FACOLTÀ DI SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI Corso di Laurea in Chimica - Esame di FISICA I Prova scritta - 16 aprile 2012 1. Un corpo rigido, formato da un disco omogeneo di massa M e raggio R e da un anello omogeneo di raggio 23 R e massa M , coassiali, è vincolato a ruotare intorno ad un asse fisso orizzontale coincidente con il suo asse di simmetria cilindrica. Sul bordo del disco è avvolta una funicella ideale connessa ad un estremo di una molla di costante elastica κ avente l’altro estremo ancorato ad un punto fisso posto al dis opra del corpo rigido in maniera tale che la molla ed il tratto libero della funicella si dispongano verticalmente; sull’anello è invece avvolta una seconda funicella che reca un punto materiale di massa m alla propria estremità. Detto ϕ l’angolo di rotazioen del disco rispetto alla configurazione in cui la molla è a riposo, e supponendo che le funicelle non scorrano sui bordi del disco e dell’anello, n di sopra del corpo rigid6 in manierkappae che la molla ed il tratto libero della funicella si dispongano verticalmente; sull’anello è invece avvolta una seconda funicella che reca un punto materiale P di massa m alla propria estremità. Indicando con δ l’allungamento della molla rispetto alla sua lunghezza a riposo e supponendo che le funicelle non scorrano sui bordi del disco e dell’anello, noti m = 3 kg, M = 2m, R = 60 cm e κ = 196 N/m, determinare: a) L’allungamento δ0 della molla corrispondente alla configurazione di equilibrio del sistema; Posto quindi δ = δ0 + x e supponendo di abbandonare il sistema in quiete nella configurazione in cui l’allungamento della molla è pari a δ0 + x0 , con x0 = 5 cm, determinare nel corso del moto successivo: b) Le relazioni che legano fra loro x, l’angolo di rotazione ϕ del corpo rigido, e la quota z di P , avendo definito z e ϕ in modo tale che siano entrambi nulli nella configurazione di equilibrio; c) L’accelerazione di P nell’istante iniziale del moto; d) La velocità massima raggiunta da P durante il moto; e) La tensione della funicella che regge P nell’istante in cui la velocità di P è massima; C f) Il minimo intervallo di tempo fra due istanti in cui la quota di P è massima e minima, rispettivamente; ~ necessaria a mantenere fisso l’asse di rotag) La forza vincolare S zione del corpo rigido in funzione del tempo, ed i valori massimo e minimo del suo modulo. P 2. Sul pavimento di una giostra che ruota a velocità angolare costante ω0 intorno ad un asse verticale è praticata una scanalatura, diretta radialmente, lungo la quale è vincolato a muoversi senza attrito un punto materiale P di massa m. Un’opportuna forza radiale F~ = F n, dove n è il versore centripeto parallelo alla scanalatura e F è una funzione reale del tempo, fa muovere P in maniera tale che la sua distanza dall’asse di rotazione della giostra vari secondo l’equazione r(t) = r0 [1 + sin(Ωt)]. Assegnati ω0 = 1 rad/s, Ω = 5 rad/s, r0 = 1 m ed m = 500 g, e supponendo di poter considerare il sistema di riferimento del suolo un sistema inerziale, determinare (si consiglia di utilizzare la base ortogonale destrorsa t, n e k per rappresentare i vettori, essendo t il versore orizzontale perpendicolare alla scanalatura e k il versore verticale ascendente): a) La velocità di P rispetto alla giostra e rispetto al suolo in funzione del tempo; b) L’accelerazione di P rispetto alla giostra e rispetto al suolo in funzione del tempo; c) La funzione F (t) che descrive la dipendenza dal tempo della forza F~ , ed i suoi valori minimo e massimo; ~ d) La forza vincolare R(t) applicata a P dalle pareti della scanalatura, ed i valori minimo e massimo del suo modulo; e) Se il motore della giostra deve applicare un momento di forza assiale per mantenere costante la velocità angolare ω0 e, in caso di risposta affermativa, come tale momento varia nel tempo.