Mestieri sico limone fiorentino (Citrus limon “florentina”) che si può comunemente trovare in quasi tutte le ville toscane (con frutto tondeggiante, fioritura abbondante nella primavera e con la proprietà di rifiorire diverse volte nell’arco della stagione), al limone lunario (Citrus limon “lunario”) che presenta una forma del frutto ovale e nella parte attaccata alla pianta un “collo di bottiglia”, caratteristica quasi unica per i limoni questa varietà ha la tendenza a rifiorire ogni “luna nuova”, da qui il nome di “lunario”; al limone variegato (Citrus limon “foliis variegatis”) che con la colorazione variegata delle sue foglie giallo-verde e bianco-verde, dal frutto con striature verticali giallo-verde rende accattivante e decorativa una pianta che comunque mantiene le stesse caratteristiche organolettiche del limone comune, il lipo (C. limon x C. paradisi) un ibrido fra il limone e il pompelmo, chiamato anche limone gigante o imperiale che racchiude nel frutto le dimensioni del pompelmo, la buccia del limone e la polpa leggermente più dolciastra. Esistono anche varietà di agrumi che resistono a temperature molto basse: il piu importante è il Poncirus trifoliata, comunemente chiamato Citrus limon “florentina” il piu classico dei limoni arancio spinoso, resistente a –20°. ­­ Questa pianta è usata di solito dai vivaisti come portinnesto, ma nell’antichità fu introdotta per costruire siepi “invalicabili” poiché i rami presentano spine lunghe diversi centimetri e quindi impenetrabili dagli animali; è l’unico agrume che nel periodo invernale si spoglia dalle foglie, lasciando attaccati i frutti che hanno la dimensione di una pallina da ping-pong di un color giallo/arancio che persistono talvolta fino a Natale. Affascinante nel periodo primaverile giacché la fioritura avviene Citrus limon “lunario” Nuove direzioni • n. 8 marzo-aprile 2012 56