggeroveneto.gelocal.it/pordenone/cronaca/2015/06/16/news/ospedali-il-ta... 16/06/2015 Ospedali, il Tar “boccia” gli infermieri - Cronaca - Messaggero Veneto Pagina 2 di 4 Tra i motivi del ricorso, l’associazione dei medici dirigenti indica l’illegittimità della separazione della linea clinica da quella assistenziale «che comporterà – rilevano – per il dirigente medico l’impossibilità di interferire in alcun modo nella cosiddetta linea assistenziale diretta e gestita dal dirigente dell’unità operativa delle professioni sanitarie». Secondo i medici le due figure devono collaborare per il raggiungimento di una organizzazione efficiente e non possono essere separate: insomma le due funzioni devono essere unite. E questa è una delle doglianze accolte dai giudici amministrativi. Ma non è quanto previsto per Sacile: «Nel nostro caso – afferma Carniello – c’è la volontà di dare un maggior ruolo e valorizzare la figura degli infermieri come attori di un sistema che prevede anche l’intervento di medici internisti, fisioterapisti medici di continuità assistenziale e in futuro dei medici di medicina generale. Ma non si è mai prevista l’assegnazione della direzione a un infermiere. È vero che l’infermiere oggi è laureato e possono essergli affidate maggiori responsabilità di tipo assistenziale, ma rivendico il ruolo di gestione al medico». (d.s.) ©RIPRODUZIONE RISERVATA SANITÀ OSPEDALI INFERMIERI TAR 16 giugno 2015 GUARDA ANCHE BY TABOOLA t I COMMENTI DEI LETTORI LASCIA UN COMMENTO http://messaggeroveneto.gelocal.it/pordenone/cronaca/2015/06/16/news/ospedali-il-ta... 16/06/2015